CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA. Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA. Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti"

Transcript

1 CRITERI PER UNA RETE DI MONITORAGGIO DEI SUOLI IN ITALIA Paolo Giandon ARPAV Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti Monitoraggio dei suoli: situazione attuale e prospettive future Piacenza, 1 ottobre 2008

2 SOMMARIO 1. La proposta di rete nazionale di monitoraggio del CTN_TES (2004): Livelli Fasi Temi Obiettivi Metodi Parametri Sinergie 2. Novità introdotte dalla CE nel Proposta di indicatori e nuovi siti 4. Prospettive per la costruzione di una rete

3 APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici ELEMENTI DI PROGETTAZIONE DELLA RETE NAZIONALE DI MONITORAGGIO DEL SUOLO A FINI AMBIENTALI VERSIONE AGGIORNATA SULLA BASE DELLE INDICAZIONI CONTENUTE NELLA STRATEGIA TEMATICA DEL SUOLO OTTOBRE 2004

4 COM(2002) 179 del 16 aprile 2002 Verso una strategia tematica per la protezione del suolo Le azioni da realizzare nel prossimo futuro per assicurare la protezione del suolo si basano su informazioni esistenti che sono però incomplete. Per la protezione a lungo termine del suolo sarà necessario assicurare lo sviluppo di una base di informazioni, sistemi di monitoraggio e indicatori più completi per determinare le condizioni prevalenti del suolo e valutare l impatto delle diverse politiche e pratiche.

5 LIVELLI CONOSCITIVI DELLA RETE - Le informazioni di base sui suoli contenute nelle carte dei suoli, - Le informazioni relative all uso del suolo - Una rete di monitoraggio degli inquinanti inorganici ed organici sulla base di una maglia rigida; - Una rete di monitoraggio delle relazioni pressione-impatto composta da alcuni siti di riferimento

6 OBIETTIVI DELLA RETE - Conoscenza delle attuali caratteristiche e proprietà dei suoli - Monitoraggio nel tempo (breve e lungo periodo) ed in situazioni diverse della presenza di particolari sostanze contaminanti, inorganiche ed organiche, nel suolo; - Valutazione dei cambiamenti delle caratteristiche e proprietà del suolo, come conseguenza della presenza di forme di degrado ed inquinamento; - Previsione delle evoluzioni future; - Sviluppo e la validazione di modelli calibrati sui siti della rete; - Diffusione dei risultati ottenuti per indirizzare scelte e politiche di intervento

7 CONGRUITÀ E INTEGRAZIONE TRA: LE RETI REGIONALI DIVERSI FENOMENI DEGRADATIVI ALTRE RETI DI MONITORAGGIO APPROCCIO TIPOLOGICO E GEOSTATISTICO

8 LE FASI REALIZZATIVE - Identificazione delle tipologie di suolo; - Conoscenza dell uso del suolo; - Definizione di regole comuni per scelta, georeferenziazione e descrizione dei siti e dei suoli, protocolli di campionamento, metodi di trattamento e conservazione dei campioni, metodi di analisi, garanzia della qualità dei risultati, gestione dei dati e reporting; - Monitoraggio di un primo set di parametri sensibili per effetto di impatti antropici; - Allestimento di siti permanenti di monitoraggio in cui seguire le dinamiche di specifici fenomeni di degrado; - Innesto funzionale di altre reti.

9 TIPOLOGIE DI SUOLO CARTA PEDOLOGICA USO DEL SUOLO CORINE LAND COVER INQUADRAMENTO DELLA RETE DETERMINAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE IN CORRISPONDENZA DEI PROFILI RAPPRESENTATIVI I LIVELLO CONTAMINANTI E CARATTERI PRINCIPALI approccio tipologico MAGLIA FISSA 18x18 o 16X16 KM RETE NAZIONALE 4,5x4,5 o 4 X 4 KM RETE REGIONALE II LIVELLO CONTAMINANTI E CARATTERI PRINCIPALI approccio statistico INDIVIDUAZIONE DI SITI RAPPRESENTATIVI (TIPO-USO SUOLO) E PREDISPOSIZIONE DI UN SITO DI MONITORAGGIO MONO O PLURISPECIFICO FENOMENI DI DEGRADO: DEGRADO FISICO DEGRADO BIOLOGICO SUOLI URBANI PROCESSI DI CONTAMINAZIONE

10 Metodologie oggetto del Manuale - selezione, gestione, georeferenziazione e descrizione dei siti di monitoraggio e dei suoli; - tempi e modalità di campionamento, trasporto e conservazione dei campioni, preparazione dei campioni per le analisi; - metodi di analisi e criteri di valutazione della qualità delle analisi; - modalità di validazione ed elaborazione statistica dei dati; - caratteristiche dei database, specie in termini di accessibilità e compatibilità dei dati.

11 PARAMETRI DA MONITORARE PARAMETRI GENERALI: devono essere monitorati in tutti i siti in quanto necessari per una caratterizzazione generale del suolo; PARAMETRI SPECIFICI: parametri da monitorare per particolari fenomeni di degrado PARAMETRI INSENSIBILI (qualità intrinseche) sono da determinare all'inizio del periodo di osservazione e non subiscono modificazioni significative per un gran numero di anni PARAMETRI SENSIBILI (qualità dinamiche) sono soggetti a rapide modificazioni a seguito dell'azione dei fattori di rischio.

12 LE TEMATICHE DELLA RETE INQUINAMENTO DIFFUSO DEGRADAZIONE FISICA DEGRADAZIONE BIOLOGICA SUOLI URBANI PUNTI DI SVILUPPO PER CIASCUN TEMA CRITERI PER L INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI PRELIEVO PARAMETRI DA MONITORARE METODOLOGIE PER IL CAMPIONAMENTO METODOLOGIE DI ANALISI DEI PARAMETRI SPECIFICI INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI

13 INQUINAMENTO DIFFUSO Monitoraggio a maglia fissa - granulometria; -ph; - carbonio organico; - capacità di scambio cationico. - metalli pesanti (Cd,Hg,Pb,Cu,Zn,As,Cr,Ni); - alcuni inquinanti organici (PCB, IPA, diossine, ecc.).

14 INQUINAMENTO DIFFUSO Monitoraggio per siti rappresentativi - granulometria; - densità apparente; - calcare totale e attivo; -ph; - capacità di scambio cationico (CSC); - carbonio organico; - azoto totale; - fosforo totale e assimilabile; - potassio scambiabile e totale; - metalli pesanti (As, Cd, Cr, Cu, Hg, Ni, Pb, Zn); - fitofarmaci (quelli utilizzati negli ultimi 15 anni); - PCB e IPA nel caso di utilizzo di fanghi di depurazione o ammendanti organici.

15 DEGRADAZIONE FISICA - rischio di erosione idrica; - porosità; - grado di compattamento e suscettibilità al compattamento; - strati compatti lungo il profilo; - croste superficiali e suscettibilità alla loro formazione; - perdita di struttura; - composizione granulometrica; - acqua disponibile per le piante; - lavorabilità del suolo; - rischio di traslocazione del suolo da lavorazioni; - grandi movimenti di terra.

16 DEGRADAZIONE BIOLOGICA N potenzialmente mineralizzabile C ed N della biomassa microbica C biomassa/c organico totale Respirazione Respirazione/biomassa Carica microbica Attività enzimatiche

17 Caratteristiche del sito SUOLI URBANI Descrizione area di prelievo Presenza e tipo di vegetazione Strutture adiacenti (muri, tubature, ecc.) Morfologia (pendenza) Materiali estranei Tipo e struttura del suolo Parametri chimici Nutrienti Contaminazione Compattazione, Tessitura, Scheletro Sostanza organica, C.S.C., ph, Conducibilità N, P, K (in caso di rinverdimenti) Metalli Pesanti I.P.A., M.T.B.E. Altri inquinanti organici

18 E=erosione; OM= diminuzione della sostanza organica, B= diminuzione della biodiversità, D= contaminazione diffusa, C=compattazione, S=salinizzazione

19 COM(2006) 231 del 22 settembre 2006 Strategia tematica per la protezione del suolo EROSIONE DIMINUZIONE SOSTANZA ORGANICA SALINIZZAZIONE COMPATTAZIONE SMOTTAMENTI

20 COM(2006) 231 del 22 settembre 2006 Strategia tematica per la protezione del suolo Per quanto riguarda l individuazione delle aree a rischio, la Commissione incoraggia gli Stati membri a utilizzare i regimi di monitoraggio già esistenti. Nel tempo sarà probabilmente possibile formulare un approccio e un metodo più armonizzati per il monitoraggio, sfruttando anche i lavori della rete degli Uffici europei del suolo

21 COM(2006) 232 del 22 settembre 2006 Proposta di direttiva quadro per la protezione del suolo Per l individuazione delle aree a rischio gli Stati membri applicano, per quanto riguarda ciascuno dei singoli processi di degrado del suolo indicati, almeno gli elementi descritti nell allegato I e tengono conto degli effetti che tali processi hanno nell acuire le emissioni di gas serra e la desertificazione.

22 COM(2006) 232 del 22 settembre 2006 Elementi per l individuazione delle aree a rischio ELEMENTI E SO S C Unità tipologica di suolo (UTS) (tipo di suolo) X X X X Tessitura del suolo (a livello di UTS) X X X X Densità del suolo, proprietà idrauliche (a livello di UTS) X X X Topografia X X X Copertura del suolo X X X Utilizzo del suolo X X X Clima X X X X Condizioni idrologiche X Zona agro-ecologica X Carbonio organico nel suolo X X Zone irrigue, proprietà chimiche dell acqua irrigata e X tipo di tecniche irrigue Informazioni sulle acque sotterranee X

23 Progetto ENVASSO Indicatori selezionati per il monitoraggio delle minacce di degradazione MINACCE Erosione Diminuzione sostanza organica Contaminazione Compattazione Diminuzione biodiversità Salinizzazione Desertificazione INDICATORI Perdita di suolo stimata e misurata Contenuto di sostanza organica e di carbonio organico, Densità apparente, rapporto C/N Contenuto di metalli pesanti, ph, contenuto di nutrienti Densità apparente, contenuto di sostanza organica, tessitura, capacità di ritenzione idrica, conducibilità idraulica a saturazione, osservazione della struttura Diversità dei lombrichi, diversità dei collemboli, respirazione microbica Conducibilità elettrica, ESP, salinità del profilo Contenuto di sostanza organica, contenuto di sali, conducibilità elettrica

24 European Soil Bureau Network Ipotesi sul numero dei siti della rete Copertura geografica delle reti di monitoraggio molto diversa tra gli stati membri Le reti sono molto più dense nelle aree nel nord ed est Europa rispetto al sud Considerando la densità minima pari a 1 sito ogni 300 km 2 (1000 Italia - 60 Veneto) sarebbe necessario aggiungere 4100 siti a quelli esistenti Per l Italia sarebbero richiesti 656 nuovi siti

25 Quali prospettive per una rete nazionale di monitoraggio del suolo 1) Adottare l approccio bottom-up coinvolgendo le regioni nella pianificazione 2) Costruire un informazione di base sui suoli omogenea e condivisa tra regioni e stato 3) Avviare una efficace rete di monitoraggio gestita a livello regionale e portata a sintesi dal livello nazionale

26 Esempio progetto APAT Sviluppo di indicatori ambientali del suolo Carbonio organico Erosione

27 GRAZIE PER L ATTENZIONE

Stime costi annuali per la società legati all erosione a livello europeo (SEC (2006) 1165)

Stime costi annuali per la società legati all erosione a livello europeo (SEC (2006) 1165) Premessa: Questa presentazione ha lo scopo di illustrare, in modo estremamente semplificato, le cause di degradazione del suolo, così come esse sono state individuate dalla Soil Thematic Strategy dell

Dettagli

SERVIZIO SUOLI ARPA Veneto Ialina Vinci

SERVIZIO SUOLI ARPA Veneto Ialina Vinci SERVIZIO SUOLI ARPA Veneto Ialina Vinci SUPERFICIE RILEVATA SCALA 1:50.000 TOTALE aree rilevate: 8.534 km 2 49% della regione 65% della pianura TOTALE unità descritte 328 unità cartografiche 302 tipi di

Dettagli

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale Paolo Giandon ARPAV - Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti AgrelanWeb: obiettivo La predisposizione di un piano di concimazione a partire

Dettagli

La rete di monitoraggio del suolo in Piemonte: un esempio di applicazione del lavoro del CTN Territorio e Suolo

La rete di monitoraggio del suolo in Piemonte: un esempio di applicazione del lavoro del CTN Territorio e Suolo La rete di monitoraggio del suolo in Piemonte: un esempio di applicazione del lavoro del CTN Territorio e Suolo Gabriele Fabietti*, Renzo Barberis**, Tommaso Niccoli** * Università degli Studi di Torino

Dettagli

Qualità del suolo e metriche territoriali per la pianificazione peri-urbana

Qualità del suolo e metriche territoriali per la pianificazione peri-urbana Qualità del suolo e metriche territoriali per la pianificazione peri-urbana F. Ajmone Marsan, E. Borgogno Mondino Università di Torino - DISAFA Percezione del suolo come superficie Il suolo in 3D Il

Dettagli

La fertilità chimica

La fertilità chimica La fertilità chimica La fertilità chimica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di fornire gli elementi della nutrizione minerale delle piante in forma disponibile ed in quantità bilanciate Indicatori

Dettagli

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art. PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO

Dettagli

Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile

Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile Il verde pensile nel clima mediterraneo Genova, 25 maggio 2007 Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile dott. agr. Alessandro Pozzi

Dettagli

Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione

Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione Filiberto ALTOBELLI Istituto Nazionale di Economia Agraria, INEA altobelli@inea.it Il suolo per l agricoltura Per l agricoltura

Dettagli

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole

FERTILITA CHIMICA. Disponibilità ottimale dei nutrienti. Fattori atmosferici favorevoli. Fattori pedologici. Pratiche agricole ANALISI DEL SUOLO - Conoscere i valori di alcuni parametri chimico-fisici allo scopo di giudicarne l idoneità ai fini di una normale e redditizia crescita dei vegetali - Individuare il tipo e l intensità

Dettagli

Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto

Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto Pressioni puntuali, diffuse e idromorfologiche determinate dal comparto agricolo sui corpi idrici del Veneto dei fiumi Isonzo, Tagliamento, del fiume Adige Architettura del piano Il modello DPSIR EEA Environmental

Dettagli

APAT. Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici

APAT. Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici ELEMENTI DI PROGETTAZIONE DELLA RETE NAZIONALE DI MONITORAGGIO DEL SUOLO A FINI AMBIENTALI LINEE GUIDA PER UN MANUALE DI ORGANIZZAZIONE

Dettagli

LINEE GUIDA ALL INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI DEL SUOLO. a cura del Settore Suolo, Territorio e Ambiente

LINEE GUIDA ALL INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI DEL SUOLO. a cura del Settore Suolo, Territorio e Ambiente LINEE GUIDA ALL INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI DEL SUOLO a cura del Settore Suolo, Territorio e Ambiente Novembre 2016 GUIDA ALL INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI DEL SUOLO Di seguito sono riportate le tabelle

Dettagli

DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA

DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA PRESIDENZA DIREZIONE GENERALE AGENZIA REGIONALE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA CLIMB - General Assembly Climate Change Impacts on Water and Security (in Southern

Dettagli

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee Seminario «Aggiornamenti sull applicazione della Direttiva Nitrati» Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee mercoledì 14 dicembre 2016 Settore Monitoraggi Ambientali CRQA (Centro Regionale

Dettagli

CORSO ANALISI CHIMICA MOD Analisi terreni ITIS VIOLA A.S. 2016/2017 SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO

CORSO ANALISI CHIMICA MOD Analisi terreni ITIS VIOLA A.S. 2016/2017 SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO SUOLO LEZIONE 1: INTRODUZIONE E CAMPIONAMENTO 1 DEFINIZIONI SUOLO: Strato superficiale della crosta terrestre formatosi in seguito all alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche,

Dettagli

Monitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011

Monitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011 Monitoraggio Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI Parma, 6 luglio 2011 via Giuseppe Garibaldi, 75-43121 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it

Dettagli

La valutazione ambientale nella VIS: stato di avanzamento e azioni future a Lanciano e in Provincia di Chieti

La valutazione ambientale nella VIS: stato di avanzamento e azioni future a Lanciano e in Provincia di Chieti La valutazione ambientale nella VIS: stato di avanzamento e azioni future a Lanciano e in Provincia di Chieti Tommaso Pagliani, CSA-CMNS Lanciano, 12 gennaio 2013 A che punto del progetto ci troviamo FASE

Dettagli

Confronto tra suolo degradato e suolo ricostituito per la produzione di pomodoro

Confronto tra suolo degradato e suolo ricostituito per la produzione di pomodoro Confronto tra suolo degradato e suolo ricostituito per la produzione di pomodoro Paolo Manfredi1, Chiara Cassinari2, Marco Trevisan2 1m.c.m. Ecosistemi s.r.l., Gariga di Podenzano, Piacenza 2Istituto di

Dettagli

Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia

Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia Prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento: gli Il controllo e il monitoraggio degli impianti di produzione di energia Riccardo Maramotti ARPA Emilia Romagna rmaramotti@arpa.emr.it Piacenza, 25

Dettagli

LA RICERCA DELLA QUALITA DEL PELLET: ESPERIENZE DEL LABORATORIO BIOMASSE - SIBE srl

LA RICERCA DELLA QUALITA DEL PELLET: ESPERIENZE DEL LABORATORIO BIOMASSE - SIBE srl LA RICERCA DELLA QUALITA DEL PELLET: ESPERIENZE DEL LABORATORIO BIOMASSE - SIBE srl Dr. Fabrizio Corinaldesi 23-25 settembre 2011 6 Edizione Biennale Biella Fiere- Gaglianico (BI) www.sibesrl.it www.laboratoriobiomasse.it

Dettagli

La canapa nella riqualificazione di suoli contenenti metalli pesanti a Villadossola: vantaggi e prospettive

La canapa nella riqualificazione di suoli contenenti metalli pesanti a Villadossola: vantaggi e prospettive La canapa nella riqualificazione di suoli contenenti metalli pesanti a Villadossola: vantaggi e prospettive Eliana Tassi e Nicoletta Guerrieri - CNR ISE Maria Cavaletto - Università Piemonte Orientale

Dettagli

A cosa serve? Perché è richiesto?

A cosa serve? Perché è richiesto? A cosa serve? La conoscenza delle dinamiche relative all uso del suolo è importante per la pianificazione territoriale in quanto consente di leggere lo stato attuale dei luoghi come risultante delle modificazioni

Dettagli

A NETWORK FOR THE STUDY OF THE ENVIRONMENTAL QUALITY OF SOILS OF PIEDMONT (ITALY)

A NETWORK FOR THE STUDY OF THE ENVIRONMENTAL QUALITY OF SOILS OF PIEDMONT (ITALY) A NETWORK FOR THE STUDY OF THE ENVIRONMENTAL QUALITY OF SOILS OF PIEDMONT (ITALY) Barberis Renzo, Niccoli Tommaso, Claudio Bonadio ARPA Piemonte - Torino Fabietti Gabriele, Biasioli Mattia e Ajmone-Marsan

Dettagli

Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015

Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015 Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015 Alberto Lugoboni Regione Lombardia - DG Agricoltura Coordinatore LIFE 12/ENV//IT/578 HelpSoil Ottimizzare il lavoro per ridurre i costi Le

Dettagli

L esperienza della Regione Veneto nell utilizzo delle informazioni sui suoli nella programmazione agroambientale

L esperienza della Regione Veneto nell utilizzo delle informazioni sui suoli nella programmazione agroambientale L esperienza della Regione Veneto nell utilizzo delle informazioni sui suoli nella programmazione agroambientale Parleremo di Valutazione Ambientale Strategica del PSR 2007-2013 Definizione del rischio

Dettagli

Processi di digestione anaerobica: Che cos è il digestato

Processi di digestione anaerobica: Che cos è il digestato Processi di digestione anaerobica: Che cos è il digestato F. Adani, A. Schievano, G. D Imporzano, F. Tambone Di.Pro.Ve. Università degli Studi di Milano, Via Celoria 2, 20133 Milano fabrizio.adani@unimi.it

Dettagli

Lo studente scriva la differenza tra concimi, ammendanti e correttivi.

Lo studente scriva la differenza tra concimi, ammendanti e correttivi. Lo studente scriva sull epoca, modalità, tipo e quantità di concime azotato/fosfatico/potassico che può essere somministrato ad una coltura in relazione : alla specie, al sistema colturale (precessione),

Dettagli

1. SUOLO E SOTTOSUOLO... 2

1. SUOLO E SOTTOSUOLO... 2 1. SUOLO E SOTTOSUOLO... 2 1.1 CARATTERISTICHE GEOLOGICHE, GEOMORFOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE, PEDOLOGICHE E SISMICHE... 2 1.2 CAPACITÀ D USO DEI SUOLI... 2 1.2.1 La Carta della Capacità d uso dei Suoli:

Dettagli

FELTRO Misure e Contromisure. di Andrea Patussi

FELTRO Misure e Contromisure. di Andrea Patussi FELTRO Misure e Contromisure di Andrea Patussi INTRO LA SITUAZIONE DEL GOLF IN ITALIA < Operazioni Meccaniche (10yrs) > Accumulo di SO Necessari + interventi meccanici rispetto al passato per recuperare

Dettagli

L IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

L IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE L IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE SUOLI E GEOMORFOLOGIA DEL TERRITORIO PADOVANO Convegno 23.10.2013 Aula Magna Galileo Galilei

Dettagli

I suoli del Friuli Venezia Giulia. nella dinamica dei nitrati: studi e valutazioni

I suoli del Friuli Venezia Giulia. nella dinamica dei nitrati: studi e valutazioni I suoli del Friuli Venezia Giulia nella dinamica dei nitrati: studi e valutazioni Stefano Barbieri Studi ERSA su azoto nei suoli Progetto SINA Carte capacità di attenuazione Progetto NetWet2 e RAZOFIN

Dettagli

Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica

Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Valutazione Ambientale Strategica 1 PARTE I - INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE. pag. 9 1.1. Il concetto di sostenibilità e la sua valutazione... pag. 9 1.2.

Dettagli

Caratterizzazione delle matrici ambientali

Caratterizzazione delle matrici ambientali Caratterizzazione delle matrici ambientali Fabiana Vanni fabiana.vanni@iss.it Istituto Superiore di Sanità Caratterizzazione delle matrici ambientali Nell area oggetto di studio del progetto CCM2010 sono

Dettagli

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova Dipartimento Provinciale di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 049 8227801 Fax +39 049 8227810 e-mail: dappd@arpa.veneto.it PEC: dappd@pec.arpav.it Accordo volontario per il Monitoraggio

Dettagli

La Politica Agraria Comune (PAC) e l applicazione del. regime di Condizionalità novità 2011/2013

La Politica Agraria Comune (PAC) e l applicazione del. regime di Condizionalità novità 2011/2013 La Politica Agraria Comune (PAC) e l applicazione del regime di Condizionalità novità 2011/2013 SEMINARIO TECNICO Giovedì 7 Aprile 2011 ore 09:30 Sala Verde - Palazzo Leopardi Via Gentile da Fabriano -

Dettagli

17 giugno Suolo e Vegetazione: due elementi strettamente legati e in equilibrio

17 giugno Suolo e Vegetazione: due elementi strettamente legati e in equilibrio TERRITORIO: CONOSCERE PER GESTIRE E TUTELARE Progetto pilota per contrastare fenomeni di siccità e desertificazione nel territorio della Regione Piemonte Suolo e Vegetazione: due elementi strettamente

Dettagli

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria Rete Rurale Nazionale 2007-2013 Principi e strumenti della Politica di Sviluppo Rurale Hotel Diana, Roma, 8 settembre 2009 ASSE II Obiettivi, articolazione e criticità Parte I - Agricoltura Antonella Trisorio

Dettagli

Rosario Napoli. CRA RPS Centro di Ricerca per lo studio delle relazioni Pianta-Suolo

Rosario Napoli. CRA RPS Centro di Ricerca per lo studio delle relazioni Pianta-Suolo Il Progetto Carta dei suoli della Regione Lazio a scala 1:250.000, con approfondimenti alla scala 1:50.000 Inquadramento nazionale, organizzazione e produzione banche dati Rosario Napoli CRA RPS Centro

Dettagli

Distribuzione spaziale dei contaminanti nel suolo h Giuseppe Raspa

Distribuzione spaziale dei contaminanti nel suolo h Giuseppe Raspa Distribuzione spaziale dei contaminanti nel suolo h Giuseppe Raspa Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente di bioremediation nei terreni agricoli Lunedì 26 giugno 2017 Museo di Scienze Naturali,

Dettagli

INQUINAMENTO DA NITRATI

INQUINAMENTO DA NITRATI INQUINAMENTO DA NITRATI 1 QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE Il sistema acquifero della Pianura Padana rappresenta la fonte principale sia per l approvvigionamento idropotabile (>90%), sia per l agricoltura

Dettagli

Il suolo della Provincia di Pavia. di R.M. Cenci

Il suolo della Provincia di Pavia. di R.M. Cenci Il suolo della Provincia di Pavia di R.M. Cenci Pavia, 23 Maggio 2007 1 Utilizzo del suolo Progetto Pavia: Approccio biochimico-fisico Agricoltura Industria Trasporto Residenziale Ricreativo 2 2004 anno

Dettagli

PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo

PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo 1. CENNI DI ECOLOGIA I principali cicli biogeochimici Le catene trofiche 2. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI Caratteristiche chimico-fisiche

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 09-12-2015 (punto N 23 ) Delibera N 1185 del 09-12-2015 Proponente FEDERICA FRATONI DIREZIONE DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE

Dettagli

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore

Dettagli

Produzione di biochar da gassificazione e suo impiego in agricoltura in qualità di ammendante

Produzione di biochar da gassificazione e suo impiego in agricoltura in qualità di ammendante Produzione di biochar da gassificazione e suo impiego in agricoltura in qualità di ammendante dott. agr. Alessandro Pozzi AGT - Advanced Gasification Technolgy alessandro.pozzi@agtgasification.com Gassificazione

Dettagli

LE EMISSIONI DERIVATE DALLA COMBUSTIONE DEI TRALCI DI VITE

LE EMISSIONI DERIVATE DALLA COMBUSTIONE DEI TRALCI DI VITE LE EMISSIONI DERIVATE DALLA COMBUSTIONE DEI TRALCI DI VITE Sabato 24 settembre 2011 Dalla Venezia Fabiano CENTRO DI RICERCA PER LA VITICOLTURA Conegliano (TV) Progetto: Produzione di energia e sostanza

Dettagli

Inquadramento delle attività svolte per il progetto di bonifica

Inquadramento delle attività svolte per il progetto di bonifica Inquadramento delle attività svolte per il progetto di bonifica Antonio Di Guardo Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia Università degli Studi dell Insubria Como Brescia, 26 Giugno 2017 Consulenti

Dettagli

Laboratorio Analisi Acque e Suoli Azienda Agro-ecologica Carpaneta ( Bigarello Mantova )

Laboratorio Analisi Acque e Suoli Azienda Agro-ecologica Carpaneta ( Bigarello Mantova ) Dipartimento Sistemi agricoli Struttura Sviluppo dei centri agricoli Via Carpaneta, 7-46030 - Bigarello (MN) Tel. 0376.459.561; Fax. 0376.459.334; Laboratorio Analisi Acque e Suoli Azienda Agro-ecologica

Dettagli

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA. La pianificazione sostenibile. III Modulo: Le valutazioni

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA. La pianificazione sostenibile. III Modulo: Le valutazioni M.I.B.AR. MASTER INTERNAZIONALE DI BIOARCHITETTURA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA La pianificazione sostenibile III Modulo: Le valutazioni Arch. LINO GIORGINI Istituto Nazionale di Bioarchitettura

Dettagli

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE IL RUOLO DEL MONITORAGGIO NELLA POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE Bari, novembre 2010 Regione Puglia Servizio Tutela delle Acque Dott.ssa M.A. Iannarelli LA TUTELA DELLE ACQUE ANALISI

Dettagli

PROGETTO LIFE 13 ENV/IT/ RINASCE Attività di monitoraggio chimico-fisico delle acque superficiali

PROGETTO LIFE 13 ENV/IT/ RINASCE Attività di monitoraggio chimico-fisico delle acque superficiali Consorzio di Bonifica dell'emilia Centrale PROGETTO LIFE 13 ENV/IT/000169 RINASCE Attività di monitoraggio chimico-fisico delle acque superficiali CAMPAGNA MONITORAGGIO ANTE OPERAM Dati GENNAIO-OTTOBRE

Dettagli

L ATTIVITA BIOLOGICA DEL SUOLO : INTERESSE E METODI DI VALUTAZIONE?

L ATTIVITA BIOLOGICA DEL SUOLO : INTERESSE E METODI DI VALUTAZIONE? CHANTELOT, L ATTIVITÀ BIOLOGICA DEL SUOLO: INTERESSE E METODI DI VALUTAZIONE, PAG. 1 L ATTIVITA BIOLOGICA DEL SUOLO : INTERESSE E METODI DI VALUTAZIONE? Eric CHANTELOT ITV Nîmes-Rodilhan Ruolo dell attività

Dettagli

SENSI DEL D.LGS. 152/2006) DELL AREA DI VIA GENERAL GIARDINO NEL COMUNE DI MEDA (MB) D.G.R. X/1193

SENSI DEL D.LGS. 152/2006) DELL AREA DI VIA GENERAL GIARDINO NEL COMUNE DI MEDA (MB) D.G.R. X/1193 Dott. Geol. Riccardo Cortiana r.cortiana@geotecnoindagini.it Via Liguria 1 20900 Monza Telefono e fax 039 837656 geotecnoindagini@pec.it Dott. Geol. Filippo Valentini f.valentini@geotecnoindagini.it PABEL

Dettagli

LA FERTILITA' DEL SUOLO. La fertilità del suolo è correlata a tre fattori: biologico, fisico e chimico.

LA FERTILITA' DEL SUOLO. La fertilità del suolo è correlata a tre fattori: biologico, fisico e chimico. FERTILITA La fertilità è la capacità di un suolo di fornire nutrienti essenziali per la crescita dei vegetali. In una definizione più articolata, la fertilità è la capacità di un suolo di sostenere la

Dettagli

S.E.B. Servizi Ecologici del Brembo S.r.l.

S.E.B. Servizi Ecologici del Brembo S.r.l. REPORT AMBIENTALE ANNO 2015 METRI CUBI TRATTATI DALL IMPIANTO SEB Si evidenzia un lieve incremento dei mc ritirati c/to terzi e una diminuzione dei reflui della conceria MIB rispetto all anno precedente.

Dettagli

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2)

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) In particolare i valori di piezometria sono risultati più bassi rispetto a quelli del

Dettagli

Incontro di consultazione pubblica Venezia, 6 luglio 2017

Incontro di consultazione pubblica Venezia, 6 luglio 2017 Inquadramento norma-vo europeo: le linee guida europee sull ecological flow Il conceao di deflusso ecologico in Europa A Blueprint to safeguard Europe s water resources, 2012 (Piano per la salvaguardia

Dettagli

L utilizzo del compost in frutticoltura: effetti sulla fertilità del suolo e sul comportamento vegeto-produttivo delle piante

L utilizzo del compost in frutticoltura: effetti sulla fertilità del suolo e sul comportamento vegeto-produttivo delle piante L utilizzo del compost in frutticoltura: effetti sulla fertilità del suolo e sul comportamento vegeto-produttivo delle piante M. Toselli, E. Baldi, G. Marcolini, B. Marangoni Dipartimento di Colture Arboree

Dettagli

Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015

Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015 Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015 All. VII, parti A e B, punto 11 della Direttiva 2000/60/CE e All. 4, parti A e B, punto 11, alla Parte Terza

Dettagli

Digestato: criteri di valutazione

Digestato: criteri di valutazione Università Degli Studi di Milano http://users.unimi.it/ricicla Digestato: criteri di valutazione Fabrizio Adani Fabrizio.adani@unimi.it Giuliana D Imporzano Giuliana.dimporzano@unimi.it Il processo di

Dettagli

INTRODUZIONE. 5 DATI DISPONIBILI. 5 PROFONDITÀ DI CAMPIONAMENTO E PRECISIONE DELLA LOCALIZZAZIONE. 5 METODICHE ANALITICHE. 5 CONSULTAZIONE DEL DATO.

INTRODUZIONE. 5 DATI DISPONIBILI. 5 PROFONDITÀ DI CAMPIONAMENTO E PRECISIONE DELLA LOCALIZZAZIONE. 5 METODICHE ANALITICHE. 5 CONSULTAZIONE DEL DATO. 2 SOMMARIO Sommario INTRODUZIONE... 5 DATI DISPONIBILI... 5 PROFONDITÀ DI CAMPIONAMENTO E PRECISIONE DELLA LOCALIZZAZIONE... 5 METODICHE ANALITICHE... 5 CONSULTAZIONE DEL DATO... 6 BIBLIOGRAFIA... 7 3

Dettagli

Modellistica numerica avanzata a supporto dell idroecologia Scenari di impatto sulla qualità delle acque

Modellistica numerica avanzata a supporto dell idroecologia Scenari di impatto sulla qualità delle acque Modellistica numerica avanzata a supporto dell idroecologia Scenari di impatto sulla qualità delle acque Luca Dutto - Hydrodata S.p.A. Mauro Porcelli - Ente Parco Nazionale del Circeo Torino, 14-15 Ottobre

Dettagli

Qualità dell aria nei pressi dell aeroporto Caravaggio di Orio al Serio (BG)

Qualità dell aria nei pressi dell aeroporto Caravaggio di Orio al Serio (BG) Qualità dell aria nei pressi dell aeroporto Caravaggio di Orio al Serio (BG) Anna De Martini, Laura Carroccio, Cristina Colombi, Eleonora Cuccia, Umberto Dal Santo, Vorne Gianelle Obiettivi Caratterizzazione

Dettagli

GIS semplificato basato sulla carta dei suoli in scala 1:50.000

GIS semplificato basato sulla carta dei suoli in scala 1:50.000 CATALOGO CATALOGODEI DEI SUOLI SUOLI DI DIPIANURA GIS semplificato basato sulla carta dei suoli in scala 1:50.000 Accesso: portale agricolo regionale Obiettivo: offrire strumenti a scala aziendale per

Dettagli

Milano, 23 aprile 2009

Milano, 23 aprile 2009 Milano, 23 aprile 2009 Il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle

Dettagli

Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA

Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA Proposta su: CONTENUTI MINIMI DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, DELLA MODELLAZIONE GEOTECNICA E DELLA RELAZIONE SULLA MODELLAZIONE SISMICA (NTC D.M. 14.01.2008 e la CIRCOLARE C.S.LL.PP. N 617 del 02.02.2009 Linee

Dettagli

L inventario delle emissioni in atmosfera, uno strumento di pianificazione

L inventario delle emissioni in atmosfera, uno strumento di pianificazione L inventario delle emissioni in atmosfera, uno strumento di pianificazione Settore aria clima e gestione integrata rifiuti Lidia Badalato Le emissioni Le emissioni rappresentano il "fattore di pressione"

Dettagli

Riciclabilità in compost in accordo alla EN 13432: compostabilità dei materiali per imballaggio

Riciclabilità in compost in accordo alla EN 13432: compostabilità dei materiali per imballaggio Riciclabilità in compost in accordo alla EN 13432: compostabilità dei materiali per imballaggio Patrizia Sadocco Stazione Sperimentale Carta, Cartoni e Paste per Carta Piazza Leonardo da Vinci 16 Milano

Dettagli

Grafica di copertina Simonetta Scappini (Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli)

Grafica di copertina Simonetta Scappini (Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli) Grafica di copertina Simonetta Scappini (Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli) 2 INDICE 1 INTRODUZIONE 5 2 DESCRIZIONE 5 2.1 Dati disponibili 5 2.2 Profondità di campionamento e precisione della localizzazione

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO

Dettagli

PROTAGONISTI Allievi e docenti Istituti Scuole Superiori

PROTAGONISTI Allievi e docenti Istituti Scuole Superiori Il Dipartimento ARPA di PAVIA per l educazione ambientale Monitoraggio, informazione, educazione ambientale: esperienze integrate di protezione ambientale legate alla qualità dell aria in ambiente urbano.

Dettagli

L utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit. attività di Pianificazione Territoriale

L utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit. attività di Pianificazione Territoriale 1 Presentazione L utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit attività di Pianificazione Territoriale A cura di Massimo Foccardi Mauro Nordio 2 Realizzazione

Dettagli

Monitoraggio di metalli in aria ambiente e loro deposizione al suolo presso un area soggetta a bonifica

Monitoraggio di metalli in aria ambiente e loro deposizione al suolo presso un area soggetta a bonifica Monitoraggio di metalli in aria ambiente e loro deposizione al suolo presso un area soggetta a bonifica Erbetta L. 1, Scagliotti E. 1, Bianchi D. 1, Otta C. 1, Ameglio V. 1, Mensi G. 1, Pitasi F. 2 1 ARPA

Dettagli

Annuario Siti contaminati. Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici.

Annuario Siti contaminati. Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici. Annuario 2015 Siti contaminati Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici. Il sistema Geosfera comprende il suolo propriamente detto. Esso è un sistema polifasico costituito da particelle minerali ed

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA Settore Sostenibilità Ambientale e Scienze Naturali

COMUNE DI BRESCIA Settore Sostenibilità Ambientale e Scienze Naturali COMUNE DI BRESCIA Settore Sostenibilità Ambientale e Scienze Naturali OSSERVATORIO TERMOUTILIZZATORE DI BRESCIA Un anno di lavoro Introduzione del presidente Gianluigi Fondra Marco Apostoli Rappresentante

Dettagli

Autorità di bacino del fiume Po

Autorità di bacino del fiume Po Analisi e proposte tecnico-scientifiche per la conoscenza e la pianificazione integrata del distretto del fiume Po: presentazione del progetto Rete di Monitoraggio del Po (Re.Mo. del Po) Lunedì, 15 maggio

Dettagli

Forum PA. Regione Marche Dipartimento Territorio e Ambiente

Forum PA. Regione Marche Dipartimento Territorio e Ambiente Forum PA Regione Marche Dipartimento Territorio e Ambiente nventario Regionale delle Emissioni per la Prevenzione e Riduzione ntegrata dell'nquinamento e dei Rischi Ambientali Motivazioni Necessità di

Dettagli

Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/2010.

Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/2010. Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/. Il recente Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali,

Dettagli

Soil Organic Carbon. Dati ed elaborazioni sul contenuto in Carbonio organico dei suoli dell Emilia. Emilia- Romagna

Soil Organic Carbon. Dati ed elaborazioni sul contenuto in Carbonio organico dei suoli dell Emilia. Emilia- Romagna Soil Organic Carbon Dati ed elaborazioni sul contenuto in Carbonio organico dei suoli dell Emilia Emilia- Romagna Attività Nel 2001 "Definizione ed utilizzo di strumenti di analisi ed elaborazione delle

Dettagli

REGIONE CAMPANIA COMUNE DI BASELICE. Provincia di Benevento LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA COMUNALE IN CONTRADA SERRE

REGIONE CAMPANIA COMUNE DI BASELICE. Provincia di Benevento LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA COMUNALE IN CONTRADA SERRE REGIONE CAMPANIA COMUNE DI BASELICE Provincia di Benevento LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA COMUNALE IN CONTRADA SERRE PROGETTO ESECUTIVO (Art. 33 D.P.R. 207/2010) PIANO DI MONITORAGGIO

Dettagli

Potenzialità della Phytoremediation nella bonifica sostenibile dei siti contaminati. Prof. Gianni Andreottola Università degli Studi di Trento

Potenzialità della Phytoremediation nella bonifica sostenibile dei siti contaminati. Prof. Gianni Andreottola Università degli Studi di Trento Potenzialità della Phytoremediation nella bonifica sostenibile dei siti contaminati Prof. Gianni Andreottola Università degli Studi di Trento Siti contaminati in Italia Numero siti (dati ISPRA, 2012):

Dettagli

L uso del compost nei sistemi agrari estensivi: primi risultati sperimentali

L uso del compost nei sistemi agrari estensivi: primi risultati sperimentali Agenzia Regionale per la Ricerca in Agricoltura COMPOST E AGRICOLTURA - Olmedo 4 novembre 2016 L uso del compost nei sistemi agrari estensivi: primi risultati sperimentali Lorenzo Salis - Maria Sitzia

Dettagli

Piano di Monitoraggio e Controllo delle acque sotterranee

Piano di Monitoraggio e Controllo delle acque sotterranee REGIONE LAZIO PROVINCIA DI LATINA COMUNE DI LATINA COMPLESSO IMPIANTISTICO INTEGRATO PER IL TRATTAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DI RIFIUTI NON PERICOLOSI - DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI Località

Dettagli

Il Monitoraggio Marino Costiero nelle Marche: norme e programmi d attuazioned

Il Monitoraggio Marino Costiero nelle Marche: norme e programmi d attuazioned Le MARCHE e la qualità del mare Il Monitoraggio Marino Costiero nelle Marche: norme e programmi d attuazioned WORKSHOP Ancona 18 Luglio 2006 Luigi Bolognini Servizio Ambiente e Difesa del Suolo PF Difesa

Dettagli

Reggio Emilia, 8 maggio 2009

Reggio Emilia, 8 maggio 2009 Reggio Emilia, 8 maggio 2009 via Garibaldi, 75-43100 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it - partecipo@adbpo.it Piano distrettuale di gestione delle acque Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE (DQA) D.

Dettagli

IL SUOLO E LA SUA DEGRADAZIONE. Prof.ssa Vignola Maria Carmela

IL SUOLO E LA SUA DEGRADAZIONE. Prof.ssa Vignola Maria Carmela IL SUOLO E LA SUA DEGRADAZIONE Prof.ssa Vignola Maria Carmela IL SUOLO Il suolo rappresenta lo strato superficiale della crosta terrestre, derivante dall'alterazione di un substrato roccioso, chiamato

Dettagli

7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA

7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA 7^ CONFERENZA ORGANIZZATIVA Associazione Nazionale Bonifiche ed Irrigazioni PIANO IRRIGUO NAZIONALE PSR 2007/2013 E PAC 2014/2020 CONSORZI DI BONIFICA Intervento del Consorzio della Bonifica Reatina 14,

Dettagli

Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici

Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici DIREZIONE GENERALE CLIMA ED ENERGIA Verso il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Andrea Masullo Unità Assistenza Tecnica Sogesid S.p.A. presso il Ministero dell'ambiente e della Tutela

Dettagli

GLI INDICATORI DI QUALITA BIOLOGICA DEL SUOLO

GLI INDICATORI DI QUALITA BIOLOGICA DEL SUOLO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI AGRARIA GLI INDICATORI DI QUALITA BIOLOGICA DEL SUOLO Prof. Paola Ferrazzi Dott. Federica Berger 29 EDIZIONE della FIERA NAZIONALE della MECCANIZZAZIONE AGRICOLA

Dettagli

Caffaro e Brescia I nuovi dati. I sedimenti delle rogge

Caffaro e Brescia I nuovi dati. I sedimenti delle rogge Caffaro e Brescia I nuovi dati I sedimenti delle rogge Brescia, 20 ottobre 2015 Dott. Geol. Sandro Zaniboni Caratterizzazione Rogge Scopo del lavoro proposto Conferma «Modello Concettuale» Quadro dettagliato

Dettagli

Contenuti della sezione ACQUE

Contenuti della sezione ACQUE Contenuti della sezione ACQUE La Qualità delle acque superficiali Azioni del Dipartimento di Como Punti di monitoraggio delle acque superficiali Descrittore: Stato ecologico dei corsi d acqua Descrittore:

Dettagli

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA CONFIGURAZIONE DELLA RETE Il sistema di controllo della qualità dell aria in Valle d Aosta è finalizzato al monitoraggio della qualità dell aria dell intero

Dettagli

FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI E FACOLTA DI AGRARIA. Corso di Laurea Interfacoltà In. Scienze Ambientali

FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI E FACOLTA DI AGRARIA. Corso di Laurea Interfacoltà In. Scienze Ambientali UNIVERSITA DI PISA FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI E FACOLTA DI AGRARIA Corso di Laurea Interfacoltà In Scienze Ambientali TESI DI LAUREA IN FORMA ELETTRONICA (http//etd.adm.unipi.it/etd-db/etd-search/search)

Dettagli

Il monitoraggio delle acque sotterranee sul territorio valdostano

Il monitoraggio delle acque sotterranee sul territorio valdostano Il monitoraggio delle acque sotterranee sul territorio valdostano Piano di Tutela delle Acque 2016 8 aprile 2016 - Primo Forum di partecipazione pubblica Pietro Capodaglio, Fulvio Simonetto ARPA VdA Inquadramento

Dettagli

Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque

Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Dott. Alberto Cisotto Autorità di bacino dell Alto Adriatico L articolo 14 della direttiva

Dettagli

Effetti ambientali dell Agricoltura Conservativa

Effetti ambientali dell Agricoltura Conservativa Fare impresa agricola rispettando acqua, aria, suolo Testimonianze di Agricoltura Conservativa in vista della nuova PAC Lecco, 14 novembre 2011 Effetti ambientali dell Agricoltura Conservativa Intervento

Dettagli

Biodiversita microbica e fertilità biologica dei suoli agrari

Biodiversita microbica e fertilità biologica dei suoli agrari Biodiversita microbica e fertilità biologica dei suoli agrari Laura Bardi C.R.A. Centro di Ricerca per lo studio delle relazioni pianta/suolo Gruppo di Ricerca di Torino 1 BIODIVERSITA : QUALE PERCEZIONE?

Dettagli

Richiede Perché può produrre..

Richiede Perché può produrre.. Il 21 secolo costituisce lo spartiacque tra la fase dove l importante era costruire alla fase in cui è bene costruire in modo sostenibile con il riutilizzo dei prodotti esausti e maggiore salvaguardia

Dettagli

Fitodepurazione per i caseifici: un esempio da replicare

Fitodepurazione per i caseifici: un esempio da replicare Seminario tecnico FITODEPURAZIONE: quadro normativo e nuovi strumenti di progettazione Reggio Emilia, 31 maggio 2013 Fitodepurazione per i caseifici: un esempio da replicare Paolo MANTOVI Centro Ricerche

Dettagli