MERCATO MORATTI HA INDIVIDUATO IL FUTURO ANTI BALOTELLI L INTER SCEGLIE ICARDI

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1 martedì 12 febbraio ,20 REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno anno 117 Numero numero 36 ITALIA Assicurazioni & Previdenza Contopolizza Dinamico Le sicurezze assicurative per l investimento di piccoli e grandi capitali! * Rendimento lordo 4% meno la quota fissa trattenuta pari all 1%. Al lordo della tassazione sulle plusvalenze. Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo. Rendimento PREFIN PLUS 3%* UNIQA Previdenza SpA - Milano - Aut. D.M del 23/04/1988 (G.U. 117 del 20/05/1988) ANNUNCIO SHOCK 3 Il fulmine sulla basilica di San Pietro JUVESENZAPAURA ConilCeltic,laprimadiConte Il tecnico esordisce in Champions:«Non ci poniamo limiti». Matri Vucinic coppia d attacco nell andata dei quarti. SU ET: DEL BOSQUE PARLA DELLA COPPA BIANCHI, BOLDRINI, DI FEO, GARLANDO, GRAZIANO, OLIVERO, SACCHI, MANNHEIMER ALLE PAG IL PAPA SENEVA ERISCRIVE LA STORIA «Lemieforzenonsonopiùadatte»,hadetto Benedetto XVI. Solo sette i casi di rinuncia CONTICELLO, DELL ARTI, ESPOSITO ALLE PAGINE MERCATO MORATTI HA INDIVIDUATO IL FUTURO ANTI BALOTELLI L INTER SCEGLIE ICARDI L attaccante della Samp ha detto sì ai nerazzurri: in dirittura di arrivo anche l accordo fra i club. Milito,chehauncontrattofinoal 2014, potrebbe fargli da chioccia DALLA VITE, DI FEO, ELEFANTE PAG Mauro Icardi, 20 anni il 19 febbraio, argentino BARONCINI L EDITORE DELLA GAZZETTA Gruppo Rcs: 800 esuberi Il Comunicato sindacale APAGINA19 MILAN MENTRE GALLIANI BLOCCA ALLEGRI El Shaarawy: «Io e Balo non siamo incompatibili» BOCCI, DELLA VALLE, PASOTTO ALLE PAGINE ILCASO ILVINCITOREDI2GIRIINDIFFICOLTÀ Basso al processo Fuentes Imbarazzo e nuove carte RICCIAPAGINA24 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI Il Papa si dimette: «Al mercato di gennaio non sono arrivati i rinforzi che avevo chiesto». w >

2 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 PRIMO PIANO MERCATO Inter-Icardi rispost Ha scelto i nerazzurri L accordo con la Samp è in dirittura d arrivo Per l argentino, contratto fino al Costo dell operazione 15 milioni più premi: da stabilire solo le modalità di pagamento MATTEO DALLA VITE GIULIO DI FEO MILANO Decisiva la forte volontà del giocatore sul quale si era fiondato il Napoli L Inter ha in mano Icardi. Luglio non è domani ma è già vicinissimo, perché il club di Massimo Moratti si è mosso in maniera decisa e decisiva sul talento più brillante del campionato, l argentino ex Barça e amico di Leo Messi, il sampdoriano più quotato del momento, il centravanti che il Napoli ha tentato di strappare nell ultimo giorno di gennaio e che l Inter avrà per la prossima stagione. L operazione si farà per una cifra attorno ai milioni di euro più premi: e questo non significa affatto che Milito saluterà. Anzi. 4 I NUMERI 9 Le reti messe a segno da Icardi con la maglia della Sampdoria (20 le gare, 2 in B). Una nello scorso campionato di B, le altre 8 in questa stagione 3 I gol realizzati da Icardi con l Argentina. L attaccante ha disputato 5 gare con l Under 20: esordio il 14 agosto 2012 contro la Germania, mentre sono Giappone e Turchia (doppietta) le sue «vittime» Faccia da Progetto Dopo aver assestato il colpo-kovacic, e ben sapendo che Rocchi è una soluzione per l immediato, l Inter ha deciso di dare muscoli e talento al proprio reparto offensivo con qualcuno che sia il presente e di prospettiva: Icardi sta esplodendo adesso con colpi già sicuri ma pur sempre da perfezionare, il costo del suo cartellino si aggirerà attorno ai 15 milioni di euro, spesa ponderata e sensata perché il suo valore (tecnico e sul mercato) sarebbe destinato a impennarsi. Come quello di Kovacic, tassello che ha un chiaro profilo d investimento. Il progetto voluto da Moratti e guidato da Andrea Stramaccioni, Marco Branca e Piero Ausilio è perfettamente inquadrabile anche con lui, Mauro Icardi, vent anni fra una settimana, centravanti dinamico. Vero è che il Napoli non avrebbe totalmente mollato l idea di poterlo avere, ma oltre all assalto fallito a fine gennaio (aveva offerto 10 milioni) ha ancora il dubbio legato a Cavani (resta o va?) e il cruccio legato alla volontà (pesantissima) del giocatore. Voglio l Inter E la volontà di Icardi (il cui idolo è Batistuta) è l Inter: perché è cresciuto nel mito della colonia argentina, perché stare con Milito equivale a svegliarsi (e ovviamente allenarsi) con un enciclopedia del calcio, perché il suo profilo è perfettamente aderente alla nuova faccia che via via l Inter si sta dando. Insomma: se a fine gennaio non è stato fatto niente con il Napoli è anche perché il ragazzo (che fu convinto da Leo Messi a firmare per il Barcellona) ha in mente l Inter. E l Inter, capito questo, ha sgommato verso la chiusura dell affare anticipando la concorrenza anche europea milioni... Inter che, a fari spentissimi, ha già pianificato l affare che come ultimo ostacolo avrebbe solo la modalità di pagamento: in linea di massimo andrebbero 8 milioni cash alla Samp più una contropartita tecnica. Tutti gli indizi portano a Silvestre, che già nella sessione di gennaio era stato cercato (con secco rifiuto) dai blucerchiati. Poi è chiaro che la lista dei baby targati-inter è lunga e valida, e in quella lista potrebbe anche esserci un giocatore da prestito o comproprietà per limare ulteriormente le distanze fra i due club. Il valore totale di Icardi, insomma, si attesterebbe attorno ai milioni più premi, un affare da prospettiva e da attualità per il famoso rapporto qualità-prezzo, profilo che un pur top player come Edin Dzeko (per costi, richieste e una Champions che chissà se arriverà) non avrebbe offerto. L ipotesi di contratto per Icardi è fino al 2017 a un milione di euro a salire (ora ne guadagna lordi l anno): l argentino ha rifiutato il rinnovo Guadagnerà un milione di euro (a salire). Con lui ecco Campagnaro e forse Peruzzi dell attuale accordo fino al 2015 con la Sampdoria, scatenando di fatto Juventus (solo un sondaggio), Napoli e, in maniera decisiva, l Inter. Campagnaro, Peruzzi e... Inter che però non si ferma qui: fatta per Hugo Campagnaro in regime di svincolo con il Napoli, ma resta sempre viva l ipotesi legata ad un altro argentino, Gino Peruzzi, terzino classe 92 del Velez che è considerato l erede di Zanetti. Per chiudere, occhi su Vladimir Weiss, esterno offensivo slovacco del Pescara. Mettiamola così: l Inter si è messa avanti col lavoro. Il rinnovamento continua. v identikit & CARRIERA IL CASO DOPO I FATTI DI INTER-CHIEVO Cori razzisti contro Mario: multa. Moratti: «Mi spiace» Gli insulti a Balo costano euro alla società. «Ma che non capiti nel derby» MILANO I cori contro Mario Balotelli costano all Inter una multa. Il giudice sportivo di Serie A, Gianpaolo Tosel, ha inflitto un ammenda di 15 mila euro alla società nerazzurra per «avere i suoi sostenitori, al 41 del primo tempo e al 42 del secondo tempo, indirizzato a un calciatore di altra Società cori insultanti e costituenti espressione di discriminazione razziale». I cori erano stati «Balotelli figlio di p...», «Non ci sono negri italiani» entrambi seguiti da «uh uh». Che non si ripeta Detto che la sanzione è stata attenuata «per avere la Società concretamente operato con le forze dell ordine a fini preventivi e di vigilanza», ecco Massimo Moratti che si dissocia. «Me li hanno riferiti dice il numero uno dell Inter perché non capivo bene cosa dicessero. Mi dispiace tantissimo». Il 24 febbraio (tra due domeniche) sarà tempo di derby. «Ripeto continua Moratti : mi dispiace molto e spero che non succeda nel derby, assolutamente». Mario Balotelli e Massimo Moratti in una immagine del 2010 ANSA Gente che sa come fare Il numero uno interista ha risposto alla curva sullo striscione "Avanti con il progetto... ma non mancateci di rispetto": «Non so dove ho mancato di rispetto e quindi non ho capito bene. Avanti con il progetto mi va bene». Poi, ecco una disamina sulla vittoria. «La vittoria me l aspettavo continua Moratti, perché vedevo sia l allenatore sia i giocatori con la voglia di esprimersi così. Hanno fatto bene tatticamente per la partita che è stata. Poi, il ritorno di Milito, la partita di Cambiasso, insomma tutta gente che al momento giusto sa come fare». Deki e modulo La vittoria contro il Chievo ha visto il ritorno in campo di Dejan Stankovic che non giocava dal 2 maggio. Per lui, standing ovation da parte di San Siro. E una carezza da Moratti: «Il suo rientro ha tantissima importanza per il gruppo, si è visto anche dalla risposta del pubblico. Questo perché è un giocatore e un uomo che ha dato tantissimo all Inter e quindi gli siamo tutti molto affezionati. Al di là di questo, poi, è uno che sa giocare, e quindi è utilissimo». Contro il Chievo, Strama ha rimesso in pista Tridentone e difesa a 4. «Se il cambio di modulo sarà duraturo? Questo lo vedremo: penso che il tecnico abbia intenzione di farlo durare, poi farà quello che è necessario a seconda delle partite, di ciò che capiterà e a seconda degli uomini». m.d.v.

3 MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 a Balo d GLI ALTRI OBIETTIVI Da un argentino all altro IL BOMBER RITROVATO Tre nazionali per lui Il mondo di Mauro Vuole l Argentina ma Italia e Spagna... ALESSIO DA RONCH GENOVA E forte, giovane e porta fortuna. Tutti all inseguimento di Mauro Icardi, il ragazzo d oro della Sampdoria, l attaccante che ha messo a segno quattro gol in una partita a soli 19 anni, che ha fatto sette reti in poco più di un mese in questo 2013 appena cominciato, il centravanti che alla sua prima stagione nel calcio italiano è già a quota 8 centri in 1232 minuti giocati, l attaccante che significa vittoria, ogni volta che ha battuto un portiere avversario, contro Genoa, Juventus, Pescara e Roma, la Samp ha conquistato i 3 punti. Spiraglio azzurro Per questo oltre a tanti club si è scatenata la sfida tra nazionali e per questo Alejandro Sabella domenica, il selezionatore dell Argentina, era a Genova per osservarlo da vicino, per conoscerlo, per scoprirlo più a fondo, ma anche e soprattutto per fargli capire che non sarebbe il caso di cedere alla corte di Prandelli. Lui, Maurito, con la maglia dell Argentina ha già giocato anche se solo per impegni amichevoli, non l ha fatto a gennaio nell Under 20 solo perché la Samp gli ha impedito di rispondere alla convocazione ai campionati sudamericani. Stop imposto per i problemi fisici che tormentavano Pozzi e Maxi Lopez, stop al quale ha cercato di opporsi fortissimamente, ma che si è tramutato in una vetrina straordinaria e nella sua grande fortuna. Icardi è nato in Argentina, a Rosario, è tifoso del Newell s, idolatra Messi e ha in Batistuta un esempio. Lui insomma, si sente argentino, ma potrebbe giocare sia per la Spagna che per l Italia. In passato ci ha provato la prima, ma si è vista opporre un rifiuto netto. Ai complimenti di Prandelli, invece, Mauro ha lasciato aperto uno spiraglio: «Nel calcio ha ricordato con un sorriso non si può mai sapere». Cuore biancoceleste Quel che Sabella ha verificato, però, è il colore del cuore di Icardi, tutto bianco e celeste. A marzo l Argentina giocherà contro il Venezuela, il 22, e la Bolivia, il 26. La presenza del c.t. della seleccion a Marassi è stata una rassicurazione più grande di tutte le parole spese dopo. Un posticino per lui è pronto, e con quello anche qualche minuto di gioco, visto che se scendesse in campo ufficialmente non potrebbe più far parte di altre nazionali. Tutto bianco Mauro affronta il tutto come ha vissuto l impatto con la notorietà e la A: sereno, disinvolto, per nulla colpito dalla pressione mediatica. Più del futuro in nazionale ieri ha preferito raccontare agli amici e ai fans la sua gioia per essersi svegliato in un ambiente spettacolare. La neve, infatti, aveva imbiancato tutto. Lui non ci ha pensato su due volte, ha preso Lucky, il suo cane, gli ha piazzato una protezione verde e via a giocare. Felice e sorridente, come appare ogni volta sul campo, al cinema o al bowling. La scelta tra Argentina e Italia di sicuro non lo opprime. C è il cuore che indica la strada. S Hugo Campagnaro A luglio il 32enne uscirà dal Napoli a parametro zero per abbracciare l Inter degli argentini: e il rinforzo in difesa è servito S Vladimir Weiss Slovacco, classe 89, del Pescara: è nel mirino dei nerazzurri per luglio. Con lui, Gino Peruzzi, baby del Velez Sarsfield E Milito cosa farà? Se vuole c è un assist almeno fino al 2014 Massima libertà per il Principe, intrigato dall idea di restare ancora un anno: in coppia con Icardi e per farne un erede ANDREA ELEFANTE MILANO Paradossalmente il futuro di Icardi è legato a quello di Milito più di quanto quello del Principe lo sia all arrivo dell attaccante della Samp. Il fatto di trovare all Inter un modello come Milito, per il giovane Mauro sarebbe solo un incentivo in più, una garanzia di crescita. Il fatto di dover/poter accogliere Icardi nello spogliatoio nerazzurro non sarà per Milito una discriminante decisiva ai fini della sua permanenza all Inter: il Principe ha già fatto capire che il pensiero di fare coppia in campo con lui ma anche di accompagnare la crescita di un erede, tanto più se giovane e argentino, può essere preponderante sul fattore concorrenza, fermo restando un suo ruolo che non sia marginale a prescindere. Dice Moratti E proprio questo è il punto: la massima libertà che l Inter lascerà a Milito di decidere il suo futuro non è slegata da una precisa valutazione della sua centralità. L argentino non ha una posizione contrattuale vissuta dall Inter come un problema o una situazione da forzare e soprattutto non viene considerato ormai solo un giocatore dal grande passato, ma un centravanti che può avere ancora un presente, come sottolineato ieri anche da Moratti: «Il fatto che Milito segni significa che non c era bisogno di un suo sostituto: finché va bene Milito, e spero che duri ancora per tanto, non serve». Le tre ipotesi Moratti avrebbe potuto aggiungere «nell immediato», perché l arrivo a luglio di Icardi rientra nelle strategie del club. Ma prima di allora Inter e Milito torneranno a sedersi attorno a un tavolo per valutare le Diego Milito, 33 anni ANSA ipotesi di futuro: ancora un anno insieme, dunque fino alla naturale conclusione del contratto che scade nel 2014; un addio immediato, nel caso che il Principe preferisca anticipare il rientro in Argentina o comunque esaminare altre ipotesi professionali; addirittura un accordo «uno più uno» da studiare, con una permanenza in nerazzurro fino al 2015, con ovvia conseguente spalmatura dell attuale contratto, superiore ai 5 milioni annui. Il Principe presente Nel frattempo, dopo un mese e mezzo senza un centravanti «vero» (e forse 4-5 punti in meno, per questo), Stramaccioni si gode il Milito presente: quello che consente a Cassano e Palacio di avere meno «attenzioni» dei difensori e più spazi e garantisce ai centrocampisti uno sbocco dell azione, un terminale a cui dare la palla mettendo in banca un pallone protetto per far salire la squadra, una sponda, o un fallo subìto. Quello che fa gol belli e importanti come il 3-1 di domenica sera, ma fa anche giocare meglio la squadra. Hai detto niente. IN EUROPA LEAGUE Recupero Kovacic contro il Cluj: domani la risposta APPIANO GENTILE Domani Stramaccioni saprà se il debutto a San Siro di Mateo Kovacic è stato solo rinviato a Inter-Cluj di giovedì, o se sarà inevitabile riparlarne per il derby del 24 febbraio. Il croato ha saltato Inter-Chievo per una distorsione alla caviglia: infortunio che sabato non era sembrato così grave, tanto che il giocatore aveva concluso l allenamento, ma la cui evoluzione (l articolazione si è gonfiata in modo imprevisto nelle ore successive) ha consigliato di non rischiarlo l altro ieri sera. Scelta prudenziale replicata ieri Kovacic non si è allenato sul campo e che probabilmente lo sarà anche oggi, con un lavoro ancora parziale. Il tutto per provare a forzare domani: un test stabilirà se il tecnico potrà averlo a disposizione per la gara di Europa League, nella quale dovrebbero rivedersi Pereira, Guarin e forse Chivu e dovrebbe avere spazio da titolare Alvarez. Mateo Kovacic, 18 anni FORNASARI LOTTOMATICA SCOMMESSE S.R.L. - CONC. AAMS N del 28/03/2007 TUTTI I NUMERI PER GIOCARE IN ATTACCO. CHAMPIONS LEAGUE Martedì 12 febbraio ore CELTIC - JUVENTUS X 3.55 Gol squadra casa SI NO 2.20 GOL 1.83 BONUS DEL 50% SULLA PRIMA RICARICA CONTO FINO A 25 EURO NO GOL 1.83 Gol squadra ospite SI 1.17 NO 4.25 PARI 1.80 DISPARI 1.90 Under/Over 2.5 UNDER 1.70 La pianificazione degli eventi live potrebbe variare secondo il Programma Ufficiale Aams. Informati sulle probabilità di vincita e sul regolamento di gioco sui siti e e presso i punti vendita SCARICA LA NUOVA APP BETTER PER iphone E ANDROID E SCOMMETTI DOVE VUOI SU TUTTI GLI SPORT. OVER 2.00 le quote potrebbero subire variazioni

4 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013

5 PRIMO PIANO MERCATO MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 Napoli, mani su Nainggolan E parte l assalto a Damiao Radja Nainggolan, 24 anni, al Cagliari dal 2010 De Laurentiis ha già bloccato il centrocampista del Cagliari e il laziale Diakite. Ma la partita più importante è il dopo Cavani MIMMO MALFITANO NAPOLI Perdono sostanza le certezze del Napoli. Il mercato chiede decisione, vuole risposte immediate. Ma da queste parti, le trattative sono troppo laboriose, durano periodi più o meno lunghi e le possibilità che le operazioni vadano in porto si riducono di parecchio. Le indiscrezioni che arrivano dall ambiente interista, per esempio, danno per fatto il trasferimento di Mauro Icardi, il ventenne attaccante della Sampdoria, che a luglio diverrà un giocatore dell Inter: il Napoli l ha trattato nell ormai chiuso mercato invernale. La notizia è arrivata nello stesso momento in cui il club ha definito l ingaggio di Mobido Diakite, 25 anni, difensore della Lazio, che a luglio arriverà a parametro zero, essendo in regime di svincolo. Un operazione che non è stata gradita da Lotito e Tare, i dirigenti biancocelesti, che col giocatore stavano trattando il rinnovo del contratto. Diakite, ovviamente, arriverà a fine stagione. Le strategie Gli investimenti di Aurelio De Laurentiis sono già stati previsti, a prescindere dal risultato finale, cioè dalla conquista dello scudetto o dalla qualificazione alla prossima Champions League. Il presidente vuole una squadra che sia competitiva in ogni manifestazione, per il futuro. Ma certe trattative hanno bisogno di maggiore determinazione. Nei giorni scorsi s è parlato di un forte interessamento per Marco Verratti, il giovane talento in forza al Psg. Contemporaneamente, però, da Parigi è arrivata la smentita del giocatore che ha escluso un suo ritorno in Italia. Ma la Juventus di certo non mollerà la presa, resta la favorita, considerato pure la volontà dell ex centrocampista del Pescara, che non ha mai nascosto le sue simpatie per la capolista. L OBIETTIVO E LA CERTEZZA Vista Nainggolan Sarebbe potuto arrivare a gennaio, Radja Nainggolan, se Cellino non avesse preteso 15 milioni di euro, mentre l offerta di De Laurentiis era stata di 5 milioni subito e 7 da versare in estate. Insieme col centrocampista era stato seguito anche Davide Astori per rinforzare la difesa. Nessuna della due trattive è andata in porto, ma c è da giurare che i due giocatori del Cagliari saranno i primi acquisti del Napoli per la prossima stagione. Col presidente cagliaritano l accordo è già stato trovato, a luglio dovranno essere definiti gli ultimi dettagli. 1 1 Leandro Damiao, 23 anni, attaccante 2 Mobido Diakite, 25 anni, difensore; a destra, Radja Nainggolan, 26, centrocampista EPA /EIDON TERRUSO Senza Cavani E un ipotesi da tenere in considerazione, soprattutto se non dovesse arrivare lo scudetto. Il Real Madrid continua a non nascondere il proprio interesse per il capocannoniere della serie A, mentre dall Inghilterra hanno cominciato a muoversi Arsenal e Manchester City. Insomma, il Napoli ha la necessità di parare l eventuale colpo dell addio di Cavani. E allora, è stato sondato il mercato brasiliano e si sta valutando l eventualità di trattare Leandro Damiao, dell Internacional di Porto Alegre. A gennaio, alcuni emissari del presidente napoletano sono stati in Sudamerica e hanno sondato le intenzioni del giocatore che avrebbe dato il suo assenso. Con il proprio club, l attaccante ha sommato 131 presenze e 75 reti, un rendimento importante, che avrebbe convinto il Napoli a intavolare la trattativa che, in ogni modo, dovrebbe essere definita a fine campionato. 2 GIOVEDÌ IL VIKTORIA In Europa League con Rolando all esordio GIANLUCA MONTI NAPOLI Partitella con gli Allievi ieri per il Napoli. Mazzarri pensa a un robusto turn over in vista del match d andata dei sedicesimi di Europa League con il Viktoria Plzen. Giovedì al San Paolo ci sarà, con ogni probabilità, l esordio di Rolando (schierato al centro della difesa nel test di ieri, finito 2-0 con reti di El Kaddouri ed Insigne). Alla destra del portoghese potrebbe giocare Grava che con Britos sulla sinistra completerebbe un terzetto difensivo inedito. Rientra Maggio A centrocampo è ballottaggio a destra tra Maggio, che ieri ha compiuto 31 anni, e Mesto. Al momento è favorito il primo, per il quale l Europa League potrebbe servire come allenamento in vista del match di domenica contro la «sua» Sampdoria, mentre a sinistra toccherà di nuovo a Zuniga perché Armero in Europa League ha già giocato con l Udinese. Dz i e Donadel, tutti e due in crescita nell ultimo periodo, formeranno la coppia di mediani visto che non è il caso di rischiare Inler considerando anche l infortunio di Behrami. Davanti, spazio ad El Kaddouri sulla trequarti con Insigne al fianco di Cavani (se Mazzarri asseconderà il desiderio di quest ultimo di giocare) o Calaiò. IN LIBRERIA C è l annuario del calcio mondiale (v.c. ) Le tv hanno allargato i confini e nessuno di noi si limita a seguire il campionato nazionale, ognuno ha un secondo amore, ispirato da passioni personali, curiosità, a volte semplici mode. Siti, quotidiani specializzati e cronache fanno il resto, così siamo convinti di sapere tutto. Invece, un libro come l «Annuario del calcio internazionale» (Soccer world ) di Lorenzo Gravela ci convince dell esatto contrario, perchè non è il solito elenco di club, calendari e giocatori. Per le squadre di ogni nazione, dall Austria al Giappone, dalla Norvegia al Messico, sono indicati calciatori, ruoli, scadenza di contratto e per ogni club gli schemi, l ultima campagna acquisti, il palmares. Uno strumento di facilissima consultazione, che vellica anche gli appassionati più esigenti. C è tutto persino della Championship inglese. Non spendiamo altre parole, chi è davvero appassionato di queste cose può capirci. E dividere con noi l insuperabile piacere di tornare a sfogliare la carta...

6 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 CHAMPIONS ANDATA OTTAVI Juve, scala l Europa! COSÌ IN CAMPO AL CELTIC PARK ALLE (DIRETTA SU PREMIUM CALCIO; SKY SPORT 1HD, SKY CALCIO 1HD) GDS Il genio di Pirlo e Vucinic contro la bolgia scozzese Il Celtic, imbattuto in casa, ha fermato anche il Barcellona Ma i bianconeri hanno gli uomini che possono fare male DAL NOSTRO INVIATO LUIGI GARLANDO GLASGOW (Scozia) Meglio dipingerlo brutto il diavolo, così, quando si presenta, uno è preparato e fa meno paura. Allora sforziamoci per ingigantire il Celtic in tutti i modi. A cominciare dalla sua tana, il tremendo Celtic Park. La prima cosa che ha detto ieri Neil Lennon, tecnico degli scozzesi: «Conto molto sulla spinta del nostro pubblico»; la prima domanda fatta da un giornalista scozzese a Buffon: «Come pensate di cavarvela in un ambiente simile?». Stanotte apostoli scatenati pretenderanno il miracolo a squarciagola, quelli dei primi seggiolini aliteranno sul collo di chi batte la rimessa laterale. Consentire a questa bolgia di prendere la carica con una partenza pigra o, peggio, beccando un gol, sarebbe poco igienico. Cielo pericoloso Nella tana del Celtic Park ci ha lasciato le penne anche il Barcellona mondiale. È accaduto il 7 novembre scorso. Il club voleva regalarsi qualcosa di speciale per la festa d anniversario ed ecco il 2-1 a Messi. Molti apostoli biancoverdi si commossero fino alle lacrime. Chiosa di Antonio Conte: «E non dimentichiamo che al Camp Nou il Celtic si arrese solo al 94. Battere il Barcellona in casa e resistergli 90 minuti fuori non è da tutti». Il primo gol al Barcellona, al Celtic Park, lo segnò Wanyama, l energico fratellino di Mariga, su azione d angolo. Il Celtic segna il 40% dei suoi gol di testa e punta forte sui calci da fermo. Pressa, corre, assalta le fasce e va a caccia di cross e angoli per far fruttare la notevole altezza media dei suoi. Il primo rischio da evitare, specie nell impeto iniziale, sarà quello di ritrovarsi troppo bassi e nella necessità di concedere falli o corner. Occhio a Hooper Oltre al Barcellona, il Celtic ha messo sotto a Glasgow lo Spartak Mosca e LA SITUAZIONE AL VIA LA FASE A ELIMINAZIONE DIRETTA GDS ha impattato col Benfica senza prendere gol. Nessun passo falso nella sua tana. Al di là dell impronta rigorosamente british (corsa, cuore e collettivo), il Celtic può contare su buone individualità, dal portiere Frazer Foster, un 88 di belle prospettive, alla punta inglese Gary Hooper: 13 gol in campionato, 2 in Champions e 2 pure nei preliminari. Conte lo ha descritto con una certa golosità: «Veloce, buoni piedi, sa attaccare gli spazi: farebbe bene anche in Italia». Riassumiamo: il Celtic è quella squadra scozzese che in campionato ha 18 punti di vantaggio sulla seconda, che quest anno ha già sconfitto il Barcellona, forte di buone individualità, di motivazioni feroci («La partita della vita», Lennon) e di un pubblico rovente che inquieta e trascina. Limiti Celtic Bene. Ora che, con l aiuto di Conte, abbiamo dipinto un gran brutto diavolo e reso il Celtic più spaventoso del mostro di Loch Ness, guardiamolo in faccia per esorcizzarlo con onestà e buon senso. Il Celtic è la squadra che ha fatto meno passaggi tra tutte quelle che hanno partecipato ai gironi di Champions e, a parte il Cluj, è quella che ne ha sbagliati di più. La Juve: 73% di appoggi esatti, il Celtic 55%. Tra le approdate agli ottavi, gli scozzesi sono ultimi per possesso (38%, Juve 49%) e tiri in porta (30, Juve 56). Significa che al di là dell impeto e dei calci da fermo, il Celtic ha notevoli lacune tecniche e fatica parecchio a creare. Calcia e lancia più di quanto giochi. Alla prima partita di questa Champions, Lennon mise in campo dieci esordienti su undici nella manifestazione, mentre Conte fa giocare Buffon, Barzagli e Pirlo: campioni del mondo. La Juve poi, rodata da un campionato altamente allenante, ha appena dimostrato con la Fiorentina di aver recuperato la sua faccia migliore, mentre il Celtic, che passeggia in un campionato senza storia e che ha dimenticato il girone di Champions, praticamente ritrova solo stasera una partita «vera». Se Pirlo Tirare le somme ora è fin troppo facile. Riconosciuto il fattore ambientale e un certo valore del Celtic, alla Juve basterà fare la Juve per venirne fuori e ipotecare i quarti. Se Pirlo, accolto in Scozia (giustamente) come un luminare, uscirà tre volte in dribbling dal pressing con la sua arte, i volonterosi scozzesi si sentiranno nudi con tutti i loro limiti e la bolgia del Celtic Park miagolerà d ammirazione. Il genio di Vucinic e le incursioni di Marchisio e Vidal possono fare tanto male a un difesa poco elastica. L importante è alzare la voce subito e aiutare l euro-debuttante Peluso (sostituto di Asamoah) ad attraversare i primi minuti emozionati. Il vero mostro l ha allevato Conte: una squadra dalle motivazioni feroci, dal ritmo sfrenato e dal gioco aggressivo. È il momento di scatenarlo in Europa. Può arrivare fino in fondo.

7 MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7

8 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 CHAMPIONS ANDATA OTTAVI 4 I NUMERI 2 precedenti tra Celtic e Juventus a Glasgow, con due vittorie per gli scozzesi: 1-0 nella Coppa Campioni e 4-3 nella fase a gironi della Champions Il Celtic non ha mai perso nelle ultime 8 partite casalinghe contro squadre italiane 16 partite senza sconfitte in Europa per la Juventus, che non perde nelle coppe continentali dal 18 marzo 2010 (4-1 in casa del Fulham). Da lì una striscia di 7 vittorie e 9 pareggi 310 minuti di imbattibilità della porta bianconera: l ultimo gol incassato risale alla partita in Danimarca contro il Nordsjaelland, segnato su punizione da Beckmann al 5 del secondo tempo I «DEB» NELLA ELIMINAZIONE DIRETTA Barzagli Bonucci Caceres 31 ANNI 25 ANNI 25 ANNI Difensore Difensore Difensore Finora 5 Finora 6 Finora 1 presenza presenze e 0 gol presenze e 1 gol e 0 gol Il tecnico alla prima panchina in Champions: «Rispetto il Celtic, ma voglio imporre ovunque il nostro gioco» DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO GLASGOW Lichtsteiner 29 ANNI Laterale Finora 4 presenze e 0 gol Sorrideva Conte alla partenza da Caselle, piuttosto sereno pure ieri in conferenza. Certo, il +5 in campionato contribuisce al benessere generale, ma forse si sta gustando ora dopo ora l avvicinamento all esordio da tecnico in Champions. «Me la sono guadagnata sul campo questa coppa, e ora mi tocca vederla dalla tribuna», diceva amaro durante la squalifica mai digerita, mai accettata, ancora oggi inspiegabile ai suoi occhi. Soffriva realmente, anche nelle varie vigilie, quando al suo posto si presentavano Carrera e Alessio. La sua «creatura» dava spettacolo a Stamford Bridge, quindi balbettava in casa con lo Shakhtar e con il Nordsjaelland, poi però chiudeva in maniere trionfale: 9 punti su 9 nel gironcino di ritorno, primo posto, calcio spettacolo e un attenzione mediatica degna dei colossi del momento. Il tutto vissuto da lontano, non pienamente, da dietro le quinte. Ieri invece no. Ieri i riflettori erano solo su di lui (quasi ignorata, dai giornalisti, la presenza di Buffon). Entrare al Celtic Park e raggiungere la sala conferenze deve essere stata una goduria per il Mou italiano, che in testa, conoscendolo, ha già ben chiaro il modo in cui lasciare un segno del suo passaggio: vincere dove la Juve non è mai riuscita. «Le nostre armi...» Ricorda e dice: «Durante la fase a gironi non c ero fisicamente, ma di fatto ci sono sempre stato. Proverò le stesse emozioni anche qui. Nella nostra vita ci sono situazioni spiacevoli, che a volte si verificano senza che se ne conosca il perché. In questi momenti si devono trovare gli aspetti positivi. Quelli che ho trovato io sono una squadra di personalità, uno staff affidabilissimo e una società che mi ha Peluso 29 ANNI Difensore Finora 0 presenze e 0 gol Matri 28 ANNI Attaccante Finora 5 presenze e 0 gol Urlo Conte «È la mia Coppa, non faccio calcoli Juve, all assalto!» Antonio Conte, 43 anni AFP Vidal 25 ANNI Centrocampista Finora 6 presenze e 3 gol messo nelle condizioni di lavorare ancora meglio». E allora, alla conquista di Glasgow, «ma attraverso il gioco continua. La nostra mentalità è un marchio ormai, ci lavoro da quando sono arrivato: abbiamo schemi e organizzazione precisi, non ci snaturiamo di fronte a nessuno. Il rispetto per il Celtic è grande, allo steso tempo non veniamo però qui per difenderci, noi facciamo sempre la partita». Senza limiti Ha studiato tutto del Celtic, «Lennon è un grande tecnico, sono forti fisicamente e hanno un alta percentuale realizzativa sui calci piazzati. Brown è cuore e anima della squadra, Hooper è un giocatore che potrebbe fare bene anche in Italia, Samaras lo conosciamo, mentre dietro Wilson mi piace molto. C è poi Forster, portiere dal grande avvenire. Antenne ben dritte, l ho detto ai ragazzi: in due gare, contro il Barcellona, questi hanno vinto a Glasgow e perso al 94 al Camp Nou». Ma «siamo qui per vincere spiega Conte. Il nostro obiettivo principale è riconfermarci in Italia, però la Champions è un sogno da accarezzare. Non siamo fra i favoriti, siamo outsider. La mia Juve attacca, sempre e comunque. E se proprio devo perdere, voglio farlo aggredendo». Gli altri «esordienti» Avanti con coraggio, nonostante i tanti «esordienti» a livello di ottavi di Champions. Dei potenziali titolari, infatti, i vari Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal, Peluso e Matri non hanno mai giocato da febbraio in poi nella massima competizione per club. Caceres vinse la coppa nel 2009 con il Barcellona, ma le sue 3 presenze furono accumulate nella fase a gironi. Fra le riserve, infine, solo Anelka ha «nobili» trascorsi: campione d Europa nel 2000, da protagonista, con il Real Madrid. NOVITA SULLA SINISTRA C è Peluso per Asamoah Matri è in pole su Giovinco Il ghanese inizia dalla panchina Conte: «Da pazzi impiegarlo dopo un mese fuori» DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO GLASGOW La business class è comoda, si può dormire, mangiare e vedere qualche film. Riposare, però, è un altra cosa, soprattutto se il viaggio lo fa un atleta che ha appena finito una competizione durata quasi un mese e vorrebbe recuperare almeno un po di energie per giocare una partita decisiva con una temperatura di una trentina di gradi più bassa rispetto a quella cui era abituato. Kwadwo Asamoah è arrivato ieri mattina a Glasgow: il trasferimento dal Sudafrica via Londra gli ha consentito di prendere parte all allenamento pomeridiano di rifinitura al Celtic Park, ma non a quello della mattina che Conte ha fatto svolgere nel centro sportivo dei Rangers (l altro storico club di Glasgow, che è fallito e gioca adesso in Quarta Divisione, aveva ufficialmente invitato i bianconeri). Durante la conferenza stampa Conte è stato molto chiaro: «È da escludere la presenza di Asamoah contro il Celtic: sarebbe da pazzi buttarlo in campo dopo un assenza di oltre un mese. In Coppa d Africa in pratica ha solo giocato senza allenarsi». Potrebbe anche essere pretattica, ma in realtà l impressione è che davvero Conte preferisca puntare su chi si è allenato bene in questo periodo anche per dare un segnale al gruppo: tutti utili, nessuno indispensabile. IL CONFRONTO D ARCO Il debutto Sulla sinistra, quindi, dovrebbe giocare Federico Peluso, al suo esordio nelle coppe europee. Conte è sicuro che la risposta di Peluso sarà confortante. Tra l altro Federico è bravo nel gioco aereo e il suo stacco sarà prezioso contro una squadra che ha segnato molti gol di testa. Oggi, comunque, l allenatore prenderà la decisione definitiva. Dopo l infortunio di De Ceglie, le uniche alternative per il ruolo di esterno sinistro sono rappresentate da Giaccherini e Padoin, mentre Isla è reduce dall influenza. L attacco Per quanto riguarda il resto della formazione, tutto sembra deciso. In difesa Chiellini (squalificato oltre che infortunato) sarà sostituito da Caceres che si aggiungerà a Barzagli e Bonucci davanti a Buffon. A centrocampo sulla destra giocherà Lichtsteiner e in mezzo i tre intoccabili Vidal, Pirlo e Marchisio, mentre in attacco Vucinic è sicuro del posto e Matri quasi: Alessandro è in ottime condizioni ed è in netto vantaggio su Giovinco anche perché la sua maggiore fisicità potrà esse molto utile contro il Celtic. QUI CELTIC IL GRECO È IN FORSE Scozzesi con il dubbio: oppure Dipenderà da Samaras GLASGOW La sua Champions il Celtic l ha già vinta. Grazie anche alla qualificazione agli ottavi, ha messo in tasca quasi 15 milioni di sterline dalla seconda metà del Un utile senza imposte che in pratica ha permesso al club di azzerare i debiti con le banche. Che ora sono solo di 130 mila sterline, contro i 7 milioni dei 12 mesi precedenti. Mica male. Ovvio che Ian Bankier, presidente dei Bhoys, nickname del Celtic, gongoli: «I successi in Champions League hanno migliorato la reputazione internazionale del club e hanno avuto un impatto importante sulla gestione finanziaria». Dubbio Samaras Il tecnico Neil Lennon, of course, è concentrato più sulla squadra che sul bilancio. Il dubbio tra il classico o il con Samaras che arretra per infoltire il centro e stare largo a destra. Se gioca, però, perché il gigante greco è in dubbio. «Decideremo all ultimo dice Lennon. Giorgios sta lavorando intensamente per esserci. Mentre Izaguirre ha recuperato». L altro dubbio del Celtic è se far giocare il nigeriano «Eze» Ambrose, che a differenza di Asamoah, da finalista di Coppa d Africa, torna soltanto stamattina a Glasgow. Se sta bene, giocherà. ma in panchina ci va di sicuro. fa.bi.

9 MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 Sebastian Giovinco, 26 anni, partirà dalla panchina ma è carico per la sfida LAPRESSE Buffon senza paura «Pubblico caldo,ma i tifosi non segnano» Il portiere: «Evitiamo che prendano entusiasmo, non subire gol sarebbe un buon punto di partenza» DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO GLASGOW (Scozia) Stasera si divertirà perché Gigi Buffon è nato per serate come questa. Uno stadio pieno, il calore di un popolo, la rumorosa rappresentanza di un altro, la passione dello sport, l emozione del grande appuntamento, il piacere di provare a essere, ancora una volta, il numero uno. Poi, naturalmente, Gigi si divertirà di più se la Juve batterà il Celtic, ma la legittima aspirazione di un risultato positivo è cosa diversa dall approccio felice e allo stesso tempo concentrato a un match di grande fascino. Buffon ama il confronto ad alti livelli, si esalta negli stadi che hanno fatto la storia del calcio, si ciba di emozioni come succede ai fuoriclasse. La pressione è uno stimolo, la tensione non esiste. Il pubblico non segna Secondo gli scozzesi quello di Celtic Park è l ambiente più caldo d Europa. Buffon è pronto ad Gigi Buffon, 35 anni, ha vinto la Coppa Uefa nel col Parma, unico trofeo internazionale di club REUTERS affrontarlo: «Ho già giocato qui con il Parma e la Juve, anche se in realtà con la maglia bianconera ero in panchina perché avevamo già matematicamente vinto il girone. È il classico ambiente british, sappiamo cosa ci aspetta. Ma io non ho mai visto uno spettatore fare gol: il pubblico può aiutare, incitare, magari incidere, ma fino a un certo punto». La Juve sa bene quello che deve fare, da un anno e mezzo Conte lavora sulla mentalità del gruppo ed è normale aspettarsi una squadra propositiva anche in un ambiente come quello di Glasgow. Però Buffon (che ha commentato le dimissioni del Papa: «Se la motivazione è una mancanza di energia si tratta di un atto di responsabilità e di coraggio da parte sua») lancia ugualmente un messaggio ai suoi compagni: «In passato ho giocato su altri campi caldi: penso agli stadi turchi di Galatasaray e Fenerbahce e restando a Glasgow anche a quello dei Rangers. Noi dovremo evitare che i tifosi scozzesi prendano troppo entusiasmo». Che vuol dire: loro faranno casino, noi faremo la partita. Viva le pressioni Juventus e Celtic arrivano all andata degli ottavi di Champions da leader dei rispettivi campionati. C è però una differenza sostanziale: mentre gli scozzesi sono imprendibili (anche perché gli storici rivali, i Rangers, sono retrocessi in quarta serie), i bianconeri devono stare molto attenti al Napoli contro il quale giocheranno lo scontro diretto pochi giorni prima del ritorno di Coppa. «Non so se sia un vantaggio non avere avversari in casa spiega Buffon, è molto soggettivo. Noi siamo sempre sotto pressione e appena stacchiamo la spina fatichiamo a riprendere l atteggiamento giusto. Ricordo che nel 2003 vincemmo lo scudetto, ci rilassammo per qualche giorno e lo pagammo nella finale di Champions. Può darsi che a qualcuno del Celtic abbia giovato l assenza di pressioni, a me non sarebbe piaciuto. Adesso vediamo cosa accadrà in campo. Se non prendiamo gol, come minimo si pareggia e sarebbe un buon punto di partenza. Ma conta solo la qualificazione». E anche vivere certe emozioni in un ambiente sicuramente speciale. 4 GIGI IN COPPA Per Buffon 10 partecipazioni alla Champions League con 73 partite giocate (69 i gol subiti) Parma 8 gare (6 gol subiti) eliminato girone Parma 2 gare (2) eliminato preliminari Juventus 10 gare (12) eliminato 2 a fase a gironi Juventus 15 gare (16) sconfitto in finale Juventus 6 gare (6) eliminato ottavi Juventus 11 gare (6) eliminato quarti Juventus 4 gare (6) eliminato quarti Juventus 5 gare (4) eliminato ottavi Juventus 6 gare (7) eliminato girone Juventus 6 gare (4)

10 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 CHAMPIONS ANDATA OTTAVI L atto di fede del Celtic: un altra notte magica come con Inter e Barça Religione, politica e tifo si intrecciano nella parte cattolica di Glasgow. Che spera di ripetere due successi speciali D la Storia DEL CLUB I RIVALI DEI BIANCONERI Neil Lennon, 41 anni, allenatore del Celtic REUTERS Fiducia Lennon «In due gare può accadere di tutto» Il tecnico è stato allievo di Ferguson: «Ci sentiamo, mi dà consigli preziosi» In alto, i tifosi biancoverdi al Celtic Park, la casa del Celtic dal 1892 e lo stadio più capiente di Scozia ( posti a sedere). A sinistra, un immagine della finale di Coppa dei Campioni 1967, vinta 2-1 dal Celtic sull Inter a Lisbona. A destra, il gol di Tony Watt nel 2-1 al Barcellona REUTERS/AP/REUTERS DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA More than a club. Il motto del Barcellona vale bene per il Celtic: più di un club. La squadra scozzese è molto più di una semplice società di calcio: è un simbolo, religioso e sociale, che tiene unito un popolo di 9 milioni di tifosi, un decimo dei quali sparsi nel mondo, soprattutto Stati Uniti e Canada. Anche in Italia il Celtic è un culto, con tanto di club, Italian Celts, fondato il 5 settembre 2007, nell anniversario dalla morte di un giovane giocatore, John Thomson, deceduto dopo uno scontro di gioco in uno dei 399 Old Firm, uno dei derby più cattivi del mondo: 159 successi Rangers, 144 Celtic e 96 pareggi il bilancio complessivo. La culla Il Celtic nacque il 6 novembre 1887, su iniziativa di Andrew Kerins, al secolo fratello Walfrid, un pastore irlandese approdato in Scozia nel Il Celtic, fondato nella St. Mary s Church Hall, la seconda chiesa più antica di Glasgow, fu creato con il preciso scopo di fare, attraverso il calcio, solidarietà, ispirandosi al modello Hibernian di Edimburgo. Il Celtic vide la luce a Calton, quartiere Est di Glasgow, zona estremamente depressa 126 anni fa. La situazione non è cambiata: secondo un report del 2007, a Calton l aspettativa di vita è inferiore a quella della Striscia di Gaza. Droga, alcol, malnutrizione e criminalità sono problemi endemici. Religione e politica La prima gara si giocò il 28 maggio 1888: 5-2 ai Rangers, protestanti e nemici. La firma del primo gol fu quella di Neil McCallum, mentre la maglia iniziale fu bianca con colletto verde: solo nel 1905 furono adottati i colori attuali. La connotazione religiosa e sociale fu subito fortissima: un club di profonda fede cattolica e legato ai movimenti repubblicani irlandesi. I tifosi più estremisti sono sostenitori dell Ira, l Irish Republican Army. I cori cantati in occasione di una gara di Europa League contro il Rennes, il 3 novembre 2011, sono stati puniti con una multa di 15 mila euro. I Lisbon Lions Il Celtic ha vinto 43 campionati, 35 Coppe di Scozia e 14 coppe di Lega, ma è stato soprattutto il primo club britannico a conquistare la Coppa dei Campioni, il 25 maggio 1967, nella finale di Lisbona contro l Inter: 2-1. L allenatore ilricordo La sceneggiata di Dida nel 2007 Celtic-Milan 2-1 del 3 ottobre 2007 è ricordata non per il gol di McDonald all 89, ma per la sceneggiata di Dida dopo il gol subito. Un tifoso entrò in campo, lo sfiorò per deriderlo e lui si accasciò a terra, uscendo in barella era Jock Stein, morto d infarto in panchina nel Stein è ricordato, insieme con fratello Walfrid, con una statua di bronzo all esterno del Celtic Park, lo stadio dei sogni, ristrutturato nel 1994 e con posti a sedere. Quando i 60 mila si alzano in piedi, mostrano le sciarpe ed intonano «You ll Never Walk Alone», vengono i brividi. Il 1967 è l anno di gloria del Celtic. Vinse tutto: Coppa dei Campioni, campionato, Coppa di Scozia, coppa di Lega e Glasgow Cup. Il Quintuple. Nacque la leggenda dei «Lisbon Lions»: Jimmy Jonhstone, Bobby Lennox, Bobby Murdoch, il capitano Billy McNeill. Hooper e Samaras Gli eredi, gli uomini che stasera affronteranno la Juve, sono ben diversi dai Lisbon Lions. Anche il Celtic si è piegato alla modernità. Il greco Giorgos Samaras è il leader. Il keniano Victor Wanyama è un talento da tempo nel radar del Manchester United. Gli altri stranieri sono onesti combattenti della vita: il difensore nigeriano Efe Ambrose fresco vincitore della Coppa d Africa l esterno mancino argentino Emilio Izaguirre, il terzino svedese Mikael Lustig, il jolly norvegese Thomas Rogne. Il ragazzo che ha però fatto impazzire il Celtic Park il 7 novembre 2012, firmando il 2-1 sul Barcellona, è lo scozzese Tony Watt, 19 anni: è costato 100 mila euro. L uomo del momento è il centravanti inglese Gary Hooper, 25 anni, cresciuto nel vivaio del Tottenham e pagato 3 milioni di euro nel Ha segnato già 23 gol in 34 partite. Non è un fenomeno, ma può far male alla Juve. DAL NOSTRO INVIATO FABIO BIANCHI GLASGOW Lo vedi nelle strade grigie e piene di fascino di Glasgow. Te ne accorgi dagli occhi degli scozzesi che incrociano gli sguardi dei tifosi della Juve in allegro passeggio. Nel tempo recente notavi solo rispetto e un po d invidia. Ora c è baldanza. Non si battono Barcellona e Spartak Mosca per poi avere paura della Juve. Ci credono tutti. Il Celtic Park sarà un calderone infuocato. E poi c è quella storia dello sbarco nel campo protestante e nemico dei Rangers che mette la miccia. Capitan Brown dice che «non mi interessa dove s è allenata la Juventus». Chissà se è vero. Neil Lennon guarda oltre. E lo senti anche dalle sue parole che le passeggiate sono altre. Il Celtic ha vinto 21 delle 23 gare in casa e il tecnico parte da lì. «Nel nostro stadio c è l atmosfera più bella d Europa, dobbiamo riportare il tuono al Celtic Park. Stiamo bene, siamo motivati e contenti di giocare contro i bianconeri. È una grande emozione. Forse sarà uno svantaggio fare l andata qui, ma speriamo di essere ancora in corsa dopo la gara». Ferguson e studio Lennon ha un confidente di prestigio, del quale è stato allievo: sir Alex Ferguson. «Si è complimentato con me per le recenti vittorie, soprattutto quella sul Barcellona. Sì, ogni tanto ci sentiamo, mi dà consigli preziosi». Lui li gira alla squadra: «I miei giocatori sono carichi, per molti è la sfida più importante della loro carriera. La Juve è favorita, in attacco è forte, mi ha impressionato Matri. E a centrocampo c è molta classe. Ma sarebbe un errore sottovalutare le nostre possibilità. Ci crediamo, daremo tutto e vediamo cosa accadrà. La Juve gioca in modo diverso dal Barça, è forte in difesa ed è ben organizzata. L abbiamo studiata molto, come avevamo studiato gli spagnoli». Parola di capitano Scott Brown vorrebbe che fosse già stasera: «Non vediamo l ora di scendere in campo, siamo pronti. Possiamo vincere, soprattutto in casa. Questo stadio è inespugnabile quando i tifosi ci danno una mano». E poi detta la linea: «Pirlo è uno dei grandi, anche se sta invecchiando. La Juve farà possesso palla, creerà occasioni. Ma non è più forte del Barcellona. Dobbiamo difendere bene, andare veloci in contropiede ed essere coraggiosi. Vincerà chi ci crede di più. E noi ci crediamo». Già, si era capito. IL MILANESE IN SCOZIA MANUEL PASCALI, CAPITANO DEL KILMARNOCK, CONOSCE BENE IL CELTIC: «OCCHIO A HOOPER, UNO ALLA INZAGHI» «Ma stasera fare gli italiani tocca a loro» GIULIO DI FEO Cambiando l ordine dei fattori, il prodotto cambia eccome. Perché «stavolta sono loro a partire sfavoriti, a differenza di quanto capita in campionato dove vincono anche se magari non sono al top». Loro sono il Celtic, quello che parla li ha affrontati spesso di recente, e pure battuti. Manuel Pascali da San Donato Milanese, capitano del Kilmarnock, a ottobre è uscito dal Celtic Park vincendo 2-0 mentre a marzo era in tribuna all Hampden, infortunato, mentre i suoi ragazzi ribattevano i verdi e vincevano la Coppa di Lega. Uno che allo stadio stasera ci sarà («Difficilissimo trovare i biglietti, ma ce l ho fatta»), e che sa cosa la Juve si troverà di fronte: «Il Celtic non ha centrocampisti di qualità, alla Pirlo, e quindi è una squadra che se deve fare la partita può incontrare delle difficoltà. Ecco perché contro la Juve la gara all italiana la faranno loro. Sono molto forti fisicamente, temibili sui calci piazzati, si chiuderanno per poi puntare alla ripartenza immediata. Facile che puntino allo 0-0 per poi giocarsi tutto al ritorno. E hanno uomini che sanno far male». Manuel Pascali, 31 anni Fattore campo Chi sono? «Innanzitutto Hooper, un uomo d area alla Inzaghi. Non lo vedi molto in partita quando c è da giocare, ma se gli capita mezza palla in area è temibile, "sente" sempre la porta. Poi Wanyama a centrocampo, lo vuole Ferguson e non è un caso. E in caso di punizioni occhio al sinistro di Mulgrew». E c è un altro fattore da non sottovalutare, il Celtic Park. «Mi ricordo di un intervista a Del Piero continua Pascali in cui diceva che è tra gli stadi più caldi in cui abbia giocato, e Ale è uno che non ne ha visti pochi. È un posto in cui ti vengono i brividi, contro il Barcellona era impressionante. E poi loro conoscono l importanza della partita, sanno che sono passati in un girone in cui tutti li davano per spacciati e ora possono scrivere un pezzo di storia del club». Anche perché per mille motivi il calcio scozzese vive un momento di ribasso a livello internazionale, e la Juve capita a proposito: «A dire il vero, gli scozzesi un po ci snobbano. Anche dopo il sorteggio, tutti dicevano "Poteva andare peggio". Qui tira molto il calcio inglese, spagnolo, tedesco. La gente non conosce molto la Juve, non sa che ha potenzialità enormi anche per la Champions. Magari stasera se ne accorgeranno...».

11 CHAMPIONS ANDATA OTTAVI MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 COSI IN CAMPO TRA OGGI E DOMANI. LE SFIDE DI RITORNO IL 19 E 20 FEBBRAIO Ancelotti il precario «Non so se resto al Psg» CELTIC (4-4-2) JUVENTUS (3-5-2) OGGI ORE VALENCIA (4-3-3) PSG (4-4-2) OGGI ORE X 2 1 X 2 4,00 3,50 1,85 2,35 3,30 2,90 L allenatore in trasferta a Valencia: «La società si aspetta certi risultati». E coccola Verratti: «La Juve? Qui sta bene» DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE VALENCIA (Spa) Con la consueta aria paciosa e il sopracciglio un po sollevato Carlo Ancelotti confessa per la prima volta di sentirsi un parigino precario: «Si sa che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati. Il mio contratto scade a fine giugno, la società ha un opzione di rinnovo che finora non ha esercitato per un motivo molto semplice: attende di vedere cosa vinciamo o dove arriviamo». Non c è trucco né inganno, a sentire il tecnico italiano i patti erano chiari fin dall inizio della stagione. «La missione affidatami è quella di tenere questo club in Champions, il che significa centrare uno dei primi tre posti in campionato. Al momento ci siamo. Adesso affrontiamo questa seconda fase della coppa con l obbiettivo di arrivare il più in alto possibile. Quindi siamo concentrati sul Valencia, un ostacolo duro ma non proibitivo. Abbiamo le stesse chance degli spagnoli, è un confronto equilibrato come tanti di questi ottavi». ARBITRO Undiano Mallenco (Spagna) TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD, Premium Calcio. CELTIC Panchina 24 Zaluska, 4 Ambrose, 25 Rogne, 15 Commons, 33 Kayal, 32 Watt, 49 Forrest. Allenatore Lennon. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili nessuno. JUVENTUS Panchina 30 Storari, 13 Peluso, 6 Pogba, 39 Marrone, 12 Giovinco, 27 Quagliarella, 18 Anelka. Allenatore Conte. Squalificati Chiellini. Diffidati Vidal. Indisponibili Pepe, Bendtner, Chiellini, De Ceglie. REAL M. ( ) MAN UTD ( ) DOMANI ORE ,60 ARBITRO Tagliavento (Italia) TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 2 HD, Premium Calcio 1. VALENCIA Panchina 1 Diego Alves, 18 Ruiz, 29 Quintanilla, 21 Parejo, 15 Viera, 16 Nelson Valdez, 11 Piatti. Allenatore Valverde. Squalificati Barragan. Diffidati Guaita, Tino Costa. Indisponibili Mathieu, Cissokho. PARIS SAINT GERMAIN Panchina 1 Douchez, 6 Camara, 22 Armand, 23 Van der Wiel, 20 Chantome, 7 Menez, 19 Gameiro. Allenatore Ancelotti. Squalificati nessuno. Diffidati Matuidi, Verratti, Silva. Indisponibili Motta, Silva. SHAKHTAR ( ) BORUSSIA D. ( ) DOMANI ORE X 2 1 4,00 5,00 2,55 X 3,30 2 2,65 Rimontona Il Psg sta viaggiando fortissimo. Con 11 vittorie negli ultimi 12 incontri di campionato, si è portato in testa guadagnando sei lunghezze sul Lione e nove sul Marsiglia, squadre che hanno a lungo preceduto i parigini. Abbandonando nel ritiro natalizio il per un pratico 4-4-2, Ancelotti ha ottenuto un rendimento finalmente soddisfacente anche dai difensori, sebbene stia rinunciando da tempo a Thiago Silva, infortunato. «Mamadou Sakho è diventato papà in mattinata» annuncia Carletto. «Una bambina intelligente questa Aida, perché nascendo un po prima permette a suo padre di non saltare questa sfida. Lo stiamo aspettando, ha promesso che arriverà in tempo». Altro ospite annunciato David Beckham. «Nemmeno le bufere americane lo hanno fermato, è sbarcato a Parigi e sarà in tribuna per vederci all opera dal vivo. Una sorpresa molto gradita», chiosa l allenatore. Marco Verratti, 20 anni, e Carlo Ancelotti, 53, emigranti di lusso al Paris Saint Germain degli sceicchi AFP I francesi hanno trovato la quadra col E oggi in tribuna c è anche Beckham Verratti Nel suo nuovo schema ha faticato un po a trovare un ruolo stabile il nostro Verratti, che però stasera dovrebbe scendere in campo dall inizio, ricaricato dal gol in Nazionale dopo una fase grigia. Carletto, che di recente in qualche circostanza lo aveva bacchettato causa eccessi di confidenza in zone calde del campo (quei dribbling a ridosso della propria area), in queste ore lo ha difeso dal polemico assalto dei media transalpini, lesti a interpretare in termini ultimativi un espressione cerimoniosa che i giocatori, a richiesta, usano spesso: «La Juve? A chi non piacerebbe farne parte?». Putiferio. Ma Ancelotti versa acqua gelata: «Marco si riferiva al futuro, non al presente. Lui è felicissimo di giocare nella Ligue 1 e a Parigi si trova benissimo. Come me, del resto. Ne abbiamo parlato e mi ha spiegato che un ritorno in Italia lo considera sempre con piacere ma che non c è nulla di imminente o di stabilito. Anche io non posso escludere che un domani torni ad allenare nel mio Paese, per il momento però sono proteso a ottenere il meglio dal Psg e a farmi allungare il contratto». Occhio al Valencia, allora: in casa contro le francesi ha vinto otto confronti su otto. QUI VALENCIA Per Valverde rebus Cissokho «Caviglia k.o.» In casa Valencia il tecnico Valverde ammette che «per Cissokho nutro pochissime speranze: ha una caviglia gonfia. Però anche il Psg deve rinunciare a Thiago Silva e Thiago Motta, due pedine fondamentali. Terremo d occhio Ibrahimovic, naturalmente. Sto pensando a come sfruttare eventualmente il buon momento di Victor Ruiz, in campionato mi è piaciuto da centrocampista. Avrei preferito un giorno di riposo in più ma giocheremo le nostre carte». ARBITRO TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD, Italia1 HD, Premium Calcio HD, Video Mediaset e Premium Play. REAL MADRID Panchina 13 Adan, 2 Varane, 18 Albiol, 15 Essien, 19 Modric, 8 Kakà, 20 Higuain. Allenatore Mourinho. Squalificati nessuno. Diffidati Sergio Ramos, Xabi Alonso. Indisponibili Casillas. MANCHESTER UNITED Panchina 40 Amos, 5 Ferdinand, 12 Smalling, 8 Anderson, 17 Nani, 11 Giggs, 14 Hernandez. Allenatore Ferguson. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Fletcher, Young. ARBITRO Webb (Inghilterra) TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 2 HD, Premium Calcio 1. SHAKHTAR DONETSK Panchina 32 Kanibolotskiy, 23 Ishchenko, 13 Shevchuk, 3 Hubschmann, 20 Douglas Costa, 18 Devic, 11 Eduardo. Allenatore Lucescu. Squalificati Kucher. Diffidati Hubschmann, Luiz Adriano. Indisponibili Ilsinho. BORUSSIA DORTMUND Panchina 20 Langerak, 27 Santana, 21 Kirch, 6 S. Bender, 7 Leitner, 18 Sahin, 23 Schieber. Allenatore Klopp. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Owomoyela, Grosskreutz.

12 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 SERIE A Allegri che fa? Galliani lo blocca «Avanti con il tris» «Resterà con i tre assi. E abbiamo depositato il marchio Creste rossonere» MARCO PASOTTO MILANO Tutto e il contrario di tutto. Ovvero l arte del ricucire. Dello sfumare. Negli ultimi tempi Silvio Berlusconi ci si sta dedicando frequentemente. La ritrattazione più celebre è quella della mela marcia assegnata a Balotelli, ma ora nei rapidi cambi di opinione c è incappato non che sia la prima volta anche Allegri. Quel «no el capisse un casso» indirizzato al suo allenatore tre giorni fa, è poi stato seguito da una spiegazione privata. Il Cavaliere ha telefonato all allenatore (e poi anche a Galliani) per chiarire il contenuto ironico delle sue parole, e ieri ha ribadito il concetto pubblicamente: «Stavo scherzando con una persona vicina, che diceva una frase in veneto a proposito di tutti i personaggi che venivano nominati ha detto a "Uno Mattina". Poi abbiamo parlato di Allegri, io stavo andando a velocità sostenuta e ho ripetuto meccanicamente la stessa frase». Max, rilancia Domenica pomeriggio, al termine di Cagliari-Milan, il tecnico rossonero dietro l ufficialità del «no comment» ha sottolineato con un certo vigore il proprio operato degli ultimi tre mesi. Rimarcando la crescita del gruppo e l attualità di un obiettivo ritenuto impensabile fino a poco tempo fa. Un autodifesa comprensibile, al di là dell ironia presidenziale. E ieri Galliani, a margine dell evento «iziplay Poker» nella sala dei trofei di via Turati, ha voluto fare per l ennesima volta chiarezza sulla posizione dell allenatore. Il poker ha servito infatti la domanda giusta: è meglio che Allegri passi o rilanci? L a.d. rossonero sorride e non ha dubbi: «Deve assolutamente continuare a giocare, perché ha in mano delle belle carte. Come minimo un tris d assi (il riferimento è a Balotelli, El Shaarawy e Niang, ndr). Anzi, una scala reale...». Il messaggio è chiaro, ma se ci fossero dei dubbi viene recapitato più seriamente: «Allegri ha ancora un anno di contratto e sarà il nostro allenatore anche la prossima stagione. Contano i fatti: vi giuro che quando gli ho rinnovato il contratto, Berlusconi lo avevo avvisato... Il problema è che se il presidente starnutisce, diventa un uragano». Top class Anche Galliani comunque sottolinea l ottimo cammino del Milan: «Stiamo facendo benissimo. Nelle ultime 16 gare abbiamo conquistato un punto più della Juve. In Italia il Milan è ultracompetitivo. E chiaro che all inizio ci sono stati dei problemi. L anno prossimo la squadra sarà la stessa, e quindi non succederà più». I benefici portati da Balotelli sono evidenti: «In due partite ha già fatto tre gol. O quattro... sorride riferendosi all inutile acrobazia di Cagliari. Mario è tecnicamente un top class, e poi ha una presenza carismatica e scenica straordinaria. Come Ibra. E qualcosa che hai o non hai. E stato un grande acquisto, che «Dire «ad Allegri come giocare contro il Barça? "No el capisse un casso..." SILVIO BERLUSCONI SABATO 9 FEBBRAIO Ho telefonato al tecnico per spiegare che era una frase detta meccanicamente SILVIO BERLUSCONI IERI A «UNO MATTINA» POKER ONLINE San Siro diventa un tavolo verde Un torneo di poker online sugli spalti di San Siro. Nel giorno di una partita (Milan-Catania del 28 aprile). Ecco il «1 Gran Gala del poker», organizzato da «iziplay Poker», premium sponsor rossonero. Si sfideranno in 200, ricavato a Fondazione Milan e Francesca Rava. ho pensato in un momento in cui ho capito la necessità di mettere ottani nel motore. Anche grazie a lui l attenzione mediatica è tornata a livelli altissimi. Il nostro brand è nettamente il più famoso al mondo fra le squadre italiane». Su le creste E a proposito di marchio e di Balotelli, ecco un esempio concreto. «Abbiamo depositato con l ufficio marketing il nome "Creste rossonere", che utilizzeremo in ambito commerciale». E se qualcuno pensa che Berlusconi fino all altro giorno dichiaratamente anti-pettinature estrose avrà un sobbalzo, si sbaglia. Anche in questo caso il Cav ha cambiato idea: «Non solo mi piace la cresta di Balotelli, ma la invidio tantissimo ha detto a "Un giorno da pecora". Se me la farei? Ho paura che non ci sia la materia...». Silvio Berlusconi, 76 anni, insieme a Massimiliano Allegri, 45. Il presidente punzecchia spesso il suo allenatore BUZZI La scelta Lanciare un ciclo è l idea di Max ma a un patto... ALESSANDRA BOCCI MILANO Il fastidio questa volta è stato più intenso. Dissimulato come sempre, ma intenso. Pensava di aver visto e sentito tutto Massimiliano Allegri, che con il presidente Berlusconi ha un rapporto bilateralmente definito "cordiale". Nella categoria delle cordialità presidenziali rientrano evidentemente anche la presa di distanza continua, il conclamato corteggiamento a Guardiola, i rilievi tattici sul numero di attaccanti (devono essere tre, e fra l altro Allegri già li schiera) e certe battute che scappano perché, si sa, i comizi elettorali sono stressanti. Legami Resta il fatto che Allegri ha ricevuto la telefonata di Berlusconi, che c è stato un chiarimento sulla famosa frase pronunciata sabato dal presidente (no el capisse un casso), ma che la pazza idea di mollare tutto a fine stagione spesso riaffiora, anche se il Milan è considerato dal tecnico la migliore delle opzioni per il futuro immediato. Allegri accarezza ogni tanto l idea di un esperienza all estero. Sa che cambieranno le panchine di Roma e Napoli, ma continuare il lavoro al Milan resta la priorità, a certe condizioni. Il problema non è economico, è di garanzie: Allegri vorrebbe restare per portare avanti il progetto che ha impostato fino alla scadenza naturale del contratto, ma piacendo a tutti, e senza stare sempre seduto sui chiodi. Nel 2014 poi potrebbe già essere pronto Inzaghi, o si potrebbe profilare il ritorno di Ancelotti. La chiave di volta è Galliani: Allegri è molto legato all amministratore delegato, al quale non vuole porre problemi da risolvere in un momento clou della stagione. Se Allegri avesse altre proposte e Galliani si rifiutasse di liberarlo, il tecnico difficilmente insisterebbe. Ma Galliani è troppo esperto per non sapere che è impossibile trattenere un allenatore scontento. Quindi sarà importante mantenere la concordia e avere anche la garanzia della totale fiducia del presidente. Allegri vorrebbe restare senza se e senza ma. Altrimenti, sarebbe forse meglio per tutti cercare una nuova destinazione. Ricerca difficile Un divorzio anticipato creerebbe qualche problema anche al Milan: Galliani non si è ancora dedicato all idea di trovare un successore per Allegri e Berlusconi coltiva sogni e progetti al momento irrealizzabili, come Guardiola. Nella testa del presidente girano forse i nomi degli olandesi che lo hanno portato al top: Van Basten, Rijkaard, Gullit. Sfortunatamente per Berlusconi, il palmares di Gullit e Van Basten da allenatori non è paragonabile ai successi ottenuti da giocatori, e il talento nemmeno. Quanto a Rijkaard, guadagna molto e negli ultimi anni la sua ispirazione sembra essere evaporata. Con Inzaghi ancora acerbo, il Milan senza Allegri si troverebbe a cercare alternative per il momento poco concrete anche per Berlusconi, che però ha parole e pensieri nuovi tutti i giorni. Peccato che non siano pensieri sempre entusiasmanti per un allenatore che finora ha dimostrato notevoli doti da fachiro. LA GAFFE IL CAGLIARI AVEVA REPLICATO: «INCREDIBILE ESEMPIO DI DISINFORMAZIONE» Mediaset, che svista: un kartodromo invece che Is Arenas. Scuse immediate Domenica in onda le immagini di «Striscia La Notizia» al posto di quelle dello stadio MILANO Le immagini del kartodromo Sono arrivate le scuse ufficiali di Mediaset dopo l involontario errore che ha portato domenica pomeriggio alla messa in onda durante Serie A Live di immagini sbagliate di Is Arenas. Durante il contenitore pomeridiano, intorno alle 19, sono state trasmesse immagini di un altro impianto sportivo sardo (relative a un servizio di Striscia La Notizia su un kartodromo in disuso) invece che quelle dello stadio registrate qualche ora prima. Un errore involontario, dovuto allo scambio di supporti video. Immediata la rettifica di Mediaset, ma anche la replica del Cagliari con un comunicato: «Un incredibile esempio di disinformazione». Alle 23 di domenica sono state mandate in onda le immagini corrette e ieri è arrivato il comunicato di scuse di Mediaset: «Questo genere di errori, per quanto dovuti alla volontà di essere tempestivi e per quanto immediatamente rettificati, sono inaccettabili in primo luogo da chi ha avuto la sfortuna di commetterli». Mediaset infine ha presentato le scuse al Cagliari «a cui va dato atto di aver voluto realizzare un moderno impianto sportivo di proprietà, alla Lega calcio che ha supportato l iniziativa del club, al Comune di Quartu Sant Elena e a tutti i telespettatori Premium». m.b. Classifica PARTITE RETI SQUADRE PT G V N P F S JUVENTUS NAPOLI LAZIO INTER MILAN FIORENTINA UDINESE CATANIA ROMA PARMA SAMPDORIA (-1) TORINO (-1) CHIEVO ATALANTA (-2) BOLOGNA CAGLIARI GENOA PESCARA SIENA (-6) PALERMO CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati PROSSIMO TURNO Venerdì 15 febbraio, ore MILAN-PARMA (1-1) Sabato 16 febbraio CHIEVO-PALERMO ore 18 (1-4) ROMA-JUVENTUS ore (1-4) Domenica 17 febbraio, ore 15 CATANIA-BOLOGNA (0-0) GENOA-UDINESE (0-0) NAPOLI-SAMPDORIA (1-0) PESCARA-CAGLIARI (2-1) TORINO-ATALANTA (5-1) FIORENTINA-INTER ore (1-2) Lunedì 18 febbraio, ore SIENA-LAZIO (1-2) MARCATORI 18 RETI Cavani (3) (Napoli) 15 RETI El Shaarawy (Milan) 14 RETI Di Natale (4) (Udinese) 11 RETI Lamela e Osvaldo (2) (Roma) 10 RETI Gilardino (Bologna); Klose (Lazio); Pazzini (3) (Milan) 9 RETI Jovetic (1) (Fiorentina); Milito (3) (Inter); Hamsik (Napoli) 8 RETI Denis (2) (Atalanta); Sau (Cagliari); Hernanes (1) (Lazio); Totti (1) (Roma); Icardi (Sampdoria) 7 RETI Bergessio (Catania); Paloschi (2) (Chievo); Toni (Fiorentina); Borriello (1) (Genoa); Cassano e Palacio (Inter); Quagliarella (Juventus); Belfodil (Parma); Bianchi (2) (Torino)

13 MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 El Shaarawy senza gol «Ma non è colpa di Balo» Stephan non ha ancora segnato in coppia con Balotelli: «Non siamo incompatibili». Ginocchio sotto controllo, col Parma potrebbe riposare FABIANA DELLA VALLE MILANO Avrebbe dovuto trascorrere il pomeriggio a Viareggio, dove era atteso per pronunciare il giuramento del torneo che «da ragazzo» ha giocato due volte con la Primavera del Genoa, invece è rimasto a Milanello a curarsi il ginocchio. Colpa del maltempo che l ha costretto a disdire l impegno. Stephan El Shaarawy ha perso il gol ma non il sorriso. Due partite con Balotelli uguale 180 minuti d astinenza: quanto basta per cominciare a pensare che il crestato per eccellenza soffra il mal di Balo. Se segna uno non ci riesce l altro, e Balotelli, forse ansioso di recuperare il tempo perduto a Manchester, da quando è arrivato si è preso tutta la scena. El Shaarawy però non ha crisi di gelosia. Ha sempre caldeggiato l arrivo del compagno d azzurro e adesso che ce l ha come vicino di banco a Milanello e come partner nel tridente rossonero non ha cambiato idea. Io e Mario tutto ok Altro che incompatibilità: il feeling c è sempre stato, l affiatamento in mezzo al campo migliorerà con il tempo. «Io accetto tutto quello che si dice e si scrive ha detto l attaccante a Milan Channel, però le critiche mi sembrano un po eccessive. Io e Mario abbiamo giocato insieme soltanto due partite, c è bisogno di tempo per trovare schemi e idee, ma non credo che ci sia incompatibilità. Nella partita contro l Udinese ci siamo scambiati gli assist, in allenamento ci troviamo molto bene». Stephan El Shaarawy, 20 anni, attaccante del Milan. Ha segnato finora 15 gol in campionato BOZZANI Stakanovista Il concetto è chiaro: 180 minuti sono troppo pochi per giudicare. Il fatto che El Shaarawy non abbia segnato nelle ultime due partite è solo una casualità. D altronde è difficile criticare un ragazzo di vent anni che finora ha tenuto a galla il Milan, soprattutto nell avvio di stagione shock dei rossoneri. El Shaarawy ha segnato 15 gol in campionato, meglio finora ha fatto solo Cavani. Logico che dopo 24 partite di fila (tutte giocate da titolare) Stephan cominci ad accusare un po di stanchezza. Chi lo conosce bene giura che El Shaarawy è sereno: il gol non è una malattia per lui, l importante sono i risultati. E con Mario s intende a meraviglia. «Contro il Parma feci gol all andata ha raccontato, sarebbe bello riuscire a ripetermi, anche se in questo momento conta più fare punti». Ginocchio dispettoso Con il Parma però non è così scontato che Stephan parta titolare: a Cagliari è stato sostituito, il fastidio al ginocchio non preoccupa ma Allegri potrebbe anche decidere di tenerlo a riposo per precauzione, visto che tra una settimana si giocherà in Champions con il Barcellona (dove Balotelli non potrà essere convocato perché ha già giocato in Europa con il City) e subito dopo ci sarà il derby. «Ho un problema al ginocchio ha spiegato che mi porto dietro da 2-3 anni ma con lo staff del Milan finora siamo riusciti a gestirlo. A volte però ho ancora qualche piccolo fastidio, la scelta di sostituirmi contro il Cagliari è stata giusta. La lotta per il terzo posto con l Inter sarà lunga e andrà oltre il derby. Ci sono ancora tanti punti in ballo e può succedere di tutto». 4 I NUMERI 5 le partite di campionato in cui El Shaarawy non ha segnato e il Milan non ha vinto: il bilancio è di due pareggi e di due sconfitte 15 i gol realizzati in 24 partite giocate, tutte da titolare 6,4la media-voto del Faraone, il migliore dei rossoneri fatta eccezione per Balotelli (che però ha giocato solo due partite) 1989 i minuti giocati da Stephan: è il giocatore più utilizzato da Allegri story Faraone a secco nelle ultime tre partite giocate con SuperMario 3 febbraio 2013 Milan-Udinese 2-1: voto 6,5 Doppietta di Balotelli all esordio ANSA 6 febbraio 2013 Olanda-Italia 1-1: voto 5,5 I milanisti tutti e due a secco REUTERS 10 febbraio 2013 Cagliari-Milan 1-1: voto 5 Balotelli segna ancora su rigore AFP

14 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 SERIE A Patto tra Petkovic e Lazio «Noi insieme oltre il 2014» L offertadel rinnovoal tecnicoperaltri 2 annièvicinissima. Lotitocontro l agente di Cavanda: «Mercenario». Fair play: Klose premiato in Spagna v identikit & CARRIERA CON LULIC E GONZALEZ Prolunga anche Onazi Resta il nodo di Hernanes ROMA DAVIDE STOPPINI ROMA Un patto, una delle sue proverbiali strette di mano: Vladimir Petkovic e la Lazio sono pronti a legarsi oltre il La strategia è chiara, tutto è pianificato. Presto l offerta del rinnovo sarà ufficiale, ma i discorsi tra allenatore e società per prolungare l attuale contratto sono già partiti. Lotito non vuole lasciare nulla al caso. Perché sa che il lavoro di Petkovic non è passato inosservato: il Borussia Dortmund lo tiene d occhio, ma anche in Italia gli estimatori non mancano. E prima che questi diventino corteggiatori, la Lazio ha in testa l idea di blindare il suo allenatore. Il belga che non firma è sempre più un caso: ieri non si è allenato con i compagni RAID CONTRO I TIFOSI DEL TOTTENHAM Torna in libertà il romeno Il legale: «Scambio di persona» È stato scarcerato Nicolae Rotariu, il romeno di 34 anni arrestato il 6 febbraio per l assalto al pub di Campo de Fiori del novembre scorso. Per il gip Antonella Capri non ci sono indizi a carico dell indagato. L avvocato di Rotariu, Massimo Moccaldi, ha dichiarato: «È stato uno scambio di persona, ora chiederemo i danni». Vladimir Petkovic, 49 anni, è bosniaco, ma ha anche il passaporto croato e quello svizzero ANSA Anche manager Non è solo un discorso economico. Certo, il rinnovo che Lotito proporrà a Petkovic prevede un prolungamento di altri due anni e un sostanzioso adeguamento economico rispetto ai 600 mila euro netti che guadagna attualmente. Ma il ragionamento va oltre. Il tecnico ha stregato la Lazio, il legame tra società e tecnico è fortissimo. Gli ultimi esempi arrivano dalla gestione di Diakite, Cavanda e Zarate, tre casi «societari», a proposito dei quali il tecnico ha sposato al 100% la linea della proprietà. Un po allenatore, un po dirigente: Petkovic è tutto. E anche per questo la Lazio gli proporrà di continuare a Formello con un ruolo all inglese, con compiti anche da manager. E gli darà carta bianca anche nell integrazione dello staff tecnico, oppure nella scelta degli osservatori. «Siamo orgogliosi di averlo con noi ha detto il d.s. Igli Tare a Lazio style radio. Sappiamo molto bene cosa dobbiamo fare, come e con chi. La Lazio sta vivendo un momento molto importante. E quando abbiamo scelto Petkovic sapevamo benissimo chi fosse, eravamo consapevoli della sua qualità. Anche gli acquisti del futuro (Perea e presto anche Felipe Anderson, ndr)fanno parte di un percorso fatto insieme all allenatore». Caso Cavanda Percorso di cui al momento ha deciso di non far parte Luis Cavanda, che ieri non si è allenato con il resto dei compagni. Il belga ha rifiutato il rinnovo e ora Petkovic, d accordo con la società, non lo convoca. «Il giocatore sta prendendo la strada sbagliata», ha detto ieri Tare. Lotito invece è stato ancora più pesante: «Il suo procuratore (Savini, ndr) segue logiche da mercenario, va contro i valori dello sport. Certe persone andrebbero ghettizzate». Impensabile che il caso rientri a breve, più facile pensare che il giocatore chieda di essere ceduto nella prossima sessione di mercato. Sorpresa Ederson Problemi della Lazio che verrà. Quella attuale ieri ha cominciato a preparare la trasferta di Europa League in Germania. Viaggio al quale potrebbe prendere parte anche Ederson: il brasiliano è assente da oltre due mesi per una lesione agli adduttori, da qualche giorno è tornato ad allenarsi con i compagni e ieri ha svolto anche la partitella di fine seduta. La candidatura è lanciata: se anche oggi risponderà presente, Petkovic potrebbe convocarlo per Mönchengladbach. Chi resterà a casa, come previsto, è Mauri, fermo per una distorsione alla caviglia destra. Fuori causa ovviamente anche Klose, che ieri è stato premiato a Barcellona con il trofeo Kalise, riconoscimento per il gesto di fair play di Napoli, quando il tedesco fece annullare un suo gol segnato con la mano. I rinnovi erano pronti da tempo, l ufficialità l ha data il d.s. Igli Tare: «Abbiamo rinnovato il contratto di Lulic e Gonzalez fino al 2017, Onazi fino al 2016 e Dias fino al 2014». Detto che l accordo relativo al brasiliano è di un anno fa e quelli di Lulic e Gonzalez (900 mila per il primo, 1 milione per il secondo) erano stati già raggiunti a Natale, la vera notizia è legata al prolungamento del giovane centrocampista nigeriano, fresco vincitore della Coppa d Africa e rivelazione della competizione. Onazi guadagnava euro al mese, adesso è passato a un contratto da 200 mila euro a stagione. Hernanes stand by Presto la Lazio ratificherà anche il prolungamento di Biava: l accordo del difensore è in scadenza a giugno, ma sarà prolungato di un altra stagione. Tutto fermo invece per quanto riguarda Hernanes, in scadenza nel «Abbiamo incontrato tempo fa il suo agente ancora Tare e gli abbiamo prospettato la nostra voglia di prolungare». Il Profeta per il momento ha detto no. Anche perché sulla vicenda pesa il malumore dell agente del brasiliano, a causa di alcune pendenze economiche con la società di Lotito. Schiarita Zarate Un malumore da ieri un po attenuato è quello di Zarate. «Ho incontrato Ruzzi, ci siamo abbracciati», ha svelato Tare. È una schiarita, dopo il gelo per la mancata chiusura dell operazione con la Dinamo Kiev a fine gennaio. Il mercato ucraino è ancora aperto, ma ora sembra improbabile che il discorso si possa riaprire. stop TORNEO DI VIAREGGIO Juve, Lanini tris E un Ronaldo in miniatura DAL NOSTRO INVIATO VINCENZO D ANGELO VIAREGGIO La fabbrica del talento è sempre aperta. E lavora che è una meraviglia. E mentre il meteo si divertiva a far saltare i programmi dell organizzazione, nel diluvio di Viareggio è spuntato un meraviglioso raggio di sole: Eric Lanini s è preso la scena con una tripletta che ha steso il Maribor e ricordato alla concorrenza che per vincere bisogna sempre fare i conti con la Juve. La sliding door di Lanini arriva al 19 : Padovan - centravanti titolare anche dell Under 19 - lascia per infortunio. Eric entra a freddo e alla prima palla toccata gira in rete di testa. Sono passati appena 5 dal suo ingresso, e dopo altri 3 ecco il raddoppio con una volée mancina. Il terzo gol, ancora di testa, arriva al 41. Ventiquattro minuti indimenticabili, che Lanini sintetizza così: «E una gioia incredibile, che voglio condividere con mia mamma Raffaella, la persona più importante della mia vita». Eric Lanini, classe 1994, attaccante della Juve FREE Che storia Lanini studia «da Vucinic, ma da sempre amo Cristiano Ronaldo». In effetti è potente nello spazio e tecnico nel breve, ma per arrivare a certi livelli bisogna lavorare sodo: «Devo crescere in tante cose, specie sulla concentrazione in fase di non possesso. Però mi rendo conto che quando riesco a puntare la porta, posso fare davvero male». La Juve lo ha pescato sei anni fa nella squadra dell oratorio di Vianney, quartiere di Torino, dove giocava esterno: «In realtà solo da quest anno faccio la punta, così vuole mister Baroni». Ottima intuizione, anche Ronaldo in fondo nasce esterno... JUVENTUS-MARIBOR 4-2 MARCATORI Lanini (J) al 24 e 28, Vuklisevic (M) al 31, Lanini (J) al 40, Beltrame (J) al 45 p.t.; Vuklisevic (M) al 34 s.t. JUVENTUS (3-5-2) Branescu; Penna (dal 1 s.t. Untersee), Rugani, Laursen; Ruggiero (dal 30 s.t. Mattiello), Kabashi, Schiavone (dal 13 s.t. Cavion), Gerbaudo, Ceria; Padovan (dal 19 p.t. Lanini), Beltrame (dal 13 s.t. Bonatini). PANCHINA Citti, Garcia Tena, Tavanti, Magnusson. All. Baroni. MARIBOR (4-4-2) Lovrec; Zivko, Vuklisevic (dal 43 s.t. Javornik), Dautovic, Filipovic (dal 42 s.t. Javor); Dodlek (dal 1 s.t. Lazar), Vujicic, Hotic, Stojanovic; Sauperl (dal 28 s.t. Rozman), Zahovic (dal 1 s.t. Peterka). PANCHI- NA Vidic, Ladinek, Dz ji, Zver. All. Breber. ARBITRO Fabbri di Ravenna. AMMONITI Untersee (J), Bonatini (J), Vuklisevic (M) e Filipovic (M) per gioco scorretto. NOTE Spettatori 500 circa. Recuperi: p.t. 1, s.t. 4. la guida Inter sì, in gol pure Mbaye Toro a valanga: subito Menga Oggi la Roma con lo Spartak (v.d a.) Alla fine né Stephan El Shaarawy né Andrea Stramaccioni sono riusciti ad arrivare a Viareggio, causa maltempo. Ieri il giuramento è stato letto da Gianluca Pessotto, vice responsabile del settore giovanile della Juventus. I RISULTATI DI IERI AVELLINO A.p.i.a. Leichhardt 2-2: Taneski (AP) al 33, Micevski (AP) al 44 p.t.; Amedoro (Av) al 9 e 40 s.t. INTER Nogoom El Mostakbal 3-0: Bocar al 5 p.t.; Mbaye al 22, Gabbianelli al 44 s.t. ENTELLA Melbourne Phoenix 4-0: Rubino (E) al 1 e al 32 p.t.; Rubino su rigore al 25 Amorfini al 45 s.t. TORINO Honefoss 8-0: Diop al 2, Menga all 8, Coccolo al 24, Kabasele al 38 e Diarra al 42 p.t.; Kabasele al 7 e al 44, Fumana all 11 p.t. CITTÀ DI MARINO Deportes Concepcion 1-0: Indelicato al 31 s.t. SAMP Recreativo Huelva 1-0: Austoni al 41 s.t. VARESE All Boys 1-1: Qaqi (V) all 8 p.t.; Fernandez (A) al 5 s.t. GENOA Rijeka 1-3: Solomon (R) al 24, Polic (R) su rigore al 30 ; Jara Martinez (G) al 12, Marcius (R) al 28 s.t. PARMA Santos Laguna 2-1: Tavano (S) al 21 p.t.; Campagna (P) al 27, Cerri (P) su rigore al 34 s.t. RAPPR. SERIE D Anderlecht 0-1: Heylen su rigore al 45 p.t. REGGINA Norte America 1-0: Catanese al 28 p.t. LE GARE DI OGGI Ore 14.45: ROMA-Spartak Mosca (diretta Raisport) Ore 15: ATALANTA-Belasica Strumica, SIENA-Bruges, FIO- RENTINA-B 93 Copenaghen, PADOVA-Club Nacional, EMPO- LI-Congo U. 17, NAPOLI-Honved, LECCE-Liac New York, SPE- ZIA-Long Island, JUVE STABIA-Mutual Ore 17: MILAN-Newcastle Ore 18: LAZIO-Stella Rossa

15 SERIE A MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 Bufera Roma La penitenza di Osvaldo «Chiedo scusa a Totti» Si spiega dopo il rigore scippato e la contestazione dei tifosi «Che amarezza, mi manca la fiducia». In estate sarà divorzio MASSIMO CECCHINI ROMA Il paradosso è servito: ghiacciato (come questo inverno che morde) e agitato (come la tensione che si respira in città). Mentre la sterzata societaria si respira chiaramente sul fronte del marketing e delle iniziative collaterali, quello che doveva essere il settore trainante del nuovo prodotto Roma, cioè la parte strettamente sportiva su cui finora sono stati investiti circa 70 milioni netti, appesantendo conti peraltro già poco felici rappresenta la vera delusione non solo sul fronte della tifoseria, ma anche nell ottica del calcio nazionale. Oggi il gruppo andrà a rapporto da Andreazzoli. E Sabatini parlerà con l italoargentino I numeri del fallimento, a oggi, fanno impazzire gli statistici che, per ritrovare delle similitudini, stanno andando indietro nel tempo. Un dato su tutti: la squadra (con 2 punti in 6 gare) è ultima nella classifica dell anno nuovo. Ovvero, mai così male nell era dei 3 punti ed eguagliati i record negativi del 1968 e Critiche a Totti La cosa più malinconica, però, è che la Roma trova lo stesso il modo di finire in vetrina, ma per episodi negativi, come il caso Osvaldo, che ha scippato il rigore a capitan Totti (a 2 reti da Nordahl) per poi sbagliare miseramente. L attaccante è nella bufera (ma non sarà multato), tant è che domenica notte, mentre tornava a casa, gli sono state tirate sull auto un paio di uova. E allora sono arrivate le scuse scritte. «Sono molto amareggiato, vorrei chiedere scusa a tutti i tifosi, non volevo assolutamente mancare di rispetto a Francesco. Ma semplicemente me la sentivo di tirare, magari con un gol tante volte torna la fiducia in te stesso, quella che al momento mi manca. Nessuno più di me può sapere come mi sento ora, però troverò insieme ai miei compagni la forza per guardare avanti e uscire da questa situazione. Siamo forti e torneremo a vincere. Chiedo scusa ancora una volta. Io a questa maglia ci tengo tanto». Andreazzoli & Sabatini Tutta colpa sua? Pur condannandolo, nelle stanze di Trigoria qualcuno ne dubita. Non a caso c è chi dice che Totti, da capitano, doveva prendere d imperio il pallone e battere anche perché, se avesse sbagliato, nessuno se la sarebbe presa con lui. Senno di poi, ovvio. Immaginate che cosa sarebbe successo se una eventuale litigata fra i due giallorossi fosse andata in mondovisione. Oggi comunque Andreazzoli (che ieri ha rivisto la partita con Sabatini) parlerà alla squadra invitandola al rispetto Uno dei momenti chiave di Samp-Roma: Pablo Osvaldo sul dischetto davanti a Francesco Totti PEGASO RIENTRA BALZARETTI Castan fuori per un mese Si ritornerà alla difesa a 4 Leandro Castan, 26 anni ANSA «Mi dovrei essere fatto male al collaterale mediale». Con questo messaggio scritto su Instagram all amico Thiago Silva, lo sfortunato Castan ha fatto capire che il suo stop non sarà breve. Oggi saranno effettuati gli esami strumentali al ginocchio sinistro, ma si parla già di una lesione legamentosa, che comunque non necessiterà di un intervento chirurgico. Le prime ipotesi parlano, infatti, di uno stop di 3-4 settimane. Detto che invece Balzaretti è pronto a rientrare già sabato contro la Juventus, c è da dire che a causa del lungo stop di Castan l esperimento della difesa a tre sembra da mettere momentaneamente in archivio. Al momento, infatti, non sembra convincere lo staff tecnico la soluzione dell arretramento di De Rossi sulla linea dei difensori, mentre l ipotesi di lanciare il baby Romagnoli sembra prematura. Contro la capolista, quindi, tornerà ad essere schierata la retroguardia a quattro, con Piris e Torosidis pronti a tornare protagonisti. ma. cec. di regole e gerarchie (anche rigoristiche). Certo, accantonato l alibi Zeman, nel mirino della contestazione resta la dirigenza che incassando la delusione del presidente Pallotta per gli ultimi risultati lamenta (un concetto che l a.d. Fenucci ha educatamente espresso anche nel colloquio con i tifosi arrabbiati domenica con Osvaldo) come i media non diano risalto ai torti arbitrali ai danni della Roma, come accadeva in passato. Senza entrare nel merito della filosofia del giornalismo (che in genere ai padroni del calcio interessa solo quando vogliono avere ragione), pare difficile ergere questa tesi a linea del Piave per arginare le responsabilità. Osvaldo & Allegri Problemi vorrebbe evitarne anche Osvaldo che, rispetto a quello che nello spogliatoio di Genova sfoggiava la sottomaglia con la scritta sulla schiena: «Las chicas mas finas preguntan solo el rock n roll» (le ragazze più belle chiedono solo il rock and roll), sembra avere il morale sotto i tacchetti. L ultimo paradosso è che il capocannoniere della squadra (con Lamela) tra l altro saldamente nel gruppo della Nazionale di Prandelli a fine stagione andrà sicuramente via, per la gioia delle casse societarie. D altronde, non è un caso che in carriera non sia mai rimasto più di due stagioni in una stessa squadra e adesso, alla luce delle reti segnate, ha la possibilità di monetizzare bene, magari in Premier League, in cui potrebbe approdare. Ovvio, però, che deciderà anche il prossimo allenatore della Roma, e su questo fronte a dispetto delle smentite milaniste restano forti a Trigoria le voci che vogliono Max Allegri in prima fila per ereditare quella panchina che, negli ultimi trenta mesi, ha avuto ben sei proprietari. Quanto basta per avere qualche timore. A prescindere da chi calcerà i rigori. Pablo Osvaldo, 27 anni, gioca nella Roma dall estate 2011: in questo campionato ha realizzato 11 gol, 2 su rigore PEGASO giudizio del Tombo DI DANIELE TOMBOLINI Mazzoleni e Orsato okay Errori di Massa e Banti Sbaglia anche Celi: non doveva essere annullato il gol del romanista Lamela contro la Sampdoria 22ª GIORNATA PARTITA ARBITRO BONUS ERRORI PUNTI JUVENTUS-FIORENTINA MAZZOLENI 3-3 LAZIO-NAPOLI ORSATO 3-3 PARMA-GENOA PERUZZO 1-1 ATALANTA-CATANIA MASSA BOLOGNA-SIENA GIACOMELLI 2-2 CAGLIARI-MILAN GIANNOCCARO 2-2 PALERMO-PESCARA IRRATI 2-2 SAMPDORIA-ROMA CELI UDINESE-TORINO BANTI INTER-CHIEVO GUIDA 1-1 LEGENDA Bonus gara facile 0; gara insidiosa 1; gara difficile 2; gara difficilissima 3. Errori su un gol -3; su un rigore -2; su un espulsione -1 La squadra di Braschi mette l antigelo fornendo complessivamente buone prestazioni; i più in palla sono Mazzoleni e Orsato. Quest ultimo dirige alla grande Lazio-Napoli e raggiunge solitario la testa della classifica. A Bergamo Massa sbaglia a non fischiare il rigore (-2) per la stoppata con il braccio di Marchese sul tiro di Giorgi e Banti a Udine sorvola sull intervento da rigore (-2) di Allan su Santana. Fa discutere il gol annullato (-3) alla Roma contro la Samp: a inizio azione c era un fuorigioco di Totti, ma non essendo stato rilevato, la successiva segnalazione di fuorigioco di Lamela, in posizione regolare, è errata. Taccuino CALCIO DONNE Under 17 in campo contro la Finlandia (f.sal.) Oggi la nazionale Under 17 guidata da Enrico Sbardella affronta la Finlandia al S. Marcellino di Firenze (inizio della gara alle ore 15), prima amichevole per preparare la seconda fase di qualificazione all Europeo di categoria, in programma ad aprile in Repubblica Ceca. IN TV Le città di Champions in un viaggio su Sky Prende il via domani su Sky Sport 1 e Sky Sport 3, «Le città dei Campioni», pillole di calcio in onda prima delle partite di Champions League. Un viaggio turistico-calcistico delle 16 città protagoniste della fase finale di Champions. Si inizia con lo Shakhtar e le miniere di Donetsk da cui nasce il tifo attraverso i luoghi della città legati a momenti che hanno segnato la storia della squadra di calcio. Si proseguirà con il Real Madrid, il Celtic e il Valencia. PRIMA VOLTA Rizzoli il 23 arbitra big match in India L'arbitro Nicola Rizzoli di Bologna dirigerà sabato 23 febbraio il big match del campionato indiano, la Premier division, tra East Bengal e Mohun Bagan. L'accordo è stato raggiunto dopo alcuni giorni di trattativa tra l'associazione italiana arbitri e l'indian football association. Il bolognese raggiungerà Calcutta due giorni prima della partita entrerà nella storia del calcio per essere il primo arbitro a fischiare nel campionato indiano. Soddisfatto Nicchi, presidente dell AIa: «Vogliamo portare la cultura calcistica il più lontano possibile». CLASSIFICA GENERALE ARBITRO GARE PUNTI ORSATO ROCCHI RIZZOLI GIANNOCCARO TAGLIAVENTO DAMATO MAZZOLENI VALERI DE MARCO BANTI BERGONZI MASSA CALVARESE 10 9 GERVASONI 11 8 RUSSO 10 8 PERUZZO 10 7 CELI 11 6 ROMEO 11 6 GIACOMELLI 10 6 DI BELLO 3 3 IRRATI 3 3 DOVERI 11 2 MARIANI 1 2 TOMMASI 3 1 OSTINELLI 2 1 PINZANI 1 1 GUIDA 11 1 Gazzetta.it v Gazza T f Conte con Buffon REUTERS CHAMPIONS LEAGUE: TUTTE LE VOCI PRIMA E DOPO CELTIC-JUVE Le conferenze stampa della vigilia con Conte e Buffon, le immagini degli allenamenti delle due squadre, dell ambiente prepartita e stasera i commenti a caldo dalla zona mista al termine della partita LE RUBRICHE IN ROSA: GUARDA GAZZA OFFSIDE ED EXTRATIME Il settimanale di Antonino Morici sul campionato di serie A con gli interventi Alberto Cerruti e Marco Materazzi. Le immagini più belle e le curiosità del weekend internazionale raccontate da Stefano Cantalupi

16 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 SERIE A Dito medio ai romanisti Due giornate a Rossi «Giusta anche la multa» Il tecnico della Sampdoria punito dal giudice e dalla società «Sono dispiaciuto». Verserà una somma all ospedale Gaslini Multa e perdono Per la Samp è stato un incidente, e tale dovrà rimanere. Il club di Corte Lambruschini, pur censurando l episodio, non ha alcuna intenzione di mettere la croce addosso all allenatore, anche perché questa, almeno, è la tesi che sembra prevalere in società Rossi può invocare perlomeno le attenuanti, poiché il fattaccio è stato scatenato da una provocazione verbale di Burdisso. Di sicuro, quanto successo domenica non peserà assolutamente sulle possibilità (ad oggi decisamente elevate) da parte di Rossi di rinnovare il contratto, dopo il buon lavoro fatto sin qui per rimediare agli errori del recente passato. clic IL PRECEDENTE VIOLA: DOPO I PUGNI A LJAJIC ARRIVA L ESONERO FILIPPO GRIMALDI GENOVA Due turni di squalifica. Più pesante l eco avuto dal fattaccio del Ferraris a livello morale, insomma, che i numeri effettivi della sanzione. Nessuna stangata. Due turni di squalifica per Delio Rossi (che non potrà andare in panchina domenica a Napoli e in casa contro il Chievo) «per avere, al 48 del secondo tempo, con plateale gestualità, assunto un atteggiamento ingiurioso e provocatorio nei confronti di un calciatore avversario; infrazione rilevata da un assistente». Questo recita il verdetto del giudice sportivo. La pena (per così dire) morale, questo è certo, è stata ben più pesante, anche perché l attenzione di tutti è tornata subito al fattaccio-ljajic che gli era costato la panchina a Firenze, precedente domicilio calcistico del tecnico blucerchiato, prima della chiamata ricevuta due mesi dalla famiglia Garrone. Le scuse ufficiali Sull episodio, Il gestaccio di Delio Rossi, 53 anni, nel finale di Sampdoria-Roma ANSA che per la Sampdoria è ufficialmente chiuso, lo stesso Rossi ha fornito ieri un commento a sua firma diffuso attraverso la società: «Sono rammaricato si legge per il gesto nel finale della partita di ieri (domenica, ndr) perché, l ho detto e lo ripeto, ho sempre dato rispetto e pretendo rispetto. Non tollero gli insulti senza motivo. Per il ruolo che ricopro accetto di buon grado la multa della società che insieme abbiamo deciso di devolvere in beneficenza all ospedale pediatrico Giannina Gaslini». La Roma ha però precisato con un comunicato che «nessun suo calciatore o tesserato ha insultato l'allenatore della Sampdoria, il cui deprecabile gesto non è pertanto ascrivibile ad un comportamento di calciatori della As Roma». LE ALTRE DECISIONI Cori razzisti e laser Multa di 15 mila euro per Juve e Napoli Il giudice sportivo ha squalificato per 2 giornate Colombo, il portiere di riserva dal Napoli, per aver insultato l arbitro dalla panchina. Una giornata, invece, per Ambrosini (Milan), Biondini, Bonaventura (Atalanta), Astori, Conti, Dessena (Cagliari), D'Ambrosio (Torino), Ledesma (Lazio), Marchisio, Peluso (Juventus), Rigoni (Chievo). Capitolo allenatori: ammonizione con diffida e ammenda di 2 mila euro a Ventura (Torino), per avere contestato platealmente una decisione arbitrale. Multe alle società: 15 mila euro alla Juventus per cori razzisti contro i tifosi napoletani e al Napoli per l uso di laser durante l incontro di sabato all Olimpico contro la Lazio. Altra storia Insomma, nulla da poter mettere in confronto (negativo) con quanto accaduto esattamente tredici mesi fa al Mugnaini e che vide sfortunato protagonista l ex tecnico sampdoriano Iachini, ripreso di nascosto con uno smartphone mentre parlava (male) dei cugini genoani con un tifoso. Una semplice battuta, che costrinse Edoardo Garrone (che a breve verrà formalmente nominato presidente) a presentare le scuse ufficiali ai rossoblù. Stavolta no, è stata un espulsione come un altra. E, secondo quanto prevede il codice etico della società, Rossi è stato multato nella stessa misura di Maxi Lopez, quando nel girone di andata fu sanzionato con due turni di squalifica per una reazione fuori misura al termine di Sampdoria-Torino. Del resto lo stile-samp non esclude affatto di accettare le scuse di un tesserato che ha commesso un errore. A patto che, ovviamente, l interessato non perseveri nello sbaglio. Delio Rossi non è nuovo a intemperanze durante una partita: il 2 maggio 2012, durante Fiorentina-Novara 2-2 (nella foto Sky), l allora tecnico viola aggredì un suo giocatore, il serbo Adem Ljajic. La scintilla era stata la sostituzione del giocatore che mentre si avviava in panchina aveva applaudito polemicamente Rossi: allo scambio di insulti c era stata la rabbiosa reazione del tecnico a suon di pugni e strattoni verso Ljajic. A fine gara, poi, l esonero dell allenatore viola.

17 SERIE A MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LETTERE LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 Il 2013 annus horribilis La Fiorentina si è persa Solo 4 punti in sei partite e l eliminazione dalla Coppa Italia ma la classifica è buona e gli obiettivi ancora raggiungibili GIOVANNI SARDELLI FIRENZE Molteplici fattori, considerazione unica. La Fiorentina si è arenata sul più bello. Avvinghiandosi su se stessa alla ricerca di un qualcosa che non trova. O almeno non trova più. Un 2013 orribile, sintetizzabile in quattro punti su sei apparizioni in campionato. Oltre all eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Roma, dopo i tempi supplementari. Anno condito da tre gare consecutive perse in trasferta (Udinese, Catania e Juventus), pochi gol fatti, decisamente di più quelli incassati. In sostanza molti cali individuali che compongono un malessere d insieme complicato da spiegare. Tutto da buttare quindi? Neanche per sogno. Perché il percorso intrapreso è lodevole, la classifica buona, gli obiettivi raggiungibili. Ma dopo la non competitiva di Torino, qualche riflessione si rende obbligatoria. IL CALO DEI TITOLARI Jovetic ha perso brillantezza e gioca troppo lontano dalla porta Cuadrado stanco da viaggi e botte Non certo intesi come societari. Quanto piuttosto riferiti alla disposizione in campo. Ovvero portiere e bomber. La prima questione la Fiorentina se la porta dietro da un bel po. Su Viviano (foto La Presse) è stato detto e scritto già tutto. Lasciando perdere le solite storie sul portiere tifoso, rimane un alternanza data più dagli errori che dalla voglia di credere in entrambi. Prima Viviano, dopo Roma (8 dicembre) Neto. Per il brasiliano qualche guizzo, altrettanti errori (Udinese e Catania su tutti),ora nuovamente Viviano. Che però difficilmente verrà riscattato a quelle cifre (7,5 milioni)a fine stagione. Analisi che parte da un assunto. Quando le prestazioni di buona parte dello scheletro di squadra calano contemporaneamente, i risultati ne risentono in maniera pesante. Partendo dal reparto difensivo, Gonzalo Rodriguez e Facundo Roncaglia sono i fratelli involuti di quelli visti negli ottimi primi mesi, Pizarro è stato a lungo infortunato, Cuadrado è stanco da botte, viaggi, sprint senza sosta, Aquilani non è decisivo come qualche settimana fa. Su tutti, però, comanda il fattore JoJo. Tre reti in tre mesi (doppietta a Palermo e gol col Parma), tanto impegno, pochi guizzi. Stevan Jovetic (nella foto LaPresse)gioca troppo lontano dalla porta a dispetto dei dettami di Montella e risulta sempre poco brillante nell uno contro uno. Nonostante i test atletici lo classifichino in super forma, il campo non lo dimostra. Qualche tifoso vorrebbe addirittura vedere l asso montenegrino in panchina perché poco coinvolto nel progetto viola ideato dalla società. Anche se non sembra quella la problematica reale. E il talento è innegabile. A conti fatti comunque, se il top non è al top, il guaio c è. Contro l Inter, comunque, il suo posto non sembra in discussione. PORTIERI E BOMBER L alternanza tra Viviano e Neto non ha portato risultati positivi E il problema del gol non è risolto Vincenzo Montella, 38 anni, esce a testa basso dallo Juve Stadium dopo la sconfitta con la Juventus ANSA In attacco l ombra lunga di Berbatov scurisce ancora l umore fiorentino. Toni ha fatto molto: sette reti e grande impegno. Ma il «puntero» vero arriverà in estate. Gli altri attaccanti hanno combinato poco. El Hamdaoui ha stoffa. Tre reti, tutte partendo dalla panca, numeri in faretra, e quell impressione che qualcosa possa sempre far accadere. Ma anche una difficoltà cronica a calarsi nel ritmo della Serie A. L esplosione di Ljajic è ancora rimandata (1 gol in campionato), Seferovic ha lasciato (in prestito), Larrondo si ferma a «buon rincalzo». IL GIOCO Il sistema adottato da Montella comporta dei rischi, modificare qualcosa non è un peccato La seconda questione da affrontare porta verso colui che la squadra guida. Montella è una sorpresa positiva e così rimane anche dopo il calo, fisiologico, della sua Viola. La cultura del gioco è un marchio indelebile sul rinascimento calcistico della Fiorentina. Il fatto che il suo modello comporti dei rischi è un qualcosa di calcolato. Ed accettato a priori. Cambiare alle prime problematiche sarebbe sbagliato nella foto La Presse) Rodriguez. Modificarne alcuni aspetti, forse, no. Allo Juventus Stadium si è vista una squadra che per la prima volta è sembrata a tratti presuntuosa. IL MERCATO Una sessione di mercato intelligente e dispendiosa, quella di gennaio, proiettata, però, sul lungo termine. Dopo i 18 acquisti estivi, ne sono arrivati altri 6. Tre dei quali, ha detto Montella, saranno utili al 100% solo dalla prossima stagione (Wolski, Vecino, e Rossi). Tra quelli pronti, Sissoko sarà a Firenze solo oggi. Per Larrondo qualche minuto, ma ha un fastidio al ginocchio da tempo. Compper non ha esordito. E trovare un affare simil Toni (nella foto) era impresa a gennaio semi impossibile. In somma: i viola stringono i denti in attesa di un futuro Dribbling nella propria area, ricerca ossessiva del palleggio, palloni persi sanguinosi che hanno mandato gli avversari in porta. E la prima gara toppata di brutto dall inizio della stagione e sarebbe stato illogico non fosse mai accaduto. Ma giusto trarne insegnamenti. Il concetto «concretezza» va aggiunto al vocabolario di questa viola. E magari qualche variante maggiore a gara in corso. Montella è giovane, bravo ed estremamente intelligente. Saprà trovare i correttivi rimanendo all interno della strada (la ricerca del gioco) intrapresa. E mai ripudiata. A gennaio soprattutto acquisti a lunga scadenza, ma da Sissoko ci si aspetta qualcosa subito migliore, provando ad attingere dalla rosa già a disposizione. Non tutti però hanno dato molto. Mati Fernandez è un rebus: zero gol, un ruolo che non si sposa con l idea del 3-5-2, un infortunio patito un mese fa che lo ha estromesso sul più bello. Migliaccio e Romulo non sono Pizarro ed Aquilani: le assenze pesano eccome. E gli esterni, Cuadrado e Pasqual, non hanno sostituti all altezza. Llama non ha convinto ed i suoi minuti sono rarissimi, Cassani è stato ceduto. In poche parole, gli insostituibili sono troppi. Tendenza che verrà limata in estate. TempiSupplementari A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: acerruti@rcs.it Ma El Shaarawy soffre l arrivo di Balotelli? Caro Cerruti, per il Milan urgono 2 giocatori veri in difesa e uno a centrocampo, più un portiere. La prego, martellate da qui a giugno per questi 4 acquisti e ci leggeranno il numero di targa per altri 20 anni. Ho però il sospetto che con l'arrivo di Balotelli, El Shaarawy si sia seduto un po' a livello psicologico, non sentendo più tutto il peso della squadra sulle sue spalle. Sbaglio? Luca Ronchi Bergamo Il cosiddetto mercato di riparazione di gennaio è chiuso e quindi il Milan deve aspettare la prossima estate per rinforzare, come avrebbe già dovuto fare, la difesa e il centrocampo. In attesa di sapere se lo farà, l'ultimo arrivato Balotelli da solo potrebbe non bastare per arrivare al terzo posto con vista-champions League, perché domenica a Cagliari si è avuta la conferma che Zapata e Mexes non danno garanzie. El Shaarawy, inoltre, sta accusando un comprensibile calo di forma, dopo aver risolto da solo il problema del gol, ma ciò non significa che si sia seduto, come insinua lei. Caso mai, il problema è un altro: come un anno fa, quando nel Milan c'era il capocannoniere del campionato Ibrahimovic, il ventenne El Shaarawy rischia di pagare, a livello tattico e psicologico, la presenza di Balotelli al centro dell' area, al di là dei loro ottimi rapporti, finendo ingiustamente ai margini della squadra, in campo e fuori. Bentornato Stankovic Bentornato grande Stankovic, noi dell Inter sentivamo la tua mancanza. L'altra faccia della medaglia del successo sul Chievo è però rappresentata dal fatto che l'inter dipende ancora troppo dal carisma dei suoi senatori, i vari Zanetti, Cambiasso, Milito. Se mancano loro sono guai, per avere la meglio su squadre anche, potenzialmente inferiori alla formazione di Stramaccioni, perché nessuno ha il loro carisma, a cominciare dall indecifrabile Alvarez. Giorgio Bonfanti Milano Mi unisco al meritato applauso dei tifosi nerazzurri a Stankovic, grande campione e grande professionista, che ha dato tanto all'inter, anche prima e dopo il famoso "triplete". E' vero che la squadra dipende ancora molto dai suoi senatori e per questo siamo tutti curiosi di vedere il nuovo gioiellino Kovacic, dopo la delusione per le promesse non mantenute da Coutinho e Alvarez. La riconoscenza di Cassano A proposito delle dichiarazioni di Antonio Cassano sulle persone false delle piccole e grandi squadre, vorrei ricordargli che quando il Milan lo prese dalla Sampdoria, nessuna squadra lo voleva nel proprio organico. Inoltre se gioca ancora, lo deve certamente al dottor Tavana che gli ha salvato la vita quando ha avuto seri problemi di salute. Invece di "leccare" il presidente Moratti, dovrebbe ringraziare invece l amministratore delegato del Milan, Galliani che gli ha dato fiducia quando l'unico campo dove poteva giocare era quello dell 'oratorio. Lamberto Gori Viareggio (Lucca) Ha perfettamente ragione, perché Cassano non sa nemmeno lontanamente che cosa sia la riconoscenza. Nessuno più di lui dovrebbe ringraziare per tutta la vita il Milan, che lo ha salvato come giocatore e come uomo, permettendogli tra l'altro di partecipare all'ultimo Europeo e di passare poi alla sua amatissima Inter. Napoli e Chievo e i rigori contro Dopo 24 giornate di campionato, Napoli e Chievo non hanno ancora avuto rigori contro. Trattasi di semplice casualità, oppure gli allenatori delle due formazioni Mazzarri e Corini danno precise indicazioni perché in area i difensori non commettano falli, evitando così le conseguenti ammonizioni, espulsioni e squalifiche? Riccardo Giustiniani Selvazzano (Padova) Semplice casualità, avvalorata dal fatto che il Napoli lotta per lo scudetto, mentre il Chievo punta alla salvezza. Tutti gli allenatori invitano i loro difensori a non commettere falli in area, ma gli inviti non bastano. Se fosse questa la spiegazione, Guidolin sarebbe da mandare via subito, visto che l'udinese è la squadra che ha subito più rigori (8) e invece Guidolin è un ottimo allenatore, non a caso l'ultimo a resistere per una stagione intera nel Palermo di Zamparini... In ricordo di Scirea Quest'anno ricorre il sessantesimo anniversario della nascita del grande Gaetano Scirea, bandiera della Juventus e della Nazionale azzurra. Un campione di una classe infinita, un esempio di correttezza in campo e fuori, che aveva "sposato" la maglia bianconera, un vero simbolo del calcio, un esempio per tutti! Fabio Giacomo Cobianchi Pieve Porto Morone (Pavia) Lo sappiamo e il 25 maggio, data in cui avrebbe compiuto 60 anni, lo ricorderanno in tanti, anche se l'esempio di stile di Scirea, sempre educato e rispettoso degli avversari, andrebbe seguito ogni giorno.

18 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 GENOA Ballardini, il Genoa e la storia di un amore ritrovato FILIPPO GRIMALDI GENOVA A (ri)pensarci bene, si erano piaciuti a prima vista, Ballardini e il Genoa. I risultati avevano fatto il resto, complice la ciliegina dei due derby vinti. E lui, antipersonaggio nell anima, sempre lì a giocare in difesa: la frutta non matura in un giorno, disse una volta a chi voleva esaltarne i meriti. Chissà cosa pensa adesso, riacceso un legame interrotto troppo in fretta. I genoani avevano nostalgia di quest uomo normale, che ha detto sì a Preziosi senza indugio, e poche ore dopo era già al capezzale di un Grifone moribondo. Se la prima volta si era presentato mettendo insieme dieci punti in cinque gare, qui ne ha portati a casa cinque in tre sfide. Contro Juve, Lazio e Parma: se vi sembra poco. Lui è lo stesso di due anni fa. Nessuna rivoluzione, zero proclami. Semplicemente, i giocatori giusti al posto (e al momento) giusto. Prima ha ascoltato (tanto) gli umori di tutti, giocatori e non. Poi ha parlato (molto). Li ha confessati uno per uno. Vecchi e nuovi. Ridando nuova linfa a Kucka e Ballardini restituendo antichi stimoli a senatori come Moretti. Sabato scorso s è dedicato a lungo ad Immobile. Presto tornerà a vivere la città, perchè la salvezza passa anche da qui: i caruggi del centro storico, il Carlo Felice, gli spettacoli al Teatro della Tosse e una visita a Palazzo Ducale, dove due anni fa s era innamorato degli Impressionisti. Com era la storiella della frutta? Caro Ballardini, forse è davvero l ora di iniziare il raccolto. Chievo GIANCARLO TAVAN VERONA Rigoni no, Guana ni Emergenza in regia Squalificato il primo, acciaccato il secondo: Cofie e Seymour pronti «Il nostro campionato ricomincia dal Palermo». Lo ha detto Luca Rigoni, migliore dei gialloblù nella sfida con l Inter. Ma proprio il neo capitano del Chievo non sarà della gara per il cartellino giallo rimediato a Milano. Il suo sostituto naturale sarebbe Roberto Guana ma il centrocampista, che sabato non è stato convocato per un riacutizzarsi del problema al tallone che lo aveva costretto a uscire a Bologna, rischia anche lui di saltare questa sfida. Il giocatore verrà sottoposto ad accertamenti ulteriori. Lo staff medico guidato dal dottor De Vita cercherà di renderlo disponibile. Molto dipenderà da come reagirà quando riproverà ad allenarsi. Cofie ha giocato in passato in quella posizione centrale e anche Seymour è in grado di ricoprire quel ruolo. La squadra, del resto, ha mostrato di poter giocare con diversi moduli, proprio per fronteggiare queste situazioni. E l allenatore Eugenio Corini è sicuro: «Chi giocherà darà il suo contributo, come è sempre avvenuto perché tutti sono molto disponibili. L importante è mostrare lo spirito Chievo, la giusta mentalità contro chiunque». Roberto Guana, 32, già al Chievo nel LAPRESSE Pescara ORLANDO D ANGELO PESCARA Contro il Cagliari biglietti agevolati Oggi dovrebbe arrivare l ok per un contratto di 4 mesi a Kroldrup Il Pescara è vivo. Nella domenica dei pareggi, anche Bergodi a Palermo impatta per la prima volta. Pari che corrisponde al suo decimo punto, uno in meno di Stroppa (in 14 giornate). Alla Favorita gli abruzzesi ottengono anche il primo risultato utile del girone di ritorno: l ultimo movimento in classifica risaliva al 6 gennaio a Firenze. D Agostino e compagni tengono a 3 punti di distanza proprio i rosanero (con cui hanno il vantaggio degli scontri diretti) e il Siena, restando sulla scia del Genoa, quart ultimo con un punto di vantaggio. Nel mirino c è il Cagliari, quint ultimo e ospite dell Adriatico domenica prossima. L ultima gioia del Delfino nel suo stadio è del 21 dicembre, contro il Catania: è il momento di riprendere il ritmo salvezza. La società ci crede e ha lanciato una promozione sui biglietti per riempire lo stadio. Non solo: oggi il d.s. Delli Carri dovrebbe ricevere l ok di Per Kroldrup, contratto di 4 mesi (rinnovo automatico in caso di salvezza), un uomo d esperienza anche se è fermo da quasi un anno per la rottura del tendine d Achille. Zamparini sbotta: «Tifosi, meritatemi» La lettera del patron: «Non devo dimostrarvi nulla, così farete scappare i soldi degli arabi» Palermo FRANCESCO CARUSO Giorni tormentati, per il Palermo. Non solo la classifica e le prestazioni deludenti, a prescindere dagli allenatori, dai giocatori e dai moduli utilizzati. C è anche la crisi del rapporto fra Zamparini e la tifoseria a complicare la situazione. Anche questo un segno tangibile della delicata situazione. Nel decennio zampariniano, mai si era verificata una situazione simile. L ultimo posto in classifica che nessuno avrebbe nemmeno osato immaginare a inizio stagione e i recenti ribaltoni dirigenziali hanno inasprito gli animi ed esasperato l appassionato pubblico rosanero. Che martedì scorso ha pesantemente contestato Zamparini fuori dai cancelli di Boccadifalco (dove il Palermo si allena) e al culmine degli insulti sono arrivati anche sputi e calci sulla sua auto mentre lascia la struttura del Tenente Onorato. Atalanta GUIDO MACONI BERGAMO Toh, la difesa non prende più gol Prima volta senza subire reti dopo 13 gare.merito dei colpi di mercato Da Halloween a Carnevale, le maschere fanno bene alla porta bergamasca. Domenica l Atalanta con il Catania è riuscita a non prendere gol dopo tredici partite. L ultima volta che la porta di Consigli è rimasta inviolata è stato alla 10 a giornata, il 31 ottobre nella gara vinta 1-0 sul Napoli. Era la notte delle streghe e prima di allora l Atalanta non aveva subito gol in altre tre partite. Poi però è emerso qualche problema nei meccanismi difensivi e così la retroguardia si è dovuta rimettere la maschera per ritrovare l imbattibilità. Del Grosso Arabi e salvezza Domenica durante la partita pareggiata con il Pescara, ancora insulti contro Zamparini invitato (si fa per dire) ad andare via da Palermo. Eventualità che presupporrebbe un acquirente, al momento inesistente. Ieri, puntuale, è arrivata la risposta dell imprenditore con un comunicato pubblicato sul sito della società. «Leggo attonito il fantacalcio Palermo-Zamparini attacca il numero uno di Viale del Fante dopo 10 anni di amore per questa città pensavo di essere conosciuto. Non ho mai fatto il calcio per interesse. È vero che è facile salire sul carro dei vincitori e tirare sassi ai perdenti: ma io non sono un perdente». Zamparini nella sua lettera ai tifosi ha escluso un ritorno di Lo Monaco e ha ripreso un vecchio discorso: «Il fondo arabo che già da un anno ha contatti con me mi ha confermato la volontà di ingresso in società», ma a 2 condizioni: «che il Palermo resti in A ed esistono 80 probabilità su 100 di riuscirci e che Zamparini sia il loro riferimento. Questi sono fatti, che tanti di Voi non meritano». A chi pensa che queste siano invenzioni, il presidente rosanero risponde con un esortazione: «Io non sono un invenzione. Ho 72 anni: onestà, serietà, trasparenza e amore sono i miei valori: vedete di meritarli». Complotto e pomodori Zamparini nelle sue righe non ha escluso però l ipotesi peggiore: «Se il Palermo non si salvasse risalirebbe in fretta. Voi (tifosi, n.d.r.) non aiutate la squadra a restare in A con il Vostro atteggiamento negativo. La squadra ha bisogno di amore e qualcuno semina odio. Questo può portare alla B». Successivamente ai microfoni di Tgs ha spiegato ciò che intendeva con l espressione «fantacalcio»: «Mi riferisco alle voci di un complotto Zamparini-Lo Monaco per scendere in B e vendere la società. Questo è assurdo». E a chi lo accusa di aver smantellato la squadra dopo la finale di Coppa Italia di 2 anni fa ha risposto di aver cambiato anche prima «solo che vincevo e nessuno diceva niente. Poi tanti giocatori volevano andare via e quindi non potevo fare diversamente. Ma io non vi devo dimostrare nulla. La vita è fatta di esaltazioni e momenti più bassi. Di complimenti e di lanci di pomodori». Voi mi avete lanciato troppi pomodori. Le ultime decisioni le ho prese per dare una scossa, non ho il piacere di cacciare gli allenatori. Stimavo Gasperini, ma lo vedevo in confusione. È un campionato disgraziato il nostro, con troppi episodi a sfavore». E comunque senza Zamparini oggi il Palermo chissà dove languirebbe. Difesa nuova La mezza rivoluzione di gennaio ha infatti portato una difesa nuova di zecca: domenica titolari erano Scaloni, Canini e Del Grosso. L unico superstite era Stendardo. La nuova formula ha subito portato i suoi frutti: vittoria a Palermo e porta inviolata con il Catania. Non sembra un caso che la svolta sia coincisa con il nuovo corso. Scaloni ha portato esperienza, Canini solidità, Del Grosso grinta. L Atalanta ora subisce meno e concede il minimo: domenica solo un tiro dalla distanza di Gomez e un cross velenoso. Le partenze di Manfredini, Matheu e Peluso sono state meno traumatiche grazie all inserimento fulmineo dei nuovi. E non si è ancora visto Contini. Solidità Il mercato di gennaio dunque ha portato benefici. L Atalanta ha ripreso a marciare e ha ritrovato solidità proprio nel momento cruciale del campionato. Le prossime quattro partite con ben tre scontri diretti (Torino e Siena fuori, Roma e Pescara in casa), offrono la possibilità di fare un salto di qualità. E con la rinnovata sicurezza difensiva blindare la salvezza in anticipo non sembra uno scherzo di Carnevale. Bologna ANDREA TOSI BOLOGNA Nuovo aumento di capitale: però Guaraldi è solo Il presidente Albano Guaraldi con Gianni Morandi ANSA Per il 18 febbraio servono altri soldi: i 4 soci «forti» non vogliono investire Fuori dal campo, il Bologna giocherà una partita importante il 18 febbraio. Per quella data è previsto l aumento di capitale sociale fino a sei milioni deliberato dal CdA rossoblù in dicembre, denaro fresco nelle casse sempre anemiche del club per garantire solvibilità nella gestione corrente. Il presidente Albano Guaraldi, azionista di maggioranza assoluta col 51% delle quote, deve però fronteggiare il disimpegno di 4 soci minori a lui più vicini che hanno comunicato di non volere rinnovare il loro impegno pro quota. Il presidente onorario Gianni Morandi, il vicepresidente Pavignani, lo sponsor Romani e il socio Ferrari hanno deciso di non aderire all aumento, negando l apporto sul quale Guaraldi contava a occhi chiusi. Il presidente e i suoi alleati avrebbero immesso una cifra vicina ai 4,5 milioni, ora è rimasto solo il socio Rimondi a fiancheggiare Guaraldi anche per motivi di affari: i due sono legati nel progetto per la costruzione del nuovo centro tecnico del Bologna a Quarto Inferiore. Missione esaurita Il passo indietro dei soci più abbienti ha spiazzato il geometra di Casteldebole che ieri non ha voluto commentare questa vicenda anche se risulta sia rimasto molto contrariato e infastidito per le voci di tensioni finanziarie. «Non stiamo scappando dal Bologna ma riteniamo che la nostra missione per il salvataggio del club sia esaurita argomenta il vicepresidente Pavignani Ora la società ha un padrone, toccano a Guaraldi gli onori e gli oneri della gestione. Il presidente ha le spalle larghe per operare questo aumento e garantire liquidità per il prosieguo della stagione. E doveroso sottolineare che finora la sua proprietà ha onorato tutti gli adempimenti nei tempi corretti». Ma intanto i big rossoblù si guardano attorno per la prossima stagione: Perez prende tempo per il rinnovo mentre il manager di Diamanti, che pure ha contratto fino al 2017, ha dichiarato che a giugno valuterà ipotesi all estero. Lo Zenit di Spalletti è molto caldo sul fantasista toscano. SEGUI LA TUA SQUADRA tutti i giorni in tempo reale su a

19 su Gazzetta.it x «Matri-Vucinic è la coppia giusta» «A Glasgow va bene anche il pareggio» di JACOPO GERNA L a Juventus sta tornando al top. Si è visto sabato scorso contro la Fiorentina. E i tifosi bianconeri su Gazzetta.it ritrovano fiducia in vista dell abbordabile ottavo di Champions contro il Celtic Glasgow. Concentrazione Juventino_86 «Se pensiamo di vincere solo perché abbiamo più qualità ci fanno vedere i sorci verdi. Dobbiamo giocare come se loro fossero il Real. Se poi vincessimo con 2 gol di scarto potremmo giocarci il ritorno più tranquilli». Foster88 «Se il Celtic è agli ottavi di Champions un motivo c è. In Scozia un pareggio sarebbe già un buon risultato, non si deve andar lì con la presunzione di vincere facile». Xoyo «Il Celtic giocherà col sangue agli occhi come fa sempre in casa, quindi serve giocare con intensità e classe. Obiettivo: annichilirli!» Peter 1980 «Il Celtic è una squadra di tutto MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT rispetto, l unica a mettere in difficoltà il Barcellona quest anno e poi il loro stadio è una bolgia. Spero che ai bianconeri sia rimasta la mentalità delle ultime tre partite del girone di Champions e della super vittoria contro la Fiorentina! Forza Juve!». Juventus1970 «Matri-Vucinic mi sembra al momento la coppia d attacco migliore. Ora non critichiamoli se non segnano a Glasgow. Quagliarella dovrebbe dare eventualmente il cambio a Vucinic (foto LaPresse), mentre Giovinco con il gioco fisico del Celtic a Glasgow non lo vorrei proprio vedere». Vecchiagobba «Grazie ad Andrea Agnelli e Conte per aver riportato dopo anni ridicoli la nostra amata Juve ai livelli che si merita, indipendentemente da come andrà». 19 Sopra la panca di ARRIGO SACCHI Se la Juve è veloce farà male al Celtic L a Juve inaugura gli ottavi di Champions giocando contro il poderoso Celtic. Li sfiderà nel mitico stadio scozzese dove i biancoverdi hanno vinto tutte le partite di qualificazione sconfiggendo anche il Barça. Non sarà semplice: i giocatori del Celtic, sospinti dal pubblico, daranno tutto per continuare a sognare. Il ritmo, la velocità e l aggressività saranno al top in questo stadio magico dove i tifosi formano un unica entità con la squadra in una simbiosi perfetta che solo chi l ha vissuta personalmente può comprendere e temere. I bianconeri, pur nel rispetto del forte avversario, si dovranno concentrare sul gioco: che è il vero moltiplicatore delle qualità. La mente umana può pensare intensamente una cosa sola alla volta, quindi se la loro attenzione sarà totalmente impegnata ad interpretare le direttive del «maestro» Conte non avranno tempo per farsi condizionare dall ambiente (rumoroso ma corretto) e tanto meno intimorire dalla fisicità e determinazione dei rivali. Antonio sicuramente avrà studiato il Celtic e avrà constatato che oltre alle capacità dei vari Hooper e Samaras, la pericolosità nei corner e punizioni, la squadra scozzese non ha un organizzazione difensiva esente da errori. I giocatori faticano ad essere ben collegati e collocati in fase difensiva. In fase offensiva si affidano principalmente alle qualità individuali e ad una resistenza e velocità che a volte ne nasconde i limiti di gioco e tattici. Gli juventini non dovranno lasciare campo ed iniziativa agli avversari che se ne avvantaggerebbero per esaltarsi. Attenzione però alle loro ripartenze: bisogna sempre mantenere un giocatore a fare filtro. I bianconeri avranno la meglio in fase difensiva e faranno valere la propria intelligenza tattica che però non potrà prescindere da una squadra compatta, con le tre linee vicine che gli consentiranno marcature strette, pressing, raddoppi e ripartenze. In spazi stretti un organizzazione efficiente avrà la meglio sulla forza, così come la rapidità aiuterà i nostri giocatori. Bisogna evitare le palle alte e dare priorità alle azioni rasoterra, rapide e veloci, sfruttando i movimenti collettivi di smarcamento (un attaccante va e uno viene o gli incroci o i tagli). Gli scozzesi non sono in grado di muovere la squadra come un sol uomo mentre gli juventini sì e questo farà la differenza. La Juve rischierà se sarà attendista e prudente: ma non sarebbe in linea con gli insegnamenti di Conte. In bocca al lupo. L EDITORE DELLA GAZZETTA Gruppo Rcs: l azienda annuncia 800 esuberi Trasloco da via Solferino MILANO - Rcs MediaGroup ha comunicato ai rappresentanti sindacali 800 esuberi, 640 in Italia e i restanti in Spagna, la messa in vendita di dieci periodici e il trasferimento del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport dalla sede storica di via Solferino alla più periferica via Rizzoli, a Milano. Il gruppo Rcs è da tempo impegnato a definire un piano di rilancio e riduzione del pesante debito, con l'attesa di un aumento di capitale che dovrebbe essere nell'ordine dei 400 milioni di euro. Oggi si riunirà un consiglio di amministrazione di aggiornamento. I vertici Rcs, il presidente Provasoli, l'amministratore delegato Scott Jovane, e i loro collaboratori diretti hanno annunciato di essersi ridotti i compensi del 10%. Ieri assemblea dei giornalisti della Gazzetta e del Corriere: ai due Cdr le rispettive assemblee hanno assegnato un pacchetto di dieci giorni di sciopero. I giornalisti dei Periodici hanno invece proclamato quattro giorni di sciopero da martedì 12 febbraio fino a venerdì 15. ilsondaggione di LUDOVICO MANNHEIMER Ogni settimana l opinione dei lettori sui temi e i protagonisti dello sport Conte nei quarti all 85% LA GAZZETTA DELLO SPORT L a Juve, battendo la Fiorentina, ha allungato il suo vantaggio sul Napoli. Secondo i lettori della Gazzetta i bianconeri non hanno però ancora ritrovato la forma migliore, che arriverà nelle prossime settimane in occasione della Champions e delle partite decisive in campionato. Nonostante i 5 punti di vantaggio, infatti, il discorso scudetto è tutt altro che chiuso: gli uomini di Conte devono guardarsi alle spalle e non possono permettersi di pensare che il titolo sia già vinto. Dirà molto sull esito della Serie A Napoli-Juve del prossimo 1 marzo. Secondo la maggioranza degli intervistati per rientrare in lotta per il titolo i partenopei devono assolutamente vincere lo scontro diretto. Prima, però, c è la Champions. Stasera la Juve sarà impegnata contro il Celtic, in quella che si annuncia una sfida complicata ma alla portata. I risultati più pronosticati sono infatti la vittoria bianconera o, al massimo, il pareggio, mentre sembra difficile un successo della squadra di Glasgow. La Vecchia Signora pare avere il passaggio del turno a portata di mano: è l 85% a pensare che non avrà difficoltà ad approdare ai quarti. Si è invece fermato il Milan, bloccato sull 1-1 a Cagliari anche a causa della prova opaca di Balotelli ed El Shaarawy, la seconda dopo le difficoltà in Nazionale. Secondo gli intervistati non c è però da preoccuparsi per la compatibilità dei due giovani attaccanti: il Faraone e Super Mario possono tranquillamente coesistere, e le attuali difficoltà passeranno presto. Sono più di tre quarti, infatti, quanti pensano che non sarà certo il pareggio in Sardegna a compromettere la rincorsa al terzo posto dei rossoneri. Nel posticipo l Inter è tornata alla vittoria. Nonostante la bella serata, i nerazzurri hanno ancora diversi problemi da risolvere: per gli intervistati avranno molte difficoltà a qualificarsi in Champions e, più probabilmente, dovranno accontentarsi di un posto in Europa League. Oltre alle 10 domande sintetizzate nel grafico accanto, ai lettori Gazzetta ne abbiamo fatte altre due. Una sul terzo posto che vale la Champions dove, nonostante il pareggio di Cagliari, resta favorito il Milan (37%) su Lazio e Inter (30%) con la Fiorentina lontanissima (3%). L altra invece sulla zona retrocessione: dopo questa giornata il Palermo sembra destinato alla B insieme a Siena e Pescara, che già da gennaio i nostri lettori vedono condannate. IL COMUNICATO SINDACALE DEL CDR GAZZETTA D opo una lunga gestazione il management di Rcs Mediagroup ha comunicato ieri senza peraltro entrare troppo in dettagli le linee guida del piano triennale La ricetta si compone della vendita o chiusura di 10 testate, di un numero enorme di esuberi in tutto il gruppo e di proprietà immobiliari di cui privarsi. In sostanza tagli e cessione dei gioielli di famiglia, unica strada conosciuta da anni. Ovviamente a spese dei lavoratori: secondo i manager 800 persone dovranno lasciare l azienda ( 640 in Italia e 160 in Spagna). Mentre non c è traccia di un adeguato aumento di capitale, non ancora definito come importi e modalità. Ma assolutamente necessario per ripianare le perdite causate dalla svalutazione delle partecipazioni in Unidad Editorial, società editrice spagnola controllata da Rcs. E fondamentale per affrontare il delicato momento che attraversa il settore, con investimenti indispensabili sul multimediale e un rafforzamento dei prodotti già esistenti e ampiamente redditizi. Gli azionisti di Rcs Mediagroup, negli esercizi tra 2007 e 2011 (dunque in piena e lampante crisi economica), si sono spartiti dividendi per oltre 100 milioni di euro contro aumenti di capitale pari a zero. Mentre amministratori e sindaci, tra 2007 e 2010, hanno intascato compensi per 22,6 milioni, premiandosi con grande generosità. Non si capisce con quale criterio, viste le scelte fallimentari del periodo. Antonello Perricone, amministratore delegato sostituito nel luglio scorso, ha ottenuto una buonuscita di 3,4 milioni di euro. Dopo aver incassato 5,2 milioni tra 2007 e 2010, anche durante lo stato di crisi che richiedeva a giornalisti e poligrafici prepensionamenti e sacrifici. I tagli si sommano a quelli già attuati negli anni scorsi, con un grave danno per la qualità dei prodotti. In più, per evitare di mettere mano al portafoglio come ci si dovrebbe aspettare da imprenditori lungimiranti, si pensa di svendere dieci testate storiche della Divisione Periodici e di sacrificare il palazzo di via Solferino a Milano. Rinunciando a ciò che è proprio da sempre per trasferirsi e pagare un lauto affitto, guarda caso a un azionista presente nel Patto di sindacato. Il tutto al netto delle zone d ombra dell operazione di acquisizione del gruppo editoriale spagnolo Recoletos nel 2007, valutato una cifra iperbolica rispetto al fatturato dell anno precedente, con protagonisti di parte spagnola che compaiono in una recente inchiesta che riguarda una primaria banca italiana. E con la presenza di advisor, aggiunti di corsa a quelli già in casa, in odore di conflitto di interessi. Nel frattempo la redazione della Gazzetta dello Sport, che ha appena concluso un accordo per l adozione di un nuovo sistema editoriale, continua a fare come sempre la propria parte. A breve partiranno nuove iniziative, incentrate sulla multimedialità, che si aggiungono alle realtà già presenti oggi. Iniziative che richiedono ulteriori carichi di lavoro e un organico adeguato e in vista delle quali si respinge con fermezza ogni tentativo di ridurre il corpo redazionale. Per tutti questi motivi l assemblea dei giornalisti della Gazzetta dello Sport, convocata ieri, ha approvato un pacchetto di 10 giorni di sciopero per rispondere con decisione agli annunci e alle scelte deleterie dell azienda. Il cdr della Gazzetta dello Sport

20 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 12 FEBBRAIO 2013 SERIE B IL POSTICIPO DELLA 25 a GIORNATA Empoli, vittoria da 4 punti Il Livorno k.o. nel derby Il Tnas cancella anche il -1 e la squadra di Sarri ora è quinta Gol di Schiattarella, poi vanno a segno l ex Tavano e Pratali EMPOLI LIVORNO DAL NOSTRO INVIATO NICOLA BINDA EMPOLI (Firenze) Una vittoria da quattro punti per l Empoli. Nel pomeriggio il Tnas ha tolto la penalizzazione, in serata è arrivata la vittoria nel derby toscano contro il Livorno, deciso nel finale da una testata di Pratali. Che balzo per la squadra di Sarri, adesso isolata al quinto posto e ben salda in zona playoff. Per l Empoli anche l applauso del Verona, che così tiene a tiro il Livorno e gli impedisce lo scatto. La vittoria è arrivata dopo un bel derby, apprezzato dal pubblico che ha visto una bella partita e non ha sofferto più di GIRONE B SQUADRE PT PARTITE RETI G V N P F S LATINA (-1) AVELLINO NOCERINA PERUGIA (-1) FROSINONE (-1) PISA BENEVENTO PRATO VIAREGGIO PAGANESE CATANZARO GUBBIO PROSSIMO TURNO 2 1 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Schiattarella (L) al 17, Tavano (E) al 35 p.t.; Pratali (E) al 42 s.t. EMPOLI ( ) Pelagotti 7; Laurini 6 (dal 44 s.t. Tonelli s.v.), Pratali 7, Regini 6,5, Hysaj 5,5; Moro 6, Valdifiori 7, Signorelli 7 (dal 29 s.t. Pucciarelli 6); Croce 5 (dal 29 s.t. Casoli 6,5); Maccarone 6,5, Tavano 7. PANCHINA Dossena, Shekiladze, Tonelli, Bationo, Accardi. ALLENATORE Sarri 7. LIVORNO ( ) Fiorillo 5,5 (dal 40 p.t. Mazzoni 6,5); Bernardini 7 (dal6 s.t. Gentsoglou 6), Emerson 6,5, Lambrughi 7; Schiattarella 6 (dal 29 p.t. Ceccherini 6), Luci 6, Duncan 7,5, Gemiti 7; Belingheri 6, 5; Siligardi 6,5, Paulinho 6. PANCHINA Decarli, Dionisi, Dell Agnello, Bigazzi. ALLENATORE Nicola 6,5. ARBITRO Tommasi di Bassano 7. GUARDALINEE Schenone 6,5 - Iori 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Valdifiori (E), Croce (E) e Maccarone (E) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.193, incasso di euro; abbonati 1.409, quota di 6.209,13 euro. Tiri in porta 4-7. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 3-1. Angoli 9-3. Recuperi: p.t. 4, s.t. 3. ANDRIA (-2) SORRENTO BARLETTA CARRARESE U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA DOMENICA 17 FEBBRAIO ore AVELLINO-FROSINONE (1-2); BENEVEN- TO-GUBBIO (0-1); CARRARESE-PISA 1-3); CATANZARO-VIAREGGIO (1-3); LA- TINA-BARLETTA (3-1); PAGANESE-PRA- TO (1-2); PERUGIA-NOCERINA (0-2); SORRENTO-ANDRIA (0-1) Il gol del pari segnato da Ciccio Tavano, 33, alla sua ex squadra PAOLUCCI tanto per il freddo. Un pubblico che vedeva schierato anche Vincenzo Montella, arrivato insieme a Nicola Caccia, due amatissimi ex azzurri ora insieme alla Fiorentina. Per la cronaca: quando Siligardi faceva qualche numero, i due ammiccavano... PRIMA DIVISIONE IL POSTICIPO DEL GIRONE B Grazie Tnas Il Tnas ha tolto il -1 che la Disciplinare aveva inflitto all Empoli per responsabilità presunta nella chiacchierata partita col Grosseto del 30 maggio Gli altri tre punti sono arrivati dal campo. Grazie a Ciccio Tavano, atteso ex: dopo 48 gol nei 4 anni a Livorno, in questa stagione a Empoli è arrivato a 11 firmando l 1-1. Era il 35 e il Livorno dominava: Signorelli ha rubato palla e servito l esperto compagno, che ha bruciato Fiorillo sul primo palo. Poi nel finale, dopo un secondo tempo giocato meglio all Empoli, è arrivata la testata vincente di Pratali. Tre crac Livorno Sul gol di Tavano si è infortunato Fiorillo ed è stato sostituito da Mazzoni, bravissimo a dire no a Signorelli al 47. Poco prima era uscito per infortunio anche Schiattarella, autore del vantaggio dopo un esemplare azione (7 ) con girata di Belingheri respinta di piede da Pelagotti, ripresa da Schiattarella che si è visto respingere il primo tentativo di testa ma non il secondo. In avvio di ripresa Nicola ha dovuto fare il terzo cambio forzato, quando si è fatto male Bernardini: dentro Gentsoglou, reduce dallo spavento di qualche giorno fa sull aereo andato fuoripista a Fiumicino, e vicino al gol di testa poco prima della rete di Pratali e poco dopo una terrificante botta di Duncan deviata da Pelagotti. h 7,5 Ciofani usa bene la testa Il Perugia vola al 4 posto il migliore DUNCAN (Livorno) Dalla Primavera (dell Inter) alla B: un sinistro micidiale, Sembra un veterano. La gara Lo stadio di Empoli resta vietato al Livorno, che in 19 partite ha vinto qui solo nel 1961 in C. La squadra di Nicola in trasferta non vince dal 23 novembre (a Novara) e non perdeva dal 22 settembre (a Modena). L Empoli ha sofferto tremendamente in avvio (Paulinho ha fatto gridare al gol al 13, Siligardi ha creato il panico un paio di volte) ma è riuscito a riprendersi sfiorando il pari al 23, quando Signorelli ha rubato palla in area a Schiattarella, ma il tiro è stato respinto di testa a Bernardini. Pur senza Saponara, la squadra di Sarri nel secondo tempo ha invocato un rigore al 14, quando Lambrughi da dietro è stato bravissimo a togliere il pallone a Maccarone: bravo Tommasi (centesima presenza in B) a far correre. Poi il gol di Pratali e il derby che s è tinto d azzurro. Undicesimo gol dell attaccante: Pisa k.o. e terza vittoria di fila per Camplone PISA-PERUGIA 0-1 MARCATORE Ciofani all 8 p.t. PISA ( ) Sepe 6; Sbraga 5 (dal 9 s.t. Gatto 6), Carini 6, Sabato 5, Pedrelli 6; Buscè 6, Fondi 5,5 (dal 32 s.t. Favasuli s.v.), Benedetti 6; Barberis 6; Perez 6, Tulli 5 (dal 22 s.t. Scappini 6). (Pugliesi, Rozzio, Colombini, Lucarelli). All. Pane 5. PERUGIA (4-3-3) Koprivec 6,5; Cangi 6, Massoni 6 (dal 19 s.t. Russo 6), Cacioli 6, Liviero 6,5; Nicco 6, Esposito 7, Moscati 6 (dal 24 s.t. Dettori 6); Politano 6, Ciofani 7, Fabinho 7 (dal 34 s.t Rantier s.v.). (Giordano, Giani, Moneti, Tozzi Borsoi). All. Camplone 7. ARBITRO Minelli di Varese 6. NOTE paganti 1.403, abbonati 1.732, incasso non comunicato. Ammoniti Sbraga, Liviero, Cacioli, Dettori, Barberis. Angoli 7-3. DAL NOSTRO INVIATO MASSIMILIANO ANCONA PISA L attaccante Daniel Ciofani, 27 anni, finora 11 gol con il Perugia ASARO Una quaterna sulla ruota di Perugia. Undici come i gol di Ciofani. Ventuno come i punti ottenuti nelle ultime otto gare. Tre come le vittorie di fila. E quattro, il numero del posto in classifica. Il Perugia vince a Pisa grazie a un incornata di Ciofani dopo otto minuti. Scavalca il Frosinone in piena zona playoff e si mette alle spalle di Latina, Avellino e Nocerina, che riceverà al Curi nelle prossime tre gare interne. Il Pisa perde male. L attenuante delle assenze conta in modo relativo per una squadra che negli ultimi tre mesi fa della discontinuità la caratteristica più evidente. La panchina di Alessandro Pane traballa. Il derby di Carrara potrebbe deciderne la sorte. CLASSIFICA SQUADRE PT PARTITE RETI G V N P F S SASSUOLO LIVORNO VERONA VARESE (-1) EMPOLI PADOVA BRESCIA JUVE STABIA MODENA (-2) ASCOLI (-1) SPEZIA CITTADELLA CESENA TERNANA CROTONE (-2) LANCIANO NOVARA (-4) REGGINA (-2) BARI (-7) VICENZA PRO VERCELLI GROSSETO (-6) U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSI PROSSIMO TURNO Sabato 16, ore 15 ASCOLI-PRO VERCEL- LI (1-3), BARI-CROTONE (0-0), BRESCIA-VI- CENZA (2-2), CITTADELLA-CESENA (0-1), GROSSETO-LANCIANO (1-1), REGGINA-PA- DOVA (2-3), SASSUOLO-SPEZIA (2-0), TER- NANA-EMPOLI (2-0), VARESE-JUVE STA- BIA (2-1) ore 18 LIVORNO-MODENA (0-1) Domenica 17, ore NOVARA-VERO- NA (1-1) GIUSTIZIA SPORTIVA Sconto del Tnas a Catinali: 5 mesi Novara deferito Ieri il Tnas ha accolto l istanza presentata dall avvocato Eduardo Chiacchio contro la squalifica a 3 anni e 6 mesi per Edoardo Catinali, derubricando l accusa da illecito a omessa denuncia per Siena-Piacenza: stop ridotto a cinque mesi. NOVARA Su segnalazione della Covisoc, la Procura federale ha deferito il Novara e i suoi legali rappresentanti Carlo Accornero e Massimo De Salvo per non aver documentato nei termini l avvenuto pagamento dell Irpef relativa agli stipendi di settembre e ottobre Deferito anche il Milazzo (D). La chiave Senza Mingazzini (infortunato) con Favasuli recuperato, ma in panchina, il tecnico pisano Alessandro Pane sceglie Sabato in difesa e Tulli in avanti. Dall altra parte, Andrea Camplone può contare su Esposito, oltre che su Cacioli. Mentre Fabinho vince il ballottaggio con Rantier e completa il trio d attacco con Ciofani e Politano. Il degli umbri per venti minuti schianta l iniziale avversario. Fabinho fa impazzire Sbraga a sinistra e Ciofani tocca tutti i palloni alti, compreso quello che indirizza alle spalle di Sepe dopo 8 su cross di Fabinho, staccando di una spanna Sabato. Lo 0-1 è legittimato dalla parate dello stesso Sepe su Massoni (16 ) e Moscati (18 ). La mediana del Pisa è sovente in inferiorità numerica, così Pane intorno al 22 ripiega sul 4-4-2, arretrando Barberis, che fa coppia con Fondi in mezzo, con Buscè e Benedetti sulle fasce. Il Pisa si scuote e due volte con Perez va vicino al pareggio negato da Koprivec, che in precedenza deve guardarsi anche dal compagno Cacioli, il cui tocco sfiora l autogol. Ripresa Il Perugia ricomincia facendo scorrere la palla, impedendo al Pisa di prendere l iniziativa. Pane cerca rimedio con l offensivo Gatto (fuori Sbraga, nella cui posizione arretra Buscè). Ma più di un tiro debole di Perez su iniziativa del neo entrato Gatto non ottiene. Il Perugia è più ordinato e va al tiro da fuori con Liviero ed Esposito pur senza impensierire Sepe. Pane si gioca la carta Favasuli. Ma il risultato non cambia. E domenica ci sarà un succulento Perugia-Nocerina. PANCHINE A Padova è già crisi tra società e Colomba CALDARELLI-MORETTO Non c è solo la bufera di neve al campo di allenamento del Padova. Risuonano anche le parole del presidente, Marcello Cestaro, che già dopo la partita contro il Brescia aveva chiesto alla squadra di «darsi una mossa, perché non sono mica uno che riesce a portare pazienza troppo» e che poi in un intervista al Mattino di Padova ha chiesto all allenatore Colomba di cambiare marcia, facendo così pensare a un clamoroso ritorno di Pea che potrebbe materializzarsi in caso non arrivi la vittoria. Colomba non ha replicato, ma aspetta già nelle prossime ore di incontrare Cestaro per un faccia a faccia chiarificatore. Ufficiale Moriero Intanto a Grosseto primo allenamento agli ordini di Francesco Moriero, che ha preso ufficialmente il posto di Leonardo Menichini, esonerato all ora di pranzo dalla società toscana dopo appena sei giornate, con un bilancio di 1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte. Moriero, che è stato il primo allenatore dei maremmani in questa tribolata stagione (7 punti in 7 giornate), avrà come vice Andrea Chiappini, allenatore della Primavera. Confermati invece il preparatore atletico Matarangolo e quello dei portieri Negretti. «La situazione dice Moriero non è per niente facile, ma abbiamo l obbligo di provarci. Rivedrete il Moriero offensivista che farà il possibile per salvare il Grosseto». E il quinto tecnico dopo quattro esoneri (Moriero, Somma, la coppia Magrini-Consonni e Menichini). CON IL TREVISO A Portogruaro il derby del fair play PORTOGRUARO (a.fr.) In occasione del match casalingo contro il Treviso, il Portogruaro organizza il «Derby del fair play»: le due società inviteranno gli studenti delle scuole delle rispettive città e i settori giovanili aa assistere alla partita, in tribuna coperta, gratuitamente e tutti assieme. LA SITUAZIONE Così nel girone A dopo la 22 a giornata: Lecce p. 40; Trapani 39; Alto Adige* 36; Entella e San Marino 34; Lumezzane 32; Carpi 31; Pavia 29; Feralpi Salò* 27; Cremonese (-1) 25; Como* (-1) e Cuneo 24; AlbinoLeffe (-6) 23; Portogruaro* (-1) 21; Reggiana 19; Treviso (-1) 11; Tritium 9*. (* ha già riposato). Così domenica, ore 14.30: AlbinoLeffe-Carpi (1-2); Alto Adige-San Marino (1-2); Cremonese-Cuneo (1-1); Feralpi Salò-Lumezzane (0-2); Lecce- Como (2-2; lunedì 18, ore 20.45); Pavia-Tritium (0-0); Portogruaro- Treviso (0-0); Reggiana-Entella (0-3). Riposa Trapani. SECONDA DIVISIONE Il Santarcangelo (girone A) ha esonerato il tecnico Filippo Masolini e l ha sostituito con Agatino Cuttone, la scorsa stagione al Modena. La Vigor Lamezia (girone B) ha tesserato invece il portiere Matteo Cerreti, ex Campobasso.

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