SCIENZA A TEATRO A CURA DEL GRUPPO DI LABORATORIO DI TEATRO SCIENTIFICO, DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO BARTOLOMEO LORENZI

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1 LABORATORIO DI TEATRO (SCIENTIFICO): ALUNNI DELLE CLASSE II ANNO SCOLASTICO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO BARTOLOMEO LORENZI DI FUMANE A CURA DEL GRUPPO DI LABORATORIO DI TEATRO SCIENTIFICO, DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO BARTOLOMEO LORENZI VIA PIO BRUGNOLI N 36 FUMANE VERONA TEL FAX SITO WEB: www. fumanescuola.it vric83200v@istruzione.it DIRIGENTE: GIOVANNI VIVIANI SCIENZA A TEATRO 1

2 PREMESSA Nell anno scolastico , all interno dell offerta formativa, è stato ideato un laboratorio di teatro scientifico, che aveva lo scopo di coniugare l esigenza di promozione della cultura scientifica con la formazione integrale della persona. Il teatro ci era sembrato lo strumento più adeguato per un coinvolgimento contemporaneamente affettivo e cognitivo. L ideazione- innovazione di questo laboratorio doveva permettere di cogliere razionalmente e provare emotivamente l originale unità del sapere umanistico e del sapere scientifico. Gli insegnanti animatori del laboratorio venivano indiviuduati quindi nell insegnante di Matematica e Scienze e di Italiano Nell anno scolastico , il laboratorio Tutti in scena Scienza che spettacolo delle classi seconde ha messo in scena Il pianeta scientifico un viaggio nel pianeta della Storia della Scienza, assieme al Piccolo Principe in un incontro con scienziati di varie epoche storiche Nell anno scolastico la scelta è stata di lavorare sull incontro dei nostri ragazzi con la Matematica, da ciò il nuovo nome Il teatro dà i numeri. I ragazzi delle classi terze sono partiti da Alice nel paese delle meraviglie che è stato il filo conduttore per avvicinarsi al mondo magico e razionale della Matematica con il teatro musicale anche in lingua inglese, sempre con la regia di Diego Carli nello spettacolo : Wow Alice, counting by musical Nell anno scolastico il tema del teatro scientifico per le classi prime è stato l incontro con l ambiente nello spettacolo di teatro musicale L uomo e gli alberi nel laboratorio di teatro scientifico AMBIENTiAMOci. L uomo che piantava gli alberi e Le voci del bosco di Mauro Corona sono stati i libri di ispirazione per dare un messaggio di rispetto dell ambiente e soprattutto di salvaguardia degli alberi. Per l anno scolastico , nel laboratorio per le classi II, CIAK IN SCIENZE, è di scena la Scienza con il suo metodo. Quindi questa volta l incontro è con l origine della Scienza con la curiosità e con la domanda 2

3 COMUNICARE L INCONTRO CON LA SCIENZA Il nostro teatro intende favorire l avvicinamento e la crescita della cultura scientifica tramite la commistione dell approccio creativo e di quello scientifico. Si propone di rafforzare le competenze degli studenti e di incoraggiarne l interesse per la Scienza, al fine di incentivarne una visione positiva e, tra i più giovani, le vocazioni alla carriera scientifica da un lato e l allenamento alla comunicazione della scienza dall altro. È inoltre nostra intenzione promuovere anche un approccio multidisciplinare e interdisciplinare ai temi proposti, perché i nostri ragazzi possano maturare l idea che le discipline sono strumenti di lettura del reale. Da cià il teatro come metodo per insegnare e per apprendere e COMUNICARE LA SCIENZA Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro diceva Galileo Galilei Logo del laboratorio di teatro scientifico INTRODUZIONE Osservando i nostri ragazzi ci sembra sempre più urgente soddisfare il bisogno di ri-creare un buon rapporto con la Scienza, ai fini dell educazione ad essere liberi di scegliere in un mondo ed in un tempo in cui il linguaggio, la pubblicità, l informazione fa uso della scienza educativamente necessario contrastare il fatto che i ragazzi fuggono dalle materie scientifiche ed hanno difficoltà a scegliere una scuola superiore che chieda loro di mettersi in gioco dal punto di vista della razionalità, della creatività e della perseveranza didatticamente efficace trovare strategie che permettano un coinvolgimento affettivo ed emozionale negli apprendimenti, perché questi possano essere duraturi e generare il desiderio di continuare ad apprendere per tutto l arco della vita importante storicamente cercare di far sperimentare occasioni di trasversalità fra le discipline di studio, dato che la stessa organizzazione 3

4 dell insegnamento tende ad evidenziare più gli aspetti di diversità e specializzazione, che gli elementi di unità interdisciplinare impellente aiutare i ragazzi a superare le difficoltà che manifestano a vari livelli linguistici ed espressivi, motivandoli in modo significativo attraverso il linguaggio teatrale che è catartico per eccellenza. APPUNTI DI VIAGGIO VERSO L INCONTRO DAL LABORATORIO Abbiamo scelto come libro C è nessuno? di Gaarder IL CONTENUTO Un racconto che affronta i grandi concetti scientifici e filosofici senza mai diventare né complicato né didascalico, per lettori di tutte le età. Un'altra caratteristica che rende C'è nessuno? degno di lode è l'invito a riscoprire la meraviglia nelle cose comuni. Per i bambini tutto è meraviglioso, perchè ancora non conoscono niente. Ma, quando si cresce, tutto diventa banale e noioso LA TRAMA Joakim, otto anni, in attesa di un fratellino, è rimasto solo in casa. Sua madre, colta dalle prime doglie, è corsa in ospedale accompagnata dal padre. Joakim guarda fuori dalla finestra: a un tratto si accorge che c'è un bambino appeso per i calzoni e a testa in giù a un albero del giardino. È una strana creatura, simile a un umano, ma non del tutto uguale. Viene da un altro mondo. I due, parlando, si raccontano e si interrogano sulle proprie origini, finendo, quasi inavvertitamente, col porsi i grandi interrogativi che riguardano la vita e il suo significato. Con straordinaria semplicità l'autore del Mondo di Sofia racconta la nascita della vita, l'evoluzione della specie, la concezione del tempo e dello spazio, l'esistenza di un dio creatore, la relatività della conoscenza, la ricchezza della diversità, il valore dell'amicizia. Ma soprattutto consegna un messaggio fondamentale: bisogna sempre stupirsi, non dare niente per scontato e saper guardare il mondo senza pregiudizi, con occhi sempre nuovi. Come Joakim, sarà possibile imparare dal piccolo Mika l'usanza degli abitanti del pianeta Elio di inchinarsi a una domanda profonda, ma mai a una risposta: "Chi si inchina si piega" continuò Mika. "Non devi mai piegarti davanti a un risposta". "E perché no?" "Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre". QUESTA È LA FRASE CHE CI HA FATTO SCEGLIERE QUESTO LIBRO PERCHÉ NELLE DOMANDE A CUI SI CERCAN RISPOSTE È L ORIGINE DELLA SCIENZA ECCO LE FRASI CHE ABBIAMO EVIDENZIATO DURANTE LA LETTURA DEL ROMANZOI E CHE IN NOI HANNO PROVOCATO DELLE RIFLESSIONI CIRCA L INCONTRO PERSONALE CON L ALTRO E L INCONTRO CON LA STORIA DELLA SCIENZA 4

5 quando due persone si incontrano e una sta a testa in giù non è così semplice stabilire chi dei due sta nel verso giusto (pag 20) VALE A DIRE IL PUNTO DI VISTA MI MODIFICA LA LETTURA DELLA REALTÀ Una risposta non merita mai un inchino: per quanto intelligente e giusta ci possa sembrare, non dobbiamo mai inchinarci a una risposta. Chi si inchina si piega. [...] Non devi mai piegarti davanti a una risposta. [...] Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre. PAG 25 nelle domande sta il PROGRESSO CHE È SEMPRE UN INCONTRO CON NUOVE IPOTESI ED IDEE Gli uomini hanno impiegato migliaia e migliaia di anni per dare un nome a tutte le piante e a tutti gli animali della Terra, e ancora non hanno finito. È per questo che la durata di una sola vita umana non è sufficiente per imparare tutto.da SOLI NON BASTA Ogni sole è una stella e ogni stella è un sole non tutte le stelle però hanno un pianeta che ruota intorno a loro e in questo caso non c è nessuno che possa chiamarle sole pa 26 È L ALTRO CHE MI FA PRENDERE COSCIENZA DI CHI SONO IO Il fratellino non c'era mai stato prima; non aveva mai visto né il sole né le stelle, né gli animali né i fiori nei campi. E quindi non conosceva nemmeno le parole con cui chiamarli. LE PAROLE FANNO ESISTERE Più la notte è nera, più soli riusciamo a vedere nel cielo. Finché è giorno riusciamo a vedere soltanto il nostro. PAG 27 IL DOLORE PERMETTE DI VEDERE MEGLIO LA GIOIA E DI USCIRE DALL EGOISMO Su questo pianeta non è permesso sprecare il cibo..tanto è tutto un sogno e nei sogni tutto è permesso pag 34 IL SOGNO RENDE LIBERI Nulla al mondo è normale. Tutto ciò che esiste è un frammento del grande enigma. Anche tu lo sei: noi siamo l'enigma che nessuno risolve. LA NORMALITÀ NON ESISTE, CI SONO TANTE DIVERSITÀ CHE DIVENTANO LA NORMA Tanti auguri, fratello! Un mondo intero ti attende! Chi sogna, e chi viene sognato, non sono svegli alla stessa misura in questa casa ci inchiniamo sempre quando qualcuno rivolge una domanda arguta pag 36 noi li chiamiamo segni quando si uniscono diventano parole. l arte di capire che cosa significano una volta che sono uniti si chiama leggere pag 39 LEGGERE DAI SEGNI: ALTRA MERAVIGLIA- NELLO STUPORE L ORIGINE DELLA SCIENZA dinosauri e mammiferi vedi pag 40 il mare sguazza da solo -pag 45 spiegai a Mika che la lente d ingrandimento fa convergere i raggi del sole in un punto chiamato fuoco, aggiunsi che tenedolo sotto una lente si riesce persino a far bruciare un pezzo di carta pag 46 LA MERAVIGLIA PER OGGETTI CHE PROLUNGANO I NOSTRI SENSI C è acqua sul tuo pianeta? pag 52 Sapevo che molti animali erano in grado di imparare, ma non ero certo che un gatto non poteva pensare di essere un gatto che abitava su un pianeta che orbitava intorno ad una stella pag 57 LA COSCIENZA DI SE STESSI E DELL UOMO, DI OGNI UOMO 5

6 LEGGENDO IL LIBRO SONO POI EMERSE NUMEROSE RIFLESSIONI SU QUESTO CHE ABBIAMO CONSIDERATO UN VIAGGIO VERSO L INCONTRO Noi del laboratorio di teatro abbiamo scelto un libro che principalmente parla dell'incontro. Quest'incontro avviene tra un alieno, extraterrestre, e un terrestre. Questo è un viaggio verso l'incontro perchè: - è il viaggio che fa l'extraterrestre che per sbaglio cade sull'albero della casa di questo terrestre, Joakin -è un incontro perché la notte stessa che succede l'accaduto inizia la loro avventura, il loro incontro. Questo fatto è successo per caso perciò si può capire che non si potrà mai dire chi si incontrerà domani. Anna Maroldi Joakim INCONTRA MIKA che è nello stesso tempo molto diverso e d uguale a lui C è un INCONTRO CON VARI PUNTI DI VISTA Mika è un extraterrestre, un diverso, ma da QUESTO INCONTRO NASCE QUALCHE COSA DA RICORDARE PER SEMPRE SULL INCONTRO ORA RIFLESSIONI PERSONALI Quando due persone si incontrano entrambe vanno verso l ignoto. Ogni incontro è mettere a confronto il proprio essere con quello di un altr. QUESTO CHE È FARE NUOVE CONOSCENZE FA, QUASI SEMPRE, PAURA! Alcune persone reagiscono positivamente verso l ignoto, considerandolo come un interessante ed utile aspetto della vita, ma altri pensano che ciò che non si conosce possa fare del male e a volte questo è vero. Ma forse bisogna partire superando questo pregiudizio, perché una cosa sconosciuta può entrare nella nostra vita aiutandola a crescere. Per me è difficile concepire che ciò che non conosco non mi possa aiutare a crescere e ad imparare.ho anche imparato a capire che bisogna imparare a ricordare ciò che non si conosceva e che ora si conosce e cercare anche di distinguere ciò che aiuta da ciò che effettivamente può fare male Simone Verzellesi 6

7 L'incontro avviene tra due persone, di solito tra un amico o un'amica. L'incontro si può definire come un appuntamento. Ma un appuntamento è una cosa precisa, invece un incontro è una cosa che succede per caso. È bello incontrare persone nuove, ad esempio amici di amici o amici di parenti... Molto spesso gli incontri sono spontanei, nel senso che non puoi sapere chi puoi incontrare e questo rende l'incontro affascinante. Puoi raccontare chi hai incontrato in passato nella tua vita, ma non potrai mai dire chi incontrerai in futuro. INCONTRARE QUALCUNO TI PUÒ ARRICCHIRE LA VITA, nel senso che se incontri qualcuno di religioni diverse, di cultura diversa puoi sempre imparare qualcosa. Anna Maroldi e Sara L'incontro tra persone è fondamentale nella vita: QUANDO INCONTRI QUALCUNO IMPARI CHE LA TUA VITA È COME UN ALVEARE PRONTO AD OSPITARE TANTISSIME API. Invece la solitudine o l'isolamento in se stessi è bruttissima: ti chiudi in te e non vuoi incontrare nessuno e così tutti ti evitano e tu non hai altro da fare che adeguarti. La solitudine non si può comparare a nessuna delle cose del mondo perchè quelle in un modo o nell'altro sono sempre belle, la solitudine invece no, non ha aspetti belli. 7

8 Un incontro può portare grandi cose, tipo quello tra Pitagora e Talete, ma la cosa più bella è conoscere una persona con cui condividere le emozioni, le cose che più si amano, le preoccupazioni e anche i dispiaceri. Molte volte è stupendo conoscere persone diverse da te, persone che ti possono insegnare cose nuove su cui riflettere e farti capire che a volte si può migliorare. Il miglior incontro è quello degli amici, anche se poi quegli amici, quelli che tu credi veri, ti tradiscono e dicono delle cose su di te a delle altre persone, magari neanche vere, facendo maldicenza. Perdonarli è molto difficile, mentre loro saranno tormentati dal senso di colpa e si vergogneranno di ciò che hanno fatto. Ma la verità è che TUTTI GLI INCONTRI SONO IMPORTANTI e uno porta ad un altro e di conseguenza ad un altro ancora e così ALL'INFINITO. Anna Mascanzoni Un incontro è un bel momento che sicuramente ognuno ha provato almeno una volta nella vita. Si possono incontrare persone per strada, a scuola, in tutti i luoghi in cui abbiamo un contatto con l'altro. Ma secondo me IL VERO INCONTRO AVVIENE QUANDO DI ESSO NE FACCIAMO TESORO; se, non solo conosciamo il nome dell'altro, ma di più. Impariamo da lui e non pensiamo solo a noi stessi. È così che nasce l'amicizia e la fiducia reciproca, e QUESTO È DAVVERO BELLO, PERCHÉ NESSUNO SI FA GRANDE DA SOLO, MA HA BISOGNO DI ALTRI. Maria Secondo me un incontro è la cosa più¹ bella che possa esistere!!! Con qualsiasi persona, di qualsiasi popolazione, di qualsiasi professione, di qualsiasi religione... Perchè un incontro con gente di altri paesi può insegnarci molte cose: le culture, le lingue, le abitudini, ma soprattutto come è bello stare insieme e aiutarsi reciprocamente. Infine vorrei dire che c'è gente che giudica LE PERSONE PER LE DIVERSITÀ COME INFERIORI, INVECE SONO LORO QUELLE CHE POSSONO RACCONTARCI LE COSE PIÙ INTERESSANTI. Quindi direi che se vedete qualcuno in difficoltà non esitate ad aiutarlo, anzi andate subito da lui non si sa mai che possiate avere un nuovo amico. Erica 8

9 Ci sono alcuni incontri che sono fondamentali, che ti cambiano la vita. Molte cose nascono da un semplice incontro, una passione, un lavoro, una storia. Anche nella vita di ogni giorno, ci sono incontri e persone che possono cambiare tutto, l'esito di ogni cosa, sia in bene che in male. PERSONE ANCHE DI ALTRI PAESI E CULTURE MOLTO SPESSO RIESCONO AD APRIRE I NOSTRI ORIZZONTI E A FARCI GUARDARE PIÙ LONTANO. Insomma senza gli incontri la nostra vita sarebbe piatta perché, in fondo OGNUNO DIVENTA QUELLO CHE È GRAZIE AGLI INCONTRI CON ALTRE PERSONE. Valentina Seconde me L'INCONTRO È UNA COSA SPECIALE che significa TROVARE E CONOSCERE nuove persone, cioè fare amicizia con altri. Secondo me è bello fare amicizia perché così puoi parlare e confrontarti. Ogni incontro mi ricorda che non bisogna pensare solo a se stessi, ma anche a altre persone, che in quel momento forse han bisogno di aiuto. Giulia L'INCONTRO È IL SUCCO DELLA VITA. Ci sono diversi tipi d'incontro: l'icontro a lungo termine, l'incontro colpo di fulmine, l'incontro di pochi secondi che può cambiarti la vita... L'incontro a lungo termine, ad esempio, è quando incontri una persona all'inizio di un ciclo di scuola e te ne separerai solo alla fine. Quelli con il colpo di fulmine, invece, sono gli incontri che fai con una persona che non conosci, ma che ti colpisce e di cui senti che vuoi sapere chi è e come si chiama e il suo numero di telefono, anche se sai che probabilmente non la incontrerai mai più. GLI INCONTRI di pochi secondi, alle volte, POSSONO CAMBIARTI LA VITA IN MEGLIO. Certe volte capita che, quando incontri una persona, te ne innamori e capisci che quella è la persona con cui vuoi passare il resto della tua vita, senti che quella è la persona per cui tu vivi e che senza di lei la tua vita è nulla. L'INCONTRO, IN POCHE PAROLE, È LA COSA PIÙ IMPORTANTE DELLA VITA PERCHÈ SENZA INCONTRARE NESSUNO SARESTI SOLO, E LA SOLITUDINE È LA COSA PIÙ BRUTTA DEL MONDO. Dunque, che siano incontri di pochi secondi, di tanti anni o con il colpo di fulmine non importa perchè l'essenziale è incontrarsi Chiara Veronica e Giorgia 9

10 Per me un incontro è un esperienza che si può anche sfruttare per conoscere meglio l altro. Io sono un ragazzo sempre pronto ed aperto a nuove conoscenze, ecco perché forse ho moltissimi amici. Non riesco a vivere senza gli altri, devo assolutamente stare con qualcuno e quindi diventa per me indispensabile fare nuove conoscenze che è anche scoprire il carattere dell altro e di se stessi. Il carattere è quello che conta di più in un ragazzo e un incontro può far cambiare anche il carattere, perché IN UN AMICIZIA CHE NASCE SI PUÒ CAMBIARE TUTTO. Mattia P Per me ogni INCONTRO È UN OCCASIONE CHE NON DEVE ESSERE MAI SPRECATA. Vuol dire conoscere nuovi mondi e cose nuove. Penso anche che in questa magnifica occasione non si debbano vedere gli aspetti negativi, ma quelli positivi, perché altrimenti nella nostra vita ci concentreremmo su quelli negativi e ciò non ci permetterà mai di essere felici. Mattia B 10

11 AL LABORATORIO: CHI Quest anno anno scolastico partecipano al laboratorio 15 ragazzi: Anna Mar, Sara e Maria appartenenti alla IIC Mattia P, Mattia B, Anna Mas, Alessandro, Erica, Giorgia, Chiara, Valentina, Stefano, Simone, Giulia, Veronica appartenenti alla seconda A. Questi ragazzi hanno alle spalle l esperienza di teatro già dello scorso anno scolastico ( fuorchè Maria che è una new entry) ragazzi che hanno ancora voluto rischiare e mettere a disposizione il loro tempo per realizzare uno spettacolo che mettesse alla prova la loro creatività ed il loro impegno. Alla sceneggiatura dello spettacolo stiamo ancora lavorando, ma molti spunti creativi sono già emersi e soprattutto si sono attivate numerose riflessioni sul tema dell INCONTRO che abbiamo individuato come centrale nel nostro progetto di spettacolo di teatro scientifico. 11

12 IDEE IN GIOCO 1. Stiamo pensando di usare per il nostro spettacolo varie tecniche di animazione, cioè NON SOLO TEATRO D ATTORE. Dovrebbe risultare uno spettacolo in cui giocano e quindi si incontrano varie modalità di comunicazione dal FILMATO per introdurre e per far intervenire gli scienziati che si sono posti le grandi domande che emergono nel romanzo e che abbiamo individuato in: EINSTEIN per la relatività che emerge quando Mika e Joakim si incontrano e uno sta a testa in giù, non è così semplice stabilire chi dei due sta nel verso giusto lmmagination is more important Knoledge- la fantasia è più importante del sapere- Ci sono due modi di vivere la vita: uno è pensare che niente è miracolo, l altro che ogni cosa sia miracolo Nello stupore e nella meraviglia che fa far continuamente domande sta l origine dell atteggiamento scientifico. non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato NEWTON con la sua forza di gravità che permette di cadere e con le sue frasi famose che che indicano come la scienza possa portare a progresso nella misura in cui ci si pone in ascolto dell altro e della natura. Se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle di giganti Non so come apparirò al mondo. Mi sembra soltanto di essere stato un bambino che gioca sulla spiaggia, e di essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del solito, mentre l oceano della verità giaceva insondato davanti a me Se ho fatto qualche scoperta di valore, ciò è dovuto più ad un attenzione paziente che a qualsiasi altro talento LAVOISIER i cui risultati scientifici sono anche dovuti alla presenza costante nel suo lavoro della moglie ritratta nel quadro che viene riportato in tutte le sue biografie. Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma come accade in ogni incontro che ti cambia la vita. GALILEI. dietro ogni problema c è un opportunità vedere il positivo di ogni incontroproblema o domanda che ci pone la vita. DARWIN non può macare visto che Mika è probabilmente un discendente dei dinosauri che nel lungo processo evolutivo si ritrova nella sua fondamentale diversità ad avere una somiglianza indiscutibile con Joakim che solo alla fine si accorge che non è un umano COPERNICO e la sua rivoluzione lo anbbiamo incontato subito, visto che Mika arriva da un alto pianeta LORENZ CONRAD lo abbiamo ricordato con gli animali, in particolare le galline c che sono nel romanzo il segno di ciò che consideriamo normale e che normale non è affato, come i comportament i LA NORMALITÀ DIPENDE SEMPRE DAL PUNTO DI VISTA Lo spettacolo teatrale si ispira ai due protagonisti del libro: Joakim e Mika, il primo e un bambino come ce ne sono molti, incuriosito dal mondo che lo circonda, attento a scoprire passo dopo passo la vita, il secondo e un bambino caduto dal cielo da qualche altro mondo lontano, un essere che porta con se un grimaldello per scardinare tutte le certezze del nostro modo di pensare, egli cade sulla terra a testa in giu e incontrando Joakim, pone da subito il dubbio che non e cosi facile stabilire chi dei due stia veramente nel verso giusto. Una gallina puo sembrare un animale normale 12

13 ma pensando che nell'universo ci sono migliaia e migliaia di miliardi di stelle e che solo intorno a qualcuna ruota un pianeta, dopo anni e anni e anni di viaggio si potrebbe, forse, raggiungere un pianeta abitato. Ma anche li le probabilita di incontrare una gallina sarebbero scarsissime. Sarebbe molto piu facile trovarvi un uovo, ma sarebbe molto improbabile che da quell'uovo uscisse un pulcino... Lo spettacolo quindi, come il racconto, affronta i grandi concetti scientifici e filosofici senza mai diventare ne complicato ne didascalico bensi facilmente apprezzabile per un pubblico di tutte le eta, ma vuole parlare anche di diversita e lo fa sottovoce, senza proclami: cio che ci sembra diverso per noi, lo e anche per l altro che ci osserva e probabilmente pensa che i diversi siamo noi come nel caso di Joakim e Mika, ecco che il confronto di pensiero e di punti di vista crea ricchezza, lo scambio di opinioni arricchisce la nostra ricerca e la nostra curiosità purchè ognuno di noi sia un po come Joakim, aperto sul mondo, pronto a seguire i nuovi insegnamenti di Mika ed a inchinarsi ad ogni domanda arguta ed intelligente e mai ad una risposta per affrontare spavaldamente l avventura del sapere. Dal progetto- regia di Diego Carli- 2. I FILMATI DOVREBBERO NELL INTRODUZIONE da una parte far entrare in scena Camilla che è la destinataria del racconto scritto per le dallo zio Jokim che ha vissuto L INCONTRO CON MIKA da bambino e dall altra riprendere IL VIAGGIO DI MIKA VERSO L INCONTRO. 3. Nel nostro spettacolo, in continuità con lo spettacolo che lo stesso gruppo di ragazzi ha prodotto lo scorso anno scolastico, LA MUSICA sarà molto importante, sia come colonna sonora ad alcune scene ed anche come canzoni ideate e prodotte, come LA CANZONE DELLA DOMANDA E DELLA RISPOSTA che stiamo già provando a cantare e suonare Nell ipotesi di sceneggiatura è previsto che Mika non sia un solo personaggio, ma tre che si trasformano l uno nell altro, per evidenziare appunto l unità nella diversità e la diversità che ritorna ad essere unità. In comune i tre personaggi avranno solo qualche oggetto di scena, come ad esempio una cuffietta in testa, cosa poco importante e che non è ciò che ci fa uguali, UGUALI LO 13

14 SIAMO PROPRIO NELLA DIVERSITÀ CHE ACCOMUNA OGNI ESSERE VIVENTE.. Agiranno come se fossero un entita sola, non a caso si chiameranno tutti con lo stesso nome, compiendo azioni spettacolari che prevedono l utilizzo del linguaggio corporeo che non sara subordinato al testo ma avrà una posizione rilevante nell economia dello spettacolo, anche con soluzioni di pura tecnica seppure divertente da realizzare in laboratorio come il mimo e la body percussion: pratica curiosa ed interessante, una forma musicale di tipo ritmico che fa uso del corpo del musicista come di uno strumento e che viene impiegata in campo educativo per avvicinare i bambini al mondo del ritmo, ma ha tutte le caratteristiche per essere considerata arte. 4. Si propone anche di girare alcune scene fuori dal teatro come luogo di spettacolo e promuovere interazione fra la realtà e la fantasia, la ragione e l emozione, il sogno ed il vero! L idea è quella di introdurre all interno dello spettacolo alcuni interventi mirati utilizzando la videoproiezione. Adoperando la manualita per creare piccole scenografie da utilizzare nei filmati, si creeranno piccole storie e personaggi in video che interagiranno con i ragazzi-attori in scena. Così l astronave che trasporta i tre Mika sulla Terra verrà realizzata in animazione e costruita con elementi ed oggetti di uso comune e materiali da riciclo e gli scienziati verranno rappresentati attraverso un filmato, permettendo cosi ai ragazzi di interpretare due ruoli anche contemporaneamente, questo contribuirà a creare movimento sia in scena che fuori e darà agli allievi la possibilità di sperimentare come un gioco divertente e stimolante di nuove tecniche di comunicazione come usare una telecamera, come comporre un set e cogliere quali potenzialità può avere un media come il cinema quando viene usato con fantasia. 5. Queste che sono idee per il canovaccio diventeranno copione in itinere, perché negli incontri del laboratorio di teatro ognuno si possa sentire protagonista non solo come attore esecutore, ma come ideatore del progetto. 6. abbiamo anche pensato a chi interpreterà i personaggi. Sono desideri che il nostro regista prenderà in considerazione, ma a lui spetterà la decisione. dice Alessandro Vorrei essere Joakim, perchè quando ho letto il libro mi sembrava molto simpatico e poi quando è accaduto il fatto lui era un ragazzo come me.però vorreio anche che Joakim fosse super, come vorrei essere io e poi anche a lui stava per nascere un fratellino o una sorellina come è successo a me da poco ed anche lui non vede l ra che suo fratello diventi grande per insegnarli a conoscere la natura. Io vorrei che nel teatro, cioè nello spettacolo vorrei proprio interpretarlo e se non lui almeno il papà. Speriamo che Diego mi dia uno di questi, ma anche se sceglierà qualcun altro, mi va bene lo stesso, perché io sarò sempre contento Insegnanti animatori del laboratorio di teatro scientifico- anno scolastico : Franchini Novella insegnante di Matematica e Scienze Scolari Susanna: insegnante di Italiano, Storia, Geografia Regista dello spettacolo ed animatore teatrale: Diego Carli 14

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