PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. Gallarate Cassano Magnago Busto Arsizio Saronno

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1 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Gallarate Cassano Magnago Busto Arsizio Saronno 1

2 Premessa Il Consiglio Europeo, a più riprese, ha invitato gli Stati membri, la Commissione Europea ciascuno nelle rispettive aree di competenza, ad individuare strategie coerenti e misure pratiche alfine di favorire la formazione permanente per tutti e lungo tutto l'arco della vita. L'Educazione degli adulti si può definire, quindi, come l'insieme delle opportunità educative formali (che si svolgono negli istituti di istruzione e formazione professionale e portano l'ottenimento di diplomi e di qualifiche riconosciute) e non formali (che si svolgono al di fuori delle strutture di istruzione e formazione e non fornisce certificati ufficiali) rivolte ai cittadini in età adulta finalizzate all'acquisizione di conoscenze e di competenze capitalizzabili e certificabili. In questa ottica l'educazione degli Adulti si inserisce come innovazione strategica nell'ambito del sistema formativo dell'unione Europea, che si configura come sistema integrato di istruzione e formazione professionale e lavoro, per l'affermazione dei diritti di cittadinanza, per partecipare alla creazione di un sistema integrato per la formazione di base in età adulta in cui siano coinvolti tutti i sistemi dell'educazione, per dare delle risposte alle persone in condizione di disagio sociale. CONTESTO IN CUI OPERA IL CPIA I Centri Provinciali per l Educazione degli Adulti (CPIA) sono stati istituiti con DM 25/10/2007 e con il Decreto del Direttore regionale Lombardia n del 5/06/2014. Essi costituiscono lo sviluppo di un lungo processo iniziato nel 1973 con l istituzione delle 150 ore. Sono una Istituzione scolastica autonoma, sono dotati di un proprio organico, hanno i medesimi organi collegiali delle istituzioni scolastiche, possono attingere o godere di donazioni da parte di enti privati e realizzano un offerta formativa strutturata per livelli di apprendimento. Si tratta di CENTRI e quindi di luoghi fisici di aggregazione. Le attività possono anche essere dislocate in sedi diverse, messe a disposizione da partner pubblici o privati. Sono PROVINCIALI cioè si riferiscono ad un area geografica che va oltre il Comune specifico in cui si trova la sede centrale. Le offerte di formazione sono organizzate verticalmente nel sistema formativo e orizzontalmente sul territorio in collaborazione con altre agenzie formative per dare adeguata risposta alle domande provenienti dal singolo, dalle istituzioni, dal mondo del lavoro L offerta formativa è duratura nel tempo, si sviluppa secondo differenti metodologie e contenuti; è basata sulla didattica modulare breve che garantisce la formazione secondo percorsi personalizzati che superano le barriere dell annualità scolastica tradizionale anche attraverso il sistema dei crediti formativi Sono rivolti agli ADULTI e quindi relativi a metodologie e tecniche andragogiche, adeguate ad un utenza adulta Il CPIA di Gallarate è inserito in una realtà sociale tipica di una zona industriale ampiamente diffusa sul territorio che sta a nord di una grossa metropoli cosmopolita. Il territorio è caratterizzato 2

3 da immigrazione interna, dal Sud al Nord Italia, ed esterna, dall Europa in particolare dell Est ed extra comunitaria (principalmente asiatica, sud americana e nordafricana). A differenti livelli e secondo diverse esigenze occorrono necessità formative di recupero di competenze come nel caso di italiani o di stranieri non ancora in possesso del titolo di scuola dell obbligo riconosciuto dallo stato italiano o di stranieri che hanno bisogno di apprendere la lingua italiana per inserirsi nella realtà sociale e lavorativa locale Esiste una consistente parte della popolazione inserita come terziario nelle aziende o nel pubblico impiego che manifesta il bisogno di rientrare in formazione relativamente all alfabetizzazione dei nuovi sistemi di comunicazione (informatica) e degli scambi comunicativi internazionali (lingue straniere). L allargamento degli orizzonti culturali genera il desiderio di crescita e riflessione intellettuale anche come una delle alternative per impegnare il proprio tempo libero, pertanto si coglie il piacere di tornare a interessarsi di letteratura, arte, musica. In questa ottica si inserisce l operato del CPIA di Gallarate che intende porsi nel territorio come agenzia di formazione attenta ai bisogni della popolazione adulta cui si rivolge. La prima azione del Centro consiste infatti, nell analisi dei bisogni dell utenza; quindi nella distribuzione delle risorse docenti assegnate dal MIUR e nella ricerca di altri collaboratori qualificati Ferma restando la finalità principale di recuperare le minoranze e gli svantaggi, garantendo la frequenza dei corsi di licenza media a cui possono accedere tutti coloro che abbiano compiuto i 16 anni entro il 31 dicembre dell anno di iscrizione e forniti di regolare permesso di soggiorno se extracomunitari, e l organizzazione dei corsi di italiano L2 per stranieri immigrati, il CPIA di Gallarate offre l opportunità a tutta la cittadinanza adulta di affinare linguaggi, sviluppare competenze base e saperi specifici, approfondire conoscenze culturali 3 FINALITA FORMATIVE DEL CPIA Il CPIA ha come finalità generale quella di favorire e garantire la possibilità di rientro in formazione della popolazione adulta a diversi livelli e secondo differenti esigenze ed aspettative Il CPIA è consapevole del fatto che gli adulti sono disponibili al rientro se i corsi 1.CONSENTONO USCITE DIRETTE VERSO IL LAVORO collaborazione col sistema della formazione professionale e delle imprese con orientamento all'occupazione 2. NON OBBLIGANO A RIPETERE COSE GIA' IMPARATE (A SCUOLA, SUL LAVORO ) crediti formativi, didattica differenziata per livelli, sbocchi intermedi certificati (qualifica, accertamento competenze, moduli ) 3

4 3. RESTITUISCONO AGLI ALLIEVI IL SENSO DEGLI ITINERARI PERCORSI stage, laboratorio, apprendimento attivo, personalizzato e individualizzato 4. CONSENTONO TEMPO LIBERO PER IL LAVORO E PER IMPEGNI DELLA VITA ADULTA poco lavoro a casa, orario settimanale ridotto, contrattazione della frequenza, attraverso un Patto formativo individuale 5. TENGONO CONTO DEI "SEGNI" DEL RAPPORTO FALLITO CON LA SCUOLA attenzione al rapporto personale, didattiche individualizzate, disponibilità dei docenti. Buona parte del successo dell'azione formativa si gioca sul terreno relazionale La metodologia dei corsi e il rapporto relazionale con i corsisti si rifanno, perciò, ai principi di andragogia e, quindi, si basano sui seguenti presupposti: 1. Per poter apprendere l'adulto deve sentire in sé il bisogno di conoscere. 2. L'adulto deve sentire che il proprio concetto di sé viene rispettato dall'educatore. Egli cioè deve essere collocato in una situazione di autonomia (vs dipendenza). 3. Nell'educazione dell'adulto ha un ruolo essenziale l'esperienza, sia come attività di apprendimento sia come pregresso, talvolta negativo, che costituisce una barriera di pregiudizi e abiti mentali che determina resistenza all'apprendimento. 4. L'apprendimento degli adulti è centrato sulla vita reale. 5. Le motivazioni più forti nel processo di apprendimento dell'adulto sono quelle interne: desiderio di una maggiore soddisfazione nel lavoro, auto-stima, qualità della vita ecc Inoltre, l utenza del CPIA comprende anche ragazzi ( > di 15 anni) respinti dal normale ciclo di istruzione obbligatoria ( drop out); la finalità del CPIA è di favorire il loro rientro in formazione. Le condizioni necessarie affinché ciò avvenga sono: Considerare il fallimentare rapporto con la scolarità pregressa. Considerare le problematiche specifiche di cui ciascuno è portatore (il ragazzo non si troverebbe a frequentare i corsi del CPIA se avesse avuto un percorso personale nella norma ) Operare per migliorare il senso di autostima personale Cercare di orientare verso percorsi formativi futuri Creare un ambiente comunicativo di cui lo studente si senta partecipe Pertanto il CPIA si propone di: 1. Assicurare ( per quanto possibile, data la condivisione di locali e strutture con altre istituzione educative) un clima favorevole all'apprendimento. Sia dal punto di vista della strutture 4

5 (funzionali, accoglienti ), sia dal punto di vista delle risorse (ricche, utilizzabili ), sia dal punto di vista dell'organizzazione (funzionale, non gerarchica, comunicativa ). 2. Creare un meccanismo per la progettazione comune. 3. Diagnosticare i bisogni di apprendimento. Elaborando un modello delle competenze. Valutando le discrepanze tra il modello delle competenze e il livello di sviluppo attuale dei discenti. E quindi formulando degli obiettivi di apprendimento. 4. Progettare un modello di esperienze di apprendimento. Non il semplice "programma" ma un vero e proprio progetto d'apprendimento, fondato su una serie di episodi tra loro correlati. 5. Mettere in atto il progetto (gestire le attività di apprendimento). 6. Valutare il progetto. 7. Favorire l apprendimento per contratto, personalizzato e responsabilizzante.( patto formativo individuale) Ciascun progetto formativo tiene conto, pertanto, di questi parametri Concetto di sé Esperienza Disponibilità Prospettiva temporale Orientamento all'apprendimento Autonomia I discenti costituiscono una risorsa per l'apprendimento. Compiti evolutivi dei ruoli sociali Applicazione immediata Centrato sui problemi La figura del Docente diventa quella di facilitatore dell apprendimento ( tutor ) che fonda il suo compito sui seguenti principi: a) ogni adulto è portatore di esperienze consolidate, è da esse che bisogna partire per innestare le nuove conoscenze b) l'apprendimento avviene per modifica degli schemi già posseduti non per aggiunta di nuove conoscenze c) il formatore deve sempre confrontarsi con le problematiche cognitive ed affettive dell'"essere adulto". ed il suo ruolo è sintetizzato nel seguente schema Condizioni di apprendimento Il discente sente il bisogno di apprendere. Principi di insegnamento 1. Il docente presenta agli studenti nuove 5

6 possibilità di auto-realizzazione. 2. li docente aiuta ogni studente a chiarire le proprie aspirazioni per migliorare il suo comportamento. 3. Il docente aiuta ogni studente a diagnosticare il divario tra la sua aspirazione e il suo livello di performance attuale. 4. Il docente aiuta gli studenti ad identificare i problemi che incontrano nella vita quotidiana a causa delle lacune nella loro preparazione. L ambiente dell apprendimento è caratterizzato da confort materiale, fiducia e rispetto reciproci, disponibilità ad aiutarsi reciprocamente, libertà di espressione e accettazione delle differenze. 5. Il docente predispone condizioni materiali (per quanto riguarda i posti a sedere, il fumo, la temperatura, la ventilazione, l illuminazione, la decorazione dell ambiente) confortevoli e che favoriscano l interazione (preferibilmente, che nessuno sieda dietro ad un altro). 6. Il docente accetta ogni studente come una persona di valore e rispetta i suoi sentimenti e le sue idee. 7. Il docente cerca di favorire l instaurazione di rapporti di fiducia e aiuto reciproci tra gli studenti incoraggiando attività di cooperazione e astenendosi dal favorire la competitività e la tendenza a dare giudizi. 8. li docente manifesta i suoi sentimenti e contribuisce con le sue risorse alla ricerca comune, come un discente fra gli altri. I discenti percepiscono gli obiettivi di un esperienza di apprendimento come propri. 9. Il docente coinvolge gli studenti in un processo comune di formulazione degli obiettivi di apprendimento in cui vengano tenute in considerazione le esigenze degli studenti, dell istituzione, del docente, della materia e della società. 6

7 I discenti accettano di condividere la responsabilità di progettare e attuare un esperienza di apprendimento, e perciò si sentono impegnati in essa. 10. Il docente comunica il suo pensiero sulle opzioni disponibili per la progettazione delle esperienze di apprendimento e per la selezione dei materiali e dei metodi e coinvolge gli studenti nelle decisioni comuni riguardo a queste opzioni. I discenti partecipano attivamente al processo di apprendimento. Il processo di apprendimento è collegato all esperienza dei discenti e ne fa uso. 11. Il docente aiuta gli studenti ad organizzarsi (gruppi di progettazione, team di apprendimento-insegnamento, studio individuale, ecc.) per condividere la responsabilità nel processo comune di ricerca. 12. Il docente aiuta gli studenti a utilizzare le proprie esperienze come risorse per l apprendimento mediante l uso di tecniche quali la discussione, il role playing, il metodo dei casi, ecc. 13. li docente presenta le sue risorse con gradualità, adattandole al livello di esperienza dei suoi studenti. 14. Il docente aiuta gli studenti ad applicare le loro nuove conoscenze alla loro esperienza, rendendole cosi più significative e integrate. I discenti sentono che stanno progredendo verso i loro obiettivi. 15. Il docente coinvolge gli studenti nella formulazione di criteri accettabili da tutti, in base ai quali misurare i progressi verso gli obiettivi di apprendimento. 16. Il docente aiuta gli studenti a sviluppare e ad applicare delle procedure di auto-valutazione secondo questi criteri. Il percorso formativo si articola attraverso diversi momenti 1. L'ACCOGLIENZA Non è un atto di diagnosi cui segua una terapia, ma è di già un momento del percorso formativo. 7

8 1. lo staff discute in gruppo i dati complessivi comunicati dai corsisti nel primissimo questionario di contatto - età - scolarità precedente - stato civile - formazione extra-scolastica - esperienze di lavoro - giudizio sulla scolarità precedente - importanza delle esperienze precedenti sul rientro 2. discussione guidata - tempo dedicato alla formazione fino al momento attuale - utilità / inutilità per la vita normale di quello che è stato appreso a scuola (chiedere esempi) - ragione dell'abbandono degli studi (sollecitare racconti) 3. schematizzazione in progress da parte dell'insegnante (conservare il risultato) 4. interviste individuali, nelle quali l'intervistatore (parte attiva, non semplice ascoltatore) sollecita alcuni punti problematici: - qual è l'immagine della "persona colta" che ha il corsista? (chiedere esempi) - come si assolve "intellettualmente" un compito? Esempio: progettare un viaggio, argomentare una discussione, raccogliere informazioni ecc. - L'utilità/inutilità della scuola. Quali sono le persone importanti della precedente esperienza scolastica? Quali sono le esperienze extra-scolastiche che ti hanno insegnato qualcosa? - quali modalità di lavoro scolastico hai sperimentato? temi, riassunti, ricerche, studio mnemonico, in quali aveva più difficoltà, in quali meno? - Hobby, sport, educare i figli, corsi vari: occasioni di formazione - In quali occasioni ti sei accorto di avere "imparato qualcosa"? 5.In una fase successiva, l'intervistatore ricava dall'intervista (tramite la sua analisi degli appunti presi durante lo svolgimento di essa) una proposta di crediti espliciti ed impliciti, contratta con l'intervistato tale proposta che verrà poi esaminata dal consiglio di classe (insieme con l'esito dei test) in fase di collocazione del corsista al livello. 2. LA VALUTAZIONE DEI LIVELLI D'INGRESSO Pur essendo una fase non immediata del rapporto, è comunque una fase necessaria. Deve però essere impostata con particolare cautela: parte da compiti concreti, cioè non chiedendo all'adulto che rientra di accedere immediatamente all'astrazione valorizza le conoscenze e le competenze già possedute parte dal quotidiano, dall'immediato, dal già noto si avvicina lentamente all'astrazione, alla concettualizzazione 3. IL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE 8

9 1. È necessario che gli allievi conoscano e sottoscrivano le finalità del corso. 2. Gli allievi devono essere messi in condizione di voler imparare. 3. Nella situazione di apprendimento il clima deve essere amichevole e informale. 4. Gli allievi devono partecipare attivamente e accettare di assumersi una parte della responsabilità del processo di apprendimento. 5.L'apprendimento deve essere in relazione con e utilizzare le esperienze degli allievi 6. Gli allievi devono essere in grado di apprendere secondo il proprio ritmo. 7. Ogni allievo deve essere consapevole dei propri progressi e in condizione di provare un senso di realizzazione. 8. Le metodologie di insegnamento devono essere variate. 9. L insegnante deve possedere un programma flessibile per il corso. 4. L ATTIVITA DIDATTICA In linea generale nello svolgimento delle unità d apprendimento si adotta la DIDATTICA BREVE, il cui scopo è quello di determinare una significativa riduzione dei tempi necessari all'insegnamento e all'apprendimento dei contenuti disciplinari, ma nel rispetto del rigore scientifico e dei contenuti stessi. Essa si pone come elemento fondamentale per una didattica rivolta all'adulto che è caratterizzata proprio da una scarsa disponibilità di tempo e dalla necessità di raggiungere rapidamente determinati obiettivi. La didattica breve si fonda su una serie di moduli indipendenti tra loro, ciascuno dei quali è composto da unità di apprendimento dipendenti tra loro. Con le risorse disponibili, Vanno istituiti laboratori di rinforzo/recupero attivi durante tutto l anno scolastico, al fine di permettere il recupero dei moduli non superati e/o non frequentati. PROPOSTE - ORGANIZZAZIONE CPIA GALLARATE Fasce di intervento per priorità 9

10 Integrazione immigrati stranieri Corsi di italiano L2 per livelli in differenti fasce orarie Certificazione europea italiano lingua straniera ( CILS PLIDA -) Sportello accoglienza Convenzioni con associazioni ed enti pubblici e privati Contatto con ufficio immigrazione comune di Gallarate Raggiungimento titolo di studio dell obbligo per la popolazione adulta sprovvista Revisione unità d apprendimento nell ottica delle competenze funzionali Predisposizione unità d apprendimento per cultura generale Flessibilità degli interventi e organizzazione di laboratori di rinforzo/ recupero Contatti con organizzazioni del lavoro e scuole Previsione unità d apprendimento modulari per autoapprendimento Previsione di più sessioni di esame Certificazione dei crediti formativi Supporto italiano L2 per stranieri eventualmente inseriti nei corsi Predisposizione di modulistiche snelle che supportino i lavoratori nella formazione. Recupero diploma scuola secondaria di secondo grado Corsi di alfabetizzazione all informatica Corsi di preparazione alla certificazione europea ECDL Corsi di preparazione alle certificazioni europee delle lingue* Partenariato con Istituti Superiori Serali di Gallarate- Busto-Saronno Castellanza Organizzazione di corsi intensivi durante l anno Organizzazione di corsi intensivi durante l anno Organizzazione di corsi intensivi durante l anno Convenzione con enti sedi di esame Chi siamo 10

11 I Centri Provinciali per l Istruzione degli Adulti (CPIA) sono istituzioni pubbliche statali dedicate all'istruzione degli adulti. Sono organizzati in Reti territoriali di servizio - articolate in sedi centrali e altri punti di offerta formativa diffusi nel territorio - per meglio raggiungere, con i propri corsi, l'utenza adulta che lo richieda. Partner di rete sono gli Istituti Scolastici di II grado, con corsi serali, gli Enti di Formazione, gli Enti Locali e tutti i soggetti pubblici e privati che, a vario titolo, si occupano di istruzione e formazione degli adulti. Il CPIA costituisce il punto di riferimento istituzionale per il coordinamento e la realizzazione di azioni destinate alla popolazione adulta, per favorire l'innalzamento dei livelli di istruzione e/o il consolidamento delle competenze chiave per l'apprendimento permanente nonché le certificazioni internazionali dei vari percorsi formativi. Le attività dei CPIA sono rivolte ai cittadini italiani e stranieri che abbiano compiuto almeno i 16 anni. Cosa offriamo Corsi di alfabetizzazione nella lingua italiana dal livello A0 al livello A2. Corsi per il conseguimento della licenza media (diploma conclusivo primo ciclo di istruzione) Corsi serali per il conseguimento delle competenze di base per l assolvimento dell obbligo scolastico, in collaborazione con Istituti Tecnici, Professionali ed Artistici Corsi per la certificazione della conoscenza della lingua italiana fino al livello C2 Stretta collaborazione, mediante apposite Commissioni, con gli Istituti Tecnici, Professionali ed Artistici che attivano Corsi serali per il conseguimento dei relativi diplomi Corsi di alfabetizzazione e licenza media, nonché corsi serali di Istituti secondari di secondo grado negli Istituti di prevenzione e pena Corsi monografici di cultura generale lingue straniere, informatica, economia ecc. riservati agli adulti, nell ottica dell apprendimento permanente PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA NEI CTP 11

12 I CTP per loro istituzione sono agenzie di formazione in continua riorganizzazione, in quanto adattano i percorsi all utenza che mano a mano si iscrive e frequenta i corsi proposti. Proprio per questo motivo, non esistono programmi ministeriali ai quali riferirsi, libri di testo ai quali rapportarsi e suddivisioni orarie a cui attenersi. Ai sensi dell. art. 11 comma 10 del DPR 263/12 è necessario fare riferimento alle linee guida emanate dal MIUR. I CTP sono nati per rispondere alle esigenze della formazione permanente e dei percorsi di apprendimento personalizzati fondati sullo sviluppo di competenze utili allo svolgimento di attività quotidiane e professionali ( competenze funzionali) I Docenti inseriti nei CTP quindi sono tutor di percorsi apprenditivi e rimodellano l organizzazione del proprio monteore ( senza cambiare l orario di presenza, approvato dal Dirigente ad inizio anno) relativamente ai bisogni che, di volta in volta, si presentano. L organizzazione proposta a Settembre (mese di inizio dell anno di formazione), pertanto, potrebbe essere variata più volte durante l arco dell anno. Sempre relativamente a quanto sopra detto, le ammissioni ai CTP sono continue, seppur gestite in tempi /moduli di nuova accoglienza, (per i corsi di licenza media il termine è fissato al 31 ottobre, salvo restando la possibilità di accettare nuove iscrizioni, oltre tale data, su motivato parere del C.D. che tiene conto di possibili crediti certificati da appositi test). Quindi è possibile e del tutto normale che si parta a settembre/ottobre con corsi composti da un numero limitato di persone e che la situazione evolva poi nel tempo ( a volte, come nel caso dell italiano a stranieri quasi triplicando il numero dei frequentanti o come negli istituti di prevenzione e pena dove gli utenti possono cambiare numericamente per particolari situazioni giudiziarie). E comunque nelle finalità dei CTP garantire, soprattutto alle fasce più deboli, il raggiungimento di competenze funzionali essenziali ( che è differente da minime), perciò il Coordinamento dei CTP deve monitorare il continuo flusso dei nuovi frequentanti, che necessitano di fasi di inserimento, in alcuni casi di recupero di abilità, riprogettando l utilizzo delle compresenze, alcune delle quali volutamente ad inizio anno potrebbero essere state dedicate ad attività diverse da quelle di lezione con i corsisti. Il Docente CTP, deve operare in un ottica completamente differente da quella delle altre istituzioni scolastiche, dove c è una classe, una progettazione di massima con adattamenti personalizzati per casi particolari; deve operare nella continua flessibilità e nella ricerca di strategie per il raggiungimento di obiettivi personalizzati. Deve, perciò, uscire dall ottica della materia a lui assegnata per lavorare in team, dove ognuno è responsabile del tutto e adatta la propria professionalità alle esigenze dell utenza. E chiaro quindi che, con l arrivo di nuovi corsisti, portatori di ulteriori bisogni, l attività didattica viene rivisitata. In particolare, oltre a problematiche legate ai singoli casi personali, si pone il problema di chi ricomincia e deve inserirsi in una realtà apprenditiva in evoluzione. L unico modo di risolvere questo problema è operare secondo una didattica breve-modulare: il percorso apprenditivo è suddiviso in moduli, ognuno dei quali è formato da unità d apprendimento, i corsisti che si inseriscono durante l arco dell anno, affronteranno i moduli che gli altri hanno già trattato, nelle ore che i Docenti hanno progettato per il recupero di questi moduli anche per i corsisti già frequentanti o in altre ore organizzate sulla base delle compresenze dei docenti. I corsisti stranieri che necessitano di consolidare o apprendere la lingua italiana possono usufruire dei corsi di italiano per stranieri organizzati dal CTP, in modo da poter avere un monteore di compresenze di docenti che si occupano dei corsi di licenza media più elevato per accogliere e rispondere in modo efficace alle nuove emergenze che via via si presentano. Anche nei corsi di italiano per stranieri si presenta il problema di corsisti che si iscrivono durante l arco dell anno di formazione. In base alle loro competenze linguistiche di italiano L2 vengono inseriti nei vari corsi organizzati. Vengono progettate le necessarie ore di recupero in cui accogliere i corsisti, che si ritiene opportuno possano frequentare comunque i corsi iniziati, per permettere loro di affrontare i moduli a cui non hanno partecipato. 12

13 Nel caso in cui ( soprattutto per i principianti senza alcuna competenza di lingua italiana) il numero dei corsisti è ingente e le condizioni di inserimento sono limitate, si rivede l organizzazione dei corsi e si procede alla riprogettazione di alcuni di essi relativamente al monteore settimanale che potrebbe essere ridotto di qualche intervento per favorire la formazione di un nuovo corso in grado di rispondere alle sopravvenute esigenze. Per quanto riguarda i corsi brevi modulari, se si è nell ambito delle prime due lezioni e se il numero dei frequentanti il corso è inferiore al numero stabilito nella progettazione, è possibile inserire dei nuovi corsisti, in altro caso si ricevono ugualmente le iscrizioni creando una lista d attesa che, raggiunte le 12 unità, può dare il via ad un nuovo corso con le stesse finalità, la stessa metodologia e gli stessi contenuti dell altro. CORSI PER IL RECUPERO DELLA LICENZA MEDIA I corsi di licenza media che si tengono nei CPIA sono rivolti ad un pubblico adulto sprovvisto della certificazione dell obbligo scolastico prevista dalla vigente legislazione italiana. Si tratta di adulti italiani la cui età varia dai 18 ai 60 anni che rientrano in formazione per regolamentare il loro rapporto di lavoro o per proprio desiderio di terminare un percorso, per vari motivi, interrotto; di ragazzi italiani dai 16 ai 18 anni (drop out) in qualche modo emarginati dalla scuola secondaria di primo grado e soggetti ad abbandono scolastico; di stranieri immigrati, non in possesso del titolo di studio relativo all assolvimento dell obbligo scolastico nel proprio paese di origine, che necessitano di una certificazione utile ai fini lavorativi e/o di studio Le finalità e le metodologie di intervento sono, pertanto, completamente differenti da quelle adottate nella scuola secondaria di primo grado, frequentata dai ragazzi in età compresa tra gli 11 e i 16 anni Il corso generalmente si svolge in un anno di formazione (8 mesi da ottobre a maggio) con frequenza settimanale di 5 giorni per tre ore al giorno ( orario pomeridiano e serale) ed esame finale a giugno. E prevista la possibilità di maturare dei crediti formativi se, per motivi diversi il corsista non è in grado di sostenere l esame finale. Tali crediti saranno utili ad una successiva sessione di esami. E, infatti, possibile, se necessario, istituire una sessione di esami a febbraio. Le iscrizioni sono accettate fino alla fine di dicembre. Le aree di formazione sono: italiano lingua straniera - inglese - matematica tecnica cultura generale (storia, geografia, scienze) 13

14 Gli interventi settimanali di 60 m. ciascuno, sono così distribuit*i: 6 interventi di italiano ( comprensivi dell area storico-geografica) 3 interventi di inglese 4 interventi di matematica ( comprensivo dell asse scientifico) 2 interventi di tecnica * Il residuo orario degli organici verrà utilizzato nel recupero/potenziamento secondo le esigenze dell utenza. Quindi, non si deve intendere la presenza contemporanea di due docenti come ore di compresenza ma di laboratorio in piccoli gruppi o per attività uno a uno. DOCUMENTO DELLE COMPETENZE Per la peculiarità in cui si trova ad operare il CPIA, si redige un documento delle competenze che rappresenta le linee guida a cui i Docenti impegnati nell insegnamento nei corsi di licenza media devono attenersi La normativa dei CPIA prevede una suddivisione per assi e non per materie in quanto è la competenza generale la finalità di ogni progettazione didattica Tutte le aree di insegnamento hanno come finalità il raggiungimento di competenze minime immediatamente spendibili nella concretezza della quotidianità dell utente che volontariamente si presenta al nostro Centro AREA DI LINGUA ITALIANA La finalità dell area di lingua italiana è la competenza di saper formulare semplici comunicazioni legate ai bisogni della quotidianità negli ambiti informali e formali in cui gli utenti vivono. Le abilità da sviluppare sono il parlato e l ascolto, il letto e lo scritto L obiettivo del parlato è raggiungere una competenza minima per formulare richieste e rispondere a comunicazioni concrete legate a bisogni reali in ambito formale e informale L obiettivo dell ascolto è raggiungere una competenza minima per comprendere richieste e comunicazioni concrete legate a bisogni reali in ambito formale e informale L obiettivo della lettura è raggiungere una competenza minima per comprendere testi scritti di situazioni concrete in ambito formale e informale L obiettivo della scrittura è raggiungere la competenza minima per formulare semplici messaggi scritti necessari a comunicare in ambiti concreti e reali della quotidianità dell individuo In caso di stranieri con scarse competenze in lingua italiana si rimanda al documento dell italiano per stranieri, in quanto il percorso da seguire è lo stesso AREA DI CULTURA GENERALE Quest area non intende essere un compendio di storia, geografia, educazione civica. Anche l area della cultura generale risponde ai bisogni concreti dell utenza, pertanto si tratta di dare competenze di cittadinanza spendibili nell attualità del sistema statale italiano ed europeo 14

15 La cultura generale ha quindi la finalità di mettere l utente nella condizione di muoversi attraverso gli apparati amministrativi, dei servizi e burocratici della struttura sociale in cui è inserito Gli obiettivi di quest area non sono quindi contenutistici, ma di competenza rispetto alle modalità dei diritti doveri dei cittadini che vivono nella Comunità Europea Anche le nozioni di contenuto geografico rientrano in questo ambito di cittadinanza essendo orientative al territorio italiano ed europeo come complesso politico amministrativo TUTORAGGIO Al Docente incaricati viene assegnato l impegno di tutoraggio agli studenti AZIONE DI TUTORAGGIO AI CORSISTI disponibilità di un ora di ricevimento settimanale in cui i corsisti possono prenotare un colloquio ( i corsisti riceveranno comunicazione scritta dell orario e del giorno) aiuto ed assistenza in caso di eventuali problemi manifestati dallo studente riferimento ai colleghi di eventuali problematiche emerse dal o dai corsisti gestione, in fase di coordinamento degli interventi, di problematiche didattico- educative contatti telefonici in caso di assenze prolungate e non giustificate registrazioni di variazioni al patto formativo precedentemente concordate con i colleghi oltre che con i corsisti ( ad es. azioni di recupero e/o rinforzo) CORSISTI MINORENNI distribuzione dei libretti personali per le giustificazioni delle assenze controllo delle firme riconosciute dalla scuola ( genitori o chi preposto alla tutela del minore) controllo e visto delle giustificazioni delle assenze e dei permessi di uscita tramite moduli del libretto personale vigilanza durante la permanenza nell Istituto in particolare durante l intervallo CONTATTI CON LE FAMIGLIE DEI MINORENNI convocazione dei colloqui individuali ( secondo il calendario stabilito ) con avviso scritto dato 5 giorni prima e debitamente controfirmato dalle famiglie ( controllo delle firme) convocazione della distribuzione delle schede di valutazione quadrimestrali con convocazione scritta, data 5 giorni prima e debitamente controfirmata dalle famiglie ( controllo delle firme) convocazione straordinaria scritta o telefonica in caso di rilevanti problemi, anche di assenze prolungate contatti telefonici periodici con le famiglie impossibilitate a presentarsi al Centro comunicazioni e avvisi scritti di vario genere necessari durante l anno di formazione PROGETTAZIONE 15

16 Fatto salvo che la progettazione e preparazione delle unità d apprendimento relative alle discipline di insegnamento affidate a ciascun Docente rientra nelle 40 più 40 ore della funzione docente, all insegnante, cui viene riconosciuto, nell orario di servizio, un tempo da dedicare alla progettazione è richiesto di coordinare eventuali interventi operati da tutto il team ( es. unità d apprendimento per gli analfabeti) di organizzare operativamente gli interventi interdisciplinari Linee guida per la valutazione La valutazione dei corsisti frequentanti corsi di recupero di licenza media pone diversi ordini di problemi, dalle modalità di valutazione a quelle di certificazione, alla necessità di tener conto del singolo percorso di apprendimento. Dall'emanazione della legge n. 517 del 4 agosto 1977 ad oggi, l'approccio alla valutazione nelle istituzioni formative e scolastiche è positivamente cambiato. Accanto alla funzione certificativa si è andata sempre più affermando la funzione regolativa in grado di consentire, sulla base delle informazioni via via raccolte, un continuo adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli alunni e ai traguardi programmati per il miglioramento dei processi e dei risultati, sollecitando, altresì, la partecipazione degli apprendenti al processo di apprendimento. L art. 4 del DPR n. 275/1999, relativo all autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, assegna alle stesse la responsabilità di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli studenti L adattamento delle unità d apprendimento ai singoli studenti comporta un adattamento della valutazione, Le modalità di valutazione vanno adeguate alla peculiarità formativa ed educativa esplicitata nei documenti operativi dei corsi di licenza media e con le finalità del Patto formativo individuale stipulato con lo studente che costituiscono l impianto andragogico, didattico ed organizzativo relativo ai corsi di licenza media del CTP EDA di Saronno. Per il consiglio di classe che deve valutare nel corso dell anno scolastico diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica e professionale precedente, gli esiti raggiunti, le abilità e le competenze possedute e acquisite. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella certificativa si prendono in considerazione, i crediti formativi, il percorso del corsista, i progressi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate.. Per il corsista, la valutazione deve essere un modo per comprendere il proprio percorso apprenditivo ed eventualmente riorientarlo e riorganizzarlo ( anche con l aiuto del tutor preposto) 16

17 Pertanto anche la terminologia degli indicatori deve rispondere a tali esigenze ed essere esplicita, non repressiva, adeguata ad un utenza adulta, indicativa del percorso apprenditivo passato e futuro E necessario quindi che il Docente non consideri l atto di valutazione come un messaggio di gratificazione o punizione rivolto all apprendente ma come un momento fondamentale in cui verificare oggettivamente il percorso apprenditivo personale di ogni studente, rapportandolo alla situazione iniziale di ognuno, ai progressi anche minimi rilevati. Di conseguenza la valutazione non può intendersi come la somma matematica degli esiti di verifiche che, stabilite secondo una rigida tempistica, costituiscono atti ufficiali cui riferirsi. E importante che il processo di valutazione si riferisca alla crescita dell individuo e ne favorisca lo sviluppo. La valutazione è un atto complesso, che considera la situazione iniziale di ciascun apprendente, le osservazioni sistematiche e occasionali rilevate durante il percorso che si intende valutare, i risultati di verifiche svolte in itinere secondo le tempistiche e le necessità ritenute opportune da ciascun docente, considerando la propria progettazione e tenendo presente la personalizzazione dei percorsi di ognuno, i crediti formativi calcolati sulla base degli obiettivi minimi richiesti. Ogni utente ha differenti caratteristiche, bisogni, competenze, stili di vita e aspettative di spendibilità del titolo in uscita, in base ai quali si concorda il patto formativo. La valutazione è perciò lo strumento che permette di registrare e rendicontare il percorso apprenditivo per confrontarlo ed, eventualmente, riadeguarlo al patto formativo insieme all apprendente. Si tratta di una valutazione complessiva di competenze, che tiene conto delle abilità integrate per assolvere a compiti, il saper fare, quindi non basato sulle sole conoscenze (i contenuti) o sullo sviluppo di singole abilità. Essendo i progetti apprenditivi personalizzati realizzati in unità d apprendimento per obiettivi formativi, i descrittori valutativi devono riferirsi agli obiettivi e in base ad essi suggerire eventuali strategie di rinforzo o di recupero. I descrittori valutativi sono accompagnati dalla valutazione numerica decimale secondo il seguente schema: OBIETTIVO RAGGIUNTO CON SUCCESSO 10-9 OBIETTIVO RAGGIUNTO 8-7 OBIETTIVO COMPLESSIVAMENTE RAGGIUNTO 6 OBIETTIVO PARZIALMENTE RAGGIUNTO, CON NECESSITA DI ULTERIORE APPLICAZIONE 5 OBIETTIVO NON RAGGIUNTO 4 17

18 CONDOTTA???? PROVE D ESAME FINALI Al termine dell a.s., in base al risultato degli scrutini, i candidati ammessi all esame devono sostenere: 1. Prova scritta di italiano 2. Prova scritta di matematica 3. Prova scritta di lingua straniera 4. Eventuale prova nazionale (fino all a.s. 2013/2014 è stata sospesa per i CTP) 5. Colloquio orale pluridisciplinare Modalità di predisposizione delle prove scritte Ciascuna prova scritta deve essere strutturata secondo item graduati per livelli di competenza che partano dagli obiettivi minimi Un apposita Commissione è istituita al fine di predisporre le prove d esame comuni alle quattro sedi di erogazione del servizio che fanno capo al CPIA di Gallarate Modalità di predisposizione dello svolgimento del colloquio pluridisciplinare Mettere il candidato nelle condizioni di poter esporre l esperienza del percorso culturale svolto Il colloquio non verte sulla mera elencazione di contenuti/nozioni ma è un dialogo finalizzato a dimostrare i progressi ed il livello culturale generale raggiunto, tenuto conto della situazione iniziale di ciascun candidato. ALFABETIZZAZIONE ITALIANO L2 PER STRANIERI L'insegnamento della lingua italiana agli stranieri è uno dei compiti che i CPIA devono assolvere. Nella loro istituzione i CPIA sono enti di istruzione e formazione per l'integrazione degli immigrati nel contesto sociale italiano veicolato dalla fruizione della lingua italiana. Le ultime normative in materia di immigrazione pongono i CPIA in posizione fondamentale per la realizzazione dei progetti apprenditivi della lingua italiana, in quanto vengono riconosciuti istituzioni in grado di attestare le competenze di livello A2 di lingua italiana richieste dal Decreto del 4/6/2010. Con il DPR 179/2011, che emana il regolamento per l'accordo d'integrazione tra lo straniero e lo Stato Italiano, ai CPIA è affidato l'incarico di tenere i corsi di Educazione alla Cittadinanza previsti dal Decreto. 18

19 Quindi orientare l'insegnamento della lingua italiana ai bisogni comunicativi immediati, operando una selezione di input linguistici riferiti ai possibili contesti comunicativi in cui l'immigrato si trova ad interagire in Italia, fornire le competenze, almeno minime, per assolvere le richieste previste dalle normative vigenti è l'ottica di azione del CPIA che fissa come obiettivo generale la sopravvivenza e l'integrazione dell'immigrato nel Paese ospitante. Il CPIA di Gallarate progetta i propri interventi formativi tenendo presente l importanza di: Coinvolgere l immigrato in un progetto di didattica orientata all azione, basata su compiti comunicativi direttamente collegati con il territorio e l ambiente in cui si trova inserito Rispettare la motivazione dell immigrato, essenzialmente integrativa, orientando l insegnamento in un ottica comunicativa, pragmatica e soprattutto interculturale Fare assumere all immigrato in modo responsabile e consapevole l impegno della sua formazione Valorizzare le competenze e il bagaglio culturale di ciascun apprendente (PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE) già disponibili in partenza o acquisite in itinere da ciascun apprendente Mettere l immigrato in grado di confrontarsi con la lingua standard di uso comune che sarà poi l'italiano che incontrerà quotidianamente sul luogo del suo inserimento lavorativo e sociale Dare all'apprendente gli strumenti minimi per affrontare gli impegni linguistici previsti dalle normative in materia di immigrazione Adeguare l input linguistico al livello di competenza dei destinatari, con caratteristiche tali da permettere una progressione più rapida nella competenza interlinguistica Sviluppare strategie di tipo cognitivo spendibili anche fuori dalla classe, quando l apprendente si troverà di nuovo in situazioni di apprendimento spontaneo Ispirare gli interventi a principi glottodidattici di tipo comunicativo-funzionale Tenendo presente quanto sopra descritto e in base alle risorse di organico si organizzano i seguenti corsi rispondenti al Quadro Comune Europeo delle Lingue che ogni operatore del CPIA è tenuto a conoscere CORSI DI LIVELLO A0 ( per l apprendimento della letto-scrittura per apprendenti analfabeti totali o semianalfabeti) CORSI DI LIVELLO A1 CORSI DI LIVELLO A2 CORSI DI LIVELLO B1 CORSI DI LIVELLO B2 CORSI DI PREPARAZIONE ALL'ESAME A2 su richiesta e a pagamento CORSI DI LIVELLO C1 E C2 Si predispone una larga offerta formativa per i corsi di livello A1 e A2 la cui richiesta è ingente. 19

20 INSERIMENTO NEI CORSI L'inserimento nei corsi avviene dopo l'iscrizione presso la Segreteria Amministrativa che si prende carico di controllare la validità dei documenti necessari e fotocopiarli ( documento d'identità, permesso di soggiorno o ricevuta della richiesta presso le Prefetture; è possibile accettare anche gli utenti con visto d'ingresso valido e/o con documento di sanatoria o di rifugiato e codice fiscale). All'iscrizione, segue un colloquio, un test d'ingresso necessario a stabilire il livello di partenza e il conseguente inserimento nel corso adeguato. E formalizzato dal Patto formativo individuale. I corsi sono attivi dalla seconda metà di settembre. E' possibile ricevere iscrizioni anche a corsi già iniziati, entro la fine di aprile. Le nuove iscrizioni vengono gestite in tempi /moduli di nuova accoglienza che prevedono di riformulare le offerte formative e i gruppi di utenti per accogliere i bisogni dei nuovi utenti e per colmare i divari apprenditivi.. CERTIFICAZIONI LINGUA ITALIANA Il CPIA di Gallarate ha sedi riconosciute per la somministrazione degli esami di Certificazione dell'italiano come lingua straniera (CILS) dell'università per Stranieri di Siena e PLIDA della Società Dante Alighieri di Roma (e la certificazione CELI dell Università di Perugia). Quindi, secondo la calendarizzazione decisa ogni anno dai Centri Certificatori, organizza le sessioni di esame per tutti i livelli del Quadro Comune Europeo delle Lingue, aperte a tutti gli stranieri anche non frequentanti i corsi offerti dal CPIA. Gli esami sono a pagamento a carico del candidato sia interno che esterno al CPIA, secondo le tabelle fornite dagli Enti Certificatori. Per la somministrazione delle prove scritte, inviate dagli Enti Certificatori, si avvale della collaborazione di tutti gli operatori in servizio presso le sedi del CPIA che devono attenersi scrupolosamente alle indicazioni date dall'ente certificatore; per la somministrazione delle prove orali si avvale solo di somministratori in possesso del certificato di somministratore rilasciato dagli Enti Certificatori. I Docenti che hanno tenuto i corsi di italiano non possono in alcun modo somministrare le prove d'esame o fare assistenza ai candidati che sono stati loro corsisti. Il CPIA, come da normativa, somministra le prove di livello A2 ai corsisti che hanno frequentato i corsi di italiano per stranieri del CPIA o i corsi di italiano tenuti da enti e associazioni convenzionati con il CPIA che si attengono scrupolosamente alle linee guida approntate. Le prove vengono inviate dall'ufficio Scolastico Territoriale di Varese, hanno valore nazionale per l'attestazione delle competenze linguistiche di livello A2 richiesto dalle Prefetture per il permesso a punti (Accordo d'integrazione) e per la Carta di lungo soggiorno CE. Le date delle sessioni di esame si accordano con l'ust di Varese e il CPIA di Varese e si svolgono due volte l'anno, in febbraio e in giugno. Il personale operante nel CPIA è coinvolto nella somministrazione delle prove; la correzione è a carico della Commissione degli Esami. Sulla base della normativa : 1. L accesso ai corsi è riservato a corsisti forniti con regolare permesso di soggiorno o di formale richiesta presso le Prefetture/Questure o di documento di regolarizzazione / rifugiato politico rilasciato da Prefetture/Questure e/o di visto d'ingresso valido 2. Se minorenni, possono iscriversi anche corsisti non in regola con il permesso di soggiorno 3. I cittadini europei possono partecipare senza necessità di permesso di soggiorno 20

21 4. Possono iscriversi corsisti che compiono i 16 anni entro il 31 dicembre dell anno scolastico in corso 5. Al fine di raggiungere un utenza altrimenti non disponibile, è possibile istituire Corsi, tramite convenzioni con Enti ed Associazioni pubbliche e/o private, in luoghi e località diversi da quelli in cui è situato il Centro E prevista una quota di iscrizione annuale al CPIA variante dai 15 ai 25 euro per l uso dei sussidi, la fornitura di alcuni materiali e la polizza assicurativa In casi di gravi problemi economici, di condizioni di rifugiati politici la quota sarà agevolata. METODOLOGIA GENERALE DEI CORSI OBIETTIVI E CONTENUTI Si fa riferimento al Quadro Comune delle Lingue a cui i docenti di italiano L2 devono attenersi. Per maggiore chiarezza si riporta di seguito sintesi della scala globale dei livelli, fermo restando che ogni formatore operante nel CPIA di Gallarate ha l'obbligo di documentarsi almeno per quanto riguarda i livelli in cui deve prestare il proprio operato. A LIVELLI DI BASE A1 - Livello di contatto Si comprendono e si usano espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Si sa presentare se stessi e gli altri e si è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove si abita, le persone che si conoscono e le cose che si possiedono. Si interagisce in modo semplice, purché l altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare. A2 - Livello di sopravvivenza Comunica in attività semplici e di abitudine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti della sua vita, dell ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati. B Livelli di autonomia B1 - Livello "di soglia" Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero ecc. Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese di cui parla la lingua. È in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. È in grado di esprimere esperienze ed 21

22 avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e di spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti. B2 - Livello di progresso Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprende le discussioni tecniche sul suo campo di specializzazione. È in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un'interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l'interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un'ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. C Livelli di Padronanza C1 - Livello "di efficienza autonoma" Comprende un'ampia gamma di testi complessi e lunghi e ne sa riconoscere il significato implicito. Si esprime con scioltezza e naturalezza. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, professionali ed accademici. Riesce a produrre testi chiari, ben costruiti, dettagliati su argomenti complessi, mostrando un sicuro controllo della struttura testuale, dei connettori e degli elementi di coesione. C2 - Livello di padronanza della lingua in situazioni complesse Comprende con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Sa riassumere informazioni provenienti da diverse fonti sia parlate che scritte, ristrutturando gli argomenti in una presentazione coerente. Sa esprimersi spontaneamente, in modo molto scorrevole e preciso, individuando le più sottili sfumature di significato in situazioni complesse. I descrittori riportati possono trovare impiego in ogni lingua parlata in Europa e sono tradotti in ogni lingua. Di seguito per i livelli A1, A2, B1 è fatta sintesi delle abilità da sviluppare riferite alla tipologie dell'utente immigrato LIVELLO A0 ANALFABETISMO Si tratta di un percorso formativo progettato per un target adulto con scarse o nulle competenze di letto-scrittura. 22

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