TECNICA DI ROCCIA. Manuale ad uso dei principianti dei corsi di alpinismo ed. arrampicata libera

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1 TECNICA DI ROCCIA Manuale ad uso dei principianti dei corsi di alpinismo ed arrampicata libera

2 Generalità Le discese in corda doppia sono molto utilizzate in arrampicata, ma sono anche tra le manovre più pericolose. Questo soprattutto a causa di errori di "manovra" commessi dagli arrampicatori stessi. Analizziamo insieme la sequenza di operazioni da effettuare nel caso di una cordata di due persone, con due corde, durante la fase di discesa. Non consideriamo, per semplicità, la realizzazione della sosta, ma solo le varie manovre per fare una serie di doppie su soste già attrezzate. Imparando ad effettuare con "metodo" poche semplici operazioni è possibile scendere in sicurezza e anche con una maggior "pulizia" e velocità nello svolgimento delle operazioni in sosta. Autossicurarsi alla sosta La prima operazione da effettuare per iniziare la fase di discesa è autoassicurarsi alla sosta con una "longe", ovvero con una fettuccia cucita da 3 m e un moschettone a ghiera ad essa collegato. La longe va collegata all'imbracatura con un nodo "bocca di lupo" o "bulino", dopo aver preparato su di essa due nodi semplici in modo da creare un asola centrale "sfalsata" in cui andrà poi posizionato il discensore (se l'asola non è sfalsata si fatica a introdurre il moschettone con le fettucce in tensione). Molto comodo utilizzare le longe tipo "Daisychain" con più asole già predisposte. Per la regolazione della lunghezza si usa un moschettone da rinvio c h e s i c o l l e g a dall'anello di servizio dell'imbracatura ad una delle asole della Daisychain. L'assicurazione avviene con un moschettone a ghiera posto all'estremità della longe. Questo servirà anche per formare un anello con la daisychain e poterla portare a tracolla in salita. Il moschettone a ghiera per l'autoassicurazione potrà essere bloccato all'estremità della longe con un barcaiolo o con un elastico, per impedirne la rotazione. In sosta, 2 di 6

3 soprattutto con altre persone, cercare di avere il massimo ordine: non incrociare le longe e prestare attenzione all'ordine di partenza nell'autoassicurarsi. Preparare le corde Una volta autoassicurati, uno dei due componenti della cordata può slegarsi, il secondo arrampicatore aspetta, prima di slegarsi a sua volta, che il primo abbia collegato tra loro le corde (si evita così di perdere per errore). Passare una corda nell'ancoraggio di calata della sosta. Questa va infilata in modo che il nodo di giunzione e la corda da tirare siano sotto nel caso di un punto di ancoraggio orizzontale appoggiato alla roccia (maillon sullo spit o punto di ancoraggio con cordino). In questo modo la corda da tirare si trova sotto l'altra e non la "schiaccia" contro la roccia durante il recupero, cosa che a volte ne impedisce l'effettuazione. Il collegamento delle corde avverrà con un nodo di giunzione "galleggiante" per superare eventuali spigoli durante la fase di recupero. Consigliati il nodo semplice (con capi lunghi più di 30 cm e tirati uno per uno), oppure il nodo semplice con due giri (migliore perché si srotola m e n o e s i s n o d a p i ù facilmente). Si preparano quindi le corde per il lancio raccogliendole separatamente e posizionando un nodo di sicurezza per ciascun capo a circa 40 cm dall'estremità (nodo semplice con due giri o nodo ad otto ). Prima di lanciare la corda, si lanciano una alla volta, tenere ferma l'altra in sosta in modo che non scorra con la sollecitazione del lancio. Per far questo si può già posizionare il proprio bloccante di autoassicurazione sulle corde. In caso di terreno complesso (piante, pilastrini sporgenti, ecc..) conviene scendere con le corde appese all'imbracatura, evitando che con il lancio queste vadano ad incastrarsi. Prima di partire controllare il colore della corda da tirare (si può anche inserire la corda da tirare in un rinvio collegato alla longe, cosi non ci si dimentica qual è quella giusta da tirare). Discesa Il primo a scendere per prima cosa si assicura alle corde con un bloccante Machard, realizzato con un cordino in kevlar chiuso con un nodo doppio inglese. Il cordino va collegato all'anello di servizio dell'imbracatura tramite un moschettone a ghiera (per fare in modo che il nodo di giunzione del Kevlar stia vicino al moschettone, conviene bloccare il cordino con un 3 di 6

4 elastico o barcaiolo al moschettone stesso). Sfruttando il bloccante si possono lascare le corde a monte di esso per inserirle più facilmente nel discensore. Questo va posizionato "distanziato" sull'asola sfalsata della longe collegandolo con un moschettone a ghiera. Il discensore non deve essere più alto della testa e non deve andare a toccare il bloccante di sicurezza. Rimossa l'autoassicurazione inizia la discesa. In caso di strapiombo sarà necessario posizionare dei rinvii per mantenere il contatto con la parete. Utilizzate discensori che non attorciglino le corde e le mantengano separate come la placchetta autobloccante ed il secchiello che verranno utilizzati anche per le manovre di assicurazione in fase di salita (vedi articolo sulle soste). Sconsigliato l' otto (discensore ad "otto") che tende ad attorcigliare le corde e non le mantiene separate (per ovviare a questo mettere un rinvio a monte del discensore collegato all'imbracatura e ad una delle corde) ed è meno funzionale per l'assicurazione in fase di salita. Lasciare sempre posizionato sull'imbracatura il cordino per il bloccante e il discensore sulla longe durante la sequenza di doppie. Il secondo arrampicatore mentre aspetta il suo turno può già collegare il suo autobloccante alle corde. Arrivo alla sosta sottostante Per prima cosa ci si assicura con la longe alla sosta, poi si rimuove il discensore. Le corde, lasciando un po' di lasco per la discesa del compagno, vanno fissate alla sosta collegandole con asola e moschettone/rinvio, oppure mantenendo su d i e s s e i l bloccante Machard. In questo modo chi scende ha un ulteriore sicurezza e soprattutto non si "lasciano andare" le corde. Comunicare al compagno che può scendere. Mentre il secondo arrampicatore effettua la discesa si può già impostare la calata successiva: si inserisce la corda da recuperare nell'ancoraggio di calata infilandola dalla roccia verso l'esterno (importante se abbiamo un punto di ancoraggio orizzontale appoggiato alla roccia, in questo modo la corda da tirare si troverà sotto l'altra e non la "schiaccia" contro la roccia durante il recupero, cosa che a 4 di 6

5 volte ne impedisce l'effettuazione). Si rifà il nodo di sicurezza all'estremità e si toglie il nodo al capo dell'altra corda. Arrivato e assicurato anche il compagno, si lavora insieme per recuperare le corde trattenendo sempre vicino alla sosta la corda che sale (possono formarsi nodi o può andare ad incastrarsi sospinta dal vento). Recuperato il nodo di giunzione in sosta si può lanciare la corda tirata per il recupero. Sequenza di operazioni per una serie di calate All arrivo in sosta, alla fine della calata, si effettuano queste manovre: - Autoassicurarsi con la longe - Togliere il discensore - Bloccare le corde in sosta e comunicare al compagno che può scendere - Infilare la corda da tirare (quella senza nodo) e fare un nodo alla sua estremità - Sciogliere il nodo al capo dell'altra corda - Il compagno che nel frattempo effettuava la calata arriva in sosta, si autoassicura e toglie discensore e bloccante - Si sbloccano le corde senza lasciare quella non passata in sosta - Recuperare la corda da tirare tenendo sempre vicina alla sosta quella che sale - Lanciare la corda recuperata, la seconda corda cadrà da sola o andrà recuperata subito dopo - Posizionare il bloccante sulle corde - Posizionare il discensore - Togliere l'autoassicurazione e iniziare la calata successiva 5 di 6

6 Indice Generalità...2 Autossicurarsi alla sosta...2 Preparare le corde...3 Discesa...3 Arrivo alla sosta sottostante...4 Sequenza di operazioni per una serie di calate...5 Indice di 6

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