Industrializzazione >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

Transcript

1 Industrializzazione >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

2 Negli anni antecedenti la prima guerra mondiale il cinema è un industria transnazionale, in cui le novità tecniche e stilistiche introdotte in un Paese vengono rapidamente assimilate altrove, nonostante gli ostacoli frapposti da guerre commerciali e corsa ai brevetti, e la macchina produttiva funziona a pieno regime. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

3 Solo nel 1913 in Europa si realizza uno straordinario numero di lungometraggi, livellati su standard internazionali, e il serial emerge come una delle forme narrative dominanti. Nello stesso tempo, in alcune nazioni, il consolidamento dei primi grandi studi di produzione, o l opera di singoli registi, porta il cinema alla forma che avrebbe mantenuto per decine di anni. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

4 Sono le produzioni europee a controllare il mercato internazionale e a contrastare l ascesa della cinematografia americana perfino sul suolo statunitense, in modo particolare la Francia, ma anche l Italia e l insospettabile Danimarca sono in forte ascesa. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

5 Francia L industria più prospera, all inizio degli anni Dieci, è quella francese, con la domanda del pubblico resta che resta alta e la costruzione di nuove sale.

6 Italia L Italia arriva in ritardo sulla scena del cinema che conta ma, a partire dal 1905, ispirandosi all esperienza francese, sviluppa rapidamente una notevole industria cinematografica che nel 1910 è probabilmente seconda solo alla Francia per numero di film esportati all estero.

7 Danimarca La piccola Danimarca svolge un ruolo importante nel cinema internazionale grazie all imprenditore Ole Olsen, che nel 1906 fonda la Nordisk, una casa di produzione che presto apre uffici di distribuzione all estero, producendo film polizieschi, melodrammi foschi e sensazionalistici, che diventano famosi in tutto il mondo. Olsen riesce a mantenere una posizione di predominio comprando o facendo uscire dal mercato le piccola case di distribuzione che tentano di avviare un attività produttiva.

8 Con la guerra si attenua il flusso di circolazione, che in più punti s interrompe. In alcune nazioni come Svezia, Russia e Germania, cresce la produzione locale, mentre la Francia, la Danimarca e l Italia accusano un netto declino. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

9 La guerra La guerra ha effetti profondi sul cinema di tutto il mondo, influendo particolarmente su quelli francese e italiano, il cui schianto crea un vuoto che la produzione americane si affretta a riempire: dal 1916 gli Stati Uniti diventano i principali fornitori di film sul mercato mondiale, posizione che hanno mantenuto fino a oggi, segnando per sempre la storia del cinema. Un ruolo assolutamente preminente in questo processo di stabilizzazione viene assunto dall industria hollywoodiana che, a differenza di quelle francese e italiana, indebolite dalla guerra, si predispone a raggiungere i suoi massimi traguardi proprio in quegli anni.

10 Il monopolio Nel dicembre del 1908 Edison fonda, insieme ad altri produttori (tra cui la Biograph, Méliès e Pathé), la Motion Picture Patents Company, per controllare l industria e tagliare fuori i produttori più piccoli. Il trust della Edison domina anche la distribuzione di film attraverso la General Film Company.

11 La Edison Il personale dello Studio del Bronx nel Quando la Corte Federale, nel 1915, applica la normativa antitrust e smantella l impronta monopolistica data da Edison all industria americana del cinema, la sua produzione vacilla e, con la perdita dei mercati europei durante la guerra, subisce il colpo di grazia. Nel 1918 Edison vende tutto, incluso lo studio nel Bronx, alla Lincoln & Parker Film Company del Massachusetts.

12 La Biograph Trap for Santa Claus, 1909, diretto da D. W. Griffith per la Biograph. La caduta del trust di Edison mette in ginocchio la casa produttrice, ostile ai lungometraggi (il primo è del febbraio 1914, quando nel biennio precedente ne sono stati prodotti già 69 negli Stati Uniti) e prostrata dall abbandono di Griffith e di molti attori. Senza star e con una produzione inadeguata, in una dozzina d anni la società è costretta a chiudere i battenti.

13 Francia Ma nel 1913 la Pathé decide scelleratamente di tagliare il settore della produzione, troppo costoso, per concentrarsi sulle più redditizie aree della distribuzione e della proiezione, mentre esce dal mercato americano a causa della crescita delle società indipendenti.

14 Pathé Con la crisi della produzione europea in seguito alla prima guerra mondiale e alla «riscossa» del cinema americano, Pathé sarà costretto, premuto dalla concorrenza, a ridimensionare il suo impero cinematografico e a tornare alla produzione di dischi. Nel 1929 cederà la direzione della ditta.

15 Danimarca L industria danese resta fiorente fino alla prima guerra mondiale, che però chiude molti dei mercati di esportazione, e al termine della guerra va incontro a un rapido declino nella distribuzione internazionale.

16 Svezia La cinematografia svedese, affermatasi a partire dal 1912 con film importanti e innovativi sembra superare indenne il trauma della guerra, al termine della quale viene ancora considerata come la più importante alternativa a Hollywood, ma nel giro di pochissimi anni la produzione subisce un crollo rovinoso che la porta «fuori dal giro» già all inizio degli anni Venti.