ISTITUTO COMPRENSIVO di GAVORRANO e SCARLINO. Dirigente Scolastico Dott. Assunta Astorino

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO di GAVORRANO e SCARLINO Dirigente Scolastico Dott. Assunta Astorino

2 Le classi 2A - 2B - 2C della Scuola Secondaria di 1 grado di GAVORRANO presentano

3 SPREEZ, l amico detergente Concorso Premio Nazionale Federchimica Giovani sezione chimica di base Edizione 2011/2012

4 Ciao, Mi chiamo Spreez! Sono un detergente lavo, pulisco, igienizzo. E guardate il mio contenitore: pratico e funzionale!

5 Ciao Spreez! Ciao Spreez! Ciao, ragazzi! Ciao Spreez! Ciao Spreez!

6 Io sono un detergente moderno e vengo utilizzato in lavatrice o in lavastoviglie. Ai tempi dei miei nonni, invece, tutto era molto diverso

7 Il mio nonno si chiamava Ranno e la nonna era la figlia del sapone di Marsiglia La lisciva (o liscivia), detta anche ranno è una soluzione liquida contenente di solito idrossido di sodio, comunemente chiamato soda caustica. Una leggenda narra che la moglie di un pescatore di Savona, in modo casuale, bollendo lisciva con olio di oliva, abbia ottenuto il primo sapone. Da qui sarebbe derivata la parola savon, sapone.

8 Nonno Ranno era fatto in casa con semplice cenere e acqua bollente, mentre il sapone di Marsiglia ha una lunga storia ed era fabbricato con olio di oliva e soda. Pensate che, nel 1600, era molto famoso alla corte di Re Luigi XIV!

9 Il sapone di Marsiglia veniva ancora abitualmente usato agli inizi nel 1900, ma dopo la prima guerra mondiale diventarono famosi i detersivi di sintesi e nonno Ranno dovette andare in pensione. Il sapone di Marsiglia resta invece ancora oggi un punto di riferimento sul mercato mondiale.

10 Mio nonno mi raccontava che le persone lo usavano come sbiancante, sgrassante e disinfettante per le pulizie domestiche e per lavarsi. All epoca non esisteva l acqua corrente e ci si lavava in bacinelle riempite d acqua prelevata dal pozzo.

11 Le persone usavano dei piccoli quadrettini di sapone, ma anche il grasso di maiale e, in estate, si asciugavano al sole

12 Adulti e bambini si lavavano in piccoli catini di ceramica, utilizzando sapone artigianale.

13 Mi diceva nonno Ranno: Ai miei tempi non c erano le lavatrici o i detersivi; i panni si lavavano nei lavatoi o al fiume. Per farli asciugare si stendevano nei prati, perché non c erano le mollette

14 Per lavare i piatti si utilizzava anche l acqua di cottura della pasta! Venivano lavati nei fiumi o in casa, in bacinelle di zinco

15 Sai, Spreez, un nostro compagno che viene dal Marocco ci ha detto che in quel paese usano ancora oggi un argilla saponifera che si chiama ghassoul.

16 Questa argilla è usata da secoli come detergente per pelle, corpo e capelli. Il suo nome deriva dal verbo arabo rassala, che significa lavare. L uso del Ghassoul, miracoloso impasto a base di argilla e boccioli di rosa, mirto e piante profumate fatte essiccare in casa, è capace di regalare alla pelle ed ai capelli una morbidezza incredibile.

17 Quante tradizioni e quanta esperienza in giro per il mondo!

18 Vedo che siete interessati, ragazzi! Voglio raccontarvi la storia del sapone

19 Sappiamo che già i Babilonesi nel 2800 a. C. facevano bollire grassi e cenere e gli Egiziani nel 1500 a. C. combinavano oli animali e vegetali con dei sali per ottenere sostanze detergenti simili al sapone. In Europa i Galli scoprirono per primi la saponificazione. In epoca romana non si usava il sapone; il popolo, molto amante delle terme, usava massaggiare il corpo con olio. A partire dal XII secolo, a Marsiglia, si produceva un sapone di alta qualità utilizzando olio di oliva. Tale sapone ancora oggi è conosciuto in tutto il mondo.

20 Soltanto nel 1900 sono stati prodotti i detergenti sintetici. Nel 1907 due chimici tedeschi inventarono un processo per la produzione di sapone secco in polvere. Esso fu messo in commercio dalla società tedesca Henkel con il nome di Persil. Il nome Persil deriva da due dei suoi principali ingredienti: perborato di sodio e silicato. Il primo detergente sintetico fu il Nekal messo in vendita in Germania nel Nel dopoguerra sono stati immessi sul mercato detergenti sintetici a basso prezzo, grazie all abbondanza del petrolio.

21 Il problema grave per l ambiente era la bassa biodegradabilità. I fosfati aggiunti ai detergenti, per migliorarne l attività, provocarono fenomeni di eutrofizzazione (eccesso di alghe nell acqua dei fiumi). Nella seconda metà del 1900 si è operato per ridurre questo problema ambientale con indicazioni e direttive europee. Nel 1983 si è applicata in Italia una legge più efficace per diminuire la quantità di fosfati nei detergenti.

22 Ma tu, Spreez, come fai a togliere lo sporco?

23 Bene ragazzi, Soddisferò la vostra curiosità e ve lo farò spiegare da un esperto!

24 Spreez è stato di parola. Il 13 aprile è venuto nella nostra scuola un esperto.

25 La lezione è stata molto interessante. Abbiamo capito come si tolgono le macchie dai tessuti e come è fatto un detergente.

26 Spreez, ora sappiamo come sei fatto e come riesci a togliere lo sporco!

27 Abbiamo capito che Spreez è composto da un sale a lunga catena, che si ottiene da una reazione chimica (saponificazione) tra grassi animali o vegetali e una base, ad esempio l idrossido di sodio.

28 Ciao, sono la molecola del sapone. Gli alunni mi hanno immaginato così!

29 La molecola del sapone ha una testa idrofila che si lega con l acqua ed una coda idrofoba, non solubile, che può legarsi con i grassi. Poiché acqua e grasso normalmente non si miscelano, il sapone consente al grasso di disperdersi nell acqua.. I saponi sono gli unici tensioattivi naturali (i tensioattivi possiedono la proprietà di abbassare la tensione superficiale dell acqua) e ciò consente loro una maggiore capacità di penetrare nei tessuti. I detergenti sono miscugli di tensioattivi con altre sostanze che ne aiutano la detergenza..

30 Le molecole all interno di un liquido, infatti, sono soggette a forze agenti in tutte le direzioni, mentre quelle di superficie sono attratte solo al centro e lateralmente. Le molecole superficiali si comportano come una membrana; tale forza si chiama tensione superficiale.

31 La molecola di sporco grasso viene come imprigionata da molecole tensioattive che costituiscono una micella.. Le micelle formate dai detersivi o dai saponi in soluzione acquosa inglobano al loro interno lo sporco (grasso) favorendone la rimozione. Schema di micella

32 Spreez, perché non ci fai vedere come vieni prodotto e confezionato?

33 OK, venite con me!

34 Spreez ci ha accompagnato a vedere una fabbrica di detergenti

35 Questo stabilimento produce detersivi. Ci sono quattro linee di imbottigliamento dove i quattro mixer miscelano il tutto in modo automatico. Solamente il colorante e i profumi dei vari prodotti sono messi a mano, non a macchina.

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37 Abbiamo fotografato le varie fasi della lavorazione

38 I flaconi vuoti scorrono sui nastri trasportatori

39 una macchina imbottiglia

40 ed etichetta i flaconi già riempiti

41 Dopo questo passaggio viene stampato il numero del lotto per il rintracciamento dello stabilimento che ha prodotto questo flacone

42 Prima di essere inscatolati e messi sui pancali viene stampata la data di produzione del prodotto, in una sola scatola ne entrano otto.

43 In seguito i pancali vengono imballati con una specie di pellicola trasparente

44 Abbiamo inoltre visitato la sala comandi della società e il laboratorio chimico, dove vengono fatte le analisi per i prodotti chimici.

45 Nel laboratorio chimico avviene anche l analisi delle acque e di alcuni detersivi prodotti in loco.

46 A scuola abbiamo rielaborato i nostri appunti

47 Ma, Spreez sta piangendo! Perché?

48 In questo periodo ho avuto tanto, tanto sporco da eliminare! Come sono diminuito! Il mio contenitore è quasi vuoto! Non voglio essere gettato via!

49 Spreez, abbiamo noi la soluzione! Non dovrai più essere gettato! Ti presentiamo (con un disegno ) i detersivi alla spina

50 Nei dispensatori di detersivo alla spina, si riempie il proprio flacone con il prodotto desiderato, per cui si può utilizzare lo stesso contenitore molte volte e gettarlo solo quando si rompe. Mi piace questa idea!

51 In tal modo la quantità di contenitori di plastica si riduce notevolmente. Con i contenitori usa e getta, invece, solo il 26% dei rifiuti in plastica viene riciclato, come recupero di materia. Il prodotto sfuso viene stoccato in tank di grosse dimensioni ed arriva ai magazzini della Grande Distribuzione come serbatoio da cui attingere per effettuare il riempimento del distributore. La quantità dei flaconi vuoti si riduce del 47%. (fonte : ISPRA-Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale)

52 Alcuni ricercatori hanno stimato che riutilizzando il flacone in plastica da un litro con il tappo si possa risparmiare (per ogni flacone):. ENERGIA pari a 25 lampadine ad incandescenza da 100W accese contemporaneamente per 1 ora ACQUA pari a 2 vasche da bagno piene fino all orlo EMISSIONI DI CO 2 pari al consumo di un auto di media cilindrata per 1 km di percorso in città senza traffico.

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54 Oggi i detergenti da preferire sono quelli migliori dal punto di vista ecologico: i loro tensioattivi sono biodegradabili, cioè hanno la capacità di decomporsi naturalmente le loro materie prime sono di origine vegetale il prodotto non è testato su animali

55 Il marchio Ecolabel è stato istituito dall Unione Europea e certifica che un prodotto rispetta l ambiente in tutte le fasi della sua lavorazione. Cerchiamo questo logo anche nei detersivi!

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59 CIAO! Progetto ideato dalle classi 2A - 2B - 2C della Scuola Secondaria di 1 grado di Gavorrano e dall insegnante prof. Maria Gabriella Rastelli

60 Gli alunni hanno lavorato su argomenti e immagini tratti da internet, dispense, appunti forniti da esperti, interviste, libri scolastici. Il lavoro è stato svolto in modo interdisciplinare nell ambito delle materie: scienze, italiano, arte

61 Hanno collaborato: prof. Maria Cucci prof. Augusta Maestripieri prof. Maria Gabriella Rastelli Si ringraziano: prof. Amoroso prof. Benedetti prof. Buzzegoli prof. Di Paola prof. Guerri prof. Tonti ing. Lolini