Internet News. Maggio Selezione di informazioni economiche dai più importanti siti internet italiani. 31 maggio Eventi e indicatori:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Internet News. Maggio 2007. Selezione di informazioni economiche dai più importanti siti internet italiani. 31 maggio 2007. Eventi e indicatori:"

Transcript

1 Internet News Maggio 2007 Selezione di informazioni economiche dai più importanti siti internet italiani 31 maggio 2007 Eventi e indicatori: Catalogo pubblicazioni Unità di Staff Statistica: Internet news:

2 Internet News è ottenuto mediante la consultazione di alcuni dei più importanti siti internet di informazione italiani, in particolare delle pagine di economia, o di istituti di ricerca pubblici e privati, ad accesso gratuito. La selezione degli articoli viene ottenuta tramite ricerca con parole chiave : inflazione, prezzi, commercio, consumatori, distribuzione commerciale, economia o in base alle valutazioni del selezionatore, dettate dalle rilevanze del momento. Questa pubblicazione viene realizzata nell ambito delle attività di documentazione per la Rilevazione ISTAT dei prezzi al consumo per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo e ha lo scopo di fornire informazioni sullo scenario economico entro il quale i prezzi si formano. Principali fonti degli articoli: Agenzie di stampa e giornali quotidiani ADNkronos on line - Italy Global Nation AFFARI ITALIANI Quotidiano on line AGI on line ANSA.it Bresciaoggi EuroNews GOOGLE News Italia - Motore di ricerca di news Il Brescia Il Corriere della sera Il Giornale Il Giornale di Brescia Il Sole 24 ore In Italia on line Italiaoggi La Repubblica La Stampa Web QuiBrescia.it RAI news 24 TG Fin Istituti di ricerca pubblici e privati, Associazioni di categoria AltroConsumo AGCM - Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato CNCU - Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti Confartigianato Centro studi Confcommercio Centro studi Confindustria Centro studi INFOCOMMERCIO - News ISAE Istituto di Studi e Analisi Economica ISMEA - Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare ISTAT Istituto Nazionale di Statistica LAVOCE Info Movimento Consumatori Internet News è a cura di Marco Palamenghi - Unità di staff Statistica - Comune di Brescia. Disclaimer - La selezione e i contenuti dei documenti riportati non rappresentano necessariamente il pensiero dell Amministrazione comunale, della Commissione comunale di controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo o dei suoi membri. Documenti, dati e informazioni sono tratti da soggetti terzi e riflettono le loro opinioni personali. L Unità di staff Statistica del Comune di Brescia non effettua alcun controllo preventivo in relazione al contenuto, alla natura, alla veridicità e alla correttezza di materiali, dati e informazioni pubblicati, né delle opinioni che in essi vengono espresse. L'unico responsabile è il soggetto che ha fornito i documenti, i dati o le informazioni o che ha espresso le opinioni. In ogni caso l Unità di staff Statistica del Comune di Brescia farà in modo di adottare ogni misura ragionevolmente esigibile per evitare che siano pubblicate opinioni manifestamente diffamatorie ed offensive o chiaramente in contrasto con diritti di terzi. In considerazione del fatto che documenti, dati, informazioni e opinioni di cui sopra sono resi accessibili nelle forme sopra indicate, l Unità di staff Statistica del Comune di Brescia non può essere ritenuta responsabile, neppure a titolo di concorso, di eventuali illeciti che attraverso di essi vengano commessi, né comunque di errori, omissioni ed inesattezze in essi contenuti. Qualora il lettore riscontri errori, omissioni ed inesattezze nei documenti, dati o informazioni pubblicati, o nelle opinioni espresse, ovvero ritenga che tali documenti, dati, informazioni o opinioni violino i propri diritti, è pregato di rivolgersi l Unità di staff Statistica del Comune di Brescia per le necessarie rettifiche. Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 2

3 Sommario Siti internet per approfondimenti: ISMEA.it... 4 Indicatori e prezzi dei prodotti agricoli e della pesca sui mercati all origine... 4 MAPOSSERVA.it... 4 L'Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico... 4 ISTAT.it... 5 Prezzi: dati congiunturali... 5 AGENZIATERRITORIO.it... 6 Agenzia del Territorio Osservatorio del Mercato Immobiliare ISTAT.it... 7 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali... 7 ISAE.it... 9 Commento ISAE ai dati ISTAT sulla stima preliminare del PIL... 9 ISTAT.it Indici dei prezzi al consumo INFOCOMMERCIO.it Normativa regionale: Lombardia, autorizzazioni sanitarie GIORNALEDIBRESCIA.it Stati generali, avanti con l istruzione GIORNALEDIBRESCIA.it Il caso «phone center» passa dal Tar alla Corte Costituzionale ISAE.it La fiducia dei consumatori recupera in maggio GIORNALEDIBRESCIA.it Flero, gnocchi di riso cinesi all Ogm Latte crudo, la Regione introduce limiti più severi per il commercio ISTAT.it Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio ALTROCONSUMO.it Navigare costa piu' caro in Italia. Operatori appiattiti su Telecom GIORNALEDIBRESCIA.it «Latte cattivo», frode da 26 milioni di euro Dalle fatture false all «ombra» delle quote latte «Il latte è nero». Colpa del vino ISMEA.it Mercato debole per gli oli di oliva Mais nelle campagne italiane: in calo del 5% le semine Semi oleosi, arretrano in Italia soia e girasole ISTAT.it Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici nelle grandi ripartizioni geografiche25 ISAE.it A maggio la fiducia dei commercianti italiani si mantiene stabile INFOCOMMERCIO.it La bolla immobiliare ricerca il commerciale TGFin Ocse: Italia, giù l'inflazione ALTROCONSUMO.it Se accuse provate gli utenti dovranno essere risarciti ISTAT.it Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 3

4 Siti internet per approfondimenti: ISMEA.it Indicatori e prezzi dei prodotti agricoli e della pesca sui mercati all origine Sin dal 1965 l Ismea ha istituito, in accordo con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la rete di rilevazione dei prezzi all origine, con l obiettivo di monitorare il mercato dei prodotti agricoli e della pesca sui mercati all origine nazionali. Tendenze Mensili Andamento medio mensile Tendenze Settimanali Andamento medio settimanale Ultime Quotazioni - Rilevazioni degli ultimi 7 giorni Indice Prezzi - Dal 1977 i prezzi rilevati sono utilizzati per l elaborazione dell indice dei prezzi all origine dei più importanti prodotti agricoli, che rappresenta uno dei principali compiti istituzionali dell Istituto. L attività di rilevazione dei prezzi ed elaborazione dell indice è compresa nel Piano Statistico Nazionale. Sono riportati gli indici dei prezzi per filiera con il grado di dettaglio della categoria e del prodotto. Indice Costi - L indice elaborato dall Ismea si differenzia dall indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori elaborato dall Istat, poiché l Ismea si pone nell ottica dell azienda agricola e considera tutte le spese che l azienda sostiene per ottnere prodotti agricoli, compreso il costo del lavoro dipendente. Sono riportati gli indici dei prezzi dei mezzi correnti alla produzione per categoria di spesa e per filiera con il grado di dettaglio del totale agricoltura e della varietà. Import Export - Sono riportati le medie dei prezzi per il commercio con l'estero per filiera con il grado di dettaglio dell'aggregato di prodotto e del prodotto. Settori di analisi: Generale Ortaggi Oli e olive mensa Cereali e coltivazioni industriali Fiori e piante Animali e carni Frutta Vini Lattiero caseari MAPOSSERVA.it L'Osservatorio Prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico L'Osservatorio Prezzi è un nuovo servizio di informazione, trasparenza e orientamento ai consumatori realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), Direzione generale Armonizzazione del Mercato e Tutela dei Consumatori in collaborazione con le Amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche, con l'istat, l'unioncamere, le le Associazioni dei Consumatori, le parti sociali e con l'ipi. L'iniziativa rappresenta un punto di riferimento, sia per i consumatori, sia per gli operatori economici, per documentarsi sull'andamento dei prezzi dei beni e dei servizi di largo consumo sulla loro variabilità e sulle dinamiche inflazionistiche. Come funziona l'osservatorio nazionale prezzi: È stato individuato un paniere composto da beni e servizi, che rispecchia le voci di spesa più comuni delle famiglie italiane. Di questi vengono periodicamente rilevati i prezzi e le tariffe assicurando - quanto a numero di osservazioni, struttura merceologica del paniere, copertura territoriale - un sufficiente grado di rappresentatività. Per ciascun prodotto vengono rilevati i prezzi medi, minimi e massimi tenendo conto delle diverse fasce di consumo e delle diverse aree territoriali e quale elemento principale dell'"informazione al consumatore", ne vengono comunicati i livelli sull'intero territorio nazionale. Le fonti dell'osservatorio nazionale Prezzi ISTAT ACNIELSEN EUROSTAT INFOMERCATI - ISMEA Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 4

5 ISTAT.it Prezzi: dati congiunturali Prezzi al consumo - -Indici dei prezzi al consumo (NIC, FOI) - -Indici dei prezzi al consumo armonizzati per i Paesi U.E. - Italia - -Indici armonizzati dei prezzi al consumo per i paesi U.E. - indici generali per paese Prezzi alla produzione - -Indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali - -Indici del costo di costruzione di un fabbricato residenziale - -Indici dei costi di costruzione di un tronco stradale - Trimestrale - -Indici dei costi di costruzione di un capannone industriale - Trimestrale Le statistiche dei prezzi sono rivolte a produrre indicatori idonei ad esprimere la dinamica temporale media dei prezzi praticati nelle diverse operazioni di mercato e nelle diverse fasi della commercializzazione dei prodotti mercificati. Strumento metodologico fondamentale di tale sistema sono i numeri indici, che esprimono le variazioni nel tempo dei prezzi di un campione di prodotti riferito ad un determinato periodo scelto come base. Allo stato attuale il sistema degli indici dei prezzi risulta così articolato: 1. Indici relativi alla fase della produzione, che misurano l'andamento dei prezzi dei prodotti nel primo stadio della loro commercializzazione sul mercato interno. Gli indici di questo gruppo riguardano solo i beni e si dividono in: - - indici dei prezzi della produzione agricola, a loro volta distinti in indici dei prodotti e dei servizi acquistati dagli agricoltori ed indici dei prezzi alla produzione dei prodotti venduti dagli agricoltori; - - indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali - - indici del costo di costruzione di alcuni manufatti dell edilizia (fabbricato residenziale, capannone industriale e tronco stradale. 2. Indici dei prezzi al consumo, che si riferiscono alla fase di scambio in cui l'acquirente e' un consumatore finale; gli indici elaborati sono: - - indice dei prezzi al consumo per l intera collettività; - - indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi della Unione Europea - - indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati. Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 5

6 AGENZIATERRITORIO.it Agenzia del Territorio Osservatorio del Mercato Immobiliare Osservatorio del mercato immobiliare Il Decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 300, stabilisce (comma 3, articolo 64) che L Agenzia del Territorio gestisce l Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI). L Osservatorio ha il duplice obiettivo di concorrere alla trasparenza del mercato immobiliare e di fornire elementi informativi alle attività dell Agenzia del Territorio nel campo dei processi estimali. Ciò avviene, da un lato, mediante la gestione di una banca dati delle quotazioni immobiliari, che fornisce una rilevazione indipendente, sull intero territorio nazionale, delle quotazioni dei valori immobiliari e delle locazioni, dall altro, valorizzando a fini statistici e di conoscenza del mercato immobiliare le banche dati disponibili nell amministrazione e, più in generale, assicurando la realizzazione di analisi e studi.. La Direzione Centrale Osservatorio del Mercato Immobiliare è strutturata come segue: - Ufficio Analisi e Studi - Area Osservatorio Valori di Mercato o Ufficio Metodologie dell'osservatorio o Ufficio Gestione Banca Dati L attività di rilevazione ed elaborazione dei dati sul territorio nazionale ai fini della determinazione delle quotazioni immobiliari è svolta dagli Uffici Provinciali del Territorio. Presso ciascun ufficio operano dei tecnici rilevatori del mercato immobiliare, che svolgono attività diretta secondo Piani Operativi di Rilevazione i cui obiettivi sono stabiliti all inizio di ogni anno. L attività degli Uffici Provinciali si avvale anche della rete costituita dai rapporti di collaborazione siglati dall Agenzia con alcune importanti associazioni ed ordini professionali al fine di garantire, in modo stabile e trasparente, fonti informative necessarie a svolgere le indagini di mercato, nonché la partecipazione degli operatori tecnici e di mercato al Comitato consultivo misto. L Agenzia del Territorio ha ritenuto importante costruire un rapporto di collaborazione, su base strutturale, stabile e visibile, in particolare con le associazioni degli intermediari immobiliari. Collaborazione che prevede un attività operativa sinergica, per l ampliamento dei flussi informativi, per il miglioramento e lo sviluppo della rilevazione attraverso la cooperazione: - nella ricerca degli elementi tecnico economici contenuti in apposite schede di rilevazione; - nella fornitura delle indicazioni dell andamento del mercato immobiliare. Allo stato attuale tali rapporti sono stati siglati con le seguenti strutture ed organizzazioni: - FIAIP - Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali - FIMAA - Federazione Italiana Mediatori Agenti d Affari - CNI - Consiglio Nazionale degli Ingegneri - AICI - Associazione Italiana Consulenti Immobiliari Sono inoltre stati siglati accordi di collaborazione finalizzati allo studio e alla conoscenza del mercato immobiliare, con alcuni istituti di area scientifica, istituti universitari e enti pubblici: - Nomisma - Fondazione Istituto Guglielmo Tagliacarne - Tecnoborsa - Cresme - Istat - Econpubblica - Università Bocconi - Agenzia delle Entrate Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 6

7 ISTAT.it 30 aprile 2007 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Marzo 2007 L Istituto nazionale di statistica comunica che, sulla base degli elementi finora disponibili, nel mese di marzo 2007 l indice generale dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno con base 2000=100 è risultato pari a 119,4, con un aumento dello 0,4 per cento rispetto al mese precedente e un aumento del 3,8 per cento rispetto al mese di marzo L indice calcolato al netto dell energia ha registrato una variazione congiunturale pari a più 0,3 per cento, mentre quella tendenziale è stata pari a più 4,0 per cento. La variazione della media dell indice generale negli ultimi dodici mesi rispetto a quella dei dodici mesi precedenti è risultata pari a più 5,4 per cento. La variazione della media dell indice generale del primo trimestre del 2007 rispetto a quella del primo trimestre del 2006 è stata pari a più 3,9 per cento. Analisi per raggruppamento principale di industrie In termini congiunturali, i prezzi dei beni di consumo hanno registrato una diminuzione dello 0,1 per cento, i prezzi dei beni strumentali e dei beni intermedi un aumento, rispettivamente, dello 0,3 e dello 0,4 per cento e quelli dell energia un aumento dell 1,2 per cento. Rispetto al mese di marzo 2006, si registrano le seguenti variazioni: più 1,8 per cento per i beni di consumo (più 2,6 per cento per i beni di consumo durevoli e più 1,7 per cento per i beni di consumo non durevoli), più 2,3 per cento per i beni strumentali, più 6,4 per cento per i beni intermedi e più 3,4 per cento per l energia. Nel primo trimestre del 2007, l incremento più elevato rispetto allo stesso periodo del 2006 è stato registrato dal raggruppamento dei beni intermedi (più 6,7 per cento). Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 7

8 Analisi per settore di attività economica L aumento congiunturale più rilevante è stato registrato nel settore dei prodotti petroliferi raffinati (più 3,9 per cento). Incrementi congiunturali significativi sono stati inoltre riscontrati nei settori dei metalli e prodotti in metallo (più 0,9 per cento determinato dal rialzo dei prezzi che ha interessato sia il comparto metallurgico che quello dei prodotti in metallo), della carta e prodotti di carta, stampa ed editoria (più 0,4 per cento) e delle macchine ed apparecchi meccanici (più 0,3 per cento). Diminuzioni congiunturali sono state registrate nei settori dell energia elettrica, gas e acqua (meno 0,5 per cento, determinato principalmente dalla diminuzione del prezzo del gas naturale distribuito), dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (meno 0,2 per cento, determinato principalmente dalla diminuzione del prezzo della carne e prodotti a base di carne), dei prodotti delle miniere e delle cave (meno 1,0 per cento) e dei prodotti chimici e fibre sintetiche ed artificiali (meno 0,1 per cento). Rispetto al mese di marzo 2006, gli aumenti più rilevanti sono stati registrati nei settori dell energia elettrica, gas e acqua (più 11,0 per cento), dei metalli e prodotti in metallo (più 10,3 per cento), del legno e prodotti in legno (esclusi i mobili) (più 5,8 per cento) e degli altri manufatti (compresi i mobili) (più 5,1 per cento). Variazioni tendenziali in diminuzione si registrano nei settori dei prodotti petroliferi raffinati (meno 4,5 per cento) e dei prodotti delle miniere e delle cave (meno 0,7 per cento). Nel primo trimestre 2007, gli incrementi più elevati rispetto allo stesso periodo del 2006, sono stati registrati nei settori dell energia elettrica, gas e acqua (più 11,8 per cento), dei metalli e prodotti in metallo (più 10,7 per cento) e del legno e prodotti in legno (esclusi i mobili) (più 5,9 per cento). Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 8

9 ISAE.it 15 Maggio 2007 Commento ISAE ai dati ISTAT sulla stima preliminare del PIL (I trimestre 2007) Si modera, secondo le attese, l attività economica nel primo trimestre, rimanendo, comunque, su un sentiero positivo; la frenata ha risentito della battuta d arresto del settore industriale e di un probabile indebolimento delle componenti interne ed esterne della domanda L ISAE stima un accelerazione dell evoluzione del PIL nel secondo trimestre, grazie al recupero della produzione manifatturiera previsto per i mesi primaverili Nell insieme queste tendenze e il quadro moderatamente favorevole prospettato dagli indicatori anticipatori potrebbero condurre, nella media del 2007, a una crescita del PIL più robusta di uno-due decimi di punto rispetto a quella (1,8%) stimata dall ISAE alla fine del mese di marzo Secondo le valutazioni preliminari diffuse oggi dall'istat, il prodotto interno lordo italiano (PIL) nel primo trimestre dell anno ha registrato un aumento sui tre mesi precedenti pari allo 0,2%. La dinamica è risultata, secondo le attese, in frenata rispetto al ritmo molto robusto dell ultimo trimestre 2006, risentendo del passo indietro sperimentato, tra gennaio e marzo, dall industria. L evoluzione del PIL si è mantenuta comunque su un sentiero positivo, grazie alla compensazione fornita dagli altri settori produttivi. Dal lato della domanda, l attenuazione dell attività economica a inizio d anno dovrebbe avere riflesso una pausa negli andamenti tanto della domanda interna, quanto di quella estera. Con il dato del primo trimestre, la crescita acquisita per il 2007, quella cioè che si otterrebbe se il livello del PIL rimanesse invariato per il resto dell anno sui livelli dei primi tre mesi, sarebbe pari all 1,4%. L ISAE stima un evoluzione del PIL favorevole nel secondo trimestre del 2007, con una accelerazione della dinamica rispetto al periodo gennaio-marzo. Il recupero della produzione industriale previsto per i mesi primaverili (secondo la stima ISAE, l attività manifatturiera aumenterebbe dello 0,6% rispetto al primo trimestre, nei dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorati) sosterrebbe l andamento complessivo dell economia. Nella direzione del mantenimento di un intonazione positiva, ma comunque più moderata rispetto alle dinamiche dell ultima parte del 2006, si muove anche l indicatore anticipatore dell attività economica elaborato dall ISAE, in rialzo contenuto nelle valutazioni riferite a gennaio-marzo. Nell insieme, queste tendenze potrebbero condurre a una crescita del PIL nella media del 2007 marginalmente più robusta, per uno-due decimi di punto, di quella (1,8%) avanzata dall ISAE a fine marzo. Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 9

10 ISTAT.it 16 Maggio 2007 Indici dei prezzi al consumo Aprile 2007 Le rilevazioni correnti sui prezzi al consumo svolte dall Istituto nazionale di statistica danno luogo ad un sistema di indici costituito da: -indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC); -indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI); -indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell Ue (IPCA). Ai sensi della legge , n. 81, i due indici nazionali, espressi entrambi in base 1995=100, sono calcolati anche al netto dei consumi dei tabacchi. Nel mese di aprile 2007 l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività comprensivo dei tabacchi è stato pari a 131,4, registrando una variazione di più 0,2 per cento rispetto al mese di marzo e una variazione di più 1,5 per cento rispetto allo stesso mese dell anno precedente; al netto dei tabacchi l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività, pari a 130,9, ha presentato nel mese di aprile 2007 una variazione congiunturale di più 0,2 e una variazione tendenziale di più 1,5 per cento. L indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comprensivo dei tabacchi, nel mese di aprile 2007 è stato pari a 130,2, con una variazione di più 0,2 per cento rispetto a marzo e una variazione di più 1,5 per cento rispetto ad aprile 2006; le corrispondenti variazioni registrate dall indice calcolato al netto dei tabacchi sono state, rispettivamente, più 0,2 e più 1,4 per cento, mentre il livello dell indice è stato pari a 129,2. L indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che a partire dagli indici relativi a gennaio 2006 viene diffuso in base 2005=100, nel mese di aprile è stato pari a 104,1 registrando una variazione di più 0,6 per cento sul piano congiunturale e una variazione di più 1,8 per cento in termini tendenziali. L IPCA viene inviato mensilmente all Eurostat secondo un calendario prefissato. Tale indice, relativo al mese di aprile 2007, verrà diffuso da Eurostat in data odierna, contestualmente a quelli degli altri paesi della Ue. Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC) Nel mese di aprile gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (più 0,8 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 0,4 per cento) e Trasporti, Comunicazioni e Altri beni e servizi (più 0,3 per cento per tutti e tre); variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute e Istruzione; variazioni negative si sono registrate nei capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura (meno 0,4 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 0,2 per cento). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 4,4 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 2,7 per cento) e Servizi ricettivi e di ristorazione (più 2,5 per cento); variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (meno 10,0 per cento) e Servizi sanitari e spese per la salute (meno 0,7 per cento). Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 10

11 Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) Gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (più 0,6 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Trasporti, Comunicazioni e Altri beni e servizi (più 0,4 per cento per tutti e quattro); variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute e Istruzione; variazioni negative si sono registrate nei capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura (meno 0,3 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 0,1 per cento). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 4,7 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 2,7 per cento) e Servizi ricettivi e di ristorazione e Altri beni e servizi (più 2,5 per cento per entrambi); variazioni tendenziali negative si sono registrate nei capitoli Comunicazioni (meno 10,3 per cento) e Servizi sanitari e spese per la salute (meno 0,5 per cento). Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 11

12 Indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell Unione europea (IPCA) (comprensivo delle riduzioni temporanee di prezzo) Italia Gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Abbigliamento e calzature (più 4,2 per cento), Servizi ricettivi e di ristorazione (più 0,9 per cento), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Altri beni e servizi (più 0,4 per cento per entrambi); una variazione nulla si è registrata nel capitolo Istruzione; variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura (meno 0,4 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (meno 0,2 per cento). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (più 4,5 per cento), Servizi sanitari e spese per la salute (più 3,8 per cento) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 2,8 per cento); una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (meno 9,9 per cento). INFOCOMMERCIO.it Normativa regionale: Lombardia, autorizzazioni sanitarie (17/05/2007) Aboliti in Lombardia il libretto sanitario e le autorizzazioni sanitarie per l esercizio di imprese alimentari. Con legge n. 8, del 2 aprile 2007, la Regione, al fine di semplificare gli adempimenti connessi alla tutela della salute, mediante la disciplina di un sistema integrato di prevenzione e controllo basato sull appropriatezza e sull evidenza scientifica, sull efficacia e sulla semplificazione dell azione amministrativa e sulla razionalizzazione del sistema sanitario regionale, ha abolito, fra gli altri, oltre al libretto di idoneità sanitaria di cui all articolo 4, comma 4, della legge regionale 4 agosto 2003, n. 12 (Norme relative a certificazioni in materia di igiene e sanità pubblica), il certificato medico di non contagiosità richiesto agli alimentaristi dopo l assenza per malattia oltre i cinque giorni, il certificato di idoneità fisica per l assunzione di apprendisti, il certificato di idoneità fisica alla qualifica di responsabile tecnico all esercizio dell attivita` di autoriparazione, l obbligo di vidimazione del registro degli infortuni di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 12 settembre La legge ha poi soppresso le autorizzazioni sanitarie di cui all articolo 2 della legge 30 aprile 1962, n. 283 (Modifica degli articoli 242, 243, 247, 250 e 262 del testo unico delle leggi sanitarie approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265: Disciplina igienica della produzione della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande) ed agli articoli 25, 26 e 44 del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327 (Regolamento di esecuzione della legge 30 aprile 1962, n. 283, e successive modificazioni, in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande). L autorizzazione sanitaria di cui alla legge n. 283, in realtà, doveva già intendersi sostituita da una semplice DIA sulla base del Regolamento CE n. 852/04, come specificato dalle Linee Guida della Conferenza permanente Stato-Regioni del 9 febbraio Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 12

13 GIORNALEDIBRESCIA.it INTERNET NEWS Procede a ritmo serrato l azione bandiera finalizzata all innalzamento del livello formativo e coordinata dall Università Cattolica Stati generali, avanti con l istruzione Presentati i primi dati, continua la ricerca sull abbandono scolastico I ventenni bresciani diplomati sono il 65% del totale: una percentuale inferiore di quasi tre punti rispetto a quella lombarda e addirittura di 11 rispetto all italiana. Per non parlare della lontananza dall obiettivo fissato nel 2000 a Lisbona dal Consiglio europeo, secondo il quale entro il 2010 almeno l 85% dei ventiduenni dovrà aver completato l istruzione secondaria superiore. Parte da qui - da questo e da altri dati già disponibili a livello locale e nazionale, ma rielaborati dal Laboratorio di ricerca e intervento sociale dell Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia - quell ulteriore ricerca che è la fase centrale dell azione affidata al coordinamento della Cattolica dalla Conferenza degli Stati generali dell economia e della società bresciane al fine di innalzare i livelli di istruzione superiore e universitaria. L azione - diretta dai professori Ruggero Eugeni e Mario Taccolini - procede secondo il «progetto di fattibilità» che indica anche i tempi di ogni fase. Così, nei giorni scorsi si è svolto il previsto workshop, con la presentazione dei primi dati raccolti e il confronto tra studiosi del fenomeno dell abbandono scolastico e operatori della scuola, amministratori ed esperti in comunicazione. Tra gli altri, hanno partecipato gli assessori alla Pubblica istruzione di Provincia e Comune, Giampaolo Mantelli e Carla Bisleri, e il dirigente dell Ufficio scolastico provinciale, Giuseppe Colosio. Si è trattato del primo momento di riflessione e definizione degli obiettivi e degli strumenti nell ambito della cosiddetta «azione bandiera 1» individuata dagli Stati generali, che coinvolge anche l Università degli studi di Brescia, la Regione Lombardia, la Provincia, il Comune, la Camera di commercio, l Usp e il Centro formativo professionale «Giuseppe Zanardelli». Se il primo - e più eclatante - dato portato sul tavolo del laboratorio è quello relativo al tasso di diploma in provincia di Brescia, altri elementi vanno ovviamente presi in considerazione per avere un quadro il più possibile completo della situazione. Tanto per cominciare, la ricognizione dei ricercatori dell Università di via Trieste ha evidenziato come nelle scuole superiori bresciane siano pochi gli studenti che interrompono gli studi durante l anno scolastico. Le interruzioni formalizzate, finalizzate all inserimento in un altra scuola, sono infatti il 2,3%: una percentuale in linea con quella nazionale del 2,2%. Invece quelle non formalizzate, che tendenzialmente portano all abbandono vero e proprio, sono lo 0,7%, meno della metà di quelle nazionali (1,5%). Insomma: gli indici di adesione dello studente al percorso formativo durante l anno scolastico sono positivi. Durante l estate, però, può consumarsi la rottura con la scuola, soprattutto se lo studente è reduce da un insuccesso che lo induce a pensare alla possibilità di entrare nel mondo del lavoro. Anche su questo punto i dati parlano chiaro: la scuola bresciana è legittimamente selettiva, con il 12,5% di studenti non ammessi alla classe successiva a quella frequentata o non diplomati né licenziati alla fine del ciclo di studi, mentre la percentuale nazionale è dell 11,4%; ma la provincia di Brescia ha un tasso di ripetenza locale soltanto del 6,5% (contro il 6,9% italiano). Ed è proprio in questa «forbice» - ossia nella differenza tra il 12,5% dei «fermati» e il 6,5% di chi, tra questi, decide di andare avanti nonostante il risultato negativo - che avviene la fuoriuscita dal mondo della scuola. Un fenomeno che tuttavia nel nostro territorio sembra essere monitorabile più che altrove e comunque riassorbito nel lavoro e nella formazione professionale. Un dato è particolarmente significativo al riguardo: le imprese bresciane richiedono soltanto il diploma di scuola media inferiore al 39,5% dei nuovi assunti, contro il 30,2% lombardo. D altro canto, il contesto si sta muovendo proprio per rispondere all esigenza delle imprese di disporre di manodopera non necessariamente qualificata ma dotata di forti specializzazioni. Lo strumento è il potenziamento dell offerta di formazione professionale per i giovani che escono dalle scuole medie inferiori e intendono inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro. Negli ultimi quattro anni il numero degli iscritti ai diversi corsi è aumentato in modo deciso: la ricerca in corso darà conto anche di questo. Ma scopo del- l «azione bandiera 1» è anche mettere in rete le diverse esperienze e valutarne l efficacia, nella convinzione che la frammentarietà delle diverse offerte formative è un ostacolo per l innalzamento del livello formativo. Ora l indagine continuerà con interviste a studenti e famiglie, rappresentanti del mondo imprenditoriale e scolastico, dell orientamento al lavoro e del collocamento. Seguirà la mappatura delle strutture e delle iniziative esistenti. E tutti i risultati saranno presentati in un convegno internazionale, occasione per confrontarsi con esperienze europee in situazioni vicine a quelle del territorio bresciano. Ma non sarà un lavoro esclusivamente teorico: la terza fase dell azione consisterà in una campagna di comunicazione rivolta alla società civile e alla classe politica e imprenditoriale bresciana. Obiettivo: persuadere i vari soggetti a incentivare la prosecuzione degli studi da parte dei giovani bresciani. Ben oltre il tempo della stessa azione. (s.) Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 13

14 GIORNALEDIBRESCIA.it GIUSTIZIA & SOCIETÀ AL GIUDIZIO DI LEGITTIMITÀ UNA DELLE VERTENZE PIÙ CONTROVERSE E DIBATTUTE Il caso «phone center» passa dal Tar alla Corte Costituzionale Il «caso» phone center finisce a Roma. Mercoledì il Tar ha trasmesso alla Consulta gli atti dei 9 ricorsi contro la chiusura ordinata dal Comune. Nel frattempo, i siti telefonici restano aperti almeno fino a sentenza. Tutto confermato. Come aveva anticipato il dispositivo del Tar di Brescia pubblicato lo scorso 8 marzo, sarà la Corte costituzionale a pronunciarsi sulla legittimità ed efficacia della legge regionale 3 marzo 2006 numero 6, che obbliga i Comuni a «cancellare» i phone center non in regola con la nuova disciplina. Lo ribadisce, e compiutamente motiva, l ordinanza di 21 pagine firmata dal giudice relatore Mauro Pedron e controfirmata dal presidente Gianluca Morri, della prima sezione del tribunale amministrativo di via Malta, depositata mercoledì pomeriggio. Sentenza rinviata, dunque, per i nove ricorsi presentati da altrettanti gestori di phone center attivi nel centro cittadino contro la chiusura intimata da Palazzo Loggia col supporto delle deliberazioni adottate dall Asl in tema di igiene pubblica. Confermata, perciò, anche la sospensione dell ordine di chiusura dei siti telefonici, prevalentemente gestiti da cittadini extracomunitari, come lo stesso Tar aveva decretato in via cautelare, preannunciando l intervento della Consulta. I tre giudici amministrativi (oltre ai già citati Morri e Pedron, anche Stefano Mielli) hanno infatti dichiarato non manifestamente infondata l eccezione di legittimità della legge regionale in relazione agli articoli 3, 41, 97 e 117 della Costituzione, come affermato dai difensori dei ricorrenti. Su questo punto il Tar chiede ora il pronunciamento dei giudici delle leggi. Che in particolare dovranno dire se siano stati violati i principi di parità dei diritti dei cittadini di fronte alla legge (articolo 3) e di libertà dell iniziativa privata (articolo 41); se la Regione Lombardia abbia esorbitato dalla sua competenza legislativa (articolo 117), attribuendosi una giurisdizione propria dello Stato, esclusiva nella materia dei servizi di comunicazione elettronica (i phone center non appartengono al settore commercio, precisa il Tar); se infine la pubblica amministrazione abbia proceduto con equilibro, ragionevolezza e imparzialità considerato che l obbligo di adeguamento intimato agli interessati «non prevede graduazioni che consentano la prosecuzione dell attività in loco sulla base di un autorizzazione in deroga, ma lascia la sola alternativa tra la cessazione dell attività e la rilocalizzazione (articolo 97)». Censure al carattere sostanzialmente retroattivo della legge, alla mancanza di proroghe per eventualmente adeguare i phone center alla più recente normativa, alle prescrizioni urbanistiche e igienico-sanitarie, fanno da corollario alle pregiudiziali questioni di costituzionalità. Gli atti del procedimento sono stati quindi trasmessi alla Consulta affinché decida in modo esauriente e risolutivo. La sentenza forse entro l estate. È molto attesa. Potrà mettere la parola fine alle accese polemiche che hanno investito gli schieramenti politici, le istituzioni e coinvolto l opinione pubblica, non solo a Brescia. (esseci) Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 14

15 ISAE.it 22 Maggio 2007 La fiducia dei consumatori recupera in maggio L indice destagionalizzato cresce da 107,9 a 109,5 recuperando parte della flessione di aprile. L indice grezzo passa da 107,8 a 110,9; quello depurato anche dai fattori erratici da 109,6 a 109,1 Il recupero è diffuso a tutti i principali indicatori che compongono la fiducia, ed è particolarmente intenso per le valutazioni sul risparmio, con le valutazioni sulla sua convenienza presente che segnano un massimo storico L indice riferito alla sola situazione personale degli intervistati aumenta da 112,5 a 116,9 e quello relativo alla situazione corrente passa da 114,3 a 116,6 massimo dal giugno 2002; l indice relativo alle attese aumenta da 100,6 a 101,7 mentre quello relativo al quadro economico generale scende lievemente da 97,5 a 96,1 I consumatori confermano una ripresa della dinamica inflazionistica corrente e soprattutto di quella futura Il recupero a livello nazionale è tuttavia sintesi di andamenti differenziati sul territorio: la fiducia risulta in miglioramento nel Nord (passando rispettivamente da 109,3 a 110,8 e da 110,7 a 111,9 nel Nord Ovest e nel Nord Est) e soprattutto nel Mezzogiorno, dove aumenta da 105,5 a 108,8; scende invece lievemente nel Centro (da 109,6 a 109,2) La fiducia dei consumatori italiani Secondo l inchiesta condotta dall ISAE su un campione di 2000 intervistati tra i giorni 1 e 15 del mese, la fiducia dei consumatori recupera a maggio parte della brusca flessione registrata il mese precedente, passando a 109,5 (da 107,9). L indice grezzo sale a 110,9 (da 107,8) attestandosi sui valori di inizio d anno, mentre quello depurato anche dai fattori erratici che risente maggiormente dei passati andamenti della serie storica - accusa una ulteriore moderata flessione a 109,1 da 109,6. Migliorano nettamente le valutazioni sulla situazione personale, che si confermano comunque su livelli inferiori a quelli medi del primo trimestre, con il relativo indicatore che guadagna oltre quattro punti, posizionandosi a 116,9 da 112,5 di aprile. Migliorano anche il clima corrente che - passando da 114,3 a 116,6 - si posiziona sui massimi dal giugno del 2002 e quello futuro (da 100,6 a 101,7). Peggiorano per contro le opinioni sul quadro economico generale il cui indicatore scende da 97,5 a 96,1 in prossimità del valore di inizio d anno. Relativamente all andamento dell inflazione, i consumatori confermano giudizi di un accelerazione della dinamica Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 15

16 inflazionistica corrente e soprattutto manifestano attese di una nuova accelerazione di prezzi per i prossimi 12 mesi. Il recupero della fiducia a livello nazionale è tuttavia sintesi di andamenti differenziati sul territorio: l indice risulta in miglioramento nel Nord (passando rispettivamente da 109,3 a 110,8 e da 110,7 a 111,9 nel Nord Ovest e nel Nord Est) e soprattutto nel Mezzogiorno, dove aumenta da 105,5 a 108,8. Peggiora invece lievemente nel Centro (da 109,6 a 109,2). Quadro economico generale Riguardo alla situazione economica del paese, nonostante i giudizi siano a maggio in lieve recupero rispetto ad aprile, si accentua il pessimismo circa le attese. In particolare, il saldo dei giudizi sulla situazione corrente recupera da -71 a -68, mentre quello sulle attese si deteriora da -25 a -29, minimo dal gennaio del Peggiorano anche le valutazioni sul mercato del lavoro, con il saldo relativo alle attese di incremento della disoccupazione che aumenta, infatti, da 34 a 37, valutazione più sfavorevole dallo scorso ottobre. Dal lato dei prezzi, il saldo relativo ai giudizi sugli incrementi registrati negli ultimi 12 mesi aumenta da 51 a 53, in prossimità dei valori di inizio d anno: anche se diminuiscono dal 18 al 16 per cento quanti reputano i prezzi molto aumentati, diminuiscono proporzionalmente in misura maggiore quanti li ritengono stabili (dal 22 al 18%) e aumentano dal 39 al 41% quanti li giudicano abbastanza aumentati rispetto ai 12 mesi precedenti. Si manifestano inoltre marcati timori di accelerazione della dinamica inflazionistica per i prossimi 12 mesi, con il relativo saldo che passa da -14 a 2, tornando per la prima volta positivo dall agosto dello scorso anno. In particolare, nonostante si riduca dal 6 al 4 per cento la quota di coloro che si attendono un forte aumento, diminuisce anche marcatamente quella di quanti si attendono una stabilizzazione (dal 45 al 33%), mentre si amplia la percentuale di coloro che prevedono un aumento di uguale o minore entità (rispettivamente dal 23 al 31% e dal 17 al 22%). Situazione personale I giudizi e le previsioni sulla situazione personale degli intervistati segnano, invece, un netto miglioramento rispetto allo scorso mese, particolarmente dovuto alle opinioni sul risparmio. Le valutazioni sulle future possibilità di effettuare risparmi recuperano, infatti, quasi completamente la fortissima flessione di aprile, passando a -64 da -83 (il saldo era pari a -57 in marzo). I consumatori inoltre esprimono giudizi marcatamente favorevoli riguardo alla convenienza presente del risparmio, con il saldo che aumenta da 125 a 138, massimo storico dell indagine. Le valutazioni circa il bilancio familiare rimangono stabili ed orientate alla prudenza (il saldo è pari ad 1 come in aprile); recuperano tuttavia moderatamente sia i giudizi sulla situazione economica della propria famiglia (da -44 a -40) sia le attese personali per i prossimi dodici mesi (da -14 a -13). I consumatori si mantengono tuttavia pessimisti circa la convenienza attuale all acquisto di beni durevoli, con il saldo che si posiziona a -93 (era -92 in aprile), né mostrano segnali di disponibilità riguardo alle intenzioni future d acquisto, con il saldo ponderato grezzo che diminuisce da -4 a - 5. La fiducia dei consumatori su base territoriale La ripresa della fiducia dei consumatori registrata a livello nazionale è la sintesi di andamenti differenziati sul territorio: l indice risulta in miglioramento nel Nord e nel Mezzogiorno mentre è in lieve calo nel Centro. A migliorare sono soprattutto i giudizi e le previsioni sulla situazione economica personale e le opinioni sul quadro corrente mentre segnali contrastanti provengono dalle valutazioni sul quadro economico generale e da quelle sul quadro futuro. Nord Ovest: la fiducia recupera nel Nord Ovest passando da 109,3 a 110,8 riportandosi sui livelli dello scorso settembre. L aumento dell indice è dovuto soprattutto al deciso miglioramento delle valutazioni sul quadro economico personale, su quello corrente e su quello futuro. Le opinioni sul quadro economico generale, pur essendo ottimiste, registrano un incremento più contenuto. Nord Est: anche in questa ripartizione l indice della fiducia torna a migliorare: l indicatore sale passando da 110,7 a 111,9 riportandosi, anche in questo caso, sui livelli dello scorso settembre; il recupero della fiducia è dovuto ad un ottimismo diffuso delle opinioni sulla situazione economica personale e ad un recupero di fiducia su quadro corrente. Invece, risultano improntate al pessimismo sia le valutazioni sulla situazione economica generale sia quelle sul quadro futuro. Centro: nel Centro la fiducia scende per il secondo mese consecutivo, passando da 109,6 a 109,2 e rimanendo ancora sui livelli medi dello scorso agosto; il peggioramento dell indicatore è correlato ad un deterioramento massiccio delle valutazioni sul quadro economico generale e di quelle sul quadro futuro; invece sono improntate all ottimismo le opinioni sul quadro personale e su quello corrente. Mezzogiorno: il Mezzogiorno è la ripartizione in cui l indicatore della fiducia registra l incremento più marcato: l indice sale da 105,5 a 108,8 portandosi sui livelli di giugno In questo caso il miglioramento dell indice è essenzialmente dovuto ad un diffuso ottimismo delle opinioni sul quadro economico personale e su quello corrente, mentre è più contenuto il recupero delle valutazioni sul quadro economico generale e su quello futuro. Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 16

17 GIORNALEDIBRESCIA.it SEQUESTRATI DAL NAS, NOTA DI GREENPEACE Flero, gnocchi di riso cinesi all Ogm FLERO - Gnocchi cinesi a base di riso transgenico illegali. I carabinieri del Nas di Brescia, al comando del luogotenente Giuseppe Scaletta, ne hanno sequestrate confezioni di circa 40 chilogrammi ciascuna nel deposito in uso ad un azienda di import-export gestita da cinesi, a Flero. L intervento dei militari, che dipendono dal Ministero della Salute, risale ai primi giorni di maggio. Le analisi svolte all Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) di Roma, dove sono stati inviati campioni del prodotto, hanno confermato che i generi alimentari in questione contengono un Ogm risultato illegale in Italia. Tutto è stato dunque posto sotto sequestro. Secondo l associazione ambientalista Greenpeace, che ha diffuso ieri la notizia del sequestro successivamente confermata da fonti investigative, «il prodotto contenuto nelle confezioni è risultato positivo alla presenza di riso transgenico illegale Bt63». Per la stessa associazione, «la scoperta di riso Ogm illegale in prodotti di provenienza cinese venduti in Italia evidenzia un grave problema di contaminazione dai contorni incerti». «Si tratta di riso transgenico illegale - prosegue la nota di Greenpeace - mai approvato da nessuna autorità al mondo. Probabilmente è solo la punta dell iceberg, dato che potrebbero essere contaminati prodotti contenenti riso di ogni genere, dagli alimenti per bambini allo yogurt». «Sono notizie molto preoccupanti - avverte Federica Ferrario, responsabile della Campagna Ogm di Greenpeace -. Per questo, da tempo, abbiamo scritto ai ministri competenti perchè in Italia ed in Europa vengano adottate immediatamente tutte le misure necessarie - controlli, ritiri immediati, un sistema di monitoraggio per i Paesi ad alto rischio di contaminazione - per bloccare questa contaminazione». «Per tutelare i consumatori - conclude Ferrario - è necessario rendere immediatamente pubbliche tutte le informazioni sui prodotti sequestrati: marca, tipo di prodotto, azienda importatrice». Secondo Greenpeace, «il riso Ogm illegale è stato modificato per essere resistente agli insetti e contiene una proteina, la Cry1Ac, che ha già prodotto reazioni allergiche nei topi». Greenpeace chiede inoltre al Governo italiano di adottare misure immediate per proteggere i consumatori, fornendo tutte le informazioni necessarie per evitare i prodotti contaminati e prevenendo futuri ingressi di riso illegale in Italia NUOVE NORMATIVE Latte crudo, la Regione introduce limiti più severi per il commercio MILANO - L Assessorato alla sanità della Regione Lombardia ha emanato una circolare con cui si regolamenta la commercializzazione del latte crudo vaccino. Questo tipo di latte, non avendo subito alcun trattamento termico, è particolarmente deperibile, deve essere conservato al fresco (circa 4 gradi) e deve essere consumato nel più breve tempo possibile, meglio se entro le 24 ore dalla produzione. La vendita di latte crudo ha ripreso piede con l installazione di distributori automatici posti sia in allevamento che al di fuori e alimentati direttamente dai produttori. La circolare regionale introduce limiti più severi per la commercializzazione del latte crudo, spiega le tecniche per il controllo delle macchine erogatrici, indica i provvedimenti da adottare nel caso di superamento dei limiti igienico-sanitari e obbliga ad alcune note informative per i consumatori. Il limite di accettabilità dei germi a 30 gradi non deve superare il contenuto di per millilitro e le cellule somatiche devono essere inferiori alle per millilitro. Le sostanze inibenti non devono superare i limiti del regolamento Cee n. 2377/90. Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 17

18 ISTAT.it 23 maggio 2007 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Marzo 2007 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di marzo 2007 l'indice generale del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio, con base 2000=100, è risultato pari a 104,8 con un aumento del 2,6 per cento rispetto allo stesso mese dell anno precedente. La crescita tendenziale relativa al totale delle vendite è la sintesi di risultati positivi che hanno riguardato sia le vendite di prodotti alimentari (più 3,6 per cento) sia quelle di prodotti non alimentari (più 2,0 per cento). Per una migliore interpretazione degli indicatori qui presentati occorre considerare che essi si riferiscono al valore corrente delle vendite e incorporano, quindi, la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi. A marzo 2007 l indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio, pari a 109,6, ha registrato un incremento dello 0,5 per cento rispetto al precedente mese di febbraio. Il valore delle vendite di prodotti alimentari, il cui indice destagionalizzato è risultato pari a 117,1, ha registrato una variazione dello 0,8 per cento rispetto al mese precedente; il valore delle vendite di prodotti non alimentari, il cui indice destagionalizzato è risultato pari a 104,8, è aumentato in termini congiunturali dello 0,3 per cento. Analisi secondo la forma distributiva L aumento tendenziale pari a 2,6 per cento del valore del totale delle vendite è la risultante di variazioni positive sia delle vendite della grande distribuzione (più 3,5 per cento), sia di quelle delle imprese operanti su piccole superfici (più 2,0 per cento). La dinamica delle vendite della grande distribuzione è risultata più favorevole rispetto a quella delle vendite delle imprese operanti su piccole superfici sia per i prodotti alimentari (più 3,6 rispetto a più 3,3 per cento) sia per i prodotti non alimentari (più 2,9 rispetto a più 1,8 per cento). Nel primo trimestre del 2007 il valore del totale delle vendite ha registrato un aumento tendenziale dell 1,0 per cento per le vendite sia della grande distribuzione sia delle imprese operanti su piccole superfici. Anche le vendite di prodotti alimentari e quelle di prodotti non alimentari hanno segnato, nel confronto tendenziale relativo ai primi tre mesi dell anno, una crescita dell 1,0 per cento. Nel mese di marzo 2007 tutte le forme di vendita della grande distribuzione hanno registrato variazioni tendenziali positive (Tabella 3). Gli incrementi più elevati hanno riguardato gli hard discount (più 6,7 per cento), i supermercati (più 3,4 per cento) e gli ipermercati (più 3,2 per cento). Nel periodo gennaio-marzo 2007 tutte le tipologie della grande distribuzione hanno segnato, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, un aumento del valore delle vendite, ad eccezione degli ipermercati che hanno subito una flessione dello 0,7 per cento. Gli hard discount hanno registrato l incremento di maggiore entità (più 4,1 per cento), seguiti dagli altri specializzati (più 3,4 per cento). Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 18

19 Analisi secondo la dimensione delle imprese Con riferimento alla dimensione delle imprese (Tabella 4), nel mese di febbraio 2007 il valore delle vendite ha registrato aumenti tendenziali del 2,5 per cento nelle piccole imprese, 1,1 per cento nelle medie imprese e 3,3 per cento nelle grandi imprese. Nel primo trimestre del 2007 il valore delle vendite ha segnato, rispetto allo stesso periodo del 2006, variazioni positive dello 0,8 per cento nelle piccole imprese e nelle medie imprese e dell 1,3 per cento nelle grandi imprese. Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 19

20 Analisi secondo la tipologia merceologica dei prodotti non alimentari Con riferimento al valore delle vendite di prodotti non alimentari, nel mese di marzo 2007 (Tabella 5) si sono registrati incrementi nella totalità dei gruppi di prodotti. Gli aumenti più elevati hanno riguardato i gruppi di calzature, articoli in cuoio e da viaggio (più 3,8 per cento), abbigliamento e pellicceria (più 3,4 per cento) e utensileria per la casa e ferramenta (più 3,3 per cento). Nei primi tre mesi del 2007 gli incrementi tendenziali più consistenti hanno riguardato i gruppi calzature, articoli in cuoio e da viaggio (più 2,4 per cento) e utensileria per la casa e ferramenta (più 2,3 per cento), mentre l unica variazione negativa ha riguardato il gruppo altri prodotti (meno 0,4 per cento). Giorni di apertura dichiarati dalle imprese commerciali Nel mese di marzo 2007 le imprese al dettaglio hanno dichiarato un numero medio di giorni di apertura pari a 26,4. Gli esercizi della grande distribuzione sono rimasti aperti, in media, per 27,1 giorni e le imprese operanti su piccole superfici per 26,0 giorni. Rispetto a marzo 2006 il numero medio dei giorni di apertura è rimasto invariato per le imprese della grande distribuzione ed è diminuito di 0,1 giorni per le imprese operanti su piccole superfici. Documento da Web ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile 20

LIBERALIZZAZIONI E MERCATO: PROSPETTIVE DELL INFORMAZIONE

LIBERALIZZAZIONI E MERCATO: PROSPETTIVE DELL INFORMAZIONE LIBERALIZZAZIONI E MERCATO: PROSPETTIVE DELL INFORMAZIONE Allarme prezzi e osservatori: l esperienza della Provincia di Rovigo Rosalba Sterzi Il dibattito sui prezzi e il progetto Istat/Provincia di Rovigo

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 9 maggio 2014 marzo 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A marzo 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto a febbraio. Nella media del trimestre gennaio-marzo

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 luglio 2015 Maggio 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Allo scopo di fornire informazioni statistiche integrate, a partire dalla diffusione odierna, il comunicato è arricchito di un paragrafo

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

Indice dei prezzi al consumo in Italia e in Toscana a marzo 2016. I confronti su scala nazionale.

Indice dei prezzi al consumo in Italia e in Toscana a marzo 2016. I confronti su scala nazionale. Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica 14 Aprile 2016 Indice dei prezzi al consumo in Italia e in Toscana a marzo 2016. I confronti su

Dettagli

Flash Industria 4.2011

Flash Industria 4.2011 15 febbraio 2011 Flash Industria 4.2011 Nel quarto trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -1,4 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo

Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100)

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) capitolo 12 prezzi Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) Capitoli Numeri indici Varizioni medie annue

Dettagli

Conti economici trimestrali III trimestre 2007

Conti economici trimestrali III trimestre 2007 Conti economici trimestrali III trimestre 2007 7 dicembre 2007 Nel terzo trimestre del 2007 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretto per gli

Dettagli

OSSERVATORIO ECONOMICO

OSSERVATORIO ECONOMICO Nell ultimo trimestre del 2013 gli indicatori di produzione (-5,8%), fatturato (-5,1%), ordinativi (-7,3%) e export (-0,4%) si riportano a valori sostanzialmente simili a quelli del secondo trimestre,

Dettagli

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%)

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Pubblicato dall Istituto di Statistica il bollettino di maggio. Crescono su base annua i numeri delle aziende

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Crisi e mercato del lavoro in provincia di Bergamo. Manuela Samek Lodovici Bergamo, 1 dicembre 2009

Crisi e mercato del lavoro in provincia di Bergamo. Manuela Samek Lodovici Bergamo, 1 dicembre 2009 Crisi e mercato del lavoro in provincia di Bergamo Manuela Samek Lodovici Bergamo, 1 dicembre 009 Gli indicatori strutturali Nel I semestre 009 la crisi colpisce soprattutto l occupazione maschile Tasso

Dettagli

Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività

Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività 4 gennaio 2012 Dicembre 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di dicembre, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ Deliberazione n. 763 del 07/08/2014 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Oggetto: Indizione avviso pubblico per il conferimento

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con

Dettagli

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al

Dettagli

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil

La congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil La congiuntura italiana N. 6 LUGLIO 2015 Secondo i dati congiunturali più recenti la lieve ripresa dell attività economica nel primo trimestre sta proseguendo. Tuttavia le indicazioni degli indicatori

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level

Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level Studi e Analisi presenta elaborazioni e indagini prodotte dal Centro Studi nei suoi ambiti d interesse Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level Terzo trimestre 2007 a cura di Maria Grazia

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015

LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015 VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO MISURE/62 Luglio Introduzione Nel il mercato

Dettagli

Capitolo 4 - Prezzi Annuario Statistico 2011

Capitolo 4 - Prezzi Annuario Statistico 2011 L'inflazione a Udine (misurata dal NIC, ovvero l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività) per il 2011 è, in media d'anno, di +2,7%; il dato è in crescita rispetto al 2010 (+1,8%), ma si

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE Pagina 1 di 5 Documenti collegati comunicato stampa Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 13 aprile 2007 Delibera n. 88/07 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA

Dettagli

Circolare Medì del 13.11.2012 A cura di Riccardo Izzo Responsabile dell Organismo

Circolare Medì del 13.11.2012 A cura di Riccardo Izzo Responsabile dell Organismo Circolare Medì del 13.11.2012 A cura di Riccardo Izzo Responsabile dell Organismo Indice Corsi p. 4 Protocolli d intesa con i Comuni. La mediazione con gli Enti Pubblici p. 5 Convenzioni con ordini Professionali

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Gennaio 2012. Dati provvisori. 3 febbraio 2012

PREZZI AL CONSUMO. Gennaio 2012. Dati provvisori. 3 febbraio 2012 3 febbraio 2012 Gennaio 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di gennaio, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

UTILIZZO E LIVELLO DI SODDISFAZIONE VERSO I PRINCIIPALI STRUMENTI DI E-GOVERNEMENT TRA I CONSUMATORI ITALIANI.

UTILIZZO E LIVELLO DI SODDISFAZIONE VERSO I PRINCIIPALI STRUMENTI DI E-GOVERNEMENT TRA I CONSUMATORI ITALIANI. 29 marzo 2012 Anno 2011 USO DELL E-GOVERNMENT DA PARTE DI CONSUMATORI E IMPRESE L Istat, in collaborazione con il Dipartimento per l innovazione tecnologica (Dit), ha svolto nel 2011 un indagine sull utilizzo

Dettagli

Maggio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Maggio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 30 maggio 2014 Maggio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di maggio 2014, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

Variazione % tendenziale 2,9 1,1. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29

Variazione % tendenziale 2,9 1,1. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29 La produzione industriale in Italia cresce del 2,9% ad ottobre 2015. L industria automotive è tra i comparti che registrano la maggiore crescita da inizio anno: +28,5%. Secondo i dati diffusi da ISTAT,

Dettagli

FIDUCIA DEI CONSUMATORI

FIDUCIA DEI CONSUMATORI 23 Dicembre 213 Dicembre 213 FIDUCIA DEI CONSUMATORI A dicembre l indice del clima di fiducia dei consumatori in base 25= diminuisce a 96,2 da 98,2 del mese di novembre. Migliorano i giudizi sulla componente

Dettagli

Flash Industria 3.2011

Flash Industria 3.2011 08 novembre 2011 Flash Industria 3.2011 Nel terzo trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una crescita del +2,0 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Conti economici trimestrali II trimestre 2009

Conti economici trimestrali II trimestre 2009 10 settembre 2009 Conti economici trimestrali II trimestre 2009 In conformità con i requisiti del programma SDDS del Fondo monetario internazionale, l Istat diffonde un calendario annuale dei comunicati

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel settore dei Servizi, come noto, sono presenti realtà produttive molto varie e tra loro non omogenee. Il settore ha dato nel complesso segni di

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio

Dettagli

Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività

Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività 28 febbraio 2014 Febbraio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di febbraio 2014, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel secondo trimestre del 2003 è continuato il trend negativo per domanda e occupazione. Il fatturato è rimasto sui livelli precedentemente raggiunti.

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Sommario I principi di riferimento... 2 Misurazione dei risultati delle strutture ante D.L. n. 78/2010...

Dettagli

Compravendite immobiliari e mutui III trimestre 2010

Compravendite immobiliari e mutui III trimestre 2010 9 marzo 2011 Compravendite immobiliari e mutui III trimestre 2010 L Istat diffonde i dati, relativi al terzo trimestre 2010, delle convenzioni contenute negli atti notarili inerenti sia la compravendita

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

UD 6.2. Misurare il costo della vita

UD 6.2. Misurare il costo della vita UD 6.2. Misurare il costo della vita Inquadramento generale Tutti sappiamo, dalla nostra esperienza quotidiana, che il livello generale dei prezzi tende ad aumentare nel tempo. Dato che il PIL è misurato

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali.

Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali. Circolare 10 febbraio 2016 n. 101 Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali. (G.U. 18 febbraio 2016, n. 40) Emanata

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI DELLA BANCA D ITALIA CONFERMANO LA SITUAZIONE DI CRITICITA PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. ANCE SALERNO: EDILIZIA, CREDITO SEMPRE DIFFICILE Le sofferenze sui crediti totali

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE

REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE 75 REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 105/I0029624P.G. NELLA SEDUTA DEL 27/04/2004 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2012 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 1.675 unità. Alla fine di marzo

Dettagli

«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO

«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO «FOCUS» ANIA: R.C. AUTO -- Numero 2 -- Marzo 2004 STATISTICA TRIMESTRALE R.C. AUTO () EXECUTIVE SUMMARY Con la disponibilità dei dati per l intero 2003 relativi ad un campione di imprese esercitanti il

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 23 dicembre 2015 Ottobre 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A ottobre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un incremento del 2,0% rispetto a settembre, con variazioni

Dettagli

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL USURA. Nota metodologica

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL USURA. Nota metodologica RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL USURA Nota metodologica La legge 7 marzo 1996, n. 108, volta a contrastare il fenomeno dell usura, prevede che siano resi

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015 Via Mario Angeloni, 80/A 06124 Perugia Posta certificata aur@postacert.it Sito web: www.aur-umbria.it INDICE n. pagina Premessa 3 Parte I

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

CONTO ECONOMICO TRIMESTRALE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

CONTO ECONOMICO TRIMESTRALE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 9 gennaio 2014 III trimestre 2013 CONTO ECONOMICO TRIMESTRALE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Indebitamento, saldo primario, saldo corrente, entrate totali, uscite totali Nel terzo trimestre 2013 l indebitamento

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: N. 2007/120811 Disposizioni in materia di individuazione dei criteri utili per la determinazione del valore normale dei fabbricati di cui all articolo 1, comma 307 della legge 27 dicembre 2006, n. 296

Dettagli

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE BRIANZA in qualità di Emittente CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARATE

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

Clima di fiducia del mercato immobiliare nei capoluoghi lombardi 1

Clima di fiducia del mercato immobiliare nei capoluoghi lombardi 1 Clima di fiducia del mercato immobiliare nei capoluoghi lombardi 1 Mercato residenziale Mercato della compravendita Nell ultimo periodo il mercato della compravendita di abitazioni nei Capoluoghi Lombardi

Dettagli

Modello di contratto. Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale

Modello di contratto. Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale Modello di contratto Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale MODELLO DI CONTRATTO DI APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E IL DIPLOMA PROFESSIONALE ex art. 3, d.lgs. n. 167/2011... [Datore

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 23 giugno 2015 Aprile 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Ad aprile il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra una diminuzione dello 0,6% rispetto a marzo, con variazioni

Dettagli

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni.

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Quali sono le aspettative delle imprese, come le imprese riconoscono e valorizzano la qualità dell'offerta: l'esperienza

Dettagli

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari

Dettagli

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) 1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 25 LUGLIO 2013 324/2013/E/GAS CONTROLLI TECNICI DELLA QUALITÀ DEL GAS, PER IL PERIODO 1 OTTOBRE 2013 30 SETTEMBRE 2014 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Nella riunione del 25 luglio

Dettagli

delle Partecipate e dei fornitori

delle Partecipate e dei fornitori ... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014

Dettagli