Indipendenza ed autonomia come garanzie costituzionali

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1 Indipendenza ed autonomia come garanzie costituzionali Indipendenza ed imparzialità dei giudici come condizione di effettività costituzionale di uno stato di diritto: Art. 16 Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo e del Cittadino: «un popolo che non riconosce i diritti dell uomo e non attua la divisione dei poteri non ha Costituzione»

2 Condizioni necessarie per uno stato costituzionale di diritto: INDIPENDENZA degli organi giurisdizionali e delle persone che ne assumono la responsabilità e ne svolgono le funzioni IMPARZIALITA dell effettivo esercizio della funzione giurisdizionale

3 La separazione dei poteri tra equilibrio e controllo reciproco Indipendenza ed imparzialità si garantiscono con una equilibrata gestione/distribuzione del potere sovrano: «Non vi è libertà quando il potere giudiziario non è separato dal potere legislativo e da quello esecutivo» (Montesquieu)

4 Ma il diritto non è mai semplice 1. Concezione classica della teoria della separazione dei poteri: «I giudici sono la bocca che pronunzia le parole della legge, degli esseri inanimati che non ne possono moderare né la forza né la rigidezza»

5 Un presupposto fallace : l oggettività della legge Presupposto dogmatico della concezione classica: L assoluta oggettività della legge vs. l intrinseca soggettività(arbitrarietà) dei giudici. Perché FALLACE?

6 Il potere giudiziario come potere invisibile e nullo: CHIAREZZA DELLA LEGGE; APPLICAZIONE MECCANICA DELLA LEGGE DA PARTE DEL GIUDICE; DIVIETO DI INTERPRETAZIONE

7 Lo strumento: il réferé legislatif Obbligo per il giudice di rivolgersi al legislatore ogni qualvolta ritenga necessario interpretare una legge o farne una nuova GIUDICE BOCCA DELLA LEGGE

8 Dalla nullità alla neutralità del potere giudiziario 2. Concezione evolutiva della teoria della separazione: Dalla separatezza come implicita subordinazione alla separatezza come garanzia della effettiva indipendenza ed autonomia del potere giudiziario

9 Dalla separazione all equilibrio: la balanced constitution Condivisione del potere statuale da parte di una pluralità di organi,nessuno dei quali deve essere in grado di esercitare un predominio incontrastato nel sistema costituzionale e nella società CHECKS AND BALANCES

10 Il problema del COME realizzare tale equilibrio Il Federalista di Hamilton, Jay e Madison (1787): «alla base di quella separazione e distinzione dei vari poteri ( ) essenziale garanzia di libertà, è la necessaria autonomia di volere di ciascun potere, cosicché i membri di ciascun potere intervengano il meno possibile nella nomina dei membri degli altri poteri»

11 «in una costituzione in cui vari settori dei pubblici poteri siano rigorosamente separati il meno pericoloso per i diritti politici sanciti dalla costituzione sarà sempre quello giudiziario, per la natura stessa delle funzioni da esso svolte, giacchè esso avrà le minori possibilità di ostacolarli e colpirli»

12 «l ESECUTIVO infatti impugna anche la spada. Il LEGISLATIVO non soltanto governa la borsa ma stabilisce le norme che fissano i diritti e i doveri di ciascun cittadino» INVECE «il GIUDIZIARIO non può influire né sulla spada né sulla borsa, non può addivenire a nessuna decisione veramente risolutiva»

13 «esso non ha né FORZA né VOLONTA, ma soltanto GIUDIZIO e dovrà ricorrere all aiuto del governo perfino per dare esecuzione ai propri giudizi» POTERE GIUDIZARIO COME POTERE DEBOLE NECESSITA DI DIFENDERLO CON COMPLETA DISTINZIONE DA ALTRI POTERI

14 LA CENTRALITA' DELLE MODALITA' DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE GIUDIZIARIA. LA QUESTIONE DELL'APPLICAZIONE DEL DIRITTO

15 ATTO NORMATIVO è documento scritto che esprime la volontà di disciplinare una materia. TESTO NORMATIVO da cui ricavare il significato: è la DISPOSIZIONE (esprime volontà normativa dell'organo) Distinta dalla NORMA: prescrizione considerata nel suo significato, ciò che il legislatore ha voluto dire con la disposizione. DISTINZIONE FONDAMENTALE: il TESTO ed il suo SIGNIFICATO, si stacca dalla volontà originaria dell'organo emanante.

16 SILLOGISMO GIUDIZIALE: PREMESSA MAGGIORE: la norma (testo?) PREMESSA MINORE: il fatto CONCLUSIONE: applicazione della norma al fatto. APPLICAZIONE DEL DIRITTO: applicazione di una norma generale e astratta a un caso particolare e concreto (es. diagnosi preimpianto). MA come ricavare la norma? Necessità di distinguere APPLICAZIONE e INTERPRETAZIONE

17 Due strade possibili: a) AUTOMATISMO: applicazione senza discrezionalità (giudice bocca della legge), esclusa influenza del caso nell'interpretazione GIURISPRUDENZA é SERVIZIO DELLA VOLONTA' DEL LEGISLATORE

18 Concezione classica della teoria della separazione dei poteri: «I giudici sono la bocca che pronunzia le parole della legge, degli esseri inanimati che non ne possono moderare né la forza né la rigidezza»

19 Ma a servizio di quale legislatore? - STORICO: intenzione originaria del legislatore che ha posto la disposizione; - ASTRATTO: del momento in cui deve essere applicata, concezione evolutiva della norma.

20 NECESSITA' DI UNA MEDIAZIONE TRA DISPOSIZIONE E FATTO b) concezione PRATICA del diritto: interpretazione come ricerca della norma adeguata al caso e all'ordinamento, operazione di attribuzione di significato giuridico, sociale e valoriale che muta nel tempo

21 A CHI SPETTA L'INTERPRETAZIONE? All'organo che produce le disposizioni (legislatorepotere politico) o a organo terzo (giudice)? SEPARAZIONE DI POTERI (E FUNZIONI): a) potere di imporre atti normativi (disposizioni) b) potere di interpretare, ricostruire il significato normativo e applicare le norme DIFFERENZE DI FUNZIONI E DI STRUTTURA (composizione, natura, legittimazione)

22 POSSIBILI CONFLITTI TRA PARLAMENTO E GIUDICI: il caso Englaro