L area di contenimento delle piene del Bozzente a Nerviano, un progetto di comunicazione pilota
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1 L area di contenimento delle piene del Bozzente a Nerviano, un progetto di comunicazione pilota Enrico Cozzi - Senago 13 marzo 2014 Nel Comune di Nerviano è prevista un Area di Espansione Controllata per il contenimento delle piene del torrente Bozzente. L opera, realizzata da Regione Lombardia, con la collaborazione di AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po), è progettata per proteggere l abitato di Rho e la frazione di Villanova di Nerviano. La realizzazione di opere sul territorio simili a questa, è normalmente vissuta dalla comunità locale come un imposizione in nome di un bene collettivo a scapito dell interesse legittimo di chi vive e lavora in quei luoghi. Per superare queste posizioni occorreva condividere le scelte con le comunità locali: cittadini, associazioni e amministrazioni. Regione Lombardia ha quindi voluto dotare questo intervento di un piano strutturato di "comunicazione di progetto". E la prima volta che la comunicazione è considerata un elemento prioritario: infatti, questo è un "progetto pilota", un'esperienza che dovrebbe consentire di applicare i modi ottimali di comunicazione e di rapporto con il territorio a tutti i futuri interventi. Vediamo nel merito cosa si è fatto L approccio della comunicazione di progetto agisce parallelamente su due ambiti. L affiancamento e la preparazione dello staff tecnico, amministrativo e politico che comprende anche la comunicazione interna per la circolazione delle informazioni all interno del gruppo di lavoro. Le relazioni con associazioni e media, e cittadini, questo comprende il percorso partecipato di progettazione condivisa.
2 È stato fondamentale iniziare il processo di comunicazione con grande anticipo, quando il progetto era agli inizi e poteva essere modificato e arricchito con i contributo di chi risiede nel territorio. Un progetto definitivo, chiuso, al contrario non ha margini né economici né di tempo per delle modifiche. Per raggiungere gli obiettivi di condivisione, informazione e partecipazione, è intervenuto un team di professionisti di comunicazione e facilitazione. Il lavoro tra Regione, Amministrazione Comunale e comunicatorifacilitatori è iniziato subito mettendoci in grado di costruire, su questo specifico progetto, un rapporto equilibrato con i cittadini. Il primo passaggio è la comunicazione interna e la formazione dello staff. I tecnici normalmente stanno dietro le quinte e sono restii a esporsi con informazioni incomplete. In questo caso gli specialisti di comunicazione e di facilitazione hanno messo in grado lo staff, con specifiche attività di formazione, di raccontare il progetto a un pubblico non tecnico e soprattutto di ascoltare richieste e suggerimenti da applicare sul progetto aperto. È stato molto positivo che cittadini e associazioni si siano sentiti in presa diretta con chi era in grado di fornire informazioni dirette e cui poter fare domande altrettanto dirette. Un altro punto importante è la trasparenza e la coerenza delle informazioni. Una descrizione oggettiva del progetto era sempre a disposizione di tutti (media, cittadini, associazioni, amministrazioni locali ecc.) e nel modo più comprensibile possibile. E c erano sempre delle persone disponibili a dare informazioni. Naturalmente le opinioni poi sono state molte e diverse, ma l informazione di partenza era esaustiva e trasparente. Un esempio rilevante su questo punto dono stati i due siti web: il sito pubblico con tutte le novità e i disegni in tempo reale e il sito intranet: il dossier di progetto, con i documenti in itinere, la corrispondenza e i verbali
3 di riunione. A questo sito avevano accesso con totale trasparenza, oltre i membri dello staff, le amministrazioni locali, le associazioni ambientaliste e di categoria. L altro punto essenziale è rappresentato dalle relazioni. Si sono subito sviluppate le relazioni con il mondo associativo legato al territorio: principalmente associazioni ambientaliste e sindacati rappresentanti delle imprese agricole come anche con i media e in particolare con i giornalisti che si occupano delle località specifiche, di ambiente e territorio. Il rapporto con i media è molto importante, i giornalisti devono essere aggiornati in continuazione con comunicati e immagini in modo che possano esprimere eventualmente anche opinioni contrarie, ma basandosi su dati certi. Il percorso partecipato ha coinvolto tutti: cittadini, amministrazioni, staff tecnico, associazioni. Occorre rilevare che sarebbe impossibile attivare la comunicazione esterna senza aver prima affrontato scrupolosamente la comunicazione interna, la preparazione dello staff e le relazioni con il mondo associativo, sindacale e i media. Il dibattito si è svolto in luoghi fisici con incontri, convegni e passeggiate. E su Internet (diretta degli incontri, blog, social-network, simulazioni ecc.). Il percorso partecipato si è svolto in tre momenti. 1 -Ascolto attivo ed esplorazione: Un breve percorso formativo è stato rivolto allo staff e ai tecnici coinvolti nel progetto per far comprendere le tecniche e l approccio utilizzato. Sono state eseguite interviste ad attori locali coinvolti a diverso titolo nel
4 progetto. Le interviste hanno raccolto informazioni, idee e proposte e hanno coinvolto queste persone nelle attività di progetto. Per superare i racconti locali che dicevano: qui non è successo mai niente, una ricerca all Archivio di Stato ha permesso di fare una ricostruzione collettiva della storia del fiume e delle sue piene andando indietro anche di anni. Scoprendo fra l altro che l attuale corso del torrente è un canale scavato nel 1604 da Riccardo Borromeo. Sono state fatte passeggiate lungo il fiume e nell area, Visite guidate dai cittadini per conoscere meglio l area in cui si intende realizzare la vasca, lo stato dell alveo del fiume e come attualmente essi vengono vissuti dalla popolazione. 2 - Raccolta e discussione delle proposte: Sono stati mostrati esempi di realizzazioni per mostrare come queste opere possano diventare occasione di sviluppo e miglioramento della qualità della vita nelle aree in cui sono realizzate. In un grande incontro aperto alla popolazione, con tecniche di trasformazione creativa dei conflitti, si sono raccolte e discusse le diverse proposte di utilizzo dell area interessata dalla vasca. Sono stati anche attivati piccoli gruppi omogenei di discussione di progettisti - decisori con gli agricoltori (supportati da Coldiretti) e con i proprietari dei terreni interessati dall esproprio. Le diverse proposte che compongono l atelier sono diventate la base per la costruzione della proposta finale elaborata dal tavolo del confronto creativo. L idea non era quella di selezionare la migliore proposta, ma quella di usare tutte le diverse proposte emerse per costruirne una nuova finale che le contempli tutte (anche senza necessariamente contenerle tutte). 3 - Elaborazione e presentazione del progetto finale: La proposta finale è stata elaborata dai tecnici sulla base delle indicazioni emerse dal tavolo del confronto creativo e presentata ai cittadini per la
5 definitiva approvazione. La proposta finale è stata poi inserita nel progetto definitivo e presentata alla Valutazione di Impatto Ambientale. (Conclusioni) Nel progetto sul torrente Bozzente di Regione Lombardia e AIPO, il rapporto stabilito nelle prime fasi del progetto preliminare ha creato un clima di fiducia e di confronto produttivo che ha portato alla fine del percorso una soluzione condivisa per il riuso dell area: una convenzione di concessione alle imprese agricole che potranno continuare a svolgere la loro attività sul terreno demaniale e degli orti urbani gestiti dal Comune, a disposizione dei cittadini che ne fanno richiesta. Inoltre saranno gli stessi agricoltori a provvedere alla manutenzione ordinaria e al controllo dell area.
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