L applicazione della legge Anticorruzione L esperienza dell Ulss 15

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1 La città ideale Piero della Francesca L applicazione della legge Anticorruzione L esperienza dell Ulss 15 Marina Ranzi marina.ranzi@ulss15.pd.it

2 L. 190/ Cosa deve fare la PA Individuare il Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC), di norma tra i dirigenti di prima fascia che non siano responsabili dei procedimenti disciplinari e di gare d appalto Adottare il piano triennale di prevenzione della corruzione su proposta del RPC e aggiornarlo annualmente (entro 31 gen) Definire procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione Pubblicare annualmente sul sito una relazione sui risultati dell attività svolta

3 L. 190/ Cosa ha fatto l Ulss 15 Ha individuato il RPC (delibera n mar 2013) Ha approvato il Piano triennale di Prevenzione della corruzione anni (delibera n gen 2014) Ha formato i dipendenti degli uffici centrali e dei servizi considerati più a rischio (circa 300 persone) Ha pubblicato nel sito le relazioni sull attività 2013 e 2014

4 Il Piano triennale di Prevenzione della corruzione E definito sulla base del Piano Nazionale Anticorruzione (delibera CIVIT 72/2013) Utilizza un concetto di corruzione molto ampio che comprende tutte quelle situazioni di abuso in virtù del potere assegnato al soggetto, per ottenere vantaggi privati.

5 Piano di Prevenzione della corruzione Obiettivi Ridurre la possibilità che si manifestino casi di corruzione Aumentare le capacità di scoprire i casi di corruzione Creare un contesto sfavorevole alla corruzione

6 1 - Individuare le aree a maggior rischio 2 - Applicare misure di carattere trasversale 3 - Adempiere agli obblighi di trasparenza del D.Lgs. n. 33/ Individuare i referenti del RPC 5 - Consultare gli stakeholders durante l elaborazione o verifica del Piano triennale 6 - Formare il personale 7 - Approvare il Codice di comportamento 8 - Definire il percorso di segnalazione di condotta illecita o presunta tale

7 Le aree a maggior rischio Le aree sono state individuate utilizzando la procedura proposta nel Piano Nazionale: ogni processo è pesato in base alla probabilità che il rischio si verifichi e all impatto (economico, organizzativo, reputazionale) che comporta per l Azienda.

8 Le aree a maggior rischio Nella nostra Azienda il valore massimo dell indice di rischio è 7, considerato medio basso. (la scala considera alto un indice maggiore di 16)

9 Le aree a maggior rischio Affrontiamo nel triennio i processi con indice di rischio compreso tra 4 e 7: Reclutamento del personale Conferimento di incarichi di collaborazione Affidamento lavori Affidamento servizi e forniture Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale (pareri igienico-sanitari) Provvedimenti amministrativi vincolati (assegni di cura/impegnative di domiciliarità)

10 Le aree a maggior rischio L attività è coordinata con quella di analisi dei processi legata al Controllo Interno (progetto attivato dalla Regione Veneto dal 2012 per ridurre i rischi amministrativo-contabili).

11 Le Aree a maggior rischio Processi già analizzati: Acquisto servizi di Assistenza protesica Gestione della Mobilità sanitaria attiva Generazione e chiusura del Bilancio Acquisto servizi di Medicina di base (Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta)

12 Aree a maggior rischio Processi in corso di analisi: Gestione servizi in outsourcing Acquisizione di beni e servizi

13 Misure di carattere trasversale Informatizzazione dei processi Tutti i processi amministrativo-contabili sono informatizzati e prevedono la tracciabilità dell operatore che effettua le operazioni.

14 Misure di carattere trasversale Monitoraggio del rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti E in corso la definizione dell elenco dei procedimenti amministrativi

15 Misure di carattere trasversale Collegamento con il Piano delle Performance Il Piano delle performance prevedeva tra gli obiettivi dell area tecnicoamministrativa l applicazione della normativa su trasparenza e anticorruzione.

16 Misure di carattere trasversale Collegamento con l OIV L OIV è formato da 3 componenti esterni (delibera n. 178/2013). Su indicazione di ANAC, effettua verifiche periodiche sullo stato di attuazione del D. Lgs. 33/13. Le verifiche si sono concluse positivamente. Certifica inoltre che il Piano delle performance recepisca le indicazioni della normativa su trasparenza e anticorruzione.

17 Gli obblighi di trasparenza previsti dal D.Lgs. n. 33/12 Vedi relazione successiva

18 Individuazione dei referenti del RPC Sono stati individuati gli uffici maggiormente coinvolti nei processi a rischio: Risorse umane Provveditorato-economato-logistica Servizi tecnici Affari generali e formazione Gestione attività a pagamento Direzione amministrativa distrettuale Convenzioni Gestione amministrativa delle attività specialistiche Dipartimento di Prevenzione Direzione Servizi sociali

19 Consultazione degli stakeholders nella elaborazione o verifica del Piano Questa giornata ha proprio questo scopo. Le idee e i contributi che emergeranno oggi costituiranno un utile contributo per la definizione del prossimo piano.

20 La Formazione Organizzata la formazione specifica per il RPC e i dirigenti dei servizi tecnico/amministrativi allo scopo di definire il Piano triennale. Organizzata la formazione per tutto il personale degli uffici centrali per illustrare la norma, gli adempimenti e le misure di prevenzione da attuare. In totale circa 300 persone

21 Il Codice di comportamento Con delibera n. 79 del 31/1/2014 è stato adottato il nuovo codice aziendale, stilato sulla base del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato con DPR 16 aprile 2013, n. 62. Il codice è pubblicato sulla rete intranet aziendale.

22 Il codice di comportamento: ARGOMENTI Disposizioni e principi di carattere generale Regali, compensi e altre utilità Partecipazione ad associazioni e organizzazioni Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d interesse Obbligo di astensione Prevenzione della corruzione Trasparenza e tracciabilità

23 Il codice di comportamento: ARGOMENTI Comportamento nei rapporti privati Comportamento in servizio Rapporti con il pubblico Disposizioni particolari per i dirigenti Contratti ed altri atti negoziali Vigilanza, monitoraggio e attività formative Responsabilità conseguenti alla violazione dei doveri del codice

24 Il codice di comportamento: CONTENUTI Caratteristiche rispetto alla norma nazionale tetto massimo per i regali ( 150) ai dipendenti obbligo di segnalazione che deriva dalla normativa anticorruzione estensione di tutti gli obblighi previsti dal codice a tutti i collaboratori presenti in Azienda con qualsiasi tipo di contratto o incarico.

25 Il codice di comportamento: DIFFUSIONE Intranet aziendale Consegna ai nuovi assunti Illustrati i punti più salienti durante iniziative formative rivolte al personale degli uffici tecnico-amministrativi

26 La segnalazione per condotta illecita o presunta tale Definito il percorso per segnalare una condotta illecita o presunta tale. Pubblicato in internet lo specifico modulo già predisposto dalla Funzione Pubblica per riportare i fatti da segnalare. Il modulo deve essere datato e sottoscritto.

27 La segnalazione per condotta illecita o presunta tale Chi può segnalare: i dipendenti o chiunque venga a conoscenza di fatti illeciti. Inviare la segnalazione a: anticorruzione@ulss15.pd.it, oppure per posta o di persona. I referenti della segnalazione sono: il RPC e il Responsabile Affari Generali. Al personale dipendente che effettua una segnalazione è garantita l assoluta riservatezza.

28 Aspetti non inseriti Rotazione del personale operante nelle aree a rischio più elevato Inattuabile a causa del grado di specializzazione richiesto per tali figure e del blocco del turn-over stabilito dalla Regione per il personale tecnico-amministrativo. Astensione in caso di conflitto di interessi Aspetto inserito nel Codice di comportamento, ma sarebbe opportuno fare un regolamento. Attività e incarichi extra-istituzionali C è una procedura specifica, con modulistica dedicata, ma sarebbe opportuno fare un regolamento

29 Aspetti non inseriti Inconferibilità e incompatibilità di incarichi ANAC ha chiarito recentemente che si applica solo agli incarichi di Direzione Strategica Attività svolta successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro L orientamento aziendale è non autorizzare attività a favore di personale cessato. Problema dei controlli sui soggetti privati Commissioni o conferimento incarichi in caso di condanna per delitti contro la P.A. E prevista una dichiarazione da parte del dipendente, ma non vengono effettuati controlli specifici

30 Aspetti non inseriti Patti di integrità/protocolli di legalità La Regione ha sottoscritto nel 2012 e aggiornato nel 2014 un Protocollo di legalità per prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Il protocollo è stato stilato con Prefetture, ANCI Veneto, UPI. Con DGRV n. 537/12, la Regione ha approvato le clausoletipo da inserire nei bandi di gara e/o nei contratti di appalto. L Azienda sta aderendo gradualmente a tale protocollo.

31 Nel prossimo piano di Prevenzione della corruzione La segnalazione da parte di dipendenti/ cittadini/ stakeholders Il percorso è stato appena definito. Bisogna verificare se sarà utilizzato e se è adeguato alle esigenze che emergeranno. Estendere gradualmente la formazione a tutti i dipendenti anche sul Codice di comportamento Nel 2015 verranno formati altri 150 dipendenti (Direttori di Unità Operativa, capo-sala/capi-servizi, segreterie di reparto). La definizione dei tempi dei procedimenti Si lega all elenco dei procedimenti, in corso di definizione.

32 Nel prossimo piano di Prevenzione della corruzione Attività di controllo soprattutto su incompatibilità e conflitto di interessi Produrre un regolamento in tema di conflitto di interessi e incompatibilità dei pubblici dipendenti Potenziare i controlli sulle dichiarazioni effettuate dai dipendenti. Diffusione di una cultura all interno dell azienda Organizzare iniziative di confronto con i cittadini e gli stakeholders.

33 Alcuni pensieri per concludere. Tutta questa attività serve a qualcosa? E troppo presto per dirlo: sono state messe in campo tante iniziative, alcune molto recenti. Ci aspettiamo molto dal percorso di segnalazione, dalla diffusione capillare del codice di condotta e dalla pubblicazione dei dati sul sito internet. Tali iniziative contribuiranno ad accrescere la sensibilità dei dipendenti e dei cittadini verso questi temi.

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