Decisione N del 25 febbraio 2015

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1 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) DE CAROLIS (RM) ROSSI (RM) SILVETTI Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (RM) CARATELLI Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (RM) MARINARO Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore ROSSI CLAUDIA Nella seduta del 17/12/2014 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO La controversia attiene al conteggio estintivo di un finanziamento personale assistito da un assicurazione sottoscritta dal ricorrente per adesione ad una polizza collettiva stipulata tra l intermediario finanziatore e una compagnia appartenente al medesimo gruppo. Il il ricorrente sottoscriveva un contratto di finanziamento per un netto erogato di euro al tasso nominale annuo (TAN) del 9,80%, corrispondente ad un TAEG del 13,45%; e a un TEG) dell 11,06%. Il debito complessivamente contratto, ammortizzabile in 36 rate mensili di 1.104,15, ammontava a ,80 per effetto delle spese istruttorie ( 300,00) e del premio assicurativo ( 1.018,80, importo, quest ultimo comprensivo di altri costi di natura presumibilmente non assicurativa per 689,56 di cui 500,65 percepite dall intermediario finanziatore). Pag. 2/6

2 L il debito veniva estinto in concomitanza con il pagamento della 11 a rata, mediante il versamento di ,95 euro, sulla base del conteggio estintivo elaborato dall intermediario convenuto. Nel dettaglio, tale importo è composto dalle voci debito residuo indicata in ,75, commissione di estinzione ( 248,76), e spese di comunicazione ( 0,70), alle quali sono stati sottratti gli interessi futuri per 2.648,26. Il il ricorrente inoltrava reclamo per contestare i dati del conteggio, sostenendo di aver complessivamente pagato, tra le n.11 rate pagate e quanto corrisposto ad estinzione del debito, un importo di euro; importo che, rapportato al netto erogato all atto di accensione del prestito, corrisponderebbe ad un tasso di interesse sensibilmente più elevato rispetto al rendimento concordato. Argomentando che il tasso di interesse annuo pattuito (è un) dato essenziale per la formazione dell accordo e assumendo che il metodo dell ammortamento cd. alla francese prevede un pagamento anticipato della quota interessi ed un pagamento ritardato della quota capitale, il ricorrente chiedeva la rielaborazione del piano di ammortamento in considerazione della effettiva durata del prestito (12 mesi) e che su tale base fosse rideterminata la quota degli interessi e del premio assicurativo da restituire. La richiesta, respinta dalla banca resistente che affermava di non aver riscontrato anomalie nella determinazione del conteggio estintivo, è stata riproposta con il presente procedimento instaurato il con il quale il ricorrente rivendica la restituzione di costi peraltro non quantificati- con particolare riferimento al premio assicurativo pagato e chiede la rielaborazione del piano di ammortamento del mutuo sulla base del tasso contrattuale. Nelle controdeduzioni rassegnate il la resistente chiede che il ricorso venga respinto in quanto infondato e che nel contempo venga accertata la correttezza del criterio di calcolo adottato. In particolare, la resistente afferma che l importo di ,95 richiesto ad estinzione del finanziamento è stato determinato sulla base di quanto contrattualmente previsto considerando l originario piano di ammortamento, di cui versa copia in atti. Quanto al premio assicurativo pagato in via anticipata, riferisce che la compagnia assicurativa ha provveduto con due bonifici, rispettivamente del 7 e del 12 marzo 2014, a rimborsare una somma complessivamente pari ad 597,40, di cui 426,24 per la parte danni ed 170,89 per la parte vita, e che tali somme sarebbero state determinate sulla base delle indicazioni impartite con regolamento dell ISVAP. DIRITTO Il ricorso è fondato, nei termini di seguito indicati. In primo luogo, emergono discrepanze tra il piano di ammortamento versato in atti dalla resistente sub all. 6 alle controdeduzioni e i dati utilizzati per il conteggio estintivo. Si rileva infatti che il dato assunto nel conteggio per il debito residuo ( ,75) differisce rispetto a quanto indicato nel piano di ammortamento dove, in corrispondenza della 11 a rata, è riportato un valore di ,75. Al contempo, gli interessi futuri riconosciuti al cliente all estinzione del prestito ( 2.648,26) differiscono anch essi dagli interessi riportati nel citato piano di ammortamento per le scadenze residue del prestito dalla 12 a alla 36 a rata, i quali ammontano invece a 2.726,92. Pag. 3/6

3 Volendo seguire una metodologia finanziaria ortodossa per la determinazione del debito del ricorrente all atto dell estinzione del finanziamento, si rileva dal piano di ammortamento che alla scadenza dell 11 a rata il capitale residuo del prestito (di importo originariamente pari a ,80 euro) è indicato in ,83 euro (cfr. sesta colonna del piano di ammortamento). Considerate la commissione di estinzione dell 1% su tale debito residuo ( 248,76) e le spese di comunicazione ( 0,70), l importo che il ricorrente avrebbe dovuto rimborsare alla scadenza dell 11 a rata ammonta ad ,29, con una differenza in meno di 130,66 euro rispetto a quanto effettivamente versato dal ricorrente ( ,95). Inoltre, al ricorrente spettava a tale data il rimborso della quota parte del premio assicurativo sostenuto in via anticipata. In proposito va tenuto presente che dalla documentazione non risulta che il contratto contemplasse le condizioni di rimborso del citato premio assicurativo in caso di estinzione anticipata del prestito ad esso collegato. Per altro verso, si osserva che nel premio complessivamente pagato di 1.018,80 figura una elevata quota di costi di natura commissionale, peraltro afferente a remunerazioni infragruppo, che, verosimilmente non possono essere rimborsate sulla base di un mero calcolo di tipo attuariale. Ne consegue che la quota di rimborso del cd. premio assicurativo pagato in via anticipata dovrà essere determinata proporzionalmente alla durata residua del prestito, vale a dire nella misura di 707,50, pari a 25/36 del premio a suo tempo pagato. (cfr. in proposito, le decisioni dell Arbitro n. 6163/13 e 6167/14). Complessivamente, quindi, al ricorrente andranno corrisposti gli importi rivenienti dal seguente prospetto. Calcolo del premio assicurativo n. rate pagate: 11 n. rate a scadere 25 Numero rate del 36 finanziamento Premio anticip ato 1.018, 80 Rimborsi spettanti (Metodo pro quota 25/36 Rimbors i effettuat i Oneri da rimborsar e 707,50 597,13 110,37 Calcolo del debito alla data di estinzione del finanziamento a) Finanziamento originario: ,80, di cui Capitale erogato: ,0 0 Premio 1.018,80 assicurativo: Costi di istruttoria: 300,00 b) Situazione all atto dell estinzione del prestito Debito alla 11 rata Capitale residuo , 83 Commissione di 248,76 estinzione 1% Spese di 0,70 Debito pagato importo da rimborsar e Pag. 4/6

4 comunicazione Debito totale , , ,66 Importo totale da corrispondere al ricorrente: 241,03 Quanto alla pretesa del ricorrente di ottenere una rielaborazione del piano di ammortamento, il Collegio reputa che la richiesta sia priva di fondamento. In primo luogo, va considerato che, contrariamente a quanto erroneamente asserito dal ricorrente, il sistema di ammortamento francese di per sé non anticipa gli interessi sul debito, essendo, questi, di volta in volta commisurati sulla base del tasso nominale di interesse (cd. TAN), al capitale residuo non ammortizzato, in altri termini, al debito in essere a quel momento. Interessi, questi, che risultano decrescenti come conseguenza della progressiva riduzione del debito. Si ha peraltro presente che la rappresentazione, nella tabella di ammortamento del prestito in questione, di una settima colonna denominata debito residuo -a fianco della più corretta colonna denominata capitale residuo - utilizzata dall intermediario resistente nel conteggio estintivo può indurre il cliente ad una erronea comprensione del procedimento attuato. Si tratta, invero, di un procedimento poco trasparente ma purtroppo diffuso anche presso altri intermediari operanti nel segmento del credito al consumo. Quanto all asserita diversità, peraltro non dimostrata dal ricorrente, tra il tasso effettivo del prestito determinato ex post rispetto al tasso contrattualmente convenuto (ovvero il TAEG) si osserva quanto segue. In base all art. 117, comma 4 del Testo unico bancario (d.lgs , n. 385) i contratti di finanziamento devono indicare il tasso di interesse applicabile. La disciplina relativa al credito al consumo (artt bis del citato testo unico) ha inoltre stabilito a carico degli intermediari che erogano credito diffusi obblighi informativi, in materia di pubblicità e nella fase precontrattuale, nell ambito dei quali assume particolare rilievo l indicazione del costo totale del credito, vale a dire il TAEG (Tasso annuo effettivo globale), che deve essere calcolato secondo le modalità indicate dalla Banca d Italia in conformità dell art. 121, comma 2 del Testo unico bancario, nonché dell art. 19 e dell allegato 1 della direttiva 2008/48/CE (cfr. art. 3 del D.M. Economia e finanze ). L art. 19, della citata Direttiva comunitaria in particolare recita: Il calcolo del tasso annuo effettivo globale è fondato sull'ipotesi che il contratto di credito rimarrà valido per il periodo di tempo convenuto e che il creditore e il consumatore adempiranno ai loro obblighi nei termini ed entro le date convenuti nel contratto di credito. Alla luce della vigente disciplina, la lamentela del ricorrente non risulta pertanto fondata. In considerazione di tutto quanto sopra considerato, e in parziale accoglimento del ricorso, l intermediario convenuto dovrà corrispondere al ricorrente l importo complessivo di euro 241,03, con l aggiunta degli interessi legali a far data dal reclamo. P.Q.M. Il Collegio accoglie il ricorso nei sensi di cui in motivazione. Dispone, inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente quella di Euro 20,00 (venti/00) quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. Pag. 5/6

5 IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6