ma al significhe aumentâ il sens di responsabilitât. Crescere con senso di responsabilità è far crescere la società con i più alti valori.

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1 La Fornace 2 Fornace Dicembre Numero 12 - Anno VIII Reg. Trib. di Udine al N. 18 del 5/8/2002 La Fornace Piazza San Valentino,12 - Camino al Tagliamento (Ud) Tel bibcam@gmail.it Saluto del Sindaco E con grande piacere e, confesso, con un po di emozione che, per la prima volta, da Sindaco, saluto i cittadini di Camino, San Vidotto, Gorizzo, Bugnins, Glaunicco, Pieve e Straccis attraverso le pagine della Fornace. Un saluto particolare va agli emigranti, ai caminesi, ai figli di caminesi, ai nipoti di caminesi che, dal mese di agosto del 1985, ricevono ogni anno questo periodico e rivedono, rivivono e condividono assieme a noi importanti momenti di vita del nostro paese. Sono certo che il legame, la lunga radice che li unisce alle loro origini è ben salda e non si spezzerà mai. Un caro saluto e un pensiero lo rivolgo agli anziani, depositari di una grande esperienza: le molte pagine del libro della vita che hanno avuto la fortuna di leggere, saranno per me fonte a cui attingere suggerimenti, consigli e proposte. Un altro saluto e pensiero è per le donne: il ruolo che occupano nella società è insostituibile. Molte sono lavoratrici, tantissime appaiono impegnate nel sociale, pur reggendo, lo sappiamo, tutto il peso della famiglia: la loro operosità sia da stimolo e da esempio per tutti. Saluto anche il mondo produttivo e tutti i lavoratori in genere, questo settore è per me di primaria importanza. Il momento che stiamo attraversando è difficile, ma sono certo che la fantasia, la innata caparbietà di noi caminesi ci permetterà di superare positivamente anche questo periodo. Una stretta di mano a tutti i volontari che operano nel grande mondo dell associazionismo e non solo: in questi primi mesi abbiamo avuto modo tutti di vedere una parte della loro grande potenzialità. Lo spirito che unisce tantissimi caminesi, radicato dentro di noi, ci permetterà di continuare assieme il percorso per migliorare il nostro territorio e il nostro patrimonio comune. Un ultimo saluto lo rivolgo ai giovani: sono il nostro futuro, possono e devono determinare i giusti cambiamenti. Due questioni mi stanno a cuore e le raccomando ad ognuno di loro: rispettare, amare, valorizzare, conoscere sempre di più il nostro peculiare territorio: il Varmo, la Roggia di Bugnins, il Roiale, la Marzia, il Tagliamento, con quegli scorci, quei colori, quei profumi e quei suoni inconfondibili sono da riscoprire e valorizzare, magari abbandonando per qualche ora la macchina, il ciclomotore o la bici per fare una salutare passeggiata. Concludo questo spazio con la seconda questione che mi sta a cuore: vorrei che i giovani fossero consapevoli che per qualsiasi cosa si faccia c è un limite. Limite, non fraintendetemi, non vuol dire restringere la libertà, ma significa aumentare il senso di responsabilità. Crescere con senso di responsabilità è far crescere la società con i più alti valori. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a voi tutti. Il vostro Sindaco, Beniamino Frappa Salût dal Sindic Al è cun grant plasê e, o confessi, cuntun pôcje di emozion che, pe prime volte, tant che Sindic, o saludi i citadins di Cjamin dal Tiliment, di Sanvidot, di Guriz, di Bugnins, di Glaunic, di Plêf e di Stracis doprant lis pagjinis da la Fornace. O mandi un salût particolâr ai emigrants, a chei di Cjamin dal Tiliment, ai lôr fîs e ai lôr nevôs che, dal mês di Avost dal 1985, ducj i agns, a ricevin chest periodic cun chê di riviodi, di vivi di gnûf e di gjoldi cun nô dai moments impuartants de vite dal nestri paîs. O soi sigûr che il leam, la lungje lidrîs che ju ten tacâts a la lôr divignince, e je cetant ferme che no si romparà mai. Un cjâr salût e un pensîr lu indreci ai anzians, vuardians di une grande esperience: lis tantis pagjinis dal libri de vite che a àn vût la fortune di lei, a saran par me il poç indulà tirâ fûr sugjeriments, conseis e propuestis. Un altri salût e pensîr al va a lis feminis: la funzion che a àn te societât e je insostituibile. Tantis a son lavoradoris, cetantis a son impegnadis tal sociâl, tignint sù cun di plui, si sa, dut il pês de famee: la lôr passion pal lavôr che al sedi di stimul e di esempli par ducj. O saludi ancje il mont che al è voltât a la produzion e ducj i lavoradôrs pal plui, parcè che chest setôr al è par me di primarie impuartance. Il moment che o stin vivint al è intrigôs, ma o soi sigûr che la fantasie, la ostinazion che o vin dentri di nô, propit nô int di Cjamin, nus permetarà di superâ in mût positîf ancje chest brut periodi. Une strete di man la vuei dâ a ducj i volontaris che a lavorin tal mont grant dal associazionisim e no dome: ducj nô o vin vût mût di viodi, in chescj prins mês, une part de lôr grande potenzialitât. Il spirit che al ten dongje tante int di Cjamin, e che al è inlidrisât dentri di nô, nus darà la pussibilitât di continuâ insiemit il percors par miorâ il nestri teritori e il nestri patrimoni comun. Un ultin salût lu mandi ai zovins: lôr a son il nestri doman, lôr a puedin e a àn di stabilî i mudaments juscj. Dôs a son lis cuistions che mi stan a pet e lis consei a cualsisei di lôr: rispietâ, volê ben, valorizâ, cognossi simpri di plui il nestri teritori cussì peculiâr: il Var, la Roie di Bugnins, il Roiâl, la Marzie, il Tiliment, cun chei profîi, chei colôrs, chei profums e chei suns che no si puedin confondi a son di tornâ a discuvierzi e valorizâ, fintremai lassant par cualchi ore la machine, il ciclomotôr o la biciclete par fâ une cjaminade di salût. O sieri chest spazi cu la seconde cuistion che mi sta a pet: o volarès che i zovins a fossin cussients che a dut ce che si fâs al je un limit. No stait a stracapîmi, il limit nol vûl dîsi strenzi la libertât, ma al significhe aumentâ il sens di responsabilitât. Cressi cul sens di responsabilitât al è la maniere juste par fâ cressi la societât cui plui alts valôrs. O auguri a Voaltris e a lis vuestris fameis un Bon Nadâl e un Bon An Gnûf. Il vuestri Sindic, Beniamino Frappa (traduzione della dott.ssa Michela Vit, Sportello di Lingua Friulana)

2 2 La Fornace Attività della biblioteca e nuova Commissione Come consuetudine, il cambio amministrativo nell anno appena passato ha portato alla nomina dei nuovi membri della Commissione Biblioteca. In seguito alla loro nomina (Alberto Frappa, Serena Bagnarol, Silvia Iacuzzi, Luca D angela, Elisa Gasparini, Franco Gover, Tarcisia Gazziola, Carlo Zorzini, Alice Bravin, Elisabetta Beltramini), il 15 ottobre si è tenuto in Biblioteca il primo incontro della nuova Commissione. Dopo il saluto del Consigliere delegato alla cultura e un breve resoconto delle attuali condizioni della nostra Biblioteca e delle attività della passata Commissione, la riunione è proseguita con la votazione del Presidente. Con 6 su 7 voti favorevoli, Alberto Frappa è stato nominato nuovo Presidente della Commissione. La promozione della lettura, delle attività della Biblioteca e in generale di quelle culturali inerenti al nostro comune si pongono tra i vari impegni che aspettano la nuova Commissione. I nuovi membri si sono prefissati come primi obiettivi la stesura della Fornace che state leggendo, del Lunari 2010, e degli eventi per l inizio dell anno prossimo. Il successo nell operato della Biblioteca dipende in larga parte da quanto la Commissione riesce ad operare per la sua promozione. Oltre alle presentazioni di libri con gli autori, e al concorso fotografico, la Commissione si porrà come dialogante delle varie realtà caminesi ai fini di allargare e migliorare le loro interazioni col mondo culturale e con la Biblioteca in particolare. L anno appena passato ha visto un notevole incremento delle statistiche della nostra Biblioteca grazie soprattutto alle attività attuate in sinergia con la Scuola Elementare e l Asilo. Attività quali Letture animate, Sabato in scena e L ora del racconto hanno permesso a molti dei giovani della nostra comunità di entrare in contatto con quella che è e dovrà essere la Biblioteca: una realtà al servizio di tutti, sempre pronta a rispondere soprattutto alle esigenze dei più giovani, senza trascurare le priorità degli altri. Da qui si può capire l importanza che la Commissione si trova a ricoprire in questo contesto. In qualità di responsabile ormai uscente della nostra Biblioteca Civica, auguro a tutti i nuovi membri della Commissione i migliori auguri per il lavoro che li aspetterà in questi anni. Michele Moletta Grazie La nuova Commissione Biblioteca desidera ringraziare sinceramente Michele Moletta per l attività svolta con scrupolo e passione in questi due anni e si augura che egli continui anche in futuro ad essere partecipe alle nostre riunioni, magari in veste di membro. Benvenuta! Desideriamo anche dare il nostro benvenuto alla dott.ssa Michela Vit, operatrice dello sportello linguistico per la promozione e la valorizzazione della Lingua Friulana (troverete gli orari tra le Informazioni utili del calendario), attivato presso il nostro Comune a partire dal 2 settembre scorso. Michela, in questi pochi mesi, ha già dimostrato il proprio entusiasmo e una grande capacità propositiva, che fanno di lei una valida collaboratrice! Per la Commissione, Serena Bagnarol Il fondo Davide Liani Il lavoro di semina musicale, che il maestro Liani ha svolto a Camino a partire dal 1987, anno in cui ha deciso di ritornare nel suo paese natio, è noto a tutti: la fondazione di una scuola di musica, la direzione del coro, la composizione didattica e religiosaliturgica, e in generale un instancabile e inesauribile tensione all insegnamento e alla divulgazione musicale attuata su tutti i fronti. Alla sua morte, avvenuta nel 2005, i frutti di questo lavoro erano già visibili: nelle strutture di cui può vantarsi il paese (il teatro comunale e l auditorium a lui dedicato), nella cospicua presenza di musicisti tra i suoi abitanti, nella densissima attività musicale annualmente organizzata nel paese, e nella fiorente gestione della scuola di musica da lui creata, gestita dall associazione Studium Musicae. Un ulteriore contributo alla comunità si deve però ascrivere alla presenza del maestro Liani: grazie, infatti, all interessamento e al lavoro di Claudio Bravin, ex presidente della Commissione Biblioteca, tutti i volumi di musicologia che il maestro aveva accumulato in sessant anni di attività sono stati donati alla Biblioteca di Camino al Tagliamento. Si tratta in tutto di circa duecento volumi, molti dei quali in edizioni vecchie e ormai introvabili. Accanto infatti a i testi più noti come i volumi della storia della musica delle edizioni Oxford, si trovano autentiche rarità come le Letteres de musiciens du XV au XX siècle di Tiersot, o La Messa nella Musica di Piovesan (edizione numerata). Fra gli altri testi, inoltre, va almeno menzionata l opera completa di Padre Ernetti, noto e celebre gregorianista, amico personale del maestro Liani. Per volere della Comissione Biblioteca uscente sono inoltre in acquisto altri libri di musicologia per rendere sempre più nutrita ed aggiornata la sezione musica della biblioteca, così da specializzarla proprio in questo ambito, particolarmente affine all anima di Camino al Tagliamento. Carlo Zorzini Eventi culturali a Camino nel 2009 Anche il 2009 è stato per Camino un anno molto ricco di manifestazioni ed eventi di carattere culturale. Il paese, forte di un gran numero di associazioni assai attive nel territorio, riesce ad offrire sempre nuove e stimolanti occasioni di crescita e conoscenza in molti ambiti e con diverse modalità. Qui di seguito alcuni degli appuntamenti più rilevanti. Molto numerose le proposte di carattere musicale: figurano, infatti, i tradizionali Concerto di San Valentino (15 febbraio) per organo, soli e coro, il concerto dei Giovani talenti (1 Novembre) dedicato ai neodiplomati del conservatorio J. Tomadini di Udine, e il concerto dei vincitori del concorso Marcosig di Gorizia (18 aprile), un appuntamento che si ripete da tre anni con sempre maggiori consensi. Durante l estate si sono potuti apprezzare i concerti finali dei master class di canto e di pianoforte. Nel mese di giugno, inoltre, si sono esibiti i giovani strumentisti del gruppo Euritmia in un concerto di grande passione ed energia, stessa passione che si è ritrovata nei due saggi che la scuola di musica paesana ci ha offerto, nei mesi di febbraio e di maggio. È inoltre partita quest anno una rassegna di musica contemporanea chiamata Camino Controcorrente, che si è sviluppata in quattro appuntamenti lungo tutto il mese di ottobre. Anche l attività teatrale promossa è stata cospicua: accanto alla stagione di prosa

3 La Fornace 3 ha scelto come luogo di residenza Gorizzo, frazione di Camino al Tagliamento. L artista ha voluto rendere partecipe la nuova Amministrazione Comunale, con un incontro informale presso la sua abitazionestudio, alla presenza del sindaco Beniamino Frappa, del vice-sindaco Nicola Locatelli e del consigliere Serena Bagnarol, del completamento del bozzetto, intitolato Eden Celeste, per la cappella centrale del sacro edificio. L opera, già di dimensioni considerevoli e a cui mancavano ancora 50 cm nella parte inferiore, per evidenti motivi di spazio, raffigura un bellissimo cielo, fatto di nubi incombenti, in alcuni punti addirittura ammassate minacciosamente, che si apre nella parte superiore per lasciar posto ad un empireo acquietato, dove il blu e il celeste sono illuminati da tinte che trascolorano nel giallo, nel rosa e nel verde. La chiarità si insinua, come un imbuto pacificatore, accanto all astro che biancheggia, e fa scaturire una pioggia di petali di rosa, che verranno a lenire le quotidiane lotte e miserie dell uomo su questa terra. Nella volontà del pittore, dunque, il cielo nasconde dentro di sé un ideale Giardino dell Eden, da dove l Altissimo non si limita ad osservare il destino collettivo ed individuale di ognuno di noi, ma come un padre amoroso si prodiga a consolare e promettere la futura serenità. Gian Carlo Venuto si è ispirato, per la sua creazione, alle opere del pittore cinquecentesco Lorenzo Lotto, stadell ERT, si sono potuti apprezzare quattro appuntamenti dedicati al teatro in friulano, tra i quali tre prime assolute : (14 marzo) il gruppo Drin e Delaide di Rivignano; (04 aprile) Eline con la compagnia teatrale di Roveredo di Varmo; (02 maggio) il Teatro Incerto con Forest ; (15 maggio) il Teatro di Eligio con Si papa ; il 7 giugno inoltre c è stato il saggio finale di teatro dei ragazzi di Camino. La biblioteca Civica si è resa promotrice nel 2009, oltre alla quinta edizione del concorso fotografico, di tre appuntamenti legati alla lettura della serie Cammin Leggendo : il 21 marzo Marco Salvador ha presentato il suo libro La Palude Degli Eroi ; il 2 aprile Furlans di Cjamin, e il 23 maggio Alessandra Zanarola ha presentato il suo libro Smagliature. Nel mese di maggio, inoltre, ha avuto luogo il rientro nella chiesa di Pieve di Rosa della tavola Madonna col Bambino dopo il restauro. Carlo Zorzini Un bozzetto di Gian Carlo Venuto per la chiesa di Curno (Brescia) La Chiesa dell Angelo di Curno (Bergamo), di recente costruzione, verrà affrescata nella sua parte absidale, dal pittore Gian Carlo Venuto, che oramai da diversi anni bilitosi a Bergamo dal 1513 al 1526, che ha lasciato un impronta indelebile nella storia dell arte italiana: si tratta di una scelta che denota un grande rispetto verso il territorio in cui l artista si trova ad operare, la volontà di accogliere un eredità spirituale mai interrotta. In particolare, riconosciamo nella Madonna col Bambino tra Santi dipinta nel 1521 per la chiesa di San Bernardino in Pignolo (Bergamo), l idea del cielo che si apre in forma di elisse dimezzata, luminosissima, mentre l immenso drappo che protegge Maria in trono, sorretto dagli angeli, s incurva come la corolla di nubi dense del bozzetto di Venuto. Ma l idea straordinaria dei petali corposi, quasi incisi nella materia, deriva dalla pala con la Madonna del Rosario e Santi del Lotto per il San Domenico di Cingoli, nelle Marche (1539), dove i quindici medaglioni alle spalle della Vergine con le Gioie di Maria, i Trionfi della Vergine, la Passione e la Morte di Cristo, interrompono questa pacata nevicata, ribadita dai due angioletti ai piedi del trono, accanto a San Giovannino, che attingono a piene mani da una cesta ricolma di questi scrigni odorosi. Della complessa iconografia del dipinto marchigiano, legata alla tradizione domenicana e recentemente studiata da Giulia Lavagnoli (2006), Venuto riesce ad estrapolare il messaggio segnico più sorprendente, scegliendo l aniconismo, quasi per ridurre la necessità d intermediari e stabilire un contatto diretto, forte, con il divino. Il pittore ha inoltre realizzato i cartoni preparatori per le due cappelle laterali della chiesa di Curno, dedicate all Angelo annunziante e all Albero della Vita: se la Commissione d Arte Sacra approverà il tutto, gli affreschi saranno iniziati durante la prossima primavera. Serena Bagnarol ABBANDONO RIFIUTI Negli ultimi mesi si sono verificati diversi episodi di abbandono di rifiuti sulla pubblica via ed in particolare è stato ritrovato un considerevole quantitativo di pneumatici. Considerato che la raccolta e lo smaltimento di tale rifiuto ha un costo piuttosto elevato e che tale costo ricade sull intera cittadinanza, si invita la popolazione a segnalare tempestivamente agli uffici comunali eventuali episodi di abbandono, fornendo se possibile elementi utili per l identificazione dei trasgressori.

4 4 La Fornace Camino in cifre Da curiosa neo-caminese con una deformazione professionale per la statistica, ho pensato potesse essere interessante dare un occhiata ai numeri del nostro Comune. Grazie alla gentile collaborazione di Ilaria, siamo riusciti ad estrarre qualche cifra dai cervelloni e dagli annali dell anagrafe. Con i suoi residenti al 1 novembre 2009, Camino è il 50mo Comune dei 137 della provincia di Udine, uno dei più piccoli della pianura friulana con Prepotto, Flaibano e Precenicco. Negli ultimi dieci anni la popolazione è rimasta costante tra i e i abitanti. Ci sono ben 650 famiglie: metà dei residenti sono sposati, 150 sono vedovi (uomini e donne), 17 divorziati e risultano esserci poco più di 400 single maggiorenni. I minorenni sono il 15% del totale, gli ultra sessantacinquenni il 22%. I 56 stranieri residenti sono il 3% della popolazione, divisi in 24 comunitari e 32 provenienti da paesi più lontani. Nei primi 10 mesi del 2009 ci hanno lasciato 24 compaesani, ci sono stati 7 matrimoni e 9 nuove nascite e chissà che negli ultimi due mesi dell anno non ci siano altre liete notizie. Buona fine e buon principio a tutti. Silvia Iacuzzi Lo sapevate che Fin dal Medioevo la località denominata Camino di Codroipo era soggetta ai signori di Valvasone e godeva di una scarsa autonomia amministrativa, come gli altri comuni rurali. Il comune in senso moderno fu istituito con l ordinamento napoleonico, quando fu compreso nel Dipartimento di Passariano, nel Distretto di Udine, Cantone di Codroipo. Nel 1814 il Comune entrò a far parte del Regno Lombardo Veneto e venne inserito nel Distretto di Codroipo, il X della Provincia del Friuli. Come Comune di III classe era rappresentato da un Convocato Generale composto da tutti gli Estimati del Comune, che operava sotto il controllo del cancelliere del Censo. L esecutivo era affidato ad una Deputazione di tre membri (compreso il Sindaco). Fin dal 1815 comprendeva le frazioni di Pieve di Rosa, Bugnins, Glaunicco, Gorizzo, San Vidotto, Straccis. Nel 1819 il Convocato Generale fu sostituito da un Consiglio Comunale, senza Ufficio proprio. Tra il 1928 e il 1947 il comune di Camino fu aggregato a quello di Codroipo. Dal 1947 ritornò ad essere autonomo. Il cambio della denominazione da Camino di Codroipo a Camino al Tagliamento risale esattamente a 60 anni fa, ossia al Associazione di volontariato Amici Centro Studi Internazionale Perusini - Alzheimer Camino al Tagliamento Ambito Codroipese La memoria come la farfalla: più le dai calore, più ti resta tra le mani Attività dell associazione: - Sensibilizzare ed informare l opinione pubblica a conoscere la malattia di Alzheimer ed offrire un sostegno alle Famiglie degli ammalati in tutto il territorio dell Ambito Codroipese. - Promuovere ed organizzare conferenze e corsi di formazione ai familiari con suggerimenti pratici per l assistenza al domicilio dell ammalato di Alzheimer, con attenzione anche alla salute di chi lo assiste. Aiutare la famiglia attraverso uno Sportello telefonico Alzheimer di recente attivato per tutti gli associati. A nome del Consiglio Direttivo di questa Associazione, ringrazio questa redazione per l ospitalità e colgo l occasione per augurare a tutti, Un sereno Natale e un prospero anno nuovo Il PRESIDENTE Luciano Commisso Donare sangue è donare amore Abbiamo fatto nostro questo detto, molto forte e significativo, che ci stimola a proseguire la nostra attività di solidarietà ed altruismo, con energia, nel territorio caminese e non solo. Quando si passa nei reparti di un ospedale e si vedono persone adulte o bambini che soffrono, il primo pensiero che ci viene in mente è quello di dover fare qualcosa per aiutare queste persone bisognose e meno fortunate di noi, in modo particolare i bambini: vederli soffrire ci scuote il cuore. Ce ne sono molti, purtroppo, ricoverati con malattie gravi, che hanno la necessità

5 La Fornace 5 Pieve di Rosa, 21/06/2009: 30 di Fondazione della Sezione. di ricevere sangue tutti i giorni per vivere. Pertanto, non possiamo essere indifferenti dinanzi a queste realtà e dobbiamo aiutarli andando a donare un po del nostro sangue per vederli di nuovo sorridere. Tempo addietro, ho incontrato un ragazzo per strada, che mi ha fatto questa domanda: Illario, io ho appena compiuto 18 anni, cosa devo fare per diventare donatore di sangue?. Questa domanda mi ha fatto gioire molto e vorrei mi venisse fatta da molti giovani come lui, affinchè si aggreghino alla nostra Associazione, comprendendo il grande valore morale ed umano di donare il proprio sangue in modo anonimo e gratuito, senza pretendere niente in cambio, ma con la consapevolezza di aver fatto una grande azione per chi ne ha bisogno. Pertanto, invito i giovani a diventare Donatori di sangue, anche perché il futuro è nelle loro mani. Noi vecchi siamo sempre disponibili per eventuali chiarimenti o richieste di qualsiasi genere. L attività di propaganda del dono che abbiamo svolto nell anno che sta per concludersi è stata molto intensa e ricca di manifestazioni, con due interessanti serate di Educazione Sanitaria, il viaggio socioculturale in Puglia di cinque giorni e quello in giornata alle Ville Vicentine. Siamo andati a farci conoscere dai ragazzi della Scuola Primaria, grazie all interessamento delle maestre, abbiamo festeggiato degnamente il 30 anniversario di fondazione della Sezione a Pieve di Rosa, con una giornata indimenticabile. Siamo stati presenti al Centro Estivo, consegnando a tutti 110 partecipanti un pensiero. Siamo andati a Piano d Arta al Congresso Provinciale A.F.D.S. e ci siamo presentati alla festa dei diciottenni in Comune, consegnando loro un ricordo della giornata. Si è organizzata l annuale cena sociale con la premiazione dei Donatori Benemeriti. Il nostro pensiero natalizio va agli anziani di tutto il comune di Camino. Il merito di tutta questa intensa attività è di tutti i membri del Consiglio Direttivo e dei Collaboratori, sempre pronti, disponibili e generosi, ai quali va il mio grazie più sincero. Ringrazio pubblicamente tutte quelle persone che ci aiutano con ogni mezzo, anche nell anonimato: sono questo i messaggi che ci danno la carica per proseguire la nostra importante attività. Un ringraziamento va anche all Amministrazione Comunale, che sempre ci segue e aiuta nei momenti di necessità. Ringrazio di cuore le Donatrici e i Donatori tutti; in particolare, il grazie più grande viene dagli ammalati: sono molti quelli che hanno avuto bisogno del Vostro sangue per continuare a vivere. Le donazioni effettuate nell anno 2008 sono state complessivamente 280. I Donatori Benemeriti sono: con Diploma di Benemerenza: Barbui Enrico (10 donazioni), Bertolini Marta (8), Bressanutti Loris (10), Cantarutti Marcellino (10), Chiminello Lorena (8), Del Circolo culturale il Favit & la Favite Il Circolo Culturale, IL FAVIT & LA FA- VITE, promuove la valorizzazione del territorio di risorgiva del Varmo e Tagliamento, attraverso manifestazioni a carattere culturale, naturalistico. Il 4 giugno Il Circolo Culturale ha organizzato presso la sala delle Feste del Ristorante AL MOLINO una serata dedicata all affinità, ai rapporti, e contatti tra la Civiltà Indiana e la civiltà Occidentale, alla quale hanno partecipato tra i relatori Angelo Bertolo docente di lingue, scrittore, ricercatore e conoscitore della civiltà indiana che ha intrattenuto gli ospiti descrivendo la similitudine tra la matematica indiana e greca ed enunciando la teoria di Marco Polo riguardo lo sviluppo dell India rispetto all Europa, Negro Giorgio (10), Tomada Giorgio (10); Distintivo di Bronzo: Mongelli Massimo (20), Spagnolo Angela (15), Tavano Ersilia (15), Zanin Gilda (15); Distintivo d Argento: Bertossi Attilio (35); Bravin Antonella (25); Campanotti Elisa (25); Gasparini Bruna (25); Liani Luisa (25); Panigutti Roberto (35); Tuppin Manuela (25); Zanin Angelico (35); Distinvo d Oro: Cassin Mauro (50); Frappa Beniamino (50), Prenassi Silva (40); Distintivo d Oro con Fronde: Gasparini Bruno (65). Nuovi Donatori anno 2008: Lorenzatto Luca, Liani Valentino, Finos Gloria, Vendrame Daniela, Gollino Alessandra, Peressini Irene, Castellani Emilia, Locatelli Adriano, Panigutti Silvia e Locatelli Gloria. Infine, ringrazio la redazione de La Fornace per l opportunità che mi ha dato per porgere i migliori auguri a tutti i Caminesi di un S. Natale sereno e di un Buon Anno nuovo. Camino al Tagliamento, Illario Danussi Girelli Giorgio fondatore e presidente dell Associazione gli Amici di Venezia che conta 120 soci e che periodicamente svolge attività di volontariato in India. Ospite d Onore della Serata Don Dino Colussi Missionario salsesiano originario di Casarsa della Delizia che vive ed opera da 62 anni in India, Nominato Grande Ufficiale nell Ordine della stella della solidarietà Italiana. La simpatia di Padre Colussi e i racconti riguardo il suo operato in India anche con Madre Teresa di Calcutta, hanno conquistato tutti i presenti. Ci sono stati poi dei Brevi interventi di Gino Del Negro presidente del Circolo Culturale IL FAVIT E LA FAVITE e di Paolo Garofalo presidente di Incroci Culturali Friulani. Padre Dino Colussi ha concluso la serata lanciando una proposta: Se è vero che il Vizio non si perde ed è contagioso, potrà capitare anche che il magnifico vizio

6 6 La Fornace di donare diventi abitudine e si trasmetta agli altri che ci sono accanto. In concomitanza con i 100 anni del Giro D Italia, gli Incroci Culturali Friulani in collaborazione con il Circolo Culturale Il Favit & la Favite e il GR. Bike di Varmo hanno organizzato un giro in bicicletta che si è snodato attraverso i percorsi naturalistici nelle terre di risorgiva terminando presso il Ristorante Al Molino che ha curato il ristoro. La manifestazione è proseguita con la presentazione del materiale tratto dall archivio storico del Corriere della sera che ha permesso di proporre una mostra iconografica a tappe dei percorsi ciclistici dei 100 anni del Giro d Italia Il Ristorante AL Molino ha ospitato Venerdì 30 ottobre 2009 presso la sala delle Feste una serata dedicata alle Ruote ad Acqua, serata dedicata ai Mulini ad acqua del Friuli Venezia Giulia, organizzata dal Circolo Culturale Favit & Favite in collaborazione con Incroci Culturali Friulani. Relatori della serata sono stati Paolo Garofalo, l ing. Paolo Pellarini, breve presentazione del Molino di Glaunicco di Moira Del Negro. G. Del Negro Il Coro Giovani sulle orme di San Francesco Dopo alcuni anni di attività che ci hanno visto sempre presenti e partecipi ai momenti più significativi dell anno liturgico, in particolare quelli dedicati ai bambini e ragazzi, eravamo alla ricerca di qualcosa di nuovo in cui cimentarci. L occasione si è presentata nella fase di preparazione al 90 di fondazione della Scuola Materna, in cui il gruppo dei genitori ha lanciato l idea di mettere in scena il musical Forza venite gente, incentrato sulla vita di San Francesco d Assisi. Noi del Coro Giovani abbiamo aderito subito con entusiasmo: sia perché a San Francesco è intitolato il nostro coro - e anche l oratorio di Camino - sia perché molti di noi hanno avuto occasione di conoscere meglio questo santo visitando i luoghi dove ha vissuto, durante i viaggi ad Assisi organizzati dal parroco don Antonio Raddi, a cui hanno partecipato tanti giovani caminesi. Forza venite gente è un musical teatrale scritto da Mario Castellacci, Piero Castellacci e Piero Palumbo; è stato messo in scena da Michele Paulicelli per la prima volta nel L edizione più famosa e suggestiva è quella del 1991 allestita sul sagrato della Basilica Superiore di S. Francesco d Assisi La parte recitativa di tutto il musical è affidata ai personaggi di Pietro di Bernardone e della Cenciosa che con i loro dialoghi o monologhi introducono o commentano, in maniera comica, le scene cantate che compongono il musical. La parte musicale della commedia mette in risalto gli stili di vita di Francesco - semplicità, povertà, perfetta letizia, affidamento alla Provvidenza - e gli eventi che hanno caratterizzato il corso della sua esistenza. Per ora siamo ancora agli inizi di questa impresa così particolare e nuova per noi, ma non è certo l entusiasmo che ci manca, e insieme agli amici del gruppo dei genitori speriamo di essere all altezza del compito che ci siamo prefissi. La data della messa in scena dello spettacolo non è stata ancora fissata, ma è prevista per la prossima primavera. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto a favore della Scuola per l Infanzia Maria Immacolata. Astrid Virili Il Cjavedal Aria di fine calendario e bilanci volteggia in questi freddi giorni e così anche noi siamo qui a fare alcune considerazioni circa il nostro lavoro. Questo, per noi, è stato un anno di sfida, ci siamo voluti mettere alla prova per dare nuova linfa e raggiungere nuovi traguardi all iniziativa, che è ormai arrivata alla quinta edizione e a cui noi teniamo di più: il premio Primo Marinig. Quest anno abbiamo esteso la partecipazione al concorso a tutti i residenti o domiciliati in FVG che avessero compiuto 13 anni e abbiamo chiesto loro di raccontare attraverso un testo, una poesia o in messaggio SMS Un angolo di Friuli che sento mio. Sono arrivati testi che, geograficamente parlando, hanno coperto tutto il Friuli (facendoci così raggiungere uno dei nostri scopi) e che, dal punto di vista letterario, hanno saputo toccare le corde dei sentimenti più genuini. La lettura dei testi vincitori, effettuata durante la premiazione, ha commosso ed emozionato i presenti. Il tempo meteorologico incerto non ha compromesso la riuscita della serata che come tutti gli anni ha visto una numerosa partecipazione alla presenza delle autorità locali e regionali. A causa della difficoltà a pubblicizzare il concorso presso gli emigranti, la sezione a loro dedicata, è stata prorogata all edizione Invitiamo tutti i friulani residenti all estero, che fossero interessati a partecipare al Premio Primo Marinig, a visitare il nostro sito com: troveranno così tutte le informazioni necessarie. In primavera abbiamo presentato in collaborazione con l Azienda Vinicola Ferrin il libro di Pierina Gallina come aerei di carta una raccolta di poesie, fiabe e racconti dal 1993 al Abbiamo avuto inoltre il piacere di collaborare con la S.O.M.S.I. D. Moro nella presentazione del lavoro teatrale, su testo di Lionello Baruzzini, Sior Lello, cavaliere della terra rappresentato dalla Compagnie Teatral Agnul di Spere di Codroipo. Nuove iniziative che interesseranno altri ambiti sono allo studio dal nostro gruppo da sempre desideroso di mettersi alla prova con sempre nuove sfide. Buone feste a tutti. Per il Cjavedal, Annalisa Guerra

7 La Fornace 7 Festeggiato il 25 di fondazione del CTC Il CTC - Camino Tennis Club ha compiuto quest anno il 25 di fondazione. Infatti, correva l anno 1984 quando un gruppo di appassionati della racchetta di Camino, (erano i fratelli Roberto e Andrea Sbruazzo, Eugenio Giavedoni. Mario Liani, Luciano Bravin, Adriano Pagotto ed altri) che, dopo un entusiasmante periodo di collaudo del nuovo campo di tennis realizzato dall allora Amministrazione Comunale, ritennero opportuno e necessario ufficializzare l Associazione legalizzandola costituendo il CTC - CAMINO TENNIS CLUB. Da allora, trascorsi ormai cinque lustri, a Camino non si è mai interrotta o sospesa l attività tennistica. Si è sempre perseverato nel tenere uniti, prima i tanti e poi i pochi, appassionati del tennis sia di Camino che anche dei paesi vicini ed ecco che allora, sistematicamente, ogni anno, ci iscriviamo alla Federazione Italiana Tennis per svolgere attività agonistica a carattere provinciale e regionale. Per anni e anni si sono fatti corsi con maestri per principianti (bambini-ragazzi-ragazze ed anche adulti) coinvolgendo così buona La formazione del CT Camino con il Presidente; parte degli appassionati. Quest anno poi, una tennista locale che ha iniziato a giocare nel nostro club (Daniela Padovani di Glaunicco) ha raggiunto nientemeno che il titolo nazionale di campionessa d Italia cat. Ladies 50. Di sicuro pochi club tennistici in provincia possono vantare questo lungo passato. Per coronare degnamente questo traguardo, il direttivo del CTC con alcuni appassionati tennisti, ha organizzato un torneo di doppio a gironi composti da 4 coppie ciascuno, tenutosi recentemente presso il Campo di Tennis di Via San Vidotto a Camino al Tagliamento. La fase finale, coronata da un foltissimo pubblico di appassionati della racchetta del Medio Friuli, e di ex-giocatori tesserati ha visto sfidarsi l ultima domenica di agosto, i fratelli Alberto Cruccu e Fabrizio Cruccu contro Cedric Duca e Valter Francescon. E come si addice, dove domina l equilibrio, ci son voluti tre set per sancire i vincitori Duca-Francescon. Hanno fatto seguito le premiazioni ed il rinfresco, durante le quali non sono mancati i discorsi ufficiali e discussioni di gruppo ricordando le varie tappe del passato tennistico caminese. C.T.C. - Camino Tennis Club Il Presidente Adriano Pagotto Dance & Fitness: Il Sogno Continua Come dico spesso, Camino al Tagliamento è la mia seconda casa. Infatti, da più di 17 anni ho la fortuna di vivere a stretto contatto con gli abitanti del Comune, grazie alla mia Scuola di Danza e devo dire che, fin'ora, ho incontrato persone speciali che mi hanno sempre sostenuta nell'ardua impresa di portare avanti il mio sogno: trasmettere la passione per la danza a tanti allievi. Posso dire di esserci riuscita in tutti questi anni e, oggi, alcune ex allieve studiano all'università, lavorano e sono diventate mamme, ma si ricordano ancora i primi passi di danza imparati nella Scuola Dance & Fitness e sono sicura che porteranno sempre nel cuore questa esperienza di vita. Oggi la scuola continua la sua attività e continua ad offrire la propria professionalità con insegnanti molto bravi e qualificati. Quest' anno mi avvalgo dell'assistenza di Veronica Molinas, una giovane insegnante diplomata con il metodo RAD (Royal Academy of Dance di Londra). Gli allievi più piccoli apprendono da subito, divertendosi, il rigore e la disciplina che li rendono autonomi ed in grado di affrontare da soli la magia del palcoscenico, grazie alla sicurezza che viene trasmessa loro dall'insegnante. Il saggio finale di quest'anno ha visto esibirsi, presso un gremito Teatro Comunale, tutti gli allievi in una fantastica storia legata al Mondo della Magia con i Maghetti interpretati dal corso propedeutico e di seguito con le Fate e le Streghe interpretate dalle allieve dei corsi medi. Le allieve del corso superiore hanno presentato due coreografie di Veronica Molinas, su musiche di Vivaldi e Zimmer ed alcuni brani di danza moderna su mie coreografie. Molto divertenti ed allegre, infine, sono state le allieve di danza hip hop dei corsi medio ed intermedio che hanno danzato con gioia ed espressività. Ospiti della serata sono stati alcuni allievi delle Scuole Filodanza di Latisana e DanceArt Città di Codroipo, a

8 8 La Fornace dimostrazione del fatto che eventi come questo servono a far conoscere il territorio a realtà culturali diverse tra loro. Il Saggio è stato presentato con bravura ed eleganza da Pierina Gallina, che negli anni è diventata per me un'amica, oltre che un continuo supporto morale. La gratitudine va a lei, ma anche ai genitori degli allievi che si rendono sempre disponibili per le scenografie, i costumi e quant'altro, ma soprattutto va al Comune di Camino al Tagliamento che mi permette di svolgere la mia attività ed offre la possibilità ai suoi cittadini di frequentare una buona Scuola di Danza, oltre al nuovo corso di Pilates, nella Palestra delle Scuole Elementari. Per chi volesse informazioni sui corsi, può telefonare al numero Auguro a tutti i miei allievi un bellissimo Nuovo Anno danzante... Vignale Team Tomada Astrid Anche quest anno 2009, il Vignale Team calcio a 5, che è la più giovane società sportiva di Camino, ha migliorato il suo percorso aggregativo; infatti siamo ritornati in 2^ categoria L.C.F.C.,dopo la prima esperienza di 4 anni fa. Ci appare doveroso ringraziare il Comune di Varmo, la Preside delle Scuole Primarie di 2 grado e il signor CARLO TONIZZO per averci ospitato nella Palestra, durante le gare interne, ed auspichiamo di poter presto usufruire di un impianto sportivo nel nostro Comune, al fine di abbattere i costi di gestione. A tale scopo, l A.S.D. VIGNALE TEAM ha attivamente partecipato nell ultima Sagra del Toro e del Vino e organizzato assieme ai giovani dell Oratorio San Francesco il 2 Torneo di Calcio a 5 ME- MORIAL PAOLO MAURO, presso il campo sintetico parrocchiale. Auguriamo a tutti i Caminesi, vicini e lontani un sereno Il Presidente LORIS MASATTI A.S.D. Camino L A.S.D. Camino vede chiudersi un anno ricco d emozioni e soddisfazioni, un anno intenso e pieno di bei momenti da ricordare. Prima la stagione trascorsa della Prima squadra con la cavalcata finale che ci ha regalato l emozione della vittoria del campionato e la promozione in seconda categoria; in secondo la bellissima giornata di festa per i nostri 80 anni di storia; ed ultimo ma non ultimo l ottimo lavoro svolto dai nostri ragazzi nelle giovanili dell Extra. Si conclude un anno importante per noi, ora speriamo se ne riapra un altro altrettanto importante, questo è l augurio che vogliamo fare a tutte le altre associazioni del nostro paese ed a tutti i cittadini, l augurio che questo 2010 sia per tutti voi entusiasmante come il 2009 lo è stato per noi. Con affetto, il Direttivo dell ASD Camino. Formazione 2009 In Piedi: Panigutti Fabrizio (Segretario) - Zanin Giuseppe (Dirigente) - Toso Tullio -Trevisan Fabio - Tolò Simone - Masatti Loris (Presidente) - Rebellato Andrea - Del Negro Massimo - Liani Alberto (Dirigente) Accosciati: Scaini Alex - Lenarduzzi Stefano - Puppi Luca - Peresan Marco - Giuliani Giovanni - Petrussa Andrea. Non Presenti: Pontisso Mauro - Panigutti Mauro - Scodellaro Nicola - Ponte Cristian.

9 La Fornace 9 In 52 in pellegrinaggio a Roma e all Aquila Intensa esperienza spirituale per le 52 persone che hanno aderito al pellegrinaggio promosso dalla parrocchia di Camino al Tagliamento, cui hanno partecipato il parroco don Antonio Raddi e il sindaco Beniamino Frappa. Martedì 6 ottobre il gruppo ha raggiunto Roma e il giorno successivo ha partecipato all udienza del mercoledì del Papa Benedetto XVI. Casualmente i caminesi hanno incontrato il nuovo Arcivescovo mons. Mazzocato e Mons. Brollo, a Roma per inaugurare la prossima mostra promossa da Illegio. Quindi la comitiva ha raggiunto l Aquila, per incontrare il sacerdote caminese mons. Renzo Narduzzi, parroco di una delle comunità più colpite dal terremoto, per la quale erano stati donati 9 mila euro Foto di gruppo con mons. Narduzzi. dai caminesi. Ultima tappa a Loreto. (Articolo tratto da la Vita Cattolica del 17 ottobre 2009) Il Friuli incontra il Friuli d Abruzzo Nelle vesti di mons. Renzo Narduzzi, unico sacerdote friulano presente nei luoghi colpiti dal recente terremoto. La delegazione di Camino al Tagliamento, composta dall Arciprete Don Antonio Da sinistra a destra, Luciano Comisso, il sindaco Beniamino Frappa, Mons. Renzo Narduzzi, Don Antonio Raddi, il Vice-sindaco Nicola Locatelli. Raddi, dal neo-eletto sindaco Beniamino Frappa, il Vice-sindaco Nicola Locatelli e dal Presidente del Comitato Pro Terremoto d Abruzzo Luciano Commisso, è stata ricevuta in forma ufficiale nella residenza provvisoria di Don Renzo, a S. Felice d Ocra, per la consegna delle offerte, ammontanti a 9000 euro, raccolte nella Parrocchia di Camino a favore dello stesso Mons. Narduzzi. La rappresentanza Caminese ha consegnato la somma a Don Renzo e al parroco di Ocre e suo collaboratore Don Stefano, affinchè devolvano il denaro verso opportune iniziative. Al termine dell incontro, la delegazione ha pranzato con gli sfollati ospiti della Protezione Civile della Provincia di Treviso. La raccolta destinata al parroco di origini friulane era nata come un progetto di tutta la Forania di Codroipo, che, inspiegabilmente, non ha avuto seguito. Un caloroso ringraziamento va a tutti coloro i quali hanno generosamente contribuito al successo di questa attività a scopo benefico.

10 10 La Fornace Studium Musicae La musica, a differenza delle arti figurative, è capace di rappresentare direttamente i caratteri morali; la scelta di armonie e di ritmi opportuni è in grado di provocare e di sviluppare nell ascoltatore il carattere morale (l èthos) corrispondente. Di qui, secondo Aristotele, la principale funzione educativa della musica. È con questa profonda consapevolezza che l Associazione Studium Musicae continua a portare avanti la propria attività e far vivere quotidianamente a bambini e ragazzi l emozione di ascoltare e soprattutto di fare musica. In una società in cui la percezione è malata e traviata da stimoli sonori continui, che spesso disturbano la nostra attenzione e concentrazione, l educazione alla musica ci pare il miglior modo per orientare le persone a scelte sempre più consapevoli. All interno delle scuole, educare con e alla musica stimola l aggregazione e il senso di partecipazione al gruppo, allevia o attutisce i conflitti, creando situazioni di collaborazione e confronto positivo: alcuni continueranno nel tempo e fuori dal contesto scolatico questa esperienza, altri forse la abbandoneranno, ma a tutti rimarrà il forte messaggio formativo ricevuto. In questa prospettiva, Studium Musicae insieme al Comune e alla Pro Loco Il Var, si è impegnata perché il corso di Educazione musicale nella scuola elementare di Camino al Tagliamento diventasse annuale: traguardo raggiunto anche grazie al contributo della Banca di Credito di Basiliano, filiale di Camino al Tagliamento. All interno dell Associazione si è poi registrato l avvicendamento alla presidenza di Luca De Martin, che ha preso il posto di Nicola Locatelli. I componenti dell Associazione profittanno dell occasione per inviare a tutta la popolazione gli auguri per un felice Natale e un sereno Nicola Locatelli Il P.O.F. musica è stato finanziato con il contributo della Pro Loco Il Vâr La Pro Loco Il Vâr anche quest anno ha mantenuto l impegno di orientare la propria attività verso la promozione del territorio e la proficua collaborazione con le altre realtà ed associazioni presenti su di esso. La 63 edizione della Festa del Toro e del Vino, l occasione più rilevante ed impegnativa dal punto di vista organizzativo, ha registrato la partecipazione di una dozzina di altre associazioni. C è stata anche quest anno la partecipazione a Sapori Pro Loco, la popolare manifestazione a cui hanno aderito ben quarantotto Pro Loco della nostra regione: in quelle giornate il pubblico ha potuto conoscere la nostra specialità culinaria del toro allo spiedo e la ricca offerta di vini dei produttori presenti nel comune di Camino al Tagliamento. Dopo l evento di Passariano è giunto l invito, da parte della Pro Loco di Aviano, a presentare le nostre specialità in due occasioni, una delle quali è il noto Festival del Folclore. Più di recente la Pro Loco ha aiutato l associazione Assieme per il Tagliamento nella riuscita dell iniziativa Gente di fiume, gente di mare, che prevedeva un itinerario a piedi ma anche un escursione in battello sul fiume. Nonostante un Direttivo per la maggior parte rinnovato, sotto la guida del riconfermato Presidente Marco Molinari, la Pro Loco nell ultimo anno si è spesa in diversi momenti che coinvolgono la comunità di Camino al Tagliamento. Lo scorso dicembre vi è stato l allestimento di un gazebo per l offerta di stuzzichini e vin brulé nel tradizionale appuntamento natalizio dei canti degli alunni delle scuole elementari presso il teatro comunale; successivamente, in occasione del carnevale, la Pro Loco ha collaborato insieme al Comitato dei genitori prendendo parte all organizzazione della festa e della sfilata in maschera dei bambini. Nel corso dell estate vi è stata la collaborazione offerta all oratorio per le sue attività estive. Recentemente ha festeggiato il novantesimo anniversario della Scuola materna. Queste sono alcune delle occasioni più sentite da parte della nostra comunità, e la Pro Loco Il Vâr è convinta di doversi impegnare partecipando attivamente ad esse. C è stata una speciale attenzione per alcune tematiche di rilevanza sociale e ambientale: per quanto riguarda il primo aspetto, si ricorda la raccolta di fondi, attraverso la vendita di bonsai nel periodo di Pasqua, in supporto dell associazione nazionale Anlaids (che promuove la ricerca medica per contrastare la malattia dell aids); riguardo invece all aspetto della tutela ambientale, vista l attenzione a essa riservata dalla nostra comunità (il Comune di Camino al Tagliamento si fregia infatti della certificazione ambientale Emas), la Pro Loco ha collaborato insieme al Comune nell organizzare il convegno intitolato L oro verde. C è stata poi l adesione alla Giornata ecologica promossa da Legambiente Friuli Venezia Giulia svoltasi lo scorso 26 settembre, in cui si sono ripuliti, assieme agli altri volontari, il tratto cittadino del fiume Varmo, i fossi lungo il tratto della strada provinciale tra Iutizzo e Gorizzo, ed il tratto del Tagliamento tra le frazioni di San Vidotto e Pieve di Rosa. Questo è il terzo anno in cui l attività della Pro Loco Il Vâr è supportata da volontari del Servizio Civile Nazionale, che sono stati coinvolti nell attività associativa con l incarico di svolgere compiti di vario genere, con l obiettivo di eseguire mansioni che non sempre i soci possono portare avanti con continuità dati i loro impegni lavorativi e familiari.

11 La Fornace 11 L associazione infatti s inserisce ogni anno nella progettualità intitolata Percorsi d arte lungo le rive del Tagliamento, la quale viene vagliata dall Ufficio nazionale del Servizio Civile. Quest aspetto ha conferito senza dubbio un valore aggiunto all efficacia organizzativa delle iniziative della Pro Loco. Purtroppo, per quanto riguarda il prossimo anno, non ci si potrà avvalere dei ragazzi del Servizio Civile poiché vi sono stati dei pesanti tagli che hanno penalizzato la realtà delle Pro Loco: nessuna di queste in regione, fatta eccezione per quelle della provincia di Pordenone, beneficerà del Servizio Civile. La Pro Loco guarda con fiducia all annualità , quando si auspica che vi potranno di nuovo essere le condizioni economiche favorevoli per ripristinare l impegno programmatico col Servizio Civile Nazionale. La nostra Pro Loco è stata ospitata anche dai media locali: all inizio dell anno è stata invitata ad una trasmissione dell emittente Telefriuli, e più di recente il presidente Marco Molinari è intervenuto ai microfoni di Radio Onde Furlane. Vogliamo ringraziare chi ha lavorato insieme a noi e quanti ci hanno supportati nei diversi momenti della nostra attività, con l auspicio che siano sempre più numerosi i Caminesi che vorranno partecipare allo svolgimento ma anche all organizzazione delle attività previste per il 2010, ricordando che le nostre riunioni sono sempre aperte a tutti! Il Direttivo della Pro Loco Il Vâr REINVENTIAMOCI Reinventiamoci. Questo sarà il tema conduttore del 2010 dell Associazione Tocca il Cielo con un Dito. Il presente non sarà solo il classico articolo natalizio in cui si è soliti tirare le conclusioni dell anno appena trascorso, sottolineare ciò che di buono è stato fatto e condividere quello che è andato un po meno bene per ricercare un miglioramento costante. Da questo punto di vista è con soddisfazione che guardiamo alla partecipatissima Sfilata di carnevale, organizzata in collaborazione con la Parrocchia ed alla tradizionale Gita del primo maggio, quest anno al Parco Zoo Safari Natura Viva sul lago di Garda, che ha visto un numero record di partecipanti, ben 181. Altro motivo di orgoglio è stato l aver partecipato alla realizzazione dell Oratorio estivo, finalmente organizzato con la collaborazione sia della Parrocchia sia dell Amministrazione Comunale. Anche il consueto appuntamento per gli adulti, la serata d estate, quest anno ospitata dall Azienda Agricola Sbaiz, la quale ha unito la cultura e l enogastronomia friulana a quelle thailandese e cubana, ha permesso di raccogliere un sostanzioso contributo in favore dell Oratorio, punto di riferimento dei bambini e dei ragazzi, soggetti a cui si rivolge prevalentemente l attività dell associazione. I diversi momenti e le mutate condizioni personali possono però portare a dei cambiamenti: la disponibilità delle persone può non essere più la stessa, per cui ci si trova di fronte a delle scelte che agli occhi delle persone possono sembrare impopolari, ma sono dettate innanzitutto dal senso di responsabilità del Consiglio: non è possibile, soprattutto con i bambini, assumersi impegni per cui non si può assicurare una presenza qualificata e costante. Questo è il motivo e per cui non abbiamo potuto, a malincuore, organizzare l intrattenimento il sabato pomeriggio. I volontari mettono a disposizione gratuitamente il proprio preziosissimo tempo libero, molte volte sottratto alla famiglia: se questo viene meno, ognuno deve far fronte alle proprie priorità. Ed è con questa diversa situazione che noi ci misureremo. Come? Innanzitutto bisogna trovare e valorizzare sinergie progettuali: come anticipato c è un Oratorio per cui si è investito molto, il quale è il punto di ritrovo naturale di bimbi e giovani e con cui stiamo elaborando un periodo invernale diverso dal solito, ricco di corsi, in collaborazione con l Amministrazione comunale. Soprattutto in momenti di crisi, l unica via da percorrere è procedere tutti uniti verso l unico obiettivo comune: la crescita dei ragazzi. Oltre a questo, stiamo progettando degli eventi, concentrando lo sforzo in determinati momenti organizzati per tempo. Questo è il nostro modo di ripensarci e di ripartire per una nuova avventura. Chiunque volesse unirsi a noi per portare nuove idee e nuove forze sarà il benvenuto e diverrà parte integrante e fondamentale del nostro progetto! Con un sincero grazie a tutti i volontari ed a tutti coloro che in ogni maniera, morale, materiale e pure economica, ci hanno sostenuto e che non nomino solo per il timore di dimenticare qualcuno, formulo i più cordiali auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i caminesi. Il Presidente: Alberto Commisso Tutti assieme appassionatamente Il canto corale è una manifestazione musicale che appartiene a tutte le civiltà fin dalle più antiche, ha accompagnato la vita associativa dell uomo nelle più varie e diverse forme (canti di lavoro, di guerra, di caccia, canti religiosi, cerimoniali, funebri, magici, propiziatori ) La voce, infatti, è lo strumento musicale che nasce con l uomo e dentro l uomo, per cui la coralità è l espressione musicale più vicina ad esso: il canto è la comunicazione verbale che si trasforma in musica per esprimere tutto ciò che non si può dire con le sole parole. La musica corale, inoltre, occupa un posto rilevante nell educazione e nella formazione d ogni individuo, perché il coro è una vera e propria

12 12 La Fornace scuola che educa la persona ad interagire con gli altri membri del gruppo: fondamentale è, infatti, per un corista, il controllo della propria voce in relazione a quella degli altri, facendo in modo che essa si amalgami e non prevarichi mai sull insieme. Ed ecco, quindi, che ascoltarsi ed ascoltare sono due elementi fondamentali per chi canta in un coro. L attività corale è quindi altamente educativa, ha in sé una naturale e riconosciuta capacità psicoterapeutica e sa favorire il corretto sviluppo dell equilibrio mentale ed il benessere generale, per l evoluzione intellettiva dell essere umano e per fare in modo che esso possa far emergere tutte le sue potenzialità. Cantare in coro è dunque una vera e propria disciplina, dove c è bisogno di ordine, attenzione, concentrazione, controllo, cultura specifica, sensibilità e comunicativa, ed inoltre l attività pratica esercita un notevole impatto emozionale su chi canta e su chi ascolta. Questi gli aspetti diretti, ossia quelli che percepiamo nell immediato quando proviamo o iniziamo a cantare e sono anche gli argomenti che occupano le discussioni quando ci si appresta a tracciare e a programmare le attività della nostra associazione. Lo abbiamo fatto ampiamente con il m.o Davide Liani ed ora lo applichiamo quotidianamente con il nostro direttore il m.o Francesco Zorzini. L associazione, presieduta da Gianfranco Luca, nella programmazione annuale delle attività, trova ispirazione da queste esperienze umane che sono ritenute, quindi, prioritarie. Nel 2009 oltre agli appuntamenti vocali e gli scambi con altri gruppi corali e il viaggio-concerto a Torino, la Corale Caminese ha organizzato l ormai storico concerto di San Valentino per organo, soli e coro, in occasione della festa del Santo Patrono del paese, ha ospitato i vincitori del concorso dei premiati al Concorso Europeo per giovani violinisti e violoncellisti Alfredo e Vanda Marcosig di Gorizia che hanno offerto uno strepitoso e impareggiabile concerto, ha dato ospitalità alla XXI^ edizione della Rassegna di cori della Bassa Friulana ovest dell USCF, sezione canto d autore, ha collaborato con le altre associazioni lo- cali in tutte le iniziative che hanno per protagonista la musica. La corale inoltre ha coinvolto il coro Le colone di Castions di Strada, il coro Notis tra li calis di Bugnins di Camino e i Cantori veneziani di Venezia per riproporre nel periodo natalizio in varie località della Regione e in Veneto la Messa Hodie Christius natus est di Davide Liani. Interessante appare anche la scelta del repertorio di brani che il m.o Francesco Zorzini sta proponendo al gruppo in un excursus di canti che abbraccia oltre dieci secoli di musica corale. Non mancano naturalmente i riferimenti alla musica contemporanea ed a quella leggera con la versione corale di canzoni dei Beatles e di celebri brani tratti da famosi musical. Particolarmente vivace e curioso è il brano Le cose che piacciono a me tratto dal musical Tutti assieme appassionatamente arrangiato per coro dal m.o Francesco. Di Francesco Zorzini, oltre alla sua naturale propensione all insegnamento e alla tenace pazienza con cui si prodiga a trasmettere al gruppo tecnica, vocalità e musicalità, avevamo apprezzato le doti di compositore e arrangiatore sia in altri brani per coro che in pagine di musica strumentale. Non ci ha sorpreso quindi apprendere che nel mese di giugno Francesco abbia conseguito al Conservatorio di Venezia anche il diploma di composizione, riportando il massimo dei voti, diploma che si affianca quindi a quello di pianoforte già ottenuto nello stesso conservatorio. Ma è al futuro che la Corale Caminese guarda con attenzione; nel mese di novembre 2010 il coro effettuerà un tour in alcuni tra i più importanti Fogolars Furlans in Argentina, un viaggio che il gruppo vuole realizzare per incontrare la nostra gente in quella terra lontana attraverso le melodie corali della tradizione friulana. Si tratta di una esperienza umana impareggiabile che i coristi hanno già sperimentato nel viaggio in Canada nel A tutti piace cantare in coro, è un fatto innegabile. Già la musica in generale avvicina e rende la comunicazione fra le persone più spontanea e diretta, ed in più il cantare è una pratica liberatoria, emozionante, divertente e, tra l altro, semplice, tutti possono farlo. Rinnoviamo quindi l invito a far parte della Corale Caminese. Ci ritroviamo per le prove e per la didattica musicale ogni giovedì e venerdì dalle 20,30 alle 21,30 presso la sede in Piazza San Valentino (Auditorium Liani - Biblioteca Civica) a Camino. Vi aspettiamo! Infine, desideriamo estendere a tutti i nostri più calorosi auguri di Buon Natale e i migliori auspici per il Kairos ARTE E SPETTACOLO Corale Caminese L attività della Associazione Kairos è stata anche quest anno ricca di iniziative musicali e culturali. Un importante aspetto sul quale si spendono gli sforzi organizzativi dell Associazione è rivolto al perfezionamento musicale. Ormai da sei anni vengono organizzati i Master Class estivi che chiamano allievi da tutto il mondo, ai tradizionali corsi di Canto Lirico (con Stefan Schreiber e Francesca Scaini) di pianoforte (con Giorgio Lovato) e composizione (con Riccardo Vaglini) quest anno è stato aggiunto il master di tecnica vocale con il maestro Sherman Lowe, uno fra i più importanti preparatori al canto lirico a livello internazionale. Il corso si terrà in periodo invernale e precisamente dal 2 al 5 dicembre L associazione Kairos inoltre si è fatta promotrice di Camino Contro Corrente una serie di quattro eventi che si proponevano di esplorare i diversi volti della contemporaneità musicale, sotto la direzione artistica di Riccardo Vaglini e Francesco Zorzini, il contributo del Comune di Camino e il supporto della BCC di Basiliano. Ha aperto la rassegna (domenica 4 ottobre) il concerto Via Musicae, una sorta di processione sonora lungo il fiume Varmo, in cui ogni stazione ha ospitato una breve

13 La Fornace 13 performance. Sono state eseguite pagine di autori Fluxus (Yoko Ono, Amirkhanian, Chiari), e l ultimo lavoro dedicato alle frontiere dell artista australiano Tom Nicholson e del compositore newyorchese Andrew Byrne in collaborazione con Media Art Bath (Inghilterra); come commento problematico al contemporaneo, il gruppo vocale Oktoechos diretto da Lanfranco Menga ha eseguito Le lay de la Fonteinne di Guillaume de Machaut il cui fascino, rimasto immutato dal 300 ai giorni nostri, ha offerto ai presenti, in quell originale contesto, lo spunto per ripensare ad una nuova vocalità. Domenica 11 ottobre è stata la volta del concerto degli allievi del 2 Master class di composizione tenuto da Riccardo Vaglini. È stata l occasione per ascoltare i lavori prodotti durante il corso alternati a brani del repertorio contemporaneo affidati a L Arsenale diretto da Filippo Perocco, gruppo che ha raggiunto grande visibilità nel panorama della musica contemporanea, come dimostra la sua presenza all attuale Biennale di Venezia. Nel terzo appuntamento, sabato 17 ottobre, il musicologo e compositore Marco Lenzi ha presentato il suo libro L estetica musicale di Morton Feldman : la prima monografia italiana sul compositore americano che, partendo da John Cage, ha profondamente cambiato il linguaggio musicale della seconda metà del Novecento. Nella serata il pianista Francesco Zorzini ha eseguito l affascinante e ipnotico Palais de Mari di Feldman. Domenica 25 il gruppo Maropoli ha chiuso la rassegna con un mix di sonorità mediterranee, in un incrocio inedito tra Napoli, Friuli e Marocco. Oltre a strumenti della tradizione occidentale (sax, clarinetto e flicorno) si sono ascoltati strumenti insoliti come il santur persiano, la mbira africana e il baglama turco. Camino Contro Corrente ha come scopo primario la diffusione della musica contemporanea, troppo spesso trascurata dai programmi concertistici italiani: proponendo una grande varietà di esperienze legate ai nuovi linguaggi della modernità l associazione Kairos vuole mettere in luce la ricchezza e il fascino di un territorio ancora largamente inesplorato. E la speranza dell Associazione per il futuro è che questa iniziativa venga riproposta e che diventi un appuntamento fisso per la musica contemporanea in Regione. Per tutte le informazioni potete visitare il nostro sito internet L Associazione Kairos augura di cuore buone feste a tutti. Protezione Civile: Missione Abruzzo e non solo Sono le ore 3:32 del 6 Aprile quando un terremoto scuote l Italia centrale ed in particolare la città dell Aquila e la sua provincia. Alle 5:17 la Sala Operativa Regionale della Protezione Civile Regionale di Da sinistra a destra Alessio Virili, Ferruccio Bortolussi, Pierino Virili all Aquila Palmanova dirama una richiesta urgente per la partenza immediata della colonna mobile, che arriva ai cellulari di servizio dei gruppi comunali e delle associazioni di volontariato. Già lo stesso giorno partono circa 400 volontari, per prestare i primi soccorsi e altri danno la propria disponibiltà, ma devono attendere perchè la loro opera servirà nelle settimane successive. Anche noi volontari del gruppo caminese ci diamo da fare per dare la nostra disponibilità. Nessuno di noi è obbligato a partire, ma ognuno ha la facoltà di partecipare, anche in accordo con il proprio datore di lavoro. Venerdì 11, alle 22:00, dalla sede centrale di Palmanova, partono per la città abruzzese 200 volontari per sostituire i colleghi inviati il primo giorno: tre di essi fanno parte della nostra squadra. Nella prima mattinata la colonna mobile arriva al campo Acquasanta Superiore, base operativa della protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Dopo una riunione tecnica, le prime squadre partono per lavorare nelle numerose tendopoli spar-

14 14 La Fornace se per la città e nei comuni limitrofi. Le squadre operano in sinergia con le altre organizzazioni giunte sul posto da tutta Italia per dare il proprio contributo: dai volontari piemontesi a quelli siciliani, dai boy-scout ai Carabinieri in congedo, senza dimenticare la Croce Rossa. Alle squadre di protezione civile viene affidato il compito di consegnare e montare le tende secondo gli ordini ricevuti, nonché di provvedere alla consegna dei letti e degli accessori, come gli impianti elettrici e le stufe. Anche gli sfollati lavorano all allestimento delle tendopoli, nonostante siano ancora scossi dall evento verificatosi e, soprattutto, dalla possibilità che esso possa ripetersi all improvviso. Se ci sono da spostare delle tende, montarne di nuove, consegnare del materiale si trova sempre qualcuno pronto a collaborare. Anche nei negozi e nelle fabbriche che non hanno avuto danni si lavora per non perdere tempo prezioso e riprendere l attività. Il lavoro poi prosegue con la selezione degli aiuti che arrivano nei centri di raccolta da tutto il Paese, con la consegna dei letti e la distribuzione dei pasti ai campi che ne hanno bisogno. Anche al campo Acquasanta Superiore, continuano i lavori di manutenzione e l ultimo giorno si comincia a smontare le tende provvisorie per far posto a quelle definitive. L ultima sera ci riuniamo nel tendone mensa per aspettare i colleghi che ci daranno il cambio e continueranno a sostenere gli aquilani in questi momenti di difficoltà. Non è una festa, ma semplicemente un momento per condividere le esperienze vissute in questa settimana, durante la quale abbiamo dato il nostro contributo come volontari in questa città colpita da una grande tragedia. La mattina del 18 usciamo dal campo per l ultima volta, dirigendoci verso il Friuli, salutati dai volontari rimasti: lo facciamo un po a malincuore sapendo che per gli abruzzesi saranno tempi duri, ma siamo soddisfatti del lavoro svolto. Fortunatamente, a livello regionale non si sono verificate emergenze tali da richiedere l intervento del nostro gruppo al di fuori del comune, eventualità accaduta in passato e tempestivamente risolta. A livello locale, l intero gruppo è stato impegnato durante l anno a supporto delle manifestazioni organizzate nel Medio Friuli, come le cicloturistiche Codroipo in bicicletta e Agritour, il raduno dei trattori La Piccola, l Airshow del primomaggio e il Festival delle Terre di Mezzo. Per le occasioni future, ricordiamo a tutte le associazioni che sarebbe auspicabile ci contattassero almeno un mese prima dell evento, per verificare la disponibilità dei nostri volontari e quella dei gruppi di altri comuni, qualora dovessero essere necessari. Per chi volesse avvicinarsi a questa realtà può venirci a trovare nella sede comunale di San Vidotto, dove ci riuniamo ogni primo giovedì del mese, oppure rivolgersi ai numeri 338/ (Ferruccio Bortolussi - Coordinatore) o 335/ (Mauro Panigutti - Caposquadra). Nella speranza che il 2010 non porti gravi calamità, i volontari augurano a tutti un buon Natale e un sereno anno nuovo. Alessio Virili - Volontario Gli animatori e i partecipanti agli incontri di Stin insieme. Stin insieme SETTEMBRE 2009 ; ricomincia l appuntamento domenicale con il gioco della tombola, ci ritroviamo numerose come sempre nell ampia sala dell oratorio parrocchiale, in un ambiente luminoso, ben riscaldato e soprattutto comodo. Ci sono purtroppo alcune sedie vuote, qualcuno ci ha lasciato per sempre, altri non possono partecipare agli incontri a causa dell età e dei malanni. Li ricordiamo tutti con affetto e nostalgia. Le sedie vuote aspettano di essere occupate da nuovi amici che abbiano piacere di stare in buona compagnia; c è sempre il trasporto assicurato dal pulmino parrocchiale per coloro che sono distanti e senza mezzi. Ai numerosi motivi per far festa insieme durante l anno, nel prossimo 2010, se ne aggiungerà uno nuovo, che sarà il nostro decimo compleanno, essendo il nostro gruppo sorto nell anno L esperienza positiva degli incontri per la ginnastica dolce ha convinto nuove persone a partecipare per trovare benessere fisico. Non abbiamo in mente progetti ambiziosi ma vogliamo continuare a fare e a dare, con affetto e pazienza, come adesso e per un tempo infinito. Le animatrici del Gruppo Stin insieme

15 La Fornace 15 Notizie dai nostri emigranti Da Santa Fe Gerardo Angel Giavedoni Oliveros ci scrive da Santa Fe, in Argentina, per farci conoscere le origini della sua famiglia. Suo padre Angelo Giavedoni, nato a San Vidotto nel 1913, figlio di Antonio fu Luigi e di Anna Canal fu Valentino, si trasferì ad Oli- Angelo Giavedoni con il cugino nel suo negozio. ni della Chiesa locale e sostenendo il Club Sportivo Belgrano. Nel 1942 Angelo Giavedoni sposò Griselda Garcia, argentina, ma di origini spagnole; dal loro matrimonio nacquero tre figli: Haydee, Wilma e, appunto, Gerardo. Purtroppo, la morte lo colse molto giovane, a 51 anni, e sulla moglie quarantaduenne gravò tutto il peso della famiglia. Gerardo precisa come la loro vita non fosse facile, ma che con la speranza, la fede in Dio e l esempio del padre, essi abbiano potuto andare avanti. Della madre ci dice che morì nel 2004, a 82 anni, piena di vitalità e conservando sempre lo stesso amore per il proprio marito. Egli aggiunge che, grazie a Dio, tutta la famiglia abita insieme su un terreno, che era di proprietà del padre: le due sorelle fanno le commercianti e sono sposate, mentre lui lavora in banca. È particolarmente orgoglioso dei suoi sette nipoti, che hanno tutti un titolo di studio e sono medico, architetto, maestra, infermiere, professore, architetto, diplomata in biotecnologie e sottolinea come la loro famiglia sia unita, serena, e viva sempre con la memoria e l esempio dei genitori. Matrimonio tra Angelo Giavedoni e Griselda Garcia. veros, in provincia di Santa Fe a diciassette anni, quando morirono i suoi genitori. Alloggiato presso lo zio Adam, fratello del padre, egli trovò lavoro come impiegato nella ditta Almacén de Ramos Generales, della quale in seguito divenne socio. Gerardo sottolinea come il padre si integrò immediatamente nella vita sociale del paese, prendendo parte a diverse commissio- La madre di Gerardo al suo 80esimo compleanno insieme ai tre figli.

16 16 La Fornace Gerardo ci invia anche alcune foto ed il ricordo molto limpido ed emozionato del suo viaggio in Italia, nel 1979, quando ebbe modo di vedere la casa paterna e di incontrare il resto della sua famiglia d origine. Da Santo Tomé La seconda lettera ci giunge da Santo Tomé, sempre in Argentina, scritta da Juan Carlos Revelles, discendente di Francesco Panigutti e Maria Maroè, emigrati da Camino al Tagliamento nel 1880 circa. Anch egli ci narra la storia della sua famiglia: Il trisavolo Francesco Panigutti nacque a Pieve di Rosa il 13 gennaio 1845, figlio di Giuseppe Panigutti e Maria Toscan. Il 7 aprile 1872, all età di 26 anni, si sposò a Camino di Codroipo (ora Camino al Tagliamento) con Maria Maroè di 20 anni. Quando si conobbero, Francesco faceva il contadino e Maria la cuoca nella stessa azienda agricola: dalla loro unione nacquero sette figli, tre in Italia (Filomena nel 1873 circa; Giuseppe nel 1875 circa; Elisa nel 1878 circa) e quattro in Argentina (César, Maria, Angela e David Fancisco, bisnonno di Juan Carlos). Francesco, infatti, emigrò in Argentina nel 1879 stabilendosi a Santo Tomé, in provincia di Santa Fe, dove Maria lo raggiunse, insieme ai primi nati, nel In Argentina, Francesco fece il contadino, lavorò ai forni di mattoni ed, infine, ebbe un negozio di generi alimentari. Juan Carlos ci descrive il bisnonno come un italiano che parlava poco, alto, magro, di carattere forte, energico, grande lavoratore e ricco di valori. Il suo tempo era in gran parte dedicato alla famiglia. Maria, invece, era bassa statura, molto volitiva e profondamente religiosa. Francesco e Maria morirono a Santo Tomé, rispettivamente il 2 ottobre 1931, all età di 86 anni ed il 31 ottobre 1939, all età di 85 anni: i loro resti riposano nel cimitero locale assieme a quelli di uno dei loro figli, David Francisco Panigutti, bisnonno di Juan Carlos. David Francisco nacque a Santo Tomé il 15 febbraio 1890 ed il suo pronipote ce lo descrive come un uomo alto e magro, che condusse un negozio di generi alimentari e fu responsabile dell Ufficio Anagrafe del luogo. Egli si sposò il 18 ottobre 1919 con Maria Magdalena Bieler, dalla quale ebbe due figli:orlando Pedro Antonio Agustín Panigutti e Juan Francisco Panigutti (nonno di Juan). David morì il 24 novembre 1980, all età di 90 anni, e i suoi resti si trovano nel cimitero di Santo Tomé, assieme a quelli dei suoi genitori. Il nonno di Juan Carlos nacque a Santo Tomé il 25 febbraio 1923 e si sposò il 9 febbraio 1949 con Irene Justina Toledo da cui ebbe 2 figli: Lilián Irene Panigutti (mamma dello scrivente) e Juan Francisco Panigutti. Egli lavorò prima come operaio in una fabbrica ed in seguito si dedicò al commercio di prodotti alimentari: ora è in pensione ed abita a Santo Tomé. Infine, Juan Carlos parla di sé, che abita insieme alla famiglia a San Tomè facendo il parrucchiere ed il fotografo per matrimoni, e dei suoi tre fratelli: Daniel, professore di musica, Gonzalo Emmanuel e Maria Gisela, entrambi studenti. Con grande orgoglio, precisa che suo nonno, sua mamma, i suoi fratelli e lui sono cittadini italiani, essendo Camino al Tagliamento comune d iscrizione A.I.R.E. Poi, Juan Carlos Revelles ci descrive la storia di suo zio Juan Francisco Panigutti e del fratello di suo nonno, in un racconto che non vorrebbe finire mai Da Edmonton Giuseppe Benvenuto ci ha scritto da Edmonton (Canada) per descriverci l attività del Fogolâr Furlan in questa città, che conta ben un milione di abitanti, di cui sono italiani. Le famiglie friulane sono 200 e si ritrovano periodicamente per far festa nella sede cittadina del Fogolâr (uno dei 25 presenti in Canada). Giuseppe ci ha mandato il giornale La Cisilute (sfuei da la federazion dai Fogolârs dal Canada) e un ritaglio di giornale che testimonia come la comunità italiana di Edmonton abbia raccolto dollari da donare alle popolazioni terremotate dell Abruzzo. Da Buenos Aires Carolina R. de Monti ci ha scritto da Buenos Aires mandandoci una specie di album dei ricordi della sua famiglia: la signora, infatti, discende da Caterina Liani in Panigutti, emigrata in Argentina nel 1925 con i figli Maria (madre della scrivente) e Bruno. Nella foto finale è ritratto il figlio di Carolina, Leonardo, che ha visitato la terra dei suoi avi alcuni anni fa. Da Sandton Alicia Panigutti ci ha mandato i suoi saluti da Sandton (Sudafrica), ricordando con commozione e dolore la notizia del terremoto in Abruzzo. (I testi degli emigranti sono stati rielaborati da Serena Bagnarol) RECENSIONI Peter Kivy FILOSOFIA DELLA MUSICA (a cura di Alessandro Bertinetto) Piccola Biblioteca Einaudi Filosofia (2007) Pagg.352 Il testo di Kivy, pensato inizialmente per studenti di estetica, ha fin da subito suscitato l interesse di molti appassionati di filosofia della musica: il libro infatti si giova di un linguaggio accessibile a tutti e di una esposizione al tempo stesso molto approfondita, chiara ed avvincente. Il testo in effetti si configura come un ottima introduzione alla filosofia della musica, adatta a chiunque voglia muovere i primi passi in questo interessante e ricchissimo mondo.

17 La Fornace 17 Non a caso quindi il testo parte proprio dalla questione (tutt altro che banale) su che cosa sia una filosofia della musica. Per il filosofo americano il compito della filosofia della musica è occuparsi della musica eseguita e ascoltata nelle sale da concerto. Egli nega cioè che la musica di per sé abbia anche dei contenuti per così dire extramusicali, a meno che essa non si colleghi a dei testi o a dei programmi esplicativi ecc.: secondo Kivy cioè la musica è solo un gioco formale privo di un contenuto; essa può essere arricchita di un contenuto solo se viene legata ad un testo (come la canzone) ad una scena (come nell opera) o ad un programma di sala dettagliato in cui vengono descritti i vari momenti di un esecuzione (come per esempio nelle celebri Quattro Stagioni di Vivaldi). Da questo punto di vista, la posizione di Kivy è chiaramente una ripresa del formalismo musicale, il cui padre è tradizionalmente identificato in Hanslick. Il formalismo di Kivy tuttavia non si ferma qui: lo studioso è infatti dell idea che benché la musica sia un gioco formale senza contenuti, essa è non di meno connessa con l espressione delle emozioni. Si parla quindi per Kivy di un formalismo arricchito. Gran parte del testo è incentrato sul tema delle emozioni: il filosofo vuole mostrare come la musica possa essere un veicolo di emozioni, e quali siano le emozioni che la musica può o non può suscitare; inoltre Kivy propone una storia di come questo problema sia stato dibattuto nei secoli: da Platone in poi infatti il tema è stato centrale nella riflessione dei filosofi, ed ha prodotto concezioni e soluzioni diverse e spesso antitetiche. Gli ultimi capitoli del libro sono dedicati invece ad un altra questione: cos è l opera d arte musicale? La domanda, che ha ultimamente attirato l interesse di molti filosofi dell area analitica americana e inglese, è meno ovvia di quanto si creda: mentre infatti per un opera pittorica, poniamo la Gioconda di Leonardo, è chiaro a cosa ci riferiamo quando parliamo di quella opera d arte (il quadro stesso), per un opera d arte musicale, poniamo la Nona Sinfonia di Beethoven il riferimento non è così chiaro: è l originale autografo di Beethoven (ammesso che esista)? È la sua esecuzione? È la sua esecuzione ideale? ecc... Tutte queste questioni, al pari delle altre trattate nel testo di Kivy, sono svolte con un linguaggio assolutamente accessibile a tutti, e molto scorrevole, che rende l introduzione alla filosofia della musica un impresa tutt altro che ardua, ed anzi spesso avvincente. Carlo Zorzini Non è bello ciò che è classico, ma è classico ciò che è bello: riflessione dovuta su Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo Comprendo come nell epoca della letteratura mordi e fuggi, della para-letteratura da best-seller americana, dei Follett- Cornwell-Grisham-Brown che hanno come unico stile quello di non averne alcuno (si potrebbe cambiare titolo ai loro libri senza nemmeno accorgersi di aver cambiato autore); so, ancora, come nell epoca dei critici votati alle esigenze commerciali non vi sia tempo per leggere un feulleiton risorgimentale di 800 pagine (così almeno viene classificato Le confessioni di un italiano dai superficiali). Insomma, tale romanzo viene messo da parte perchè giudicato come troppo lungo, aulico o anacronistico. Ma qui riposa l errore, perchè le Confessioni di un italiano, come tutte le grandi opere, vanno oltre le classificazioni; si potrebbe dire che il classico non tollera classificazione. Mai tanto vera questa considerazione se fatta a proposito del romanzo di Ippolito Nievo: si perchè le confessioni non sono ascrivibili a nessuno dei movimenti letterari del XIX secolo: non è propriamente un romanzo storico, non un romanzo popolare e tanto meno è inquadrabile nel verismo o attribuibile alla scapigliatura. E solamente un grande libro, ma i grandi libri si distinguono da tutti gli altri perchè resistono alle circostanze e al tempo e il dio Kronos è il grande vaglio, il setaccio che fa giustizia di spazzatura che viene oggi osannata sui giornali e imposta ai lettori ma che non possiede caratura letteraria alcuna. Folco Portinari ricorda come nel libro prevalga la tonalità comica (satirica e umoristica) e idilliaca: e infatti, il libro è un affresco quasi mitologico di quello che era la nostra regione dalla fine del 700 fino alla metà dell 800. Prima della caduta della Repubblica di Venezia il Friuli era lasciato sotto il controllo degli stessi nobili che l avevano amministrato durante il patriarcato di Aquileia: con mossa strategica e lungimirante, Venezia non aveva modificato gli assetti politici precedenti e così ogni paesino, ogni comunità aveva un suo nobile giurisdicente; che cioè faceva le leggi e le faceva rispettare. Il libro si apre appunto nell ambito di una di queste giurisdizioni: il castello di Fratta nei pressi di Portogruaro ed è troppo bello a dirsi il paradiso che ne distilla il Nievo. Si narra la storia di Carlino, che orfano, viene cresciuto dagli zii, conti di Fratta e vive con la cuginetta, la Pisana, che ama fin da bambina di un amore che si trascinerà fino alla fine del libro. Una personalità inquietante e conturbante quella della Pisana, profumata da un distillato di femminilità istintivo e prepotente; quasi crudele perchè consapevole di sé fin dai primi anni dell infanzia: un immagine sideralmente lontana dal modello della Lucia manzoniana e che trova agganci in altre letterature. Si pensi alla Manon Lescaut di Prévost, o alla Becky Sharp della Fiera delle Vanità di Thackeray. La scrittura di quel Friuli è impareggiabile: un vero documento che descrive il mondo delle nostre radici e che per molti aspetti ancora i nostri nonni potevano riconoscere: i boschi e le foreste che si sviluppavano ovunque attorno a strade di sassi impolverati e circondate da fossi; la difficoltà che insorgeva solo per andare di notte dalla sagra di Rivignano a Portogruaro senza luci. I fiumi con acqua che si poteva bere e che traboccavano di pesci, gamberi ed anguille. Le fontane a cui andavano a far acqua le belle del paese e i

18 18 La Fornace ganzi che le corteggiavano. Ma Nievo non coglie solo l aspetto estetico di questo mondo ma ne vede anche le disuguaglianze sociali, le ingiustizie, la miseria e le brutture, infatti non nasconde la sua simpatia per i cambiamenti che si prospettano con l arrivo di Napoleone e delle idee della Rivoluzione francese che il protagonista condividerà e perseguirà nonostante sia conscio che provocheranno la fine di quell idillio. Attraverso i suoi ideali, non sempre coerenti ed in perpetuo divenire, Nievo imbastisce una sorta di manuale di formazione civile, che con le sue azione contribuisce al farsi della storia, si intreccia strettamente con il percorso della sua formazione individuale e umana, soggetta a dubbi, ingenuità ed illogicità. Ecco perché la voce narrante dell ottuagenario, mentre ripercorre una ad una le tappe della sua vita, pare talvolta incrinarsi e perdere oggettività: e accanto all immagine necessariamente austera del vecchio Carlo Altoviti, ricompare Carlino, l orfanello di Fratta cresciuto tra i fornelli e i calderoni della monumentale cucina del castello di Fratta, mentre la donna che incarnerà il suo amore lo seguirà in questo sali-scendi di ideali e incoerenze. Tante, tantissime sono le suggestioni di questo splendido romanzo del nostro Ottocento, dimenticato e negletto perchè ha avuto la sfortuna di ritrovarsi incastrato tra il titanico Manzoni e le nuove e importanti costruzioni del verismo. Alberto Frappa Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo. Presente in biblioteca nella pregevole edizione MURSIA, Torino 1969 Ma i friulani hanno ancora un anima? Santificare le feste è precetto importante. E il devoto desideroso di adempierlo, sa bene in quale cattedrale infilarsi la domenica: indossata una tuta sintetica di produzione cinese, compagna a braccetto e passeggino alla mano, il penitente si mette docilmente in fila in automobile, grattando le marce fino a vincere un buco nel parcheggio strapieno di un centro commerciale. Entrato, potrà lucrare indulgenze in cambio di successive strisciate di carta di credito o bancomat e, commosso, riceverà le grazie invocate: elettroniche consolazioni che lo terranno incatenato alla poltrona e alle pareti domestiche nei mesi successivi, fino al nuovo acquisto. La differenza tra un centro commerciale e una chiesa cuboidale di cemento armato e cristalli molati del resto è impercettibile: perchè indignarsi oggi quando le acque di questo aborto estetico si sono rotte da decenni? Questo il Friuli di oggi: il Friuli degli arredi urbani, dei serramenti in alluminio, il fvg doc delle sagre e dei palloncini (quelli per tasso alcolemico), il Friuli pioniere della felpata e civile eutanasia, il Friuli globalizzato, tangenzializzato, centrocommercializzato. Per chi sia colto invece dall insana curiosità di sfrucugliare in un mondo che sembra scomparso da migliaia di anni, ma che davvero esisteva fino a qualche decennio fa, la polifonica, poliedrica ma soprattutto prolifica casa editrice Edizioni Biblioteca dell Immagine di Pordenone ha qualcosa per noi. Si intitola L anima dei friulani. L autore è Arrigo Bongiorno con fotografie in bianco e nero di Elio Ciol. Uscito con una prima edizione nel 2006 questo libro è semplice come i contenuti che vuole trasmettere: né saggio, né studio sociologico ma scorrevole esercizio di memoria. Solo apparentemente didascalico, il testo si contraddistingue per una prosa piana e pacata: è un libro che - diciamo - parla come mangia. Non vi si troveranno forme di polemica per l attuale ma una serena e nemmeno nostalgica testimonianza del Friuli che era. Evidentemente l autore ha ritenuto che sarà il confronto a fare il resto. E questa semplicità (la forma più assoluta di raffinatezza per un esteta autistico come me) che mi ha colpito. L autore giudiziosamente suddivide il libro in capitoletti che riassumono ciascuna delle caratteristiche o topos o tropos dei/sui friulani: gli alberi della seta, la civiltà del latte, l àncora della fede, il terremoto delle anime. La serie si chiude con il capitolo che da il titolo all opera: l anima dei friulani che è praticamente un rimando alla voce dei poeti. Colpisce come una pugnalata il numero di autori che al momento della pubblicazione sono ricordati come scomparsi: Bartolini, Giacomini, Lucchetta: un elenco che devo tragicamente aggiornare con i nomi di Novella Cantarutti e Lelo Cjanton e Beno Fignon. Commento a parte meritano le immagini firmate da Elio Ciol. Alcune fotografie sono tratte del set del film Gli ultimi di Padre David Maria Turoldo, ma anche quelle che non si riferiscono al lungometraggio hanno una tale spaziatura, un tale respiro epico che, per chi come me, non sia riuscito ad essere testimone degli ultimi brandelli di friulanità incarnata, si fa un idea di quello che doveva essere questa terra fino a qualche decennio fa, quando noi piccoli, correvamo dal nonno a sfogliare l atteso almanacco Stele di Nadal e rientrando a casa, ancora scorgevamo anziane col viso velato da fazzolettoni neri che stringevano nelle mani marezzate come tralci di vite rosari con grani di bachelite. Un rimando letterario immediato mi è balenato al Vento nel vigneto dell epica sgorloniana, in cui il protagonista, Eliseo Bastianutti esce dal carcere dopo 27 anni e deve digerire in pochi giorni i cambiamenti metabolizzati dagli altri in un trentennio. Fortunato Eliseo, se fosse uscito oggi di quel Friuli avrebbe ritrovato ben poco. Alberto Frappa L anima dei friulani di Arrigo Bongiorno ed Elio Ciol - Edizioni biblioteca dell Immagine, Pordenone, 2006.

19 La Fornace 19 La casa sull albero di Bianca Pitzorno Un albero, un albero strano, su cui non abitano soltanto uccellini o scoiattoli, su cui ci sono fiori e frutti tutto l anno: qui Bianca e Aglaia hanno costruito la loro casa e hanno iniziato a vivere molte avventure emozionanti e inimmaginabili, fra cani volanti, gatte parlanti e neonati giunti da loro per caso grazie ad un gruppo di cicogne strampalate. Ma fra i rami e le foglie, a far loro compagnia, c è anche un vecchio signore scorbutico Nonostante la convivenza risulti difficile, l unione delle forze di tutti gli abitanti dell albero risulterà determinante e necessaria per poter difendere la loro casa dall invadenza del mondo esterno. Il racconto è scorrevole, frizzante, ricco di situazioni insolite in cui è difficile imbattersi nella vita normale, e di personaggi bizzarri che si trovano a vivere e ad agire in un luogo altrettanto bizzarro e surreale. Bianca Pitzorno sbalordisce per la fantasia di cui è dotata, fervida quanto quella di un bambino: ciò rende accattivante la storia che, oltre a divertire e stupire, insegna che, se crediamo in noi stessi e lottiamo per raggiungere i nostri obiettivi, tutto ci è possibile. Elisa Gasparini Il Karol privato Tra gli scrittori non laici italiani che stanno assumendo il ruvido vigore di apologeti cattolici, Antonio Socci pare l unico ad avere intelligenza, sensibilità e preparazione per succedere al grande Vittorio Messori. Niente paragoni però: i due restano universi paralleli; Messori è un borghese della Torino laica convertito, Socci, toscano con un viso che pare staccato da un affresco del Botticelli, nasce cattolico e ha militato nella Comunione e Liberazione di don Luigi Giussani. Socci è un saggista che affronta solo argomenti religiosi (forse il suo unico limite) ma ha una buona capacità di documentarsi e quando affronta un argomento ci si butta a capofitto, anema e core, e che cuore! Così ha fatto con la sua ultima fatica: I Segreti di Karol Wojtyla, Rizzoli, Milano Parla di Carlo Magno, ma non dell imperatore fondatore del sacro romano impero, ma del pontefice morto nel 2005 che nel corso del suo interminabile regno si è delineato come uno dei papi più profetici della storia: paragonabile forse a Leone XIII, Gregorio Magno o Pio X; lo si è visto nelle immagini trasmesse da tutte le televisioni del pianeta nel 2005: la visione dantesca di un funerale senza paragone alcuno nella storia dell umanità. Sono passati alcuni anni da quando Giuseppe Stalin ridacchiava sotto i baffi chiedendo di quante divisioni corazzate poteva disporre il papa: la battuta ha avuto una tragica risposta dalla storia quando nel 1989 è crollato il muro di Berlino e l impero comunista è imploso come una mummia corrosa dalla tarme. Sul ruolo di Karol Wojtyla sulla caduta del comunismo si sono versati fiumi, oceani di inchiostro e se ne continuerà a scrivere fino alla fine dei tempi perchè è e rimarrà cosa inspiegabile. Ma non è questa la sede, anche perchè il libro parla di altro: della vita privata, anzi segreta del papa polacco. Cose di cui nessuno sapeva o poteva immaginare; e qui si apre un vero giallo. Socci dichiara di essere stato convocato da un alto prelato romano che ha alcune confidenze da fargli. Il presule però fornisce solo indizi sulla non convenzionalità della vita interiore del papa, non fa dichiarazioni o nomi ma instilla dubbi. L autore inizia così una vasta indagine che lo porta a scoprire che Wojtyla ha avuto esperienze mistiche durante tutta la sua vita, che i cambiamenti che ha provocato sono stati sostenuti da una forza spirituale non comune; che ha scongiurato un ecatombe nucleare e che forse conosceva già di avvenimenti futuri. Di tutte queste ipotesi, Socci da ampia documentazione con riferimenti a principi della Chiesa, mistici, profezie e rimandi continui. Citare tutto è impossibile: si va da Madre Teresa al cardinale Deskur,da von Balthasar a san Padre Pio, passando per la trincea di Fatima e l attentato del Il libro è di lettura scorrevole e movimentato da una fitta trama di aneddoti: rimando ad uno a caso. Il segretario Dziwisz riferisce che nel 1978 alla partenza per il Conclave il regime polacco toglie il passaporto al cardinale, lasciandogli solo quello turistico: uno dei segretari provinciali del partito aveva detto: - Vada, vada, al suo ritorno faremo i conti. Non tornò affatto, se non un anno dopo da Papa, e i conti li fece qualcun altro. Alberto Frappa I segreti di Karol Wojtyla, Antonio Socci Rizzoli, Milano La presente pubblicazione è stata realizzata con l intervento e la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia. Direzione Centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace. Servizio identità linguistiche, culturali e corregionali all Estero. Redazione Direttore responsabile: Nicola Cossar. La Fornace è curata ed impaginata dalla Commissione Biblioteca di Camino al Tagliamento. Stampa Dicembre 2009

20 Grazie alle seguenti ditte he hanno contribuito alla realizzazione di questa pubblicazione de La Fornace di Dicembre 2009 La Fornace

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