32 Congressino Microonde, Bagnara di Romagna Relazione by I0FTG, Pippo

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1 32 Congressino Microonde, Bagnara di Romagna Relazione by I0FTG, Pippo Come ormai di consueto, la lavagna riporta i nominativi e i nomi (nomi per i non radioamatori) dei partecipanti all'evento tecnico. I4ZAU, Vico, apre i lavori con la presentazione degli inscritti a parlare e con un interrogativo a tutti: il prossimo anno portiamo il congressino all interno del centro radioastronomico di Medicina? 1

2 Prende parola I4BER, Goliardo. Sono parole di ringraziamento verso i partecipanti: siamo giunti al trentaduesimo anno; soddisfatto di questo traguardo, ma con un po' di rammarico rammenta a tutti che i partecipanti sono quasi sempre gli stessi, pochissimi i nuovi. Goliardo commenta come la tecnologia ha innovato il mondo delle comunicazioni allontanando, di fatto, i giovani dal nostro hobby. Hai loro occhi il nostro mondo comincia a rasentare l anacronismo! Goliardo parla della mancanza di un piano organico per le frequenze dei beacon microonde e una nuova gestione dei loro nominativi di identificazione. Ha parole di ringraziamento per il lavoro del Dottor Franco Perugini che ha recentemente sviluppato un software per un applicazione SDR nei ricevitori utilizzati nel CRBR (Centro Radioastronomico Bagnara di Romagna). Goliardo perora la collaborazione con il gruppo Radioastrofili Italiani per un proficuo scambio d esperienze, infine parla della possibilità di poter sfruttare il centro visite di Medicina, per i nostri scopi, dando una veste più professionale alle nostre riunioni. 2

3 La parola passa a Carlo, I4CVC. Carlo nuovamente martella su un argomento molto importante: beacon. Il Ministero delle Comunicazioni è alla ricerca di spazi che sempre più sono richiesti da chi gestisce i nuovi servizi di comunicazione. Le bande alte (microonde) assegnate al servizio radioamatori sia in primario, sia in secondario, sono occupate, anche abusivamente, dimostrando, in un secondo tempo (metodo tutto italiano) che la banda assegnata a privati renda di più che tenerla per i radioamatori: oggi si sta osservando tale comportamento nella banda dei 5.7GHz per la distribuzione del servizio ADSL. Con la distribuzione di una rete di beacon, nel territorio, si può mettere un punto fermo nell affermare l utilizzo da parte dei radioamatori delle bande microonde; come tutti ormai sanno, ma è bene ribadire, il servizio amatore è in percentuale di tempo assimilabile a non oltre il quindici per cento durante un anno, contro un novantanove virgola nove per cento di un servizio di comunicazione come la distribuzione ADSL. Il quindici per cento non è poi distribuito in tutto il territorio nazionale; in altre parole ci sono parti del territorio, in cui molte bande microonde sono relegate ad un uso, che non supera l uno per cento del tempo in un anno. 3

4 L impegno è di farsi parte diligente portando a conoscenza, nelle sezioni d appartenenza o gruppi di lavoro, del pericolo e collaborare nell accendere più beacon possibili in siti utili. Un esempio è la presenza dei beacon sul Monte Generoso nel confine Italo-Svizzero Carlo nel percorrere questa strada, come esempio da imitare, porta al congressino qualcosa di concreto. Con Carlo, IW2FYT, ha realizzato alcuni stampati per il montaggio e la realizzazione di beacon oltre ad illustrare la tecnica della fotoincisione, per la realizzazione di un antenna fessurata, ricavata da una lamina, avente spessore di 0.3 millimetri, implementata in una guida d onda. Il risultato è un antenna per la banda dei 24GHz con 17dB di guadagno e circa 90 gradi d apertura del lobo principale. Vista la difficoltà che la fotoincisione comporta, con IW4APQ è in atto un tentativo con tecniche tradizionali: fresa manuale. Devo sottolineare che per la rete di beacon, purtroppo dalla nostra A.R.I. non arriverà nessuna sovvenzione (bocciatura dei comitati regionali compreso il CRER ) Carlo chiude il suo intervento con l intendo che risuona: proteggiamo le frequenze a noi assegnate. Vico, I4ZAU riprende la parola per magnificare quanto ha prodotto in software Franco Perugini, descrive la parte ardware del ricevitore SDR nato con la forte volontà del gruppo CRBR. 4

5 Le parti sono ridotte al minimo indispensabile: un preamplificatore ad alta dinamica e basso NF, convertitore che schematicamente ricalca la tecnica per la reiezione della banda non utilizzata in conversione. Il convertitore comprende giunzioni ibride a 90 gradi e 3dB, mixer a doppio bilanciamento ad alto livello per il segnale dell oscillatore locale al fine di realizzare ed ottenere alta dinamica in conversione, amplificatori di BF a basso prodotto IMD, sia per i segnali I, sia per i segnali Q, che confluiscono all ingresso stereo di BF del computer utilizzato ed altre minuterie necessari a completare un RX che ricalca, in chiave moderna, una conversione diretta. Prende parola Franco Perugini, prima che inizi la sua relazione, io, I0FTG, propongo che Franco sia radioamatore con tanto di licenza e nominativo anche a costo di carte false. 5

6 Il Dottor Franco Perugini, oltre la sua collaborazione al CNR di Bologna con la progettazione di alcune parti che hanno reso possibile l utilizzo dell array di antenne, nel sito di Medicina (BO), chiamata croce del nord ha ricoperto il ruolo di Direttore Tecnico presso l azienda AUREL fino a qualche anno addietro. Franco Perugini è in quiescenza, comunque, continua la sua indispensabile opera di collaborazione in AUREL. Franco illustra la sua creatura portando a conoscenza di tutti le ultime funzioni implementate. I filtri hanno un fattore di forma impossibile a realizzarsi con le tecniche analogiche, anche le più sofisticate, sono a larghezza variabile, sia per modo telegrafia o meglio OOC on off carrier (volgarmente chiamato CW che ha un altro significato nel mondo professionale), sia per le bande SSB; inoltre è possibile variare il tono d ascolto nel modo OOC. E presente un indicatore, molto sensibile, con cui è stato possibile misurare il rumore generato dalla luna nella messa a punto dei ricevitori per EME. Il programma è stato scritto in visual basic, sono stati scritti tutti i moduli per le varie funzioni eliminando le librerie, usate, in questi anni, nei programmi similari. Il programma è disponibile a tutti compresi i sorgenti per chi vuole collaborare, sono apprezzati suggerimenti e critiche. Molto del lavoro svolto, Franco lo ha pubblicato su RKE dove è possibile raccogliere i particolari. 6

7 Sono state fatte delle ricezioni comparative utilizzando i programmi in circolazione per SDR e al momento quanto ha scritto Franco è il più performante, tanto da realizzare un QSO, dal sito CRBR, random EME a 10GHZ, con un corrispondente che utilizzava una parabola da un metro e 40 Watt. Il Dottor Franco Perugini, infine, dichiara che il prossimo lavoro è di aggiungere il registratore digitale al programma, consentendo, quindi, il riascolto di tutto lo spettro preso in considerazione durante la ricezione. La parola passa a me, Pippo I0FTG. Su invito di Carlo e Vico ho portato al congressino la mia ultima realizzazione: il VNWA di Tom, DG8SAQ, con cui ho effettuato alcuni test significativi. 7

8 Il VNWA è l acronimo, inventato da Tom, per l analizzatore di reti vettoriale (VNA), pubblicato già su QEX, funzionante da 1 MHz a 1.3GHz ad uso amatoriale. Il Kit è commercializzato sul sito SDR Kit. Ho descritto brevemente la parte ardware e le difficoltà che si possono incontrare nel realizzare il Kit (al momento non è prevista la commercializzazione pronto per l uso ). Ho descritto il metodo per ottenere l informazione della fase associata all ampiezza del segnale, il ponte per la misura dell adattamento (S11) collegato direttamente ad una cella di Gilbert realizzando un rivelatore sincrodina con ingresso bilanciato, gli oscillatori ricavati direttamente da due DDS e il metodo per ottenere misure fino ad 1.3GHz con il sovra-campionamento. Ho descritto la parte notevole del lavoro di Tom: il software che permette di visualizzare tramite un computer portatile le misure effettuate. Per rendere più interessante l argomento ho realizzato dal vivo alcune misure di riferimento note agli autocostruttori: Ho analizzato un divisore di tipo isolato (Wilchinson), commentando quanto il VNWA rappresentava in termini di perdita d inserzione, adattamento (anche tramite carta di Smith) ed isolamento. 8

9 Ho analizzato i parametri fondamentali di un quarzo a 123MHz (base per l oscillatore di un transverter 24GHz con IF a 432MHz) aggiungendo delle mie note scaturite dall esperienza nel mondo professionale. Prende la parola Riccardo IK4PNJ. Riccardo porta a conoscenza, di noi tutti, la sua ultima esperienza per la soluzione di un problema che affligge i microondisti: il rumore di banda laterale dei nostri oscillatori e la precisione della frequenza emessa (QRG). 9

10 Nella ricerca di una soluzione quasi pronto per l uso o meglio al minimo sforzo, il famoso sito internet, dove si compra o si vende di tutto, ha fornito una serie di oscillatori controllati, già a frequenza elevata (attorno a 12GHz utilizzati in passato nei primi ponti radio digitali). Questi moduli permettono la realizzazione di OL per le bande 24 e 47GHz (anche 10GHz) con l ausilio di qualche stadio moltiplicatore. Riccardo ha modificato l oscillatore di riferimento e la programmazione interna dei divisori programmabili, con questa modifica il transverter (dipende dalla banda) non fornisce una IF convenzionale, ma una IF dentro le bande dei nostri apparati utilizzati. Quest applicazione consente di curarsi soltanto della direzione del corrispondente e non della ricerca contemporanea in frequenza essendo quest ultima precisa nell ordine di alcuni Hz. L analisi del rumore di banda laterale è risultata migliore di quella ottenuta negli oscillatori autocostruiti, partendo da un quarzo, migliorando sensibilmente la qualità del segnale ricevuto e trasmesso. Il costo dell operazione è molto contenuta e non superiore a quella necessaria ad autocostruire un OL classico. Prende la Parola Dino IV3FDO. 10

11 Dino ribadisce un argomento già trattato da qualche anno: l importanza della precisione in frequenza dei nostri sistemi a microonde. Dino riporta varie tecniche utilizzate: 10MHz ricavato da un riferimento atomico con rubidio, GPS o oven ad alta precisione, rintracciabili in commercio ormai a basso prezzo. Questi riferimenti servono a comandare le sintesi di frequenza per agganciare il nostro quarzo oppure ad ottenere una sintesi diretta. Dino cita un articolo tecnico, pubblicato su DUBUS qualche anno addietro, a firma di Luis Cupido, in cui si fa uso di una FPGA (gate array programmabile) dove ha implementato dei divisori e un comparatore di fase, per agganciare un oscillatore a quarzo ad un riferimento noto. La parola all ultimo intervento: Guido IW6ATU Guido riporta le proprie esperienze condotte assieme a Cesare I6XCK con i ricevitori SDR sia a conversione diretta (sincrodina) che con l ausilio di un convertitore a monte della conversione diretta. Nelle sue parole traspare un po di scetticismo nel comparare i vari software sempre alla ricerca della massima sensibilità ed operatività. Si fa il punto su tecnologie affermate ma ancora lontane per il mondo radioamatoriale: vedi digitalizzazione completa dello spettro onda corta con la sola parte analogica confinata nel front-end (RX professionali costruiti dalla Rhode & S già da qualche anno). Si chiude il congressino microonde con l auspicio d incontrarci il prossimo anno con allettanti novità. P.S. La curiosità sul funzionamento del software di Franco Perugini è tale che Claudio e Cesare effettueranno una verifica operativa nella stazione EME del CRBR come riportato nella seguente foto 11

12 Un grazie a Guido, IW6ATU, per le foto, un ringraziamento particolare a I4ZAU, IK4PNJ, IZ4BEH, I4CVC, I4BER e tutto lo staff del CRBR per l'organizzazione. Un Caloroso 73 a tutti, Pippo I0FTG 12