PROCEDURA PER L INSERZIONE E LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
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- Aureliano Savino
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1 PROCEDURA PER L INSERZIONE E LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE 1
2 Principi generali Una percentuale di infezioni nosocomiali del tratto urinario compresa fra 60% e 80% si associa alla presenza di catetere urinario. Sempre più frequentemente le infezioni del tratto urinario evolvono in sepsi; la probabilità di contrarre un infezione delle vie urinarie aumenta per ogni giornata aggiuntiva di permanenza del catetere vescicole. Le infezioni delle vie urinarie determinano un incremento della durata di degenza e dei costi. L utilizzo di cateteri a circuito aperto, l interruzione del sistema chiuso, la cattiva gestione del catetere quale la collocazione al di sopra del livello della vescica determinano un incremento del rischio di infezioni delle vie urinarie. Le misure essenziali per la prevenzione delle infezioni delle vie urinarie nei soggetti cateterizzati sono: Evitare per quanto possibile la cateterizzazione urinaria Ridurre il più possibile i tempi di cateterizzazione e i giorni non necessari di esposizione Inserire e gestire in situ con tecniche di asepsi la cateterizzazione. Si raccomanda di ricorrere al cateterismo vescicale solo in assenza di valide alternative, come nel caso di ostruzioni organiche non risolvibili chirurgicamente, o di incontinenza non altrimenti gestibile. La necessità clinica di permanenza del catetere vescicale dovrebbe essere rivalutata periodicamente e il catetere dovrebbe essere rimosso prima possibile; infatti, anche utilizzando un catetere a circuito chiuso, gestito in maniera asettica, con il passare dei giorni aumenta il rischio di contaminazione per via extra-luminale. In caso di intervento chirurgico senza coinvolgimento delle vie urinarie è indicata la rimozione precoce del catetere vescicole. Il monitoraggio delle urine, laddove possibile, deve basarsi su metodi alternativi quale l uso del condom-catetere negli uomini in grado di cooperare. Laddove non sono praticabili metodi alternative al monitoraggio di urine con catetere vescicale, questo deve essere utilizzato per il minor tempo possibile. L incontinenza non costituisce di per sé indicazione al cateterismo vescicale. Indicazioni all inserimento del catetere per un problema acuto Ostruzione delle vie urinarie a livello uretrale non risolvibile chirurgicamente Necessità di un monitoraggio continuo del volume di urine emesse Necessità di misurare il volume di urine in maniera accurata in un paziente non collaborante Inserimento del catetere subito prima di un intervento chirurgico (ove necessario in base alla durata, e al tipo di intervento) Situazioni che possono mettere a rischio un paziente incontinente (piaghe da decubito in zona sacrale o in caso di ferita chirurgica in quella zona) 2
3 Indicazioni all inserimento del catetere a intermittenza Il principio del drenaggio intermittente si basa sulla fisiologia della vescica che si svuota a intermittenza. A intervalli prefissati viene inserito temporaneamente il catetere in vescica per il drenaggio dell urina. Il cateterismo a intermittenza è indicato nelle seguenti situazioni: ritenzione urinaria temporanea di pazienti post chirurgici ritenzione urinaria temporanea di pazienti monitorati in terapia intensiva Indicazioni all inserimento del catetere a permanenza a lungo termine Lesioni spinali Vescica neurologica non gestibile tramite cateterismo intermittente Cure palliative in un paziente terminale Tecnica di inserzione del catetere vescicale La procedura di inserzione del catetere a permanenza deve seguire una procedura sterile secondo la sequenza di operazioni di seguito descritta. Lavaggio mani con antisettico Utilizzo di guanti sterili Utilizzo di teli sterili Antisepsi del meato uretrale esterno Utilizzo di catetere di diametro il più piccolo possibile compatibilmente con la patologia e con le caratteristiche del paziente In caso di catetere non autolubrificante, utilizzo di lubrificante in confezione monouso per ridurre il trauma dell uretra Posizionamento e fissaggio del catetere in maniera che si riduca al minimo la mobilità nell uretra Più dettagliatamente si descrive la procedura d inserzione del catetere vescicale. Identificazione del paziente, accertamento dell identità del paziente da cateterizzare Informare il paziente e raccogliere il consenso all esecuzione della procedura Preparazione del materiale occorrente: disinfettante per la detersione delle mani, sapone detergente, telo per asciugare, guanti monouso non sterili, due paia di guanti sterili, soluzione antisettica per detersione genitali, tamponi sterili o garze sterili, telini sterili o teli sterili fenestrati, catetere vescicale sterile tipo Foley del minor diametro possibile, sacca sterile di raccolta urine con rubinetto di drenaggio e valvola antireflusso, urinometro, lubrificante sterile in confezione monouso, siringa per gonfiare palloncino, soluzione fisiologica per gonfiare palloncino, cerotto per fissare il catetere. Di seguito si descrive la procedura dettagliata di inserzione del catetere vescicale. Preparare l ambiente; eseguire la prestazione in Sala medicazione; se è necessario effettuare la prestazione al letto del paziente salvaguardare la riservatezza tramite paraventi e far uscire dalla stanza i visitatori. Lavaggio antisettico delle mani 3
4 Indossare i guanti non sterili Accurata igiene dei genitali del paziente con acqua e sapone seguendo la direzione anteroposteriore nella donna e dall interno all esterno nell uomo. Indossare il primo paio di guanti sterili Nell uomo: sostenere il pene e trattare il meato urinario esterno e il glande con soluzione antisettica, lasciare il tampone con antisettico sul meato per alcuni secondi. Nella donna: divaricare le grandi labbra, trattare con soluzione antisettica il meato urinario esterno, quindi le piccole e le grandi labbra in direzione antero-posteriore, lasciare il tampone con antisettico sul meato per alcuni secondi Posizionare i telini sterili in modo da creare un campo sterile attorno al meato urinario oppure posizionare un telino sterile fenestrato Trattare la parte terminale del catetere con un lubrificante sterile in confezione monouso Inserire il catetere nel meato urinario e procedere lentamente sino alla fuoriuscita di urina. Nell uomo, con una mano porre in posizione verticale il pene e con l altra introdurre lentamente il catetere attraverso il meato; quando si avverte una leggera resistenza riportare il pene in posizione orizzontale e procedere lentamente sino alla fuoriuscita di urina. Nella donna, se il catetere viene erroneamente inserito in vagina, lasciarlo in sede e inserirne un secondo in uretra; al termine della procedura rimuovere il primo catetere. Introdurre nel palloncino soluzione fisiologica (8 10 ml ) con una siringa; se durante l introduzione di soluzione fisiologica si avverte resistenza e il paziente avverte dolore drenare il palloncino, spingere il catetere per altri 2 cm e ripetere l operazione Fissare con cerotto il catetere vescicale alla superficie interna della coscia nella donna e sull addome nell uomo per prevenire traumi sulla mucosa dell uretere. Frequenza di sostituzione del catetere a permanenza di lunga durata Qualora descritte, si deve fare riferimento alle indicazioni fornite dalle ditte produttrici dei cateteri. L aumentato rischio di formazione di calcoli nei malati sottoposti a cateterismo vescicale e il rischio di ostruzione del catetere a causa di incrostazioni possono determinare ostruzione delle basse vie urinarie In caso di pazienti a rischio di ostruzione del catetere la frequenza di sostituzione deve essere ridotta rispetto alle indicazioni del produttore valutando caso per caso. Riportare sulla cartella infermieristica la data di inserzione, le operazioni di gestione come lo svuotamento periodico della sacca e la detersione del meato uretrale esterno. In caso di infezione delle via urinaria sintomatica è indispensabile rimuovere o sostituire il catetere prima di iniziare la terapia antibiotica. Tipologie indicate di cateteri. Si debbono utilizzare cateteri a circuito chiuso poiché riducono notevolmente il rischio di infezione delle basse vie urinarie. Non vi sono dimostrazioni sulla riduzione di infezioni delle vie urinarie utilizzando cateteri impregnati di antibiotici, antisettici o anticoagulanti o di particolari materiali. I cateteri rivestiti di argento potrebbero avere una qualche efficacia ma è necessaria una valutazione costo/efficacia. 4
5 Gestione del catetere in situ Il sistema a circuito chiuso non deve mai essere aperto; non si deve deconnettere il catetere dalla sacca poiché questo aumenta il rischio di contaminazione del catetere e quindi di infezioni. La sacca andrebbe sostituita solo se danneggiata o secondo le indicazioni del fabbricante. La sacca deve essere fissata al letto del paziente sotto il livello della vescica, per evitare eventuale reflusso di urina, ma non deve essere a contatto con il pavimento. Deve essere evitata in fase di fissaggio al letto la torsione del catetere Ogni intervento sulla sacca, di svuotamento o prelievo di urine deve essere ridotto al minimo, per ridurre il rischio di contaminazione e di infezione La sacca va svuotata regolarmente in contenitori puliti e diversi per ciascun paziente; deve essere evitato il contatto del rubinetto con il contenitore In fase di mobilizzazione del paziente è necessario clampare il catetere a monte della sacca per evitare il reflusso di urina Il meato uretrale va deterso ogni giorno con acqua e sapone Prima di ogni procedura che prevede la manipolazione del catetere ( svuotamento della sacca o detersione del meato uretrale esterno) bisogna lavare le mani con acqua e detergente o frizionarle con soluzione alcolica e indossare guanti monouso non sterili. Terminata l operazione si rimuovono i guanti e si effettua nuovamente il lavaggio delle mani. Clampaggio intermittente del catetere Il clampaggio intermittente del catetere (ginnastica vescicale) non è efficace nel migliorare la funzionalità vescicale e può essere dannoso dannoso. Non deve quindi essere effettuato. Instillazione di liquidi di lavaggio, irrigazione vescicale L instillazione in vescica di liquidi di lavaggio o di antisettici o di antibiotici non è efficace nel ridurre le infezioni delle vie urinarie. Non deve quindi essere effettuata. In caso di interventi chirurgici sulla vescica o sulla prostata che causano sanguinamento nel tratto urinario può essere necessario irrigare le vie escretrici. Deve essere utilizzato un catetere a circuito chiuso a tre vie, che deve essere inserito con tecnica sterile; il liquido di irrigazione deve essere sterile. Somministrazione a scopo profilattico di antibiotico La somministrazione profilattica di antibiotico al cambio del catetere vescicale, così come la somministrazione di antibiotico periodica o cronica non riduce la frequenza di infezioni delle vie urinarie ma, al contrario, aumenta il rischio di colonizzazione da germi resistenti. Non deve quindi essere effettuata. La somministrazione di antibiotico non deve essere effettuata in caso di batteriuria asintomatica. 5
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