CAP 9 PRIVATIZZAZIONI E NUOVI ATTORI. La rincorsa frenata

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1 CAP 9 PRIVATIZZAZIONI E NUOVI ATTORI La rincorsa frenata 1

2 L adesione all unione monetaria e il risanamento obbligato La decisione di entrare nell unione economica e monetaria comportò una manovra finanziaria di grosse dimensioni che ridusse drasticamente il debito pubblico e riportò l inflazione dal 4 all 1,7% Si intervenne in 3 ambiti: Interventi a sussidio delle imprese, in particolare al sud Privatizzazione delle imprese pubbliche e liberalizzazione dei servizi pubblici Ridefinizione delle normative sulla corporate governance = norme sulla trasparenza dei bilanci e obblighi nei confronti degli azionisti di minoranza 2

3 Si riapre una stagione di programmazione di interventi pubblici in particolare su tre fronti: 1. Definizione delle aree, delle regole e dei progetti con cui attribuire i fondi messi a disposizione per il sud alla luce della ridefinizione dei fondi strutturali per lo sviluppo di aree meno favorite della Comunità (DG min del Tesoro) 2. Specificazione di obiettivi e regole con cui attribuire sussidi alle imprese per l innovazione e lo sviluppo industriale (direzione ragioneria generale e bilancio) 3. Individuazione di modalità e tempi di privatizzazione delle imprese pubbliche, in particolare dell Iri (dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione) 3

4 Si avvia un azione di coordinamento fra le regioni per definire quadri di programmazione di progetti per il Mezzogiorno e le aree arretrate del centro-nord Programmazione negoziata: Pro: le regioni definiscono una programmazione con parametri e metodi valutabili a livello nazionale e comunitario Contro: spesso i programmi sono ripetitivi con forme di incentivazione a imprese invecchiate e deboli L Italia aveva un esperienza negativa nell utilizzo dei fondi comunitari per lo sviluppo Fino agli anni Novanta ha speso solo in parte i fondi per le aree depresse perché era abituata a sussidi direttamente alle imprese 4

5 La programmazione negoziata ha spinto le regioni a ragionare per progetti obbligandosi a rendere conto all UE delle proprie realizzazioni Il Mezzogiorno torna al centro di molti interessi Nonostante i passi avanti realizzati dal Meridione: rete di università, centri di ricerca e produzione di livello tecnologico (STMicroelectronics e università di Catania) l Italia ha comunque continuato a privilegiare le specializzazioni consolidate nei settori più tradizionali anziché puntare sullo sviluppo di nuovi prodotti 5

6 La chiusura dell Iri e la liberalizzazione delle telecomunicazioni Nel quadro di risanamento e modernizzazione richiesto per l entrata in Europa nell unione monetaria un ruolo cruciale l ha assunto la politica delle privatizzazioni dell Iri e il suo scioglimento Nel 1997 Ciampi (min del Tesoro) dà mandato all Iri di privatizzare tutte le partecipazioni, liquidare quelle non privatizzabili e cessare l attività dell istituto entro il 30 giugno 2000 L Italia violava alcune norme comunitarie in materia di aiuti di stato 1997 ceduto l intero comparto telefonico Telecom venne scorporata e trasferita al Tesoro che collocò sul mercato le partecipazioni azionarie attribuendo all Iri i controvalori a copertura delle perdite pregresse 6

7 1997 viene venduta ai Benetton la Maccarese (azienda agricola con terreni edificabili, I tentativo fallito di privatizzazione) 1997 si completa la privatizzazione della Banca di Roma 1997 Cessione del 45% degli Aeroporti di Roma 1998 viene ricapitalizzata Alitalia (aumento di capitale in parte riservato ai dipendenti, in parte a investitori italiani e stranieri): l Iri passa dall 85 al 53% 1998 si riassetta il quadro societario del comparto marittimo: si privatizzano le compagnie Italia di Navigazione e Lloyd Triestino 1998 si definisce il nuovo piano industriale di Finmeccanica che porta oltre ad un aumento di capitale ad un riassetto del gruppo nei comparti: aerospaziale, difesa, elettronica, trasporti, energia 7

8 Si avvia un piano di alleanze internazionale che ha permesso un rafforzamento patrimoniale del gruppo anche attraverso l integrazione con STMicrioelectronics (leader nei semiconduttori) 2000 la quota dell Iri di Finmeccanica viene ceduta sul mercato (più importante collocamento dell Iri) 1999 la Finmare viene posta in liquidazione e Tirrenia assume il ruolo di capogruppo del settore cabotiero 2000 si privatizza Autostrade con offerta globale e cessione diretta ad un nucleo stabile del 30% del capitale Edizione Holding dei Benetton, Fondazione della Cassa di Torino, Autopistas Catalanas e Brisa (società autostradali catalane e portoghesi), Ina (posseduta da Unicredit e Generali) + soci minori (Antonveneta e imprenditori bolognesi) 8

9 I Benetton avevano già acquistato dall Iri SME, Maccarese, Autogrill 2000 si cede Cofiri la holding di servizi finanziari e assicurativi del gruppo per 975mld 2000 si avviano le prime privatizzazioni per Fincantieri e Tirrenia Per effetto di queste operazioni l Iri chiude nel 2000 con 8.328mld di utili e l annullamento della posizione debitoria (1992 pari a 72mila miliardi, inizio della fase di cessione dell Iri) 9

10 In totale vengono restituiti al Tesoro miliardi All atto dello scioglimento le partecipazioni residue erano: RAI (99,55%), Tirrenia (95% + Fintecna 5%), Fincantieri (83%), Alitalia (53%) Viene meno uno dei perni regolatori del sistema industriale italiano 10

11 Venne ceduta inoltre la maggioranza dell Eni, quote dell Enel e quote di imprese pubbliche locali (Azienda elettrica milanese, ACEA di Roma) Le privatizzazioni di Credit e Imi coinvolsero 300 e 370mila sottoscrittori, ACEA , Autostrade, BNL, Finmeccanica e Eni più di 1,5 milioni, Telecom e Monte Paschi più di 2 milioni, Enel quasi 4 milioni Il Governo riduce le emissioni di buoni del Tesoro e si sviluppa il mercato azionario italiano Le quote cedute a trattativa privata a gruppi di imprese familiari, cresciute nei distretti come imprese manifatturiere, le fa entrare sul mercato borsistico e le fa diversificare rispetto alle loro attività tradizionali (Benetton) 11

12 Le imprese cedute dall Iri capitalizzavano il 33,9% dell intera capitalizzazione di borsa L Italia è ricorsa all offerta pubblica più di qualsiasi altro paese europeo (valori simili li ha raggiunti la GB nel periodo ) La vendita della Telecom ha dato avvio ad una politica di liberalizzazione nel settore telefonico che ha portato a: cessione di 4 licenze per telefoni cellulari di prima generazione, 5 per telefoni di seconda generazione (UMTS), 7 per telefonia fissa nazionale, 70 di telefonia fissa locale La liberalizzazione del settore telefonico ed energetico diventano l occasione per una riorganizzazione del capitalismo italiano 12

13 Si presentano cordate del tutto eterogenee: Colaninno, Gnutti, Monte Paschi, Interbanca, Antonveneta, fondi stranieri e vecchie famiglie che hanno ceduto le attività storiche (Falck, Gazzoni), assicurazioni Unipol Con questa cordata Colaninno entrò in Olivetti (che si era orientata verso la telefonia fissa con Infostrada e in quella mobile con Omnitel in società con Mannesmann). Poi assaltò Telecom. Omnitel venne ceduta ad un partner tedesco nel frattempo acquistato dall inglese Vodafone Questo gruppo sconfigge Fiat nell Opa 2001 si ha un nuovo riassestamento: Fiat con un Opa assume il controllo della nuova Montedison 13

14 Tronchetti Provera con Benetton ha acquistato il controllo di Bell e quindi di Olivetti e a cascata di Telecom, Tim, Pagine Gialle Nuove cordate partecipano alle gare per i telefoni mobili di seconda generazione Diversamente da quanto avviene all estero in Italia resta una forte preminenza di famiglie 14

15 Attori e scenari al vertice dell industria italiana Negli anni Novanta si concretizzano grandi cambiamenti nello scenario italiano: Le privatizzazioni e la scomposizione dell Iri in una varietà di gruppi industriali e bancari L affermazione di nuovi imprenditori dai distretti industriali La riorganizzazione dei vecchi gruppi familiari Emerge il settore dei servizi pubblici: energia, acqua e gas, non esposto alla concorrenza internazionale. Diviene l area di traino dell industria Massimo di crescita dei consumi, ridotta competizione, sostenuta innovazione tecnologica 15

16 Si rivolgono verso i servizi sia i gruppi storici che i nuovi entranti nel comparto industriale: Montedison abbandona la chimica e si orienta verso i servizi telefonici locali e l energia I Benetton diversificano acquisendo dall Iri: Autogrill, SME, Maccarese, Autostrade e dalle ferrovie la società Grandi Stazioni + i supermercati GS, la catena Host Marriott Mediaset e British Telecom danno vita a Blutel (che si ritira poi dalla gara per l UMTS) Tronchetti Provera acquisisce il controllo di Hopa e dunque Olivetti e Telecom Tiscali: Soru nasce come immobiliarista fonda Tiscali nel 1999 nel settore dei servizi internet e si quota in borsa con una capitalizzazione che supera nei giorni del boom quella della FIAT 16

17 Poi fa alleanze con gruppi cinesi e olandesi Nel 2004 si tengono le elezioni per la scelta del governatore della Sardegna e Soru viene eletto. Lo stesso anno presenta le dimissioni come presidente e come amministratore delegato di Tiscali e sceglie un manager olandese Cambia radicalmente la strategia aziendale. Vende quasi tutte le sue controllate estere per focalizzarsi solo sui mercati in cui è molto forte come base-clienti per poter competere con le maggiori società di quei mercati. Si focalizza quindi solo in Italia e GB Anche le municipalizzate fanno alleanze con imprese italiane e straniere 17

18 ACEA si trasforma in Spa, il Comune di Roma cede il 47% delle azioni al mercato, si consolida nel settore dell acqua e entra nelle telecomunicazioni con Ifi e una telefonica spagnola acquisendo licenze per la città di Roma ed altre grandi città e per cellulari di seconda generazione Analogamente fanno AEM di Milano e Seabo di Bologna Confronto fra le maggiori imprese alla fine degli Ottanta e alla fine degli anni Novanta 18

19 1989 Iri FIAT Eni Enel Efim e joint venture di Eni, Enimont, Fintermica Agnelli Pirelli Mondadori Barilla Burgo Falck Rizzoli Marzotto Pesenti (Italcementi) Emergono: Ferruzzi che ingloba Montedison, De Benedetti (controlla Olivetti, Berlusconi (Fininvest), Benetton 1999 Ifi-FIAT Eni Olivetti (che ingloba Telecom) Enel Iri Compart-Montedison Pirelli Poste italiane Parmalat Esso IBM Rinascente Edizioni holding (Benetton) Ferrovie dello stato Autogerma Riva acciaio Gruppo GS Fininvest Omnitel 19

20 Nel 2000 il gruppo Agnelli penetrando in altri settori ottiene un fatturato del 40% superiore a Eni, doppio di Olivetti-Telecom, più di 4 volte Compart-Montedison (Mediobanca, Banca di Roma, Banca Intesa, Italmobiliare, Generali ), 10 volte i gruppi Pirelli e Parmalat Eni e Telecom presentano profitti e capitalizzazioni di borsa nettamente superiori a quelle di Fiat Tolte le pubbliche (Enel, Poste e Ferrovie) e le straniere le altre sono imprese private: famiglie con patto di sindacato = possedute e governate da un gruppo familiare alleato stabilmente con altri soci vincolati da un accordo (azionariato stabile: Benetton 69,34%, Pirelli 58,69%, Mediaset 67,22%...) 20

21 Vertice dell industria italiana concentrato su una struttura proprietaria riferita a gruppi familiari (banche marginalmente presenti nel controllo delle imprese) 21

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