Sistema di Controllo di una Frizione a Secco. per Cambi Manuali Robotizzati. (AMT: Automated Manual Transmission)

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1 Sistema di Controllo di una Frizione a Secco per Cambi Manuali Robotizzati (AMT: Automated Manual Transmission)

2 Schema Meccanico di una Frizione (1) Frizione Innestata Molla a linguetta Xsd Volano Disco frizione Materiale elastico Fn Materiale di attrito Cartelletta di acciaio Parastrappi Albero Spingidisco Perno Fsd Pistone Molla a tazza Albero primario cambio Raggio medio Fp Xp

3 Schema Meccanico di una Frizione (2) Frizione Disinnestata Molla a linguetta 0 Xsd Volano Disco frizione Materiale elastico Fn Materiale di attrito Cartelletta di acciaio Parastrappi Albero Spingidisco Perno Fsd Molla a tazza Pistone Albero primario cambio Raggio medio Fp Xp 0

4 Descrizione Attuatore Idraulico per l Azionamento della Frizione Sistemi di Controllo del Veicolo La forza sul pistone che muove la molla a tazza (normalmente esercitata dal pilota con il pedale) viene fornita tramite un circuito idraulico controllato attraverso un elettrovalvola. Albero Disco della frizione Cuscinetto reggispinta Condottio Portata Q Albero del cambio Attriti Elettro-Valvola Ingresso olio Telaio Corrente di controllo Uscita olio P R Molla a tazza Pistone Innesto Disinnesto

5 Modello Attuatore Idraulico: elettro-valvola Elettro-Valvola Ingresso olio Q P Corrente di controllo R Scarico olio Parte elettro-idraulica P,R Valvola Q I Px Qx A A Fx ẋ Parte meccanica b x Fm Molle 0 La valvola, tramite la corrente di controllo, modifica le dimensioni degli orifizi tra la camera del pistone e le pressioni P, R di alimentazione. Caratteristica statica corrente-portata La differenza tra le pressioni P, R e la pressione Px nella camera del pistone determina la portata di olio Q che permette il movimento del pistone sotto l azione della pressione Px.

6 Modello Attuatore Idraulico: camera del pistone Parte elettro-idraulica Parte meccanica P,R Px A Fx Fm Valvola b Molle x Q I Qx A ẋ 0 La camera del pistone si può modellare in modo semplificato tramite una (piccola) capacità idraulica che fornisce una pressione integrando i flussi di olio in entrata e in uscita. Il significato fisico della capacità idraulica è legato alla comprimibilità dell olio, all elasticità dei condotti idraulici e all elasticità della camera. La capacità idraulica permette di considerare nel modello il principale effetto dinamico dovuto ai collegamenti idraulici.

7 Modello Attuatore Idraulico Parte elettro-idraulica Parte meccanica P,R Px A Fx Fm Valvola b Molle x Q I Qx A ẋ 0 L area A del pistone su cui agisce la pressione Px rappresenta l elemento di trasformazione di energia fra il dominio idraulico e il dominio meccanico

8 Modello Attuatore Idraulico: pistone Parte elettro-idraulica Parte meccanica P,R Px A Fx Fm Valvola b Molle x Q I Qx A ẋ 0 La dinamica del pistone è descritta tramite un sistema massa-molla-ammortizzatore di tipo non-lineare a causa di: attriti di primo distacco e coulombiani causati principalmente dalle tenute idrauliche. caratteristica non lineare della molla a tazza che cambia in funzione del grado di usura dei dischi. Sistemi di Controllo del Veicolo Caratteristica della molla a tazza per diversi gradi di usura dei dischi

9 Validazione Sperimentale Modello Attuatore Idraulico Sistemi di Controllo del Veicolo Simulazioni sul comportamento statico e dinamico della valvola Esempio Caratteristica statica della valvola: misure sperimentali (blu) risultati delle simulazioni (rosso) Simulazioni in catena aperta (senza regolatore): identificazione dei parametri e verifica del modello Esempio Cambio marcia, posizione del pistone: riferimento di posizione (blu) posizione rilevata sperimentalmente (verde) posizione simulata con il modello (rosso) Simulazioni in catena chiusa (con regolatore): verifica del regolatore e conferma del modello Esempio Cambio marcia, corrente di controllo: corrente misurata sperimentalmente (blu) corrente simulata con il modello (rosso)

10 Obiettivi e Problematiche di Controllo della Frizione Sistemi di Controllo del Veicolo Obiettivo: controllare la COPPIA trasmessa dalla frizione in ogni condizione operativa. Problemi: non esistono sensori di coppia economici che possano essere montati sul primario cambio per stimare la coppia trasmessa; la coppia viene stimata tramite la posizione del pistone e dalla caratteristica di trasmissibilità della frizione; La caratteristica di trasmissibilità della frizione varia con la temperatura e con l usura dei dischi; Sono necessari un buon controllo di posizione del pistone e una buona stima della caratteristica di trasmissibilità per controllare correttamente la coppia trasmessa dalla frizione PIS

11 Controllo di posizione del pistone L attuatore idraulico della frizione è caratterizzato da numerose non-linearità che complicano il controllo di posizione del pistone: caratteristica ingresso (corrente,pressioni) uscita (portata) della valvola; attriti di primo distacco e coulombiani dovuti principalmente agli anelli di tenuta idraulici; caratteristica fortemente non lineare della molla a tazza; comportamento della molla a tazza che varia con l usura dei dischi della frizione; isteresi della molla a tazza; Caratteristica statica della valvola Attriti coulombiani e di primo distacco Caratteristica molla a tazza

12 Controllo dell Attuatore Frizione (1) Regolatore con rete anticipatrice e tempo di campionamento 10ms: soluzione relativamente semplice non richiede interventi consistenti sul sistema buoni risultati Riferimento di posizione Errore di posizione Kx Rete Anticipatrice Corrente Parte Idraulica Parte Meccanica Posizione Risultati delle simulazioni: riferimento di posizione (blu), risposta con il regolatore originale (verde), risposta con il regolatore proposto (rosso)

13 Controllo dell Attuatore Frizione (2) Regolatore a doppio anello di retroazione con sensore di pressione, rete anticipatrice, azione in avanti e tempo di campionamento 1ms: soluzione complessa che richiede interventi consistenti sul sistema ottimi risultati Kx Riferimento di pressione Posizione Azione in Avanti Kp Rete Anticipatrice Corrente Parte Idraulica Parte Meccanica Riferimento di posizione Pressione Risultati delle simulazioni: riferimento di posizione (blu), risposta con il regolatore originale (verde), risposta con il regolatore proposto (rosso)

14 Obiettivi di Controllo della Frizione in Partenza Obiettivo: trasmettere la coppia richiesta dal pilota (tramite il pedale dell acceleratore) alla trasmissione (o generare l accelerazione richiesta) mantenendo un buon comportamento sui giri indipendentemente dalla differenza di velocità angolare tra albero e primario cambio. Implementazione: In generale è necessario controllare contemporaneamente la coppia erogata dal e la posizione della frizione.

15 Segnali per il Controllo della Frizione in Partenza Le strategie di controllo della frizione e del per la gestione della partenza intervengono sui segnali di controllo (variabili manipolabili) richiesta (riferimento) di coppia al richiesta (riferimento) di posizione della frizione Le variabili da controllare sono: i giri (per evitare oscillazioni, spegnimento o fuori giri) la coppia trasmessa o l accelerazione del veicolo La coppia richiesta dal pilota rappresenta il segnale di ingresso per il sistema di controllo.

16 Schema Generale di Controllo della Frizione in Partenza Sistemi di Controllo del Veicolo Coppia richiesta Filtro Calcolo riferimento coppia mot. Calcolo riferimento posiz. friz. riferimento coppia Controllo coppia riferimento posizione frizione Attuatore frizione Giri Motore posizione frizione Coppia Coppia trasmessa curva di trasmis. Albero Trasmis. e veicolo Accelerazione veicolo Segnale di ingresso: coppia o accelerazione richiesta (pedale acceleratore) Variabili di controllo: riferimento coppia, riferimento posizione frizione Grandezze misurate: giri, posizione frizione, accelerazione veicolo Grandezze stimate: coppia, coppia trasmessa

17 Strategie di Controllo della Frizione in Partenza Sistema di Controllo della Frizione Lento Veloce Sistema di Controllo del Motore Veloce Lento 3 2 Strategia di Controllo + frizione integrata Controllo (prevalentemente) feedforwad della frizione + Controllo in retroazione della coppia 1 Controllo (prevalentemente) feedforwad del + Controllo in retroazione della frizione Strategia a scelta

18 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1) Obiettivo: trasmettere la coppia (richiesta dal pilota) alla trasmissione indipendentemente dalla differenza di velocità angolare tra albero e primario cambio. C G k 13 (x c ) b 1 C 1 t 13 w 1 w 3 J 1 Vehicle x c Coppia trasmessa dalla frizione Coppia utile al volano Coppia sulla trasmissione

19 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1) C G k 13 (x c ) b 1 C 1 t 13 w 1 w 3 J 1 Vehicle x c Coppia trasmessa dalla frizione Coppia utile al volano Coppia sulla trasmissione Se l accelerazione angolare dell albero è trascurabile, la coppia sulla trasmissione è circa uguale alla coppia al volano

20 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1) C G k 13 (x c ) b 1 C 1 t 13 w 1 w 3 J 1 Vehicle x c Strategia di controllo della frizione: 1) definire un riferimento lentamente variabile per la velocità angolare del (giri ). 2) Agire sull attuatore della frizione per fare in modo che i giri inseguano il riferimento. 3) L inseguimento del riferimento (che varia lentamente) assicura la condizione voluta:

21 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1) Schema di controllo della frizione: 1) se i giri superano il riferimento la frizione si chiude e viceversa; 2) La coppia rappresenta un disturbo che il controllo della frizione deve compensare per assicurare l inseguimento. 3) L obiettivo di controllo della coppia trasmessa si ottiene in modo indiretto controllando i giri del. w R Clutch Control x r Actuator x c w 1 Engine shaft K 13 (x c ) C 1

22 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1) Coppia richiesta Filtro Accelerazione veicolo w 1 w R Calcolo riferimento posiz. friz. riferimento coppia Controllo coppia riferimento posizione frizione x r Attuatore frizione Giri Motore posizione frizione x c Coppia C 1 Coppia trasmessa curva di trasmis. K 13 (x c ) Albero Trasmis. e veicolo w R Clutch Control x r Actuator x c w 1 Engine shaft K 13 (x c ) C 1

23 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1) Vantaggi della strategia di controllo: 1) è semplice; 2) Evita automaticamente il fuori giri o lo spegnimento del. 3) Il riferimento per i giri del è una variabile di progetto che può essere utilizzata per creare diversi tipi di partenze (confortevole, veloce, sportiva,...). 4) Il disinnesto della frizione in caso di arresto avviene in modo automatico. w R Clutch Control x r Actuator x c w 1 Engine shaft K 13 (x c ) C 1

24 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1) Per ottenere un innesto della frizione senza innescare oscillazioni sulla trasmissione è necessario che le accelerazioni angolari dell albero e del primario del cambio siano uguali al momento dell innesto. giri primario primario tempo tempo Affinchè avvenga l innesto le velocità dei due alberi devono convergere quindi è inevitabile l innesco di oscillazioni sulla trasmissione. Per mantenere limitata l ampiezza delle oscillazioni si può intervenire sulla definizione del riferimento di giri per l albero.

25 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1) Fasi della strategia di controllo: 1) Il pilota preme il pedale dell acceleratore e la partenza inizia; i giri salgono intanto che la frizione ragginge il PIS; si decide il tipo di partenza voluta dal pilota. 2) Fase di controllo giri: la coppia trasmessa dalla frizione accelera il veicolo. 3) I giri e cambio diventano uguali e la frizione viene innestata completamente.

26 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1): Simulazioni Sistemi di Controllo del Veicolo Innesto Coppia trasmessa o trasmissibile Coppia L inseguimento del riferimento di giri permette di trasmettere tutta la coppia al primario cambio qualunque siano le richieste di coppia del guidatore

27 Controllo della Frizione in Partenza (caso 1): Simulazioni Sistemi di Controllo del Veicolo Coppia trasmessa Coppia Frizione disinnestata Quando il pilota riduce la richiesta di coppia al per limitare l accelerazione del veicolo la frizione tende a staccarsi automaticamente Frizione innestata

28 Controllo della Frizione in Partenza (caso 2) Se il controllo di posizione è lento, il sistema di controllo della frizione induce delle oscillazioni sui giri giri primario tempo Quando il controllo della coppia sul è molto più veloce del controllo di posizione della frizione si può invertire la strategia di controllo: 1) il controllo si occupa di inseguire il riferimento giri; 2) il pedale dell acceleratore (lentamente variabile) fornisce il riferimento di posizione per la frizione. In questo modo il pedale dell acceleratore diventa una sorta di pedale della frizione. La strategia risulta in questo caso più complessa per evitare lo spegnimento del in partenza. Una strategia di controllo -frizione combinata permette di ottenere le prestazioni migliori.

29 Controllo della Frizione in Partenza (caso 2) il pedale dell acceleratore (filtrato) fornisce tramite la curva di trasmissibilità stimata della frizione il riferimento di posizione x r per l attuatore frizione. il controllo si occupa di inseguire il riferimento giri al variare della posizione della frizione. w R w 1 Calcolo riferimento coppia mot. C rif riferimento coppia Controllo coppia Giri Motore Coppia C 1 Albero Coppia richiesta Filtro C reqf curva di trasmissib. inversa x r riferimento posizione frizione Attuatore frizione posizione frizione x c Coppia trasmessa K 13 (x c ) curva di trasmis.

30 Controllo della Frizione in Partenza (caso 3 esempio) Sistemi di Controllo del Veicolo il controllo si usa principalmente per controllare i giri. il controllo frizione è principalmente in catena aperta sulla base della curva di trasmissibilità stimata della frizione. il riferimento di posizione della frizione viene corretto sulla base della differenza DC r fra la coppia (filtrata) richiesta dal pilota C reqf e la coppia richiesta al C rif per inseguire il riferimento di giri in modo da compensare gli errori di stima. w R Filtro Coppia richiesta w 1 C reqf curva di trasmissib. inversa Calcolo riferimento coppia mot. DC r x r C rif riferimento coppia Controllo coppia riferimento posizione frizione Attuatore frizione Giri Motore posizione frizione x c Coppia C 1 Coppia trasmessa K 13 (x c ) curva di trasmis. Albero

31 Controllo della Frizione nei Cambi Marcia (1) Strategia di controllo in catena chiusa: La strategia di controllo della frizione in partenza si può facilmente adattare ai cambi di marcia definendo un opportuno riferimento sia per i giri che per la coppia. Per mantenere l inseguimento del riferimento di giri, la strategia di controllo della frizione è costretta a disinnestare e a innestare la frizione a causa delle variazioni di coppia del. giri Coppia tempo

32 Controllo della Frizione nei Cambi Marcia (2) Strategia di controllo in catena aperta: tramite la curva di trasmissibilità il riferimento di coppia fornisce anche il riferimento di posizione per la frizione. Strategia molto semplice, ma è necessario conoscere bene la curva di trasmissibilità della frizione. Riferimento posizione frizione Coppia Curva di trasmissibilità tempo

33 Controllo della Frizione nei Cambi Marcia (3) Cambio marcia senza disinnesto della frizione: Quando il controllo è molto più veloce del controllo della frizione, è possibile cambiare marcia agendo solo sulla coppia. 1) Disinnesto : si riduce la coppia, non appena si stima una coppia trasmessa nulla, si sfila la marcia. 2) Sincronizzazione : tramite il controllo si portano i giri del primario al valore richiesto dalla nuova marcia. Il funziona da sincronizzatore. 3) Innesto : appena i giri del primario raggiungono il valore richiesto per la nuova marcia, si inserisce la marcia. È necessario stimare molto bene la condizione di coppia trasmessa nulla per evitare oscillazioni della driveline al momento del disinesto.

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