Piano dell Offerta Formativa ( POF )

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1 Piano dell Offerta Formativa ( POF ) Progetto educativo didattico 2014/2015

2 L OFFERTA FORMATIVA DELLA NOSTRA SCUOLA PARITARIA: UN PROGETTO DI ISPIRAZIONE CRISTIANA La prospettiva curriculare del POF si sviluppa in riferimento ai seguenti assi portanti del progetto educativo, cristianamente ispirato e condiviso dalle famiglie: I fondamenti ideali, culturali e pedagogici La scuola dell infanzia riconosce nei genitori i primi e principali educatori dei figli La scuola nella comunità parrocchiale e civile 1. I FONDAMENTI IDEALI, CULTURALI E PEDAGOGICI La scuola dell infanzia San Cirillo è una scuola: Paritaria e convenzionata Autonoma,perché pensata come luogo di educazione ai valori umani, culturali e cristiani Di ispirazione cristiana: Perché in questa concezione, l uomo è unico e irripetibile Perché volge la sua attenzione all insegnamento della religione cattolica. Aperta a tutti e luogo dove la diversità diventa un valore. La scuola organizza il proprio percorso educativo: Il bambino viene posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi Il gruppo docenti definisce le proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini I docenti valorizzano i momenti di passaggio ( nido, scuola primaria ), che segnano le tappe fondamentali di apprendimento e di crescita di ogni bambino La scuola si propone come luogo accogliente affinché ci siano le condizioni che favoriscano lo star bene a scuola di ogni singolo bambino

3 2. LA SCUOLA DELL INFANZIA RICONOSCE NEI GENITORI I PRIMI E PRINCIPALI EDUCATORI DEI FIGLI Nella scuola dell infanzia di ispirazione cristiana, si chiede la compartecipazione dei genitori per garantire la coerenza dell azione educativa. Insegnanti e genitori mettono insieme tutte le conoscenze e le informazioni necessarie per costruire la storia personale di ciascun bambino tramite colloqui individuali ed assemblee per sezione ed intersezione. I genitori entrano maggiormente nello spirito della scuola grazie anche all elezione dei rappresentanti di intersezione che periodicamente assistono al comitato genitori con il compito di entrare nel vivo del progetto pedagogico e didattico, passare le informazioni al gruppo dei genitori. 3. LA SCUOLA NELLA COMUNITA ECCLESIALE E CIVILE Il contesto in cui si compie il percorso formativo dei bambini è ricco di varie stimolazioni, da quelle ambientali a quelle culturali. La formazione non si compie quindi soltanto a scuola, ma collaborando con le varie istituzioni che concorrono a rendere significativo il percorso di crescita del bambino. C è quindi la necessità di collaborare con tutte le istituzioni presenti in modo particolare sul territorio. In primo luogo con la famiglia, prima responsabile della formazione dei bambini e poi con le varie associazioni: parrocchia, oratorio, biblioteca, comune In modo particolare la nostra scuola, essendo anche vicina territorialmente alla chiesa parrocchiale, fa in modo che siano diverse le opportunità di visita dei bambini alla chiesa e del nostro parroco alla scuola, affinché ci sia una continuità ed una condivisione dentro e fuori la scuola dei valori cristiani.

4 LA STRUTTURA DEL POF VIENE COSI ARTICOLATA: A. Il curricolo implicito: 1. Riferimenti alla storia della scuola 2. Collocazione dell istituzione scolastica nella realtà socio-ambientale 3. Descrizione della struttura scolastica 4. Organizzazione generale B. Il curricolo esplicito 5. progettazione dell attività didattica 6. Continuità orizzontale e verticale 7. Formazione e aggiornamento

5 A. Il curricolo implicito: A. 1. RIFERIMENTI ALLA STORIA DELLA SCUOLA L attuale Scuola dell Infanzia (Asilo Infantile di Sacconago) fu istituita per iniziativa ed a cura di apposito comitato cittadino, costituitosi nel 1905 sotto la presidenza del Parroco Reverendo don Antonio Marelli. Ha cominciato a funzionare il 2 ottobre del 1911 nel fabbricato di Via San Luigi, attuale sede, costruito ed arredato con i mezzi raccolti dalla pubblica beneficenza. La Scuola dell Infanzia fu eretta in Ente morale con Decreto Luogotenenziale in data 27 marzo 1917 ed assunse la qualifica di I.P.A.B., regolata dalla legge 17 luglio 1890 n e succ. modd. A seguito del DPR 24 luglio 1977 n. 616, con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 22 dicembre 1978 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 361 del 29 dicembre 1978 la Scuola dell Infanzia San Cirillo venne ricompresa tra le I.P.A.B. escluse dal trasferimento ai comuni in quanto svolgenti in modo precipuo attività inerenti la sfera educativo religiosa. La natura giuridica di I.P.A.B. fu mantenuta fino al provvedimento di de pubblicizzazione all ente disposto dalla Regione Lombardia n del 15 marzo 1996 pubblicata sul bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n.18 del 29 aprile Con il succitato provvedimento di de pubblicizzazione all ente è stata contestualmente riconosciuta la personalità giuridica di diritto privato ai sensi dell art. 12 del Codice Civile. A far data dal 13 maggio 1996 l ente è iscritto presso la cancelleria del Tribunale di Varese al numero 402 del Registro delle persone giuridiche private. La scuola è un Ente Morale, è gestita dall assemblea dei soci e dal consiglio di Amministrazione, il cui attuale presidente è Don Giulio Bernardoni. La Scuola dell Infanzia San Cirillo è una scuola di ispirazione cattolica, si fonda su una visione cristiana della vita e dell educazione, e pone il bene del bambino al centro del proprio impegno educativo. Per educazione si intende l introduzione del bambino alla realtà, affinché possa riconoscere il significato totale di essa e scopra il senso della propria vita. L esperienza educativa avviene quando il bambino vive su di sé l attenzione amorosa di adulti significativi, quando il suo fare viene riconosciuto e stimato, quando percepisce su di sé l attesa fiduciosa della sua crescita. Gli adulti chiamati a questo impegno hanno il preciso compito di confrontarsi e arricchirsi reciprocamente dei diversi sguardi sul bambino.

6 A. 2. COLLOCAZIONE DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA NELLA REALTA SOCIO-AMBIENTALE La scuola dell infanzia San Cirillo è collocata nel rione di Sacconago e da un analisi del territorio si evidenzia una posizione privilegiata, vicina al centro cittadino ma contemporaneamente inserita in un contesto al di fuori dal traffico. La scuola può accogliere un massimo di 150 bambini/bambine divisi in 5 sezioni. Analizzando il bacino d utenza emerge che la maggior parte è a carattere residenziale e l altra, più ridotta, è costituita da coloro che scelgono la scuola in base alla vicinanza al posto di lavoro. La maggior parte delle famiglie dei bambini frequentanti è infatti composta da entrambi i genitori lavoratori. La struttura si colloca in una posizione di vicinanza ad altre istituzioni educative come L asilo nido Primi Passi, al scuola primaria Ada Negri, Pieve di Cadore e la scuola primaria di secondo grado Galileo Galilei. La cucina della nostra Scuola dell Infanzia fornisce i pasti anche al nido. A. 3. DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA SCOLASTICA La struttura della nostra scuola è centenaria, ma sono stati apportati miglioramenti strutturali, di sicurezza, ma anche estetici. Nella nostra Scuola gli spazi sono così suddivisi: Un ampio ingresso 5 grandi e luminose Aule didattiche 1 Sala per pranzo 1 Sala per la merenda Un ampio salone per i giochi, per le attività motorie e altri laboratori Una bellissima biblioteca Un antibagno Una sala medica Una grande cucina con dispensa Un ufficio-segreteria Un ampio cortile esterno Un giardino esterno con erba sintetica

7 A. 4. ORGANIZAZIONE GENERALE E VITA DELLA SCUOLA La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli strumenti e delle famiglie (dalle Indicazioni ). Per raggiungere tale traguardo la nostra scuola segue le nuove Indicazioni del settembre 2012 e : 1. fissa gli obiettivi generali del processo formativo; 2. fissa gli obiettivi specifici relativi ai diversi campi d esperienza; 3. i contenuti delle diverse attività didattiche proposte; 4. la metodologia e le strategie didattiche più efficaci; 5. la valutazione del lavoro svolto; 6. gli orari di frequenza scolastica; 7. il calendario scolastico; 8. gli incontri con i genitori; 9. i collegio docenti e le intersezioni. Le insegnanti fatte proprie le Indicazioni didattiche relative e tenendo presente della libertà di insegnamento, elaborano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative e le strategie più idonee. L attività didattica è così orientata alla qualità dell apprendimento di ciascun bambino e non ad una sequenza lineare e incompleta. Alla luce di ciò per rispondere nel modo più completo ed efficace ai bisogni del bambino, il Collegio Docenti opta per una struttura metodologica che prevede nell interno delle attività scolastica, diverse opportunità educative quali: la sezione l intersezione i laboratori e piccoli gruppi di attività individualizzata. Inoltre verranno proposte durante l anno attività extra quali: la psicomotricità la teatralità il laboratorio di musicalità il laboratorio di inglese Verranno, inoltre, fatte attività di raccordo per la continuità educativa sia con il nido che con la scuola primaria. La scuola dell infanzia è dotata di macchina fotografica, computer, stereo, lettori CD, proiettore, telo di proiezione e la disponibilità di usufruire del teatro Lux.

8 IL PERSONALE ALL INTERNO DELLA SCUOLA 1 Presidente ( parroco pro-tempore ) 1 coordinatrice 5 Insegnanti di sezione 2 Insegnanti di sostegno 1 Responsabile HACCP 1 Insegnante per il pre post scuola e per la nanna 10 Rappresentanti dei genitori 1 Cuoca 1 Aiuto cuoca e ausiliaria 1 Personale ausiliario Sono presenti nella struttura, anche figure di volontari che prestano un grande servizio per la nostra scuola e dei collaboratori professionali esterni: 1 Responsabile HACCP 1 responsabile della sicurezza RLS ORARI DEGLI ALUNNI PRE-SCUOLA 7.30/8.30 INGRESSO 8.30/9.00 I^ USCITA 13.15/13.30 II^ USCITA 15.15/15.30 POST-SCUOLA 15.30/18.00 CENTRO ESTIVO LE PRIME TRE SETTIMANE DI LUGLIO INSERIMENTO durante la riunione generale, informeremo i genitori su tempi e modi dell inserimento: per i bambini nuovi orari ridotti per 2/3 settimane a seconda delle necessità. Il calendario scolastico concordato dal Comune di Busto Arsizio, per tutte le scuole del suo territorio, sarà esposto in bacheca. Lì vi sarà affisso anche, settimanalmente, il menù predisposto dal Dietologo del Comune.

9 ORGANIZZAZIONE DI UNA GIORNATA TIPO : SCANSIONE DEI TEMPI E DELLE ATTIVITA' Ad eccezione del periodo di inserimento che segue una propria struttura oraria, l articolazione delle attività delle sezioni è la seguente: accoglienza (pre-scuola) accoglienza in sezione distribuzione della frutta e attività di routine attività libere e guidate in sezione preparazione al pranzo pranzo gioco libero in sezione, salone o cortile prima uscita preparazione al sonno dei piccoli che lo richiedono e attività libere o guidate in sezione riordino e saluto seconda uscita post scuola. IL SERVIZIO MENSA La preparazione dei cibi avviene all interno della scuola. I cibi sono sempre freschi e le cuoche provvedono a preparare le pietanze giornaliere sulla base di un menù suddiviso in cinque giorni della settimana con turnazione nelle quattro settimane del mese. Il menù è stato approvato dalla USL di Busto Arsizio ed è diviso in menù invernale ed estivo. I bambini con intolleranze alimentari o allergie, dovranno seguire l iter delle diete speciali che prevede domanda alla scuola presentando un certificato medico. MODALITA D ISCRIZIONE Le iscrizione per l anno scolastico 2015/2016, presso al scuola dell infanzia, si ricevono dall ultima settimana di gennaio, compilando l apposita Modulo d Iscrizione. Si riserva la precedenza : Ai bambini residenti nella parrocchia Ai bambini dello stradario Ai bambini che hanno i genitori che lavorano entrambi L iscrizione comporta, per i genitori, la presa di coscienza dell identità della proposta educativa della scuola e l impegno a rispettarla e a collaborare alla sua attuazione per il tempo in cui il bambino frequenterà la scuola.

10 LE REGOLE Vi preghiamo di prestare particolarmente attenzione a queste regole: Rispettare l orario di entrata e di uscita. Al momento dell ingresso affidare sempre il bambino ad una insegnate. Al momento dell uscita le insegnanti affideranno i bambini ai genitori. Qualora questi ( o chi solitamente ha l incarico ) non potessero venire a prendere il bambino personalmente, devono avvertire le insegnanti; la persona che ritira il bambino dovrà essere maggiorenne ed avere l autorizzazione scritta del genitore. Ricordarsi sempre, quando si entra e si esce, di chiudere con cura la porta e il cancello di accesso alla scuola. Guidare in modo prudente e attento vicino alla scuola, rispettando i divieti di sosta e le strisce pedonali. Le assenze del bambino sarebbe opportuno comunicarle alla scuola entro le ore 9.00 e se si protraggono oltre 5 giorni compilare il modulo di autocertificazione. I bambini non potranno essere accettati a scuola se presentano sintomi di malattia acuta in atto, quali febbre ( superiore a 37,5 ), dissenteria, vomito, otite, congiuntivite, esantema, stomatite. Si ricorda inoltre che a scuola è vietata la somministrazione de medicinali ai bambini. Il numero da chiamare in caso di bisogno è tel In occasione di compleanni, feste religiose o civili è possibile introdurre ESCLUSIVAMENTE torte e dolciumi confezionati o di pasticceria. Pidocchi (normativa A.S.L.): la prevenzione deve essere sempre effettuata nell ambito familiare. È fondamentale controllare scrupolosamente il capo in occasione di ogni lavaggio dei capelli e ricercare almeno una volta la settimana, in corrispondenza delle tempie e della nuca, le lendini (uova di pidocchio).

11 ORARIO: ENTRATA: dalle ore 8.30 alle ore 9.00 PRIMA USCITA: dalle ore alle ore USCITA: dalle ore alle ore Per uscite o entrate straordinarie avvisare sempre la coordinatrice o l insegnante di sezione e compilare l apposito modulo. PRE-SCUOLA: dalle ore 7.30 alle ore 8.30 POST-SCUOLA: dalle ore alle ore INSERIMENTO: durante la riunione generale, che si terrà a fine maggio, informeremo i genitori su tempi e modi dell inserimento: per i bambini nuovi orari ridotti per 2/3 settimane a seconda delle necessità OGNI GIORNO ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA CI SI PRESENTA CON: GREMBIULINO FAZZOLETTO CIABATTE o PANTOFOLE Settimanalmente si porta la BUSTINA DI TELA contenente: BAVAGLIA con elastico per piccoli e mezzani TOVAGLIOLO per i grandi ( forniti dalla scuola ) FEDERA e COPERTINA per il sonno Il tutto deve essere contrassegnato con NOME, COGNOME e CONTRASSEGNO del bambino. Alla scuola dell infanzia i bambini sono autonomi nell utilizzo dei servizi igienici, quindi non serve il pannolino. Per motivi di privacy, sicurezza e per migliorare l'autonomia del bambino, gli adulti non possono accompagnare i piccoli nei bagni della scuola e sostare nel salone, fatta eccezione per il mese di settembre che viene considerato come periodo d'inserimento.

12 Alla scuola dell infanzia non si viene con vestiti eccessivamente pesanti. La nostra scuola è ben riscaldata quindi è preferibile un abbigliamento a strati. Sono da evitare scarpe con legacci, meglio scarpe a strappo. Si ricorda che la scuola non risponde dello smarrimento o di guasti ad oggetti personali portati da casa quali giochi, gioielli, ecc. E opportuno guardare quotidianamente la bacheca dove sono esposti gli avvisi per i genitori e il menù settimanale.

13 B. Il curricolo esplicito B. 5. PROGETTAZIONE DELL ATTIVITA DIDATTICA i bambini iscritti all anno scolastico 2014/2015 sono 150, suddivisi in cinque classi eterogenee per età ( anni ) COME SI PROGETTA La nostra Scuola offre la possibilità al bambino di inciampare in domande curiose, attraverso una stimolazione mirata ed intenzionale che faccia scaturire nel bambino il desiderio di conoscere. l apprendimento avviene attraverso l azione, l esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali (dalle Indicazioni nazionali per il curricolo). IDENTITA Si sollecitano nel bambino gli atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazioni alla curiosità, ed esprimere e controllare le proprie emozioni e a rendersi sensibile a quelle degli altri. AUTONOMIA Tale conquista richiede che venga sviluppata nel bambino la capacità di compiere scelte autonome, di interagire con gli altri, aprirsi alla scoperta, di interiorizzare il rispetto pratico di valori universalmente condivisibili quali: la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell ambiente, la solidarietà, la giustizia e l impegno ad agire per il bene comune prendendo coscienza della realtà e sviluppando la libertà di pensiero. COMPETENZE La scuola consolida nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive; stimola la riorganizzazione delle esperienze, l interpretazione dei messaggi e lo sviluppo culturale e cognitivo. Significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull esperienza attraverso l esplorazione, l osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche; ascoltare, comprendere, rievocare azioni ed esperienze; descrivere, rappresentare e immaginare, ripetere con simulazioni e giochi di ruolo con linguaggi diversi.

14 B.6. CONTINUITA ORIZZONTALE E VERTICALE Progettare l azione educativa costruendo comunicazioni e collaborazioni con altre figure adulte ed enti che presidiano la crescita delle bambine e dei bambini, a partire naturalmente dalla famiglia. Particolare importanza assumono quindi le attività che vedono la partecipazione attiva dei familiari e la partecipazione nel territorio con altre scuole dell infanzia, biblioteche, musei, negozi, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, associazioni di volontariato ecc. come arricchimento di esperienze dirette. Molta importanza viene data alle iniziative con le scuole primarie, per accompagnare il bambino con attenzione nei delicati passaggi del suo percorso di apprendimento. B.7. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Formazione continua che si attua nello studio personale, nel confronto delle esperienze, nella collaborazione anche con altre scuole. Partecipazione a corsi di formazione. Partecipazione alle giornate pedagogiche, organizzate dalla F.I.S.M. (Federazione Scuole Cattoliche Materne ) con la coordinatrice di rete. Partecipazione ai corsi di aggiornamento

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