V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute

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1 V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute La Comunità di Pratica (CoP) come strategia di apprendimento per la creazione di una rete di professionisti dell epidemiologia applicata: il caso della Regione Sardegna Angela Giusti, Alberto Perra, Paola Scardetta CNESPS, Istituto Superiore di Sanità, Roma angela.giusti@iss.it

2 Di cosa parleremo Il modello teorico della CoP La struttura del percorso di formazione e l avvio della CoP I risultati

3 Il modello teorico della CoP

4 Definizione Le Comunità di Pratica sono gruppi di persone che condividono un problema o una passione per qualcosa che fanno e imparano a farlo meglio, interagendo regolarmente (Wenger, 2001) Tre dimensioni interconnesse: Ambito tematico - é il campo tematico che crea un contesto e un comune senso di identità, differenzia i membri dai non-membri e legittima la comunità. Comunità - é la struttura sociale che facilita la creazione di nuova conoscenza, condivisa e capitalizzata attraverso l interazione. Pratica é la specifica conoscenza (anche in forma di prodotti ) che é generata, sviluppata e mantenuta dalla comunità.

5 La teoria: il costruttivismo sociale Il modello costruttivista La foresta La mente è un sistema cibernetico L individuo costruisce attivamente la propria conoscenza La conoscenza emerge dall interazione

6 Interazione orientata a Comunicazione: conoscenza reciproca, capire come lavoriamo insieme, riflettere sui processi comunicativi e metacomunicativi Condivisione: identificazione degli interessi e risorse in comune Collaborazione: azione comune per obiettivi, problemi o prodotti separati (apprendimento collaborativo) Cooperazione: azione comune per un obiettivo, problema o prodotto comune (apprendimento cooperativo) Generazione e capitalizzazione di conoscenza

7 Sforzi congiunti a beneficio di tutti Fiducia Assunzioni Aiuta a correggere il bias sociale ed educativo inconscio che favorirebbe la competizione 5 elementi chiave Interdipendenza positiva Interazione faccia-a-faccia (anche on line) Affidabilità individuale e di gruppo Apprendimento di competenze interpersonali e di gruppo Analisi dei processi del gruppo

8 La struttura: livelli di partecipazione

9 Le fasi di sviluppo Attività I membri lavorano nello sviluppo di una pratica Coalizione Creazione di una condivisione e riconoscimento delle reciproche potenzialità Dispersione Impegno dei membri in diminuzione, ma scambi ancora esistenti Potenzialità Si affrontano situazioni simili senza il beneficio di pratiche condivise Gestione delle attività Memoria La CoP non è più elemento centrale, ma i membri la ricordano come parte significativa della loro identità Conoscenza reciproca Definire gli obiettivi in comune Coinvolgimento in attività comuni, gestione del cambiamento, Interesse, impegno, relazioni Mantenimento dei contatti, incontri, scambi consigli Racconto episodi, scambio rapporti Adattato da Wenger, 1998

10 La struttura del percorso di formazione e l avvio della CoP a supporto della Rete dei Centri Epidemiologici Aziendali

11 Il razionale Il progetto regionale si riproponeva di migliorare gli interventi di prevenzione e di intervento rapido grazie all attivazione di una rete epidemiologica di sostegno a questi interventi basata sui CEA, nella Regione Sardegna Il CNESPS ha proposto una formazione in service, basata sulla Comunità di Pratica, all interno di un percorso accademico di Master di II livello, destinato a professionisti già attivi nelle Aziende Sanitarie Locali o a livello regionale Il percorso formativo è stato progettato e realizzato con l Università di Cagliari Progetto Intervento formativo

12 Costruzione del modello di competenza epidemiologica e analisi dei bisogni formativi Definizione condivisa delle competenze essenziali per l epidemiologia applicata Analisi dei bisogni formativi individuali e di comunità di pratica Valutazione delle competenze e della performance (esiti?) Progettazione di un percorso formativo calibrato sul bisogno locale Realizzazione della formazione

13 La definizione delle competenze-chiave per l epidemiologia applicata per il Master CEA 2 Focus Group: Regione Sardegna Epidemiologi CNESPS e nazionali

14 La progettazione modulare Cronoprogramma del percorso formativo (9 moduli obbligatori, 3 opzionali)

15 Struttura-tipo di un modulo 4-5 giorni Corso sulla sorveglianza epidemiologica 1 mese Formazione sul campo Sorveglianza epidemiologica 2,5 mesi 1 giorno 1 mese Workshop Formazione sul campo 1 giorno Workshop finale valutazione

16 Gli ambienti

17 I risultati

18 Le dimensioni della valutazione Competenza percepita Questionario Pre, post, follow up Conoscenze Prova oggettiva di conoscenza Pre-post ad ogni modulo Valutazione formativa in piattaforma Partecipazione Valore tangibile Valore intangibile individuale, in gruppo, in CoP (in presenza e in piattaforma) tutto il percorso Capacità di applicazione in contesto reale colloquio, studio di caso individuale project work di gruppo Partecipazione ad attività epidemiologiche locali, regionali e nazionali

19 Persone, processi, prodotti (2 anni) 30 Partecipanti + Formatori (Core Group) 25 Docenti CNESPS+ Università Cagliari Login Core Group Letture Post 800 Risorse condivise Indagine campionaria sugli anziani Profilo di salute di popolazione della Regione Sardegna (quant+qual) Ricognizione flussi di dati correnti disponibili nelle Aziende e in Regione Progetti di ricerca e intervento su incidenti domestici, infezioni ospedaliere, sicurezza stradale, promozione della salute e stili di vita, screening oncologici, West Nile preparedness, bisogni e implementazione della funzione epidemiologica aziendale Report tecnico-scientifici, pubblicazioni, interventi a convegni e altri prodotti comunicativi e formativi

20 Spostamento del livello medio di competenza percepita dei partecipanti durante il percorso formativo

21 Lezioni apprese Quadro normativo regionale/aziendale Quadro operativo dei CEA Mandato regionale alle unità operative Programmazione epidemiologica regionale Attività di team building Rete interregionale Formazione continua

22 Conclusioni L approccio di CoP produce conoscenza e competenza diffusa e capitalizzata e prodotti condivisi I costi sono ridotti, soprattutto se i membri sono distanti Richiede cura competente, promozione attiva, attenzione al clima Per ottimizzare i risultati, è necessaria la legittimazione esterna

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