Thessalonique, Grèce, 2-3 octobre 2012 MARDI 2 OCTOBRE 2012
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1 République Hellénique Hellenic Republic 16 e SYMPOSIUM INTERNATIONAL CONSEIL DE L EUROPE CEMAT et 12 e REUNION DU CONSEIL DE L EUROPE DES ATELIERS POUR LA MISE EN ŒUVRE DE LA CONVENTION EUROPEENNE DU PAYSAGE «Visions pour l Europe du futur sur la démocratie territoriale : le paysage comme nouvelle stratégie de l aménagement du territoire» une autre manière de voir le territoire en impliquant la société civile organisé par le Conseil de l Europe et le Ministère de l environnement, de l énergie et du changement climatique de la Grèce dans le cadre du programme de travail de la Conférence du Conseil de l Europe des Ministres responsables de l aménagement du territoire et de la Convention européenne du paysage Thessalonique, Grèce, 2-3 octobre 2012 Document prepared by the Landscape, Cultural Heritage and Spatial Planning Division Democratic Governance, Culture and Diversity Directorate Council of Europe MARDI 2 OCTOBRE 2012 THEME II OUTILS INNOVATEURS ET PROJETS : LES POLITIQUES NATIONALES D AMENAGEMENT DU TERRITOIRE 1
2 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione per i beni culturali e paesaggistici dell Umbria Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici dell Umbria I Diritti del Paesaggio Un nuovo impegno per il loro riconoscimento e tutela Saluto tutti i partecipanti e ringrazio Madame Dèjeant-Pons per avermi invitato a questo atelier del Consiglio d Europa sulle metodologie per l applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio. Vi presenterò una nuova iniziativa, che muovendo dai principi della Convenzione Europea del Paesaggio, è finalizzata a nuove metodologie per la tutela e gestione del Paesaggio Umbro. L idea progettuale ha avuto origine nel quadro delle iniziative che in Umbria la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici da me diretta, ha voluto porre in essere nell ambito delle celebrazioni per festeggiare i 150 anni dell Unità di Italia. Abbiamo voluto richiamare l attenzione su uno dei principali protagonisti della storia d Italia, della sua unificazione territoriale, cioè il Paesaggio. In questo caso il Paesaggio umbro. Si può rappresentare il Paesaggio in tanti modi, con le parole: poesie, saggi, narrativa, ma sopratutto con le immagini: artistiche, le vedute ottocentesche dei pittori che in quegli anni rappresentarono gran parte del paesaggio italiano, e in Umbria artisti come Corot, Turner, Gandini, hanno restituito attraverso immagini pittoriche alcuni dei luoghi più belli e caratteristici dell Umbria, permettendoci oggi di ammirare paesaggi dell epoca attraverso la pittura che in quell epoca costituiva l unico strumento per fotografare la realtà. Noi abbiamo scelto di parlare di Paesaggio, della sua storia e naturalmente della storia dell uomo attraverso immagini fotografiche. La mostra, è basata su documenti di archivio, risalenti alla seconda metà dell 800, riguardanti riprese fotografiche del Paesaggio Umbro. Di tali ambiti è stata realizzata una ripresa fotografica dello stato attuale, così da documentarne, in maniera percettivamente immediata, l effetto che le azioni di trasformazione e/o di tutela hanno comportato per il patrimonio paesaggistico. Alla fine del mio intervento sarà proiettata una Demo della mostra fotografica, dal confronto fotografico emergono sia quei luoghi di paesaggio che hanno conservato le qualità naturalistiche, culturali che caratterizzano i valori riconosciuti da successivi decreti di tutela, e sia l esistenza di fenomeni di costante e talvolta lenta manomissione dei paesaggi la cui salvaguardia è di difficile gestione anche in considerazione della continua evoluzione del quadro normativo. Abbiamo voluto lasciare alle immagini il compito di indicare e spiegare le evoluzioni che simbolicamente rappresentano la storia del Paesaggio umbro, a cui la collettività ha partecipato contribuendo a determinarne gli esiti che oggi riscontriamo nel bene o nel male della conservazione del Paesaggio. L allestimento di questa mostra è stato preceduto da un processo conoscitivo sul Paesaggio che gli architetti della Soprintendenza hanno sviluppato, individuando le azioni critiche ovvero le migliori pratiche che nel corso del tempo hanno determinato i cambiamenti del territorio. Da questa riflessione metodologica è emersa la necessità di un momento di riflessione collettivo, presupposto indispensabile per avviare le successive fasi di cooperazione con le Istituzioni locali attraverso il dialogo tra diversi sistemi della pubblica amministrazione, che pur caratterizzandosi dall espletare differenti attività concorrono tutte al raggiungimento di una politica di tutela attiva del Paesaggio, alla luce dei fondanti principi Costituzionali e nel rispetto delle prioritarie norme del Codice dei beni culturali e del paesaggio, così come delle azioni e 2
3 principi sanciti dalla Convenzione Europea del Paesaggio. A tale scopo, abbiamo voluto concludere i lavori, con la sottoscrizione da parte delle Istituzioni ed Enti locali e con il Presidente del FAI, di un impegno programmatico sulla salvaguardia del Paesaggio Umbro. La Carta del Paesaggio individua nuove azioni per il riconoscimento degli aspetti che per noi costituiscono i diritti del Paesaggio. Il tema che abbiamo voluto proporre all attenzione delle Istituzioni locali e delle Associazioni, è quello di tentare di replicare nei confronti del Paesaggio una sorta di guida che, in analogia alla Carta del Restauro del 1972, detti metodologie da seguire per chi progetta e/o attua interventi di trasformazione territoriale. Nell ipotizzare una articolazione delle modalità operative che possano costituire istruzioni per una serie di azioni volte ad una gestione del territorio compatibile con il Paesaggio, sono mutuati dalla CEP gli innovativi principi e misure che unitamente alle indicazioni contenute dal dettato normativo del Codice dei beni culturali e del paesaggio, sono alla base della formulazione dell indice operativo della Carta del Paesaggio. 1. Conoscenza del paesaggio; individuazione e qualificazione. La conoscenza del paesaggio costituisce il primo e fondamentale aspetto per una corretta individuazione delle possibili scelte di intervento e dovrà costituire patrimonio comune di tutte le parti interessate. La Relazione paesaggistica è lo strumento normativo che pone la conoscenza del contesto paesaggistico alla base di ogni progettualità territoriale. 2. Elaborazione di obiettivi di qualità del paesaggio. Sulla base della qualificazione del Paesaggio, operata a seguito dell acquisita conoscenza dei caratteri propri di ogni singolo territorio, sono definite le caratteristiche degli obiettivi di qualità e degli interventi compatibili. 3. Recepimento negli strumenti di piano alle varie scale degli obiettivi di qualità e dei relativi interventi individuati. In attuazione delle indicazione del Codice per i beni culturali e del paesaggio si opera una collaborazione con le P.A. locali a vario titolo competenti per la formazione degli strumenti di piano. 4. Trasposizione al paesaggio dei criteri propri della Carta del Restauro relativi alle azioni di salvaguardia, prevenzione, manutenzione e valorizzazione. Tali azioni possono costituire parte integrante degli interventi compatibili con gli obiettivi di qualità pianificati. Salvaguardia: interventi volti a conservare i caratteri distintivi del paesaggio, attraverso il reintegro e/o l eliminazione di elementi sia naturali che antropici che ne compromettono la qualità. Prevenzione: attività di monitoraggio del permanere delle caratteristiche di qualità da svolgere in collaborazione con le P.A. locali per prevenire fenomeni di degrado. Manutenzione: insieme di attività riguardanti le modalità, i tempi e le localizzazioni di interventi individuati come necessari per il mantenimento dei livelli di qualità che costituiranno oggetto di un apposito piano di manutenzione del paesaggio. Tale piano vede coinvolte le figure pubbliche e private a vario titolo coinvolte secondo una procedura da concordare con il MIBAC ( Soprintendenze). Valorizzazione: definizione di regole sui limiti di intervento compatibili e sulle modalità di uso e fruibilità, volte a garantire il mantenimento del livello di qualità del paesaggio. 5. Formazione dei tecnici delle P.A. locali e dei tecnici progettisti. Istituzione di programmi specifici d informazione e di formazione permanente per il personale tecnico delle amministrazioni a tutti i livelli e di tutti i settori, dei professionisti del settore privato e di quello pubblico la cui attività influiscono sul paesaggio. Auspicabile l istituzione di corsi certificati a cui siano tenuti a partecipare i professionisti, pena la non abilitazione alla progettazione di interventi di trasformazione del paesaggio. Per chi vuole, il documento è stato consegnato in copia. 3
4 La Carta del Paesaggio, trova la sua attuazione nell ambito del rapporto di coopianificazione tra la Soprintendenza e la Regione. Tale rapporto è improntato principalmente dai principi di cooperazione e di sussidiarietà La cooperazione, cioè il rapporto equilibrato che si stabilisce tra i diversi sistemi istituzionali che gestiscono il territorio, nell ottica comune di raggiungere obiettivi finalizzati al miglioramento della qualità della vita, ha segnato i rapporti con la Regione per la definizione del nuovo Piano Paesaggistico. Mentre la nuova metodologia che si sta definendo per dettare regole condivise di gestione delle trasformazioni territoriali si basa sul principio della sussidiarietà, demandando l applicazione di un quadro normativo costituito da indirizzi e regole cogenti ai livelli sociali e politici che sono più vicino ai temi che si devono trattare, in questo caso gli Enti locali a cui spetta la gestione dei paesaggi comunali. Il Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici dell Umbria Arch. Anna Di Bene 4
5 THE RIGHTS OF LANDSCAPE: A NEW COMMITMENT FOR THEIR RECOGNITION AND SAFEGUARD. I greet all the participants and thank Madame Dèjeant-Pons for inviting me to this workshop the Council of Europe on the methodologies for the implementation of the European Landscape Convention. I will introduce a new initiative, building on the principles of the European Landscape Convention, is aimed at new methods for the protection and management of the landscape Umbro. The project idea originated in the efforts in Umbria the Superintendence for the architectural and landscape directed by myself, wanted to be put in place as part of the celebrations to mark the 150th anniversary of the unification of Italy. We wanted to draw attention to a major player in the history of Italy, its territorial unification, that is the landscape. In this case, the Umbrian landscape. We can represent the landscape in many ways, with the words: poetry, essays, fiction, and especially with the images: art, the views of the nineteenth-century painters who at that time represented a large part of the Italian landscape, and in Umbria artists such as Corot, Turner, Gandini, pictorial images returned by some of the most beautiful and characteristic of Umbria, allowing us today to admire landscapes of the period through the painting which at that time was the only way to "photograph" reality. We have chosen to talk about landscape, its history and course of human history through photographic images. The exhibition is based on archival documents, dating from the second half of 800, on photographic Landscape Umbro. Of these areas has been realized taking a shot of the current state, as well as documenting, in a perceptually immediate effect that the measures for processing and / or protection led and heritage landscapes. At the end of my speech will be shown a demo of the photographic exhibition, photographic comparison emerge from both of those places that have preserved the landscape quality natural and cultural values that characterize been recognized by successive orders of protection, and both the existence of the phenomenon of constant and sometimes slow tampering of the landscape protection of which is difficult to manage even in the light of evolving regulatory framework. We wanted to leave the task to the pictures indicate and explain the changes that symbolically represent the history of the Umbrian landscape, in which the community took part in helping to determine the outcomes that we find today in good or bad conservation of the landscape. The staging of this exhibition was preceded by a cognitive process that Landscape architects of the Superintendent have developed, identifying the critical actions or best practices that over time have led to changes in the territory. From this methodological reflection has revealed the need for a collective moment of reflection, which is vital to start the next phase of cooperation with local institutions through dialogue between different systems of public administration, which while characterized in performing different activities all contribute to the achievement a policy of protection "active" Landscape in the light of fundamental constitutional principles and in accordance with the priority rules of the Code of the cultural heritage and landscape, as well as the actions and principles of the European Landscape Convention. To do this, we wanted to complete the work, with the signing by the institutions and local authorities and with the President of the FAI, a commitment and planning for the Protection of Landscape Umbro. The Charter Landscape identify new actions for the recognition of the things that for us are the "rights of the Landscape." The theme that we wanted to bring to the attention of local institutions and associations, is to replicate groped towards the landscape a kind of guide that, in analogy to the Restoration Charter of 1972, such methods to be used for those who design and / or implementing interventions territorial transformation. In assuming a breakdown of operating modes that can be instructions for a series of actions aimed at land management compatible with the landscape, are borrowed from the CEP's innovative principles and procedures as well as data contained by the provision of the law of the Code of Cultural Heritage and landscape, are the basis for the formulation of the index operation of the Charter of the Landscape. 5
6 1. Knowledge of landscape, identification and qualification. The knowledge of landscape is the first and fundamental aspect for the correct identification of the possible choices of action and will have to constitute the common heritage of all parties concerned. The landscape report is the regulatory tool that places the knowledge of landscape at the base of each regional planning. 2. Development of quality objectives of landscape. Based on the classification of landscape, made as a result of the acquired knowledge of characteristics of each individual area, defines the characteristics of the objectives of quality and compatible interventions. 3. Implementing quality targets of landscape in planningat different levelsand identifiedinterventions. In accordance with the Codice per ibeniculturali e del Paessaggio, in collaboration with local public administration, works for various reasons at different levels of responsibility for planning. 4. Criteria s to transpose thecarta del Restauroto landscaping, in reference to the measures of safeguard, prevention, maintenance and enhancement. These actions may be part of interventions consistent with planned quality target.prevention: This monitoring over the pecularity of the landscape is to be carried out in collaboration with local public administration, to prevent degradation. Maintenance: set of activities relating to the manner, timing and locations of interventions. as necessary for the maintenance of quality standards that will be the subject of a special plan for landscape maintenance. This plan sees the involvement of public and private figures involved in various capacities in accordance with procedures to be agreed with the MIBAC (Superintendent). Enhancement: definition of the limits of intervention consistent rules and methods of use and accessibility, to ensure the maintenance of the quality of the landscape. 5. Training of technicians P.A. Local designers and technicians. Establishment of specific programs of information and training for technical personnel at all levels of government and all sectors, private sector professionals and the public whose activities affect the landscape. Auspcabile the establishment of certified courses that are required to participate in professional, otherwise it will not enable the design of interventions to transform the landscape. For those who wish, the document was delivered to copy. The Charter Landscape, finds its implementation in the relationship planning between the Superintendent and the region. This report is based primarily on the principles of cooperation and subsidiarity. Cooperation, namely the balanced relationship that is established between the different institutional systems that manage the territory, in order to achieve common objectives aimed at improving the quality of life, has marked the relationship with the region to define the new landscape plan. While the new methodology that is being defined to dictate rules of shared management of territorial changes is based on the principle of subsidiarity, leaving the application of a regulatory framework consisting of address and binding rules for the social and political levels that are closer to the issues that you need to address, in this case the local authorities which is responsible for the management of municipal landscapes. Il Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici dell Umbria Arch. Anna Di Bene 6
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