Gestire la dispersione: l approccio dei centri per l impiego. CON LORO da situazione di disagio a opportunità di progettare Insieme
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1 Gestire la dispersione: l approccio dei centri per l impiego CON LORO da situazione di disagio a opportunità di progettare Insieme Firenze, 2 marzo 2017
2 Alcuni dati di contesto: Occupazione giovanile: i 15-29enni rappresentano circa il 21% della popolazione in età lavorativa, ma sono solo l 11% degli occupati. Il tasso di occupazione è pari a 33,8% a fronte di una media nazionale del 28,6%. Tasso di disoccupazione giovanile: per i enni si attesta a 23% (in diminuzione rispetto al 26% del 2014) a fronte di una media nazionale pari al 30%. NEET: in valore assoluto ha raggiunto, nella popolazione in età 15-29, quota 94mila (18,8%). E un dato in flessione rispetto al 2014 (21,2%) e 2015 (19,3%), ma ampiamente sopra i livelli del 2008, quando i 15-29enni in tale condizione erano 59mila. Dal punto di vista del titolo di studio, ha preso il sopravvento la categoria dei diplomati (51%), seguita da giovani con il solo titolo dell'obbligo (33%) che comunque rappresenta la categoria più vulnerabile, in quanto più esposta al rischio di rimanere a lungo esclusa dal mercato del lavoro. MISMATCH: 17 aziende su 100 non trovano lavoratori con il profilo che cercano. Tra i giovani under 30 il fenomeno di sottoinquadramento rispetto al titolo di studio si attesta al 43% per gli occupati laureati e al 24% per gli occupati diplomati. La domanda di lavoro che riguarda i laureati rappresenta in Toscana il 10% delle previsioni di assunzione del totale (al di sotto della media nazionale 12,5%) e ancora oggi una assunzione su 3 non richiede alcun titolo di studio. 5
3 Il sistema toscano della rete dei servizi per l impiego (1) La rete regionale dei Centri per l Impiego è costituita da 54 sedi distribuite in modo uniforme sull intero territorio regionale; Una governance pubblica dei servizi fondata sulla centralità del cittadino; Un livello di decentramento territoriale che ha mantenuto in capo alla Regione la funzione di programmazione, indirizzo e coordinamento, delegando alle Province la gestione ed erogazione dei servizi connessi alle politiche attive del lavoro; Istituzione del Sistema Informativo Lavoro IDOL, accessibile da Web, utilizzato da tutta la rete dei CPI per la gestione di tutte le funzioni attribuite, che consente di monitorare le caratteristiche degli utenti (sia cittadini che aziende) e l'attività svolta dai CPI nei loro confronti, verificando il raggiungimento degli standard di erogazione; Apertura al contributo di agenzie private esterne ai servizi pubblici, attraverso il sistema dell'accreditamento. 5
4 Il sistema toscano della rete dei servizi per l impiego (2) La multiformità e la frammentazione delle soluzioni organizzative e gestionali adottate nel corso degli anni dalle Province (oltre 40 gare), in funzione sia del bacino di utenti sia delle caratteristiche socio-economiche dei territori ci ha indotto necessariamente a ricondurre ad uniformità e coerenza sia le procedure che la distribuzione territoriale dei servizi. A tal fine è stata predisposta la gara unica regionale per l'affidamento dei servizi al lavoro, aggiudicata con DD del 18/11/2016 I servizi oggetto della prestazione: 1) Area 1 Accoglienza e consulenza orientativa I livello 2) Area 2 Accompagnamento e tutoraggio individuale e consulenza di II livello 3) Area 3 Incontro domanda e offerta di lavoro E' previsto inoltre un Servizio di direzione, coordinamento e monitoraggio dei servizi oggetto dell'appalto, al fine di assicurare l omogeneità delle prestazioni, la loro corretta operatività, il coordinamento/raccordo tra le varie sedi dei CPI e il raccordo con l'amministrazione. 6
5 Il sistema toscano della rete dei servizi per l impiego (3) La Carta dei Servizi, approvata con DGR 1395/2016, ha lo scopo di illustrare a tutti i potenziali fruitori, cittadini, imprese e datori di lavoro privati e pubblici le modalità di accesso ai servizi erogati dai Centri per l'impiego della Regione Toscana. Oltre ad avere un'importante funzione di informazione e orientamento per gli utenti, la Carta dei servizi stabilisce i principi e le condizioni per la loro erogazione, impegnando l'amministrazione con i propri utenti e offrendo loro lo strumento per esigere l osservanza e verificare il rispetto dei requisiti dichiarati per ciascun servizio e partecipare attivamente al processo di miglioramento della qualità dei servizi erogati. La Carta si ispira ai principi di uguaglianza, imparzialità, accessibilità, partecipazione, efficienza ed efficacia, trasparenza, continuità e gratuità, oltre agli obiettivi strategici individuati in coerenza con le disposizioni previste dal D.lgs 150/2015, ossia la personalizzazione del servizio, il consolidamento del sistema di gestione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) al fine di garantire a tutti gli utenti la presa in carico, la definizione di un percorso strutturato di accompagnamento personalizzato e la partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro più adeguate ed efficaci di inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro 6
6 In sintesi i servizi dei Centri per l impiego Offrono una consulenza personalizzata per analizzare caratteristiche personali, interessi e competenze finalizzate alla costruzione del progetto formativo e/o professionale, anche in relazione alle richieste da parte delle imprese Forniscono indicazioni utili per la redazione del curriculum, per sostenere un colloquio di selezione, per la lettura delle offerte di lavoro, compresi i concorsi e i bandi pubblici; offrono informazioni sul mondo del lavoro, sui corsi di formazione e per la ricerca di un'occupazione offrono servizi di accompagnamento al lavoro e svolgono attività di incrocio tra domanda e offerta di lavoro aiutano nella ricerca di opportunità di lavoro nei paesi della Comunità Europea (EURES) aiutano a ricercare, e ad attivare, tirocini formativi in azienda e per acquisire nuove competenze offrono informazioni e servizi relativi a programmi europei, nazionali e/o regionali dedicati specificatamente ai giovani (giovanisì, Garanzia Giovani...). 7
7 Il modello di intervento dei CPI in Toscana Punto di riferimento per i giovani (e gli adulti) per la definizione di un progetto professionale e per l inserimento nel mercato del lavoro Centri polivalenti con all interno servizi specializzati per target di utenza Soggetto di raccordo tra : le politiche del lavoro e quelle della formazione soggetti e stakeholders famiglie istituzioni scolastiche e agenzie formative agenzie educative che si occupano di adolescenti servizi di intervento sociale il mondo delle imprese e professioni 7
8 I giovani utenti dei CPI I giovani che hanno ricevuto servizi presso i centri per l'impiego nel 2016 sono stati Complessivamente sono oltre i giovani che nel 2016 hanno avuto accesso ai servizi di informazione e orientamento nell'ambito del diritto dovere. Il servizio di informazione e orientamento per i giovani in diritto-dovere offre un percorso strutturato di accoglienza, informazione e orientamento per i minori usciti dal sistema scolastico e per le loro famiglie per supportarli nella definizione della scelta formativa, accompagnandoli e sostenendoli nel percorso intrapreso, attraverso colloqui con il consulente di orientamento e/o il tutor e attività di monitoraggio. 7
9 Chi sono gli adolescenti presi in carico dai CPI Prevalentemente adolescenti già usciti dai canali scolastici e a forte rischio di dispersione formativa: appartenenti a nuclei familiari problematici da un punto di vista socio economico, spesso nuclei monoparentali con problemi di rendimento scolastico, si arrendono di fronte alle richieste scolastiche o non ne percepiscono la necessità e/o urgenza con difficoltà di carattere psicosociale, con problematiche educative/relazionali con handicap fisico o psichico, che si presentano ai servizi spesso alla soglia dei 18 anni stranieri, con titoli di studio non riconosciuti o senza permesso di soggiorno 7
10 Come arrivano ai CPI Prevalentemente per accesso volontario, spesso accompagnati dai genitori o da operatori dei servizi educativi o sociali Per convocazione telefonica da parte del CPI tramite i dati forniti fino a poco tempo fa dagli Osservatori Scolastici Provinciali oppure, in misura minore, tramite segnalazione da parte delle scuole e agenzie formative (dove il rapporto con le scuole e le agenzie formative è più diretto). 7
11 Gli interventi a carattere preventivo in relazione alla dispersione scolastica Attività di informazione nelle scuole (allievi, genitori, docenti) volta ad informare l'utenza sulla normativa del diritto-dovere, sull'offerta di istruzione e formativa sul territorio, a presentare i servizi dei CPI rivolti ai giovani. Consulenza orientativa per scelta scolastica (in gruppo e individuale), colloqui per sostegno motivazionale e ri-orientamento Attività seminariali rivolti agli studenti delle scuole superiori che hanno come oggetto l'orientamento alla scelta, la stesura del CV, le tecniche di ricerca del lavoro, simulazione di colloqui di selezione con le aziende Per tali attività i CPI potranno usufruire del software S.OR.PRENDO per l'orientamento alle professioni 9
12 CPI e scuole: passato, presente e futuro Fino al 2014, grazie alla disponibilità di risorse ministeriali, che si aggiungevano a quelle FSE, i CPI hanno di fatto svolto un ruolo complementare a volte anche sussidiario - nei confronti del sistema scolastico e della formazione professionale, supportandoli nelle attività di orientamento scolastico e professionale dei ragazzi nelle fase di transizione e scelta, in particolare in uscita dalla scuola media inferiore e in esito ai percorsi di secondaria di II grado. Dopo il 2014, in corrispondenza con il taglio delle risorse ministeriali, tali interventi nei confronti delle scuole in una logica preventiva - si sono progressivamente ridotti, mentre hanno continuato ad essere erogati gli interventi per i giovani in dirittodovere. Nell'ambito del piano di rafforzamento dei CPI che abbiamo operato nel corso dell'ultimo anno, dopo l'assunzione delle funzioni da parte della Regione, e che proseguirà nel prossimo biennio, l'obiettivo è anche quello di rinsaldare il rapporto di collaborazione dei CPI con le scuole, e il livello di servizi erogati in passato. E' infatti ineludibile la necessità di permettere l'accesso alle scuole ai servizi dei CPI e agli stessi di raggiungere anticipatamente la loro utenza potenziale, dal momento che i CPI costituiscono il presidio istituzionale del mondo del lavoro più prossimo sul territorio ai cittadini. 9
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