CIMA DELLA MINIERA Via De Infanti-Solero

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1 CIMA DELLA MINIERA, m 2474 Parete S Via De Infanti-Solero relazione di Raffaello Patat e Emiliano Zorzi salita dell estate 2007 e (parziale) del 11/7/2013 Salita su roccia buona ed in ambiente suggestivo e solare, con andamento logico e difficoltà concentrate nella prima parte, mentre il secondo tratto segue senza via obbligata e difficoltà contenute e discontinue, l evidente colatoio che costituisce la prosecuzione del diedro iniziale. Il percorso ha inizio nei pressi del grande diedro posto nella parte basale destra della parete S della Cima della Miniera, formato da un evidente pilastro giallastro che sale direttamente dalla Cengia del Sole, e segue poi l ampio colatoio permettendo il raggiungimento della cresta sommitale. Sul percorso ci sono pochissimi chiodi ed è necessario attrezzare tutte le soste, tranne le prime, mentre è possibile proteggersi con friend medi e dadi. Nel tratto chiave il percorso qui proposto segue per un tratto la Via Mazzilis-Di Lenardo, comunque sostenuto ed molto impegnativo, evitando il diedro della via originale. Primi salitori: S. De Infanti e A. Solero, 11 maggio 1968 Sviluppo: 480 m Difficoltà: TD+ max: 6 Tempo previsto: 5 ore Roccia: molto buona in basso; di qualità varia in alto Materiale: friend; 6 7 chiodi (via poco attrezzata) Punti d appoggio: via di rapido accesso dalla strada Cartine: Tabacco foglio 01 (Sappada), scala 1: Accesso: Per giungere alla base della parete S della Cima della Miniera esistono due accessi. Entrambi richiedono attenzione e passo sicuro. a) per la Miniera dell Avanza Tra i due è l accesso più comodo e diretto e su terreno meno esposto. Si parcheggia l auto in Val di Sesis ca. 1,5 km prima delle Sorgenti del Piave a q. 1740, dove sulla dx si stacca una stradina forestale per a Casera di Casa Vecchia (indicazioni). Si segue la stradina (segn. 136) fino alla casera (q. 1683) scendendo ancora oltre per un paio di tornanti (si tralascia sulla sx il sentiero con indicazioni per il Monte Avanza) fino ad imboccare un sentierino sulla sx verso la Miniera Avanza (tabella). Lo si segue con leggeri saliscendi nel bosco fino alle costruzioni della C.ra Avanza di Là di Sopra, m 1693 (45 min.). Da queste si segue in ripida salita la strada di servizio che conduce fino allo spiazzo della miniera abbandonata (m 1800). Dallo spiazzo si segue verso sx per una cinquantina di metri il sentiero (tabella Anello Avanza), finche sulla dx si trova una traccia che segue il proseguimento della vecchia strada di servizio, ormai invasa dall erba. Per questa o liberamente si esce dal bosco in vista delle bellissime pareti soprastanti che si alzano sopra lo zoccolo di placche in cima al quale corre la Cengia del Sole. Da qui si individua il netto pilastro giallo, poco a dx della verticale della vetta, che serve da riferimento per l avvicinamento e per la via. 1

2 Traversando a dx nell erba alta per ca. 100 m ci si porta sotto un evidente e larga rampa erbosa che sale verso dx in direzione del pilastro (grande sole di vernice rossa sbiadita disegnato sulla roccia all inizio della rampa). Giunti faticosamente ma senza difficoltà sotto la verticale del pilastro si abbandona la rampa e si sale verso sx per erba ripida con rocce affioranti sulle quali bisogna prestare attenzione (terreno ripido e in parte esposto). In breve si giunge comunque sullo spiazzo ghiaioso sotto il grande diedro formato dal bordo sx del pilastro ed al termine orientale della Cengia del Sole (ometto). Si segue la cengia verso sx per qualche decina di metri finché le placche soprastanti lasciano il posto ad un ripido pendio di roccette ed erba, in cima al quale, un po a dx verso il diedro, si nota un grande spuntone dove si trova la prima sosta. Ore 1,45 dalla strada. b) per la Cengia del Sole Accesso meno consigliabile a causa di vari dislivelli intermedi e per un tratto esposto che richiede attenzione. Dalla Casera di Casa Vecchia, m 1683 (vedi sopra) si segue il sentierino per il Monte Avanza che sale ripido nel bosco fino ad incrociare dopo 30 min. il sentiero che da sx proviene da poco sotto il parcheggio di accesso al Rifugio Calvi (altro possibile accesso, con meno dislivello, stesso tempo vedi anche accesso a all Itin. 050 di Friuli Occidentale). Lo si segue a dx (segn. 173) per una decina di minuti finché, sotto le imponenti pareti dei Campanili delle Genziane, piega decisamente a sx. Qui seguiamo a dx l evidente traccia che porta al canalone O del Monte Avanza. Dopo poco, abbandonando la traccia al cospetto dell imponente pilastro SO dell Avanza si va a dx alla vicinissima sella erbosa dalla quale ci si affaccia di nuovo verso S. Si scende a S per ripida erba obliquando a dx perdendo ca. 50 m di dislivello finché sulla sx si apre la Cengia del Sole, che è di fatto un ripido pendio di erba fra le pareti dell Avanza ed un alto zoccolo che la separa dal fondovalle. La si segue stando sempre alla base delle pareti (labile traccia) e attraversando alcuni canali di scolo. Man mano che si prosegue la cengia diviene sempre più stretta ed esposta. Dopo aver aggirato lo sperone del Monte Avanza che si protende più a S (piccolo albero), la cengia diviene molto stretta ed esposta (1C), fino a terminare in un ripidissimo scivolo erboso sopra un salto di rocce (qui finisce anche la labile traccia). L attraversamento di questo scivolo di una cinquantina di metri richiede molta attenzione, specialmente se l erba è bagnata. Oltre questo la cengia diviene un pendio erboso, ripido ma molto ampio. Si continua verso E con faticosi saliscendi fino sotto la Cima della Miniera. Ci si porta fin quasi sotto il grande diedro formato dal pilastro giallo dove si trova l attacco (vedi accesso a). Ore 2 dal parcheggio. Salita: 1) Si scalano con attenzione le ripide rocce con erba fino a raggiungere quasi l altezza dello spuntone roccioso. Si traversa a dx per una decina di metri fino a raggiungerlo, sostando comodamente nei pressi. 50 m; 2 ; 1SF. 2) Si scalano le belle rocce che portano sotto una fessura-diedro che sale un po a forma di s e che in alto si foggia a diedro. La si rimonta completamente (1C roccia buona), alla fine con dei bei movimenti, fino ad un comodissimo terrazzino con sosta. 50 m; 4 +; 1C, 2CF. 3) Si lascia la via originale che qui traversa verso dx in direzione del grande diedro (vedi nota sotto), salendo per la bella placca di roccia articolata in direzione di una fessura scura dall andamento curvo, che corre parallela al diedro principale. Salire la fessura 2

3 dalla roccia ottima e lavorata dall acqua all inizio (5 ), poi più liscia (5 +), superando un difficile restringimento (p. 6 ) che conduce ad una piccola nicchia. Salire ancora qualche metro fino ad una successiva strozzatura della fessura che piega leggermente a dx, rinvenendo 1C, ove si sosta. 25 m; 5, 5 +, p. 6 ; 1CF. 4) Si supera la strozzatura con un difficile innalzamento (6, 1C), quindi verticalmente imboccare la prosecuzione della fessura e seguire l'andamento leggermente strapiombante della stessa (6 ) uscendo su un tratto di parete meno verticale fino a giungere all'interno del vasto colatoio che caratterizza la parte alta della parete. 25 m; 5 +, 6 ; 1C, sosta su spuntone. 5) Salire verso dx all interno di un enorme colatoio a forma di enorme imbuto, superando una strozzatura (4 +) che dà accesso verso sx ad un impluvio di rocce rotte. Portarsi sotto un salto che si supera a dx per poi ritornare a al centro del colatoio dove si sosta su 1C ad anello. 50 m; 3, 4 ; 1CF. 6) Proseguire all interno del canale colatoio tenendosi preferibilmente sul lato dx su difficoltà contenute (3, 4 ) fino a raggiungere un successivo tratto con difficoltà minime. 50 m; 3, 4. 7) Proseguire lungo il colatoio con difficoltà di 1 e 2 tenendosi sempre preferibilmente sul lato dx. 50 m, 1, 2. 8) Si continua come sopra fino alla base di un diedro fessurato e canalini soprastanti. 50 m, 1, 2. 9) Salire il diedro fessurato ed i successivi canalini puntando alle rocce sommitali. 50 m; 4, 3. 10) Salire in direzione della cima superando un ultima fessura verticale (4 ) sbucando nei pressi della cresta sommitale e successivamente raggiungere, per mezzo della stessa, la cima (2 ). 40 m; 4, poi 2. Via originale (la parte dopo il tiro 4 è tratta dalla Guida CAI, Alpi Carniche 2, Itin. 137l da verificare): 3) Dalla sosta 2 dell itinerario sopra descritto, si traversa senza salire verso dx oltrepassando un camino portandosi (p. 4 ) così nel canale che costituisce un tratto del grande e netto diedro formato dal pilastro giallo che avevamo usato come riferimento. Si risale il canale, superando anche un breve passo impegnativo (p. 4 +), fino a raggiungere una sosta nel fondo dell ampio diedro, dove questo diviene evidentemente più impegnativo. 40 m; 3, pp. 4 e 4 +; 2CF. 4) Il diedro appare inciso nel fondo da due fessure parallele. Si inizia scalando quella di sx, passando poi in quella di dx, qui più profonda. Si raggiunge un impegnativa strozzatura liscia (p. 6, 1C+sasso incastrato), oltre la quale conviene riportarsi nella fessura di sx. Si scala l impegnativa e sostenuta fessura ed un successivo salto impegnativo fino ad una nicchia nel diedro. 30 m; 5, 5 +, 6, 1C. 5) Dalla nicchia si sale dritto per 2 m, poi si esce a sx dal diedro raggiungendo in altezza il pilastro giallo. 5 +; p. A2 o 6 +, chiodi. 6) Si traversa 40 m a sx fin sotto la verticale del colatoio che caratterizza la parte alta della parete. 40 m, ) Si sale per quella di sx di due fessure entrando nel colatoio a forma di enorme imbuto inciso da vari canali dove ci si ricongiunge al percorso descritto al tiro 5. 5, ch. Discesa: 3

4 Dalla cima proseguire lungo la cresta in direzione NO con difficoltà di 2 e 3 grado fino a raggiungere un rilievo roccioso che sull opposto versante presenta un salto strapiombante di circa 15 m ove si trova una sosta di calata con cordini e moschettone. CD da 15 m fino alla sottostante forcella che separa la Cima della Miniera dal Monte Avanza. Proseguire lungo la cresta che continua in direzione della cima del Monte Avanza che si raggiunge verso O con difficoltà di 2 e 3 grado. Fin qui fra 30 min. e 1 ora. Scendere quindi lungo la Via Normale dell Avanza per il pendio di roccette e detriti verso O, giungendo alla forcella sottostante. Piegare a dx seguendo il canale (con attrezzature metalliche) che permette di raggiungere il canalone SO. Scendendo direttamente per questo ci si riporta nei pressi della forcelletta di inizio della Cengia del Sole e dopo poco, continuando nell ampio vallone con sentiero, si incrocia il sent. 173 che scende dal Passo dei Cacciatori. Per questo si rientra in Val Sesis al parcheggio sotto il Rifugio Calvi o alla Casera Casa Vecchia (in questo caso dopo poco prendere il sentiero che scende a sx). 2 2,30 ore dalla Cima della Miniera. Nel caso il canalone O sia impraticabile per la neve, presente a volte a inizio stagione, si può proseguire per la via normale (alcuni tratti esposti con cavo e segnalazioni), che conduce verso O alla Forcella delle Genziane e quindi al sent. 173 sotto il Passo dei Cacciatori. Da qui si segue a sx il rientrando in Val di Sesis come sopra. Ore 2,30 dalla Cima della Miniera. 4

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