TRIBUNALE DI VITERBO. RICORSO PER ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO ex artt.693 c.p.c. Tizio c./caio RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA D UFFICIO

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1 TRIBUNALE DI VITERBO RICORSO PER ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO ex artt.693 c.p.c Anno Tizio c./caio RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA D UFFICIO Premessa Il sottoscritto Dott.Agr. Prof. Bruno CIRICA, iscritto all Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Viterbo al n.14 ed all Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di Viterbo prot.134/1975, con Studio in Bagnoregio, Via Divino Amore snc, è stato nominato CTU del procedimento di cui all oggetto e, nella udienza del 9 luglio 2007, gli sono stati posti i seguenti quesiti: 1) descrivere lo stato attuale dei luoghi; 2) individuare la natura, le caratteristiche e la causa dei danni alle colture ed alla produzione agricola nella proprietà dell istante; 3) quantificare il danno attuale al terreno strettamente inteso; 4) individuare il costo delle attività necessarie per ricondurre lo stesso in condizioni ideali per la raccolta; 5) determinare il danno alle colture e quello consistente nella mancata raccolta dei baccelli dalle stesse prodotti, sia in considerazione della produzione di granella degli anni precedenti, che dei frutti attualmente esistenti. Ciò a seguito della istanza di Ricorso ex artt.693 e ss. c.p.c. presentato dal Sig. Tizio, relativamente ad una coltivazione di Favino nero (Vicia faba minor) per la produzione di granella, sulla quale è stato lamentato un danneggiamento consistente e progressivo operato da animali selvatici (cinghiali), come da relazione di CTP del Per.Agr..., in atti. 1

2 Acquisita preliminarmente la necessaria documentazione il sottoscritto ha dato inizio alle operazioni peritali il giorno 12/07/2007 e le ha concluse il giorno 16/07/2007 come da p.v. allegato (All.A). Rimette quindi la presente Relazione di Consulenza Tecnica d Ufficio. Descrizione dei luoghi e rilevamenti effettuati La coltivazione di Favino nero, facente parte dell azienda agricola di proprietà del ricorrente, è situata nel Comune di., loc. Crocetta, a confine con la S.S, a circa..km dal centro abitato di. direzione Siena. Si tratta di un unico corpo fondiario (All. B) di forma irregolare-allungata, con giacitura collinare, piuttosto acclive, distinto in catasto del Comune di.. al Foglio., part.lle 2 e 3, ed al Foglio 14, part.lle 14, 15, 16/parte, 48, 109, 112 e 114, per una superficie complessiva di ha , come risulta dai dati riportati nelle visure catastali (All.C) che appaiono conformi allo stato dei luoghi. Il suolo è di natura argillosa, profondo, mediamente fertile, fresco, complessivamente vocato alla coltivazione delle leguminose ed in particolare del Favino, che è coltura diffusa in zona. Preliminarmente si è proceduto ad una sommaria ricognizione per accertare, attraverso l esame dei segni visibili (orme, escrementi, resti vegetali, tracce, ecc.) quale sia stata la causa dei danneggiamenti lamentati. Tale ricognizione ha consentito di stabilire con assoluta certezza che la causa dei danni è totalmente imputabile alla azione di passaggio, ma soprattutto di alimentazione, di cinghiali selvatici attratti dall abbondanza di cibo che la coltivazione di Favino ha fornito loro. Sono stati quindi effettuati osservazioni e misurazioni su tutti gli appezzamenti omogenei di terreno coltivati a Favino rilevando direttamente, su un congruo numero di aree di saggio scelte a caso, i seguenti parametri: - densità di semina (piante presenti al metro quadrato) - numero di steli non danneggiati per unità di superficie - numero di steli danneggiati per unità di superficie - numero di baccelli presenti sugli steli non danneggiati - numero di semi per baccello e per stelo e loro peso 2

3 Ciò ha reso possibile il calcolo sufficientemente attendibile della produzione di granella che ci sarebbe stata in assenza di danno. Per quanto invece attiene la produzione ancora presente sui campi si è ritenuto opportuno, considerando che la coltivazione era ormai matura e pronta per la raccolta, procedere alle operazioni di raccolta attraverso mietitrebbiatura. Tali operazioni sono state effettuate, alla presenza delle parti intervenute, in data 16 luglio scorso. Il prodotto raccolto è stato immediatamente trasportato e conferito a che ha rilasciato la Bolla n del 16/07/ (All.D) su cui è indicata la quantità di granella di Favino conferita e quindi prodotta dalla coltura in oggetto. Per differenza tra la quantità di granella che la coltivazione avrebbe prodotto in assenza di danneggiamento e quella effettivamente prodotta è stato quindi determinato il cosiddetto prodotto perduto. Infine si è proceduto ad una ricerca di mercato per accertare il prezzo di mercato del Favino alla data della raccolta. I dati ottenuti hanno consentito di rispondere compiutamente a questi posti. RISPOSTA AI QUESITI Quesito n.1:.. stato dei luoghi.. La descrizione dello stato dei luoghi è quella di cui al paragrafo precedente, a cui si rimanda. Quesito n.2:..natura, caratteristiche e causa dei danni alle colture.. Il danno è stato provocato dalla asportazione per fini alimentari di baccelli, granella e piante di Favino nero (Vicia faba minor), dall abbattimento al suolo di piante e dal calpestamento, accompagnato dal cosiddetto grufolamento (scavo del terreno operato attraverso il muso o grugno degli animali), da parte di cinghiali al pascolo (vedi allegato fotografico). Su oltre 2/3 della superficie (ha 15 circa) il danneggiamento è stato pari al 100%, cioè con le piante tutte abbattute al suolo ed il raccolto asportato completamente o comunque non raccoglibile. Sulla restante superficie sono rimaste in piedi alcune piante (disposte a macchia di leopardo) e su queste è stata effettuata la raccolta meccanica con mietitrebbia, pesando poi la granella ottenuta. 3

4 Quesito n.3:..danno al terreno strettamente inteso L azione di grufolamento ha provocato la formazione di buche estese come area occupata ma di profondità non rilevante, tanto che i lavori di aratura e di preparazione del terreno per la coltura da impiantare successivamente (frumento) saranno in grado di colmarle agevolmente. Quindi nessun danno quantificabile al terreno strettamente inteso. Quesito n.4:.. costo delle attività per ricondurre il terreno in condizioni ideali Come già detto il terreno non necessita di operazioni particolari, o comunque aggiuntive rispetto alla ordinaria tecnica colturale, per essere riportato nelle condizioni ante-danno, per cui non si deve rilevare alcun costo. Quesito n.5:..danno alla coltura Il danno ed il relativo indennizzo è quantificabile, sotto il profilo del lucro cessante dalla diminuzione di reddito che l imprenditore agricolo ricorrente ha avuto sulla coltivazione di Favino danneggiata dall azione di cinghiali al pascolo. Tale diminuzione di reddito è, come per casi similari, determinabile dalla differenza tra il valore commerciale del Prodotto Perduto (PP) e quello delle Spese Risparmiate (SR). Gli accertamenti effettuati in loco hanno consentito di determinare la produzione presumibile che ci sarebbe stata in assenza di danno e quanta invece è stata la produzione realmente ottenuta a seguito del danno; la differenza tra questi due valori rappresenta, ovviamente, il Prodotto Perduto Quanto alle Spese Risparmiate, trattandosi di coltura vicino alla raccolta e per la quale sono state già sostenute tutte le spese colturali (preparazione del terreno, semina, concimazione, diserbo) l unico risparmio valutabile sono le spese di raccolta (in parte) e quelle di trasporto della granella al centro di stoccaggio. La produzione presumibile in assenza di danno è stato calcolata sulla base dei seguenti parametri medi misurati nelle aree di saggio - steli al mq n. 35,42 - n. baccelli per stelo n.8,14 - n.di semi per baccello n. 3,50 - peso di1.000 semi : Kg 0,3432 La produzione presumibile ad ettaro ( mq) è stata quindi così calcolata: 4

5 Kg(35,42 x 8,14 x 3,5 x 0,3432 x ) = kg 3.463,28 pari a q 34,63. La produzione totale in assenza di danno (Pt) relativa a tutti gli ettari coltivati ( ) sarebbe quindi stata pari a: Pt= q(34,63 x ) = q 761,15 La produzione realmente ottenuta (Pr) è stata invece quella risultante dalla Bolla n 453, allegata (All.D) e cioè: Pr= q 22,40 Il Prodotto Perduto (PP) risulta quindi: PP = Pt Pr = q (761,15 22,40) = q.738,75 Il valore di tale produzione, da indagini di mercato effettuate presso. dove il prodotto è stato conferito, è stato di 20,00 al q., quotazione in linea ai valori di mercato con trend in crescita, come risulta dallo stralcio del Bollettino Settimanale Prezzi di Mercato n.30 della Camera di Commercio di Macerata del 1 agosto 2007,che si allega (All.E) Ne consegue che il valore complessivo del PP è il seguente: PP = q.738,75 x 20,00 = ,00 Le Spese Risparmiate (SR), come per casi similari, possono essere ragionevolmente quantificate nel 4% del valore del PP e quindi pari a: SR = ,00 x 0,04 = 591,00 L INDENNIZZO (I)corrispondente al danno patito dal ricorrente per il danneggiamento della coltivazione Favino nero ammonta quindi a: I = PP SR = ( ,00 591,00)= ,00 Conclusioni Ina base ad elementi acquisiti con sopralluogo è stato accertato che la coltivazione di Favino nero da granella del ricorrente è stata gravemente danneggiata dalla azione di cinghiali al pascolo che hanno provocato un danno il cui indennizzo è stato quantificato in ,00. Tanto doveva il sottoscritto in evasione dell incarico ricevuto. Bagnoregio,lì Il CTU (Dott.Agr.Prof. Bruno CIRICA) 5