La contrattazione collettiva di prossimità: ambiti di competenza ed effetti applicativi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La contrattazione collettiva di prossimità: ambiti di competenza ed effetti applicativi"

Transcript

1 La contrattazione collettiva di prossimità: ambiti di competenza ed effetti applicativi La contrattazione di prossimità rappresenta un concetto introdotto dall art. 8, del D.L. n. 138/2011, conv. in L. n. 148/2011, con il quale, a determinate condizioni, è stata introdotta e regolamentata l efficacia erga omnes degli accordi aziendali e territoriali stipulati dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative. Una simile disposizione, com è naturale che fosse, ha determinato un imponente eco di reazioni, sia di stampo giuridico, sia di natura prettamente politica e sindacale. Le prime sono state imposte dalla rilevanza dell innovazione, la quale, improvvisamente ed in maniera superficiale, ha inteso disciplinare legislativamente una materia che, stante la non applicazione dell art. 39 Cost., è da sempre stata rimessa all autonomia collettiva, così ingenerando una pluralità di interrogativi relativamente agli ambiti soggettivi ed oggettivi di possibile e concreta applicazione. Le seconde rappresentano la conseguenza di un necessario giudizio di opportunità, rappresentato dalla circostanza che, solo un paio di mesi prima dell emanazione del provvedimento legislativo, la c.d. triplice (le Confederazione CGIL, CISL e UIL), in uno spirito unitario di cui negli ultimi anni si erano perse le tracce, aveva sottoscritto un Accordo interconfederale con la Confindustria, nel quale, a condizioni assai diverse rispetto a quelle volute dal legislatore, era stata regolamentata la generale efficacia degli accordi collettivi di secondo livello. Pur concordando in merito all assoluta inopportunità dell intervento legislativo, uno degli ultimi del precedente Governo in carica, ritengo che, probabilmente, la moltitudine di reazioni, talvolta scomposte, al provvedimento debba essere intesa di valenza politica, in quanto, a mio avviso, giuridicamente, la disposizione in esame finisce per rappresentare null altro che l ennesimo proclama di una volontà interventista, giacché del tutto inidonea, in concreto, a sortire gli effetti sperati. Non v è dubbio che l inconscia intenzione del legislatore è stata quella di infierire sulla ritrovata unità delle OO.SS., probabilmente d intralcio ad una ipotetica destrutturazione del sistema sindacale, il quale, come noto, è sprovvisto di basi normative, anche minime, di riferimento e, pertanto, è retto da una regolamentazione interamente lasciata alla volontà delle parti ed ai loro rapporti di forza, i cui limiti oggettivi sono stati tutti evidenziati dalla nota vicenda relativa al contratto collettivo in seno alla FIAT ed al fenomeno degli accordi separati, ad ogni livello, sempre più ricorrenti. Nella pratica, intendendo intervenire sulle modalità di formazione ed applicazione degli accordi aziendali e territoriali, il legislatore, indirettamente, ha inteso introdurre una sistema idoneo a consentire una semplificazione delle modalità di conclusione degli accordi idonei a determinare, in capo a tutti i 1

2 lavoratori interessati, una modifica delle condizioni fondanti il proprio contratto e rapporto di lavoro. Di qui, si è proceduto ad affermare che l art. 8, di cui si discute, rappresenta (o, forse, avrebbe voluto rappresentare) una disposizione che tocca al cuore il diritto del lavoro e il diritto sindacale, anzi tende ad una destrutturazione del diritto del lavoro attraverso il diritto sindacale (V. Filì, Contrattazione di prossimità e poteri di deroga nella Manovra di ferragosto (art. 8, d.l. n. 138/2011, in Lav. Giur., 10/2011, p. 977). La finalità della norma è di autorizzare, a livello aziendale e territoriale, la sottoscrizione di specifiche intese idonee ad acquisire, in deroga al principio di rappresentanza, efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati, indipendentemente dall appartenenza degli stessi alle OO.SS. sottoscrittrici. L applicazione del principio è condizionata all esistenza di un requisito soggettivo e di uno oggettivo. Il requisito attiene alla consistenza delle OO.SS. stipulanti e, quindi, è relativo al concetto di maggiore rappresentatività. A questo proposito, il primo comma della disposizione in commento prescrive che i contratti collettivi di lavoro, di ambito aziendale o territoriale, al fine di poter acquisire la valenza generale, devono essere sottoscritti da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale, ovvero dalle rappresentanze delle medesime organizzazioni sindacale, operanti in azienda ai sensi delle vigenti disposizioni di legge o degli accordi interconfederali, tra cui risulta espressamente menzionato l Accordo Interconfederale del 28 giugno La disposizione, sempre al primo comma, aggiunge che il presupposto necessario ed indefettibile idoneo all acquisizione della valenza erga omnes del contratto, è costituito dal fatto che, le predette intese devono essere sottoscritte sulla base di un criterio maggioritario relativo alle predette rappresentanze sindacali. I non pochi problemi interpretativi e, prim ancora, applicativi, ingenerati da simili prescrizioni, saranno affrontati nel prosieguo della trattazione. Vale la pena, ora, sottolineare che la prescrizione in esame, al fine di poter acquisire efficacia, necessita dell integrazione anche dei requisiti oggettivi alla medesima sottesi, i quali hanno a riguardo la finalità degli accordi oggetto della generalizzata applicazione. Detti accordi o, se si vuole, queste intese, devono, infatti, necessariamente essere finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, all'adozione di forme di partecipazione dei lavoratori, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all'avvio di nuove attività. Questo elemento finalistico, attinente alle ragioni fondanti la sottoscrizione dell accordo, a mio avviso, ed in termini, se si vuole, di maggiore rilievo rispetto a quelli inerenti alla maggiore rappresentatività delle OO.SS. firmatarie, rappresenta l aspetto più rilevante dell intera previsione legislativa. 2

3 Infatti, la ragione sottesa alla sottoscrizione dell intesa e, quindi, la finalità dell accordo costituiscono il presupposto legittimante l applicazione generalizzata dell accordo medesimo, il quale, potrebbe essere impugnato, essendone contestata la legittimità, proprio perché non rispondente alla finalità voluta dalla prescrizione legale. Ancora, il raggiungimento delle finalità sopra richiamate deve, a mio avviso, caratterizzare anche la sottoscrizione degli accordi le cui materie sono specificamente individuate nel comma 2 dell art. 8 in commento, il quale, espressamente richiama le specifiche intese del comma 1 e si riferisce, espressamente. a) agli impianti audiovisivi e alla introduzione di nuove tecnologie; b) alle mansioni del lavoratore, alla classificazione e inquadramento del personale; c) ai contratti a termine, ai contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, al regime della solidarietà negli appalti e ai casi di ricorso alla somministrazione di lavoro; d) alla disciplina dell'orario di lavoro; e) alle modalità di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, alla trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e alle conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio e il licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio (rispetto a tali materie è prevista l efficacia derogatoria degli accordi aziendale v. infra). Occorre ora, tornare sull ambito soggettivo di applicazione dell art. 8 e, quindi, sul contenuto del concetto di maggiore rappresentatività voluto o inteso dal legislatore e, successivamente, chiarire l ulteriore aspetto controverso insito nella previsione in commento, rappresentato dal potere di deroga alle disposizioni di legge di cui gli accordi dotati di efficacia erga omnes possono essere portatori. Il comma 1 dell art. 8, L. n. 148/2011, contiene un espresso riferimento al principio di maggiore rappresentatività, prima individuato in termini comparativi, successivamente in un criterio maggioritario. Detta maggiore rappresentatività, autorizzatoria della sottoscrizione delle intese dotate di valenza generale, è riferita ad un ambito sia aziendale, sia territoriale. La previsione ha destato (e non poteva non destare) notevoli perplessità, dal momento che nel nostro ordinamento, da un lato, fino ad oggi, mai era stato definito il concetto di rappresentatività territoriale (T. Treu, Il nuovo scenario delle relazioni industriali in Italia, in nelmerito.com, 11 novembre 2011), e, dall altro, non vi sono criteri di riferimento certi ed oggettivi per la determinazione della maggiore rappresentatività, concetto, questo, oggi rimesso alla previsione dell art. 19 St. Lav., relativo alla costituzione delle R.s.a.. Questo concetto è stato elaborato dalla giurisprudenza nel senso che: l'acquisto dei diritti sindacali nell'azienda viene oggi ad essere condizionato unicamente dal dato empirico di effettività dell'azione sindacale costituito dalla rappresentatività negoziale (Cass. 20 aprile 2002, n. 5765); 3

4 ai fini della rappresentatività ex art. 19 stat. lav., nella versione successiva al referendum abrogativo, il criterio legale di selezione equivale alla capacità del sindacato di imporsi come controparte contrattuale, di talché la sottoscrizione di un testo, negoziato e approvato da altre parti contrattuali, non solo non indica tale capacità, ma costituisce significativo indizio contrario, rilevando, invece, la partecipazione attiva al processo di formazione del contratto normativo che regoli in modo organico i rapporti di lavoro, almeno per un settore o istituto importante della loro disciplina, anche in via integrativa, a livello aziendale, di un contratto nazionale o provinciale già applicato nella stessa unità produttiva (Cass. 2 dicembre 2005, n ; Cass. 11 gennaio 2008, n. 520). Un criterio così fumoso, oggi, non può non essere indice di profonde incertezze, in presenza delle quali ben potrebbe avvenire che sindacati sprovvisti di una reale maggioranza e di una vera rappresentatività possano divenire titolari di un potere di sottoscrizione di accordi dotati di efficacia generale e derogatoria dei principi legali. Sennonché, l art. 8 in esame, nel riferirsi alle OO.SS. operanti in azienda, contempla espressamente le modalità operative disciplinate dalla legge, dagli accordi collettivi e dall Accordo Interconfederale del 28 giugno Simile richiamo sembra non essere casuale, dal momento che proprio con la sottoscrizione di detto accordo, per la prima volta, le Confederazioni sindacali si sono cimentate nella definizione delle modalità di computo della rappresentatività di ciascuna OO.SS., la quale consente di definire il criterio su cui fondare il concetto di maggiore rappresentatività idoneo a consentire la sottoscrizione di accordi dotati efficacia erga omnes. Non è un caso, infatti, che la legge n. 138/2011 abbia ad oggetto lo stesso argomento trattato nell Accordo Interconfederale del giugno di quest anno, il quale, però, appare di contenuto molto più articolato dell impostazione legislativa, la quale, pertanto, appare del tutto inconferente. Al fine di valorizzare simile accordo, e di dare un senso all espresso richiamo contenuto nella disposizione in esame, si potrebbe però ritenere che il concetto di maggiore rappresentatività in ambito locale, voluto dal legislatore, non possa che essere tratto da quello così come inteso, definito e regolamentato, dal predetto Accordo Interconfederale, il quale, sul punto, pare avere dato applicazione al progetto di definizione della rappresentanza collettiva contenuto nel punto 7 del precedente Accordo Interconfederale, siglato nel 2009, senza la partecipazione della CGIL. Prima di affrontare la questione, giova evidenziare che l Accordo, da un lato, individua un criterio formale di rappresentatività a livello nazionale, dall altro, specifica i requisiti in base ai quali gli accordi collettivi aziendali possono acquisire valenza erga omnes. Il dato formale di rappresentatività, certificato dal CNEL attraverso la comunicazione delle deleghe operata dall INPS, viene definito assumendo come base i dati associativi riferiti alle deleghe relative ai contributi sindacali conferite 4

5 dai lavoratori ed i consensi ottenuti nelle elezioni periodiche (triennali) delle rappresentanze sindacali unitarie. Il dato formale di rappresentatività, già esistente nel comparto pubblico di contrattazione, è utile ad individuare le OO.SS. legittimate a partecipare alla contrattazione collettiva nazionale, aperta a quelle. che abbiano nel settore o comparto una rappresentatività non inferiore al 5% (pari alla media tra il dato associativo e il dato elettorale). L Accordo Interconfederale, accanto all introduzione del dato formale di rappresentatività, ha coniato il sistema attraverso il quale attribuire efficacia erga omnes ai contratti collettivi aziendali, i quali, prevede il medesimo accordo, hanno ad oggetto le materie delegate, in tutto o in parte, dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria o dalla legge. Il sistema, si è detto, è certamente più articolato, analitico, complesso e, sia consentito, razionale, rispetto a quello di estrazione legale contenuto nell art. 8 in commento. L efficacia generalizzata del contratto è rimessa al principio di maggioranza, il quale trova applicazione diversificata a seconda che, nel contesto aziendale di riferimento, siano operanti le RSU o le RSA (le quali durano in carica per tre anni). Nel primo caso, i contratti collettivi aziendali per le parti economiche e normative sono efficaci per tutto il personale in forza e vincolano tutte le associazioni sindacali firmatarie dell Accordo operanti all interno dell azienda, qualora l approvazione sia avvenuta secondo la maggioranza dei componenti delle rappresentanze sindacali unitarie. Nel secondo caso, invece, detta efficacia è condizionata, sia all approvazione dalle rappresentanze sindacali aziendali costituite nell ambito delle associazioni sindacali che, singolarmente o insieme ad altre, risultino destinatarie della maggioranza delle deleghe relative ai contributi sindacali conferite dai lavoratori dell azienda nell anno precedente a quello in cui avviene la stipulazione, rilevati e comunicati direttamente dall azienda, sia della successiva ratifica per via refendaria. La richiesta di sottoposizione dell accordo a votazione deve essere presentata, entro 10 giorni dalla conclusione del contratto, da almeno una organizzazione firmataria dell Accordo Interconfederale o da almeno il 30% dei lavoratori operanti nell impresa. Per la validità della consultazione è necessaria la partecipazione del 50% più uno degli aventi diritto al voto. Ai lavoratori è richiesto di esprimere la propria opinione contraria all accordo, in quanto, l Accordo, testualmente, prevede che: L intesa è respinta con il voto espresso dalla maggioranza semplice dei votanti. In attesa della compiuta definizione dei tratti caratterizzanti l Accordo in merito alle competenze ed alle funzione del contratto nazionale di lavoro, nonché ai rapporti tra questo e quello aziendale, l Accordo ha previsto un regime transitorio di efficacia erga omnes del contratto aziendale. 5

6 Ciò è previsto solo nelle ipotesi in cui l accordo sia finalizzato alla gestione di situazioni di crisi o in presenza di investimenti significativi per favorire lo sviluppo economico ed occupazionale dell impresa. Le intese, invece, devono avere ad oggetto istituti del contratto collettivo nazionale che disciplinano la prestazione lavorativa, gli orari e l organizzazione del lavoro. Sia l art. 8, L. n. 148/2011, sia l Accordo interconfederale del giugno 2011 prevedono che gli accordi aziendali, dotati di efficacia generalizzata, risultino anche provvisti di potere derogatorio. L ambito derogatorio, però, è sensibilmente diverso. L art. 8, infatti, consente che la deroga possa investire norme e principi legali; l Accordo Interconfederale, invece, limita gli effetti derogatori dell accordo aziendale rispetto alle sole disposizioni contenute nel contratto nazionale. La previsione contrattuale non introduce alcun regime particolare, in quanto è oramai sedimentato il principio secondo cui il contratto aziendale e quello nazionale costituiscono fonti paritetiche negoziali di tipo privatistico, sprovviste di un reciproco vincolo di gerarchia. La vera novità, invece, è il regime derogatorio, rispetto alla previsione legale, introdotto dall art. 8 in commento (il quale, ovviamente, ammette la deroga anche rispetto alle previsioni del contratto nazionale). A tale proposito, al fine di definirne l ampiezza, lo stesso art. 8, al comma 2 bis, prevede che la deroga alle disposizioni di legge elencate nel comma 2, debba avvenire nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dalle normative comunitarie e dalle convenzioni internazionali sul lavoro. Considerando detta previsione e coordinando la medesima con gli ulteriori requisiti oggettivi e soggettivi di validità dei contratti aziendali operanti con efficacia generalizzata, è possibile desumere che gli stessi ben poco possono disporre in senso peggiorativo per i lavoratori. Appare, assai peculiare, infatti, che se la finalità dell accordo dovesse essere quella di salvaguardare od incrementare l occupazione, il medesimo possa prevedere una deroga all applicazione dell art. 18 St. Lav., la cui non applicazione, tra l altro, può comportare un notevole peggioramento delle condizioni di lavoro, la cui tutela rappresenta un ulteriore presupposto fondante la possibile stipulazione di dette intese. Ancora, la tutela costituzionale della persona, direttamente coinvolta nell esecuzione della prestazione lavorativa, rende assai difficile pensare come possano ammettersi deroghe ai sistemi di controllo in azienda od al principio del divieto di dequalificazione o demansionamento, la cui finalità è tutelare la dignità della persona. In merito alle potenzialità applicative dell art. 8 in commento, accanto a queste considerazioni, di stampo prettamente giuridico, se ne deve aggiungere una di tipo squisitamente politico sindacale. 6

7 E assai difficile pensare ad una O.S. che in sede aziendale decida di sottoscrivere una serie di accordi derogatori dei diritti dei lavoratori. Nell ambito dei limiti, ristretti, in cui questo potrebbe astrattamente avvenire, infatti, simile scelta porrebbe quella stessa O.S. al pubblico ludibrio, da cui, all evidenza, discenderebbe una sensibile perdita di consensi, lesiva dell immagine e della funzione stessa di cui una O.S. è portatrice. Forse è per questo che le Confederazioni CGIL, CISL e UIL, firmatarie dell Accordo Interconfederale, hanno concordemente dichiarato, con l Accordo del 21 settembre 2011, di ratifica dell Accordo di giugno, di non aderire alle possibilità offerte dall art. 8, L. n. 148/2011, con ciò ridimensionandone le aspettative di cui risultava portatore il precedente Governo. In ultimo, sia ricordato che il comma 3 dell art. 8 prevede, con intenzioni chiaramente rivolte alla contrattazione del Gruppo FIAT, che Le disposizioni contenute in contratti collettivi aziendali vigenti, approvati e sottoscritti prima dell'accordo interconfederale del 28 giugno 2011 tra le parti sociali, sono efficaci nei confronti di tutto il personale delle unità produttive cui il contratto stesso si riferisce a condizione che sia stato approvato con votazione a maggioranza dei lavoratori. 7

La Contrattazione Collettiva di secondo livello

La Contrattazione Collettiva di secondo livello La Contrattazione Collettiva di secondo livello I CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO Definizione: accordo tra le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori per stabilire il trattamento

Dettagli

Contrattazione di secondo livello: contratti integrativi o di prossimità?

Contrattazione di secondo livello: contratti integrativi o di prossimità? Milano, 10 aprile 2017 Contrattazione di secondo livello: contratti integrativi o di prossimità? Presentazione a «Tuttolavoro, Il Sole 24 Ore» Avv. Angelo Zambelli azambelli@grimaldilex.com Accordo Interconfederale

Dettagli

L art. 8 D.L. 138/2011: Ambiti, materie, criticità della contrattazione di prossimità

L art. 8 D.L. 138/2011: Ambiti, materie, criticità della contrattazione di prossimità L art. 8 D.L. 138/2011: Ambiti, materie, criticità della contrattazione di prossimità L art. 8, comma 1 D.L. 138/2011: il testo I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale

Dettagli

RELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO

RELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO RELAZIONE TRA FONTI REGOLATRICI DEL RAPPORTO DI LAVORO LE FONTI DELL ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO REGOLAMENTI E DIRETTIVE UE COSTITUZIONE ART. 1 PRELEGGI: LEGGI Legge Atti aventi forza di legge: Decreti

Dettagli

Evento di Formazione Gruppo ODCEC Area Lavoro

Evento di Formazione Gruppo ODCEC Area Lavoro Le intese aziendali sul lavoro e gli interventi possibili per le parti delegate: i contratti aziendali di secondo livello e la contrattazione di prossimità Evento di Formazione Gruppo ODCEC Area Lavoro

Dettagli

Capacità derogatoria dei contratti collettivi aziendali. Avv. Aldo Bottini Milano - 16 aprile 2013

Capacità derogatoria dei contratti collettivi aziendali. Avv. Aldo Bottini Milano - 16 aprile 2013 Capacità derogatoria dei contratti collettivi aziendali Avv. Aldo Bottini Milano - 16 aprile 2013 Rapporto tra contratti collettivi di diverso livello A) Nell ordinamento sindacale: principio di gerarchia

Dettagli

Diritto del lavoro. sintesi

Diritto del lavoro. sintesi Diritto del lavoro sintesi Di quale lavoro si interessa il diritto del lavoro la tendenza espansiva il pubbico impiego i parasubordinati le difficoltà della fase attuale Le caratteristiche della disciplina

Dettagli

Jobs Act e la nuova contrattazione collettiva

Jobs Act e la nuova contrattazione collettiva Milano, 11 aprile 2016 Jobs Act e la nuova contrattazione collettiva Presentazione a «Tuttolavoro, Il Sole 24 Ore» Avv. Angelo Zambelli Le previsioni nella legge 10 dicembre 2014, n. 183 e nei decreti

Dettagli

Misurazione della rappresentatività.

Misurazione della rappresentatività. PROTOCOLLO D INTESA Con la presente intesa le parti intendono dare applicazione all accordo del 28 giugno 2011 in materia di rappresentanza e rappresentatività per la stipula dei Contratti Collettivi Nazionali

Dettagli

(CGIL CISL UIL CONFINDUSTRIA 10 gennaio 2014)

(CGIL CISL UIL CONFINDUSTRIA 10 gennaio 2014) Testo Unico sulla RAPPRESENTANZA (CGIL CISL UIL CONFINDUSTRIA 10 gennaio 2014) 1 Accordo quadro-riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 Confindustria -Confederazioni sindacali, CISL e UIL.

Dettagli

IL FUTURO PROSSIMO DEL SISTEMA ITALIANO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI dopo l accordo interconf. 28 giugno 2011 e il decreto-legge 13 agosto 2011 n.

IL FUTURO PROSSIMO DEL SISTEMA ITALIANO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI dopo l accordo interconf. 28 giugno 2011 e il decreto-legge 13 agosto 2011 n. IL FUTURO PROSSIMO DEL SISTEMA ITALIANO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI dopo l accordo interconf. 28 giugno 2011 e il decreto-legge 13 agosto 2011 n. 138 Convegno promosso da Optime S.r.l. Milano 4 ottobre

Dettagli

PARTE III CONTRATTO COLLETTIVO

PARTE III CONTRATTO COLLETTIVO 1 PARTE III CONTRATTO COLLETTIVO CODICE CIVILE Art. 2070 - Criteri di applicazione L appartenenza alla categoria professionale, ai fini dell applicazione del contratto collettivo, si determina secondo

Dettagli

DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA

DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA (testo approvato dal Comitato Direttivo della CGIL del 15 gennaio 2011) A. IL PERCORSO 1. definire una griglia di principi e proposte che portano a sintesi una lunga elaborazione

Dettagli

L accordo sul nuovo apprendistato professionalizzante nel settore industria

L accordo sul nuovo apprendistato professionalizzante nel settore industria N. 184 del 02.05.2012 La Memory A cura di Roberto Camera Funzionario della DPL Modena (1) L accordo sul nuovo apprendistato professionalizzante nel settore industria Il settore industria si da le regole

Dettagli

DALL ACCORDO INTERCONFEDERALE DEL 28 GIUGNO SULLA RAPPRESENTANZA ALL ART.8, DELLA L. N.148/2011 SUL SOSTEGNO ALLA CONTRATTAZIONE DI PROSSIMITA

DALL ACCORDO INTERCONFEDERALE DEL 28 GIUGNO SULLA RAPPRESENTANZA ALL ART.8, DELLA L. N.148/2011 SUL SOSTEGNO ALLA CONTRATTAZIONE DI PROSSIMITA 1 DALL ACCORDO INTERCONFEDERALE DEL 28 GIUGNO SULLA RAPPRESENTANZA ALL ART.8, DELLA L. N.148/2011 SUL SOSTEGNO ALLA CONTRATTAZIONE DI PROSSIMITA "in via di pubblicazione, con integrazioni, su Diritto &

Dettagli

Un primo commento a caldo sul regime degli accordi aziendali in deroga, disciplinati dall art. 8 del d.l. 13 agosto 2011, n. 138

Un primo commento a caldo sul regime degli accordi aziendali in deroga, disciplinati dall art. 8 del d.l. 13 agosto 2011, n. 138 Un primo commento a caldo sul regime degli accordi aziendali in deroga, disciplinati dall art. 8 del d.l. 13 agosto 2011, n. 138 Il d.l. n. 138/2011, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 188 del 13 agosto

Dettagli

INTRODUZIONE CAPITOLO I RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE E RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI: UNA DIFFICILE TRANSIZIONE

INTRODUZIONE CAPITOLO I RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE E RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI: UNA DIFFICILE TRANSIZIONE INTRODUZIONE CAPITOLO I RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE E RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI: UNA DIFFICILE TRANSIZIONE 1. L articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori e le Rappresentanze Sindacali aziendali

Dettagli

NOTE TECNICHE SUL PROGETTO DI

NOTE TECNICHE SUL PROGETTO DI NOTE TECNICHE SUL PROGETTO DI Norme in materia di rappresentatività sindacale, di rappresentanza in azienda ed efficacia del contratto collettivo aziendale Gruppo di lavoro formato dai proff. Bruno Caruso

Dettagli

Il Contratto Collettivo

Il Contratto Collettivo Il Contratto Collettivo I contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali sono da collocarsi nella categoria degli atti dell autonomia privata negoziali; essi vincolano, in termini giuridici,

Dettagli

Contrattazione collettiva nella p.a. Monica McBritton

Contrattazione collettiva nella p.a. Monica McBritton Contrattazione collettiva nella p.a Monica McBritton La riforma del rapporto di pubblico impiego l Inizia nel 1992: l. delega n. 421 l Si concludeva con il d. lgs. n. 165/2001 l OGGI NOVELLATO DALLA L.

Dettagli

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale CIRCOLARE A.F. N. 172 del 13 Dicembre 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale Premessa Con la circolare n. 2 del 07.11.2016 l Ispettorato Nazionale

Dettagli

SOMMARIO. Notizie sul curatore e sugli autori... Presentazione di Mattia Persiani...

SOMMARIO. Notizie sul curatore e sugli autori... Presentazione di Mattia Persiani... Sommario SOMMARIO Notizie sul curatore e sugli autori... Presentazione di Mattia Persiani... XVII XXI INTRODUZIONE AL CAPEZZALE DEL SISTEMA CONTRATTUALE: IL GIUDICE, IL SINDACATO, IL LEGISLATORE Franco

Dettagli

L accordo sulla rappresentanza del 31 maggio 2013 e la giurisprudenza costituzionale sull art. 19, Stat. Lav

L accordo sulla rappresentanza del 31 maggio 2013 e la giurisprudenza costituzionale sull art. 19, Stat. Lav www.bollettinoadapt.it, 8 agosto 2013 L accordo sulla rappresentanza del 31 maggio 2013 e la giurisprudenza costituzionale sull art. 19, Stat. Lav di Marco Lai Premessa Il Protocollo d intesa sottoscritto

Dettagli

L Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro

L Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro Ufficio di supporto agli Organi Collegiali L Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro Presentazione ad uso della visita didattica per alternanza scuola-lavoro degli alunni del liceo scientifico

Dettagli

AA.SS. nn. 2233 e 2229

AA.SS. nn. 2233 e 2229 AA.SS. nn. 2233 e 2229 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato Audizione ANIA 11a

Dettagli

tempo determinato (art. 86 c.9). Per la pubblica

tempo determinato (art. 86 c.9). Per la pubblica 3.1 L evoluzione della normativa sul contratto a termine nel pubblico impiego dopo il D.Lgs. 368/2001 fino alla legge finanziaria 2007. Importante passaggio, dopo il D.Lgs. 368/2001, è stato l esclusione

Dettagli

Lavoro a termine Monica McBritton Maggio 2015

Lavoro a termine Monica McBritton Maggio 2015 Lavoro a termine Monica McBritton Maggio 2015 Evoluzione storica CODICE DEL 1865 : art. 1626 ->Nessuno può obbligare la propria opera all altrui servizio che a tempo, o per una determinata impresa. (divieto

Dettagli

Chiarimenti di Confindustria sul Protocollo d'intesa del 31 maggio 2013

Chiarimenti di Confindustria sul Protocollo d'intesa del 31 maggio 2013 Chiarimenti di Confindustria sul Protocollo d'intesa del 31 maggio 2013 Misurazione della rappresentatività La misurazione della rappresentatività avviene prendendo a riferimento due dati: il dato associativo

Dettagli

ACCORDO INTERCONFEDERALE 28 GIUGNO 2011 IN MATERIA DI RAPPRESENTANZA ED ESIGIBILITA DELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE - NOTA DI COMMENTO

ACCORDO INTERCONFEDERALE 28 GIUGNO 2011 IN MATERIA DI RAPPRESENTANZA ED ESIGIBILITA DELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE - NOTA DI COMMENTO ACCORDO INTERCONFEDERALE 28 GIUGNO 2011 IN MATERIA DI RAPPRESENTANZA ED ESIGIBILITA DELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE - NOTA DI COMMENTO Martedì 28 giugno Confindustria con la Presidente, Emma Marcegaglia,

Dettagli

Il nuovo regime delle decadenze introdotto dal Collegato Lavoro. Avv. Nicoletta Pagni Studio Legale prof. avv. Mariella Magnani

Il nuovo regime delle decadenze introdotto dal Collegato Lavoro. Avv. Nicoletta Pagni Studio Legale prof. avv. Mariella Magnani Il nuovo regime delle decadenze introdotto dal Collegato Lavoro Avv. Nicoletta Pagni Studio Legale prof. avv. Mariella Magnani La decadenza Mentre il fondamento della prescrizione è l inerzia del titolare,

Dettagli

COMUNE DI MOTTA VISCONTI Provincia di Milano

COMUNE DI MOTTA VISCONTI Provincia di Milano COMUNE DI MOTTA VISCONTI Provincia di Milano DETERMINAZIONE SETTORE: SEGRETERIA /AA.GG. Registro di Settore n.33 del 07/03/2014 Registro Generale n. 64 del 3/04/2014 OGGETTO: RIPARTIZIONE DEI PERMESSI

Dettagli

ACCORDO INTERCONFEDERALE APPRENDISTATO ARTT. 43 E 45 D.LGS. 81/2015

ACCORDO INTERCONFEDERALE APPRENDISTATO ARTT. 43 E 45 D.LGS. 81/2015 ACCORDO INTERCONFEDERALE APPRENDISTATO ARTT. 43 E 45 D.LGS. 81/2015 Addì, 18 maggio 2016 in Roma tra CONFINDUSTRIA e CGIL CISL UIL premesso che: - il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 Disciplina organica dei

Dettagli

COMUNE DI MONTEPULCIANO Provincia di Siena

COMUNE DI MONTEPULCIANO Provincia di Siena COMUNE DI MONTEPULCIANO Provincia di Siena PRATICA DET - 503-2016 DETERMINAZIONE PERSONALE N 496 del 14-03-2016 OGGETTO: SERVIZIO PERSONALE DETERMINAZIONE DEL CONTINGENTE DEI PERMESSI SINDACALI SPETTANTI

Dettagli

Circolare N.33 del 4 Marzo 2014

Circolare N.33 del 4 Marzo 2014 Circolare N.33 del 4 Marzo 2014 Contratti di solidarietà. Dal 2014 l integrazione scende al 70 per cento Gentile cliente, con la presente desideriamo ricordarle che con la legge di stabilità per il 2014

Dettagli

A.C Disegno di legge

A.C Disegno di legge A.C. 4135 Disegno di legge Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato AUDIZIONE ANIA

Dettagli

LAVORO E PRODUTTIVITÀ NELL ECONOMIA GLOBALE. LA CONTRATTAZIONE

LAVORO E PRODUTTIVITÀ NELL ECONOMIA GLOBALE. LA CONTRATTAZIONE LAVORO E PRODUTTIVITÀ NELL ECONOMIA GLOBALE. LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DECENTRATA DOPO LA MANOVRA DI FERRAGOSTO 2011 di Angelo Pandolfo (Professore ordinario di Diritto del lavoro e della previdenza

Dettagli

CONTRATTAZIONE NAZIONALE, TERRITORIALE, AZIENDALE E DI PROSSIMITA'

CONTRATTAZIONE NAZIONALE, TERRITORIALE, AZIENDALE E DI PROSSIMITA' Corso di preparazione all'esame di Stato 2016 Consulenti del Lavoro Modulo Diritto del Lavoro Avanzato Lezione del 21 giugno 2016 CONTRATTAZIONE NAZIONALE, TERRITORIALE, AZIENDALE E DI PROSSIMITA' a cura

Dettagli

Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 82/2012 OTTOBRE/4/2012 (*) 5 Ottobre 2012

Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 82/2012 OTTOBRE/4/2012 (*) 5 Ottobre 2012 Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli A CURA DELLA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DEL CPO DI NAPOLI Dentro la Notizia 82/2012 OTTOBRE/4/2012 (*) 5 Ottobre 2012 IN TEMA DI CONTRATTI DI SOLIDARIETA

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA DEFINIZIONE DEL CALENDARIO DELLE VOTAZIONI PER IL RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE UNITARIE DEL PERSONALE DEI COMPARTI

PROTOCOLLO PER LA DEFINIZIONE DEL CALENDARIO DELLE VOTAZIONI PER IL RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE UNITARIE DEL PERSONALE DEI COMPARTI PROTOCOLLO PER LA DEFINIZIONE DEL CALENDARIO DELLE VOTAZIONI PER IL RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE UNITARIE DEL PERSONALE DEI COMPARTI TEMPISTICA DELLE PROCEDURE ELETTORALI In data 11 aprile 2011, alle ore

Dettagli

Accordo Interconfederale Confcommercio 26 novembre 2015

Accordo Interconfederale Confcommercio 26 novembre 2015 LA RAPPRESENTATIVITA Testo Unico Confindustria 10 gennaio 2014 Accordo Interconfederale Cooperazione 28 luglio 2015 Accordo Interconfederale Confcommercio 26 novembre 2015 L impostazione è fondata sul

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA BOZZA N. 1653 DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE d iniziativa dei senatori MARINO, MUZIO e PAGLIARULO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 30 LUGLIO 2002 Modifica al Titolo

Dettagli

Elezioni RLS e lavoratori in somministrazione lavoro.

Elezioni RLS e lavoratori in somministrazione lavoro. Elezioni RLS e lavoratori in somministrazione lavoro. CENTRO STUDI Circolare n.10 del 2016 Pagina 1 Carissimi amici e amiche, Innanzi tutto auguri di un meraviglioso Natale ed uno splendido 2017 a tutti

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 133 16.07.2015 La nuova disciplina delle mansioni È legittimo adibire il lavoratore a mansioni inferiori, a determinate condizioni,

Dettagli

I punti qualificanti del nuovo accordo riguardano: Misurazione della rappresentatività Peso della rappresentatività; Nuove modalità di voto Rsu;

I punti qualificanti del nuovo accordo riguardano: Misurazione della rappresentatività Peso della rappresentatività; Nuove modalità di voto Rsu; 6 giugno 2013 I punti qualificanti del nuovo accordo riguardano: Misurazione della rappresentatività Peso della rappresentatività; Nuove modalità di voto Rsu; Titolarità negoziale Piattaforme di rinnovo;

Dettagli

DECRETO-LEGGE 17 MARZO 2017, N. 25 DISPOSIZIONI URGENTI PER L'ABROGAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI

DECRETO-LEGGE 17 MARZO 2017, N. 25 DISPOSIZIONI URGENTI PER L'ABROGAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI DECRETO-LEGGE 17 MARZO 2017, N. 25 DISPOSIZIONI URGENTI PER L'ABROGAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI LAVORO ACCESSORIO NONCHÉ PER LA MODIFICA DELLE DISPOSIZIONI SULLA RESPONSABILITÀ SOLIDALE IN MATERIA

Dettagli

Start up innovative. Profili lavoristici nelle start up innovative Strumenti ordinari e flessibilità agevolata. Avv.

Start up innovative. Profili lavoristici nelle start up innovative Strumenti ordinari e flessibilità agevolata. Avv. Ordine dei dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova Camera di Commercio Padova Start up innovative Profili lavoristici nelle start up innovative Strumenti ordinari e flessibilità agevolata

Dettagli

Ispezioni e sanzioni per la somministrazione di lavoro a termine

Ispezioni e sanzioni per la somministrazione di lavoro a termine Ispezioni e sanzioni per la somministrazione di lavoro a termine di Pierluigi Rausei * 1. Principali elementi di analisi ispettiva sulla somministrazione a termine riformata Già affiancata al lavoro a

Dettagli

La contrattazione collettiva di II livello

La contrattazione collettiva di II livello VideoLavoro 18 settembre 2014 La contrattazione collettiva di II livello Rubriche: novità del periodo novità sotto la lente: concessione ammortizzatori sociali in deroga A cura di Massimo Brisciani e Laurenzia

Dettagli

Art c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103)

Art c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103) Art. 2103 c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103) L. delega 10 dicembre 2014, n. 183 Art. 1 7. Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo

Dettagli

INDICE. Capitolo Primo Il diritto sindacale: oggetto e fonti...» 1. Capitolo Secondo L evoluzione storica...» 27

INDICE. Capitolo Primo Il diritto sindacale: oggetto e fonti...» 1. Capitolo Secondo L evoluzione storica...» 27 INDICE Abbreviazioni......................... p. XI Avvertenza alla sesta edizione.................» XV Capitolo Primo Il diritto sindacale: oggetto e fonti..............» 1 1. Diritto del lavoro e diritto

Dettagli

ACCORDO QUADRO RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI

ACCORDO QUADRO RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI ACCORDO QUADRO RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI ROMA, 22 GENNAIO 2009 Il Governo e le parti sociali firmatarie del presente accordo, con l obiettivo dello sviluppo economico e della crescita occupazionale

Dettagli

ANALISI TECNICO-NORMATIVA (Dir. P.C.M. 10 settembre 2008) Amministrazione proponente: Ministro per gli affari regionali e le autonomie

ANALISI TECNICO-NORMATIVA (Dir. P.C.M. 10 settembre 2008) Amministrazione proponente: Ministro per gli affari regionali e le autonomie ANALISI TECNICO-NORMATIVA (Dir. P.C.M. 10 settembre 2008) Amministrazione proponente: Ministro per gli affari regionali e le autonomie Oggetto: SCHEMA DI NORME DI ATTUAZIONE DELLO STATUTO SPECIALE PER

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO presso LMPS Prof. Gian Guido Balandi Dott.ssa Stefania Buoso

DIRITTO DEL LAVORO presso LMPS Prof. Gian Guido Balandi Dott.ssa Stefania Buoso DIRITTO DEL LAVORO presso LMPS Prof. Gian Guido Balandi Dott.ssa Stefania Buoso LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL LAVORO PUBBLICO LO SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI a.a. 2015/2016 Lezione del 01.03.2016

Dettagli

Notiziario quindicinale. a cura dell Ufficio Politiche Contrattuali e del Lavoro Numero 10/ giugno 2008

Notiziario quindicinale. a cura dell Ufficio Politiche Contrattuali e del Lavoro Numero 10/ giugno 2008 Notizie Lavoro Flash Notiziario quindicinale a cura dell Ufficio Politiche Contrattuali e del Lavoro Numero 10/2008 17 giugno 2008 Avviso comune settore turismo concernente l attuazione delle disposizioni

Dettagli

Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO DEL LAVORO E CONCILIAZIONE SINDACALE PARTECIPAZIONE GRATUITA

Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO DEL LAVORO E CONCILIAZIONE SINDACALE PARTECIPAZIONE GRATUITA Oggetto: MASTER DI ALTA FORMAZIONE IN DIRITTO DEL LAVORO E CONCILIAZIONE SINDACALE PARTECIPAZIONE GRATUITA PROGRAMMA DI STUDIO: MODULO 1: LE CARATTERISTICHE DEL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Il contratto

Dettagli

Lega Cooperative regionale, rappresentata dal sig. Confcooperative regionale, rappresentata dal sig

Lega Cooperative regionale, rappresentata dal sig. Confcooperative regionale, rappresentata dal sig Accordo per la definizione delle linee guida in materia di profili formativi dell apprendistato professionalizzante per il settore della distribuzione cooperativa In data 5 novembre 2004, presso la Regione

Dettagli

Circolare N. 143 del 16 Ottobre 2015

Circolare N. 143 del 16 Ottobre 2015 Circolare N. 143 del 16 Ottobre 2015 Collaborazione coordinata: deroghe e possibilità di riqualificazione a fronte dell abrogazione dal 31.12.2015 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

Senato della Repubblica

Senato della Repubblica Senato della Repubblica XI Commissione Lavoro, Previdenza Sociale Schema di decreto legislativo recante il testo organico delle tipologie contrattuali e la revisione della disciplina delle mansioni (esame

Dettagli

Accordo stipulato ai sensi del comma 4 bis dell'art. 5 d.lgs. 368/2001 e ss.mm. tra le Parti. CGIL, CISL e UIL. Fondazione Bruno Kessler

Accordo stipulato ai sensi del comma 4 bis dell'art. 5 d.lgs. 368/2001 e ss.mm. tra le Parti. CGIL, CISL e UIL. Fondazione Bruno Kessler Accordo stipulato ai sensi del comma 4 bis dell'art. 5 d.lgs. 368/2001 e ss.mm. tra le Parti CGIL, CISL e UIL e Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Edmund Mach Premesso che: - le Parti hanno sottoscritto

Dettagli

I controlli a distanza

I controlli a distanza (atto del Governo n. 176 sottoposto a parere parlamentare il 16 giugno 2015) Art 23 (Modifiche all articolo 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300 e all articolo 171 del decreto legislativo 30 giugno 2003,

Dettagli

CONTRATTO A TERMINE. Avv. Luca Negrini Torino, via Brofferio 1, 011/

CONTRATTO A TERMINE. Avv. Luca Negrini Torino, via Brofferio 1, 011/ Avv. Luca Negrini Torino, via Brofferio 1, 011/5612688 l.negrini@studionvn.it LA CAUSALE L apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro subordinato è possibile a fronte di ragioni di carattere

Dettagli

Il contratto di apprendistato

Il contratto di apprendistato Il contratto di apprendistato Il contratto di apprendistato Le principali novità del contratto di apprendistato nel D.lgs.167/2011 LE TIPOLOGIE DI APPRENDISTATO DOPO IL T.U. DEL 27/07/2011 I tratti comuni

Dettagli

1. Diritto del lavoro e diritto sindacale... p Le fonti del diritto sindacale...» 4

1. Diritto del lavoro e diritto sindacale... p Le fonti del diritto sindacale...» 4 indice Abbreviazioni..... p. XI Avvertenza alla settima edizione........................... Capitolo Primo Il diritto sindacale: oggetto e fonti» XVII 1. Diritto del lavoro e diritto sindacale..... p.

Dettagli

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO ASSUNTI I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO ASSUNTI I POTERI DELLA GIUNTA COMUNALE PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMUNE DI COLLEGNO E I COMUNI DI GIVOLETTO, LA CASSA E VAL DELLA TORRE FINALIZZATO ALL ADESIONE AL PROTOCOLLO DI INTESA DI COLLABORAZIONE CON LA PROVINCIA DI TORINO PER LA RACCOLTA

Dettagli

ACCORDO INTERCONFEDERALE SULLA RAPPRESENTANZA

ACCORDO INTERCONFEDERALE SULLA RAPPRESENTANZA ACCORDO INTERCONFEDERALE SULLA RAPPRESENTANZA fra CONFARTIGIANATO IMPRESE, CNA CASARTIGIANI CLAAI e CGIL CISL UIL Le Parti premesso che: è obiettivo comune l'impegno a confermare e potenziare un sistema

Dettagli

Apprendistato e Formazione interna all azienda: obbligo di Regolamentazione Regionale

Apprendistato e Formazione interna all azienda: obbligo di Regolamentazione Regionale Apprendistato e Formazione interna all azienda: obbligo di Regolamentazione Regionale pubblicato, il 20 maggio 2010, sulla rivista Guida Normativa de Il Sole 24 Ore La Corte Costituzionale ha dichiarato

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N. 218 23.11.2016 Durc edile: le istruzioni del Ministero del Lavoro La verifica contributiva verso la Cassa Edile scatta anche per le

Dettagli

TESTO UNICO DELL APPRENDISTATO

TESTO UNICO DELL APPRENDISTATO Milano, 14 settembre 2011 TESTO UNICO DELL APPRENDISTATO approvato dal CDM il 28 luglio 2011 Settore Formazione Professionale 1 PREMESSA E utile sottolineare che Confcommercio, insieme ad altre Organizzazioni

Dettagli

Visto l atto di costituzione del Presidente del Consiglio dei ministri;

Visto l atto di costituzione del Presidente del Consiglio dei ministri; Sentenza 221/2012 Giudizio Presidente QUARANTA - Redattore CRISCUOLO Udienza Pubblica del 03/07/2012 Decisione del 19/09/2012 Deposito del 04/10/2012 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Massime: Atti

Dettagli

SUCCESSIONE DI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO: APPOSITI ACCORDI NEL SETTORE TURISMO E IN QUELLO DEGLI STUDI PROFESSIONALI

SUCCESSIONE DI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO: APPOSITI ACCORDI NEL SETTORE TURISMO E IN QUELLO DEGLI STUDI PROFESSIONALI SUCCESSIONE DI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO: APPOSITI ACCORDI NEL SETTORE TURISMO E IN QUELLO DEGLI STUDI PROFESSIONALI In merito alla disciplina della successione dei contratti a tempo determinato e,

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

ACCORDO QUADRO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA ACCORDO QUADRO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2009-2010 ai sensi di: art. 2 comma 36 della legge 22 dicembre 2008 n. 203 e successive modifiche e integrazioni; art. 19 del decreto legge 29 novembre

Dettagli

INDICE IL DIRITTO DEL LAVORO

INDICE IL DIRITTO DEL LAVORO INDICE Prefazione alla prima edizione... Pag. XV Prefazione alla seconda edizione...» XIX Prefazione alla terza edizione...» XXI Prefazione alla quarta edizione...» XXIII Prefazione alla quinta edizione...»

Dettagli

La dott.ssa Silvia Ravazzoni in funzione di giudice del lavoro ha pronunciato la seguente

La dott.ssa Silvia Ravazzoni in funzione di giudice del lavoro ha pronunciato la seguente REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI MILANO Sezione Lavoro La dott.ssa Silvia Ravazzoni in funzione di giudice del lavoro ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile

Dettagli

Premessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro

Premessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro Premessa... pag. 5 Parte I Nozioni Introduttive. Il rapporto di lavoro Capitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» 17 2. La gerarchia delle fonti...» 18 3. Il Titolo V della Costituzione...»

Dettagli

Rapporti di collaborazione post Dlgs. 81/2015

Rapporti di collaborazione post Dlgs. 81/2015 Rapporti di collaborazione post Dlgs. 81/2015 PREMESSA: la legge 10.12.2014, n. 183, che contiene deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA DEFINIZIONE DEL CALENDARIO DELLE VOTAZIONI PER IL RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE UNITARIE DEL PERSONALE DEI COMPARTI

PROTOCOLLO PER LA DEFINIZIONE DEL CALENDARIO DELLE VOTAZIONI PER IL RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE UNITARIE DEL PERSONALE DEI COMPARTI PROTOCOLLO PER LA DEFINIZIONE DEL CALENDARIO DELLE VOTAZIONI PER IL RINNOVO DELLE RAPPRESENTANZE UNITARIE DEL PERSONALE DEI COMPARTI TEMPISTICA DELLE PROCEDURE ELETTORALI In data 14 dicembre 2011, alle

Dettagli

IL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI È PIENAMENTE IN VIGORE. CCNL Prospettive e gestione. Pagina 1

IL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI È PIENAMENTE IN VIGORE. CCNL Prospettive e gestione. Pagina 1 IL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI È PIENAMENTE IN VIGORE CCNL 2010-2012 Prospettive e gestione Pagina 1 Il Contratto nazionale è pienamente in vigore Protocollo 1993 Protocollo 2009 Contratto metalmeccanici

Dettagli

Testo Unico sulla Rappresentanza: avvio della misurazione del dato associativo.

Testo Unico sulla Rappresentanza: avvio della misurazione del dato associativo. Testo Unico sulla Rappresentanza: avvio della misurazione del dato associativo. Il 16 marzo 2015, Confindustria ha sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil e l Inps la convezione attuativa prevista dal Testo

Dettagli

per maggiori info vai su:

per maggiori info vai su: Il DPCM firmato ieri precisa che le somme erogate a titolo di retribuzione di produttività, in esecuzione di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale sono soggette

Dettagli

Sommario. Presentazione 7. Capitolo 1 Sistema contrattuale. Capitolo 2 Rapporto di lavoro

Sommario. Presentazione 7. Capitolo 1 Sistema contrattuale. Capitolo 2 Rapporto di lavoro Sommario Presentazione 7 Capitolo 1 Sistema contrattuale 1.1 Articolazione del C.C.N.L. 9 1.2 Campo di applicazione del contratto 11 1.3 Controversie di lavoro - conciliazione 12 1.4 Decorrenza e durata

Dettagli

PROVINCIA DI VICENZA

PROVINCIA DI VICENZA PROVINCIA DI VICENZA Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 DETERMINAZIONE N 269 DEL 18/04/2014 Servizio PERSONALE OGGETTO: RIPARTIZIONE MONTE ORE PERMESSI SINDACALI ANNO 2014.

Dettagli

Il percorso continua...

Il percorso continua... Piattaforma Contratto Nazionale CCNL 2010 2012 UNEBA Schede di Sintesi Roma, dicembre 2009 1 Obiettivi e Stategie OBIETTIVI e STRATEGIA nel percorso di evoluzione CISL FP nel settore La presentazione di

Dettagli

La scelta e la corretta applicazione del contratto collettivo di lavoro

La scelta e la corretta applicazione del contratto collettivo di lavoro La scelta e la corretta applicazione del contratto collettivo di lavoro StudioDDG DOTTORI COMMERCIALISTI REVISORI LEGALI L'Aquila Codice civile Art. 2070, comma 1 L appartenenza alla categoria professionale,

Dettagli

Antonio Foccillo La rappresentanza e rappresentatività. Art. 19 legge 300/70

Antonio Foccillo La rappresentanza e rappresentatività. Art. 19 legge 300/70 A12 Antonio Foccillo La rappresentanza e rappresentatività Art. 19 legge 300/70 Copyright MMXIV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Quarto Negroni, 15 00040

Dettagli

1. LA SEMPLIFICAZIONE IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TERMINE (ART. 1, D.L. 34/2014)...» 37

1. LA SEMPLIFICAZIONE IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TERMINE (ART. 1, D.L. 34/2014)...» 37 Indice INTRODUZIONE...» 11 1. Considerazioni generali...» 11 2. La finalità ed i contenuti del provvedimento urgente...» 15 3. Per un confronto con il modello statunitense...» 19 4. Il disegno di legge-delega...»

Dettagli

Roma, 6 luglio 2012 ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO SEDI

Roma, 6 luglio 2012 ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO SEDI Roma, 6 luglio 2012 Circ. n. 167 / 2012 Prot. n. 554 / AGC Arch. n. 4 / ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO SEDI

Dettagli

L.R. 18/2005, art. 33, c. 3 B.U.R. 7/12/2005, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 novembre 2005, n. 0419/Pres.

L.R. 18/2005, art. 33, c. 3 B.U.R. 7/12/2005, n. 49. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 novembre 2005, n. 0419/Pres. L.R. 18/2005, art. 33, c. 3 B.U.R. 7/12/2005, n. 49 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 novembre 2005, n. 0419/Pres. L.R. 18/2005, titolo III, capo I. Regolamento per la concessione di contributi finalizzati

Dettagli

Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali

Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali Prof. Avv. Sandro Mainardi Università degli Studi di Bologna Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali Legge 28 giugno 2012, n. 92 L idea (o lo scambio) di fondo Estensione della flessibilità

Dettagli

IL DIRITTO DI ESSERE PICCOLI Per non scomparire, per aiutare l Italia a tornare grande

IL DIRITTO DI ESSERE PICCOLI Per non scomparire, per aiutare l Italia a tornare grande Tiziano Treu Appalti, Reti, Opportunità di integrazione e trasferimento tecnologico. IL DIRITTO DI ESSERE PICCOLI Per non scomparire, per aiutare l Italia a tornare grande Milano 6 maggio 2014 - Auditorium

Dettagli

Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato

Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato Le novità introdotte dal Jobs Act: Revisione della normativa in tema di Mansioni Avv. Giorgio Molteni 1 La nuova

Dettagli

LANZILLOTTA, SUSTA, GIANNINI, DALLA ZUANNA, DELLA VEDOVA, OLIVERO, ALBERTINI, DI BIAGIO, DI MAGGIO, D ONGHIA, MARAN, MERLONI, ROMANO

LANZILLOTTA, SUSTA, GIANNINI, DALLA ZUANNA, DELLA VEDOVA, OLIVERO, ALBERTINI, DI BIAGIO, DI MAGGIO, D ONGHIA, MARAN, MERLONI, ROMANO Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 993 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori ICHINO, LANZILLOTTA, SUSTA, GIANNINI, DALLA ZUANNA, DELLA VEDOVA, OLIVERO, ALBERTINI, DI BIAGIO, DI MAGGIO, D

Dettagli

Circolare dell Agenzia delle Entrate n. 60 del 19/06/2001 e Risoluzione n. 212/E del 17/12/2001. Chiarimenti in materia di stock option.

Circolare dell Agenzia delle Entrate n. 60 del 19/06/2001 e Risoluzione n. 212/E del 17/12/2001. Chiarimenti in materia di stock option. Circolare n. 52 del 14 Marzo 2002 OGGETTO: Circolare dell Agenzia delle Entrate n. 60 del 19/06/2001 e Risoluzione n. 212/E del 17/12/2001. Chiarimenti in materia di stock option. SOMMARIO: L Agenzia delle

Dettagli

Regolamento. Reclutamento del Personale

Regolamento. Reclutamento del Personale Regolamento per il Reclutamento del Personale SPEZIA RISORSE SPA Reg.RECLUTAMENTO DEL PERSONALE/REVISIONE 03 30/03/2015 Pagina 1 di 6 Art. 1 Premessa. Spezia Risorse S.p.A., società mista a prevalente

Dettagli

l Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (A.Ra.N)

l Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (A.Ra.N) Accordo di Comparto integrativo al CCNQ del 7-8-1998 per la costituzione delle RSU e per la definizione d COMPARTO DEL PERSONALE DEGLI ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI ACCORDO SU INTEGRAZIONI E MODIFICAZIONI

Dettagli

LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL PUBBLICO IMPIEGO

LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL PUBBLICO IMPIEGO LA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA NEL PUBBLICO IMPIEGO Contrattazione collettiva P.I. - Fenomeno relativamente recente (il primo CCNL è stato sottoscritto il 16 maggio 1995 Comparto Ministeri - parte normativa

Dettagli

Circolare numero 145 del 17/11/2010

Circolare numero 145 del 17/11/2010 1 di 5 18/11/2010 10:30 Versione Testuale Circolare numero 145 del 17/11/2010 Direzione centrale Entrate Dirigenti centrali e periferici Direttori delle Agenzie Coordinatori generali, centrali e Roma,

Dettagli

REGIONE MARCHE SERVIZIO BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE. Circolare n. 1 del 9 marzo 2011

REGIONE MARCHE SERVIZIO BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE. Circolare n. 1 del 9 marzo 2011 REGIONE MARCHE SERVIZIO BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE Circolare n. 1 del 9 marzo 2011 OGGETTO: Sospensione dalla maggiorazione dell aliquota Irap per l incremento occupazionale.

Dettagli

Il contratto a termine e il part time Milano, 12 ottobre Avv. Giuseppe Bulgarini d Elci

Il contratto a termine e il part time Milano, 12 ottobre Avv. Giuseppe Bulgarini d Elci Il contratto a termine e il part time Milano, 12 ottobre 2015 Avv. Giuseppe Bulgarini d Elci La nuova disciplina del lavoro a termine D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, artt. 19-29 Contratto a termine La prima

Dettagli

Rappresentatività sindacale e contrattazione aziendale; Le novità in area lavoro per il 2015

Rappresentatività sindacale e contrattazione aziendale; Le novità in area lavoro per il 2015 VideoLavoro 27 novembre 2014 Rappresentatività sindacale e contrattazione aziendale; Le novità in area lavoro per il 2015 Rubriche: novità del periodo novità sotto la lente: - annotazione dell utilizzatore

Dettagli

Start up innovative: la disciplina del lavoro nel nuovo modello societario

Start up innovative: la disciplina del lavoro nel nuovo modello societario Start up innovative: la disciplina del lavoro nel nuovo modello societario Al fine di rilanciare l economia e favorire la ripresa economica, il governo tecnico ha previsto l introduzione nel nuovo DL sviluppo

Dettagli