Lezione 2 La guerra dei brevetti. Corso Economia applicata avanzata Sandrine Labory sandrine.labory@unife.it
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- Gianmarco Fiorini
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1 Lezione 2 La guerra dei brevetti Corso Economia applicata avanzata Sandrine Labory sandrine.labory@unife.it
2 Concetti: Tecnologia = insieme di conoscenze relative alla tecnica e ai procedimenti necessari per realizzare un determinato bene o servizio La tecnologia esistente in un determinato periodo pone limiti a quanto può essere prodotto con l impiego di una data quantità di fattore produttivo PT = modifiche della tecnologia Es. nuovi metodi per produrre i beni esistenti nuove tecniche di organizzazione, di marketing, ecc. nuovi prodotti che soddisfano nuovi bisogni
3 Innovazione = creazione di nuove conoscenze Freeman (1982) distingue invenzione e innovazione Invenzione = idea, progetto o modello Innovazione = prima transazione commerciale riguardante il nuovo prodotto o processo Innovazione di processo = invenzione o commercializzazione di un nuovo processo di produzione (es. sistema di produzione di massa => sistema di produzione flessibile) Innovazione di prodotto = nuovo prodotto o miglioramento di un prodotto esistente
4 Attività innovativa: 3 fasi 1. Ricerca di base (che conduce a nuove scoperte senza fini commerciali) 2. Ricerca applicata = attività finalizzata all aumento di conoscenze tecnologiche a scopo specificatamente commerciale 3. Sviluppo sperimentale include tutta l attività di ricerca svolta ad applicare le conoscenze tecnologiche specifiche a nuovi processi o prodotti
5 Il mercato delle idee La teoria neoclassica considera una parte dei fenomeni legati al PT, a causa delle ipotesi restrittive che fa. L ipotesi più restrittiva è: Conoscenza = informazione La conoscenza infatti comprende sia le conoscenze tacite (incorporate nelle cose e negli individui, trasmissibile solo attraverso rapporto maestro allievo) o implicite Che le conoscenze codificate o esplicite (che si possono esprimere nel linguaggio e possono quindi essere codificate e scritte e quindi perfettamente trasmissibili), che sono le informazioni
6 Teoria neoclassica: Conoscenze = conoscenze codificate o informazioni Conseguenza? Due caratteristiche principali dell informazione = caratteristiche dei beni pubblici: Non escludabilità: difficile impedire a qualcuno di consumarlo Non rivalità: il consumo da parte di un individuo non riduce la quantità a disposizione degli altri individui => Il mercato delle idee (delle informazioni) è caratterizzato da vari fallimenti del mercato che giustificano l intervento pubblico
7 4 fallimenti: 1. Appropriabilità:l impresa che crea conoscenze realizza degli investimenti importanti (in R&S) ma visto la facilità con cui l informazione si diffonde e si copia non è sicura di godere dei rendimenti della sua innovazione => Bassi incentivi a innovare 2. Esternalità positive: spillovers l attività di R&S di un impresa ha effetti sulle altre imprese (fornitori, ecc.)
8 3. Rischio e incertezza:gli investimenti in R&S sono molto costosi mentre la probabilità di innovare è molto bassa => grande rischio 3 tipi di incertezza: - tecnologica: è possibile fare quello che vogliamo fare? - di mercato: qualcuno comprerà il nuovo prodotto? - concorrenziale: i concorrenti inventeranno qualcosa di meglio prima? 4. Non convessità (economia di scala nell uso) dato che MC della diffusione dell informazione = 0
9 Problema di politica pubblica: vogliamo massimizzare la diffusione delle idee, perché MC = 0 ma se la diffusione è massimizzata allora rendimenti dell innovazione = 0 e non ci sono incentivi ad innovare Tradeoff diffusione e incentivi a innovare
10 Soluzione? Essenzialmente 4 1. Sussidi all innovazione (per ridurre costi R&S) 2. Brevetti (per evitare diffusione troppo rapida e dare tempo all impresa innovatrici di godere dei rendimenti delle sue innovazioni) 3. Domanda pubblica 4. Collaborazione in R&S (programmi di collaborazione in R&S tra imprese, tra imprese e università o altri centri di ricerca, per ridurre rischio ed incertezza) (D Aspremont e Jacquemin)
11 Patent race: la corsa ai brevetti La legge sui brevetti assume che una protezione più forte fornisce maggiori incentivi all innovazione: se i potenziali inventori sanno che potranno proteggere le loro invenzioni, e quindi non essere copiati subito, allora investiranno in R&S, perché saranno sicuri, se inventano, di godere i rendimenti dell innovazione.
12 Infatti la teoria dei giochi applicata al caso dei brevetti dimostra che la protezione fornita dai brevetti aumenta l innovazione. Tuttavia, non esistono molti studi empirici (di fatti reali) che tentino di verificare l effetto dei brevetti sull innovazione e sulla concorrenza nei mercati Il caso della corsa ai brevetti o, come si può dire in alcuni casi almeno, di guerra dei brevetti, solleva alcuni dubbi al riguardo
13 Patent race: la teoria La teoria relativa alla corsa ai brevetti può essere presentata attraverso un modello di torneo (corsa ai brevetti) Consideriamo incumbents e seguitori Gli incumbents hanno un vantaggio di costo nella produzione del bene Esiste la possibilità di inventare una nuova tecnologia e chi inventa prende un brevetto e vince la corsa La «linea d arrivo» (finishing line) della corsa è la scoperta di questa nuova tecnologia
14 Due casi: 1) Se gli incumbents vincono, avremmo dominanza persistente (alcune imprese dominano il mercato e questa dominanza continua) 2) Se i seguitori vincono avremmo «destruzione creativa» (Schumpeter), nel senso che ci saranno nuove imprese nel mercato e gli incumbents meno efficienti usciranno
15 Ipotesi del modello (Ulph) - Prodotto omogeneo - Costo unitario è a per l impresa 1 (seguitore) b per l impresa 2 (incumbent) con a>b - Esiste una nuova tecnologia che riduce il costo marginale di produzione a c: b>c - Tutti conoscono questa tecnologia ma non sanno come adottarla e farla funzionare
16 Il modello suppone che esiste un applicazione con la quale la tecnologia può essere resa funzionale Quindi l impresa che scopre prima questa applicazione ottiene un vantaggio competitivo e un brevetto di durata infinita Quindi in questo modello, per semplificare, abbiamo UNO solo vincitore L elemento critico è QUANDO l impresa scopre e nel modello questo si traduce in quale impresa spende di più in R&S per scoprire l applicazione
17 Il modello introduce anche l incertezza: spendere in R&S non garantisce la scoperta dell applicazione Si definisce una probabilità che un impresa faccia una scoperta al tempo t dato che nessuno ha scoperto prima si suppone che questa probabilità è funzione dal flusso di R&S al tempo t, e non dal livello di spese R&S accumulate nel tempo (ipotesi irrealistica ma che permette di semplificare)
18 Strategia: Finché i miei rivali spendono lo stesso livello di R&S dei periodi precedenti, la mia risposta migliore è spendere lo stesso livello di ieri (del periodo precedente) Supponiamo che z = livello di spese di R&S La distribuzione della probabilità di scoperta a t è: F(t,z) = 1 e - (z)t Processo di Poisson
19 Se t = 0, F(t, z) = 0 Se t =, F(t, z) 1 : più il tempo passa, maggiore la probabilità di innovare La funzione di distribuzione corrispondente è: f(t, z) = (z). e - (z)t La probabilità di non aver innovato a tempo t è: 1 F(t, z) = e - (z)t La probabilità di innovare a t condizionale al non aver innovato prima di t:
20 E il così detto hazard rate F(t, z) / (1-F(t, z)) = (z) Qual è l equilibrio? Le imprese scelgono (z) per massimizzare il valore presente dei profitti V(x, y) V(x, y) = valore presente dei profitti atteso dall impresa se sceglie x e l altra impresa sceglie y (x e y sono hazard rates = probabilità di vincere)
21 V(x, y) π(a, c) π c, b /r x + y + π a, b c(x) = r (x + y + r) Dove (c, b) = profitti se l impresa 1 vince (ha costo c) e l impresa 2 ha sempre il costo b (a, c) = profitti se l impresa 2 vince (ha costo c) e l impresa 1 ha sempre il costo a
22 (a, b) = nessuna innovazione ha luogo 1/x = data probabile dell innovazione C(x) = costo istantaneo per ottenere hazard rate x x + y + r = tasso di sconto aggiustato dal rischio ( (c, b)/r)x = profitto della vincita per l impresa 1 * probabilità di vincere ( (a, c)/r)x = profitto della vincita per l impresa 2 * probabilità di vincere
23 La variabile strategica in questo modello è l hazard rate Se massimizziamo V(x, y) rispetto a x e a y, otteniamo le funzioni di reazione per ogni impresa (x V + y + r)(π(c, b) 2x) x = π(c, b) r x + (x + y + r) 2 π(a, c) r y + π(a, b) c(x)
24 Quindi abbiamo l equazione (1) π(c, b) (y + r) π (a, c) y π(a, b) + x 2 2x(x + y + r) = 0 r r
25 Qual è il livello ottimale di x quando y=0? Allora abbiamo (x + r) 2 = r 2 + π c, b π(a, b) Risolvendo x 0 = r 2 + π c, b π(a, b) r Dove π c, b π(a, b) È l incentivo di profitto
26 Incentivo di profitto perché è la differenza tra il profitto realizzato se innova e il profitto realizzato se non innova
27 Qual è il livello ottimale di x quando y=? Dividiamo (1) per y e allora quando y abbiamo 2x = cioè x = 1 2 π(c, b) π(a, c) r r π(c, b) π(a, c) r r
28 Dove π(c,b) r π(a,c) r rappresenta la minaccia competitiva (profitto atteso se impresa 1 vince meno profitto atteso se impresa 1 perde) Ma y quindi l impresa 2 è quasi sicura di vincere Ma l impresa 1 ha una piccola probabilità di vincere se investe un po in R&S
29 Quindi anche se y, l impresa 1 ha sempre un piccolo incentivo ad innovare La minaccia competitiva che abbiamo rappresentato è più potente di una semplice differenza di profitto: è la differenza di profitto divisa per il tasso d interesse r. Se r = 5 %, la differenza è moltiplicata per 20! Dall analisi precedente possiamo dedurre le funzioni di reazione delle imprese:
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31 L equilibrio è : (x e, y e ) Nota: se xo < x, L incentivo a fare R&S per impedire alla rivale di fare la scoperta è maggiore dell incentivo legato all aumento di profitto Se xo > x, L imitazione è molto facile. Allora le imprese tenderanno ad aspettare che i rivali facciano le scoperte, per imitare subito dopo e non spendere in R&S.
32 Quale impresa investirà maggiormente in R&S e innoverà di più? Dipende: Se x e > y e, l impresa 1 ha maggiore probabilità di innovare Se x e < y e, l impresa 2 ha maggiore probabilità di innovare In questo modello l incentivo a innovare deriva dalla minaccia competitiva
33 Conclusioni: La corsa ai brevetti è un importante determinante della struttura di mercato: Un impresa monopolista può essere minacciata dai potenziali entranti sul mercato, e acquisisce brevetti solo per evitare l entrata di rivali Molto spesso l impresa monopolista riesce a dissuadere qualsiasi entrante perché o realizza grossi investimenti in R&S per ottenere nuovi brevetti, oppure da il segnale credibile che qualsiasi minaccia di entrata la indurrebbe a comportarsi in questa maniera.
34 Patent races as bidding games Diversi studi (Dasgupta, 1982; Gilbert e Newbery, 1982) modellizzano la corsa ai brevetti con sorte di aste: Nei loro modelli, ciascun giocatore (impresa) fa un offerta non recuperabile (una spesa di R&S) per un premio indivisibile (il brevetto), che i giocatori possono valutare diversamente. L impresa con offerta maggiore vince il premio. Però la corsa ai brevetti si ripete nel tempo, non succede una volta sola, e c è azione reazione delle imprese (come nel modello di Ulph)
35 Il modello di Ulph ha anche il vantaggio di considerare l asimmetria tra imprese: - Le imprese possono valutare il brevetto (e l innovazione sottostante) diversamente: probabilmente l impresa già sul mercato valuterà di più il brevetto, visto che le permette di rimanere un monopolista - Le imprese possono avere diverse probabilità di innovazione (diverse distanze rispetto alla linea di arrivo): ad esempio, l incumbent ha più esperienza sul mercato, più R&S accumulata e quindi maggiore probabilità di innovare
36 - L efficienza della R&S (la capacità di trasformare lo sforzo di R&S in scoperta) può essere diversa - Lo scopo delle imprese nell attività di R&S può anche essere diverso: l obiettivo delle imprese già sul mercato può essere principalmente di evitare l entrata di nuove imprese (minaccia competitiva) piuttosto che ottenere il brevetto
37 Se siete l autorità antitrust che cerca di favorire la concorrenza sui mercati per migliorare l efficienza economica, Vi va bene che le imprese sul mercato continuino una corsa ai brevetti con l unico scopo di impedire l entrata sul mercato? Il consumatore ne trarrà vantaggio dal punto di vista del prezzo e della varietà dei prodotti?
38 L analisi della corsa ai brevetti che abbiamo fatto non tiene conto di un fatto importante: La maggior parte delle innovazioni sono CUMULATIVE nel senso che il progresso tecnico costruisce su fondamenti forniti dagli innovatori iniziali Esempi: - Le innovazioni attuali in biotecnologia usano la tecnica scoperta da Boyer e Cohen all inizio degli anni 70
39 - Molte medicine come l insulina, gli antibiotici sono state migliorate progressivamente da innovatori che miglioravano le tecnologie esistenti - I nuovi programmi dei computer usano programmi già sviluppati da altri La letteratura sulle corse ai brevetti considera l innovazione in isolazione, senza considerare le esternalità che i primi innovatori forniscono ai seguitori
40 Questioni sollevate dalla considerazione del carattere cumulativo della ricerca e dell innovazione: - l ampiezza della protezione dei brevetti: È un importante determinante degli incentivi ad innovare. Le imprese che chiedono brevetti vogliono proteggersi dalla concorrenza generata dallo sviluppo di prodotti derivati, e quindi chiedono brevetti ampi Se la protezione è ampia, anche un cambiamento semplice nel prodotto come un altro colore o un altra dimensione può violare il brevetto, se una licenza non è richiesta
41 Il problema per il policy-maker che decide della legge dei brevetti è che non può stimare con certezza i costi e benefici dei progetti di R&S delle varie imprese. Quindi l unico modo di essere sicuri che le imprese realizzano tutti i progetti di ricerca che sono efficienti socialmente è di permettere alle imprese di avere tutto il valore sociale che generano Se no, alcuni progetti che sono socialmente desiderabili non saranno realizzati
42 Tuttavia, il fatto di lasciare le imprese prendere tutto il surplus sociale come profitto solleva due problemi: 1. Una protezione dei brevetti forte implica pricing monopolistico inefficiente da un punto di vista sociale 2. Le imprese coinvolte in una corsa ai brevetti possono investire troppo in R&S se il brevetto vale di più del costo minimo per ottenerlo
43 Problema della ricerca cumulativa: - Se la seconda generazione non può essere sviluppata senza la prima generazione, allora il valore della prima generazione deve includere l aumento di surplus generato dalla seconda generazione - Se la prima generazione permette solo di ridurre il costo della seconda generazione, allora la riduzione di costo deve essere inclusa nel calcolo del surplus della scoperta della prima generazione - Se la prima innovazione permette di accelerare lo sviluppo della seconda, allora il calcolo del surplus della prima deve includere il valore del risparmio di tempo nello sviluppo della seconda.
44 Dilemma (trade-off): I primi innovatori avranno incentivo a sviluppare la prima generazione solo se ricevono anche il surplus delle generazioni successive Ma i seguitori (inventori successivi) devono anche guadagnare abbastanza profitti dalle loro innovazioni Quindi Si deve dare di più ai primi innovatori Ma non troppo, se no non ci saranno seguitori che sviluppano nuove generazioni
45 Se un impresa sviluppa una nuova tecnologia che può avere sviluppi ulteriori, tutto il beneficio della scoperta le deve essere lasciato? No, è sempre meglio avere più innovatori: alcuni svilupperanno idee che la prima impresa da sola non potrebbe mai sviluppare data la sua base di conoscenza La varietà della base di conoscenza generalmente permette maggiore innovazione Quindi avere più imprese che fanno ricerca sulla stessa tecnologia rendono le innovazioni ulteriori più probabili
46 Quindi una protezione troppo ampia riduce l innovazione Ma anche una protezione troppo stretta riduce l innovazione perché può rendere la prima innovazione troppo poco profittevole!!! Questo è il dilemma dei giudici nei casi di violazione dei brevetti Suzanne Scotchmer (1991) discute possibili soluzioni a questo dilemma: una soluzione (imperfetta) e fare research joint ventures tra imprese per sviluppare la prima generazione
47 Ma cosa ci dicono i casi reali di invenzioni e brevetti?
48 Patent race: alcuni casi reali
49 Il caso Edison nell 800 Thomas Edison ha inventato la lampadina ad incandescenza nell 800: un invenzione semplice, che tuttavia ha trasformato molto l economia e la società dell epoca. Come i software hanno influenzato la domanda per i computer, o l uso dell ha influenzato la domanda per i servizi internet, La lampadina è stata determinante nella crescita della domanda di elettricità
50 La storia dello sviluppo della lampadina ad incandescenza non è una storia di grandi inventori, idee geniali e progresso scientifico inarrestabile ma una storia di manovre e litigi per vincere un mercato con potenziali enormi. Thomas Edison e i suoi concorrenti hanno usato i brevetti come armi nella loro battaglia per dominare il mercato. In questo Thomas Edison è stato un Bill Gates dell 800, che ha basato il suo successo sull uso dei difetti della legge dei brevetti e su una strategia aggressiva riguardo alla protezione della proprietà intellettuale.
51 Questo caso è interessante per capire i casi odierni di guerre dei brevetti, come nel mercato degli smartphones In una certa misura lo smartphone è la lampadina elettrica di oggi, in termini del potenziale di sviluppo di questo mercato: - È sviluppato da regimenti di ingegneri e non da un inventore isolato nel suo laboratorio; - Una tecnologia che usiamo tutti i giorni e da cui dipendono tantissime innovazioni future - Un mercato che promette profitti enormi a chi riuscirà a controllarlo
52 1. Perché verificare l ipotesi con un caso di studio? Per verificare l effetto dei brevetti, bisogna adottare orizzonti temporali molto lunghi: i brevetti sono validi per 20 anni in media. Sul lungo periodo poi, è molto difficile separare l impatto dei brevetti dall impatto di altre variabili sull evoluzione della struttura dell industria e del potere di mercato delle imprese. I confronti internazionali sono poi impossibili, dato le differenze nelle leggi nazionali dei brevetti Anche definire l innovazione e misurarla in termini quantitativi è difficile
53 Tutto questo implica la difficoltà di verificare la teoria dei brevetti con delle analisi di dati longitudinali Uno studio di caso invece permette di seguire un brevetto particolare e i suoi effetti sull impresa e i suoi concorrenti anche nel lungo periodo
54 2. Il caso Edison Negli Stati Uniti, Thomas Alva Edison è generalmente presentato ai bambini come l inventore della lampadina ad incandescenza.
55 Tuttavia, 70 anni prima dell invenzione di Edison una lampadina primitiva fu sviluppata I rivali dell epoca, Joseph Swan, Henry Woodward, Mathew Evans, Heinrich Goebel (ecc.) avevano sviluppato delle lampadine alla stessa epoca. Nel Regno Unito si insegna ai bambini che l inventore della lampadina ad incandescenza è Joseph Swan.
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57 Nel 1875 Edison compra il brevetto di Woodward e Evans. Inizia la ricerca per rendere la lampadina più durevole. Nel 1879 riesce a sviluppare una lampadina ad incandescenza commercializzabile, con durata adeguata. Mentre molti inventori erano riusciti ad illuminare in laboratorio, Edison fu capace di portare la luce elettrica nelle case e negli uffici, producendo una lampadina di lunga durata e creando un sistema per la generazione e la distribuzione dell elettricità
58 27 gennaio 1880: registrazione del brevetto della lampadina ad incandescenza Ottobre 1883 dicembre 1889: litigio sul brevetto di Edison: l ufficio brevetti degli USA dichiara il brevetto di Edison non valido in quanto basato sul lavoro di William Sawyer Lunga battaglia giuridica: Edison la vince nascondendo però delle informazioni ai giudici Edison non riesce a brevettare la sua lampadina nel Regno Unito: perde la battaglia legale contro Joseph Swan. Tuttavia, Edison e Swan creano la società Ediswan per commercializzare la lampadina nel Regno Unito
59 1880: Edison brevetta il sistema di distribuzione dell elettricità 25 gennaio 1881: Edison e Alexander Graham Bell creano la Oriental Telephone Company Il 4 settembre 1882 Edison attivò il primo sistema di distribuzione dell'energia al mondo, fornendo 110 volt in corrente continua a 59 utenti nella parte bassa di Manhattan, attorno al suo laboratorio di Pearl Street. 1882: Edison crea la prima centrale idro-elettrica
60 LA GUERRA DELLE CORRENTI Negli anni iniziali della distribuzione dell'energia elettrica, la corrente continua di Edison era lo standard per gli Stati Uniti e Edison non era disposto a rinunciare alla rendita del suo brevetto. Durante quella che è comunemente definita l'epoca della "Guerra delle correnti", l'immigrato serbo Nikola Tesla e Edison divennero avversari. Edison difendeva il sistema di distribuzione in corrente continua (DC)
61 contro la più efficiente corrente alternata (AC) che Tesla aveva brevettato in Austria. Edison partendo dai brevetti di Tesla costruì la prima sedia elettrica per lo stato di New York, esaltandone la pericolosità allo scopo di screditare l'utilità della corrente alternata. Mito: Edison ha inventato la sedia elettrica per convincere l opinione pubblica della superiorità della sua invenzione su quella del suo avversario Tesla. In realtà sembra che sia un dipendente di Edison che la inventò. Comunque Edison orchestrò una vera e propria campagna di disinformazione per screditare Tesla.
62 Edison è spesso mostrato come un inventore geniale, ma in effetti molte delle sue invenzioni sono miglioramenti di idee altrui. Il suo genio è stato piuttosto di usare la legge (antitrust e dei brevetti) per aumentare il potere di mercato della sua impresa: nel 1910, General Electric (il successore delle imprese di Edison) controllava il 97% del mercato statunitense di lampadine ad incandescenza!
63 Sembra che Thomas Edison abbia ottenuto in tutto 1093 brevetti negli Stati Uniti e 1239 brevetti nel resto del mondo (in Europa soprattutto)!!! Sembra che Bill gates abbia in tutto 54 brevetti e Steve Jobs, 313 (ma le loro imprese molto di più!).
64 Lo sviluppo del mercato della lampadine ad incandescenza assomiglia più al gioco di strategia Risiko che ad una corsa per raggiungere una linea d arrivo (il conseguimento del brevetto)!!!
65 Risiko è un gioco di strategia che ha come argomento una guerra planetaria; ogni giocatore può conquistare uno o più stati, uno o più continenti fino ad annientare l avversario conquistando il mondo La legge dei brevetti non fornisce delle linee d arrivo chiare né dei criteri per nominare i vincitori Nel caso Edison sembra che la legge dei brevetti abbia piuttosto fornito un insieme di risorse strategiche per alimentare delle guerre di conquista dei mercati tra aziende!
66 Thomas Edison si trovava in una guerra dei brevetti: quando entrò il mercato delle lampadine a incandescenza (1878), esistevano già 31 brevetti nell area delle lampadine a incandescenza. Edison e i suoi concorrenti erano coscienti di trovarsi in una guerra: tutti i mezzi erano buoni per trovare informazioni sulle attività di ricerca dei rivali, per litigare sulla proprietà di un invenzione.
67 Il potenziale immenso del mercato era un grande incentivo non solo delle imprese stesse ma anche degli investitori: l entrata di Edison nel mercato con l annuncio che aveva trovato LA lampadina, provocò una diminuzione drastica delle azioni delle aziende produttrici di lampade a gas.
68 Determinanti della guerra dei brevetti: 1. I giocatori corrono perché pensano che finiranno i primi e vinceranno una ricompensa sotto forma di brevetto e di conquista del mercato 2. I giocatori sono motivati a correre più veloce perché temono che i loro concorrenti vincano e ottengano il brevetto prima di loro, prendendosi tutto il mercato.
69 Nel caso Edison, la seconda determinante sembra particolarmente importante: Edison entra il mercato annunciando di aver trovato la soluzione per lo sviluppo di una lampadina ad incandescenza durevole; questa minaccia è credibile perché Edison gode di una reputazione d inventore e perché Edison è dedicato da tempo a questa sfida tecnologica (creazione e distribuzione dell elettricità) Vi ricorda qualcosa? Esempio: il culto della personalità di Steve Jobs come inventore e manager geniale della Apple???
70 Conclusioni per la teoria della corsa ai brevetti: - La teoria considera la corsa tra concorrenti per arrivare ad una linea d arrivo ben definita (la scoperta della tecnologia): nella realtà, la linea d arrivo non è chiara (la tecnologia che si deve scoprire non è certa) - La realtà della corsa (o guerra) ai brevetti è piuttosto invenzioni e scoperte simultanee, da parte di diversi concorrenti che lavorano sullo stesso problema;
71 si arriva alla nuova tecnologia in maniera incrementale grazie al contributo dei diversi concorrenti; in questo caso, è difficile dire chi è il vero inventore della nuova tecnologia: dovrebbe essere il concorrente che realizza l ultima innovazione incrementale che permette di completare la tecnologia, Oppure ci dovrebbe essere un brevetto per tutti quelli che hanno partecipato al processo d invenzione?
72 Nel caso Edison molti inventori hanno lavorato sulla lampadina ad incandescenza in contemporanea e molti hanno continuato a rivendicare la paternità dell invenzione della lampadina ad incandescenza, anche dopo la morte di Edison. Non sarebbe meglio ridurre l ampiezza del brevetto?
73 Problema corsa ai brevetti: COSTO - Costo ricerca per miglioramento tecnologia - Costo richiesta brevetti - Costo litigi con i concorrenti: costo in termini di capitale e di risorse umane; costo in termini di tempo perso dietro al processo; costo in termini di scoraggiamento alla presa di rischio da nuovi entranti
74 Risultato: monopolio o oligopolio con pochissimi concorrenti che hanno grande potere di mercato Prezzo molto superiore al prezzo di concorrenza perfetta nel caso Edison, GE è rimasta monopolio dell industria dell illuminazione elettrica almeno fino agli anni 50
75 siamo sicuri che l efficienza sociale sia massimizzata??? Economia industriale: non esistono modelli che dimostrano quali sono i risultati in termini di efficienza sociale delle corse o guerre dei brevetti, in diverse condizioni (domanda di mercato, caratteristiche del prodotto e della tecnologia, ecc.)
76 Altri casi: Industria degli smartphone Caratterizzata da tantissimi brevetti e guerre su questi brevetti; quasi tutti i giorni abbiamo nuovi sviluppi tecnologici e anche nuovi litigi e processi a proposito di violazione di brevetti, tra Apple, HTC, Microsoft, Motorola, Nokia e Samsung.
77 Biografia di Steve Jobs: I d rather wage thermonuclear war with Google Inc. than make deals to share its technology with the maker of the Android operating system Meglio guerra nucleare che accordo con Google!!!!
78 Richard A. Posner: perché ci sono troppi brevetti negli USA - La legge dei brevetti degli USA conferisce un brevetto generalmente per 20 anni - La validità di un brevetto può essere contestata (in una causa) anche dopo la sua emissione - I brevetti sono utili quando: i costi di R&S sono elevati; i tempi di sviluppo e commercializzazione del prodotto o della tecnologia sono lunghi; i costi di produzione sono bassi
79 Queste 3 condizioni sono soddisfatte ad esempio dall industria farmaceutica: - Il costo di R&S di una nuova medicina sono elevati; - Il tempo di commercializzazione è lungo perché le medicine devono essere testate e approvate dall Autorità delle medicine (Food and Drug Administration) - Il costo di produzione della medicina, una volta il processo di R&S e validazione è fatto, è basso (quindi è poco costoso copiare una medicina già esistente sul mercato)
80 Quando le 3 condizioni sono soddisfate, ha senso avere un sistema di protezione basato sui brevetti. Tuttavia, in molte industrie queste condizioni non sono soddisfate: - Il costo dell invenzione non è elevato; - Il fatto di essere il primo ad inventare conferisce un vantaggio all impresa perché i consumatori associano il prodotto a questo leader (first mover advantage) - Oppure il progresso tecnico nell industria è veloce e quindi non ha senso dare un monopolio di 20 anni sui prodotti che sono costantemente cambiati o migliorati
81 - Molto spesso inoltre il processo competitivo è tale per cui i prodotti sono costantemente migliorati, anche se le imprese non chiedono brevetti tutte le volte. Allora perché tanta enfasi sui brevetti? Perché sono armi strategiche nella concorrenza Le guerre dei brevetti hanno diversi svantaggi: - Troppe risorse spese per la R&S - Patent trolls = aziende che acquistano brevetti non per proteggere i loro mercati ma che non fanno altro che controllare tutti i nuovi prodotti nei mercati in cui hanno brevetti, per fare causa appena uno dei loro brevetti è violato.
82 PATENT TROLL
83 Esempio di patent troll (giganti dei brevetti o orco dei brevetti): L azienda statunitense Rockstar L azienda detiene 4000 brevetti Ha una squadra di ingegneri che controllano continuamente se i nuovi prodotti emessi sui mercati (telecomunicazioni) non rappresentino una violazione di uno dei loro brevetti + ha dei giuristi pronti a fare causa Dice John Veschi, CEO di Rockstar: «Pretty much anybody out there is infringing» Difficile trovare un azienda che non violi qualche brevetto!
84 Nota: Rockstar è nata dall acquisto di Apple, Microsoft, Research In Motion, Sony and Ericsson dei brevetti di Nortel, un azienda canadese delle telecomunicazioni che deteneva 6000 brevetti. Questi 6000 brevetti sono stati venduti in un asta e la squadra di Apple et al. hanno vinto per 4,5 miliardi di $ 2000 dei 6000 brevetti sono stati distribuiti tra le aziende della squadra Gli altri 4000 brevetti sono stati trasferiti all azienda Rockstar nella quale Apple e le altre detengono delle partecipazioni
85 Questione per la concorrenza: quale potenziale entrante oserà mai entrare sul mercato??? Le BARRIERE ALL ENTRATA sono enormi!
86 La guerra dei brevetti è costosa ma permette di guadagnare molto: Esempi: - Nel 2007 Microsoft paga $ 1.5 miliardi di danni a Lucent perché i giudici trovano che ha violato un brevetto di Lucent sul MP3 - Qualcomm guadagna ogni anno 4 miliardi di $ solo con le licenze dei brevetti - IBM guadagna ogni anno solo con le licenze circa 1 miliardo di $
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