Capitolo 15 Tassazione ed efficienza
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- Marcellino Cenci
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1 Capitolo 15 Tassazione ed efficienza
2 Ancora una volta cominciamo con un esempio Mario Rossi è un cittadino che consuma normalmente 10 gelati la settimana al costo di 1 euro ciascuno. Il legislatore decide di tassare il consumo di gelati con un imposta pari al 25% del prezzo. Il signor Rossi dovrebbe ora pagare il suo gelato 1,25 euro, invece decide di non consumarne più e di spendere i 10 euro la settimana in altri beni. Ovviamente, se Rossi non consuma più gelati le entrate tributarie risulteranno pari a zero. Possiamo concludere che l introduzione del tributo non ha avuto alcun effetto sul signor Rossi? Non esattamente. Il signor Rossi ora sta peggio perché a causa dell imposta consuma un paniere di beni per lui meno soddisfacente. Sappiamo che sta peggio perché prima dell introduzione dell imposta Rossi poteva scegliere di non consumare gelati, ma aveva scelto di acquistarne dieci la settimana dimostrando così che li preferiva ad altri beni.
3 L eccesso di pressione tributaria L introduzione di un tributo altera le decisioni degli agenti economici e la perdita di benessere che ne deriva è detta eccesso di pressione tributaria. Con questo termine si indica la riduzione di benessere, che eccede quella legata al prelievo fiscale vero e proprio, e che a volte viene anche definita come costo o perdita netta di benessere sociale.
4 Inefficienza dovuta alla tassazione Equilibrio di mercato senza tassazione A. Due agenti: produttori e consumatori B. Surplus dello scambiom = SPM + SCM. Equilibrio di mercato con tassazione A. Tre agenti: produttori, consumatori ed erario B. Surplus dello scambiot = SPT + SCT + SET Inefficienza C. Surplus dello scambiot < Surplus dello scambiom D. (SPM + SCM) (SPT + SCT) > SET E. Il guadagno dell erario è minore della perdita aggregata degli altri agenti
5 L eccesso di pressione tributaria
6 L eccesso di pressione tributaria
7 L eccesso di pressione tributaria
8 Eccesso di pressione 1. Variazione equivalente Misura la perdita provocata dall imposta in termini di riduzione di reddito che indurrebbe la stessa diminuzione di utilità dovuta alla variazione del prezzo del bene 2. Trovare il vincolo di bilancio che induce lo stesso livello di utilità 3. Valutare l equilibrio che si avrebbe con il reddito compensato e il prezzo originario (senza imposta) 4. Eguagliare a uno il prezzo dell altro bene, in modo che l asse y misuri anche il reddito. 5. Sottrarre ME3 al reddito del consumatore è equivalente a subire l imposta perché procura la stessa diminuzione di utilità. 6. Il gettito generato dall imposta è GE2<ME3 7. E2N è l eccesso di pressione tributaria
9 L eccesso di pressione tributaria Tutti i tributi comportano un eccesso di pressione? L imposta in somma fissa è una forma di tassazione che prevede il pagamento di un importo stabilito indipendentemente dal comportamento del contribuente. Se lo Stato impone a Rebecca un imposta in somma fissa pari a 100 euro, a Rebecca non resta altro da fare che pagarla, a meno di non lasciare il Paese. Il tributo sull orzo che abbiamo considerato prima, invece, non era in somma fissa, perché l entrata tributaria dipendeva dalle scelte di consumo di Rebecca. Proviamo a considerare un imposta in somma fissa che lasci Rebecca nelle stesse condizioni in cui era dopo l introduzione del tributo sull orzo.
10 L eccesso di pressione tributaria Innanzitutto, tracciamo il vincolo di bilancio con le seguenti due caratteristiche: deve essere parallelo ad AD (la tassazione forfettaria sottrae denaro a Rebecca, ma non cambia il prezzo relativo di orzo e frumento e due vincoli di bilancio che rappresentano lo stesso rapporto di prezzo devono essere paralleli); deve essere tangente alla curva di indifferenza ii per rispettare il presupposto che Rebecca mantenga la stessa utilità raggiunta dopo l introduzione del tributo sull orzo.
11 L eccesso di pressione tributaria Il vincolo di bilancio HI, tangente alla curva di indifferenza ii nel punto E 3, soddisfa entrambi i criteri. Con tale vincolo di bilancio, Rebecca consuma O 3 chilogrammi di orzo e F 3 chilogrammi di frumento. Il gettito derivante dalla tassazione in somma fissa è rappresentato dalla distanza verticale tra E 3 e il vincolo di bilancio lordo, ossia la distanza M E 3. M E 3 è anche la variazione equivalente che misura lo spostamento dalla curva di indifferenza i alla curva ii. Poiché le entrate derivanti dalle imposte in somma fissa sono uguali alla variazione equivalente, abbiamo dimostrato che la tassazione in somma fissa non causa un eccesso di pressione.
12 Se la tassazione in somma fissa è tanto efficiente, perché viene utilizzata così di rado? L imposta in somma fissa è uno strumento poco attraente per varie ragioni, in particolare si tratta di una tassazione iniqua perché tutti devono pagare le stessa somma indipendentemente dalla loro condizione economica. Nel 1990 Margaret Thatcher, primo ministro britannico, sostituì l imposta patrimoniale che fino ad allora aveva finanziato i governi locali con un imposta capitaria e in ogni giurisdizione l importo dipendeva dalle esigenze contributive locali. L imposta era ad aliquota fissa, nel senso che non variava al variare del reddito o del patrimonio del soggetto, ma solo in base al luogo di residenza. L iniquità di questa imposta fu uno dei motivi della caduta del governo Thatcher e infatti il suo successore John Major l abolì immediatamente.
13 Le imposte sul reddito comportano un eccesso di pressione tributaria? Nell ultima figura riportata è stato rappresentato l effetto dell introduzione di un imposta in somma fissa con spostamento del vincolo di bilancio parallelo verso l origine, da AD a HI. Questo spostamento si verificherebbe anche con un imposta sul reddito. La riduzione del reddito avvicina le intercette del vincolo di bilancio al punto d origine, lasciando la pendenza invariata. Forse, allora, l imposta in somma fissa e quella sul reddito sono equivalenti? Se il reddito fosse fisso, l imposta sul reddito sarebbe a somma fissa, ma il reddito può essere influenzato dalle scelte individuali circa l offerta di lavoro e un imposta sul reddito generalmente non è uguale a un imposta in somma fissa.
14 Se la domanda di un bene non cambia quando sul bene grava un tributo, significa che non esiste eccesso di pressione tributaria? Abbiamo detto che l eccesso di pressione deriva dal fatto che le decisioni di consumo vengono alterate dall introduzione del tributo. Possiamo quindi affermare che, se non vi è variazione nella domanda del bene tassato, non vi è eccesso di pressione?
15 Eccesso di pressione O3 O2 = effetto di reddito E2S = eccesso di pressione
16 Eccesso di pressione Anche se la quantità di orzo consumato non è cambiata, c è eccesso di pressione. Per capire questo paradosso osserviamo che anche se il consumo di orzo di Rebecca è sempre lo stesso, si riduce il suo consumo di frumento (da F 1 a F 2 ). Nel momento in cui il tributo sull orzo ne muta il prezzo relativo, cambia il saggio marginale di sostituzione e la composizione del paniere è necessariamente alterata.
17 Eccesso di pressione e surplus del consumatore
18 Con un semplice calcolo algebrico si ottiene: 1 Area fid = ηp0 q1t 2 η Dove è il valore assoluto dell elasticità compensata della domanda al prezzo dell orzo. Dall osservazione di questa relazione si possono trarre le seguenti osservazioni: l eccesso di pressione è tanto più alta, quanto più alta è l elasticità delle domanda; poiché P o q 1 rappresenta la spesa totale iniziale per l orzo, maggiore è la spesa iniziale per il bene su cui grava il tributo, maggiore è l eccesso di pressione tributaria; all aumentare dell aliquota fiscale, vi è un aumento al quadrato dell eccesso di pressione (tributaria). 2 0
19 Distorsioni preesistenti e teoria del second best Fino a questo punto abbiamo ipotizzato che l unica distorsione presente nell economia fosse l imposta. In realtà nel momento in cui viene introdotto un nuovo tributo esistono già altre distorsioni: i monopoli, le esternalità, altri tributi e questo complica l analisi dell eccesso di pressione. Supponiamo che un consumatore sia disposto a sostituire il gin con il rum e che sul rum gravi un imposta che crea un eccesso di pressione pari al triangolo della Figura che abbiamo appena illustrato. Immaginiamo ora che il legislatore decida di imporre un imposta anche sul gin. Quale eccesso di pressione tributaria si creerà sul gin?
20 Distorsioni preesistenti e teoria del second best Se il gin e il rum sono tra loro sostituibili, l aumento dei prezzi del gin indotto dall imposta aumenta la domanda di rum. La quantità di rum domandata aumenta. Poiché il rum era già tassato, se ne consumava troppo poco e l aumento di consumo indotto dall imposta aiuta a riportare il consumo al suo livello efficiente, così che nel mercato del rum si ottiene maggiore efficienza, cosa che compensa l eccesso di pressione tributaria che grava sul mercato del gin. In teoria, l imposta sul gin potrebbe ridurre l eccesso di pressione tributaria complessivo. Questo è un esempio della teoria del second best: in presenza di una preesistente distorsione, politiche che da sole dovrebbero creare distorsioni, possono ridurle o viceversa L efficienza di un tributo non può essere considerata isolatamente.
21 L eccesso di pressione creato dai sussidi In molti paesi i sussidi concessi per favorire il consumo dei beni di prima necessità sono importanti componenti del sistema fiscale. In effetti un sussidio non è altro che un imposta negativa e anche a esso può essere associato un eccesso di pressione. Per illustrare il calcolo dell eccesso di pressione di un sussidio pensiamo a quello per l abitazione principale.
22 L eccesso di pressione creato dai sussidi
23 Eccesso di pressione e imposte sul reddito
24 Eccesso di pressione e tassazione differenziale degli input Quando si studia l effetto della tassazione reddito da lavoro, si assume che gravi la medesima imposta, indipendentemente dal luogo in cui il lavoro viene svolto, anche se a volte l imposta che grava su un fattore della produzione dipende da dove tale fattore viene impiegato. Per esempio, il lavoro casalingo è tassato in modo diverso rispetto ad altri settori di mercato: chi svolge lavoro casalingo produce servizi per un valore che non viene tassato. Il fatto che esista un imposta sul lavoro svolto in un certo settore, ma non su quello svolto in un altro, altera le decisioni sulla scelta tra i due settori e crea eccesso di pressione. In che misura lo vediamo dai 2 grafici che seguono.
25 Eccesso di pressione e tassazione differenziale degli input
26 Eccesso di pressione e tassazione differenziale degli input
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