ELEMENTI DI EUROPROGETTAZIONE Unioncamere del Veneto
|
|
- Isabella Grasso
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ELEMENTI DI EUROPROGETTAZIONE Unioncamere del Veneto Marghera, 9 dicembre 2014 European Commission Enterprise and Industry
2 1. Comunicazione e disseminazione Un processo interattivo attraverso il quale tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione di un risultato o prodotto innovativo ed interessati all utilizzo di tale risultato, creano e si scambiano informazioni
3 Elementi costitutivi della disseminazione Innovazione Comunità dei portatori di interesse Risorse (temporali, finanziarie, umane) Canali e strumenti
4 La disseminazione Strategia Per pianificare ed implementare una strategia efficace di disseminazione, occorre definire: - Obiettivi (perché?) - Modalità(come?) - Oggetto (cosa?) - Tempistica (quando?) - Destinatari (chi?) - Responsabilità(chi?)
5 Il WP della Comunicazione
6 Il WP della Comunicazione Attività di comunicazione (WP2): una breve descrizione dei principali elementi della strategia di comunicazione del progetto (che copre entrambe le azioni di comunicazione interna ed esterna), deve essere sere fornita. Uno degli obiettivi principali del progetto per quanto riguarda la comunicazione dovrebbe essere la diffusione dei risultati del progetto per i gruppi target specifici (cf( con i gruppi target già descritte in parte del presente indirizzo: Chi fa il progetto vuole raggiungere gli obiettivi di comunicazione one di cui sopra? Chi potrebbe utilizzare i suoi risultati? Quali strumenti sono previsti per ciascuno dei destinatari individuati?. iduati?.
7 Il WP della Comunicazione Deve essere dimostrato che la comunicazione è un sistema integrato, strategico elemento del progetto, presente in tutto l'intero ciclo del progetto, e non solo avviare nella fase finale del progetto con la diffusione dei risultati. Assicurati di pianificare una valutazione periodica dell'impatto delle attività di comunicazione e che esse sono regolate costantemente con l'obiettivo di raggiungere la massima visibilità del progetto. Una spiegazione di come il progetto si propone di stabilire una comunicazione efficace tra i partner del progetto deve anche essere ere inclusa. Quali strumenti e quali informazioni il progetto intende utilizzare? In che modo il trasferimento di conoscenze tra i partner da raggiungere?
8 Il WP della Comunicazione Prego notare: oltre a proiettare specifici gruppi target, le attività di comunicazione sono inviate, ai media e al pubblico in generale, al fine di diffondere fondere a un pubblico più ampio le informazioni interessanti sul progetto. Si prevede che a livello di progetto siano coinvolti tutti gli strumenti s e capacità specifiche e innovative per garantire l'impatto massimo a livello di comunicazione del progetto a tutti i livelli (locale, nazionale,comunitario).
9 Il WP della Comunicazione Un esempio pratico : Il progetto MILD HOME
10 2. PIANO DI COMUNICAZIONE Comunicazione Interna Comunicazione Esterna Dissemination e Mainstreaming
11 Comunicazione Interna La Comunicazione interna, attraverso l attualizzazione di un CommunicationPlan, dovrebbe accompagnare la vita intera del progetto, sin dagli esordi. La comunicazione è tale se immediata, timely Ogni milestone del progetto dovrebbe essere portata a visibilità attraverso una comunicazione appropriata
12 Obiettivi del Communication Plan Verso l esterno: Per aumentare il coinvolgimento dei beneficiari Per sensibilizzare gli stackholderse la loro partecipazione a conferenze, workshop, iniziative Per raggiungere il pubblico di interesse Per lanciare le basi della Disseminazione*
13 Obiettivi del Communication Plan Verso l interno: Per aumentare efficacia ed efficienza del progetto Per coordinare azioni, eventi, condivisioni di best practices Per facilitare monitoraggio e risk management
14 Target Group Comunicazione Partner Strumenti interna Mailing list/mail/phone Intranet Peer-review Accesso simultaneo alle informazioni e alle revisioni
15 Target Group Comunicazione Esterna Attori del settore Pubbliche amministrazioni, decisori politici Media
16 Il messaggio all Esterno -Slogan -Logo -Un messaggio comune da evidenziare in ogni attivitàe evento del progetto -Visibile su ogni deliverable di progetto -Di caratteristiche grafiche adatte per ogni tipologia di media -Website -Materiale promozionale
17 Le regole della pubblicità Contractors or implementing partners or international organisations should use their normal stationery in letterheads or fax headers sheets, but should add the phrase This project is funded by the European Union. as well as the EU flag when communicating on matters related to the action. The graphic identity of the EU must enjoy an equally prominent place and size as that of the contractor or implementing partner.
18 In tutte le pubblicazioni Disclaimer The contents of this publication are the sole responsibility of <name of the author/ contractor/implementing partner> and can in no way be taken to reflect the views of the European Union.
19 Istruzioni e files da scaricare Whatever the size, scope or objectives of an action, the EU flag must be prominently displayed on all materials produced by the BBs. Electronic templates have been developed for each type of communication tool and can be downloaded from the following site: more detailed instructions can be found in Annex A1 of the Interinstitutional style guide available from the following site:
20 Un esempio di piano di comunicazione del progetto SMART INNO
21 Un esempio di sito Web del progetto SMART INNO
22 3. Oltre la comunicazione Disseminazione Mainstreaming
23 La disseminazione La disseminazione è qualcosa di più della comunicazione, perché è un operazione di sensibilizzazione e fertilizzazione La disseminazione deve creare le condizioni per un applicazione su base estesa e stabile dei risultati e dei prodotti realizzati su base sperimentale
24 Mainstreaming Si tratta di un processo attraverso il quale le innovazioni sperimentate in un ambito circoscritto (sociale, economico ed istituzionale) vengono trasposte, diffuse ed istituzionalizzate a livello di sistema
25 Dal caso singolo alle Normative Il mainstreaming implica l acquisizione da parte delle politiche e delle normative locali, nazionali e comunitarie delle buone prassi sperimentate a livello di singolo progetto pilota
26 Il mainstreaming Step realizzativi Identificazione, disseminazione, validazione di buone pratiche; Trasmissione dei risultati a diversi livelli istituzionali e politici; Rielaborazione delle innovazioni sperimentate; Trasformazionedeirisultati in effetti sui sistemi e sulle pratiche(tanto in esiti diretti quanto in ricadute a catena)
27 Mainstreaming orizzontale E la ricezione dell innovazione da parte di altre strutture operanti nel medesimo sistema di riferimento (cioè di pari livello gerarchico rispetto ai partner del progetto di partenza) Ha un effetto sulle organizzazioni locali
28 Mainstreaming verticale Consiste nel trasferimento dei risultati alle istituzioni ed ai decisori (in senso lato) I suoi effetti sono riscontrabili sulla programmazione politica e sulla normativa nazionale o locale
29 Disseminazione/Trasferimento/ Mainstreaming Disseminazione = identificazione, generalizzazione e diffusione dell innovazione; Trasferimento = ricezione ed utilizzo dei risultati da parte dei destinatari Mainstreaming= risposta del sistema al processo di innovazione messo in moto dal progetto La disseminazione è un mezzo ed il mainstreaming è l obiettivo ultimo di un azione di trasferimento
30 Il Mainstreaming I PILASTRI DEL MAINSTREAMING (LE TRE P ) Prodotto Partenariato Processo
31 I LIVELLO: INFORMARE Raggiungere il maggior numero di persone Comunicare Non necessariamente coinvolgere attori chiave Non necessariamente richiedere feedback
32 II LIVELLO: MODIFICARE LE PRASSI Coinvolgimento attori operatori e responsabili nella progettazione delle attività Necessario coinvolgimento e ownership di attori chiave Feed back per supportare il cambiamento, attraverso conoscenza e coerenza degli strumenti e delle soluzioni
33 III LIVELLO: MODIFICARE LE POLITICHE Comprendere procedure e prassi esterne al progetto, necessarie per trasferire i risultati ai livelli politici Coinvolgere decisori politici nell identificazione degli obiettivi e nello sviluppo degli strumenti Necessario coinvolgere di decisori politici per ownership Acquisire feed back per supportare il cambiamento, attraverso conoscenza e coerenza degli strumenti, delle soluzioni e della tempistica istituzionale
34 Mediatore Agente Del Mainstreaming - Competenze Adotta un approccio inclusivo; Genera il nuovo; Verifica lo sviluppo delle competenze dell organizzazione incorporante, mantenendo una posizione possibilmente neutra tra produttore e incorporatore; Riflette in modo critico e opera per la costruzione del consenso e del clima partecipativo; Ha familiarità con il contesto organizzativo in cui si opera;
35 Il Mainstreaming INCORPORAZIONE: identificazione del fabbisogno (progettazione) PRODUZIONE: sviluppo dell oggetto del mainstreaming(sperimentazione) MEDIAZIONE: gestione del trasferimento (mainstreaming)
36 IL CICLO VIRTUSO DEL MAINSTREAMING CONVERGENZA, tra produzione ed incorporazione (strategia e piano di mainstreaming); ACQUISIZIONE, conoscenza e competenze necessarie all utilizzo del prodotto prassi (azioni di formazione); INCORPORAZIONE, l integrazione al contesto ed alla cultura organizzativa (management interno); RISULTATI/IMPATTO, valutazione del processo, con identificazione del valore aggiunto generato dal prodotto/prassi
37 4. DIFFUSIONE E SOSTENIBILITA DEI RISULTATI DI PROGETTO
38 La sostenibilità Progetto sostenibile: i benefici per i destinatari continuano anche dopo la fine del progetto. Molto spesso poco dopo la fine del progetto le cooperative appena create si sono sfaldate. Elementi di sostenibilità: capacità manageriali dei soggetti e pregiudizi di tipo sociale nei confronti di quelle categorie.
39 Verificare la Sostenibilità Identificare i risultati e le attivitàche si perpetuano anche dopo la fine del progetto. Verificare le prospettive di sostenibilità. Porre domande sulla sostenibilità dei risultati e delle attività.
40 Analizzare la Fattibilità Identificare, in base ai documenti di progetto, gli indicatori per l Obiettivo Generale, l Obiettivo Specifico e i Risultati. Verificare gli indicatori in base alla loro completezza (QQT) e misurabilità. Porre domande sulla misurazione del funzionamento del progetto.
41 Elementi fondamentali per il trasferimento dei risultati: Sostenibilità Proseguimento e Capitalizzazione dell esperienza Mainstreaming: integrazione dei risultati Verticale nelle politiche Orizzontale nelle prassi e tra gli operatori Di genere paritàdi genere
42 Esempio di WP per il trasferimento e la sostenibilità del progetto Prog.. MILD HOME
43 APPORTI ATTESI - MAINSTREAMING CONDIVIDERE temi, programmi, azioni, approcci e risultati dei progetti; VALIDARE risultati, sulla base di criteri comuni, attraverso sessioni di confronto, finalizzate ad identificare fattori di successo e modalità innovative in grado di superare barriere ed agevolare il cambiamento; IMPARARE INSIEME, tra operatori e decisori politici, in prospettiva di riprogrammazione;
44 APPORTI ATTESI - MAINSTREAMING Networking per condividere e rendere accessibile la conoscenza ad una più ampia comunità e per lavorare in rete su temi di interesse comune Capitalizzazione di buone prassi e lezioni apprese, con particolare riferimento a nuovi approcci di policy, mediante l incrocio fra l offerta di sperimentazioni di successo e la domanda di opzioni innovative da parte di stakeholder, policy maker ed operatori
45 POSSIBILI ELEMENTI CHIAVE PER UNA EFFICACIA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ Investire nel partenariato Attivare risorse Proiettarsi su fabbisogni concreti e strutture operative Capitalizzare risultati Generare nuove prassi e nuove competenze
46 5. Gli indicatori di risultato e MONITORAGGIO Gli indicatori forniscono le basi su cui misurare il funzionamento del progetto, e devono essere misurabili ad un costo accettabile ed entro le capacità dell ente realizzatore.
47 MONITORAGGIO Il Monitoraggio di un progetto è parte integrante della gestione ordinaria. Il suo scopo è quello di fornire informazioni tali che chi gestisce possa identificare e risolvere problemi di realizzazione e verificare l andamento del progetto in relazione al piano originario.
48 Predisporre un Sistema di Monitoraggio Analizzare gli obiettivi del progetto Vagliare le procedure di Realizzazione Vagliare gli Indicatori Stabilire il Formato per i Rapporti Preparare un piano per la messa in atto del Monitoraggio
49 Esempi di indicatori : Progetto Mild Home
50 6. VALUTAZIONE Valutazione: verifica periodica della pertinenza, efficienza, efficacia, impatto, fattibilità economica e finanziaria e sostenibilitàdi un progetto Scopo: esaminare i traguardi raggiunti rispetto alle aspettative programmate, ed usare l esperienza acquisita per migliorare il disegno di progetti futuri.
51 Criteri di Valutazione Pertinenza Preparazione e Disegno del Progetto Efficienza Efficacia Impatto Sostenibilità
52 Connessione al Quadro Logico
53 Le Fasi della Valutazione L approccio adottato da molte agenzie è di programmare formalmente i Rapporti di Valutazione in specifici momenti del Ciclo del Progetto e di sostenerlo con studi approfonditi ad hoc. Questi momenti sono: In Itinere, A Completamento Progetto
54 Grazie per l attenzionel Flavia Di Noto Flavia.dinoto@ven.camcom.it
La capacità di trasferire il Know how del progetto
EFFICIENZA ENERGETICA E EDILIZIA SOSTENIBILE: gli skills per il settore delle costruzioni La capacità di trasferire il Know how del progetto Venerdì, 1 aprile 2016 Ore 10,30 Fiera d Oltremare Sala VESUVIO
DettagliQUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO
QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO Step 7 Elaborare un piano di miglioramento, basato sull autovalutazione report Attività 1 2 3 4 5 7.1. Raccogliere tutte le proposte relative alle azioni
DettagliFARE RETE PER COMPETERE
RESPONSABILITA SOCIALE E PMI FARE RETE PER COMPETERE Sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti. AZIONE DI SISTEMA RESPONSABILMENTE COMPETITIVE, SOCIALMENTE INNOVATIVE Dipartimento Formazione,
DettagliModulo 4 La pianificazion ne delle attività trasversali
Modulo 4 La pianificazion ne delle attività trasversali Unità 4.1 L identificazione e delle azioni di disseminazione Cosa si intende per disseminazione Processo pianificato volto a fornire informazioni
DettagliI fattori di qualità della progettazione
I fattori di qualità della progettazione Udine Italia 17/09/2015 Marcello D Amico, Archidata This programme is co-financed by the European Regional Development Fund. Gli strumenti di lavoro Le linee guida
DettagliInfoday Programma Spazio Alpino 2014-2020
Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020 Il Programma e le sue Priorità Milano 04 marzo 2016 Leonardo La Rocca Italian National Contact Point This programme is co- financed by the European Regional Development
DettagliComplementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020
Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi
DettagliPIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016
PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016 La valutazione: le novità della programmazione 20014-20 Il regolamento
DettagliECONOMIA CIRCOLARE Senso etico ambientale ed industriale del prodotto e del riciclo
ECONOMIA CIRCOLARE Senso etico ambientale ed industriale del prodotto e del riciclo Progetto di Alleanza Ricerca-Alta Formazione-Industria REGIONE DEL VENETO - DGR 948 del 22/06/2016 RESPONSABILMENTE Promuovere
DettagliAutovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015
VARIE FASI Fase 1-1 anno Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 Fase 2-2 anno Miglioramento a.s. 2015/2016 Fase 3-3 anno Rendicontazione sociale a.s. 2016/2017 Fase di valutazione esterna, su un primo
DettagliConferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte
Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione
DettagliPiano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale
Piano triennale per l attuazione del piano nazionale scuola digitale Animatore digitale d istituto triennio 2016-2019 docente Scafuto Teresa Premessa Il nostro istituto al fine di sviluppare e di migliorare
DettagliGioia Tauro 5 luglio Giornata Conclusiva e Presentazione dei Risultati
Gioia Tauro 5 luglio 2007 Trasferimento di conoscenze e protocolli operativi finalizzati al controllo delle emissioni in atmosfera, al monitoraggio di qualità dell aria e alla modellistica di diffusione
DettagliPiano di comunicazione Anno 2016 POR FSE
ASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione Generale Piano di
DettagliPROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO I LIVELLLO)
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO (CORSO I LIVELLLO) Scenario Le sfide poste dalla nuova strategia europea Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed innovativa dei paesi europei sono complesse
DettagliUn progetto S.M.A.R.T per il benessere
Un progetto S.M.A.R.T per il benessere Barbara Marin Responsabile Pari Opportunità e Work Life Balance Direzione Risorse Umane - Banco Popolare Il Convivio - Este Milano, 18 maggio 2016 Premessa 2 In gennaio
DettagliDi Adriana Rava Lunedì 28 Dicembre :45 - Ultimo aggiornamento Giovedì 05 Novembre :50
Comunicazione Italiana è il primo Business Social Media italiano e realizza progetti editoriali, servizi online, ed eventi mettendo in relazione i decision maker e gli opinion leader di imprese ed istituzioni.
DettagliMANAGEMENT & E-GOVERNANCE DELLA PUBBLICA AMMI- NISTRAZIONE - MAGPA II
MANAGEMENT & E-GOVERNANCE DELLA PUBBLICA AMMI- NISTRAZIONE - MAGPA II Master di II Livello in distance PREMESSA Il tema dell innovazione della Pubblica amministrazione italiana richiede oggi, dopo anni
DettagliL implementazione EQAVET a livello nazionale
L implementazione EQAVET a livello nazionale Seminario di Info-formazione per la rete nazionale di diffusione Euroguidance Italy Roma,10 Ottobre 2013 ISFOL Auditorium Raccomandazione europea sulla Qualità
DettagliPiano di Miglioramento
Piano di Miglioramento BO1E01500R SIT.RELIG. "SUOR TERESA VERONESI" SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di più rilevanti e necessari in tre passi Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di e priorità/traguardi
DettagliMANAGEMENT & E-GOVERNANCE DELLA PUBBLICA AMMI- NISTRAZIONE - MAGPA II
MANAGEMENT & E-GOVERNANCE DELLA PUBBLICA AMMI- NISTRAZIONE - MAGPA II Master di II Livello in distance - II EDIZIONE - A.A. 2014/2015 Premessa Il tema dell innovazione della Pubblica amministrazione italiana
DettagliPROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA
ANNO 2016 PROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA CRESCITA DELL ADATTABILITÀ DEI LAVORATORI ATTRAVERSO LA FORMAZIONE CONTINUA - REGIONE LAZIO: ASSESSORATO FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA E UNIVERSITÀ ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliIL PATTO DEI SINDACI e le azioni di supporto della Provincia ai Comuni aderenti
IL PATTO DEI SINDACI e le azioni di supporto della Provincia ai Comuni aderenti Il ruolo della Provincia Le tendenze mondiali sulla domanda di energia ed i consumi energetici impongono un cambiamento radicale
DettagliCORSO DI EUROPROGETTAZIONE
CORSO DI EUROPROGETTAZIONE PROGRAMMA DEL CORSO 2 L Academy offre una proposta di alta formazione specializzata sulle metodologie e sulle tecniche di progettazione comunitaria, con l'obiettivo di sviluppare
DettagliLA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO
LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità
DettagliDal Project Cycle Management al quadro logico
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione Laboratorio di specializzazione professionale in Scienze dell'educazione permanente e della formazione continua I progetti
DettagliOsservatorio sulla Green Economy
Osservatorio sulla Green Economy Edoardo Croci, Fabio Iraldo IEFE Bocconi Milano, 16 settembre 2013 1 Struttura dell Osservatorio L Osservatorio è articolato in due aree: Policy, che valuta gli approcci
DettagliCoRIn - Coordinamento delle Politiche Regionali del Settore Primario per la Promozione dell Innovazione
CoRIn - Coordinamento delle Politiche Regionali del Settore Primario per la Promozione dell Innovazione Background e bisogni La premessa fondamentale per l azione Regioni della Conoscenza 2 nell ambito
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI
AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI Firenze, 01 giugno 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it L Avviso
Dettagli1/2. Criteri di Peer Review. Area Qualità: Attività internazionali. Versione definitiva La pianificazione della attività internazionali
1/2 Criteri di Peer Review Area Qualità: Attività internazionali Versione definitiva 13.9.2016 La pianificazione della attività internazionali 1. La ha una strategia internazionale o fa parte di una strategia
DettagliIl Piano di Miglioramento
I.R.A.S.E. Nazionale 2015 1 Il Piano di Miglioramento I.R.A.S.E. Nazionale 2015 2 ORIENTAMENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PdM A Lavorare sui nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento.
DettagliProgramma Triennale per la Trasparenza e l Integrità
Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2011-2013 ISFOL - Prima giornata sulla Trasparenza Roma, il 7 luglio 2011 Aviana Bulgarelli - Direttore generale isfolprotocollo@pec.isfol.it Riferimenti
DettagliProgetto triennale di intervento dell animatore digitale Prof. Nicola Zompa
Premessa Progetto triennale di intervento dell animatore digitale Prof. Nicola Zompa L Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, coordinerà la
DettagliSpunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda
Spunti, esempi, logiche del comunicare nelle organizzazioni La comunicazione in azienda Marina Maderna L incontro è l occasione per Esplorare il tema della comunicazione nelle organizzazioni: Perché si
DettagliGli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo
Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione
DettagliLavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova
Lavorare con l Europa negli enti locali Percorso di assistenza tecnica rivolto alla Provincia di Mantova Provincia di Mantova, 23 marzo 2017 Giuseppe Caruso - Project Manager Ufficio Politiche europee
DettagliKit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.
Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma
DettagliObiettivo Lavoro - Formazione 3.0
Obiettivo Lavoro - Formazione 3.0 Edaforum ha costituito un gruppo di studio per approfondire la tematica della visibilità delle occasioni di lavoro/formazione che i singoli attori del settore rendono
DettagliComunicare LEADER: strumenti e azioni di supporto della Rete Rurale Nazionale
Comunicare LEADER: strumenti e azioni di supporto della Rete Rurale Nazionale Milena Verrascina INEA Rete Rurale Nazionale Luogo e data S.Stino di Livenza CAPITALIZZARE LEADER Leader affronta la capitalizzazione
DettagliSviluppare il capitale umano
Sviluppare il capitale umano Fasi di un processo formativo: Analisi dei fabbisogni formativi Definizione degli obiettivi Progettazione del corso Erogazione del corso Valutazione dei risultati Processo
DettagliGreen Economy e occupazione: esperienze sul territorio senese
Crescita dell'occupazione in un'economia sostenibile. Ruolo delle PA Green Economy e occupazione: esperienze sul territorio senese Miriana BUCALOSSI Provincia di Siena SETTORE Formazione, Lavoro, Sviluppo
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI DEL
DettagliLinee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico
Convegno L inserimento socio-lavorativo delle persone con disturbo psichico ISFOL 4 Settembre 2015 Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico Giovanni Bartoli - Roma,
DettagliMANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING
MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009
DettagliWaste Electric and Electronic Equipment New MODEls for Logistic Solutions a cura del Comune di Genova Direzione Area Servizi
Waste Electric and Electronic Equipment New MODEls for Logistic Solutions a cura del Comune di Genova Direzione Area Servizi PROGETTO WEENMODELS life Creazione di un nuovo modello di raccolta dei RAEE,
DettagliCome scrivere un dissemination plan
Come scrivere un dissemination plan Di Rosa Matteo dirosa@apre.it H2020 NCP - Climate Action, Environment, Resource Efficiency and Raw Materials (SC5) 21 Gennaio Pavia Prima di iniziare è essenziale un
DettagliI PIL - Progetti Integrati Locali del PSR
I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR 2014-2020 Seminario/giornata di studi Sviluppo territoriale a driver culturale: un percorso in divenire Metodi, strumenti, strategie della sperimentazione in corso
DettagliINTRODUZIONE AL CONTROLLO STRATEGICO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Corso concorso per il reclutamento di Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche INTRODUZIONE AL CONTROLLO STRATEGICO Marzo 2008 A cura di Carlo Gioria INTRODUZIONE A. La funzione
DettagliBRANDTour Costruire Azioni Regionali per Nuovi Sviluppi nel Turismo
BRANDTour Costruire Azioni Regionali per Nuovi Sviluppi nel Turismo Tuscany region 9 May, 2017 Kickoff seminar in Florence Il progetto BRANDTour Il programma Interreg Europe I partners Gli obiettivi Gli
DettagliCOMUNICAZIONE D IMPRESA
COMUNICAZIONE D IMPRESA - La Comunicazione d Impresa - Overview ALESSANDRA POGGIANI - COMUNICAZIONE D IMPRESA LA COMUNICAZIONE D'IMPRESA La comunicazione d impresa consiste principalmente in un attività
DettagliIl progetto Scuola Digitale Liguria. Luglio 2016
Il progetto Scuola Digitale Liguria Luglio 2016 Il progetto Scuola Digitale Liguria Un azione per realizzare in Liguria una scuola di qualità che formi cittadini con le nuove competenze richieste dal mondo
DettagliCos è l Agenda 21 Locale?
Cos è l Agenda 21 Locale? Agenda 21 è il Piano di Azione dell'onu per la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile del XXI secolo, definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e Ambiente di Rio de Janeiro
DettagliProgrammare e valutare la formazione
Programmare e valutare la formazione Il Laboratorio del Dipartimento della Funzione Pubblica Ezio Lattanzio La qualità della formazione per la pubblica amministrazione. Verso standard condivisi tra pubblico
DettagliCome realizzare un coinvolgimento degli stakeholder efficace. Valeria Fazio, SCS Azioninnova SpA Bologna, 26 giugno 2007
Come realizzare un coinvolgimento degli stakeholder efficace Valeria Fazio, SCS Azioninnova SpA Bologna, 26 giugno 2007 Sommario 1. Stakeholder Engagement: 1.1. Definizione ed evoluzione del concetto 1.2.
DettagliProvincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L.
ì Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. Protocollo di intesa per l implementazione della Rete territoriale per il lavoro R.T.L. Premesso
DettagliServizi HR. Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono
Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Soluzioni concrete per lo sviluppo delle imprese. Le vostre domande Il dinamismo dei mercati e i continui mutamenti
DettagliAgricoltura e cambiamento climatico Buone pratiche messe in campo
LIFE+_Climate change-r Reduction of greenhouse gases from agricultural systems of Emilia-Romagna (LIFE12/ENV/IT/404) Agricoltura e cambiamento climatico Buone pratiche messe in campo Conferenza Finale
DettagliPiano Unitario di Valutazione (PUV) della programmazione unitaria
Piano Unitario di Valutazione (PUV) della programmazione unitaria 2007-2013 impostato secondo le linee guida dell Unità di valutazione DPS/MISE approvato con DGR 182/2008 e aggiornato con DGR 958/2009
DettagliVERSO UNASTRATEGIA DI
VERSO UNASTRATEGIA DI PECIALIZZAZIONEINTELLIGENTE PER LACALABRIA TOMMASO CALABRO Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria Regione Calabria t.calabro@regcal.it 1. Analisi di contesto 2. Vision
DettagliProgramma del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
Programma del corso di ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Insegnamento Corso di laurea Settore Scientifico ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE L18 - GESTIONE DI IMPRESA SECSP08 CFU 8 Modalità di raccordo
DettagliLA PIATTAFORMA FOODWARD
Il recupero delle food losses e le best practices nell industria agroalimentare: il progetto europeo FOODWARD CIBUS PARMA 11 Maggio 2016 LA PIATTAFORMA FOODWARD Antonella Tozzi, Project Manager Eurocrea
DettagliFormulario Offerta tecnica Servizio di sviluppo e attuazione del Piano di comunicazione del PSR Veneto
giunta regionale Allegato F al Decreto n. 1 del 11/10/2016 pag. 1/14 Direzione AdG FEASR Formulario Offerta tecnica Servizio di sviluppo e attuazione del Piano di comunicazione del PSR Veneto 2014-2020
DettagliPIANO OPERATIVO PER LA SPERIMENTAZIONE DEL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO IN SARDEGNA
Allegato alla Delib.G.R. n. 10/9 del 11.2.2009 PIANO OPERATIVO PER LA SPERIMENTAZIONE DEL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO IN SARDEGNA PREMESSA La Regione Sardegna, in attuazione del Sistema di valorizzazione
DettagliDESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF
AREA INDICATORI di COMPETENZA DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF EVIDENZE E RISCONTRI PESO A A1 Qualità dell insegnamento 1. Innova la propria
DettagliOrganizzazione aziendale Lezione 18 Ingegneria dei processi. Ing. Marco Greco Tel
Organizzazione aziendale Lezione 18 Ingegneria dei processi Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 UMC Congratulazioni ad Andrea Amicizia, Gianmarco Pantano e Simone Corsi (SAG) per la vittoria
DettagliPROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI DI SPERIMENTAZIONE IN ASL
PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI DI SPERIMENTAZIONE IN ASL ORDINAMENTO E INDIRIZZO DI RIFERIMENTO Il Progetto coinvolge le classi terze e quarte dell indirizzo TURISMO. L indirizzo TURISMO è un indirizzo specifico
DettagliAntonella Colombo. Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg Valid.O
Antonella Colombo Responsabile Area Progettazione ed Eventi Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro della Provincia di Como Como Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg
DettagliL analisi e il controllo della spesa nel settore pubblico: il ruolo della PA e dei fornitori
L analisi e il controllo della spesa nel settore pubblico: il ruolo della PA e dei fornitori Un esempio virtuoso di valutazione della performance dei fornitori: il caso dello Sportello Appalti Imprese
DettagliIl programma URBACT III 2014/2020
Il programma URBACT III 2014/2020 URBACT è il principale programma di sostegno alle amministrazioni locali europee che dal 2002 favorisce lo sviluppo urbano sostenibile e integrato in tutti i paesi dell
DettagliLa valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi. Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013
La valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013 Il processo per il quale decidiamo il merito o il valore di qualcosa. Tale processo implica
DettagliGli obiettivi e le strategie di EQUAL TRENO
Iniziativa Comunitaria EQUAL PROGETTO T.R.E.N.O. Tradurre le Risorse Endogene delle aree rurali in Nuova Occupazione Il Piano di lavoro locale 1 Dr. Piero Garavelli (C.I.O.F.S. F.P. TOSCANA) Gli obiettivi
DettagliEVIDENZE SCIENTIFICHE NEGLI INTERVENTI DI COMUNITA
Regione Emilia Romagna - Corso di aggiornamento: Interventi di promozione della salute. Strumenti di programmazione e valutazione EVIDENZE SCIENTIFICHE NEGLI INTERVENTI DI COMUNITA BRUNA ZANI FACOLTA DI
DettagliConvegno COMUNICARE I PROGETTI EUROPEI con i professionisti dell'informazione. La comunicazione nei progetti di Cooperazione Territoriale Europea
Convegno COMUNICARE I PROGETTI EUROPEI con i professionisti dell'informazione La comunicazione nei progetti di Cooperazione Territoriale Europea Dott.ssa Anna Flavia Zuccon Attività di informazione in
DettagliE-20 TM. IL SISTEMA DI GESTIONE PER EVENTI SOSTENIBILI DI TROISI RICERCHE
E-20 TM. IL SISTEMA DI GESTIONE PER EVENTI SOSTENIBILI DI TROISI RICERCHE La sostenibilità, tra sensibilità e impegno L organizzazione di eventi sostenibili è oggi considerata una delle più efficaci best
DettagliSoggetti coinvolti nel ciclo di gestione della performance e loro responsabilità Germana Spirito Componente OIV ASI
Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione della performance e loro responsabilità Germana Spirito Componente OIV ASI Ciclo di gestione della performance D.Lgs. N. 150/2009 Art. 4. : «Ciclo di gestione della
DettagliPERFORMANCE:CONOSCERLE PER MIGLIORARLE
Gestire i processi e la conoscenza nelle istituzioni finanziarie: tecnologie per il miglioramento delle performance PERFORMANCE:CONOSCERLE PER MIGLIORARLE (LA CONOSCENZA ORGANIZZATIVA E IL MIGLIORAMENTO
DettagliPROGETTI STRATEGICI. Ministero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico PROGETTI STRATEGICI Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione Direzione Generale per le politiche dei fondi strutturali
DettagliIntegrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura!
Integrazione sociosanitaria nei servizi territoriali: maneggiare con cura! La conclusione della prima fase del percorso; l identificazione dei problemi che ostacolano i processi di integrazione sociosanitaria
DettagliPiano di Eguaglianza di Genere (GEP) PLOTINA (Horizon 2020 GA: ) Coordinatricescientifica: Tullia Gallina Toschi, Università di Bologna
Piano di Eguaglianza di Genere (GEP) PLOTINA (Horizon 2020 GA: 666008) Coordinatricescientifica: Tullia Gallina Toschi, Università di Bologna Plotina has Plotina received has funding received from the
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute JA Equity Action Attività, risultati e opportunità future La partecipazione dell Italia alla Joint Action Daniela Galeone Ministero della Salute Verona, 5 Febbraio 2014 Azienda Ospedaliera
DettagliProgrammi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo
Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo Il Consiglio degli Psicologi dell Abruzzo - organizza il corso
DettagliNon c è progetto se non c è desiderio ( Luigi Pagliarani )
Corso in Progettazione Integrata e Partecipata Non c è progetto se non c è desiderio ( Luigi Pagliarani ) DESCRIZIONE Un progetto nasce per dare adeguata risposta ad un bisogno manifesto o latente. Negli
DettagliAGEMAS Integrazione di Agenda 21 ed EMAS in un area con un rilevante valore ecologico. Seminario informativo
AGEMAS Integrazione di Agenda 21 ed EMAS in un area con un rilevante valore ecologico Seminario informativo 1 Obiettivo: applicare la certificazione ambientale in un territorio La certificazione ambientale
DettagliMilano, giovedì 26/02 PIANO FORMATIVO CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO PER RETE TERRITORIALE DI ASL DI MILANO IN COLLABORAZIONE CON "
Milano, giovedì 26/02 PIANO FORMATIVO CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO PER RETE TERRITORIALE DI ASL DI MILANO IN COLLABORAZIONE CON " DAL DIRE AL FARE! DIFFONDERE CONOSCENZA SUL TEMA FARE PROGRAMMARE INTERVENTI
DettagliDOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP
DOCUMENTI PO FORMAZIONE PER SVILUPPO SITO P.I.T. SAPALP Progetto INTERREG - P.O. Formazione partecipata: Saper imparare a vivere sostenibile id. 13773993 Pagina 1 di 5 P.I.T SAPALP - Progetto P.O. Formazione
DettagliTECNICHE DI PRODUZIONE
TECNICHE DI PRODUZIONE Confindustria Servizi Srl Ente di formazione accreditato dalla Regione Marche legale: Corso Mazzini 151, Ascoli Piceno operativa: C.da S. Giovanni Scafa, San Benedetto del Tronto
DettagliSeminario regionale Senigallia 15 aprile 2015
Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15
DettagliMetodologia di lavoro: PCM & GOPP
Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione
DettagliLa Qualità è a scuola
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA Direzione Generale Via Ponte della Maddalena 55-80142 Napoli Segreteria Direttore Generale - 0815576624-356
DettagliPiano di inserimento e formazione per i dipendenti neoassunti. Per facilitare l'ingresso del personale nella struttura camerale
Piano di inserimento e formazione per i dipendenti neoassunti Per facilitare l'ingresso del personale nella struttura camerale PRESENTAZIONE DELLA BUONA PRATICA La conoscenza di un nuovo ambiente lavorativo
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del
600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013
DettagliLE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE. Dalle politiche di sviluppo topdown alle politiche di sviluppo bottom-up Dalla programmazione negoziata ai PIT/PISL
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE Dalle politiche di sviluppo topdown alle politiche di sviluppo bottom-up Dalla programmazione negoziata ai PIT/PISL Lo sviluppo bottom-up Il ruolo delle ricerche sullo sviluppo
DettagliPROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni
Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni
DettagliLa Gestione della Prestazione
La Gestione della Prestazione 1 La gestione della prestazione 3 1.1 Come è possibile individuare correttamente gli obiettivi per i singoli ruoli? 3 1.2 Come si possono valutare le capacità in modo oggettivo?
DettagliLINEE GUIDA DI EUROPROGETTAZIONE
3 CENTRO DI FORMAZIONE IN EUROPROGETTAZIONE ISOLA DI SAN SERVOLO - VENEZIA www.europelago.it LINEE GUIDA DI EUROPROGETTAZIONE FONDI COMUNITARI DIRETTI di Ivan Sgandurra 4 Prima edizione: giugno 2012 Copyright
DettagliL esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna ed il Laboratorio Urbano
L esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna 2014-20 ed il Laboratorio Urbano L attenzione alle città Il FESR sostiene nell ambito dei programmi operativi, lo sviluppo urbano
DettagliLA PIATTAFORMA DI DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI DEI PROGETTI ERASMUS+
LA PIATTAFORMA DI DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI DEI PROGETTI ERASMUS+ Cos è la Piattaforma di Disseminazione dei Risultati dei Progetti? Si tratta di una piattaforma online, fornita dalla Commissione Europea,
DettagliIl Piano di Comunicazione
Il Piano di Comunicazione - (Modulo I) Cos è il Piano di Comunicazione E il programma d azione atto a stabilire gli obiettivi e i mezzi idonei a realizzare la strategia di sviluppo della comunicazione
DettagliIndicatori condivisi per monitorare le politiche per la mobilità sostenibile: il progetto OS.I.MO.S.
Indicatori condivisi per monitorare le politiche per la mobilità sostenibile: il progetto OS.I.MO.S. Maurizio Tira con il contributo di Francesca Costa La mobilità sostenibile nelle aree urbane 30 novembre
Dettagli