Linfoma linfoplasmocitico
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- Giustina Maggi
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1 Linfoma linfoplasmocitico E una neoplasia costituita da piccoli linfociti, linfociti plasmacitoidi e plasmacellule che interessa usualmente il midollo osseo e talora linfonodi e milza. Spesso associata a paraproteinemia di tipo IgM. NON malattia di Waldenstrom : per quanto rari, ci sono casi di LPL IgM- (quindi WM come subset di LPL)
2 Adulti (60 aa età mediana); lieve prevalenza maschile Esordio: più spesso in fasi avanzate >linfonodi, midollo, milza; < sangue periferico e sedi extranodali Paraproteinemia + frequentemente IgM (> 3gm/dl) Fenomeni autoimmuni o crioglobulinemia di tipo I o II Sopravvivenza: risposte alla terapia incomplete e poco durevoli; 5 anni BOM: infiltrato nodulare, diffuso e/o interstiziale
3 piccoli ly + ly plasmocitoidi + pc; no prolinfo./no paraib./no cc; pc sono usualmente frammiste alla proliferazione, non marginali
4 Linfonodi crescita diffusa o interfollicolare con risparmio dei seni. frequente ampi stravasi emorragici Possibili depositi di amiloide
5 Depositi di Ig PAS + : corpi di Dutcher nucleari e/o di Russell intracitoplasmatici
6 FENOTIPO: di esclusione CD20+ (> linfoide; variabile sulle pc) BSAP+ (>linfoide; variabile sulle pc) Igs+ IgMc+, IgD-; kappa/lambda CD20
7 IgM IgD
8 IRF4+ (-+ quota linfoide e pc) Petit et al. Haematologica 2005: better prognosis in cases with low Ki67 and negativity for IRF4 IRF4 (interferon regulatory factor 4) prodotto del gene MUM1 (coinvolto nella t6;14) associata al mieloma Coinvolto nella differenziazione B- cellulare e nella linfomagenesi + nei linfociti B late/post GC, linfomi B, LH, Melanomi maligni indicativo, ma meno specifico per indicare differenziazione plasmacellulare rispetto al CD38, CD138 e VS38.
9 CD27+/CD38+/CD43+-/Ki-67 basso NEGATIVI: CD5, CD10, Ciclina D1, bcl6, CD68, DBA44, CD23. ABERRANTI: CD23+- (20-40%) Mancano spesso le FDC CD11c (81%) CD25 (71%) CD27 (NB: 9% dei casi Hunter et al. Clin Lymph2005 CD5+/CD10+/CD23+)
10 GENOTIPO IgVh riarrangiate/evidenza di mutazioni ma non ongoing ; no class switch recombination (# da alcune MGUS IgM) CITOGENETICA 50% delezione 6q prognosticamente sfavorevole mancano le restanti traslocazioni tipiche dei LNH
11 Wee J. et al. Blood 2006 Chng WJ et al. BLOOD 2006 Gutierrez et al. Leukemia Henry T Curr Opin Hematol Using 2162 gene probes variably expressed across the WM, CLL, MMsamples, unsupervised clustering with normal B cells, PCs, MGUS, and SMM was performed. Selected genes that clustered together and were overexpressed in different sampleclusters are highlighted. Aggrega con BCLL (violetto), lyb normali (arancio chiaro) Non aggrega con Mieloma (giallo) e Pc normali (rossiccio)
12 The GEP ofwmis closer to CLL than MM. (A) Using 2162 gene probes that are variably expressed across the WM, CLL, andmmsamples, unsupervised clustering of these samples together with normal B cells, PCs, MGUS, and SMM was performed. Selected genes that clustered together and were overexpressed in different sample clusters are highlighted. MGUS: per lo più non aggregano con LPL Casi di IgM MGUS mostrano analogo profilo genico (IL-6 and CD1c): ciò suggerisce un fenotipo comune tra IgM MGUS e LPL Ciò è coerente con il fatto che alcune IgM MGUS evolvono in LPL
13 BCLL & LPL : Indolenti; bassa proliferazione; non traslocazioni sul locus IgH Da cellule B memoria LPL CLL MM Ciò spiega le diversità anche rispetto alla BCLL: immunofenotipo diverso, diverso stato mutazionale delle IgVH (~ 98% LPL cases sono mutated vs 50%-70% delle BCLL) LPL CLL MM Derivano da cellule B memoria differenti
14 Firma genica omogenea e unica nonostante la varietà citologica del LPL (ly, pc, lpc) 73 geni sono deregolati di cui 48 upregolati e 25 downregolati Tra i geni upregolati IL6 è quello più significativo essendo correlato con la differenziazione plasmacellulare dei linfociti B clonali e coerente con l aumento del livello sierico di IL6 nel LPL) 32,33
15 Bianco et al. Haematologica 2004 per studio Gimema Musto P et al. Clin Lymphoma 2002; Imai Y et al. Hepatology 2002; Weng WK et al. Leukemia 2003; Fiorilli M Rev Clin Exp Hematol. 2003; Neiters A et al. Gastroenterology 2006; Kelaidi C. et al. Leukemia. 2004; Pitini V et al. Br J Haematol Incidenza di sieropositività > nei B-LNH con o senza crio tipo II (localizzazione extranodali ghiandole salivari o fegato, tipo MALT) In passato associazioni tra crio tipo II/HCV e LPL midollare Più recente associazione tra linfoma della zona marginale (soprattutto splenico) e HCV con regressione dopo terapia interferonica o anti-hcv
16 D. D.con linfomi a differenziazione plasmocitica o con IgM BCLL/SLL nei casi con differenziazione plasmacellulare; CD23+ (fino al 40% dei casi) composizione cellulare, CD5, restrizione K/L nelle pc non nei linfociti PLASMOCITOMA la quota linfoide CD20+ >> nell IC rispetto al PC (dove pure può essere presente) difficile nei casi dopo terapia: residuo quasi solo plasmacellulare (anamnesi)
17 Residual monotypic plasma cells in patients with waldenstrom macroglobulinemia after therapy Barakat FH et al. Am J Clinic Pathol, 2011 Mar, 135(3):365-73
18 SMZ (Ocio et al. Clin Lymphoma 2005; Audouin J et al. Br J Haematol ) può avere iperigm, CD5- entità dell infiltrato (<), aspetto citologicamente più lasso, minore componente pc, diffusione anche intrasinusale, presenza di CG (<), aspetto sfrangiato dei linfociti (>), rapporto kappa/lambda meno sbilanciato (40% dei casi non ristretto), DBA44 + (>), CD103 + (40%) (- in LPL), CD25+ (80%) ; FDC CD23+ (più rare nel LPL) IgM+ IgD+ entrambi possono correlarsi all infezione da HCV
Linfoma linfoplasmocitico
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