Definita l area di consolidamento il passo successivo è l omogenizzazione, sotto più profili, dei bilanci coinvolti nel processo di consolidamento.

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1 Il pre-consolidamento Definita l area di consolidamento il passo successivo è l omogenizzazione, sotto più profili, dei bilanci coinvolti nel processo di consolidamento. ld Questa omogeneità può essere raggiunta già in sede di redazione dei bilanci d esercizio, per mezzo di: Standard contabili Procedure operative Ecc.. 1

2 Il pre-consolidamento Tuttavia, per diverse motivazioni, quali: acquisto di una partecipazione da breve tempo; l appartenenza t di una della controllate t ad un paese estero con una differente normativa; ecc le controllate possono presentare bilanci eterogenei. 2

3 Il pre-consolidamento La fase di pre consolidamento si caratterizza, quindi, per una serie di procedure operative atte a garantire una omogenizzazione dei bilanci coinvolti nel processo di consolidamento. ld 3

4 Le operazioni di pre-consolidamento Le operazioni di pre consolidamento consistono: nella riconciliazione dei bilanci sotto il profilo temporale atta garantire una uniformità delle date di riferimento (omogeneità temporale) Nella omogenizzazione delle poste di bilancio e dei relativi valori atta a garantire medesimi criteri di rilevazione e rappresentazione (omogeneità formale) Nella omogenizzazione dei criteri di valutazione atta a garantire una comparabilità significativa tra i valori delle poste di bilancio (omogeneità sostanziale) nella riespressione i del bilanci i nella unità ià di presentazione del bilancio consolidato atta a garantire l utilizzo della stessa moneta di conto (omogeneità dell unità di conto) 4

5 La riconciliazione temporale: l omogeneità delle date di chiusura. La normativa nazionale all art art. 30 del Dlgs D.lgs. 127/1991 stabilisce che il bilancio consolidato deve essere redatto alla stessa data di chiusura del bilancio i d esercizio i della controllante Ovvero, precisa il 2 comma dell articolo sopra citato: la data di riferimento per la redazione del consolidato può coincidere con la data di chiusura dell esercizio della maggior parte delle aziende incluse nel consolidamento o, continua, con quella delle aziende che rivestono un ruolo dominate NB N.B. qualora si faccia riferimento i a una di queste due alternative, ti deve essere fornita una dettagliata spiegazione in nota integrativa. 5

6 La riconciliazione temporale: l omogeneità delle date di chiusura. Nel caso di mancata catacoincidenza c tra tala data di redazione e del bilancio d esercizio ela data di riferimento del consolidato è necessario redigere un bilancio intermedio. Tale bilancio deve essere stilato alla stessa data di redazione del consolidato e deve riferirsi ad un periodo amministrativo di pari durata. 6

7 La riconciliazione temporale: l omogeneità delle date di chiusura. La normativa nazionale a non ha recepito l ulteriore e alternativa prevista al paragrafo 3 dell art. 27 della VII Direttiva CEE, il quale prevedeva la possibilità di consolidare bilanci che presentassero uno sfasamento temporale in ordine alla data di chiusura non superiore a 3 mesi In Italia, pertanto, non è ammessa la possibilità, prevista invece da altri ordinamenti europei, di consolidare bilanci chiusi a date non coincidenti 7

8 Alcune osservazioni sul bilancio intermedio. Perché l Italia non ha concesso questa alternativa? La mancata possibilità, di consolidare bilanci redatti a date diverse, sembra scaturire dall osservazione secondo cui un bilancio di natura eccezionale, sotto l aspetto temporale, risulti essere più affidabile, e quindi attendibile, di un bilancio regolare ma redatto in un momento non coincidente con la redazione del consolidato(sfasamento temporale). Inoltre il bilancio intermedio agevole le operazioni di consolidamento, come l eliminazione delle operazioni infragruppo 8

9 Alcune osservazioni sul bilancio intermedio. Tuttavia alcuni osservano Il bilancio intermedio è meno sicuro di quello regolare redatto ad una diversa data, in quanto non approvato dall assemblea dei soci. L OIC consapevole della lacuna del bilancio infrannuale, nella proposta di attuazione delle direttive 51/2003 e 46/2006, 6 ha precisato che il bilancio i intermedio deve essere approvato dall organo di amministrazione. 9

10 Principi contabili internazionali: l omogeneità della data di chiusura Il paragrafo 26 dello IAS 27 stabilisce che i bilanci formanti l area larea di consolidamento devono essere redatti alla stessa data di chiusura dell esercizio della controllante. Qualora ciò non si verificasse, il consolidamento è possibile purché la differenza tra le date non sia superiore ai tre mesi Qualora si verifichi quest ultima ipotesi, gli amministratori di ogni unità produttiva hanno l obbligo di arricchire il bilancio con gli accadimenti di particolare rilevanza che si sono verificati nello sfasamento temporale. Solo se lo sfasamento temprale è superiore ai tre mesi si procede alla realizzazione di un bilancio intermedio 10

11 Principi IAS/IFRS (IAS 27, par. 26 e 27) Normativa e principi contabili nazionali (art. 30 d.lgs. 127/1991 e principio contabile n. 17 par. 6.2, 6.3) Data di riferimento Data di chiusura del bilancio della capogruppo In caso di mancata coincidenza è necessaria la redazione di un bilancio intermedio, ma solo se la differenza temporale è superiore ai tre mesi Data di chiusura del bilancio della capogruppo. Oppure data coincidente con quella della maggior parte delle aziende delle gruppo o delle più importanti di esse. In caso di mancata coincidenza è fatto obbligo di redigere un bilancio intermedio, anche se con carattere di eccezionalità Utilizzo di bilanci aventi data differente Possibile, purché la differenza temporale non superi i tre mesi, e si tenga conto degli eventi significativi accaduti tra le due date Non ammesso 11

12 Esercitazione: l omogeneità temporale La società Beta redige il bilancio di esercizio il 31/10 dell anno n (relativo al periodo 1/11/anno n 1 31/10/anno n). Questa società fa parte di un gruppo che stila il bilancio consolidato il 31/12 di ogni anno. La società Beta, affinché possa essere consolidata, nel rispetto della disciplina nazionale ex art. 30 del D.lgs., è obbligata a redigere al 31/12 dell anno n un bilancio intermedio. Si ipotizza un carico fiscale pari al 50%. 12

13 Esercitazione: l omogeneità temporale. Dati Operazioni compiute tra l 1/11/n 1 e il 31/12/n 1: (1) Acquisto in contanti di materie prime per un valore di 150 euro (2) Vendita di prodotti finiti per 250 euro pagamento metà in contanti, il resto a 60 giorni Operazioni compiute tra l 1/11/n e il 31/12/n: (1) Vendita con riscossione in contanti di prodotti finiti per un ammontare pari a 500 euro (2) Pagati metà in contanti e metà a dilazione diritti di brevetti per un valore di 1250 euro (3) Su un mutuo accesso nell anno in corso, si pagano a mezzo banca interessi semestrali per un importo di 350 euro (4) Un impianto del valore di 1800, ed ammortizzato del 80%, viene venduto ad un prezzo di 400, pagamento riscosso a mezzo banca (si rileva anche la plusvalenza l di 40 in quanto l impianto i ha un valore residuo di 360) (5) Acquisizione in contanti partecipazioni della società Gamma S.p.A. per valore di

14 Bilancio ufficiale della società Beta al 31/10/n Depurazione delle operazioni compiute tra l 1/11/n-1 e il 31/12/n-1 Integrazione delle operazioni compiute tra l 1/10n/ e il 31/12/n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12/n Ricavi Costi A B 1000 Proventi (+) e oneri (-) finanziari (+) 250 Risultato ante imposte 1250 Imposte 50% 625 Risultato netto 625 Attività: Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali 3500 Immobilizzazioni finanziarie 2500 Rimanenze 1550 Crediti commerciali 4500 Disponibilità liquide 2500 Altre attività (inclusi crediti per imposte 0 differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve 5300 Risultato di esercizio 625 Passività: Fondo imposte differite passive 150 Debiti commerciali 4875 Totale passivo e netto

15 Svolgimento Operazioni compiute tra l 1/11/n 1 e il 31/12/n 1 (1) Acquisto in contanti di materie Si devono rettificare i costi di acquisto (riduzione dei costi) di 150 e si devono prime per un valore di 150 euro aumentare le disponibilità liquide (aumento di cassa) di 150 (2) Vendita di prodotti finiti per 250 Si devono rettificare i ricavi di vendita (riduzione dei ricavi) di 250 e si devono euro pagamento metà in contanti, il diminuire le disponibilità liquide di 125 e diminuire i crediti commerciali di 125 resto a 60 giorni IMPATTO SULLE IMPOSTE La riduzione dei costi di cui al punto 1, la diminuzione dei ricavi di cui al punto 2 comportano un effetto netto sul reddito ante imposte di 100 (la base imponibile ideale diminuisce di 100). Ciò comporta, dato il carico fiscale del 50%, una diminuzione delle imposte pari a 50 e la rilevazione di crediti per imposte anticipate per un importo equivalente (+50). L utile netto diminuisce di 50 15

16 (1) Vendita con riscossione in contanti di prodotti finiti per un ammontare pari a 500 euro (2) Pagati metà in contanti e metà a dilazione diritti di brevetti per un valore di 1250 euro (3) Su un mutuo accesso nell anno in corso, si pagano a mezzo banca interessi semestrali per un importo di 350 euro Svolgimento Operazioni compiute tra l 1/11/n e il 31/12/n Si devono integrare i ricavi di vendita (aumento dei ricavi) di 500 e si devono aumentare le disponibilità liquide (aumento di cassa) di 500 Si devono integrare le immobilizzazioni immateriali (aumento dei brevetti) di 1250, si devono aumentare i debiti commerciali per 625 e si devono diminuire le disponibilità liquide (diminuzione di cassa) di 625) Si devono rilevare interessi passivi per 350 e diminuire le disponibilità liquide per 350 (4) Un impianto del valore di 1800, ed Si deve rilevare un aumento dei ricavi di 40 (plusvalenza), una diminuzione di ammortizzato del 80%, viene venduto ad immobilizzazioni materiali di 360 (impianti) e un aumento delle disponibilità liquide di un prezzo di 400, pagamento riscosso a 400 mezzo banca (si rileva anche la plusvalenza di 40 in quanto l impianto ha un valore residuo di 360) (5) Acquisizione in contanti partecipazioni della società Gamma S.p.A. per valore di 1000 IMPATTO SULLE IMPOSTE Si deve rilevare un aumento delle immobilizzazioni immateriali (partecipazioni) di 1000 e una diminuzione delle disponibilità liquide di 1000 L incremento dei ricavi di cui al punto 1, l incremento dei costi (per interessi passivi) di cui al punto 3, e la plusvalenza di cui al punto 4 comportano un effetto netto sul reddito ante imposte di +190 (la base imponibile ideale aumenta di 190). Ciò comporta, dato il carico fiscale del 50%, un aumento delle imposte pari a 95 e la rilevazione di debiti per imposte differite (fondo per imposte differite) per un importo equivalente (+95). L utile netto aumenta di 95 16

17 Bilancio ufficiale della società Beta al 31/10/n Depurazione delle operazioni compiute tra l 1/11/n-1 e il 31/12/n-1 Integrazione delle operazioni compiute tra l 1/10n/ e il 31/12/n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12/n Ricavi (2) +500(1) +40(4) Costi (1) A B Proventi (+) e oneri (-) finanziari (3) -100 Risultato ante imposte Imposte 50% Risultato netto Attività: Immobilizzazioni materiali (4) Immobilizzazioni immateriali (2) Immobilizzazioni finanziarie (5) Rimanenze Crediti commerciali (2) Disponibilità liquide (1) -125(2) -625(2) +500(1) -350(3) (4) -1000(5) Altre attività (inclusi crediti per imposte differite i attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali (2) Totale passivo e netto

18 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità degli schemi di bilancio L omogeneità degli schemi di bilancio risulta indirettamente disciplinata dal primo comma dell art. 32 del D.Lgs. 127/91 il quale prevede che, salvo gli adeguamenti necessari, la struttura tt ed il contenuto t dello stato tt patrimoniale ti il e del conto economico consolidato devono essere quelli prescritti per i bilanci di esercizio delle imprese incluse nel consolidamento I bilanci da consolidare vanno quindi necessariamente predisposti con schemi omogenei Se le aziende del gruppo usano schemi diversi deve essere adottata la struttura di bilancio i più idonea a realizzare le finalità informative generali 18

19 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità degli schemi di bilancio Tale omogeneità può essere perseguita mediante le seguenti strade: Armonizzazione delle rilevazioni contabili all interno del gruppo, attraverso l impiego di un unico piano dei conti in tutte tt le aziende Questa strada è più impegnativa sul piano organizzativo ma rende idati di bilancio delle diverse società del gruppo omogenei già in fase di redazione Rettifiche preliminari ai bilanci delle diverse società del gruppo al fine di renderli consolidabili Questa stradarichiede ihid la suddivisione i i del lavoro amministrativo in due fasi: a) Elaborazione del bilancio di ciascuna società ità del gruppo secondo proprie regole; b) Omogenizzazione successiva degli schemi 19

20 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità degli schemi di bilancio Per la normativa nazionale il bilancio consolidato si compone di: Stato patrimoniale Conto economico Nota integrativa Sono inoltre previsti altri documenti allegati: Relazione sulla gestione Relazione dell organo di controllo A questi documenti l OIC 17 richiede che siano aggiunti: Rendiconto Prospetto di raccordo tra Prospetto dei Rendiconto finanziario patrimonio netto e risultato d ex consolidato della controllante e patrimonio netto e risultato netto consolidato movimenti nel patrimonio netto consolidato del patrimonio destinato, ove applicabile 20

21 Principi contabili internazionali. l uniformità degli schemi di bilancio Il principio contabile internazionale (IAS 27) il non prevede espressamente il contenuto del bilancio consolidato. Si desume, pertanto, che debbano utilizzare i medesimi documenti (opportunamente consolidati) previsti dallo IAS 1 per il bilancio di esercizio: Stato patrimoniale Prospetto delle variazioni delle voci di patrimonio netto Conto economico Rendiconto finanziario Note al bilancio 21

22 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità degli schemi di bilancio In particolare, gli schemi di stato patrimoniale e conto economico: Per la normativa nazionale sono sostanzialmente rigidi e preordinati Il D.Lgs. 127/91 prevede schemi sostanzialmente rigidi con l indicazione analitica di specifiche macroclassi, classi, voci e sottovoci secondo un ordine prefissato Per i principi contabili internazionali sono sostanzialmente elastici Lo IAS 1 detta solo un contenuto minimo e non prescrive una forma specifica 22

23 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità sostanziale Perché l aggregazione delle medesime voci presenti nei bilanci i da consolidare sia possibile è necessario che siano adottati gli stessi criteri di valutazione Tuttavia L adozione di tecniche diverse può essere accettata allorché le differenze tra valori siano irrisorie, o conducano a stime più puntuali e quindi più idonee a perseguire l obiettivo della rappresentazione veritiera e corretta 23

24 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità sostanziale La normativa nazionale stabilisce che i criteri di valutazione da adottare sono quelli utilizzati dalla capogruppo per redigere il proprio bilancio d esercizio tuttavia Questi criteri possono essere sostituiti da altri, purché non siano sa in contrasto con i disposti dspost normativi degli artt. att e successivi del codice civile e ne sia data opportuna motivazione in nota integrativa 24

25 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità sostanziale Quale criterio viene adottato per la valutazione delle poste non presenti nel bilancio della capogruppo? La questione non è direttamente disciplinata dal codice civile. Solo L OIC 17 chiarisce il punto al paragrafo. 9.3 proponendo come soluzione l adozione di quel criterio utilizzato dalla maggior parte delle unità produttive afferenti al gruppo 25

26 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità sostanziale L OIC 17, inoltre, sottolinea che qualora un unità produttiva applichi criteri non conformi ai principi nazionali, ad esempio perché opera in un paese con un ordinamento giuridico differente, dff deve allinearsi ad essi considerando d anche gli effetti fiscali differiti. Tli Tali correzioni, i osserva l OIC 17, dovrebbero avvenire prima dell approvazione del bilancio stesso. Se gli errori i rilevati i sono di una certa consistenza è consigliabile che il bilancio sia sottoposto ad un ulteriore riapprovazione i da parte dell assemblea 26

27 Omogeneizzazioni dei criteri di rappresentazione: l uniformità sostanziale A tutela della comparabilità temporale (confronto tra bilanci redatti in anni differenti) è necessario che siano adottati i medesimi criteri di valutazione Tuttavia è possibile adottare criteri differenti qualora eventi di natura eccezionale possano compromettere una rappresentazione veritiera e corretta del bilancio N.B. Ogni variazione, sottolinea l OIC, deve essere puntualmente annotata in nota integrativa, stando attenti ad evidenziare l impatto che genera sul patrimonio netto e sul risultato d esercizio 27

28 Principi contabili internazionali: l uniformità sostanziale Per ciò che riguarda la scelta dei criteri di valutazione, i principi internazionali si limitano a stabilire che i bilanci consolidati devono essere preparati utilizzando principi contabili uniformi per operazioni e fatti simili in circostanze similari La normativa internazionale i non dà quindi specifiche indicazioni riguardo ai principi contabili da adottare nel bilancio consolidato. Compete a colui che redige il consolidato indicare i principi contabili di gruppo 28

29 Principi contabili internazionali: l uniformità sostanziale Alla luce di quanto disposto dai principi internazionali, è possibile individuare tre diversi scenari: i principi i i contabili adottati per il consolidato sono gli stessi cui fanno riferimento sia la capogruppo che le controllate; i principi contabili adottati per il consolidato sono i medesimi della capogruppo,ma non coincidono con quelli delle altre; unità produttive del gruppo (necessità di omogenizzazione); i principi adottati per il consolidato non coincidono con quelli dll della capogruppo, bensì con quelli delle controllate t (necessità di omogenizzazione). 29

30 Principi contabili dettati per la redazione del bilancio consolidato Principi IAS/IFRS (IAS 27, par. 28 e 29) Regole e principi uniformi Normativa e principi contabili italiani (artt. 34 e 35 d.lgs. 127/1991 e OIC par ) Regole e principi uniformi Scelta criteri e principi da utilizzazione Principi e criteri della uniformi per operazioni e fatti simili in circostanze similari. Si possono quindi utilizzare anche criteri diversi da quelli della capogruppo purché si proceda poi all omogenizzazione di tutti i bilanci Principi e criteri utilizzati nel bilancio di esercizio dalla capogruppo. Tuttavia sono ammessi criteri alternativi nei limiti del rispetto della normativa nazionale e allorché ne sia data attenta spiegazione in nota integrativa 30

31 Esercitazione I: la valutazione delle rimanenze in magazzino La società Beta (di cui abbiamo a redatto il bilancio infrannuale al 31/12) è partecipata al 100% dalla società Alfa Il valore delle rimanenze di merci iscritte nel bilancio di Beta è ottenuto adottando la tecnica del LIFO. La Capogruppo, tuttavia, ha individuato il criterio FIFO come tecnica per valutare le rimanenze del gruppo. In sede di redazione del bilancio consolidato è necessario pertanto ricalcolare il valore delle rimanenze di Beta secondo il criterio FIFO in modo da garantire una omogeneizzazione dei criteri di valutazione. Si tenga altresì presente che il carico fiscale della società è del 50% N.B. Se la società capogruppo fosse sottoposta alla disciplina nazionale, il metodo da adottare per la valutazione delle rimanenze sarebbe quello utilizzato dalla holding per la stima delle rimanenze iscritte nel proprio bilancio d esercizio ex art. 35, 1 comma, D.Lgs. 127/91 31

32 Esercitazione: uniformità sostanziale Magazzino di Beta Data Lotti Quantità acquistate Prezzo di acquisto Rimanenze 25/01 Lotto A /05 Lotto B /07 Lotto C /12 Lotto D Ttl Totale

33 Bilancio della società Alfa al 31/12 dell anno n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Ricavi Costi A B Proventi finanziari Oneri finanziari ( -) 800 ( -) 350 Risultato ante imposte Imposte 50% Risultato netto Attività: ità Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie (incluse partecipazioni) Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità liquide Altre attività (inclusi crediti per imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali Totale passivo e netto Bilancio aggregato senza adeguamento dei criteri di valutazione (A lfa + Beta) Adeguamento del valore delle rimanenze e rilevazione dell effetto fiscale differito (1) Bilancio aggregato dopo l uniformazione dei Criteri di valutazione 33

34 Calcolo del valore del magazzino di Beta La quantità di merci in rimanenza è pari a 210 unità Il valore delle rimanenze di magazzino della società Beta, calcolato secondo il metodo LIFO è pari a: 100 x x 5 = 1550 Il valore delle rimanenze della società Beta in base al metodo FIFO è il seguente: 90 x x 8 = 1770 Si rende necessario quindi in sede di redazione del consolidato rettificare il valore delle rimanenze della società Beta, che si incrementa di 220 ( ) 1550) 34

35 Svolgimento Nella colonna (1) si provvede ad incrementare il valore delle rimanenze di merci della società Beta della differenza (220) ottenuta dal confronto del valore delle rimanenze calcolate rispettivamente secondo il metodo LIFO e FIFO. Si rileva, inoltre, anche l effetto fiscale differito Sul piano operativo tutto ciò si traduce in un decremento del costo della produzione (costi) a causa di un maggior valore delle Rimanenze finali di merci ed un incremento del valore delle rimanenze iscritte a stato patrimoniale. Ricordiamo, infatti, che la variazione delle rimanenze è calcolata come differenza tra le rimanenze Iniziali e Finali (Var. rimanenze = Rim. Iniziali Rim. Finali. Per cui un aumento delle rimanenze finali determina una riduzione dei costi di produzione ) Tale operazione non è indifferente rispetto al reddito operativo, che aumenta di 220. Poiché la tassazione è del 50% si registra un aumento del reddito netto di 110. L altra metà dell importo, 110 (220 x 50%), va appunto ad incrementare le imposte d esercizio, in contropartita del quale si rileva un aumento del fondo imposte differite passive dello stesso importo 35

36 Bilancio della società Alfa al 31/12 dell anno n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Bilancio aggregato senza adeguamento dei criteri di valutazione (A lfa + Beta) Adeguamento del valore delle rimanenze e rilevazione dell effetto fiscale differito (1) Bilancio aggregato dopo l uniformazione dei Criteri di valutazione Ricavi Costi A B Proventi finanziari Oneri finanziari ( -) 800 ( -) 350 (-) 1150 (-) 1150 Risultato ante imposte Imposte 50% Risultato netto Attività: Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie (incluse partecipazioni) Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità liquide Altre attività (inclusi crediti per imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali Totale passivo e netto

37 Esercitazione II: Patrimonializzazione delle spese di ricerca e sviluppo La società Beta è partecipata al 100% dalla società Alfa La società Beta in occasione della redazione del bilancio d esercizio ha ritenuto opportuno imputare a conto economico l intera spesa sostenuta nell anno per attività di ricerca e sviluppo, che ammonta a500euro La società capogruppo (Alfa), tuttavia, ha stabilito che tali spese devono essere capitalizzate in 5 anni In sede di redazione del bilancio consolidato è necessario quindi omogeneizzare i criteri di valutazione adottati rettificando il valore dei costi di ricerca e sviluppo iscritti a conto economico. Si tenga altresì presente che il carico fiscale della società è del 50% 37

38 Bilancio della società Alfa al 31/12 dell anno n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Ricavi Costi A B Proventi finanziari Oneri finanziari ( -) 800 ( -) 350 Risultato ante imposte Imposte 50% Risultato netto Attività: Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie (incluse partecipazioni) Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità liquide Altre attività (inclusi crediti per imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali Totale passivo e netto Bilancio aggregato senza adeguamento dei criteri di valutazione (A lfa + Beta) Adeguamento del valore delle rimanenze e rilevazione dell effetto fiscale differito (1) Bilancio aggregato dopo l uniformazione dei Criteri di valutazione 38

39 Svolgimento Nella colonna (1) si è provveduto a rettificare il valore dei costi di ricerca e sviluppo per garantire una omogeneizzazione nella tecnica di valutazione degli stessi, e del trattamento del connesso effetto fiscale In termini contabili ciò si traduce in una diminuzione dei costi operativi (costi) per 500 ed un aumento delle immobilizzazioni immateriali per il medesimo importo. Tuttavia la variazione netta del valore dei costi operativi e delle immobilizzazioni immateriali è di 400. Questo perché la società Beta, che è costretta a patrimonializzare i costi di ricerca e sviluppo, provvederà a imputare a conto economico la quota di competenza dell esercizio che è 100 (500/5 = 100 quota di competenza di ogni esercizio amministrativo) La controllata Beta, quindi, dovendo rettificare la voce dei costi operativi e delle immobilizzazioni immateriali per un ammontare di 500, e sapendo che la quota di competenza d esercizio è di 100, provvederàamodificareilvaloredeicostidiricercae sviluppo e delle immobilizzazioni immateriali per un valore netto di 400 Questa operazione, che altera anche il reddito d esercizio, richiede necessariamente di considerate anche l impatto sulla fiscalità differita In termini contabili ciò si traduce in aumento del reddito operativo lordo di 400 a causa di una diminuzione netta dei costi operativi di pari importo; in un aumento degli oneri fiscali di 200 e quindi di un incremento del risultato netto di periodo di 200, ed un aumento delle passività fiscali differite sempre di

40 Bilancio della società Alfa al 31/12 dell anno Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Bilancio aggregato senza adeguamento dei criteri di valutazione Adeguamento del valore delle rimanenze e rilevazione dell effetto n (A lfa + Beta) fiscale differito (1) Bilancio aggregato dopo l uniformazione dei Criteri di valutazione Ricavi Costi A B Proventi finanziarii i Oneri finanziari ( -) 800 ( -) 350 (-) 1150 (-) 1150 Risultato ante imposte Imposte 50% Risultato netto Attività: Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie (incluse partecipazioni) Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità liquide Altre attività (inclusi crediti per imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali Totale passivo e netto

41 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto La presenza all interno dell area di consolidamento di unità ià produttive operanti all estero pone un ulteriore problema la traduzione dei bilanci nella moneta di conto utilizzata per redigere il bilancio consolidato. 41

42 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto La normativa comunitaria La VII Direttiva i CEE non affronta in maniera dettagliata la questione della traduzione dei bilanci espressi in valuta estera. La stessa direttiva si limita a stabilire che gli amministratori sono obbligati a fornire nell allegato al bilancio consolidato informazioni circa i criteri di traduzione di cui si sono avvalsi La normativa nazionale Stessa linea è stata seguita dalla normativa nazionale. Invero, il punto b) dell articolo 38 del D.lgs127/1991, statuisce che la nota integrativa deve indicare i criteri e i tassi applicati nella conversione dei bilanci espressi in moneta non avente corso legale nella stato. L OIC (principi contabili nazionali) Quanto proposto al paragrafo 7.3 del documento n. 17 (2005) richiama la nuova versione dello IAS 21 (2003) 42

43 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto La questione della traduzione dei bilanci espressi in valuta estera è stata affrontata in maniera più approfondita dai principi p contabili internazionali Il principio che si propone di fornire una serie di regole da seguire in caso di conversione dei bilanci è lo IAS 21 L ultima revisione sostanziale del documento è avvenuta nel

44 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto La nuova versione dello IAS 21 (2003): Introduce nuovi concetti, distingue la moneta di conto, meglio nota come moneta funzionale (functional currency), da quella di presentazione pese e (presentation currency)delbilancio; Riconosce un solo metodo di traduzione, enonpiù due. In particolare, l attuale lattualeias 21 non prevede più il metodo temporale ma solo il metodo corrente 44

45 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto La moneta funzionale: Essa è dfii definita dll dallo IAS 21 come la valuta dell ambiente economico prevalente in cui l entità opera In altri termini, è la valuta con cui un impresa opera normalmente e genera valori economici e finanziari Quindi, una società italiana che opera prevalentemente (acquista, vende, ottiene finanziamenti) con Dollari americani, avrà come moneta funzionale non l Euro bensì il Dollaro. tuttavia non è sempre agevole individuare la moneta funzionale, per cui lo IAS 21 si è preoccupato di fornire una serie di indicazioni che le imprese devono considerare per l identificazione della valuta nella quale redigere il bilancio (segue ) 45

46 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto Nella individuazione della moneta di conto è necessario tener presente: (a) la valuta: (i) che influisce principalmente sui prezzi di vendita di beni e servizi (questa spesso sarà la valuta in cui i prezzi di vendita dei beni e servizi sono espressi e regolati); e (ii) del paese le cui forze competitive e la cui normativa determinano principalmente i prezzi di vendita di beni e servizi (b) la valuta che influenza principalmente il costo della manodopera, dei materiali e degli altri costi di fornitura di beni o servizi (questa sarà spesso la valuta in cui tali costi sono espressi e regolati) (c) la valuta in cui i fondi derivanti dalle attività di investimento (ossia emissione di un titolo di debito e strumenti rappresentativi di capitale) sono generati (d) la valuta in cui sono solitamente tenuti gli incassi dall attività operativa 46

47 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto La moneta funzionale una volta individuata deve essere utilizzata per tutte le rilevazioni contabili Per cui, precisa lo IAS 21 par. 21, che le operazioni che avvengono in valuta estera devono essere riespresse in contabilità nella valuta funzionale La conversione deve avvenire al tasso di cambio esistente sul mercato il giorno in cui è avvenuta l operazione 47

48 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto La moneta di presentazione: è la valuta utilizzata per presentare il bilancio d esercizio L attuale IAS 21 riconosce, infatti, la possibilità alle società di presentare il bilancio in qualsiasi moneta/e essi vogliano NB N.B. la versione precedente dello IAS 21 non riconosceva tale libertà. Si riteneva infatti che la società dovesse utilizzare per la redazione del bilancio la moneta vigente nel Paese in cui era localizzata. Tale precedente disposto è in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale 48

49 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto Lo IAS 21 al par. 23 stabilisce che quando non vi è coincidenza tra moneta funzionale e quella scelta o imposta (dalla holding nel caso di un gruppo) per la presentazione, la conversione in questa ultima valuta deve avvenire con la seguente procedura (nota come metodo del cambio corrente): (a) attività e passività di ogni stato patrimoniale (incluso il patrimonio netto ma non il risultato d eserczio) presentato devono essere convertite al tasso di chiusura alla data di tale stato patrimoniale (b) ricavi e costi di ogni conto economico devono essere convertiti ai tassi di cambio alle date delle operazioni (o, per ordine pratico al tasso di cambio medio di periodo) e (c) tutte le risultanti differenze di cambio devono essere rilevate in una componente separata di patrimonio netto 49

50 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera: l omogeneità della moneta di conto L applicazione di questa tecnica di traduzione fa si che nel patrimonio netto siano riflesse tutte le variazioni di cambio positive o negative intervenute nell esercizio Le differenze di traduzione, infatti, restano iscritte in una voce ad hoc dl del patrimonio netto fino a quando, per mezzo della vendita o liquidazione della dll controllata, non si realizzano 50

51 La traduzione dei bilanci espressi in valuta estera (con differenza negativa) La Società Beta è partecipata al 100% dalla società Alfa. La controllata Beta ha individuato id come moneta funzionale l euro. La capogruppo Alfa ha stabilito che la moneta di presentazione del bilancio consolidato sia il Dollaro Statunitense. Prima di procedere al consolidamento si provveda alla omogenizzazione della moneta di conto Ai fini della traduzionedel bilanciosi tenga presenteche: Il tasso di cambio esistente al 31/12/n è di 1E=1,25$; Il tasso di cambio medio dell esercizio è stato stimato pari a: 1E=1,10 $ 51

52 Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n espresso in Euro Ricavi Costi A B 1390 Proventi finanziari 250 Oneri finanziari ( -) 350 Risultato ante imposte 1290 Imposte 50% 645 Risultato netto 645 Attività: Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali 4750 Immobilizzazioni finanziarie (incluse 3500 partecipazioni) Rimanenze 1550 Crediti commerciali 4375 Disponibilità liquide 1450 Altre attività (inclusi crediti per 75 imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve 5300 Risultato di esercizio i 645 Differenza di traduzione Passività: Fondo imposte differite passive 245 Debiti commerciali 5500 Totale passivo e netto Tasso di cambio applicato Bilancio della Società Beta espresso in Dollari quale moneta di presentazione del bilancio consolidato 52

53 Svolgimento Secondoquantoprevistodalmetodo di cambio corrente icostiericavieil reddito d esercizio desercizio sono tradotti utilizzando il tasso di cambio medio di periodo che è stato stimato pari a: 1 E = 1,10 $ Le attività e passività incluso il patrimonio netto (escluso il reddito d esercizio) sono tradotti facendo riferimento al tasso di cambio corrente alla data di chiusura dell esercizio che è pari a: 1 E = 1,25 $ Il totale attivo dello stato patrimoniale risulta essere di contro un totale passivodi37765.ladifferenzacheèparia95èimputabilealladifferenza di traduzione Tale differenza (96) è dovuta al diverso tasso di cambio utilizzato per tradurre il reddito (1,10) rispetto a quello utilizzato per tradurre le attività e passività (1,25) Tale importo (96) è ottenibile anche moltiplicando il reddito di periodo (645) per la differenza tra i tassi di cambio 0,15 (1,25 1,10) 53

54 Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Tasso di cambio applicato Bilancio della Società Beta espresso in Dollari quale moneta di presentazione del bilancio consolidato espresso in Euro Ricavi , Costi , A B Proventi finanziari 250 1, Oneri finanziari ( -) 350 1, Risultato ante imposte Imposte 50% 645 1, Risultato netto Attività: Impianti, macchinari, attrezzature , Immobilizzazioni immateriali , Immobilizzazioni finanziarie (incluse , partecipazioni) Rimanenze , Crediti commerciali , Disponibilità liquide , Altre attività (inclusi crediti per 75 1,25 94 imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto: Capitale sociale , Riserve , Risultato di esercizio 645 1, Differenza di traduzione 95 Passività: Fondo imposte differite passive 245 1, Debiti commerciali , Totale passivo e netto

55 Altre eventuali operazioni di consolidamento: la riconciliazione delle operazioni infragruppo. LE OPERAZIONI DI PRE CONSOLIDAMENTO POSSONO NON TERMINARE CON QUELLE VISTE SINO AD ORA CHE CONDUCONO A UN OMOGENEITA TEMPORALE, FORMALE E DI MONETA DI CONTO Talvolta occorre infatti procedere anche alla riconciliazione delle voci infragruppo relativamente ad operazioni che non sono state rilevate bilateralmente dalle diverse società del gruppo 55

56 Altre eventuali operazioni di consolidamento: la riconciliazione delle operazioni infragruppo. TRA LE OPERAZIONI DI CONSOLIDAMENTO VERE E PROPRIE DOVREMO INFATTI PROVVEDERE AD ANNULLARE TUTTE LE VOCI INFRAGRUPPO DELLO STATO PATRIMONIALE E DEL CONTO ECONOMICO TRA LE QUALI: STATO PATRIMONIALE crediti debiti mutui prestiti clienti fornitori altri debiti altri crediti conti correnti reciproci cambiali attive cambiali passive CONTO ECONOMICO acquisti vendite prestazioni i di servizi ii interessi attivi interessi passivi Tuttavia, se queste operazioni reciproche non vengono rilevate bilateralmente, occorre operare delle operazioni di riconciliazione in sede di pre consolidamento. 56

57 Altre eventuali operazioni di consolidamento: la riconciliazione delle operazioni infragruppo. In altri termini può capitare che alcune delle operazioni intercorrenti tra le società del gruppo non siano tempestivamente contabilizzate t Per cui, in sede di preconsolidamento si rende necessario verificare l effettiva corrispondenza tra i valori delle partite infragruppo, e collocare in bilancio i le eventuali differenze che potrebbero emergere Questa preventiva attività viene definita di riconciliazione delle partite infragruppo 57

58 Altre eventuali operazioni di consolidamento: la riconciliazione delle operazioni infragruppo. L attività di riconciliazione può essere così sintetizzata: identificazione delle attività realizzatesi tra le società del gruppo (compravendita di beni, prestazioni di servizi, ecc.) comprensione delle diverse tecniche contabili di rilevazione delle operazioni avvenute tra le società del gruppo (esempio: identificazione della voce di ricavo della società venditrice con la connessa voce di costo della società acquirente) verifica della coincidenza tra i saldi reciproci o individuazione delle eventuali differenze assegnazione, in base alle cause, delle eventuali differenze a stato patrimoniale o conto economico 58

59 La riconciliazione delle operazioni infragruppo PRECISAZIONE L eliminazione delle voci infragruppo (operazione tipica di consolidamento ) viene in pratica anticipata nelle operazioni i di pre consolidamento quando una delle società del gruppo non ha rilevato la relativa operazione Si procede in questo caso a completare la situazione contabile delle società coinvolte e successivamente ad elidere i relativi valori reciproci 59

60 Esercitazione I: La riconciliazione e l eliminazione dei debiti e crediti commerciali e dei relativi costi e ricavi reciproci La società Alfa detiene una partecipazione p totalitaria nella società Beta. La società Alfa il 30/12 dell esercizio n ha fatturato alla società Beta la vendita di merci per un valore di 500. Ha quindi registrato it t unricavo in conto economico e un credito commerciale verso la controllata nello stato patrimoniale. La merce (e la relativa fattura accompagnatoria) viene però consegnata a Beta solo il 3 gennaio dell anno n+1. Al 31/12 dell anno n, lasocietà acquirente (Beta) non ha pertanto ancora ricevuto le merci né ha provveduto a rilevarle nella propria contabilità 60

61 Bilancio della società Alfa al 31/12 dell anno n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Bilancio aggregato (Alfa + Beta) Ricavi Costi Riconciliazione delle voci infragruppo (1) Eliminazione dei crediti e debiti reciproci (2) Eliminazione dei costi e ricavi reciproci (3) Bilancio aggregato dopo la riconciliazione ed eliminazione delle voci infragruppo A B Proventi finanziari i i Oneri finanziari ( -) 800 ( -) 350 (-) 1150 Risultato ante imposte Imposte 50% Risultato netto Attività: Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie (incluse partecipazioni ) Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità liquide Altre attività (inclusi crediti per imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali Totale passivo e netto

62 svolgimento Nella colonna (1) si è provveduto alla riconciliazione dei valori infragruppo per mezzo della rilevazione dell operazione di acquisto da parte di Beta. La riconciliazione ha generato un aumento dei costi di produzione per 500 euro (in sede di registrazione fattura: merci c/acquisto) e un contestuale aumento dei debiti nei confronti della società venditrice (in sede di registrazione fattura: Debiti v/controllate). Poiché le merci non sono state utilizzate nemmeno in parte, in quando non ancora disponibili presso la società acquirente, si registra un aumento delle rimanenze finali dello stesso importo. Questo contabilmente produce un decremento del costo della produzione (costi) di 500 euro e un aumento dello stesso importo del magazzino nello stato patrimoniale Nll Nellacolonna l (2) si è provveduto all eliminazione li i i didbiti dei debiti ecrediti infragruppo sorti dopo la riconciliazione. Concretamente ciò comporta, rispettivamente, una riduzione dei crediti commerciali per Alfa e dei debiti commerciali per Beta per un importo di 500 Nella colonna (3) si è provveduto all eliminazione dei costi e ricavi infragruppo. Contabilmente ciò avviene con una riduzione dei costi operativi della società Beta e una diminuzione dei ricavi operativi della società Alfa N.B. la variazione i dll delle rimanenze è ottenuta come differenza tra Rimanenze Iniziali i e Rimanenze Finali: Var. rimanenze = Rim. Iniziali Rim. Finali. Per cui un aumento delle rimanenze finali determina una riduzione dei costi di produzione 62

63 Bilancio della società Alfa al 31/12 dell anno n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Bilancio aggregato (Alfa + Beta) Riconciliazione delle voci infragruppo (1) Eliminazione dei crediti e debiti reciproci (2) Eliminazione dei costi e ricavi reciproci (3) Bilancio aggregato dopo la riconciliazione ed eliminazione delle voci infragruppo Ricavi Costi (+) (-) 500 A B Proventi finanziari Oneri finanziari ( -) 800 ( -) 350 (-) 1150 (-) 1150 Risultato ante imposte Imposte 50% Risultato netto Attività: Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni i i finanziarie i i (incluse partecipazioni ) Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità liquide Altre attività (inclusi crediti per imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali Totale passivo e netto

64 Esercitazione II : La riconciliazione dei debiti e crediti commerciali infragruppo e l eliminazione dei connessi costi e ricavi reciproci La Società Alfa detiene una partecipazione dell 100% nella società Beta. La prima (Alfa) alla fine dell anno in corso ha provveduto a fornire un servizio di consulenza alla sua controllata per un valore di 1000 euro Il 28 dicembre la società Beta riceve fattura dalla società Alfa per la consulenza ottenuta. Entrambe le società provvedono a registrare la fattura e quindi a imputare nei rispettivi conti economici il relativo costo (società Beta) e ricavo (società Alfa) e nei relativi Stati patrimoniali il relativo debito (società Beta) e credito (società Alfa) Il 31 dicembre la società Beta provvede al pagamento della fattura a mezzo banca, tuttavia la società creditrice non ha ancora rilevato l incasso 64

65 Bilancio della società Alfa al 31/12 dell anno n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Bilancio aggregato (Alfa + Beta) Ricavi Costi A B Proventi finanziari Oneri finanziari ( -) 800 ( -) 350 (-) 1150 Risultato ante imposte riconciliazione delle voci infragruppo (1) Eliminazione dei costi e ricavi reciproci (2) Bilancio aggregato dopo la riconciliazione e eliminazione delle voci infragruppo Imposte 50% Risultato t netto Attività: Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie (incluse le partecipazioni) Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità liquide Altre attività (inclusi i crediti per imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali Totale passivo e netto

66 Svolgimento Nella colonna (1) si è provveduto a riconciliare i valori infragruppo per mezzo della rilevazione dell incasso del credito commerciale da parte della Alfa. Tale riconciliazione determina una diminuzione del credito commerciale e un contestuale aumentodelle disponibilità liquide (banca) per un importo di 1000 euro. Dopo tale operazione nei rispettivi stati patrimoniali delle società interessate non emergono più poste reciproche Nella colonna (2) si è provveduto ad eliminare i costi e ricavi infragruppo, presenti nei conti economici delle due società, specificatamente tra i costi operativi della società Beta e nei ricavi operativi della società Alfa 66

67 Bilancio della società Alfa al 31/12 dell anno n Bilancio intermedio della società Beta al 31/12 dell anno n Bilancio aggregato (Alfa + Beta) riconciliazione delle voci infragruppo (1) Eliminazione dei costi e ricavi reciproci (2) Bilancio aggregato dopo la riconciliazione e eliminazione delle voci infragruppo Ricavi Costi A B Proventi finanziari Oneri finanziari ( -) 800 ( -) 350 (-) 1150 (-)1150 Risultato ante imposte Imposte 50% Risultato netto Attività: Impianti, macchinari, attrezzature Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie (incluse le partecipazioni) Rimanenze Crediti commerciali Disponibilità liquide Altre attività (inclusi i crediti per imposte differite attive) Totale attivo Patrimonio netto : Capitale sociale Riserve Risultato di esercizio Passività: Fondo imposte differite passive Debiti commerciali Totale passivo e netto

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