DEFINIZIONE DI LEUCEMIE
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- Abele Bartoli
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1 LEUCEMIE
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3 DEFINIZIONE DI LEUCEMIE ü Proliferazione clonale e incontrollata di cellule emopoietiche immature ü Sono caratterizzate da sostituzione diffusa del midollo osseo da parte di cellule neoplastiche. ü Nella maggior parte dei casi le cellule leucemiche diffondono nel sangue periferico dove si osservano in notevole numero. ü Queste cellule possono inoltre infiltrare il fegato, la milza, i linfonodi ed altri tessuti.
4 Una prima suddivisione delle leucemie comprende: Forme ACUTE Forme CRONICHE La maggior parte delle leucemie mostra alterazioni cromosomiche e/o mutazioni genetiche che alterano la normale funzione o espressione genica.
5 Classificazione Le leucemie vengono classificate in funzione del grado di maturità delle cellule leucemiche stesse. Acute Croniche Basso grado di maturità Alto grado di maturità e del tipo cellulare predominante Mieloide Linfoide
6 Definizione di leucemia acuta Il termine acuta si riferisce alla rapidità di insorgenza dei sintomi e della progressione della malattia che, se non curata, può condurre a morte in breve tempo, a differenza della leucemia cronica il cui decorso è in genere molto meno tumultuoso. Esso non implica un giudizio negativo poiché molti casi di leucemia acuta possono essere curati con la sola chemioterapia
7 Leucemie Acute Sono malattie neoplastiche caratterizzate dalla proliferazione incontrollata di cellule emopoietiche molto immature nel midollo BLASTI
8 EMOPOIESI NORMALE promielocita mielocita metamielocita neutrofilo Sostituzione emopoiesi normale da parte del clone leucemico
9 FISIOPATOLOGIA Insufficienza midollare Infiltrazione d organo
10 INSUFFICIENZA MIDOLLARE Neutrofili NEUTROPENIA INFEZIONI Globuli rossi ANEMIA PALLORE, ASTENIA etc Piastrine PIASTRINOPENIA EMORRAGIE
11 INFILTRAZIONE D ORGANO Milza, fegato Linfonodi Mucose Cute SNC LESIONI PAPULARI EPATO-SPLENOMEGALIA LINFOADENOMEGALIA (parenchimatosa, non dolente) IPERTROFIA GENGIVALE MENINGOSI (soprattutto forme linfoidi; alterazioni n. faciale)
12 DIAGNOSI ESAMI DI LABORATORIO q Emocromo q Formula leucocitaria q Aspirato midollare Nella maggior parte dei casi la diagnosi si può fare con il solo esame dello striscio di sangue periferico.. MA NON SEMPRE!
13 Alterazioni dell emocromo - Globuli Bianchi Formula leucocitaria Leucocitosi Leucopenia GB normali NEUTRO PENIA - Emoglobina Anemia - Piastrine Piastrinopenia
14 DIAGNOSI Spesso Emocromo e FL sufficienti per porre diagnosi: Presenza di BLASTI in percentuale > 20% delle cellule nel sangue periferico già diagnosi di leucemia acuta A volte (soprattutto con leucopenia) necessari ulteriori esami: ü Aspirato midollare ü Biopsia Osteo-Midollare (BOM) ü Immunofenotipo ü Citogenetica ü Biologia molecolare (PCR) CLASSIFICAZIONE
15 Aspirato midollare DIAGNOSI Presenza di blasti > 20% delle cellule totali nel midollo osseo Biopsia osteo-midollare Utile anche in caso di punctio sicca all aspirato
16 BLASTI Cellule che hanno perso la capacità di dare origine alle cellule più mature che poi passano nel sangue periferico e che continuano a dividersi, aumentando progressivamente di numero Sangue midollare blasti > 25% Sangue periferico blasti >5%
17 Criteri per la classificazione delle Leucemie MORFOLOGICI (Classificazione FAB) CITOCHIMICI IMMUNOFENOTIPICI CITOGENETICI MOLECOLARI
18 CLASSIFICAZIONE segni di maturazione mieloide (granulazioni, corpi di Auer etc) LAM Morfologia BLASTI IMMATURI (morfologicamente non distinguibili) Immunofenotipo espressione di antigeni di linea: ü linfoide B ü linfoide T ü mieloide LAL B LAL T LAM
19 CLASSIFICAZIONE Immunofenotipo L analisi dell immunofenotipo consente di: ü identificare le cellule patologiche e le normali residue ü quantificare le cellule patologiche Linfociti Eritroblasti Neutrofili BLASTI 4,21% 13,46% 33,43% 42,77%
20 CLASSIFICAZIONE Immunofenotipo L analisi dell immunofenotipo consente di: ü definire il fenotipo delle cellule patologiche CD34+ CD13+ CD117+
21 Obiettivi della caratterizzazione immunologica delle cellule leucemiche In caso di leucemia acuta all esordio: Valutazione quantitativa della popolazione patologica e delle residue popolazioni normali presenti nel campione. diagnosi e classificazione, in base alla definizione di linea al livello maturativo, della popolazione patologica. Ricerca di caratteristiche immunofenotipiche particolari a scopo prognostico. Ricerca di marcatori aberranti o di espressioni aberranti a scopo di monitoraggio. Nel follow-up di leucemia acuta all esordio: Malattia minima residua ed
22 Classificazione FAB classification (French-American- British) otto categorie (M0 M7) Grado di differenziazione e orientamento Analisi immunoistochimica per la MPO, esterasi specifiche e non specifiche, markers molecolari WHO classification Categorie in base alle alterazioni citogenetiche ed ai meccanismi patogenetici utilità terapeutica della classificazione
23 CLASSIFICAZIONE FAB
24 LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA FAB M1 (con minima maturazione mieloide) FAB M2 (con maturazione mieloide)
25 LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA FAB M3 Promielocitica Promielociti leucemici: incremento granulazioni citoplasmatiche, presenza di corpi di Auer
26 LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA FAB M4 (mielomonocitic a) FAB M5 (monoblastica)
27 LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA FAB M6 (eritroblastica) Immunofenotipo: glicoforina, CD36 FAB M7 (megacario blastica) Immunofenotipo: CD41, CD42, CD61
28 LAM: Reazioni citochimiche Mieloperossidasi Sudan nero Cloroacetato-esterasi Esterasi non specifica Fosfatasi acida Neg M0, M7 Pos M1àM4 Pos M2àM4 Pos M4, M5 Pos M5, M6 PAS Pos M6, M5±
29 Classificazione leucemie (WHO) 1. LMA CON TRASLOCAZIONI CITOGENETICHE RICORRENTI - LMA con t(8;21)(q22;22), AML1(CBFα)/ETO - Leucemia Promielocitica Acuta [LMA con t(15;17)(q22;q11-12) e varianti PML/RARα] - LMA con ipereosinofilia midollare [inv(16)(p13;q22) o t(16;16)(p13;q11), CBFβ/MYH11X] - LMA con anomalie 11q23 2. LMA CON DISPLASIA MULTILINEARE - Secondaria a sindrome mielodisplastica o sindromi mielodisplastiche/malattie mieloproliferative - De novo 3. LMA E SINDROMI MIELODISPLASTICHE SECONDARIE A CHEMIOTERAPIA - Secondaria ad agenti alchilanti - Secondaria a epipodofillotossine - Alti tipi 4. LMA NON ALTRIMENTI CLASSIFICATA - LMA con differenziazione minima - LMA senza maturazione - LMA con maturazione - Leucemia mielomonocitica acuta - Leucemia monocitica acuta - Leucemia eritroide acuta - Leucemia megacariocitica acuta - Leucemia basofila acuta - Panmielosi acuta con mielofibrosi - Sarcoma mieloide (granulocitico)
30 CLASSIFICAZIONE WHO Linea LINFOIDE Neoplasie della linea B A cellule immature (LAL B) A cellule mature (12) Neoplasie della linea T/NK A cellule immature (LAL T) A cellule mature (13) Linfoma di Hodgkin
31 Alterazioni cromosomiche nelle LAM BILANCIATE Traslocazioni reciproche Inversioni SBILANCIATE Traslocazioni non reciproche Trisomie Monosomie Delezioni
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33 CITOGENETICA E PROGNOSI NELLE LEUCEMIE MIELOIDI ACUTE FAVOREVOLE t(8;21), t(15,17), inv16, t(16;16) Sopravvivenza 3 aa: 55% INTERMEDIO Normale, -Y, +21, +22, +11, +13, t(9;11) Sopravvivenza 3 aa: 24% INTERMEDIO -SFAVOREVOLE del(5q), +8, del(7q), +8,.. SFAVOREVOLE Sopravvivenza 3 aa: 5% -5, -7, t(9;22), inv(3), t(3;3),, complesso (3-5 anomalie associate), t(6;11), t(6;9)..
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35 LEUCEMIA LINFATICA ACUTA Classificazione French-American-British (FAB) Criterio Morfologico ü L1 ü L2 ü L3 Classificazione European Group for Immunological Leukemias (EGIL) Criterio immunofenotipico classification of ü B (I, II, III, IV) ü T (I, II, III, IV)
36 L1 L2 L3 LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA CLASSIFICAZIONE FAB Dimensione cellulare predominano le piccole cellule grande ed eterogenea grande ed omogenea Cromatina sempre omogenea variabile, eterogenea finemente stipata ed omogenea Forma del nucleo regolare irregolare, spesso indentato regolare, da ovale a rotondo Nucleoli non visibili o piccoli spesso presenti: uno o più; grandi prominenti uno o più Quantità di citoplasma scars a variabile, spesso moderata moderatamente abbondante Basofilia del citoplasma leggera o moderata variabile, in alcuni casi molto forte molto forte Vacuolizzazione del citoplasma variabile variabile spesso prominente
37 LEUCEMIA LINFATICA ACUTA Disordine clonale neoplas=co originante da progenitori linfoidi nel midollo, nel =mo e nei linfonodi. Feno=po B in circa l 80 %, feno=po T nel 20 % Classificazione FAB: LLA-1, LLA-2, LLA-3
38 Cellule piccole Nucleoli non visibili Modesta basofilia citoplasma=ca Vacuoli citopl. variabili Bambini 60-90% Adul= 25-30% ALL-1 ALL-1
39 Cellule grandi, eterogenee Nucleoli, 1 o +, grandi Basofilia citopl variabile Vacuoli, variabili Bambini 20-40% Adulti 60-70% ALL-2
40 Cellule grandi, omogenee Nucleoli, 1 o +, evidenti Basofilia citopl intensa Vacuoli gener. evidenti Bambini 1-2% Adulti 5% ALL-3
41 CLASSIFICARE una leucemia acuta LEUCEMIA LINFATICA ACUTA B Linfopoiesi B Immunofenotipo Citogenetica M I D O L L O Pro-B CD34, CD19, CD79a Pre-B I CD34, CD19, CD10 Pre-B II O S CD19, S CD10, CD20, E cyµ Linfo B immaturo O CD19, CD20, sigm Pro-B (I) CD34, CD19, CD79a Common-B (II) CD10 Pre-B (III) cyµ B matura (IV) sig t(4;11) MLL/AF4 t(9;22) BCR/ABL t(1;19) PBX/E2A t(8;14) Myc/IgH
42 CLASSIFICARE una leucemia acuta LEUCEMIA LINFATICA ACUTA T Linfopoiesi T Progenitore T CD34, CD7, cycd3 Zona subcapsulare CD2, CD5 Zona corticale CD1a, CD4 e CD8 Linfo T immaturo scd3, CD4 o CD8
43 CLASSIFICARE una leucemia acuta LEUCEMIA LINFOIDE ACUTA T Linfopoiesi T Progenitore T CD34, CD7, cycd3 Zona subcapsulare CD2, CD5 Immunofenotipo Pro-T (I) CD7, cycd3 Pre-T (II) CD2, CD5, CD1a neg Zona corticale CD1a, CD4 e CD8 Linfo T immaturo scd3, CD4 o CD8 T corticale (III) CD1a pos T matura (IV) scd3
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