Il Master Planning nelle

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il Master Planning nelle"

Transcript

1 OPERATIONS Il Master Planning nelle imprese che finiscono su commessa Riuscire a ridurre i tempi senza incrementare i costi e decrementare le qualità è il modo per affrontare la crisi nelle aziende MTO. Ma come fare? E ancora, riuscire a prosperare con prodotti dal ciclo di vita brevissimo e dalla differenziazione molto spinta è il modo per affrontare la crisi nelle aziende MTS. Ma daccapo come fare? Vediamolo attraverso il caso Stelvio Kontek di M. Oleotto Massimiliano Oleotto, European Senior Logistician certified by European Logistics Association Con la crisi tutto è diventato più veloce Con la crisi non è cambiato nulla, tranne che tutto è diventato dannatamente più veloce. È la frase che sento più spesso girovagando per le piccole e medie aziende italiane, specie se a parlare è un vecchio imprenditore, uno di quelli che fa impresa da venti o trent anni. La velocità di cui si parla, però, ha due significati ben distinti a seconda che come vuole l accademia dell Operations Management e come presentato nella Figura 1 l azienda produca su commessa o per il magazzino. Nelle aziende che producono su commessa, alias MTO = Make To Order, la velocità sta nell esecuzione delle attività operative. In queste aziende agisce infatti il postponement, ossia il fatto che si aspetta a produrre sino a che non arriva un Immagine Stelvio Kontek L o g i s t i c a M a n a g e m e n t > g e n n a i o / f e b b r a i o < 7 7

2 ordine da parte del cliente pianificando indi la capacità produttiva che è la controindicazione al vantaggio di attendere prima di produrre. Il tempo che intercorre tra l arrivo dell ordine e la consegna è il lead time di produzione, ed è proprio tale tempo che si sta riducendo spaventosamente. Ora, se si riduce il lead time, appare chiaro che è necessario ridurre la durata di ogni processo senza che ciò abbia minimamente effetto sugli altri due elementi chiave della performance operativa, vale a dire il costo e la qualità. Ecco, riuscire a ridurre i tempi senza incrementare i costi e decrementare le qualità è il modo per affrontare la crisi nelle aziende MTO. Ma come fare? Invece, nelle aziende che producono per il magazzino, alias MTS = Make To Stock, la questione si pone in maniera completamente diversa perché non si aspetta l ordine del cliente per produrre ma si produce in anticipo, facendo previsioni di vendita e creando scorte di magazzino che sono le controindicazioni al vantaggio di avere tutto il tempo che si Figura 1 vuole per produrre. Non interessa quindi il lead time di produzione di fatto azzerato bensì il ciclo di vita dei prodotti e la loro differenziazione. In questo caso, pertanto, la velocità sta in prodotti che ormai vivono lo spazio di un amen e che nel contempo assumono caratteristiche sempre più specifiche, alle volte addirittura individuali. Facile comprendere che in questa situazione le controindicazioni previsioni e scorte diventano intollerabili, in quanto aumenta vertiginosamente sia la percentuale di errore delle previsioni che il rischio di obsolescenza delle scorte. Ecco ancora, riuscire a prosperare con prodotti dal ciclo di vita brevissimo e dalla differenziazione spintissima è il modo per affrontare la crisi nelle aziende MTS. Ma daccapo come fare? Finire su commessa Due problemi, quindi. Anzi, a ben vedere uno solo. Perché come la moneta ha due facce, così l attuale necessità delle aziende di essere più veloci può interessare sia i processi è il caso MTO che i prodotti è il caso MTS. Non può allora sorprendere che la soluzione sia una sola, vale a dire finire su commessa. Tale espressione traduce l acronimo FTO = Finish To Order, che ha ormai soppiantato l acronimo ATO = Assemble to Order, in quanto le fasi finali di una produzione non sono sempre degli assemblaggi. FTO consente alle imprese MTO di essere più reattive e alle imprese MTS di essere più flessibili. Possibile? Sì, vediamo in che modo. Il problema del MTO è ridurre i tempi. La soluzione classica è diminuire tutti i tempi delle operazioni, cioè coda, attrezzaggio, lavorazione, attesa e movimentazione. Esiste però un limite fisiologico a continue diminuzioni dato dalla tecnologia, e ormai, in questi anni Dieci, tale limite è stato ampiamente raggiunto dalle aziende. Serve pertanto un altra soluzione, una soluzione nuova, che è diminuire il lead time di produzione producendo in anticipo i semilavorati. Così facendo, nel momento in cui arriva l ordine del cliente, non si inizia a produrre dai materiali eseguendo le prime lavorazioni ma si inizia a produrre dai semilavorati eseguendo le lavorazioni finali. Insomma, si finisce il prodotto dopo la ricezione dell ordine, non lo si produce tout court, che equivale a dire che si passa dal MTO al FTO. Le possibili modalità produttive di un azienda. Si riportano prima in sequenza le attività operative di progettazione, acquisto, produzione, produzione finale e spedizione, poi quali attività operative sono innescate dalla ricezione dell ordine cliente per ciascuna delle modalità produttive, dando indicazione di cosa deve essere presente come scorta a magazzino prima di tale ricezione; tali attività operative sono dette To Order (su commessa), mentre le rimanenti sono dette To Stock (per il magazzino). Il problema del MTS, invece, è avere cicli di vita brevissimi e differenziazioni spintissime. In questo caso non esiste una soluzione classica ma un approccio classico, che non è risolvere il problema ma negarlo, liquidandolo il tutto come la solita esigenza dei commerciali di disporre di un catalogo infinito per avere infinite possibilità di vendita. Se poteva essere vero anni fa, oggi non lo è affatto perché oggi il cliente è diventato oltremodo esigente, al punto da affermare: voglio esattamente quello che voglio e lo voglio avere adesso. In questa situazione la soluzione non può che essere modularizzare il prodotto, progettandolo per basi ed opzioni: le basi caratterizzano il prodotto, le opzioni lo personalizzano. Ovviamente sia le basi che le opzioni hanno una minore volatilità e una maggiore generalità rispetto ai prodotti che si ottengono dalle loro combinazioni, tanto che una certa configurazione venduta potrebbe anche risultare unica allorquando quel prodotto sarà ritirata dal mercato. Ora, basi ed opzioni altro non sono che semilavorati, e quindi la soluzione è ancora produrre in anticipo i semilavorati, passando così dal MTS al FTO. 7 8 > g e n n a i o / f e b b r a i o < L o g i s t i c a M a n a g e m e n t

3 Figura 2 Figura 3 La sede della Stelvio Kontek ad Oggiono, in provincia di Lecco. Alcuni esempi dei prodotti della Stelvio Kontek. erano doppi se non tripli rispetto a quelli richiesti dai clienti anche perché sovente, in un azienda che produceva soprattutto per il magazzino, tutto ciò che era personalizzato veniva vissuto più come un problema che come un opportunità. Qual è stata la soluzione adottata un paio di anni fa? Per quanto appena visto, passare in entrambi i casi alla modalità produttiva FTO, facendo sì che l assemblaggio finale fosse innescato dalla ricezione dell ordine cliente. La scelta di assemblare su commessa è stata dettata da un lato dal lead time di consegna richiesto dal cliente, che era e rimane un mese, cioè esattamente il tempo di assemblaggio finale, dall altro lato da un prodotto che sia nella versione standard che in quella Detto dell identità della soluzione, rimane da osservare che questa soluzione il passaggio al FTO porta in una modalità produttiva gestioni tipiche dell altra, e viceversa: nel MTO che diventa FTO compaiono le previsioni di vendita e le scorte di magazzino per i semilavorati; nel MTS che diventa FTO compare la pianificazione della capacità produttiva della produzione finale. Il caso Stelvio Kontek Stelvio Kontek è un azienda che produce morsetti e connettori elettrici. Più in dettaglio, per farla facile, i morsetti sono quelli utilizzati nei circuiti stampati dei pannelli di controllo di macchine ed impianti, mentre i connettori sono quelli utilizzati nei cruscotti delle automobili. La sede principale mostrata in Figura 2 è ad Oggiono, in provincia di Lecco, ma la Stelvio Kontek dispone di altri due siti produttivi, uno in Romania e uno in Ungheria. Come si evince dalla Figura 3, il connettore elettrico è un prodotto assemblato. Le basi si ottengono mediante lo stampaggio di granuli plastici e di inserti metallici, inserti a loro volta ottenuti mediante la tranciatura di nastri metallici. Le opzioni sono contatti, perni, viti e altri componenti metallici, anch essi ottenuti mediante la tranciatura di nastri metallici. L assemblaggio di basi ed opzioni avviene con speciali macchine di montaggio, che rappresentano il principale know-how dell azienda in quanto progettate e costruite internamente. I lead time sono grossomodo dal mese ai tre mesi per l approvvigionamento di plastica e metallo, un mese per la produzione di basi ed opzioni, ed un altro mese per l assemblaggio finale. Le modalità produttive adottate in passato dalla Stelvio Kontek erano il MTS per i prodotti standard a catalogo 80% del fatturato e il MTO per i prodotti personalizzati su specifica cliente 20% del fatturato. Un paio di anni fa entrambe le modalità sono divenute insostenibili. Da un lato, si ammassavano scorte di prodotti standard caratterizzati da un sempre più alto rischio di obsolescenza si pensi al numero di connettori a stock che la Stelvio Kontek ha dovuto smaltire nel momento in cui gli schermi dei televisori sono passati dalla tecnologia tubo catodico alle tecnologie cristalli liquidi, plasma e LED. Dall altro lato, si davano tempi di consegna per i prodotti personalizzati che personalizzata da lungo tempo e con lungimiranza è stato progettato per basi ed opzioni. Il passaggio al FTO comportava una serie di innegabili vantaggi quali: non tenere scorte di prodotto finito ma di semilavorato, che è una scorta che ha un minore valore e un minore rischio di obsolescenza perché più flessibile e meno specializzata; tenere scorte più precise perché ricavate da previsioni di vendita più accurate in quanto più aggregate essendo fatte sui semilavorati e non sui prodotti finiti in Stelvio Kontek da pochi semilavorati si ottengono molti prodotti finiti; ogni assemblaggio di prodotto finito può essere associato biunivocamente ad un ordine cliente perché messo in produzione non per lotti ma per quantità esatte, associazione che consente il monitoraggio dell ordine cliente dalla sua ricezione sino alla sua fatturazione. Chiaramente, l adozione del FTO ha comportato anche una significativa controindicazione, che è la pianificazione della capacità produttiva della produzione finale, una pianificazione non semplice perché mescola logiche proprie del MTO e del MTS. L o g i s t i c a M a n a g e m e n t > g e n n a i o / f e b b r a i o < 7 9

4 Figura 4 Lo Hierarchical Produtction Planning visione funzionale. Figura 5 Il modello della doppia azienda. Come pianificare la produzione finale: il modello della doppia azienda Si è appena detto che pianificare la produzione finale non è semplice. Inoltre, bisogna aggiungere che spesso la teoria presente in letteratura è molto vaga al riguardo e che altrettanto spesso la pratica presente negli ERP è molto lacunosa. In letteratura e negli ERP c è molto riguardo al MTS, un po riguardo al MTO, pochissimo riguardo al FTO. Nel prosieguo, dunque, vedremo come è stato Figura 6 Il SOP e il RRP di JflexPwE. possibile colmare vaghezze e lacune per approdare ad un nuovo e vincente paradigma produttivo. Chi parla di pianificazione negli anni Dieci non può non partire dallo straordinario modello HPP, alias Hierarchical Production Planning, proposto da Hax e Meal nel lontanissimo L HPP è ormai il modello di riferimento ed è mostrato nella Figura 4. Non si starà qui a spiegarlo, i testi che lo fanno sono decine e alcuni molto autorevoli. Qui si vogliono tuttavia evidenziare due caratteristiche di tale modello utili al caso Stelvio Kontek. La prima è che il Master Planning da un lato è conosciutissimo in ambito MTS perché necessario, e dall altro misconosciuto in ambito MTO perché non strettamente necessario e infatti in genere non lo si utilizza. La seconda è che il Detailed Planning in ambito MTS è innescato dal sistema MPS/ ATP, mentre in ambito MTO è innescato dal sistema FAS/CTP, non mostrato nella Figura 4 per non complicarla ulteriormente. La differenza tra i due sistemi è duplice: intanto che il MPS è alimentato anche dalle previsioni di vendita e il FAS solo dagli ordini cliente; poi che se il MPS ha come output l ATP si può vendere solo ciò che si è già prodotto, il FAS che formalmente è un MPS ha come input il CTP si può vendere solo ciò che se si sarà capaci di produrre. Tutto questo per dire che sino a che si rimane in ambito MTS e MTO non ci sono problemi nell interpretazione dell HPP. I problemi ci sono nel momento in cui si ha a che fare con il FTO in quanto c è una commistione tra le due pianificazioni. Le vaghezze e le lacune di cui si è parlato poc anzi riguardano proprio il fatto che si evidenzia sempre questa commistione ma non si indica mai come gestirla. La proposta di gestione fatta in questo testo e implementata in Stelvio Kontek è il 8 0 > g e n n a i o / f e b b r a i o < L o g i s t i c a M a n a g e m e n t

5 Figura 7 Il tipo di pianificazione di un item in base a rilevanza, impiego e lead time imploso. possono sicuramente bastare i testi del guru mondiale Thomas Wallace. Questi accorgimenti richiedono però un software adeguato che li supporti ce ne sono pochissimi a disposizione, e tra questi è stato scelto JFlexPwE della Tecnest di Udine, mostrato in Figura 6 e una procedura operativa adeguata sono fondamentali i ruoli del demand planner e del master planner. modello della doppia azienda ecco il nuovo paradigma produttivo illustrato nella Figura 5. Il modello della doppia azienda sdoppia un azienda che ha adottato la modalità produttiva FTO in due aziende: la prima vede il cliente e svolge la modalità MTO, la seconda vede i fornitori e svolge la modalità MTS. Le due aziende si incontrano al livello dei semilavorati, che sono items di acquisto per la prima azienda e items di vendita per la seconda. La produzione dei semilavorati della seconda azienda è innescata dalle previsioni di vendita dei prodotti finiti della prima azienda. Di fatto siamo in un ambito proprio del Supply Chain Management, che è il CPFR, alias Collaborative Planning, Forecasting and Replenishment, perché un azienda cliente può sempre fornire ad un azienda fornitrice le proprio previsioni se è la stessa azienda! Accorgimenti operativi Implementare il modello della doppia azienda richiede una serie di accorgimenti operativi nello svolgimento del Master Planning. Per comprenderli, chiaramente, si devono conoscere bene le modalità di tale svolgimento, e al riguardo Un primo accorgimento, e si veda al riguardo la Figura 7, è l attribuzione a ogni item del tipo di pianificazione a cui è soggetto, attribuzione che avviene in base a: 1) criticità, esprimibile sia in relazione ai livelli di disponibilità, sia in relazione all ABC sulla produzione e/o acquisto, 2) impiego per attività To Stock o To Order, 3) lead time imploso in relazione al Planning Time Fence e all End Of Horizon il lead time imploso di un item è il lead time che si ottiene implodendo la sua distinta base dal suo livello fino al livello dei prodotti finiti. In JFlexPwE tale attribuzione è preliminare e si ottiene intervenendo sui planning data degli item.

6 Figura 8 Figura 9 La cella SOP di JflexPwE. produzione e/o acquisto per l Operations Department, e vale la relazione MP = BP + OP + IP. Tutto questo per dire che, in tempi di domanda instabile e volatile è necessario pianificare a livello tattico e non subire a livello operativo la porzione di domanda che non si riuscirà a soddisfare tout court o che non si riuscirà a soddisfare in tempo. Ovviamente tale pianificazione diverrà un possibile vincolo commerciale, ma non un vincolo operativo. Un terzo accorgimento prevede che la prima azienda usi il FAS per i prodotti finiti, mentre la seconda azienda usi il MPS per i semilavorati e che tale MPS sia collegato al SOP della prima azienda perché il SOP riguarda sempre i prodotti finiti e dunque non esiste un SOP per la seconda azienda. Ciò implica che quando la domanda del SOP data dal MP viene disaggregata nella domanda del MPS è necessario sia tenere conto di un delay temporale che è dato dal lead time della produzione finale coincide con il Demand Time Fence e sia tenere conto che tale domanda va aggiustata considerando gli impegni di produzione/ acquisto derivanti dagli ordini cliente del FAS. Non basta. Se il vincolo che il SOP dà al MPS è tradizionalmente il rispetto dell OP, il vincolo che il SOP dà al FAS ecco una novità, presente in JFlexPwE è il rispetto del MP comprensivo del BP, che significa che non si potrebbero prendere ordini clienti oltre MP e che all interno di quegli ordini una quota pari a BP andrà in ritardo. Si usa il condizionale in potrebbero in quanto l ambito è commerciale, e pertanto i vincoli vanno sostituiti con degli allarmi o delle raccomandazioni Lo HPP nelle imprese FTO visione temporale conforme al modello presente in JFlexPwE; circa i Fence, rispetto alla visione canonica, si aggiungono il Lead Time Fence, che equivale al lead time dei semilavorati e il Cumulative Lead Time Fence, che equivale al lead time dei prodotti finiti. Un secondo accorgimento è l introduzione all interno del SOP di due nuovi piani. Il primo piano introdotto è il piano dell invenduto (ED, alias Excess Demand in Figura 8, in cui viene schematizza la cella SOP di JFlexPwE) che rappresenta la parte di previsione di vendita (MF + SS, alias Marketing Forecast e Safety Stock) che, non essendo supportata dal piano del venduto (MP, alias Marketing Plan), non sarà venduta. In altre parole, il piano del venduto è il vero impegno alla vendita per il Sales Department, e vale la relazione MF + SS = ED + MP. Il secondo piano introdotto è il piano dei ritardi (BP, alias Backorder Plan) che rappresenta la parte di piano del venduto che, non essendo supportata dal piano delle operations (OP, alias Operations Plan, comprende sia la produzione che l acquisto) e dal piano delle scorte (IP, alias Inventory Plan) non sarà venduta. In altre parole, il piano delle operations è il vero impegno alla Un quarto e ultimo accorgimento si ha in presenza di materiali caratterizzati da lunghi tempi di approvvigionamento. In questa situazione è necessario ricorrere al RCMP, alias Rough Cut Material Planning, che utilizza direttamente l OP del SOP senza passare attraverso MPS, FAS o MRP. Si tratta, beninteso, di un approvvigionamento tattico e non operativo, per il quale è necessario disporre di una seconda super bill, che è la material bill. È un modulo di cui Wallace parla diffusamente nei suoi scritti, e che ciononostantre difficilemente trova applicazione concreta nei software in circolazione. JFlexPwE fa eccezione, ed è questo uno dei motivi per cui è stato scelto da Stelvio Kontek per implementare la pianificazione FTO. 8 2 > g e n n a i o / f e b b r a i o < L o g i s t i c a M a n a g e m e n t

Le Aziende di produzione non sono tutte uguali. Axioma ha prodotti e persone adatti a te.

Le Aziende di produzione non sono tutte uguali. Axioma ha prodotti e persone adatti a te. www.axioma.it Le Aziende di produzione non sono tutte uguali. Axioma ha prodotti e persone adatti a te. www.softwareproduzione.it Come lavora la tua azienda? Quale modello produttivo usa? Processo continuo

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Il piano principale di produzione

Il piano principale di produzione Il piano principale di produzione Piano principale di produzione 1 Piano principale di produzione (Master Production Schedule) MPS pianifica le consegne di prodotto finito in termini di quantità e di data

Dettagli

BX PPS. La gestione avanzata della produzione per SAP Business One

BX PPS. La gestione avanzata della produzione per SAP Business One BUSINESS PARTNER di BX PPS La gestione avanzata della produzione per SAP Business One PPS Ambito applicativo Aziende manifatturiere per produzione discreta o ripetitiva. Aziende manifatturiere con produzione

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Logi.C.A. Consulting 1

Logi.C.A. Consulting 1 La Logistica La logistica, nell ambito del processo di gestione della supply chain : Pianifica Implementa Controlla l efficiente ed efficace flusso e immagazzinamento dei beni commerciali, l efficiente

Dettagli

Cybertec: High Performance Supply Chain dal 1991

Cybertec: High Performance Supply Chain dal 1991 Cybertec: High Performance Supply Chain dal 1991 Fornisce soluzioni per una Supply Chain ad alte prestazioni e per un'efficace pianificazione della produzione Sede principale a Trieste. Filiali a Milano,

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012 ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci

Dettagli

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL PROGRAMMARE LA PRODUZIONE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL SOMMARIO 1. L AZIENDA E IL PRODOTTO 2. IL PROBLEMA 3. DATI DI INPUT 4. VERIFICA CARICO DI LAVORO SETTIMANALE 5. VERIFICA

Dettagli

Mon Ami 3000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività

Mon Ami 3000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività Prerequisiti Mon Ami 000 Centri di costo Contabilità analitica per centri di costo/ricavo e sub-attività L opzione Centri di costo è disponibile per le versioni Contabilità o Azienda Pro. Introduzione

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel Abbiamo completamente eliminato i costi di personalizzazione e di continuo sviluppo per cercare di adattare un prodotto software orizzontale e generalista alle problematiche del nostro settore Un software

Dettagli

INTRODUZIONE PRATICA AL LEAN MANAGEMENT

INTRODUZIONE PRATICA AL LEAN MANAGEMENT INTRODUZIONE PRATICA AL LEAN MANAGEMENT Come ottenere più risultati con meno sforzo Immagina di conoscere quella metodologia aziendale che ti permette di: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. riconoscere e ridurre

Dettagli

LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA. QualitiAmo La Qualità gratis sul web

LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA. QualitiAmo La Qualità gratis sul web LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA GLI SPRECHI DA EVITARE Quali erano gli sprechi che Toyota voleva evitare, applicando la Produzione snella? Essenzialmente 3: le perdite di tempo legate alle rilavorazioni

Dettagli

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo 21 Capitolo II Il budget 1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo Il budget - e' un programma delle operazioni di gestione da compiere in un anno, finalizzato

Dettagli

FOMIR. Linee di montaggio Fly-System

FOMIR. Linee di montaggio Fly-System FOMIR FOMIR srl Via Torricelli, 237 I-40059 Fossatone di Medicina (BO) T+39 051 782444 / Fax +39 051 6960514 fomir.it easysae.it Linee di montaggio Fly-System Linee di montaggio Fly-System Realizzare delle

Dettagli

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni

Dettagli

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione La e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri e Controllo di Produzione : compiti 2 Rendere disponibili le informazioni necessarie per: Gestire in modo efficiente ed efficace il

Dettagli

Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno.

Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno. CICLI Facciamo un analisi di tutti i vari Cicli a partire dall attuale Intermedio iniziato l 8 giugno. Partiamo dal Dax future (dati a 15 minuti): Questa sembra la situazione più probabile, con una durata

Dettagli

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso 2.0 Gli archivi All interno della sezione archivi sono inserite le anagrafiche. In pratica si stratta di tutti quei dati che ricorreranno costantemente all interno dei documenti. 2.1 Inserire gli archivi

Dettagli

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 1

Corso di Automazione Industriale 1. Capitolo 1 Simona Sacone - DIST Corso di Automazione Industriale 1 Capitolo 1 Livelli decisionali nei processi produttivi Simona Sacone - DIST 2 Introduzione Marketing Livello strategico Design Ufficio commerciale

Dettagli

GESTIONE DELLA CAPACITA

GESTIONE DELLA CAPACITA Capitolo 8 GESTIONE DELLA CAPACITA Quale dovrebbe essere la capacità di base delle operations? (p. 298 e segg.) 1 Nel gestire la capacità l approccio solitamente seguito dalle imprese consiste nel fissare

Dettagli

Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna

Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna Mon Ami 3000 Produzione interna/esterna Gestione della produzione interna/esterna Introduzione Questa guida illustra tutte le funzioni e le procedure da eseguire per gestire correttamente un ciclo di produzione

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

www.previsioniborsa.net COME SI ENTRA IN POSIZIONE

www.previsioniborsa.net COME SI ENTRA IN POSIZIONE www.previsioniborsa.net 5 lezione sul METODO CICLICO COME SI ENTRA IN POSIZIONE Ci sono molti modi per entrare in posizione in un mercato (future) o un titolo, ma noi dobbiamo trovare un sistema che sia

Dettagli

Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo

Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo Corso Online: Marketing degli Eventi Culturali e dello Spettacolo Programma (121 pagine tra dispense e slides) IL MARKETING IL MARKETING IN AZIENDA - AZIENDE MARKETING ORIENTED

Dettagli

Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili

Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili Obiettivi del corso Iniziamo, con questa prima lezione, il nostro corso dal titolo addetto alla contabilità. Si tratta di un corso base che

Dettagli

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Fenomeni di obsolescenza 2 Determinati da: Prodotto inidoneo al segmento di mercato (es: computer) Effetto moda (es: abbigliamento) Mancato

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Pianificazione e controllo delle risorse

Pianificazione e controllo delle risorse Pianificazione e controllo delle risorse Pianificazione e controllo delle risorse Gestione dell allocazione delle risorse in modo che i processi dell azienda siano efficienti e riflettano la domanda di

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

MODULO MAGAZZINO ARCHIVI DI MAGAZZINO ANAGRAFICA ARTICOLI

MODULO MAGAZZINO ARCHIVI DI MAGAZZINO ANAGRAFICA ARTICOLI MODULO MAGAZZINO ARCHIVI DI MAGAZZINO ANAGRAFICA ARTICOLI L anagrafica prodotti è suddivisa per sezioni: - Dati generici - Dati relativi al trasporto in A.D.R. (merci pericolose) - Dati relativi alla composizione

Dettagli

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Registro 3 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web MISURAZIONE ED OBIETTIVI INDEX 3 7 13 Strumenti di controllo e analisi Perché faccio un sito web? Definisci

Dettagli

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile

Corso di Informatica Generale (C. L. Economia e Commercio) Ing. Valerio Lacagnina Rappresentazione in virgola mobile Problemi connessi all utilizzo di un numero di bit limitato Abbiamo visto quali sono i vantaggi dell utilizzo della rappresentazione in complemento alla base: corrispondenza biunivoca fra rappresentazione

Dettagli

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a

Dettagli

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare

Dettagli

IL PERCORSO DI COACHING

IL PERCORSO DI COACHING IL PERCORSO DI COACHING UNA RISORSA PER IL CAMBIAMENTO PROFESSIONALE E IL POTENZIAMENTO PERSONALE Non c èc nulla che spaventi di più l uomo che prendere coscienza dell immensit immensità di cosa è capace

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

SoftwareSirio Modelli di Board

SoftwareSirio Modelli di Board SoftwareSirio Modelli di Board Business Intelligence e Performance Management vendite logistica e acquisti commesse scadenziari riclassificazione di bilancio Sirio informatica e sistemi SpA Sirio informatica

Dettagli

La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto. La disponibilità del prodotto 1

La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto. La disponibilità del prodotto 1 La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto La disponibilità del prodotto 1 Linea guida Importanza della disponibilità del prodotto Fattori influenzanti il livello ottimo della disponibilità

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter

Dettagli

I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl

I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl I margini lordi nelle aziende che producono su commessa Il caso Sicilyelectronic srl Corso di Economia Aziendale (esercitazioni) Università degli Studi di Palermo Agenda Caratteristiche delle aziende che

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Principali indici di bilancio

Principali indici di bilancio Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco

Dettagli

LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI PIETRO PERZIANI. (Marzo 2012)

LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI PIETRO PERZIANI. (Marzo 2012) LE CIRCOLARI DELL INPS/INPDAP SULLE PENSIONI DI PIETRO PERZIANI (Marzo 2012) Dopo le Circolari della F.P. e del MIUR, sono uscite quelle dell Inps/Inpdap, la n. 35 e la n. 37 del 2012; la prima è diretta

Dettagli

Ottava Edizione. Programmazione Aggregata e MPS Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. Programmazione Aggregata e MPS Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione Programmazione Aggregata e MPS Prof. Sergio Cavalieri Le fasi del processo di PPC 2 Pianificazione di lungo termine Pianificazione aggregata Elaborazione del piano principale di produzione

Dettagli

(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti)

(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti) (Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti) Esercizio 1 L'agenzia viaggi GV - Grandi Viaggi vi commissiona l'implementazione della funzione AssegnaVolo. Tale funzione riceve due liste

Dettagli

COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013. - Come cambia il REA atteso se l'obbligazione sarà ancora in vita dopo le prime tre estrazioni?

COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013. - Come cambia il REA atteso se l'obbligazione sarà ancora in vita dopo le prime tre estrazioni? UNIVERSITA DEGLI STUDI DI URBINO (Sede di Fano) COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013 1) L'impresa Gamma emette 250 obbligazioni il cui VN unitario è pari a 100. Il rimborso avverrà tramite

Dettagli

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da

Dettagli

Acquisizione delle immobilizzazioni materiali: acquisto

Acquisizione delle immobilizzazioni materiali: acquisto Acquisizione delle immobilizzazioni materiali: acquisto Premessa Le immobilizzazioni, sia esse materiali che immateriali, possono entrare a far parte del patrimonio aziendale in tre modi diversi: in seguito

Dettagli

LA NORMAZIONE ISO 9000

LA NORMAZIONE ISO 9000 LA NORMAZIONE ISO 9000 Le norme serie ISO 900x sono nate nel 1987; Introducono il concetto di assicurazione o garanzia della qualità Sostanzialmente un fornitore dovrebbe (volontariamente) certificarsi

Dettagli

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA 1 CONOSCERE PER DECIDERE I soggetti coinvolti nella vita dell azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento,

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN

IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN www.previsioniborsa.net 3 Lezione METODO CICLICO IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN Questo modello ciclico teorico (vedi figura sotto) ci serve per pianificare la nostra operativita e prevedere quando il mercato

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) EVOLUZIONE DEFINIZIONI SISTEMI INFORMATIVI E SISTEMI ERP I SISTEMI TRADIZIONALI I SISTEMI AD INTEGRAZIONE DI CICLO I SISTEMI

Dettagli

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano

Dettagli

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma SOMMARIO VERSIONI CONTENUTE NEL PRESENTE CD... 2 MODALITA DI AGGIORNAMENTO...... 2 AVVERTENZE... 2 INTERVENTI EFFETTUATI CON L UPD 007_2011 DI LINEA AZIENDA...... 3 CREAZIONE NUOVI CODICI IVA... 4 CAMBIO

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE

PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE LINEE GUIDA PER UNA EFFICACE PRESENTAZIONE DI UN BUSINESS PLAN INTRODUZIONE ALLA GUIDA Questa breve guida vuole indicare in maniera chiara ed efficiente gli elementi salienti

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

"Il più grande patrimonio di un'azienda è rappresentato dai suoi Clienti, perché senza Clienti non esistono aziende"

Il più grande patrimonio di un'azienda è rappresentato dai suoi Clienti, perché senza Clienti non esistono aziende "Il più grande patrimonio di un'azienda è rappresentato dai suoi Clienti, perché senza Clienti non esistono aziende" L obiettivo che ci poniamo tutti, quando parliamo dei nostri Clienti, è quello di averne

Dettagli

M.APS Manufacture Advanced Planning System

M.APS Manufacture Advanced Planning System M.APS Manufacture Advanced Planning System Per chi M.APS Le piccole e medie aziende italiane di produzione, sono sempre più sottoposte a cambiamenti nella metodologia di lavoro dovuti soprattutto al cambiamento

Dettagli

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925

Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 1 LA PRATICA SOLITA La comunicazione delle PMI si basa di regola sull assoluto privilegio della comunicazione

Dettagli

Hub-PA Versione 1.0.6 Manuale utente

Hub-PA Versione 1.0.6 Manuale utente Hub-PA Versione 1.0.6 Manuale utente (Giugno 2014) Hub-PA è la porta d ingresso al servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione (PA) a disposizione di ogni fornitore. Questo manuale

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli

Algoritmi e Strutture Dati II: Parte B Anno Accademico 2004-2005. Lezione 11

Algoritmi e Strutture Dati II: Parte B Anno Accademico 2004-2005. Lezione 11 Algoritmi e Strutture Dati II: Parte B Anno Accademico 2004-2005 Docente: Ugo Vaccaro Lezione 11 In questa lezione vedremo alcune applicazioni della tecnica greedy al progetto di algoritmi on-line. Vediamo

Dettagli

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 PRESTAZIONI DEL CALCOLATORE Massimiliano Giacomin Due dimensioni Tempo di risposta (o tempo di esecuzione): il tempo totale impiegato per eseguire un task (include

Dettagli

INTRODUZIONE AI CICLI

INTRODUZIONE AI CICLI www.previsioniborsa.net INTRODUZIONE AI CICLI _COSA SONO E A COSA SERVONO I CICLI DI BORSA. Partiamo dalla definizione di ciclo economico visto l argomento che andremo a trattare. Che cos è un ciclo economico?

Dettagli

La gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza nella supply chain 1

La gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza nella supply chain 1 a gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza a scorta di sicurezza nella supply chain 1 Il ruolo della giacenza nella supply chain Migliora l adattamento di domanda / fornitura

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

Il Factoring e le piccole e medie imprese

Il Factoring e le piccole e medie imprese Il Factoring e le piccole e medie imprese Uno strumento per migliorare le performance aziendali e ridurre i rischi finanziari delle PMI anche in ottica di Basilea 2 Marino Baratti Amministratore Delegato

Dettagli

LogiTrack OTG. LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni. OTG Informatica srl info@otg.it

LogiTrack OTG. LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni. OTG Informatica srl info@otg.it LogiTrack OTG LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni OTG Informatica srl info@otg.it 1 Sommario Sommario... 1 LOGITRACK Controllo Ordini e Spedizioni... 2 ORDITRACK... 2 Vista Ordini...

Dettagli

LA REVISIONE DELLA ISO 14001:2015

LA REVISIONE DELLA ISO 14001:2015 LA REVISIONE DELLA ISO 14001:2015 Dr. Tatone Vito Nicola Doc/CSAD/2/Rev0 del 11/05/2015 La revisione della ISO 14001:2015 ad oggi è in fase di chiusura con l imminente rilascio del final draft, per cui

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

Albez edutainment production. I cicli aziendali. Classe III ITC

Albez edutainment production. I cicli aziendali. Classe III ITC Albez edutainment production I cicli aziendali Classe III ITC 1 Alla fine di questo modulo Sarete in grado di definire il Ciclo tecnico Ciclo economico Ciclo finanziario di un azienda Saprete calcolare

Dettagli

Gestione Turni. Introduzione

Gestione Turni. Introduzione Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente

Dettagli

Il Calendar diventa Super!

Il Calendar diventa Super! Pubblicazioni PlayOptions Il Calendar diventa Super! Strategist Cagalli Tiziano Disclaimer I pensieri e le analisi qui esposte non sono un servizio di consulenza o sollecitazione al pubblico risparmio.

Dettagli

La Gestione della Produzione

La Gestione della Produzione La Gestione della Produzione E il processo decisionale attraverso il quale sono organizzate le risorse produttive al fine di conseguire determinati obiettivi. Si estrinseca temporalmente attraverso tre

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica

Dettagli

IL MODELLO SCOR. Agenda. La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap. Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla. Engineering.

IL MODELLO SCOR. Agenda. La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap. Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla. Engineering. Production Engineering Research WorkGROUP IL MODELLO SCOR Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla Dipartimento di Tecnologia Meccanica, Produzione e Ingegneria Gestionale Università di Palermo Agenda

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

I social network. Intanto sfatiamo subito un po di miti: La sola pubblicità sui social non porta a grandi risultati. Non esiste il miracolo

I social network. Intanto sfatiamo subito un po di miti: La sola pubblicità sui social non porta a grandi risultati. Non esiste il miracolo I social network Intanto sfatiamo subito un po di miti: La sola pubblicità sui social non porta a grandi risultati Non esiste il miracolo Si deve lavorare e lavorare duro per ottenere risultati Le informazioni

Dettagli