ITALFORTUNE INTERNATIONAL FUND

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1 ITALFORTUNE INTERNATIONAL FUND Société d Investissement à Capital Variable à compartiments multiples, Luxembourg (SICAV) R.C.S. : B-8735 Bilancio Annuale Certificato al 31 dicembre 2010 Non si accettano sottoscrizioni sulla base dei rendiconti finanziari. Le sottoscrizioni sono valide soltanto se effettuate in base al prospetto informativo di più recente pubblicazione accompagnato dall ultimo bilancio annuale e dalla più recente relazione semestrale, se pubblicata successivamente.

2 Indice Direzione e Amministrazione 3 Informazioni generali 4 Relazione del Consiglio di Amministrazione 5 Relazione della Società di Revisione 7 Prospetto Combinato del Patrimonio Netto 8 Prospetto Combinato del Conto Economico e delle Variazioni del Patrimonio Netto 9 Variazioni del Numero di Azioni e Dati Statistici 10 Italfortune International Fund Global Total Return (ex Global Equities) Prospetto degli Investimenti 11 Ripartizione degli Investimenti 13 Note Esplicative ai Rendiconti Finanziari 14 2

3 Direzione e Amministrazione CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Dario SORINI Adviser della Banca Popolare di Lodi S.p.A., Italia Lodi VICE PRESIDENTE Francesco RIZZUTO (dal 28 aprile 2010) Aletti Gestielle SGR S.p.A., Italia Milano Damiano PARINI (fino al 27 aprile 2010) Adviser del Banco Popolare Soc. Coop., Italia Verona CONSIGLIERI Roberto RHO Banco Popolare Soc. Coop., Italia Lodi Luigi Angelo BOSSI Banco Popolare Soc. Coop., Italia Lodi Gianfranco BARP Banco Popolare Luxembourg S.A., Lussemburgo Lussemburgo Luigi BINDA Aletti Gestielle SGR S.p.A., Italia Milano Francesco RIZZUTO (fino al 27 aprile 2010) Aletti Gestielle SGR S.p.A., Italia Milano Laurent ROQUES Banco Popolare Luxembourg S.A., Lussemburgo Lussemburgo GESTORE DEGLI INVESTIMENTI ARCA SGR S.p.A. (fino al 14 gennaio 2010), Via Mosé Bianchi, 6 Italia Milano Aletti Gestielle SGR S.p.A. (dal 15 gennaio 2010) Gruppo Banco Popolare Via Roncaglia 12 Italia Milano AGENTE AMMINISTRATIVO, AGENTE SOCIETARIO E DOMICILIATARIO RBC Dexia Investor Services Bank S.A. 14, Porte de France Lussemburgo Esch-sur-Alzette CONSERVATORE DEL REGISTRO E AGENTE DI TRASFERIMENTO RBC Dexia Investor Services Bank S.A. 14, Porte de France Lussemburgo Esch-sur-Alzette BANCA DEPOSITARIA E AGENTE PAGATORE RBC Dexia Investor Services Bank S.A. 14, Porte de France Lussemburgo Esch-sur-Alzette DISTRIBUTORE PRINCIPALE BANCA POPOLARE DI LODI S.p.A. Via Polenghi Lombardo, 13 Italia Lodi SOCIETA DI REVISIONE (Cabinet de Révision Agréé) Deloitte S.A. 560, rue de Neudorf, Lussemburgo Lussemburgo AMMINISTRAZIONE SEDE LEGALE 69, route d Esch Lussemburgo Lussemburgo GESTORE MDO MANAGEMENT COMPANY S.A. 19, rue de Bitbourg Lussemburgo Lussemburgo CONSULENTE DEGLI INVESTIMENTI ITALFORTUNE INTERNATIONAL ADVISORS S.A. 69, route d Esch Lussemburgo Lussemburgo 3

4 Informazioni Generali L Assemblea Generale Annuale degli Azionisti della SICAV si svolge presso la sede legale della SICAV, oppure in altra sede in Lussemburgo come indicato nell avviso di convocazione, il quarto martedì di aprile di ogni anno alle ore oppure, qualora detto giorno non sia giorno lavorativo di banca in Lussemburgo, il giorno lavorativo di banca successivo in Lussemburgo. L anno finanziario della SICAV termina l ultimo giorno di dicembre di ogni anno. Le relazioni annuali di bilancio certificate e le relazioni semestrali non certificate sono spedite per posta ad ogni azionista registrato al suo indirizzo registrato e sono disponibili per la consultazione presso la sede legale della SICAV durante il normale orario di lavoro. Le convocazioni di tutte le assemblee generali sono pubblicate sul Mémorial, Recueil des Sociétés et Associations di Lussemburgo (il Mémorial) e almeno su un quotidiano lussemburghese (per quanto richiesto dalla legge lussemburghese) e sono inviate per posta agli azionisti registrati almeno 8 giorni prima dell assemblea ai rispettivi indirizzi annotati nel libro dei soci. Tali avvisi riportano l ordine del giorno, specificano l ora e il luogo dell assemblea nonché le condizioni di ammissione alla stessa, e fanno riferimento ai necessari requisiti previsti dalla legge lussemburghese in materia di quorum e di maggioranze richieste per l assemblea. La azioni di tutte le Classi e Comparti, al momento della loro emissione, non sono quotate alla Borsa Valori di Lussemburgo. Le autorità della Borsa Valori di Lussemburgo hanno approvato la cancellazione dal listino delle azioni di tutte le Classi con decorrenza 4 gennaio Il Valore Netto d Inventario e i prezzi di sottoscrizione e rimborso delle Azioni di ogni Comparto vengono calcolati quotidianamente in Euro e sono pubblicati su Il Sole 24 Ore. L elenco particolareggiato delle variazioni del portafoglio dei singoli Comparti è disponibile gratuitamente, a richiesta, presso la sede legale della SICAV. 4

5 Relazione del Consiglio di Amministrazione RELAZIONE ANNUALE 2010 ITALFORTUNE GLOBAL TOTAL RETURN QUADRO MACRO Il 2010 è stato un anno di contrasti: da un lato i Paesi emergenti (Cina, India e Brasile in primis) hanno continuato a trainare la crescita mondiale, come nel 2009, facendo sorgere timori di surriscaldamento delle economie nazionali e di un possibile sviluppo di bolle speculative. Dall altro lato le economie sviluppate hanno conosciuto una ripresa non altrettanto vigorosa dopo la recessione 2008/2009, in quanto hanno dovuto fronteggiare seri problemi di deterioramento delle finanze pubbliche che, in casi estremi come quello greco ed irlandese, hanno fatto temere il default del Paese. Questi problemi sono stati generati dalla peculiarità dei sistemi bancari di questi Paesi e dal picco di spesa pubblica portato dai pacchetti di stimoli varati durante la recessione per risollevare le economie nazionali, unito al contemporaneo calo del gettito in seguito alla riduzione delle attività durante la crisi, portando un conseguente trend generale verso l austerità fiscale. Nella seconda metà dell anno, nei Paesi di Eurozona, ed in Germania in particolare, hanno iniziato ad emergere segnali di ripresa anche della domanda domestica, creando ottimismo riguardo la sostenibilità della crescita. I mercati hanno riflesso le preoccupazioni riguardanti lo stato delle finanze pubbliche di molti Paesi e, seppure la maggior parte degli indici abbia chiuso l anno con performance positive, ci sono state fasi di correzioni intense, con i rendimenti dei titoli di stato americani che hanno contemporaneamente corretto in maniera significativa. Da ottobre, poi, il calo dei rendimenti dei Treasuries ha iniziato anche a scontare le attese di un ulteriore piano di stimoli da parte della Federal Reserve per combattere il rischio deflazione. Questo piano è puntualmente arrivato a novembre con l annuncio di nuovi acquisti di asset per ulteriori 600 bln in aggiunta ai 1725 bln di acquisti conclusi a marzo. In questo contesto di incertezza, le maggiori banche centrali hanno mantenuto i tassi ufficiali ai minimi storici ed ogni possibile rialzo sembra rinviato al più presto a fine Oltre a far sentire ancora i propri effetti sulle finanze pubbliche, la peggiore recessione del dopoguerra sembra avere portato anche cambiamenti strutturali che probabilmente ci accompagneranno nei prossimi anni, fra cui la psicologia del consumatore americano, ora più attento al risparmio, che, insieme alla minore disponibilità di credito, difficilmente permetterà ai consumi americani di crescere agli stessi ritmi visti negli anni Novanta ed all inizio del nuovo millennio. Tutto questo induce ad attendersi una ripresa che, sia pure in grado di auto sostenersi, probabilmente non sarà particolarmente vivace nei Paesi sviluppati, mentre le economie emergenti, in particolare quelle asiatiche, continueranno a mostrare migliori capacità di ripresa. Mentre negli Stati Uniti lo spettro deflazione ha spinto la Fed a nuove azioni, nei Paesi emergenti a crescita più sostenuta sono emerse preoccupazioni inflazionistiche, spingendo in questo caso le banche centrali ad azioni opposte per raffreddare le economie nazionali ed evitare un indesiderata accelerazione dell inflazione. Nelle seguenti sezioni sono evidenziate le principali caratteristiche che hanno determinato lo scenario macroeconomico dei singoli Paesi, i punti in comune e le principali differenze. MERCATI FINANZIARI Il 2010 è stato un anno ricco di sorprese. In particolare, ve ne è stata una molto positiva sul fronte della crescita economica ed una molto negativa sul fronte dei bilanci governativi di alcuni Paesi europei (quelli generalmente definiti come periferici). La crescita economica è stata più forte di quella che si ipotizzava ad inizio anno. I Paesi emergenti hanno superato velocemente la crisi finanziaria e si sono riportati su velocità simili a quelle pre-crisi. Gli Usa hanno sfruttato lo stimolo monetario e fiscale dell anno precedente per recuperare buoni livelli di crescita (2%) e quando (a metà anno) i timori di una nuova recessione sembravano concretizzarsi, hanno sorpreso con i primi dati buoni sull occupazione e la Banca Centrale ha messo il suo sigillo con un nuovo stimolo monetario. L Eurozona, in cui la dicotomia in termini di crescita tra paesi forti e paesi deboli (dal punto di vista fiscale) è stata evidente, è riuscita comunque nel suo complesso (grazie soprattutto alla locomotiva tedesca) a realizzare una crescita anno su anno in linea con i valori normalmente auspicabili (2%). In questo contesto la dinamica dei prezzi (per cui vi erano timori di deflazione) è stata al rialzo. Ciò si è verificato in modo assai contenuto in Usa ma in modo più significativo in Eurozona, dove l inflazione si è riportata sopra il 2% - livello target della BCE. Nei paesi emergenti, poi, il problema dei prezzi ha iniziato a preoccupare le Banche Centrali, tanto da indurre alcune di loro ad alzare i tassi di interesse proprio per rispondere a ciò. A far da contraltare a questi sviluppi economici globali, si è registrato il deterioramento delle condizioni a cui alcuni paesi periferici europei (Grecia, Irlanda e Portogallo in primo luogo ma anche Spagna e, in minor misura, Italia) hanno potuto aver accesso al credito. Il finanziamento dei deficit e il rifinanziamento dei debiti è avvenuto a condizioni lentamente in peggioramento e questo, unitamente alle negative proiezioni economiche per il prossimo triennio, ha generato timori sulla sostenibilità dei debiti di questi Paesi. Questi timori hanno prodotto effetti sui rendimenti delle loro obbligazioni e questi movimenti sono stati presi come riprova della difficile sostenibilità della condizione delle finanze pubbliche, alimentando un pericoloso circolo vizioso. A farne le spese sono stati soprattutto Grecia e Irlanda, i quali hanno trovato completamente chiuso il mercato del credito e si sono dovuti affidare pienamente al sostegno della comunità europea. Il Portogallo è stato portato su livelli di costo di rifinanziamento al limite della sostenibilità. In corso d anno è arrivata dapprima la disponibilità dei Paesi euro ad attivare un fondo a sostegno dei paesi in condizioni di liquidità difficili, quindi la disponibilità della Bce ad intervenire direttamente con acquisti di titoli emessi da paesi messi sotto pressione. Il risultato non è stato eclatante, forse anche per la non eccessiva determinazione con cui queste misure sono state implementate, tuttavia si può anche ipotizzare che queste azioni avranno bisogno di più tempo per dipanare i propri effetti. A fine anno, complice anche la illiquidità dei mercati, gli spread che i paesi periferici pagavano in più rispetto ai titoli tedeschi non erano rientrati, anzi, hanno finito per assestarsi sui valori massimi dell anno. Le Banche Centrali sono state schiacciate da questi contrastanti sviluppi. Soddisfatte delle reazioni delle economie ai loro stimoli monetari e agli stimoli fiscali dei governi, sono state condizionate nella loro azione dai timori relativi alla situazione 5

6 europea e ai possibili contraccolpi di una deflagrazione dell euro sotto i colpi inferti ai paesi periferici. Risultato finale: la politica monetaria ha privilegiato l attenzione a questo secondo aspetto, anche in considerazione del fatto che ripresa ed inflazione sono comunque più controllabili quando elevate che non quando troppo basse. Nel conteso di generale necessità di politiche fiscali restrittive per i paesi più sviluppati, crescita in accelerazione ed inflazione in rialzo sono state viste, infatti, più come una soluzione che non come un problema, in questo contesto di generale necessità di politiche fiscali restrittive per i paesi più sviluppati. Sui mercati finanziari il risultato finale è stato che gli asset più rischiosi hanno potuto beneficiare da un lato del miglioramento economico (non solo quantitativo ma anche qualitativo, visto la diffusione globale della crescita e il ruolo sempre più centrale dei paesi emergenti) e dall altro della politica monetaria accomodante che le Banche Centrali sono state costrette a tenere. I principali mercati azionari di riferimento hanno chiuso tutti in territorio positivo (con l eccezione dell indice italiano): gli indici americani hanno fatto segnare performance mediamente intorno al 10%; poco sotto il 10% la performance media degli indici europei. Diverso il discorso per gli indici dei paesi emergenti le cui performance mediamente superiori al 20% - sono state migliori di quelle degli altri indici mondiali ma oltre la metà di esse è derivante dal positivo contributo delle divise locali (in forte apprezzamento contro euro). Bene hanno fatto anche i titoli corporate ed i titoli governativi dei paesi emergenti, con i titoli a più basso rating in evidenza. Le incertezze europee in tema di sostenibilità fiscale hanno avuto riflessi negativi sul cambio dell euro e questo si è tradotto in una buona performance degli asset denominati in divise estere: il dollaro si è apprezzato più del 7%; meglio ha fatto lo yen con un apprezzamento del 22%; significativi anche gli apprezzamenti delle principali divise emergenti, mediamente del 15%/20%. L analisi dei mercati obbligazionari non può essere fatta, come in passato, considerando l asset class nel suo complesso ma bisogna distinguere tra obbligazioni governative dei paesi ritenuti più sicuri (Usa e Germania) e quelli dei paesi considerati più rischiosi (periferici europei): i primi hanno fatto registrare una grande volatilità ma senza forte direzionalità (a fine anno i rendimenti non si discostavano di molto da quelli di inizio anno); i secondi hanno invece sofferto molto le tensioni in Eurozona e la loro performance si è discostata significativamente, in senso negativo, da quelli dei titoli governativi cosiddetti core. PREVISIONI Nel corso del 2011 non dovrebbero mancare nuove tensioni sui paesi periferici euro, con le possibili conseguenze sui mercati finanziari. Per contro la crescita economica mondiale dovrebbe ulteriormente stabilizzarsi fortificando la sostenibilità della stessa nel medio termine. Questo contesto economico potrebbe essere utile ai paesi periferici europei e all Europa in senso più lato per superare la difficile situazione in cui si è venuta a trovare dallo scorso anno. Di un eventuale allentamento delle tensioni in Europa ad avvantaggiarsi potrebbero essere soprattutto il mercato azionario e quello dei titoli corporate. Successivamente, tanto questi mercati quanto quelli obbligazionari, potrebbero vedere i loro sviluppi condizionati dalle eventuali nuove decisioni delle banche centrali in tema di politica monetaria ancor prima che dalle evoluzioni economiche. La dinamica dei prezzi al consumo e la disponibilità delle Banche Centrali ad accompagnare ancora la crescita in atto mantenendo ancora una politica monetaria accomodante potrebbero diventare le variabili determinanti. Qualche intervento di politica monetaria al momento non è nelle aspettative dei mercati (così come non lo è il fatto che l inflazione possa, anche se non pericolosamente, riapparire) e ciò potrebbe rappresentare un fattore frenante per i mercati azionari e negativo per quelli obbligazionari. Alla luce di queste ultime considerazioni, una esposizione prudente al rischio di tasso di interesse potrebbe caratterizzare quindi la gestione, quantomeno nella parte iniziale dell anno. ATTIVITA DI GESTIONE Per quanto concerne la politica d investimento, l allocazione azionaria è stata in media intorno al 18%. In ottica total return, l esposizione alla categoria è stata dinamica, infatti, alcune fasi dell anno sono state affrontate con un esposizione al mercato azionario che ha toccato punte massime del +57% e altre, con punte minime di zero. Strategica è stata l allocazione al comparto obbligazioni convertibili, strumenti ibridi risultanti dall unione di una componente obbligazionaria e di una opzionale, che, nel corso del periodo considerato, si è mantenuta intorno al 10% del patrimonio. La reattività della categoria, considerando il delta medio dello strumento e il beta del sottostante, ha incrementato l esposizione azionaria netta sul fondo mediamente del 4%. Per quanto attiene all investimento nel settore obbligazionario puro, l allocazione al comparto governativo è stata caratterizzata da emissioni di paesi ad alto standing creditizio, che ha portato ad avere una duration media nell anno di 1.62 (con punte massime di 2.07 e minime di 1.37 anni) e un investito medio intorno al 56% del NAV. Residuale è stata l esposizione alla valuta dollaro (in un range tra 0 e 9%). ANDAMENTO DELLA QUOTA Nel 2010 il valore della quota del fondo ha avuto una variazione negativa pari a %. 6

7 Ai Sigg. Azionisti di ITALFORTUNE INTERNATIONAL FUND 69, route d Esch L-1470 Lussemburgo RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE (Réviseur d Entreprises Agréé) In virtù della nomina conferitaci dall Assemblea Generale Annuale degli Azionisti del 27 aprile 2010 abbiamo verificato i rendiconti finanziari allegati di ITALFORTUNE INTERNATIONAL FUND e di ogni suo comparto, che includono il prospetto combinato del patrimonio netto e il prospetto degli investimenti al 31 dicembre 2010, e il prospetto combinato del conto economico e delle variazioni del patrimonio netto per l esercizio chiuso a tale data nonché la sintesi dei principi contabili più significativi e altre note integrative ai prospetti finanziari. Responsabilità del Consiglio di Amministrazione della SICAV in ordine ai prospetti finanziari Il Consiglio di Amministrazione della SICAV è responsabile della preparazione e della corretta presentazione dei presenti rendiconti finanziari nel rispetto dei requisiti legali e normativi lussemburghesi attinenti alla preparazione dei rendiconti finanziari. La responsabilità include: la pianificazione, l attuazione e il mantenimento del controllo interno relativi alla preparazione e alla corretta presentazione dei rendiconti finanziari in modo che siano esenti da importanti dichiarazioni inesatte dovute a frode o ad errore, la selezione e l applicazione delle norme contabili appropriate e l effettuazione di stime contabili ragionevoli date le circostanze. Responsabilità della Società di Revisione (Réviseur d'entreprises Agréé) La nostra responsabilità consiste nell esprimere una opinione sui presenti rendiconti finanziari basata sulla nostra verifica contabile. Abbiamo realizzato la verifica contabile secondo i Principi Standard Internazionali della Revisione Contabile adottati dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier. Detti Principi ci impongono di ottemperare ai requisiti etici e di pianificare e realizzare la verifica fino ad ottenere la ragionevole certezza che i rendiconti finanziari sono esenti da dichiarazioni erronee importanti. La verifica contabile prevede procedure destinate ad ottenere evidenza contabile degli importi e delle informazioni contenuti nei rendiconti finanziari. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio della Società di Revisione, compresa la valutazione dei rischi di dichiarazioni erronee importanti nei rendiconti finanziari, siano esse dovute a frode o ad errore. Nell effettuare la valutazione dei rischi menzionati, la Società di Revisione tiene conto dei controlli interni sulla predisposizione e corretta presentazione dei rendiconti finanziari da parte dell entità finalizzati alla pianificazione delle procedure di verifica contabile appropriate date le circostanze, ma non allo scopo di esprimere un parere sull efficacia del controllo interno dell entità. La verifica contabile comprende anche la valutazione dell adeguatezza delle norme contabili utilizzate e della ragionevolezza delle stime contabili effettuate dal Consiglio di Amministrazione della SICAV, e della valutazione della presentazione complessiva dei prospetti finanziari. Siamo convinti che le evidenze contabili ottenute con la nostra verifica siano sufficienti e adeguate al fine di costituire una base alla nostra opinione sulla verifica contabile. Opinione A nostro parere, i rendiconti finanziari offrono una visione veritiera ed equa della situazione finanziaria di ITALFORTUNE INTERNATIONAL FUND e di ogni suo comparto al 31 dicembre 2010, nonché dei loro risultati della gestione e delle variazioni del patrimonio netto per l esercizio in esame secondo i requisiti legali e le normative lussemburghesi sulla preparazione dei rendiconti finanziari. Osservazioni Pur approvando senza riserva la nostra relazione, richiamiamo l attenzione sulla nota 3 dei Rendiconti Finanziari in materia di tassazione in cui si afferma che parte degli attivi del comparto ITALFORTUNE INTERNATIONAL FUND Global Total Return (ex Global Equities) non è rappresentata da attivi liquidi bensì da crediti di imposta italiani che possono essere impiegati per ridurre le tasse in Italia sulle plusvalenze future generate dalla SICAV. Altre questioni Nell ambito del nostro mandato abbiamo esaminato informazioni integrative inserite nel bilancio annuale, anche se non sono state oggetto di particolari procedure di verifica condotte secondo i principi menzionati. Di conseguenza, su tali informazioni non esprimiamo alcun parere. Tuttavia, non formuliamo alcun rilievo su dette informazioni nel contesto dell insieme dei rendiconti finanziari. Per Deloitte S.A. Cabinet de Révision agréé Firma illeggibile Laurent Fedrigo Réviseur d Entreprises agréé Partner 22 aprile , rue de Neudorf L-2220 Lussemburgo 7

8 Prospetto del Patrimonio Netto al 31 dicembre 2010 Global Total Return (ex Global Equities) TOTALE ATTIVO Nota EUR EUR Portafoglio investimenti al valore di mercato (2) Disponibilità presso banche Interessi attivi e dividendi Utili netti non realizzati da contratti a termine su valuta (8) Utili netti non realizzati da contratti futures (9) Imposte in Italia (3) Altri attivi TOTALE ATTIVO PASSIVO Scoperti di conto Somme da pagare per rimborsi Commissioni per consulenza da pagare (4) Tasse e spese da pagare (7) Imposte in Italia (3) TOTALE PASSIVO TOTALE PATRIMONIO NETTO Valore Netto di Inventario per Azione Capitalizzazione 18,06 Numero di Azioni in Circolazione Capitalizzazione ,93 8 Le note esplicative sono parte integrante dei presenti rendiconti finanziari.

9 Prospetto Combinato del Conto Economico e delle Variazioni del Patrimonio Netto per l Esercizio chiuso il 31 dicembre 2010 Global Total Return Euro Bond * TOTALE (ex Global Equities) Nota EUR EUR EUR PATRIMONIO NETTO A INIZIO ESERCIZIO/PERIODO RICAVI Dividendi netti Interessi su obbligazioni, netti Interessi bancari, netti Ricavi diversi TOTALE RICAVI SPESE Compensi per consulenza (4) Commissioni di gestione (5) Commissioni di distribuzione Commissioni per la Banca Depositaria Commissioni per l agente di domiciliazione, amministrazione e trasferimento Spese per la certificazione dei bilanci, stampa e pubblicazione Spese di liquidazione Tassa di sottoscrizione (3) Imposte in Italia (3) Spese bancarie e commissioni per le banche corrispondenti Interessi bancari Oneri diversi TOTALE SPESE RICAVI/(PERDITE) NETTI DA INVESTIMENTI Guadagno/(Perdita) netto realizzato da vendita di investimenti Guadagno/(Perdita) netto realizzato su contratti a termine su valuta Guadagno/(Perdita) netto realizzato su contratti futures Guadagno/(Perdita) netto realizzato su cambi di valuta UTILE/(PERDITA) NETTO REALIZZATO ( ) ( ) ( ) 0 ( ) Variazione nell apprezzamento/ (deprezzamento) netto realizzato su: - investimenti ( ) ( ) - contratti a termine su valuta contratti futures ( ) 0 ( ) INCREMENTO/(DECREMENTO) NETTO DEL PATRIMONIO NETTO A SEGUITO DELLE OPERAZIONI EVOLUZIONE DEL CAPITALE Sottoscrizione di azioni Rimborso di azioni ( ) ( ) ( ) PATRIMONIO NETTO A FINE ESERCIZIO/PERIODO *Il Comparto Euro Bond si è fuso con il Comparto Global Equities il 14 gennaio 2010 Le note esplicative sono parte integrante dei presenti rendiconti finanziari. 9

10 Variazione del Numero di Azioni per l Esercizio chiuso il 31 dicembre 2010 Global Total Return (ex Global Euro Bond* Equities) Numero di azioni in circolazione a inizio esercizio/periodo , Numero di azioni emesse ,06 205,37 Numero di azioni rimborsate ( ,97) ( ,54) Numero di azioni in circolazione a fine esercizio/periodo ,93 0,00 Dati Statistici Global Total Return (ex Global Equities) Euro Bond* Totale del Valore Netto di Inventario 31 dicembre dicembre dicembre Valore Netto di Inventario per azione a fine esercizio 31 dicembre 2010 Capitalizzazione 18,06 0,00 31 dicembre 2009 Capitalizzazione 17,88 8,41 31 dicembre 2008 Capitalizzazione 15,40 8,17 *Il Comparto Euro Bond si è fuso con il Comparto Global Equities il 14 gennaio Le note esplicative sono parte integrante dei presenti rendiconti finanziari.

11 Global Total Return (ex Global Equities) Prospetto degli Investimenti al 31 dicembre 2010 (espresso in EUR) Descrizione Quantità / Valore nominale Valuta Costo Valutazione %Patrimonio netto Titoli trasferibili e strumenti del mercato monetario ammessi alla quotazione in una borsa valori ufficiale Obbligazioni Francia France 5% Oat EUR , ,01 Germania Germany 1.25% EUR ,30 Germany 1.5% EUR ,31 Germany 2.5% EUR ,99 Germany 3% EUR ,73 Germany 4% S EUR , ,21 Italia Italy 2.15% /INfl EUR ,65 Italy 3.5% Btp EUR ,72 Italy 4.25% Btp EUR ,92 Italy 4.25% Btp EUR , ,07 Totale - Obbligazioni ,29 Obbligazioni convertibili Francia Air France 4.97% Cv EUR ,57 Peugeot 4.45% Cv (Eur 25.1) EUR , ,50 Germania Kfw 3.25% Cv/Dt Tel EUR , ,79 Gran Bretagna Cwln 5.75% Cv/Cw GBP ,06 Shire 2.75% Conv USD , ,26 Total e- Obbligazioni convertibili ,55 Azioni Francia France Telecom Sa EUR ,11 Gdf Suez EUR ,19 Total Sa EUR , ,87 Le note esplicative sono parte integrante dei presenti rendiconti finanziari. 11

12 Global Total Return (ex Global Equities) Prospetto degli Investimenti al 31 dicembre 2010 (continuazione) (espresso in EUR) Descrizione Quantità / Valore nominale Valuta Costo Valutazione %Patrimonio netto Germania E.On - Namen Akt EUR , ,69 Italia Enel EUR , ,80 Olanda Koninklijke Kpn Nv /Eur EUR , ,54 Portogallo Edp-Energias De Portugal Sa EUR , ,53 Stati Uniti d America At & T USD ,84 Citigp 7.5% /Pfd Conv USD ,16 Hewlett-Packard Co USD ,45 Microsoft Corp USD ,59 Wal-Mart Stores Inc USD , ,50 Total e- Azioni ,93 Totale - Titoli trasferibili e strumenti del mercato monetario ammessi alla quotazione in una borsa valori ufficiale Titoli trasferibili e strumenti del mercato monetario negoziati su altri mercati regolamentati Obbligazioni convertibili Olanda Lukoil Intl 2.625% USD , ,22 Totale - Obbligazioni convertibili ,22 Totale - Titoli trasferibili e strumenti del mercato monetario negoziati su altri mercati regolamentati TOTALE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI ,99 12 Le note esplicative sono parte integrante dei presenti rendiconti finanziari.

13 Global Total Return (ex Global Equities) Ripartizione degli Investimenti al 31 dicembre 2010 (espresso come percentuale del patrimonio netto) Ripartizione per area geografica % Germania Italia Francia 9.38 Gran Bretagna 4.26 Stati Uniti d America 2.50 Olanda 0.76 Portogallo Ripartizione per settore economico % Stati, Province e Municipalità 64,29 Trasmissione di notizie 4,55 Servizi pubblici 2,21 Varie 2,20 Banche e istituti finanziari 1,95 Industria automobilistica 0,93 Software per Internet 0,59 Petrolifero 0,57 Trasporti 0,57 Commercio al dettaglio 0,46 Attrezzature per ufficio, computer 0,45 Holding e società finanziarie 0,22 78,99 Le note esplicative sono parte integrante dei presenti rendiconti finanziari. 13

14 Note esplicative ai Rendiconti Finanziari al 31 dicembre 2010 NOTA 1. ATTIVITA Italfortune International Fund è una società di investimento costituita secondo le leggi del Lussemburgo come una Société Anonyme che si qualifica come Société d Investissement à Capital Variable ( SICAV ). La SICAV è autorizzata ai sensi della Parte I della legge lussemburghese 20 dicembre 2002 sugli Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari (OICVM) ai sensi dell articolo 1(2) della Direttiva CE 85/611 del 20 dicembre 1985 e successive modificazioni. La SICAV è stata costituita in Lussemburgo in forma di società per azioni il 3 dicembre In virtù della risoluzione dell assemblea straordinaria del 22 aprile 1986, è stata trasformata in Società di Investimento a Capitale Variabile. Lo Statuto è stato pubblicato nel Mémorial C, Recueil des Sociétés et Associations (il "Mémorial"), il 29 dicembre Le più recenti modifiche allo Statuto risalgono al 27 novembre 2008 e sono state pubblicate nel Mémorial. La SICAV è registrata nel Registre de Commerce et des Sociétés del esclusivamente in Italia. Lussemburgo al numero B La SICAV è distribuita Al 31 dicembre 2010 era offerto agli investitori il seguente Comparto: 1. Global Total Return (ex Global Equities) che investe principalmente in titoli azionari di tutto il mondo. Il Comparto Euro Bond si è fuso con il Comparto Global Equities in base al NAV di entrambi i Comparti alla data del 14 gennaio E stato applicato il seguente rapporto di concambio: 1 azione di capitalizzazione del Comparto Euro Bond per 0, azioni di capitalizzazione del Comparto Global Equities. Con efficacia 15 gennaio 2010 il Comparto Global Equities è stato ridenominato Global Total Return e la sua politica di investimento è stata modificata. NOTA 2. PRINCIPI CONTABILI RILEVANTI I rendiconti finanziari sono redatti in conformità ai principi contabili generalmente accettati e alle leggi e normative in vigore nel Granducato di Lussemburgo. Il valore netto di inventario per azione è espresso come un numero per azione in Euro e determinato in ogni Giorno di Valutazione dividendo il valore netto di inventario totale del relativo Comparto, ossia il valore degli attivi del Comparto al netto delle relative passività, per il numero di azioni del Comparto in circolazione in quel momento. a) Valutazione degli attivi Il valore delle disponibilità liquide o in deposito, delle cambiali e degli effetti pagabili a vista nonché dei conti esigibili, risconti attivi, dividendi in contanti e interessi dichiarati o maturati nel modo anzidetto, ma non ancora incassati, si riferiranno al rispettivo ammontare pieno, salvo ove risulti improbabile il loro pagamento o la riscossione a saldo. In tal caso, il loro valore sarà determinato dopo avere applicato lo sconto che il Consiglio di Amministrazione riterrà congruo a riflettere, in quel particolare caso, il valore effettivo. Il valore dei titoli quotati o scambiati in qualunque borsa corrisponderà, per ciascun titolo, all ultimo prezzo di chiusura e, ove appropriato, al corso medio della borsa che rappresenta normalmente il mercato principale per quel titolo. I valori mobiliari scambiati su un altro mercato regolamentato sono valutati, per quanto possibile, secondo le modalità descritte nel precedente paragrafo. Qualora un qualsiasi titolo in portafoglio nel relativo Giorno di Valutazione non sia quotato o negoziato in una borsa valori o altro mercato regolamentato, oppure se per un qualsiasi titolo non fosse disponibile il corso quotato, oppure se il prezzo determinato ai sensi dei due precedenti paragrafi non corrispondesse, a parere del rappresentante degli Amministratori, all equo valore di mercato, il valore di detto titolo sarà determinato, con prudenza e in buona fede, in base al prezzo di vendita ragionevolmente prevedibile, anch esso determinato con prudenza e in buona fede. b) Valutazione dei contratti futures I contratti futures sono registrati fuori bilancio e sono valutati in base al più recente prezzo disponibile in vigore alla data di valutazione. I guadagni e le perdite realizzati e non realizzati sono annotati nel prospetto combinato delle variazioni del patrimonio netto. c) Valutazione dei contratti a termine su valuta I contratti a termine su valuta sono valutati in base ai tassi di cambio a termine prevalenti alla data del closing e applicabili al periodo residuale fino alla data di scadenza. I profitti o le perdite risultanti dai contratti a termine su valuta sono inclusi nel prospetto combinato delle variazioni del patrimonio netto. d) Introiti I dividendi sono contabilizzati alla data ex-dividendo. Il reddito da interessi è annotato secondo il principio della competenza. Gli sconti sulle obbligazioni zero coupon sono contabilizzati come aggiustamenti al reddito da interessi. e) Politica di distribuzione Al momento, vengono emesse soltanto azioni a capitalizzazione. Qualora fossero emesse azioni a distribuzione, il Consiglio di Amministrazione potrà proporre all assemblea generale degli azionisti la distribuzione di un dividendo fino alla concorrenza del capitale minimo della SICAV. Il Consiglio di Amministrazione, qualora lo ritenesse necessario, potrà anche decidere in qualsiasi momento altre distribuzioni, sempre entro i limiti suddetti. In caso siano distribuite Azioni, il pagamento dei dividendi sulle Azioni nominative sarà eseguito con assegno bancario o assegno circolare spedito direttamente agli azionisti i cui nominativi e indirizzi sono registrati nel libro Soci della SICAV nel giorno in cui i dividendi sono pagabili. 14

15 Note esplicative ai Rendiconti Finanziari al 31 dicembre 2010 (continuazione) f) Conversione di Valute estere Il valore degli attivi denominati in una valuta diversa da quella di riferimento del Comparto in questione è convertito al tasso di cambio prevalente in Lussemburgo al momento della determinazione del corrispondente valore netto di inventario. g) Rendiconti finanziari combinati della Sicav Il valore netto di inventario totale della SICAV è uguale alla somma del patrimonio netto dei vari Comparti aperti convertito in euro (valuta di consolidamento della SICAV) ai tassi di cambio prevalenti in Lussemburgo nel relativo Giorno di Valutazione. h) Guadagni/Perdite netti realizzati sulla vendita di investimenti I guadagni o le perdite netti realizzati con la vendita di investimenti sono determinati in base al costo medio dell investimento venduto. NOTA 3. REGIME FISCALE Lussemburgo I Comparti della SICAV sono assoggettati in Lussemburgo all imposta annua di sottoscrizione pari allo 0,05% del rispettivo patrimonio netto (taxe d abonnement), da versare trimestralmente, calcolata in base al patrimonio netto di tutti i Comparti alla fine del trimestre pertinente. La tassa di sottoscrizione non è dovuta sulla parte di attivi dei Comparti investita in altri fondi di investimento lussemburghesi che già pagano detta imposta. Italia Secondo la legge italiana, la SICAV è soggetta in Italia all imposta del 12,5% sugli utili netti a decorrere dal 1 luglio La tassa è applicata collettivamente a interessi, dividendi e plusvalenze/minusvalenze. Questa tassa è a carico dei Comparti e i rispettivi ratei sono registrati. In caso di guadagno netto il Comparto iscrive un debito di imposta da versare all Agenzia delle Entrate italiana. In caso di perdita netta il Comparto iscrive un credito di imposta che potrà essere utilizzato per ridurre le imposte italiane sulle plusvalenze future. Il credito di imposta che si genera in un Comparto può essere utilizzato da un altro Comparto a copertura dei propri debiti fiscali. In data 31 dicembre 2010: I crediti di imposta in euro sono pari a euro del Comparto Global Total Return (ex Global Equities) (14,50% del patrimonio netto totale).. Il debito di imposta è pari a euro del Comparto Global Total Return (ex Global Equities) A seguito della richiesta ufficiale del Distributore Principale, gli azionisti non residenti in Italia hanno i quali hanno investito per il tramite del Sub-Distributore italiano e mantengono in deposito le loro azioni presso un istituto finanziario italiano, hanno la possibilità di ottenere il rimborso dell imposta dal fisco italiano. NOTA 4. COMMISSIONI DI CONSULENZA E DI PERFORMANCE La SICAV riceve consulenze e raccomandazioni sugli investimenti da Italfortune International Advisors S.A. (il Consulente degli Investimenti ), una società di diritto lussemburghese che ha lo status di holding, con sede legale a 69, route d Esch, Lussemburgo. Il Consulente degli Investimenti percepisce una commissione annua sul patrimonio netto totale medio del Comparto calcolato alla fine di ogni mese. La commissione di consulenza è addebitata ai Comparti e accreditata al Consulente degli Investimenti ogni trimestre. 1,8% annuo del patrimonio netto di Global Total Return (ex Global Equities) 0,8% annuo del patrimonio netto di Euro Bond (fino al 14 gennaio 2010) Il Consulente degli Investimenti ha diritto alla commissione di performance se il rendimento del Comparto, al lordo delle spese generali, è positivo e maggiore del benchmark, per il Comparto Global Total Return (ex Global Equities) Questa commissione è calcolata con la stessa frequenza con cui si procede al calcolo del Valore Netto di Inventario, misurando la differenza tra la performance del Comparto relativa al Giorno Lavorativo precedente, rettificata con i proventi delle sottoscrizioni o le somme pagate per il riscatto e le spese generali, e la performance del benchmark durante lo stesso periodo. La commissione sarà uguale al 20% della differenza tra la performance del Comparto, rettificata con i proventi di sottoscrizione o le somme pagate per il riscatto e le spese generali, e la performance del benchmark, e sarà applicata al valore netto di inventario del Comparto. L importo risultante sarà annotato in un conto di riserva il cui saldo potrà anche essere negativo. Ove il rendimento del Comparto, rettificato con i proventi delle sottoscrizioni o le somme pagate per i riscatti e le spese generali, fosse minore della performance fatta segnare dal benchmark, le commissioni applicabili saranno prelevate dal conto di riserva fino al massimo del saldo disponibile, e accreditate al Comparto. In caso di rendimenti negativi non sarà addebitata la commissione di performance, anche laddove il rendimento del Comparto fosse migliore di quello del benchmark. Il saldo del conto di riserva, sia positivo che negativo, sarà annotato quotidianamente in un conto commissioni che, se positivo sarà iscritto a debito e azzerato a fine anno in modo da potere remunerare il Consulente degli Investimenti. Se, a fine anno, il saldo del conto commissioni sarà negativo o uguale a zero, non sarà iscritta a debito né sarà dovuta alcuna commissione di performance e il saldo sarà azzerato. Il benchmark del Comparto Global Total Return (ex Global Equities) è composto per il 90% dall indice MSCI WORLD FREE INDEX pubblicato in USD e convertito in Euro e per il10% dall indice MTS BOT gross. Al 31 dicembre 2010 non erano state pagate commissioni di performance al Consulente degli Investimenti (Advisor). 15

16 Note esplicative ai Rendiconti Finanziari al 31 dicembre 2010 (continuazione) NOTA 5. COMMISSIONI DÌ GESTIONE La SICAV ha nominato società di gestione MDO Management Company con sede legale in 19, rue de Bitburg, Lussemburgo con la responsabilità di provvedere quotidianamente alla gestione dei servizi amministrativi, della commercializzazione e degli investimenti di tutti i comparti. In cambio dei suddetti servizi, il Gestore aveva il diritto, fino al 14 gennaio 2010, di percepire una commissione di gestione pari a 3,5 punti base (0,035%), soggetta ad un minimo di euro , sul totale medio degli attivi in gestione da pagare trimestralmente e posticipatamente. Detta media sarà calcolata utilizzando i totali medi giornalieri nel trimestre. Dal 15 gennaio 2010 il Gestore ha diritto di percepire una commissione di gestione basata sulla media degli attivi totali gestiti, calcolata utilizzando gli attivi totali giornalieri nel trimestre, e pagabile trimestralmente e posticipatamente, come segue: - per gli attivi fino a 100 milioni di euro sarà applicata la remunerazione pari a 5 punti base per anno (0,05%) degli attivi netti del comparto; - per gli attivi tra 100 milioni e 250 milioni di euro sarà applicata la remunerazione pari a 4 punti base per anno (0,04%) degli attivi netti del comparto; - per gli attivi oltre 250 milioni di euro sarà applicata la remunerazione pari a 3.5 punti base per anno (0,035%) degli attivi netti del comparto; La remunerazione annuale totale non dovrà essere inferiore a EUR NOTA 6. GARANZIA REALE Al 31 dicembre 2010, è stata depositata una posizione di garanzia del comparto Global Total Return a titolo di garanzia reale (collateral) sulle posizioni nei futures: DE Germany 4% quantity : NOTA 7. TASSE E SPESE DA PAGARE Global Total Return (ex Global Equities) EUR Tassa di sottoscrizione Commissioni per la Banca depositaria, per l agente domiciliatario, amministrativo e di trasferimento Compensi per la certificazione dei bilanci, spese di stampa e pubblicazione Altre tasse e spese TOTALE NOTA 8. CONTRATTI A TERMINE SU VALUTA Al 31 dicembre 2010 il Comparto Global Total Return (ex Global Equities)aveva in essere il seguente contratto a termine su valuta: Guadagno netto Valuta del Valuta Acquisto Valuta Vendita Data di Scadenza non realizzato Comparto (in EUR) EUR GBP /03/2011 EUR NOTA 9. CONTRATTI FUTURES Al 31 dicembre 2010 il Comparto Global Total Return (ex Global Equities) aveva in essere i seguenti contratti futures: TOTALE Posizioni Impegno di Mercato Guadagno/(perdita) non realizzato Lunghe/ Valuta Data di Scadenza (corte) (in EUR) (in EUR) DOW JONES EURO STOXX 50/PR.IND 75 EUR 18/03/ (36.750) S&P 500 INDICES 10 USD 17/03/ TOTALE

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