Ente per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale Misure Specifiche di Conservazione - Piani di Gestione

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1 Misura 323 Sottomisura 2 del P.S.R Ente per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale Problematiche generali e prime indicazioni David Bianco - Luglio 2012 Presentazione Documento preliminare

2 Ricapitolando cos è Rete Natura 2000?

3 Natura 2000 è la rete di zone naturali protette dell'ue istituita nel quadro della direttiva Habitat del 1992 Comprende zone speciali conservazione (ZSC- ex SIC), Dir. Habitat zone di protezione speciale (ZPS) Direttiva Uccelli 79. La direttiva Habitat individua circa 200 tipi di habitat e 700 specie vegetali e animali di importanza comunitaria. La direttiva Uccelli elenca 181 specie vulnerabili, i cui habitat vanno protetti con la tutela dei siti la necessità di proteggere le zone di importanza comunitaria per le specie di uccelli migratori.

4 COME FUNZIONA RETE NATURA 2000? la direttiva Habitat delinea tre fasi: proposta dei siti da includere nella rete Natura 2000; selezione di un elenco di siti di importanza comunitaria sulla base delle proposte presentate dagli Stati membri; istituzione del regime di gestione per tali siti.

5 Una volta a regime la gestione del Sito viene fatta essenzialmente mediante Misure di conservazione (generali/specifiche) Piano di gestione Valutazione di incidenza

6 Non siamo ISOLE. La conservazione a lungo termine di tali specie e habitat non può essere conseguita proteggendo nicchie naturali isolate. Istituendo una rete di siti che abbraccia l'intera distribuzione di questi habitat e di queste specie, Natura 2000 punta ad essere una rete viva e dinamica per assicurarne la conservazione.

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10 La politica dell'ue sulla biodiversità presenta due orientamenti complementari: 1) integrare la dimensione della biodiversità in tutti i settori strategici pertinenti (agricoltura, pesca, trasporti) e negli strumenti strategici (responsabilità ambientale, marchio ecologico, ecc.). Si tratta di un punto fondamentale della strategia dell'ue per la biodiversità e i relativi piani di integrazione settoriali, recentemente approvati. 2) provvedimenti mirati per garantire la sopravvivenza di vari habitat e specie in pericolo di estinzione. È questo il ruolo di Natura 2000, che intende appunto garantire la sopravvivenza a lungo termine delle specie e degli habitat europei più vulnerabili, assicurando un'adeguata gestione e protezione, in numero e superficie dei principali siti. Queste misure di conservazione dei siti sono completate da altre disposizioni sulla protezione delle specie contenute nelle direttive Natura.

11 L'articolo 8 della direttiva Habitat prevede che la Comunità cofinanzi le misure necessarie per l'attuazione e la gestione di Natura 2000 con il ricorso agli strumenti comunitari esistenti. Le attuali misure politiche, in particolare quelle nell'ambito della politica per lo sviluppo rurale, come il regime agro-ambientale, offrono già un sostegno sostanziale all'attuazione della rete attraverso gli aiuti corrisposti agli agricoltori per una gestione agricola più ecologica dei terreni. In alcuni Stati membri, si è ricorso in modo cospicuo al Fondo europeo di sviluppo regionale per finanziare investimenti specifici correlati ai siti di Natura Attualmente, l'unico finanziamento destinato esclusivamente alla rete Natura 2000 è il fondo LIFE-Natura, per promuovere la pianificazione della gestione e progetti pilota/di dimostrazione per la gestione degli habitat e delle specie.

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15 La Direttiva 92/43/CEE "Habitat" individua nelle Misure di conservazione lo strumento con cui si vanno a limitare e vietare le attività, le opere e gli interventi particolarmente critici per la conservazione della biodiversità, affinché possa essere evitato un significativo disturbo delle specie e il degrado degli habitat per cui i siti Natura 2000 sono stati designati. La normativa prevede: "Misure generali di conservazione" e cioè da applicare su tutti i siti della Regione "Misure specifiche di conservazione" che si applicano ai singoli siti.

16 La Commissione ha promosso l'elaborazione di Piani di gestione sia per una corretta gestione della conservazione dei siti sia come quadro di valutazione della compatibilità di usi diversi con l'obiettivo ultimo della conservazione. Tali piani costituiscono inoltre un modo per coinvolgere attivamente i principali gruppi di interesse che subiscono le conseguenze della designazione nelle decisioni gestionali. La preparazione dei piani è stata in gran parte finanziata grazie al programma LIFE-Natura. Data l'eterogeneità dei tipi e delle situazioni degli habitat, non esiste una formula standard di applicazione. Tuttavia, come norma generale sarà importante garantire la continuazione dei regimi classici di gestione, che sono stati spesso essenziali per la creazione e la conservazione di habitat oggi considerati importanti

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18 E bene sottolineare che si tratte di aree protette attive da oltre 15 anni: Parchi Regionali e omonimi Siti Natura 2000 sono in gran parte coincidenti Parchi e Siti nascono spesso per tutelare medesimi habitat e specie: la tutela è consolidata e si declina in modo simile I due istituti coesistono e si integrano anche da un punto di vista amministrativo Natura 2000 obbliga ad un approccio di rete ed è oggetto di verifiche e procedure codificate e omogenee che partono dall Unione europea Le principali opportunità di coofinanziamento europeo in ambito ambientale sono legate alla istituzione e gestione dei Siti Natura 2000

19 Processo partecipativo Un processo aperto in cui si devono ricomporre gli interessi collettivi alla luce di competenze specifiche Necessità per gli Enti e una opportunità per i portatori d interesse Si tratta di proposte che richiedono il confronto La gestione naturalistica ovunque presuppone e richiede il coinvolgimento di attori locali (agricoltori, volontariato, altri enti, )

20 MISURE SPECIFICHE DI CONSERVAZIONE di vario tipo: RE - REGOLAMENTARIE: disciplina le attività interne al sito; oltre alle misure specifiche, in questa categoria sono riprese e nel caso contestualizzate nella normativa vigente (es. Regolamento del Parco); IA - INTERVENTI ATTIVI: linee guida, programmi d azione o interventi diretti realizzabili da parte delle pubbliche amministrazioni o da parte di privati; IN - INCENTIVAZIONE: incentivi a favore delle misure proposte; MR - MONITORAGGIO: delle specie, degli habitat, dell efficacia delle misure; PD PROGRAMMI DIDATTICI: piani di divulgazione, sensibilizzazione e formazione rivolti alle diverse categorie interessate Le MSC sono suddivise in misure trasversali, misure per habitat e misure per specie. Le Misure trasversali sono raggruppate per tipologia di attività, al fine di rendere coerente la loro esistenza e sviluppo con gli obiettivi conservativi della Rete Natura 2000: Infrastrutture, Zootecnia e agricoltura, Caccia, Pesca, Turismo ecc.

21 PIANO DI GESTIONE Presenta anche precise SCHEDE DI AZIONE volte a raggiungere gli obiettivi di conservazione del SITO NATURA 2000 LA scheda comprenderà di localizzazione, costi, soggetti da coinvolgere, priorità dell intervento, tipo di contratto, ecc Possibili esempi: Mantenimento di aree aperte (praterie/prati stabili); Interventi di manutenzione di pozze d acqua e invasi; Interventi di miglioramento della connettività ecologica (fasce boscate, ecc.); Interventi di controllo a specie problematiche Interventi di messa in sicurezza di infrastrutture (strade, linee elettriche, ) Interventi selvicolturali a tutela di habitat bersaglio

22 Problematiche principali e generali (non in ordine di priorità assoluta) Presenza di infrastrutture (strade, linee elettriche, ) Alta densità abitativa e significativa presenza di centri urbani e case sparse (aree prima collina) Importanti attività agricole, zootecniche e selvicolturali Scomparsa di attività agricole, zootecniche e forestali Scomparsa delle aree aperte (praterie seminaturali) Alterazione degli ecosistemi torrentizi e delle acque ferme Frammentazione degli habitat / popolazioni ( effetto isola ) Pressione venatoria e ittica/piani di controllo faunistico Significativa presenza di visitatori e fruitori del Sito Presenza di specie alloctone o tipiche di altri habitat

23 Habitat forestali 9180 * Foreste di versante, valloni e ghiaioni del Tilio-Acerion 91AA * Boschi orientali di quercia bianca 91L0 Querceti di rovere illirici (Erythronio- Carpinion) 9260 Foreste di Castanea sativa 92A0 Foreste a galleria di Salix alba Populus alba 9340 Foreste di Quercus ilex

24 Minacce Attività selvicolturali impattanti (taglio raso, eliminazione sottobosco, eliminazioni alberi maturi e deperienti, ) Presenza di infrastrutture (linee elettriche) che richiedono periodici tagli della vegetazione arboreoarbustiva Rischio di incendio Fruizione impattante (percorsi fuoripista o con mezzi fuoristrada, raccolta di prodotti del sottobosco, ) Fenomeni di evoluzione delle comunità vegetali Presenza di specie invasive Habitat forestali Misure gestionali Incentivare le pratiche selvicolturali compatibili e limitare quelle impattanti Accordo/disciplinare tecnico con enti gestori infrastrutture Prevenzione incendi e divieto accensione fuochi Regolamentare e limitare la fruizione Interventi di controllo della vegetazione Monitoraggio di habitat e specie Valutazione incidenza per progetti potenzialmente impattanti

25 Habitat arbustivi e di prateria 5130 Formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli 6210 * Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco Brometalia) (* stupenda fioritura di orchidee) 6220 * Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea 6410 Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o argilloso-limosi (Molinion coeruleae)

26 Habitat arbustivi e di prateria Minacce Trasformazione dell uso (messa a coltura, taglio raso, ) e modifica delle pratiche colturali dei prati Abbandono del pascolo o sovrappascolo Fruizione (pratiche fuoristrada) Fenomeni di evoluzione delle comunità vegetali Misure gestionali Mantenimento delle aree aperte mediante incentivi a privati e interventi diretti Divieto di trasformazione (messa a coltura, rimboschimento) Regolamentare e limitare la fruizione Interventi di controllo della vegetazione Monitoraggio di habitat e specie Valutazione incidenza per progetti potenzialmente impattanti

27 Minacce Intensificazione delle pratiche agricole (fitofarmaci, fertilizzanti, ) Abbandono delle pratiche agricole e zootecniche a basso impatto (rotazione, ) Scomparsa degli elementi tradizionali del paesaggio (siepi, filari, piantate, ) Trasformazione dell uso (cambio colturale, colture protette, parchi fotovoltaici, ) e modifica delle pratiche colturali dei prati Abbandono del pascolo o (al contrario) sovrappascolo Uso delle risorse idriche pubbliche Dinamiche di dissesto idrogeologico e trasformazione del paesaggio tradizionale (drenaggi sotterranei, sbancamenti, ) Conflitto agricoltura/fauna selvatica Aree agricole Misure gestionali Stesura accordo agro-ambientale a tema biodiversità Mantenimento delle pratiche agricole e zootecniche a basso impatto mediante incentivi (PSR) Promozione dell agricoltura biologica e di altre pratiche importanti per la biodiversità di interesse europeo Individuazione delle Aree Agricole di Elevato Valore Naturalistico come aree preferenziali per interventi/incentivi Divieto di eliminazione degli elementi e degli assetti del paesaggio agricolo tradizionale Regolamentare le trasformazioni e le nuove attività agricole (fotovoltaico, nuove colture) Incentivare una gestione idrica a basso impatto (colture non idro-esigenti, creazione di bacini irrigui, ) Prevenire i danni da fauna selvatica tramite interventi anche strutturali e interaziendali Monitoraggio di habitat e specie Valutazione incidenza per progetti potenzialmente impattanti

28 Carta delle aree agricole del SIC Gessi Bolognesi

29 Aree agricole Carta dell agricoltura del SIC (uso reale) definizione delle aree agricolo ad elevato valore naturalistico (HNV) Grande tema del PSR e della cosiddetta Indennità Natura 2000 alle aziende che assicurano con varie pratiche elevati standard ambientali che favoriscono la biodiversità di importanza europea Accordo agro-ambientale che si incentri sul tema della biodiversità

30 Habitat legati alle acque (torrenti, pozze,ecc.) 3130 Acque oligotrofe dell'europa centrale e perialpina con vegetazione di Littorella o di Isoetes o vegetazione annua delle rive riemerse (Nanocyperetalia) 3140 Acque oligomesotrofe calcaree con vegetazione bentica di Chara spp Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri p.p. e Bidention p.p. 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba

31 Habitat legati alle acque correnti e relativa fauna Minacce Inquinamento delle acque (scolmatori di depuratore e impianti fognari, scarichi di attività zootecniche e abitazioni, ) Mancato rispetto del DMV Attività agricole impattanti (prelievi idrici, fitofarmaci, fertilizzanti, ) Gestione idraulica dei torrenti (interventi in alveo/sponde, presenza di briglie e gabbionate, ) Presenza di specie alloctone (animali e piante) Attività antropiche (pesca, taglio alberi e arbusti, orti, abbandono rifiuti, fruizione, ) Misure gestionali Accordo/disciplinare tecnico con enti gestori infrastrutture Controllo e adeguamento delle strutture zootecniche e delle abitazioni che determinano inquinamento Gestione dei prelievi idrici funzionale al rispetto del DMV e rigoroso controllo delle concessioni (contatore, ) Incentivare le pratiche agricole compatibili e limitare quelle impattanti Mantenere gli istituti di tutela per l ittiofauna (ripopolamento e frega, ) e vietare immissioni ittiche Interventi di controllo selettivo delle specie alloctone previo appositi piani Monitoraggio di habitat e specie Valutazione incidenza per progetti potenzialmente impattanti

32 Habitat legati alle acque ferme e relativa fauna Minacce Interramento o perdita di funzionalità ecologica dell invaso Inquinamento delle acque (scarichi di attività zootecniche e abitazioni, ) Utilizzo della risorsa idrica e gestione delle sponde incompatibile con habitat e specie del biotopo Attività agricole impattanti (prelievi idrici, fitofarmaci, fertilizzanti, ) Immissione di specie alloctone (in particolare pesci e rettili) e cattura di Fauna Minore Attività antropiche (pesca, taglio alberi e arbusti, abbandono rifiuti, fruizione, ) Danneggiamento degli habitat a causa dell insoglio dei cinghiali o per l abbeverata di bestiame Misure gestionali Interventi di riqualificazione degli invasi mediante incentivi o interventi Controllo e adeguamento delle strutture zootecniche e delle abitazioni che determinano inquinamento Gestione dei prelievi idrici funzionale al rispetto di habitat e specie del biotopo Incentivare le pratiche agricole compatibili e limitare quelle impattanti Vietare le immissioni faunistiche e la cattura di Fauna Minore Interventi di controllo selettivo delle specie alloctone previo appositi piani Interventi di protezione del biotopo da ungulati selvatici o bestiame Monitoraggio di habitat e specie Valutazione incidenza per progetti potenzialmente impattanti

33 Habitat associati agli affioramenti rocciosi 6110 * Formazioni erbose calcicole o basofile dell'alysso-sedion albi 8210 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica 8310 Grotte non ancora sfruttate a livello turistico

34 Habitat associati agli affioramenti rocciosi (es, gessi) Minacce Attività agricole impattanti (fitofarmaci, lavorazioni profonde, ) Inquinamento di acque e suolo (scarichi, abbandono rifiuti, ) Fruizione impattante (arrampicata, calpestio habitat, frequentazione grotte, ) Fenomeni di evoluzione delle comunità vegetali Misure gestionali Incentivare le pratiche agricole compatibili e limitare quelle impattanti Eliminare/ridurre le fonti di inquinamento Regolamentare e limitare la fruizione Interventi di controllo della vegetazione Monitoraggio di habitat e specie Valutazione incidenza per progetti potenzialmente impattanti

35 Ente per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale Specie animali di interesse comunitario Gli habitat delle specie faunistiche di interesse comunitario Rappresentazione mediante idoneità applicata all uso del suolo

36 Specie animali di interesse comunitario Minacce Frammentazione habitat e isolamento popolazioni Presenza di infrastrutture impattanti (strade, elettrodotti, ) Forte disturbo determinato dalla presenza umana (fruizione, agricoltura, selvicoltura, ) Mancato rispetto del DMV Attività agricole impattanti (prelievi idrici, fitofarmaci, fertilizzanti, ) Attività antropiche di prelievo (caccia, pesca, raccolta funghi e tartufi, ) Progetti di Eolico industriale, nuovi prelievi idrici e sfruttamento idroelettrico, nuova viabilità anche se esterna alla rete Natura 2000 Misure gestionali Mantenimento/creazione di connessioni ecologiche per specie target Interventi di mitigazione (barriere, sottopassi, dissuasori, ) Accordo/disciplinare tecnico con enti gestori infrastrutture Regolamentazione attività varie Gestione dei prelievi idrici funzionale al rispetto del DMV Incentivare le pratiche agricole compatibili e limitare quelle impattanti Valutazione di incidenza di piani e programmi Monitoraggio di habitat e specie

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