STRUMENTI URBANISTICI IL PRG E IL PROGETTO URBANO IL CASO DI ROMA E DEL QUARTIERE SAN LORENZO
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1 STRUMENTI URBANISTICI IL PRG E IL PROGETTO URBANO IL CASO DI ROMA E DEL QUARTIERE SAN LORENZO
2 in breve. i P.R.G. dal 1870 al /83 primo Piano Regolatore di Roma Capitale d Italia; 1909 vero primo Piano Regolatore per Roma; 1931 il Piano Regolatore della Roma del regime ; 1965 il Piano Regolatore della espansione del dopoguerra e dello SDO; 1967/90 epoca Varianti (PEEP 1971 e 1985, recupero dei nuclei abusivi (zone O) 1978); 1990 L. 396/90 interventi per Roma Capitale e L. 142/90 ordinamento autonomie locali; 1993 nuova fase politica (Rutelli e Veltroni ) che avvia e conclude l iter del PRG vigente; 1995/97 documento di indirizzo e Piano delle certezze anticipatori nuovo PRG
3 roma ottocentesca. 3
4 il P.R.G. vigente 2000 proposta di nuovo PRG è approvata dalla Giunta Comunale (G.C.); 2001/02 pausa per elezioni amministrative, vaglio Municipi e Commissioni consiliari; 2003 adozione del Consiglio, pubblicazione e avvio recepimento osservazioni; 2004/05 risposta alle oltre osservazioni; 2006 delibera di adozione del Piano controdedotto, da parte del Consiglio; adozione del P.T.P.R. e Conferenza copianificazione ; accordo tra Regione, Provincia, Comune, ed approvazione rispettive Giunte; approvazione (previo nuovo passaggio Commissioni consiliari) del Consiglio Comunale con delib. n. 18 del (pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio nel marzo 2008). 4
5 principali contenuti valori - le invarianti del Piano: storia e natura (riferimenti e ispirazione per la progettazione urbanistica ed edilizia); quadro strategico - il Piano sottolinea in particolare: orizzonte metropolitano: il nuovo PRGC si colloca nel contesto definito dalla strumentazione regionale (particolare legge sulle aree protette) e provinciale (PTC); riqualificazione e recupero: lo strumento urbanistico si configura come Piano per la città esistente che utilizza l intera gamma degli strumenti attuativi fino ai Programmi complessi che vengono introdotti nel Piano come strumenti ordinari ; sostenibilità: viene definito il sistema dei vuoti che costituisce la rete ecologica (prescrittiva); accessibilità: priorità al trasporto pubblico su ferro (4 linee metro + tram + nuove edificazioni subordinate alla realizzazione del trasporto in sede propria); città storica: non più centro storico (zona centrale perimetrata, riferita ad un periodo della storico), ma sistema di valori storici comprendendo così anche la città contemporanea (quartieri dell architettura moderna ). Dal concetto di tipo edilizio si passa al tessuto urbano ed agli ambiti strategici (Appia antica, Mura, Tevere, Anello ferroviario, Asse Flaminio-Colombo) segni/significati inseriti nel sistema urbano dal processo storico o naturale. 5
6 AMBITI PROGRAMMAZIONE STRATEGICA QUADRO D UNIONE SCHEMA DI RIFERIMENTO scala1:
7 AMBITO STRATEGICO CINTURA FERROVIARIA SCHEMA DI RIFERIMENTO scala1:
8 dimensioni - quadro previsionale a popolazione invariata (che consente comunque sviluppo edilizio) e che privilegia funzioni non residenziali (produttive, servizi e attrezzature pubbliche/private a scala sovra-comunale). La questione del residuo di Piano viene affrontata con gli strumenti compensativi e perequativi; modello policentrico - assetto futuro della Città definito da un sistema di nuove centralità urbane/metropolitane collegate trasporto su ferro (non alternative al centro storico EUR/SDO, ma periferia strutturata e organizzata con centri di funzioni e attività, non una serie di distretti urbani specializzati, ma un sistema di luoghi ove si concentrino attività e funzioni di diversa natura, direzionale, servizi alla produzione, culturale e per il tempo libero ); oltre lo zoning innova la disciplina tradizionale dello zoning (mono)funzionale, con una soluzione ad ambiti di intervento basati sulle caratteristiche storiche e tipo-morfologiche dei tessuti urbani esistenti. Il Piano si attua attraverso interventi: diretti - nei tessuti della città storica, consolidata e da ristrutturare; indiretti (programmi integrati) - negli ambiti della (intera) città di trasformazione, strategici e di valorizzazione nella città storica, di recupero urbano nella città consolidata e nella città da ristrutturare, di trasformazione ordinaria ed a pianificazione pregressa, di centralità urbane/metropolitane. 8
9 compensazione* e perequazione** strumenti per garantire gli standard urbanistici. Il Piano attribuisce un indice di edificabilità territoriale (comunque poco elevato 0,05 mq/mq) alle aree destinate a verde e servizi pubblici locali in cambio della cessione dell 80% delle aree stesse (l edificabilità è concentrata sul restante 20% destinata a servizi privati e demandata ad un progetto preliminare di iniziativa pubblica. In caso di inerzia il Comune è autorizzato ad espropriare) progetto urbano il PRG introduce, per la prima volta in Italia, le regole per i Progetti urbani, procedura obbligatoria per le Centralità urbane/metropolitane, e utilizzabile nei casi in cui si debbano coordinare ed integrare interventi diversi e raggiungere risultati qualitativi elevati * con la cessione compensativa nelle aree sottoposte ad esproprio, è destinato al proprietario un corrispettivo in volumetria (diritto edificatorio) o in aree in permuta anziché in denaro ** la cessione perequativa è alternativa all esproprio e prevede che tutti i proprietari, partecipino alla realizzazione delle infrastrutture pubbliche attraverso l equa ed uniforme distribuzione di diritti edificatori. In sostanza tutti i terreni sviluppano una propria volumetria, ma essa potrà essere sfruttata soltanto su aree specifiche - aree di decollo ed di atterraggio dei diritti edificatori 9
10 TAVOLA GESTIONALE 10
11 struttura del Piano relazione generale (elab. descrittivi) illustra principi, impostazione metodologica e le scelte strategiche (ambiente, mobilità, storia, qualificazione delle periferie); norme tecniche di attuazione (NTA) - (elab. prescrittivi) definiscono le regole, i diritti/doveri in funzione delle trasformazioni edilizie ed urbanistiche della città; elaborati prescrittivi definiscono diritti e doveri, le regole della trasformazione: sistemi e regole 1:5.000 prescrive modalità e regole di trasformazione per la città storica, individua tipologie tessuti + ambiti di valorizzazione, normati nelle NTA: medievali, espansione otto-novecentesca, edifici isolati, nuclei storici isolati, gli edifici e i complessi speciali, spazi aperti, giardini, verde storico-architettonico e monumentale (12 tav. città storica + guida per gli interventi); sistemi e regole 1: prescrive modalità e regole di trasformazione per l'intero territorio comunale secondo le proposte di qualificazione e modernizzazione della città: Programmi integrati, centralità e Ambiti di trasformazione, reti mobilità, parchi e aree agricole (31 tav. intero territorio + schemi: 44 città da ristrutturare, 61centralità locali, 18 urbane e metropolitane); rete ecologica 1: definisce le regole per le trasformazioni nella città, che devono essere compatibili ed integrarsi con la rete ecologica per contribuire al completamento e funzionamento del sistema ambientale; legende per ogni area indicata nelle tavole consente di risalire all'art. di NTA che indica le prescrizioni relative; 11
12 TAVOLA PRESCRITTIVA 1:
13 TAVOLA PRESCRITTIVA 1:
14 RETE ECOLOGICA TAVOLA PRESCRITTIVA scala1:
15 elaborati gestionali contengono informazioni e riferimenti infrastrutturali, ambientali, storici, paesaggistici e geologici carta qualità scala 1: (34 tav.) descrive impianti urbani, spazi pubblici, beni archeologici, struttura urbana ed anche architetture contemporanee; sistema mobilità scala 1: (11 tav.) descrive le infrastrutture per la mobilità (esistenti e di progetto), compresi gli elementi da rispettare per sostenibilità (distanze alberature, barriere antirumore, rapporto con i luoghi, modalità); sistema ambientale e del paesaggio scale 1: e1: lettura organica dell'agro Romano da tutelare per aspetti fisici, ma anche paesistici/antropici; infrastrutture tecnologiche scala 1: (11 tav.) indica sottoservizi, reti e tralicci per il trasporto e la distribuzione dell'energia elettrica, antenne per le trasmissioni, impianti per la depurazione dell'acqua e lo smaltimento dei rifiuti; standard in scala 1: (11 tav.) quadro verde e servizi pubblici livello locale e urbano (esistenti/previsti) con indicazione delle modalità di acquisizione delle aree; geolitologia, geomorfologia e idrogeologia (15 tav.) nuova ed approfondita analisi; elaborati indicativi - elaborati di valore programmatico, forniscono indicazioni per la progettazione degli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia: schemi di riferimento per la Città da ristrutturare, le centralità locali, la geologia degli ambiti di trasformazione e gli ambiti di trasformazione strategica; 15
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