Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

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1 Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N / 2015 Atto N. 65 OGGETTO: RINNOVO DELL AUTORIZZAZIONE RILASCIATA, AI SENSI DELL ART. 208 DEL D.LGS. 152/2006, A RECMIR S.R.L. PER LA GESTIONE DELL IMPIANTO DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO RAEE, SITO A GENOVA, IN VIA GUALCO, 66/C. In data 14/01/2015 il/la sottoscritto/a FONTANELLA PAOLA ha adottato il provvedimento Dirigenziale di seguito riportato. Vista la Legge 7 aprile 2014 n. 56 e succ. modif. recante Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni ; Visti l Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. Leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267 del e l art. 34 dello Statuto della Città metropolitana di Genova; Visto altresì l Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull ordinamento degli Uffici e dei Servizi; Vista la deliberazione del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Provinciale n. 1 dell 8/1/2014, protocollo n. 2062/2014, di approvazione del Bilancio di previsione triennale ; Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante Norme in materia ambientale ; Visto il Decreto Legislativo 18 gennaio 2008, n. 4 recante Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante norme in materia ambientale ; Visto il D.Lgs. n. 205 del 3 dicembre 2010 recante Disposizioni di attuazione della Direttiva 2008/98CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive ; Vista la Legge Regionale 21 giugno 1999, n. 18, con la quale, fra l altro, è previsto che le Province approvino i progetti e rilascino le autorizzazioni relative alla realizzazione e all esercizio degli impianti di smaltimento e di recupero; Vista la Legge Regionale 31 ottobre 2006 n. 30, recante Disposizioni urgenti in materia ambientale ; Visto il D.Lgs. n. 151 del recante Attuazione delle Direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti ; Visto il D.Lgs. n. 49 del 14 marzo 2014 recante Attuazione della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE); Richiamato il Provvedimento Dirigenziale n del , modificato dai Provvedimenti Dirigenziali n del e n del , con il quale la Società RECMIR è stata autorizzata alla realizzazione e contestuale gestione di un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, sito a Genova, in via Gualco, 66C; Viste le risultanze del sopralluogo eseguito, secondo quanto previsto al punto 1 lettera ii) del P.D. 4165/2012, da personale della Provincia di Genova in data 16 luglio 2014 per verificare, la conformità

2 dell impianto ai vari provvedimenti autorizzativi tenuto conto delle varie modifiche apportate nel tempo; Vista l istanza presentata con nota assunta al protocollo in data con cui è stato chiesto il rinnovo dell autorizzazione dell impianto di trattamento RAEE unitamente alla attestazione di avvenuto versamento dei diritti di segreteria; Considerato che con nota del prot. n è stato avviato il procedimento relativo alla richiesta di rinnovo dell autorizzazione rilasciata con P.D. n del e ss.mm.ii. ai sensi dell art. 8 della L. 241/90 e s.m.i. precisando che, in considerazione dell intervenuta scadenza ( ) della stessa autorizzazione e considerando che l istanza presentata era priva delle integrazioni richieste a seguito del sopralluogo eseguito in data , l attività di gestione dei RAEE avrebbe potuto essere iniziata solo a seguito della presentazione e della conseguente verifica della documentazione riguardante: riscontro fotografico della avvenuta predisposizione di segnaletica orizzontale per individuare le aree di stoccaggio a terra dei rifiuti da trattare (B), dei prodotti della lavorazione (D), degli EOW (R), dei rifiuti pericolosi costituiti da batterie al piombo (M) e da condensatori, neon e batterie al Ni e Ni-Cd (N) nonché dell area da impiegare per il ricovero degli End Of Waste negli armadi oggetto dell integrazione di cui al P.D. 2670/2014 ; riscontro fotografico della predisposizione di almeno un ulteriore cartello per la delimitazione del settore A e dell eventuale posizionamento dello scarrabile da utilizzare per il ferro; trasmissione di copia del certificato di taratura dell apparecchio di misura per le rilevazioni radiometriche considerato che lo stesso durava fino al ; trasmissione di copia del rinnovo polizza fidejussoria la cui scadenza era datata producendo la certificazione se la ditta intendeva avvalersi delle riduzioni previste per legge; trasmissione di una planimetria aggiornata dell impianto con relativa legenda; trasmissione di copia della polizza assicurativa prescritta al punto 1 lettera hh) del P.D. 4165/2012; trasmissione di una relazione contenente: a) precisazioni sulle intenzione della Società di volersi dotare del trituratore previsto dal P.D. 4165/2012 precisando se intendeva rinunciare a tale attività o viceversa con quale tempistica avrebbe provveduto ad adeguare l impianto rispetto a quanto approvato; b) chiarimenti circa le intenzioni della Recmir in relazione alla possibilità di eseguire trattamento e bonifica di motori a bagno d olio, con conseguente riflesso sulla possibilità di effettuare la gestione di oli motore. In caso di rinuncia sarebbe stato necessario aggiornare la tabella dei rifiuti gestiti nell impianto; c) dettagli in merito alla gestione degli EOW negli armadi specificando area interessata e chiarendo le caratteristiche degli armadi usati all uopo senza determinare incrementi rispetto a quanto approvato; d) precisazioni in merito a quali tipi di rifiuti ingombranti la ditta intendeva ricevere presso l impianto in questione per una adeguata valutazione di quanto già prescritto per valutare eventuali modifiche. Considerato che la trasmissione della documentazione sopra citata è stata sollecitata con nota del ; Vista la documentazione integrativa fornita con note RECMIR pervenute in data 16, 20 e 22 ottobre 2014 con cui è stato dato riscontro alle richieste della Provincia; in particolare: la Società ha precisato che non intende dotarsi del trituratore previsto dal P.D. 4165/2012; la Società ha precisato che intende rinunciare ad eseguire il trattamento e bonifica di motori a bagno d olio, con conseguente riflesso sulla possibilità di effettuare la gestione di oli motore e con conseguente aggiornamento della tabella dei rifiuti gestiti nell impianto; negli armadi collocati lungo le pareti divisorie del locale servizi e ufficio R saranno riposti solo

3 apparecchi di piccole dimensioni che dopo una adeguata valutazione saranno definiti EoW, il loro contenuto non sarà da considerare nelle quantità di rifiuti stoccati nell impianto; l esigenza di ritirare e stoccare rifiuti ingombranti era determinata dal fatto che in tale modo veniva fornito un servizio integrato ai clienti che potevano conferire oltre ai RAEE anche tavoli, scaffali e altri mobili in legno o metallo che contenevano gli stessi RAEE o comunque erano presenti negli stessi locali. Per tali rifiuti è prevista un attività di selezione (R12) e i singoli componenti omogenei destinati prevalentemente a recupero (R4); una parte degli scaffali identificati con la lettera T saranno destinati allo stoccaggio di beni aziendali da considerarsi fuori dal ciclo dei rifiuti; è stata fornita copia della certificazione ISO (certificato n IQNET) per usufruire delle riduzioni previste dalla legge per quanto riguarda la polizza fidejussoria; è stato fornito il riscontro dell avvenuta iscrizione al centro di coordinamento RAEE (iscrizione 14/1878); è stata fornita copia della Polizza di Assicurazione della responsabilità ambientale; Considerato che a seguito di tale documentazione sono stati richiesti ulteriori chiarimenti/integrazioni con nota del protocollo n in relazione alla individuazione delle aree di stoccaggio a terra di alcune tipologie di rifiuti, alle attività da eseguirsi nel nuovo settore S, alla esatta collocazione dei contenitori scarrabili, alla conformità dell attestato relativo alla taratura e calibrazione dello strumento di misura per le rilevazioni radiometriche rispetto al contenuto prescrittivo (punto 1 lettera x) del P.D. 4165/2012). Con la stessa nota sono stati comunicati gli importi delle garanzie finanziarie da costituirsi a favore dell Amministrazione Provinciale prima della messa in esercizio dell attività ( ,10) precisando che permanendo la certificazione ISO dell impianto l importo potrà essere ridotto del 40%; Viste le ulteriori integrazioni fornite da RecMir con nota del pervenuta in data in particolare: - è stato dato riscontro fotografico della corretta predisposizione della segnaletica a terra dei vari settori di stoccaggio a terra relativi a rifiuti da trattare (B), prodotti della lavorazione (D), EOW (R), rifiuti costituiti da batterie al piombo (M), da condensatori, neon, batterie al Ni-Cd nonché del settore utilizzato per lo stoccaggio degli EOW all interno degli armadi oggetto dell integrazione rilasciata con P.D. 2670/2014; - è stato precisato che comunque i bancali e contenitori saranno identificati con CER e con il riferimento dello specifico settore di appartenenza per garantirne una migliore individuazione; - è stata aggiornata la planimetria dell impianto e la rispettiva legenda anche in funzione del corretto posizionamento degli scarrabili E1 (plastica) e E2 (ferro); - è stato precisato che nel settore S verrà realizzato un primo controllo della funzionalità degli apparecchi prima di poterli classificare EOW in particolare si tratterà di verifiche da eseguirsi prevalentemente su monitor, PC, tastiere ma estese anche ad altre apparecchiature; - è stata fornita documentazione integrativa relativa alla taratura e calibrazione dello strumento di misura per le rilevazioni radiometriche (estratto D.M. 449/90, estratto Relazione di radioprotezione costituito dal par , certificato di tarature e calibrazione del ) chiarendo che ai sensi della normativa vigente l Esperto Qualificato aveva istituito la cadenza biennale per la taratura presso un centro SIT (Accredia) dello strumento (Ludlum 3 A accoppiato con sonda a scintillazione da 2 pollici a ioduro di sodio Ludlum 44-10) pertanto il termine per ripetere tali verifiche risulterebbe il mese di giugno 2015; Considerato altresì che copia delle garanzie finanziarie prestate a favore dell Amministrazione Provinciale è stata citata nella nota del ma non è stata allegata; Considerato che le modifiche riscontrate in fase di sopralluogo e quelle proposte da RECMIR S.r.l. sono state ritenute ammissibili non costituendo modifiche sostanziali, ai sensi dell art. 35 comma 2 della L.R. n. 18/99 rispetto a quanto già approvato; Tutto quanto ciò premesso;

4 DISPONE 1) di rinnovare, ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006, per la durata di anni due dalla data del presente atto, l autorizzazione rilasciata a RECMIR S.r.l. per la gestione dell impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi sito a Genova, via Gualco, 66 C, nel rispetto delle prescrizioni di seguito riportate: a) nell impianto potranno essere stoccati e trattati i rifiuti elencati nella tabella che segue, con indicazione dei quantitativi massimi di stoccaggio e trattamento per ogni CER: CER Elenco rifiuti stoccati Codice Attività cui il rifiuto è sottoposto Quantità massima trattata in t/g Quantità totale trattata in t/anno Quantità totale trattata in m 3 /anno Quantità massima istantane a di rifiuti stoccati in t Quantità massima istantanea di rifiuti stoccati in m * Rifiuti plastici ad esclusione degli imballaggi Toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce * Imballaggi in carta e cartone R12 - R13 0,2 1,0 2,0 1,00 2,00 R13 / 5,0 5,0 0,50 0,50 R12(*) - R13 0,0 10,0 25,0 2,00 5,00 R12 - R13 1, 0 30,0 60,0 3,00 6, Imballaggi in plastica R12 - R13 0,2 10,0 25,0 1,00 2, Imballaggi in legno R12 - R13 0,5 10,0 20,0 1,00 2, Imballaggi metallici R12 - R13 0,5 10,0 12,0 1,00 1, Imballaggi in materiali compositi R12 - R13 0,5 10,0 15,0 1,00 1, Imballaggi in materiali misti R12 - R13 0,5 10,0 15,0 1,00 1, Imballaggi in vetro R12 - R13 0,1 4,0 5,0 1,00 1, Metalli ferrosi (Nota 4) R4- R12 - R13 0,5 20,0 30,0 1,00 1, Metalli non ferrosi (Nota 4) R4- R12 - R13 0,1 10,0 15,0 1,00 1, Plastica R12 - R13 0,5 10,0 50,0 1,00 5, Vetro R12 - R13 0,5 4,0 5,0 2,00 2, * Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci * e * R3-R4-R12-R13 1,0 500,0 750,0 100,00 150, Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da * a * (Nota 1) R3-R4-R12-R13 2,5 500,0 750,0 150,00 225,00

5 160215* Componenti pericolose rimossi da apparecchiature fuori uso R3-R4-R12-R13 1,0 500,0 750,0 150,00 225, Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce * (Nota 1) R3-R4-R12-R13 0,3 500,0 750,0 100,00 150, * Batterie al piombo R13 / 6,0 4,0 1,50 1, * Batterie al nichel-cadmio R13 / 1,0 0,5 0,50 0, * Batterie contenti mercurio R13 / 0,2 0,2 0,20 0, Batterie - Miste Alcaline (tranne ) Altre batterie ed accumulatori R12 - R13 0,1 1,3 1,0 0,20 0,16 R12 - R13 0,1 2,0 0,3 1,00 0, Legno R12 - R13 0,5 10,0 20,0 1,00 2, Vetro R12 - R13 1,0 8,0 10,0 2,00 2, Plastica R12 - R13 0,5 10,0 50,0 1,00 5, Rame, bronzo, ottone R12 - R13 0,1 6,0 6,0 1,00 1, Alluminio (Nota 4) R4 - R12 - R13 0,1 20,0 25,0 2,00 2, Piombo R12 - R13 0,1 5,0 0,5 2,00 0, Zinco R12 - R13 0,1 5,0 1,0 2,00 0, Ferro e acciaio (Nota 4) R4-R12 - R13 0,5 10,0 40,0 1,00 4, Stagno R12 - R13 0,1 5,0 1,0 1,00 0, Metalli misti (Nota 4) R4- R12 - R13 0,2 20,0 80,0 1,00 4, Cavi, diversi da quelli di cui alla voce * R12 - R13 0,3 40,0 80,0 2,00 4, Carta e cartone R13 / 10,0 20,0 1,00 2, Metalli ferrosi R13 / 300,0 500,0 13,50 22, Metalli non ferrosi R13 / 100,0 200,0 1,00 2, Plastica e gomma R13 / 180,0 900,0 4,00 20, Vetro R13 / 10,0 12,5 2,00 2, Legno diverso da quello di cui alla voce * R13 / 20,0 40,0 2,00 4, Carta e cartone R12 - R13 0,5 6,0 12,0 3,00 6, Vetro R12 - R13 0,5 10,0 12,5 2,00 2,50

6 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci *, * e * R3-R4-R12-R13 0,8 300,0 200,0 6,00 4, Legno, diverso da quello di cui alla voce * R12 -R13 0,5 8,0 10,0 1,00 1, Plastica R12-R13 0,2 5,0 25,0 1,00 5, Metallo (Nota 4) R4 - R12-R13 0,5 5,0 20,0 1,00 4, Rifiuti urbani non differenziati (Nota 2) R3 - R4 - R12-R13 1,0 10,0 25,0 2,00 5, Rifiuti ingombranti (Nota 3) R3 - R4-R12 - R13 1,0 10,0 40,0 2,00 8,00 Totali 17, , ,70 578,80 900,68 (*) R12 consistente nella selezione delle cartucce recuperabili/ricaricabili da quelle obsolete/ danneggiate da avviare a smaltimento. (Nota 1) Questi rifiuti si riportano solo in considerazione di una remota eventualità che componenti con PCB emergano dalla lavorazione di apparecchi costruiti prima dell entrata in vigore della vigente normativa che limita l impiego del PCB. In ogni caso in cui dovessero rinvenirsi la presenza di PCB il personale operativo provvederà a gestirlo adeguatamente secondo la procedura interna, che prevede anche di risalire al produttore del rifiuto che potrà essere richiamato a coprire i costi dello smaltimento del PCB stesso. (Nota 2) limitatamente agli scarti di legno e sughero ed agli imballaggi di legno. (Nota 3) La tipologia di rifiuti ingombranti ritirata da Recmir S.r.l. dovrà consistere unicamente in rifiuti ingombranti ritirati contestualmente a RAEE presso lo stesso produttore (Nota 4) Per attività in R4 si intendono operazioni di separazione manuale meccanica dei componenti metallici dai rifiuti che vengono successivamente gestiti come rifiuti e non come MP. b) di autorizzare RECMIR S.r.l., presso l impianto sito a Genova in via Gualco, 66C: i. al ritiro e allo smontaggio manuale e la separazione dei componenti dei gruppi di continuità di dimensioni medio grandi che possano contenere un significativo quantitativo di batterie al piombo classificati con il CER * (apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci * e *); lo stoccaggio di tale tipologia di rifiuti dovrà avvenire in contenitori stagni; ii. al ritiro e trattamento di plafoniere (separazione manuale dei tubi al neon e successivo smontaggio e separazione delle diverse componenti delle plafoniere) con tubi al neon classificati con il CER * (apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci * e *); iii. al ritiro da terzi e messa in riserva di cartucce toner esauste (CER ): su tali rifiuti potranno essere effettuate operazioni di cernita (R12) per eliminazione di eventuali imballaggi e/o materiali estranei c) il tempo massimo di permanenza di ogni rifiuto conferito all impianto si stabilisce che dovrà essere pari a 12 mesi dalla presa in carico. Per i CER *, *, * e il tempo massimo di permanenza è pari a 24 mesi dalla presa in carico. d) la disposizione dell impianto con aree di lavorazione e stoccaggi è indicata nella planimetria allegata

7 che costituisce parte integrante del presente provvedimento. Dovrà essere osservata, in qualsiasi momento, la disposizione dell impianto con aree di lavorazione e stoccaggi rappresentanti nella sopra citata planimetria; e) le varie aree dovranno essere chiaramente distinte e individuate mediante idonea segnaletica orizzontale e/o verticale; f) le modalità di gestione dei RAEE dovranno risultare sempre conformi a quanto disposto nell allegato 3 al D.Lgs. n. 151/2005 e D.lgs.49/2014; g) i contenitori di rifiuti prodotti e ricevuti dovranno essere evidenziati da apposita segnaletica sul contenitore stesso contenente idonea etichettatura con indicazione del rifiuto stoccato; h) i materiali ferrosi che verranno stoccati all interno del cassone scarrabile dovranno essere mantenuti separati per CER, o mediante apposizione di setti interni al cassone o mediante l impiego di contenitori (quali, ad es. i big bags) singolarmente etichettati per lo stoccaggio separato dei tre CER conferibili nel cassone: , e ; i) lo stoccaggio dei rifiuti dovrà avvenire mediante l impiego dei contenitori indicati nelle premesse della presente autorizzazione e comunque sempre impiegando contenitori con caratteristiche di resistenza adeguate in relazione alle proprietà chimico-fisiche dei rifiuti ed alle loro caratteristiche di pericolosità. L impiego di ceste metalliche su bancali per lo stoccaggio di talune tipologie di rifiuti indicati nelle premesse, è consentita per materiali che garantiscano l assenza di liquidi o altro; j) l accatastamento dei rifiuti dovrà essere ordinato ed effettuato in modo tale da garantire la stabilità del materiale in stoccaggio al fine di evitare cedimenti e conseguenti cadute. Nell area di stoccaggio delle apparecchiature dismesse dovranno essere adottate delle misure atte ad evitare situazioni di pericolo per la sicurezza degli operatori e/o per l integrità delle apparecchiature medesime; k) i rifiuti dovranno in ogni caso essere raggruppati per tipologie omogenee e disposti in modo tale da consentire una facile ispezione (passo d uomo); l) nei casi di conferimenti ad istituti di ricerca e Ditte di quantità di materiale elettrico ed elettronico per l effettuazione di prove e test, sullo spazio note del registro di carico e scarico rifiuti dovrà risultare il numero di bolla di accompagnamento del materiale; m) non potranno essere conferiti presso l impianto RAEE contenenti oli usati esausti, CFC, HCFC, HFC o HC Halon o altri prodotti fluidi volatili, né pile e condensatori contenenti PCB o sostanze radioattive. Qualora durante le operazioni di trattamento venissero ravvisati componenti meccaniche contenenti PCB, dovranno essere immediatamente isolate, poste in sicurezza e conferite a soggetti autorizzati entro 5 giorni dal rilievo. Tali rifiuti dovranno essere gestiti in conformità al documento Modalità di gestione e buone prassi nel trattamento di condensatori contenenti PCB eccezionalmente rinvenuti nel corso del trattamento di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed elettroniche (RAEE) presso l impianto di Via Gualco 66C-Ge redatto da RECMIR nel quale vengano indicate le operazioni da mettere in atto in caso di rilievo di componente contaminata da PCB; n) al fine di adeguare l impianto ai dispositivi di cui al D.Lgs. n. 49/2014, la Società Recmir dovrà approntare idonei contenitori per lo stoccaggio di pile, condensatori ed altri rifiuti pericolosi, come previsto al p.to 1.5.2, lettera g) dell All. VIII al D.Lgs. n. 49/2014. o) per gli scaffali R /B /D e per le aree a terra identificate come R/B si autorizza la possibilità di impiegarle a seconda delle esigenze e dei carichi di rifiuti in ingresso, alternativamente tra rifiuti da AEE o prodotti EoW. In ogni caso la cartellonistica su tali aree dovrà sempre corrispondere al prodotto/rifiuto di volta in volta presente in sito; p) dovrà essere garantita sia la tracciabilità dei rifiuti che quella dei prodotti EoW, mediante compilazione dei dati relativi sul registro di carico e scarico rifiuti e sul parallelo registro dei beni considerati EoW; q) presso l impianto potranno pervenire rifiuti costituiti da AEE o parti di essi, disciplinati dal presente provvedimento e non accompagnati da formulario (o documento equivalente con riferimento alla disciplina SISTRI), solo alle condizioni previste dalla normativa vigente e nel rispetto delle specifiche di seguito riportate:

8 i. rifiuti soggetti alle disposizioni di cui all art. 266 comma 5 del D.Lgs n. 152/06 e s.m.i.: potranno essere ricevuti tali rifiuti solo da soggetti abilitati allo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto in forma ambulante, limitatamente ai rifiuti che formano oggetto del loro commercio e previa compilazione del modulo di autodichiarazione conferimento rifiuti di cui all Allegato 1 che dovrà essere conservato unitamente al registro di carico e scarico. La Società RECMIR S.r.l. dovrà annotare sul registro di carico e scarico, in luogo degli estremi del formulario, il numero progressivo del suddetto modulo e nelle annotazioni la precisazione che il carico è stato ricevuto ai sensi dell art. 266, comma 5, D.Lgs. 152/06 e s.m.i. indicando i dati anagrafici ed il codice fiscale del conferente; ii. iii. rifiuti conferiti da privati cittadini: premesso che i rifiuti domestici sono normalmente conferiti con le modalità previste dai vari Comuni si ritiene che in casi particolari (comuni sprovvisti di centri di raccolta, centri di raccolta insufficienti, distanza eccessiva dal centro di raccolta ecc.), o per lo meno in maniera occasionale, il cittadino che intende avviare a recupero rifiuti classificabili come domestici in quanto prodotti in conto proprio possa conferirli alla RECMIR S.r.l. previa compilazione del modulo di autodichiarazione conferimento rifiuti di cui all Allegato 2 che dovrà essere conservato unitamente al registro di carico e scarico. RECMIR S.r.l. dovrà annotare sul registro di carico e scarico in luogo degli estremi del formulario il numero progressivo del suddetto modulo e nelle annotazioni la precisazione che il carico è stato ricevuto da privati cittadini indicando i dati anagrafici ed il C.F. del conferente; al di fuori delle condizioni riportate ai p.ti i) e ii) non potranno essere ricevuti rifiuti senza formulari. r) l azienda dovrà ottemperare al piano di radioprotezione ai sensi del D.Lgs. n.230/1995 e s.m.i., redatto da un esperto qualificato (E.Q.) in materia. Tale piano contiene le procedure ordinarie di accertamento delle radiofrequenze sui materiali in ingresso, le procedure in caso di allarme, le procedure di registrazione delle rilevazioni, le procedure di verifica periodica della strumentazione portatile di rilevamento radiometrico e le procedure di formazione del personale sia rispetto alla gestione ordinaria dei controlli che rispetto alla gestione delle eventuali emergenze; s) prima dell accettazione, tutti i rifiuti in ingresso dovranno essere sottoposti ai controlli di radioattività, con apposita strumentazione portatile, da parte di personale RECMIR (appositamente formato da un Esperto Qualificato (E.Q.) almeno di secondo grado) e secondo il protocollo interno di cui al precedente punto. Le rilevazioni devono essere eseguite in area appositamente individuata tale per cui, in caso di successivo rilevamento radiometrico di livelli anomali, il carico non debba essere spostato; t) l apparecchiatura portatile adibita ai controlli radiometrici sui rifiuti in ingresso all impianto dovrà essere mantenuta in efficienza e periodicamente tarata presso centro autorizzato secondo quanto previsto dal documento Relazione di radioprotezione art. 61 comma 2. Art. 80 comma 1 D.Lgs. 230/95 come mod. da D. Lgs 241/00 del a firma dell Esperto Qualificato incaricato. L azienda dovrà essere sempre in grado di esibire un certificato di taratura e calibrazione valido e riportante la successiva scadenza della verifica strumentale; u) gli esiti dei controlli radiometrici dovranno essere annotati sul FIR In caso di esito positivo dell accertamento, la registrazione dell esito dovrà essere effettuata anche sul registro di carico e scarico; v) il rilievo di un livello di contaminazione radiometrica dovrà portare all isolamento immediato del carico in questione, alla comunicazione immediata del rilevamento di livello anomalo all Autorità di P.S. più vicina (art. 25 D.Lgs 230/95 e s.m.i.). Inoltre deve essere data comunicazione ai competenti organi dell S.S.N., al Comando Provinciale dei VV.FF., alla Direzione Provinciale del Lavoro e ad ARPAL; w) le operazioni conseguenti il rilevamento di livelli anomali devono essere eseguite sotto la supervisione di un E.Q. almeno di secondo grado con apposito incarico, che curerà la sorveglianza fisica della radioprotezione; x) ai fini di ottemperare alle rispettive competenze gli organi di controllo devono essere informati preventivamente delle operazioni poste in essere dall'azienda a seguito di rilievi anomali di radioattività; y) dovrà essere disponibile presso l impianto un adeguata quantità di materiale assorbente idoneo alla rimozione di accidentali sversamenti di liquidi e materiale per la neutralizzazione delle soluzioni acide; il materiale utilizzato per tale operazione dovrà essere in seguito correttamente smaltito;

9 z) dovrà essere comunicata alla Citta Metropolitana di Genova ogni eventuale futura variazione del nominativo del responsabile tecnico dell impianto, corredando con nota di accettazione della carica da parte dello stesso responsabile incaricato; aa) i rifiuti prodotti dovranno essere conferiti a soggetti debitamente autorizzati per le ulteriori fasi di smaltimento e/o recupero; bb) dovrà essere data adeguata informazione agli operatori addetti sui metodi di trattamento/smontaggio, sulla razionale collocazione dei materiali in ingresso ed in stoccaggio, sulle procedure di controllo radiometrico e sulle cautele da adottare per la movimentazione dei rifiuti. A tal scopo dovrà essere fatto riferimento all elaborato Modalità di gestione e trattamento dei rifiuti presso l impianto di Via Gualco 66C Genova redatto dalla Società in data Tale documento dovrà essere consegnato in copia ad ogni operatore addetto, attestandone l avvenuta consegna; cc) prima dell entrata in esercizio dell impianto dovrà essere costituita, per tutta la durata della presente autorizzazione, una garanzia finanziaria a favore della Città Metropolitana di Genova mediante fideiussione di entità pari ad una copertura di ,10 ridotto del 40% in presenza di certificazione ISO14001 con una delle seguenti modalità: a. reale e valida cauzione ai sensi dell art. 54 del regio decreto 23 maggio 1924 n. 827 e successive modifiche ed integrazioni; b. polizza fideiussoria che preveda l espressa rinuncia al beneficiario della preventiva escussione del debitore principale e la sua operatività entro 15 giorni a semplice richiesta scritta dell Amministrazione e senza eccezioni, con efficacia fino a svincolo da parte dell Amministrazione beneficiaria; dd) dovrà essere stipulata e mantenuta, per tutta la durata della presente autorizzazione, una polizza assicurativa a copertura di eventuali danni ambientali e danni a terzi derivanti dall esercizio dell attività; ff) alla chiusura dell impianto la RECMIR S.r.l.: a. dovrà assicurare la messa in sicurezza del sito e il ripristino del luogo, compatibile con la destinazione d uso del sito stesso, in conformità alla normativa vigente; b. dovrà assicurare la rimozione dall area di tutti i rifiuti presenti; c. dovrà predisporre controlli sulle matrici ambientali potenzialmente suscettibili di contaminazione determinata dall attività svolta; nel caso la tipologia dei rifiuti stoccati e/o trattati e le condizioni di esercizio dell attività consentano di escludere la compromissione delle matrici ambientali, dovrà comunque essere relazionato sulle motivazioni alla base di tale conclusione. RICORDA - che l attività di gestione e recupero dei rifiuti dovrà essere condotta nel rispetto dei contenuti del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e di quanto previsto dai D.Lgs. n.151/2005 e s.m.i e. 49/2014; - che le batterie, prima di essere avviate al recupero, dovranno essere stoccate in idonei contenitori a tenuta per evitare eventuali sgocciolamenti e muniti di coperchio che dovrà essere rimosso solo per consentire le operazioni di carico e scarico; é ammesso lo stoccaggio in contenitori aperti solo nel caso in cui gli stessi siano posti in zone al riparo dagli agenti atmosferici. Il contenitore dovrà essere adeguatamente etichettato; - che la RECMIR S.r.l. dovrà provvedere alla adozione e messa in atto di tutti i dispositivi in materia di prevenzione e sicurezza dell ambiente di lavoro in base alle norme vigenti ed eventualmente secondo le modalità dettate e/o concordate dalla S.C.P.S.A.L. della ASL competente; 2) di trasmettere il presente provvedimento alla RECMIR S.r.l.; 3) di trasmettere il presente provvedimento all ASL 3 Genovese e all ARPAL per i controlli di rispettiva competenza; 4) di trasmettere il presente provvedimento alla Regione Liguria, al Comune di Genova e all Albo alla Sezione Regionale dell Albo Gestori Ambientali del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

10 Con la messa in esercizio ex art. 208 D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. si procederà alla cancellazione dell iscrizione della Società RECMIR dal registro dei soggetti che effettuano operazioni di recupero rifiuti ai sensi dell art. 216 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.. Sono fatti salvi tutti gli obblighi comunque disposti per legge e applicabili al caso. Si informa che contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro i termini indicati nel D.Lgs n. 104/2010, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notificazione o piena conoscenza del provvedimento. IL DIRIGENTE

11 Attestazione di esecutività La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell art. 151, comma 4, del TUEL d.lgs 267/2000 o dell art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull ordinamento degli uffici e dei servizi, dal 14 gennaio 2015 f.to Il Segretario Generale o suo delegato Genova, li 14 gennaio 2015 Certificato di pubblicazione La determinazione dirigenziale è stata pubblicata all Albo Pretorio On Line della Città Metropolitana di Genova dal 15 gennaio 2015 al 30 gennaio 2015

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