TUTTO PAPÀ. La famiglia Renzi INFERNO SULL ADRIATICO. Una crisi senza fine. Sociale,

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1 Anno III - Numero Martedì 30 dicembre 2014 Direttore: Francesco Storace Roma, via Giovanni Paisiello n. 40 Quirinale I coniugi Napolitano pronti al trasloco Brogino a pag. 2 Immigrazione Il consigliere aggiunto finisce ai domiciliari Vannucci a pag. 3 Esteri Le orecchie della Nsa pure sui colloqui privati Di Giorgi a pag. 7 IL PATRON DI CASA DEL PREMIER, TIZIANO, HA LE MANI IN PASTA DAPPERTUTTO MA NESSUNO SI AZZARDA A CHIEDERE CONTO DI UNA MONTAGNA DI PRIVILEGI di Francesco Storace La famiglia Renzi non deve soggiacere a sua maestà la legge? Papà Tiziano è disperato, ci prova in tutti i modi ad approfittare delle norme e degli amici che ha in ogni dove, ma ora rischia di pagarla il figliolo premier. Non c è solo l inchiesta sulla bancarotta fraudolenta, che non è esattamente quel che si direbbe di un comportamento adamantino; ma il padre di tanto figlio aveva difficoltà nell azienda di casa, con la quale si era preoccupato di dare un futuro previdenziale al figliolo pochi giorni prima che l Ulivo lo candidasse a presidente della provincia di Firenze. Ora ce n è un altra ancora delle oscure vicende che riguardano il genitore del premier. Quest ultimo, dal canto suo continua a stare zitto. Parla su tutto, twitta pure sulle previsioni del tempo, ma dei guai giudiziari di paparino non dice una parola. E che vergogna questo mondo dell informazione che non gli fa domande, non lo interpella. Un vizio intollerabile. Ora c è uno strano tipo, un giovane consigliere regionale toscano di Fratelli d Italia, Giovanni Donzelli, che si è messo in testa di venire a capo di una strana vicenda che riguarda ancora l onorata famiglia. In pratica, è la curiosità e di tutti, vogliamo sapere TUTTO PAPÀ Renzi non risponde sui contributi regalati da Fidi Toscana all'azienda di famiglia: ormai è un vizio intollerabile perché Fidi Toscana, partecipata regionale, ha graziosamente omaggiato la Chil Post - la società della Renzi s family - di trecentomila euro dei contribuenti. In regione c è il panico, Renzi telefona, strilla, minaccia. Ovviamente non si tratta di mafia excapitale, in omaggio al quinquennio di prima città d Italia tributato a Firenze tra il 1865 e il 1870, ma esercizio un po anomalo del diritto a difendersi della corte del premier. E così comincia un balletto incredibile in cui la Regione, sperando nelle festività, punta ad evitare a rispondere alle domande che proprio Donzelli è stato costretto a proporre persino con una richiesta di formale accesso agli atti. Prima con una sollecitazione al direttore della società regionale tanto generosa con papà Renzi, a cui si è chiesto che rapporti ci sono stati con la Chil Post - a Napoli l avrebbero chiamata Chill là - e la Fidi Toscana e soprattutto se le stesse agevolazioni hanno riguardato anche altre aziende non esattamente di famiglia. Ovviamente, l ordine di non rispondere viene eseguito alla lettera. A farsene carico è il vicedirettore dell ente Toscana, Gabriella Gori (il capo le avrà riferito dei propri problemini giudiziari con Mps...) che ha scritto al consigliere di Fdi - non di Fidi... - di rivolgersi all assessore competente. Che si chiama Simoncini e che ovviamente non sa come fare: devia le chiamate; stacca il telefonino; risponde solo al partito. Che si chiama Renzi... Tanto, confidano tutti nel fatto che ci sia omertà. Se il papà di ciascuno di noi di destra e centrodestra - non cito il mio che fu diffamato da morto dall Unità con l epiteto di torturatore di ebrei e conseguente condanna del quotidiano fondato da Gramsci - si fosse comportato come Tiziano Renzi, sarebbe stato già linciato sulla pubblica piazza. Invece, fai scambi di società sospetti; ti fai rimborsare contributi previdenziali; allarghi le tasche per alloggiarvi dentro trecentomila euro del Granducato; ci fosse stato un solo cronista che abbia fatto una sola domanda al premier alla conferenza stampa di ieri. Gli chiedono del Quirinale, mica del papà... Eh già, quella è roba di destra... L'INCENDIO SULLA NORMAN: DIECI VITTIME, DECINE I DISPERSI FALLITO IL TENTATIVO DI NOMINARE IL CAPO DELLO STATO, SI VA ALLE ELEZIONI. ALLERTA DI GERMANIA E FMI Euro, tragedia greca INFERNO SULL ADRIATICO Fruch a pag. 4 di Robert Vignola Una crisi senza fine. Sociale, economica ed anche politica. Una crisi che però minaccia di nuovo di estendersi come una peste al resto del continente. E i benti freddi, in senso lato, stavolta spirano dalla Grecia, che ieri ha visto fallire miseramente il terzo ed ultimo tentativo del premier Antonis Samaras di eleggere il Capo di Stato filo-europeo Stavros Dimas. Servivano 180 voti dopo i due turni già andati a vuoto, ne sono arrivati 165 e per effetto della fumata nera, quella tombale, Samaras (premier di un governo di centro-sinistra) ha dovuto fissare al 25 gennaio prossimo le elezioni. Tutto ciò avverrà alla vigilia della scadenza di un prestito da 240 miliardi di dollari del Fondo Monetario Internazionale, che non a caso ieri ha interrotto i pagamenti verso la Grecia in attesa delle elezioni. Per le quali il favorito a questo punto è Alexis Tsipras, che non porterà certo Atene fuori dall euro, ma che vorrebbe rinegoziare il debito e proprio grazie a questo programma pare destinato a incamerare la maggioranza dei voci. Ma dalla Germania che si fa sentire la voce degli conducenti del vaporetto euro. Con Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, sicuro nel ripetere il mantra che a Bruxelles e Francoforte hanno imparato a memoria. Non ci sono alternative alle riforme in Grecia e, ancora, le elezioni non possono mutare gli impegni presi. Come dire, può anche cambiare il governo, ma le politiche no. Sicurezza nell obbedienza della sinistra greca o pressioni affinché a prendere il timone ad Atene sia direttamente la Troika, come ventilato da tempo? Non è destinata solo ai greci l ardua sentenza. Perché la situazione è ovviamente osservata da vicino da tutto il continente. Rinegoziare il debito greco significherebbe creare un precedente pericoloso per le politiche di rigore predicate da Berlino. Non farlo significherebbe disconoscere la sovranità di una nazione, men che meno se il suo governo è eletto dal popolo. L Europa delle banche, con il passo falso di Atene, si è avvicinata al momento del corto circuito.

2 2 Attualità CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Renzi ct? L Italia non convince (e non vince) Tergiversa sui problemi seri del Paese e, come al solito, annuncia e promette. Basterà? di Giuseppe Sarra Isoliti slogan. Malgrado le difficoltà, sulla stessa lunghezza d onda delle Europee, Matteo Renzi non cambia comunicazione, ma rischia di incantare solo se stesso. Si cala nei panni del coach dell Italia: Alleno l Italia e la motivo, dice. Mi sento un po come Al Pacino in Ogni maledetta domenica, dove il coach - aggiunge - dice ai suoi che ce la possono fare. La conferenza stampa di fine anno spazia dalla criticatissima riforma del lavoro, il cosiddetto Jobs act, ai rapporti con l Ue. Astuto qual è, dribbla sui problemi seri del Paese, tentando di trasmettere fiducia al popolo italiano. Il percorso di cambiamento è partito, sta producendo risultati concreti è sotto gli occhi di tutti. Il ritmo della politica è cambiato, annuisce Renzi, promettendo che la parola del 2015 sarà ritmo. Nonostante gli indicatori economici sono sempre più negativi, il presidente del Consiglio dei Ministri non ha dubbi: Mi colpisce questo senso di frustrazione e sfiducia che non è solo un fatto economico - fa notare - perché è un grande Paese vivo e sono ancora più convinto di quanto lo fossi a febbraio che l Italia ce la farà. Coglie anche l occasione per mandare un messaggio ai vertici dell Ue. L Italia non può ripartire - ricorda il premier - se non fa le riforme strutturali, è spacciata, ma queste non bastano da sole. C è bisogno di un cambio di paradigma europeo. Che non c è, al momento, e che forse la Germania non vorrà. Gli Stati Uniti fanno il +5, un dato incredibile, altri Paesi hanno segni più importanti, l Europa è in una fase di stagnazione. Noi siamo molti vicini agli altri Paesi europei, ci siamo uniti al gruppone, ma bisogna cambiare paradigma, avverte Renzi, puntando il dito contro il piano messo in campo dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker: E certamente un primo passo, ma non basta. E ricorda: Il partito degli euroscettici crescerà se non cambiamo l Europa e si prenderà Paesi dalla grande, grande tradizione europea". Per Renzi l Italia ce la può fare perché ha un governo che ha fatto meno leggi e più riforme, peccato che proprio le grandi riforme, come quella del lavoro, hanno diviso il governo, il Pd e i sindacati, a partire dalla Cgil. Si vanta di aver escluso dal Jobs act la norma sugli statali e, come solito, promette: La norma sul pubblico impiego va cambiata, devono esserci le condizioni per mandare a casa i fannulloni: le regole le vedremo nella riforma Madia, ma io ho un idea del pubblico che chi sbaglia paga, facendo notare che sul lavoro siamo al derby ideologico costante. Giura anche sulla riduzione delle municipalizzate: Si farà, le ridurrò a mille. Critica anche i giornalisti, che ultimamente lo stanno punzecchiando: Bisogna adattarsi a un mondo che cambia. Ha una parola anche per il caso marò: Crediamo che show e iniziative con ministri dei governi precedenti siano inutili e incredibili. E assicura: Per risolverla servono i canali diplomatici attivati. Si rifiuta di rispondere sul Quirinale ( Non mi va di giocare a Indovina chi, non gioco a ping pong su questo tema ). Dà poi del gufo a chi prima della campagna elettorale dicevano Grillo vi sta davanti Ormai ho un rapporto d amicizia con loro, portano fortuna. Il 2015 sarà l anno della Rai come scuola e cultura. E sulla legge elettorale dice: Chi arriva prima vince e governa cinque anni. E un Mattarellum con preferenze con un candidato dei collegi riconoscibile. Come sempre, annuncia e promette. Niente elezioni, l Italia ce la farà. Parola di ct Renzi. A quando i risultati? LA MOGLIE DI GIORGIO NAPOLITANO CONFERMA SENZA MEZZI TERMINI IL TRASFERIMENTO ENTRO POCHI GIORNI Quirinale: il felice trasloco di Clio di Valter Brogino Arriva un altra conferma che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha deciso di rassegnare le dimissioni dal proprio incarico. Con la quasi certezza, a questo punto, che l annuncio sarà dato durante il discorso di fine anno e che le dimissioni potrebbero arrivare davvero a giorni, secondo alcune indiscrezioni addirittura il 14 gennaio. Ad intervenire questa volta è stata la moglie del Capo dello Stato, Clio Bittoni. In genere assai riservata e schiva, la first lady è stata chiarissima, affermando che non vede l ora di tornare nella propria abitazione e che questa volta nessuno potrà far cambiare il parere al marito Giorgio Napolitano. Rivolgendosi ad un giornalista che è riuscito ad intervistarla, la presidenziale Clio la dipinge così: Mi creda: non sta succedendo niente di straordinario, qui. C è un po di confusione, ma è la stessa che si crea in ogni famiglia al momento di un trasloco. Tutto è ormai tranquillo. Clio Bittoni racconta anche i preparativi al trasloco del marito: Giorgio, come aveva fatto un anno e mezzo fa, ha rimandato nel nuovo studio di Palazzo Giustiniani una parte delle proprie carte. Il resto va nel nostro vecchio appartamento al rione Monti, in via dei Serpenti, dove abitavamo prima. Torno nella mia casa vera, indietro non si torna, ha detto con tono che è adeguato intuire liberatorio la signora Napolitano. Evidentemente il dado in famiglia è tratto ma questo, a giudicare dall agitazione che si avverte sulla scena politica nazionale, lo si sapeva già da un pezzo. NEVICATE FINO AL MARE SULL ADRIATICO E ANCHE IN SICILIA Il freddo ora punta al centro-sud Il freddo è arrivato e la sua morsa ora punta sulle regioni centrali e meridionali: a lanciare l'allerta è la Protezione civile che già domenica aveva diramato l allerta in cui evidenziava il rischio di nevicate anche a quote basse su diversi settori della penisola. Secondo il bollettino di ieri, così, "l'area depressionaria attiva sul Mediterraneo centrale e alimentata da flussi in quota di provenienza artica continuerà, anche nelle giornate di fine anno, a determinare maltempo su gran parte del centro-sud. Nevicate a bassa quota interesseranno i settori adriatici e successivamente il resto del sud con una forte ventilazione settentrionale su gran parte della penisola", spiega un comunicato della Protezione civile. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con le Regioni coinvolte ha emesso, quindi, un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quelli diramati nei giorni scorsi per gran parte del centro-sud. "I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento". Più che l acqua è però la neve ad essere temuta. Dove cadrà? Presto detto: anche al livello del mare su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, in estensione a Basilicata e ai settori orientali di Umbria, Lazio e Campania, con accumuli al suolo da deboli a moderati, localmente abbondanti su Abruzzo e Molise. Su Calabria e Sicilia si prevedono nevicate inizialmente al di sopra dei metri, con quota neve in calo durante la giornata di oggi e nella notte fino al livello del mare; gli accumuli al suolo risulteranno da deboli a moderati, localmente abbondanti sui rilievi. L'avviso prevede, inoltre, venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali su tutte le regioni del centro-sud e sulle due isole maggiori, con mareggiate lungo le coste esposte. V. B. Via Giovanni Paisiello n Roma Tel Fax redazione@ilgiornaleditalia.org Direttore responsabile Francesco Storace Amministratore Roberto Buonasorte Direttore Generale Niccolò Accame Capo Redattore Igor Traboni Progetto grafico Raffaele Di Cintio Società editrice Amici del Giornale d Italia Sito web Per la pubblicità Responsabile Marketing Daniele Belli tel mail: daniele.belli@hotmail.it Autorizzazione del Tribunale di Roma n 286 del

3 3 Attualità ANCORA UN INCREDIBILE VICENDA DI INTEGRAZIONE, QUESTA VOLTA ARRIVA DALLA TOSCANA Se il consigliere aggiunto finisce ai domiciliari A Fucecchio il presidente degli extracomunitari nei guai per una serie di reati Intanto sulla strada principale del paese gli immigrati essiccano la carne al sole di Marco Vannucci Dopo un'attesa telefonica pari a venti minuti, finalmente, l'addetta alla reception del comune di Fucecchio (provincia di Firenze) passa l interlocutore che chiede lumi sullo scandalo avvenuto alla signora Elisa Gentile, segretaria del Sindaco. Tre domande e subito si viene dirottati verso l'assessore alle politiche sociali, Sandro Buggiani. Il fatto è grave: il presidente del consiglio degli extracomunitari in comune, un imprenditore cinese, è stato arrestato per concussione in fragranza di reato. Il consiglio degli extracomunitari in comune non ha il diritto di voto ma può intervenire in riunione consiliare riportando il volere degli immigrati, così come recita il sito del comune fiorentino. Assessore, c'era proprio bisogno di un consiglio degli extracomunitari in comune? Certamente - risponde Buggiani - data l'alta percentuale di stranieri nel nostro territorio necessitava dei loro portavoce in seno comunale per capire le loro necessità per affrontarle al meglio. Bene, ma esiste pure un consiglio per le famiglie italiane meno abbienti? Buggiani trasecola farfugliando un: no, non so, non è previsto... Quindi, per gli italiani, non fate niente ma in compenso avete istituito un A sinistra il presidente del consiglio degli extracomunitari Ye Xian Ping e l'aula consiliare di Fucecchio consiglio comunale per gli extracomunitari... Gli italiani li aiutiamo con il contributo sugli affitti, ringalluzzisce l'assessore. Ma chi scrive, a Fucecchio, ha vissuto 25 anni... Si sa per certo, assessore, che tanti fucecchiesi mangiano alla mensa delle suore sul Poggio Salamartano e Fucecchio, prima dell'euro, era uno dei fiori all'occhiello dell'economia Toscana per il lavoro delle pelli. Non possiamo intervenire su tutto - replica - come comune abbiamo dei parametri da rispettare. Tra questi parametri, quanto spendete per l'integrazione degli extracomunitari? Noi lavoriamo bene, replica, sappia che abbiamo ottenuto il 60% dei consensi alle ultime elezioni amministrative come Pd. Sì ma quanto spendete per gli stranieri? Il bilancio non lo conosco.... Ma dopo le insistenze salta fuori ben 1 milione e mezzo per integrare gli extracomunitari, spesa divisa tra i Carne di animali essiccata al sole in Via Donateschi, strada principale del Centro Storico di Fucecchio comuni dell'unione vald'arno (11, tutti del Pd). Però - ribadisce l'assessore - nelle case popolari abbiamo soprattutto italiani. A San Pierino, frazione del comune di Fucecchio, risulta che il blocco delle case popolari sia abitato dal 90% da extracomunitari Non lo sapevo balbetta - non posso conoscere tutte le case popolari del comune... Sui social, assessore, ci sono fucecchiesi indignati contro la comunità cinese, tra le varie la loro stesura di animali morti lasciati essiccare fuori dalle finestre nelle case del pieno centro storico, esiste il serio rischio di una pandemia batterica... È la loro cultura, la risposta. Un italiano residente nel centro storico se si permettesse di stendere i panni fuori dalle finestre avrebbe i vigili in casa... Ha ragione, vigileremo, replica un sempre più balbettante assessore. Noi siamo per la legalità. Allora perchè votate Renzi? Click. IL TRIBUNALE DEL RIESAME DI TORINO SI APPELLA ALLA GIURISPRUDENZA (DISCUTIBILE) DEI COLLEGHI DELLA CORTE D ASSISE No Tav vandali, fascisti terroristi Cade la pesantissima accusa per altri 3 anarchici colpevoli di aver assaltato e bruciato il cantiere di Chiomonte nel Il loro non va considerato come un attentato eversivo La chiamano giustizia di Federico Colosimo Una giustizia daltonica. Tutta italiana. Due pesi e due misure: i militanti del gruppo Avanguardia ordinovista, bollati come estremisti della destra fascista, abili millantatori e presunti seguaci di un vecchio capo, Rutilio Sermonti (94 anni), sono stati sbattuti in carcere con la pesantissima accusa di terrorismo. Pedinati e ascoltati dalle sentinelle del Ros in tutta Italia perché volevano assaltare almeno a parole - il Palazzo. Chiacchiere e fanatismo (o poco più) hanno portato a una maxi retata con 44 indagati, di cui 14 arrestati: 11 in galera e 3 ai domiciliari. Ebbene, nel nostro Paese la legge è sempre meno uguale per tutti. Dopo la sentenza della Corte d Assise di Torino che ha assolto i 4 anarchici No Tav dall accusa di terrorismo il 17 dicembre, neppure per il Riesame l ennesimo assalto, al cantiere di Chiomonte del 13 maggio 2013, va considerato come un attentato eversivo. I giudici piemontesi hanno accolto il ricorso della difesa di altri 3 giovani dell area rivoluzionaria arrestati a luglio e raggiunti da una nuova misura cautelare prima di Natale. Gli alti magistrati sotto la Mole fanno giurisprudenza (discutibile) e i colleghi del tribunale prendono alla lettera quanto sancito emettendo lo stesso dispositivo. Facendo precipitare negli abissi un procedimento destinato a concludersi con l ennesimo nulla di fatto. Restano in piedi solamente le accuse di possesso e fabbricazione di molotov. E ancora: di resistenza a pubblico ufficiale. Addebiti per i quali i 3 resteranno comunque dentro. Ancora per poco. I guerriglieri anti Tav bruciano e distruggono macchinari dei cantieri della linea di alta velocità in costruzione nella Val di Susa. Minacciano gli operai, i politici. Preparano e meditano altri sabotaggi. Ma vengono condannati solo per danneggiamenti. Mentre quelli che vengono definiti come neofascisti finiscono sotto la falce dell antiterrorismo perché è il teorema giudiziario che lo stabilisce. E sarebbe questa la giustizia italiana? Quella in cui credere e a cui appellarsi? Sembra il remake degli anni 80. Con una differenza. I neri e i rossi così vengono etichettati - fanno affari perché i soldi non hanno colore. Lo si evince da un intercettazione lampante dell inchiesta Mondo di mezzo, quasi ignorata dalla grande stampa. Che invece di analizzare il fenomeno fa a gara a contare gli esponenti di destra e sinistra coinvolti. E rosso bruna. No è solo black. Quando l unico colore è quello del vile denaro. Nel mondo di sopra evidentemente ci sono i No Tav. Quelli che sui social network spiegano a milioni di persone come è facile sabotare l alta velocità. E alla portata di tutti gli ardiri e gli ardori. Slogan vergognosi, pesanti come un macigno. Che fanno esplodere polemiche su 2 verdetti quantomeno discutibili. Concetti da brividi con vandali che auspicano nuovi assalti. La speranza si legge su un sito di area anarchica è che il fenomeno possa assumere dimensioni sempre maggiori. Attraversiamo un tempo strano non solo di crisi economica e produttiva, ma di orientamenti. Con il braccio della magistratura sempre protagonista. Ci sono cretini e criminali. Verso quest ultimi c è una maggiore benevolenza, anche da parte del premier che s è scomodato difendendo i No Tav e zittendo perfino il suo ministro dei Trasporti. E sempre la stessa storia, i terroristi sono neri. E basta. Gli organizzatori di guerriglie, quelli che attaccano le forze dell ordine e piazzano ordigni vanno giustificati: Chiamiamoli sabotatori. C è sempre un sinonimo più nobile che soccorre il daltonismo della nostra (sinistra) giustizia.

4 4 Attualità DIECI LE VITTIME, MA IL BILANCIO DEL DISASTRO SEMBRA DESTINATO A SALIRE Norman Atlantic, ancora morti Le persone tratte in salvo sono 427. L ultimo ad abbandonare la nave è stato il capitano Argilio Giacomazzi. Secondo le fonti greche però mancherebbero all appello in trentotto di Barbara Fruch Non sembra destinato a fermarsi il numero delle vittime dell incidente della Norman Atlantic, il traghetto andata a fuoco domenica al largo dell'albania. È salito infatti a dieci il numero delle vittime dopo il ritrovamento degli ultimi due cadaveri confermato dalla Guardia Costiera. È giallo invece sul numero dei dispersi: secondo i media greci sarebbero 38 ma il Ministero delle Infrastrutture Maurizio Lupi non conferma: le verifiche sulla lista passeggeri sono ancora in corso. Fare le previsioni sul numero dei dispersi ha detto il ministro l'abbiamo detto anche al ministro greco, ci sembra assolutamente prematuro. I numeri sono ballerini. Sulla Norman Atlantic sono state salvate 427 persone: fra queste 234 passeggeri greci, 54 turchi, 22 albanesi, 18 tedeschi, 10 svizzeri. Confermato il salvataggio dei 44 italiani, di cui 22 dell'equipaggio. Otto sono i morti (in serata sono stati però trovati altri due corpi ndr), per un totale di 435. Sulla lista d'imbarco ha detto l'ammiraglio Pettorino però i passeggeri erano 478, ma alcuni dei nomi delle persone salvate non figuravano su quella lista. Dunque il porto d'imbarco dovrà ora verificare la corrispondenza delle liste, offriremo i nominativi delle persone soccorse al governo greco in modo che possano fare tutti i controlli e anche loro possano fornirci i dati delle persone partite e che a noi non risultano negli elenchi in nostro possesso. Ancora però è prematuro parlare di dispersi ha ribadito il Ministro Lupi, il punto incerto è se c'è qualcuno che nelle fasi concitate della messa a mare della scialuppa, sia caduto in mare. La nave, con ufficialmente 478 persone a bordo (422 passeggeri e 56 membri di equipaggio) era partita nel pomeriggio di sabato dal porto di Patrasso e prevedeva di attraccare in Italia alle 17 di domenica. Il primo allarme è stato lanciato alle 4.21, quando la nave si trovava a una trentina di miglia dalla costa del Salento. Durante le prime ore concitate alcuni passeggeri sono riusciti a telefonare ai parenti, lanciando l'allarme e girando anche alcuni video con i cellulari, che nelle prossime ore dovrebbero essere acquisiti dalla magistratura. I primi soccorritori a raggiungere l'area dell'incidente sono stati i militari della Guardia costiera a bordo di due motovedette, poi raggiunte da navi greche e da elicotteri della stessa Guardia costiera, della Marina e dell'aeronautica. Le operazioni di soccorso sono state difficili fin dall'inizio a causa delle onde alte fino a sette metri e del forte vento. Non sono mancati i momenti di panico ed i soccorritori hanno dovuto fare i conti anche con il parapiglia dei naufraghi che si accalcavano cercando di essere soccorsi per primi. I militari portavano prima i bambini, le donne e gli anziani al livello dove potevano salire sull'elicottero - hanno raccontato alcuni superstiti - ma c'erano uomini, che li picchiavano, tiravano loro i capelli e li buttavano fuori per prendere il loro posto. L'evacuazione è avvenuta tramite gli elicotteri e le motovedette e solo verso le 15 di ieri, per ultimo, anche il comandante del traghetto Argilio Giacomazzi ha lasciato la nave. Sto bene, state tranquilli, è finito tutto ha detto tra poco torno a casa. Negli ospedali pugliesi sono stati ricoverati numerosi naufraghi, nessuno dei quali in pericolo di vita. A Brindisi è stato portato il cadavere della prima vittima e proprio la presenza della salma all'ospedale Perrino ha indotto il procuratore del capoluogo salentino, Marco Di Napoli, ad aprire un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo a carico di ignoti, necessario per l'autopsia. Un altro fascicolo per disastro colposo è stato aperto dalla procura di Bari, dove ieri mattina sono sbarcati i 49 portati in salvo dal mercantile Spirit of Piraeus. Alcune decine di naufraghi soccorsi da altri mercantili sono stati trasportati in Grecia. Nel frattempo il Ministero dei Trasporti ha fatto sapere che la Norman Atlantic è stata posta sotto sequestro. La magistratura albanese e quella italiana sono in contatto per decidere in quale porto verrà rimorchiata, si legge in una nota. RAVENNA APERTE DUE INCHIESTE Collisione tra mercantili: ancora quattro dispersi Risultano ancora dispersi i quattro marittimi turchi, tra cui il comandante e il primo ufficiale, dispersi nello scontro tra due mercantili, il turco Gokbel e il Lady Aziza che batte bandiera del Belize, avvenuta domenica mattina a circa 3 miglia dal porto di Ravenna. Degli undici membri dell equipaggio, cinque sono stati salvati e sono stati ricoverati (due sono stati dimessi dall ospedale, gli altri tre ricoverati ma fuori pericolo) mentre altri due sono morti, il primo in mare e il secondo all arrivo in ospedale. La vittima finora identificata è il 27enne turco Emrah Karadas. Quanto ai dispersi l unica speranza per loro è che siano riusciti a saltare in extremis su una zattera gonfiabile e che si trovino ora alla deriva in Adriatico. Se invece sono caduti in mare, lo status di dispersi è solo un eufemismo: la bassa temperatura li avrebbe uccisi già dopo poche decine di minuti. Le ricerche sono proseguite per l intera giornata di ieri, senza esito. I soccorritori hanno setacciato invano l alto Adriatico da Ravenna fino a Pesaro, anche con gli elicotteri. Sono ancora diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti per spiegare la ragione dello schianto tra la motonave Gokbel che è affondata, e la Lady Aziza, con equipaggio siriano, che non ha invece avuto danni evidenti ed è stata rimorchiata in porto. Sull incidente sono state aperte due inchieste, una della Procura e una seconda della Capitaneria di porto. Si va da un errore di manovra, con scarrocciamento di una delle due motonavi e conseguente collisione, a un malfunzionamento tecnico di uno dei radar. In ogni caso le pessime condizioni meteo hanno avuto un certo peso nell'impatto. Secondo il Procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, è chiara la dinamica. Su come sia stato possibile e perché - ha precisato - è un'altra questione. Al vaglio soprattutto la causa umana, ovvero un'errata manovra. Ma l'inchiesta tiene conto anche delle condizioni atmosferiche, definite particolarmente proibitive al momento dell'impatto. Il Pm Stefano Stargiotti, titolare del fascicolo, ha spiegato che la nave turca è colata a picco in pochi minuti dopo essere stata colpita in zona di poppa. Quella del Belize stava uscendo - ha ricostruito il Pm - mentre quella turca stava arrivando. L'obiettivo della Procura, che conduce un indagine penale contestuale a quella amministrativa aperta dalla Capitaneria, è capire la manovra eseguita : stiamo acquisendo sia documentazione tecnica dei due mercantili che le testimonianze dei rispettivi equipaggi. Le due navi sono intanto state sequestrate: quella del Belize è stata rimorchiata ieri pomeriggio fino al porto di Ravenna, mentre l altra si è completamente inabissata. Dal punto di vista tecnico, il radar della Lady Aziza è apparso in regola. Per fare considerazioni su quello della Gokbel occorrerà invece attendere il recupero della motonave. La manovra che desta più perplessità è quella della nave turca - ha precisato comunque il pm - Rispetto alle regole marittime ha avuto un comportamento ancora da decifrare, per certi versi anomalo. Comandanti e ufficiali dei due mercantili potrebbero a breve essere indagati: si tratta di un atto dovuto. Le ipotesi di reato al vaglio della Procura ravennate sono il naufragio e l'omicidio plurimo colposo. B.F. SAN BENEDETTO (ASCOLI PICENO) Dorme nel peschereccio: morto il comandante Tragedia, l altra notte, nel porto di San Benedetto (Ascoli Piceno), dove il comandante del peschereccio Nonna Ester, Maurizio Riccardi di 53 anni, nato a Savignano sul Rubicone, residente a Bellaria, è morto all'interno della sua imbarcazione. Secondo i primi accertamenti a causare il decesso sarebbe stata una presunta esalazione di monossido di carbonio provocato, dal motore lasciato acceso per ricaricare il generatore che doveva fare funzionare una stufetta elettrica. A bordo c'era un altro marittimo Andrea Penini, anche lui di 53 anni, originario di Ravenna, ma residente a Goro (Ferrara), che è stato invece soccorso e trasportato nell'ospedale Madonna del Soccorso; inizialmente le sue condizioni sembravano gravissime, ma poi l'uomo si è ripreso. L uomo, avrebbe infatti a sua volta respirato monossido di carbonio di quantità inferiore a quella di Riccardi (che si trovava più vicino alla stufa) ma tale da fargli perdere i sensi. Secondo quanto trapelato pare che quest ultimo non si sarebbe imbarcato sul peschereccio, ma si trovava a bordo perché arrivato domenica sera per caricare il pescato ed aveva deciso di passare la notte a bordo. La vittima probabilmente aveva deciso di rimanere sull imbarcazione per risparmiare sull'albergo. Il resto dell equipaggio, compreso il figlio della vittime comandante, aveva deciso di alloggiare in albergo. A dare l'allarme ieri mattina è stato un albanese che, salendo a bordo dell'imbarcazione, ha notato le due persone prive di sensi. Sul posto sono giunte immediatamente le ambulanze del 118: i sanitari non hanno potuto far nulla per Ricciardi. Capitaneria di Porto e carabinieri di San Benedetto indagano per appurare le cause della terza tragedia che nel mese di dicembre ha colpito la marineria sanbenedettese. L ipotesi al vaglio, oltre a quella o del malfunzionamento di una stufetta trovata dentro il peschereccio, è quella di un malore causato dal freddo. B.F.

5 5 IL GIORNALE D ITALIA E MUSSOLINI /14 Storia Siamo al 3 luglio 1929 quando la nostra testata pubblica l intervista al dott. Piero Parini in tema di Italiani all estero Camicie Nere in tutto il mondo Duecentomila volumi spediti fuori dai confini nazionali, le colonie marine e montane, l assistenza spirituale e materiale Villaggio alpino dei Fasci italiani all'estero, Albavilla - foto Delcampe di Emma Moriconi Siamo nel 1929, in piena epoca fascista. Parliamo di un Regime. È quindi ovvio che anche la stampa si sia allineata alla celebrazione, è innegabile. Però occorre anche dire che i fatti storici sono altrettanto innegabili. E dunque, al di là di ogni retorica e di ogni celebrazione, nel tentativo di rendere alla storia di quel periodo la giusta collocazione, andiamo ad analizzarne i vari aspetti attraverso le pagine del nostro quotidiano di ottantacinque anni fa e questa volta parliamo dell organizzazione dei Fasci all estero. Il Giornale d Italia del 3 luglio 1929 lo fa attraverso un intervista al dott. Piero Parini, sul quale è bene dire due parole. Egli si dedicò al giornalismo sin da giovanissimo, fu cronista della Provincia di Como e della Perseveranza. Partecipò alla Grande Guerra, fu ferito e decorato. Dal 1918 in politica, prima con i nazionalisti poi con i fascisti, nel 1921 approdò a Il Popolo d Italia e nel 1923 gli fu affidata la redazione della politica estera. Si occupò, nel corso della sua vita, di organizzazione sindacale dei giornalisti, di cultura storica, di propaganda dell aviazione, nel 1928 fu nominato Console di 1 Classe, il Duce gli affidò la Segreteria dei Fasci all estero nel novembre dello stesso anno assunse la Direzione, quale Console Generale, delle Scuole Italiane all Estero. Quando rilascia l intervista al Giornale d Italia è stato da poco nominato Direttore Generale delle Scuole e degli Italiani all Estero. Ecco cosa scrive il nostro quotidiano: Il regime, giusta le dichiarazioni del Capo del Governo alla Camera nella seduta del 22 maggio, ha avanzato anche nel campo dell organizzazione e della propaganda dei Fasci all estero. Questi, infatti, attraverso il definitivo assetto stabilito dal nuovo Statuto, personale opera del Primo Ministro, e sotto la vigile e saggia direzione del dott. Piero Parini, hanno realizzato in breve tempo notevoli progressi, dando un vigoroso incremento a tutte le opere di recupero spirituale delle nostre comunità. Ciò riconosceva esplicitamente il relatore sul Bilancio degli Esteri alla Camera, l on. Pace, rilevando fra l altro che l avere accentrato nelle mani d un capo unico, il dott. Parini, anche la direzione delle scuole, nelle quali si nota un aumento di frequenza, non ha solo servito a marcare il contenuto assistenziale dei Fasci, ma anche, mettendoli alle dipendenze d un alto funzionario del Ministero, a segnare la loro natura di organi agli ordini diretti dell Autorità. Passa dunque ad illustrare le iniziative dei Fasci all estero, partendo dalle Colonie marine e montane: Nell estate del 1928 dice Parini al suo interlocutore vennero in Italia 7000 figli di connazionali residenti all estero. Quest anno la cifra è quasi raddoppiata: ragazzi saranno nostri ospiti al mare, sulle spiagge del Tirreno e dell Adriatico, o ai monti, sulle Alpi. Il nucleo maggiore proviene dagli Stati dell Europa e del Bacino mediterraneo. C è una piccola rappresentanza degli Stati Uniti, 130 ragazzi, ai quali provvede per tutto il necessario il Banco di Sicilia. Ci sono pure 60 ragazzi che vengono dalla Russia e precisamente da Mosca, Leningrado e Odessa. Il cronista domanda al dott. Parini come si è svolto il lavoro preparatorio. La risposta del Direttore merita di essere riportata testualmente: Con un ritmo veramente fascista d intensità e di rapidità. A tutto è stato provveduto nel modo migliore. La sistemazione delle Colonie oggi si può dire completa. Costante e fervida, come sempre, la collaborazione di tutti gli organi del Regime: il Partito, i Fasci femminili, l Opera Balilla, l Opera Maternità e Infanzia, il Ministero delle Comunicazioni, che ha messo a nostra disposizione i suoi funzionari e la Milizia ferroviaria. Anche gli armatori ci hanno dato un valido appoggio. Passa poi ad illustrare l adunata a Roma, prima dell imbarco a Napoli per il ritorno: Avrà luogo dice a Roma il concentramento di tutti gli avanguardisti, oltre 3000, che hanno partecipato alle Colonie. Sarà un adunata molto significativa che esprimerà la grande devozione dei nostri giovani all estero per i Regime e il suo Capo. A seguire, un po di numeri: i Fasci regolarmente costituiti e riconosciuti dalla Segreteria, dice Parini al Giornale d Italia, sono al momento 583. Di questi, 289 sono in Europa, 49 in Africa, 210 in America, 28 in Asia, 7 in Oceania e altri sono in via di formazione, sicché entro l anno sarà saldamente piantato un gagliardetto dovunque è un nucleo di Italiani all estero. Sempre in tema di numeri, gli iscritti che hanno ritirato la tessera nel 1929 (alla data del 3 luglio) sono , così ripartiti: Fasci maschili , Fasci femminili , organizzazioni giovanili Attività intensissima, dunque. Sulla quale vale la pena riferire ancora qualcosa, visto che difficilmente sui libri di scuola i nostri giovani troveranno mai approfondimenti su questi argomenti. E quindi parliamo dell attività fondamentale dei Fasci, che è quella della assistenza spirituale e materiale. Ecco cosa dice ancora Parini: Da ricordare a questo proposito le Biblioteche (abbiamo spedito all estero circa 200 mila volumi), i corsi serali o festivi di lingua, i doposcuola, le proiezioni cinematografiche, le conferenze, il patrocinio nei conflitti tra capitale e lavoro. A Vienna, per esempio, sotto l egida del Fascio, si sono costituite Corporazioni italiane di mestiere e altre Associazioni del genere si stanno costituendo in altri paesi, dove maggiore è l afflusso di lavoratori italiani. Ma non si ferma qui la nostra opera dice ancora Parini Dal febbraio del 1928 ad oggi sono stati ricoverati in istituti di cura del Regno 1800 nostri connazionali. E in fatto di assistenza spirituale bisogna aggiungere che profonda è la penetrazione degli elementi fascisti anche nelle vecchie società italiane di beneficienza, di mutuo soccorso e simili [ ] Mussolini ha detto che all estero, come all interno, non c è che un autorità, quella dello Stato, e il comandamento del Duce trova nei nostri fiduciari un assoluta obbedienza. Il pezzo prosegue parlando dei viaggi di istruzione in Italia: a questo proposito Parini dice che ha già avuto luogo quella dei fascisti di Grenoble, alla quale hanno largamente partecipato studenti di ben 21 nazionalità che frequentavano i corsi presso quella Università. Si sta ora preparando aggiunge il viaggio di 1500 connazionali provenienti dallo Stato di San paolo del Brasile e sono in corso le provvidenze per agevolare la permanenza in Italia di circa 2000 appartenenti all Ordine dei Figli d Italia degli Stati Uniti d America. Il nostro viaggio nel tempo tra storia e giornalismo per oggi si ferma qui. Nella prossima puntata andremo a Barcellona e parleremo del Padiglione della Stampa Italiana. emoriconi@ilgiornaleditalia.org

6 6 Esteri LE RIVELAZIONI DELL ANALISTA SIMONE NASTASI SULLE MOSSE ECONOMICHE IN ATTO Putin ha una riserva. Aurea La Russia ha comprato oro per anni in previsione di un possibile attacco finanziario E per scalzare il dollaro, venderà la sua energia solo in cambio di altro metallo prezioso di Giuliano Castellino Perché l'occidente ce l'ha tanto con Vladimir Putin? Per i media occidentali la risposta è una sola: "Putin è un dittatore senza scrupoli che non rispetta i diritti dei popoli. Tiranneggia sul popolo russo e adesso ha invaso pure la Crimea". A darci soccorso è arrivato un "pezzo" brillante del giornalista e scrittore Simone Nastasi, che dalle colonne de "L'Antidiplomatico" scrive: "Non importa se il "tiranno" Putin abbia preso e mantenuto il suo potere vincendo le regolari elezioni politiche. Non importa se la Crimea, che l'unione Sovietica aveva "regalato" all'ucraina nel 1954, come la parabola del figliol prodigo, sia voluta ritornare a casa perché questo hanno deciso i suoi abitanti che sono e va detto, di maggioranza russofona (il 58% del totale della popolazione) e che si pronunciati attraverso un referendum che infatti sia a Bruxelles che a Washington hanno subito bollato come "illegale". Non importa insomma se la storia del tiranno rischia di sbattere contro una realtà che è quella della democrazia e che prevede che un popolo decida autonomamente attraverso il suo voto, da chi farsi governare". Il punto nella "nuova guerra fredda" che è scoppiata tra la Russia e l'occidente, potrebbe essere un altro. E soprattutto, potrebbe riguardare ben altri aspetti, che non il tanto sbandierato rispetto dei diritti umani che pure è sacrosanto e dovrebbe valere per tutti gli Stati. Dietro la forte pressione che gli Stati occidentali hanno avviato e stanno intensificando contro il governo russo e la sua economia potrebbe esserci dell'altro. Questa la condivisa analisi di Nastasi: "Non lo si può capire sfogliando uno dei tanti giornali occidentali che parlano di Putin come di un uomo disperato, fiaccato dalle sanzioni e impoverito dal contemporaneo crollo di rublo e petrolio, giunto ormai al capolinea della sua avventura politica. Ma bisognerebbe analizzare quello che Putin non dice, e non può farlo perché sarebbe assolutamente controproducente per lui. Mentre l'occidente prosegue la sua campagna di indebolimento attraverso le sanzioni, la Russia ha iniziato un progressivo arricchimento delle sue riserve auree, tradotto significa che sta comprando oro, vendendo titoli di Stato americani". Dati del FMI, ripresi da Forex.info, raccontano che a partire dal 2005 la Russia avrebbe triplicato le sue riserve aurifere arrivando a rappresentare da sola il 10% delle riserve aurifere complessive. Secondo un'analisi di Dmitry Kalinichencko, ripresa prima dal sito Megachip e poi da Libreidee.it nel terzo trimestre del 2014 "gli acquisti da parte della Russia di oro fisico sono i più alti di tutti i tempi. Su 93 tonnellate di oro acquistate dalle banche centrali, 55 sono state acquistate dalla BCR (banca centrale russa)". E mentre anche in Cina, come riporta il sito The Wallstreetitalia.com, sembrano preoccupati dalla persistente svalutazione del rublo che fonti dell'amministrazione Statale sui Tassi (SAFE) fanno sapere starebbe avendo un "impatto sulle attività cinesi ancora da quantificare", dalla Russia sembrano ostentare quella tranquillità di chi sa perfettamente quello che vuole. E soprattutto quello che ha in testa. Ancora Nastasi: "A dire la verità la notizia che la Russia avrebbe comprato tanto oro da attirare inevitabilmente l'attenzione di coloro che operano sui mercati finanziari non è affatto nuova dato che qualche giornale italiano, come ad esempio il Fatto Quotidiano, se ne sarebbe accorto scrivendo già alla fine dell'estate che la Russia di Putin stesse comprando troppo oro per passare inosservata. Una strategia, questa del "compro oro" messa in atto dal presidente russo Vladimir Putin, che non sembra affatto l'ultima ripicca di un presidente "monello" che disobbedisce agli ordini dei "maestrini" occidentali. Secondo Kalinichencko quella di Putin sarebbe al contrario una strategia ben pensata, che avrebbe come premessa quella per cui "l'europa non può sopravvivere senza l'offerta energetica russa", cioè rinunciando a comprare petrolio e gas russi, proprio come vorrebbero a Washington dato che nel frattempo gli Stati Uniti si stanno preparando a diventare esportatori di energia, grazie alla produzione di petrolio e gas in versione shale". Ha continuato il giornalista de "L'Antidiplomatico": "Dato che l'europa è parte di quel mondo occidentale costruito sull'egemonia dei petrodollari, sempre secondo il ragionamento di Kalinichencko la situazione che si profila sarebbe "catastrofica" per l'occidente in quanto la Russia sarebbe pronta a vendere petrolio e gas all'occidente ma solo in cambio di oro fisico". In poche parole Putin ha dichiarato "guerra" alla dittatura mondiale del dollaro. E l appoggio dei Brics potrebbe essere in tal senso decisivo. DIMINUISCONO GLI INCIDENTI, LA CRISI UCRAINA SEMBRA FINALMENTE SUL PUNTO DI RAFFREDDARSI Lavrov benedice il processo di stabilizzazione Il ministro degli esteri di Mosca: A Kiev c è un partito della guerra e uno della pace. Sanzioni? Presto denunceremo le violazioni a nostro danno Facendo il bilancio del 2014 il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, al giornale Kommersant, ha spiegato come valuta le sanzioni antirusse, chi a Kiev rappresenta il partito della pace e chi il partito della guerra. Alla domande sulle sanzioni occidentali il ministro ha risposto: "Tutte le cosiddette sanzioni mirano a minare le posizioni dei concorrenti. Per quanto riguarda la componente politica di queste sanzioni, dirò subito che fino ad adesso, ogni qual volta il Consiglio di sicurezza dell'onu adottava misure coercitive, i nostri partner occidentali sono stati tra i primi ad invitare a rivolgere le sanzioni concretamente contro i dirigenti degli Stati che non eseguivano le risoluzioni dell'onu e a fare il possibile per evitare qualsiasi effetto negativo collaterale per la popolazione. Nei confronti della Russia è stata scelta una logica diametralmente opposta. Viene dichiarato pubblicamente che le sanzioni sono chiamate ad arrecare un danno inaccettabile all'economia russa affinché il popolo senta quanto male vive sotto l'attuale regime. Inoltre i pretesti per tali pressioni vengono scelti in una maniera molto indecorosa. Così, in luglio le sanzioni settoriali, dichiarate le più sensibili per l'economia russa, sono state introdotte sull'onda dell'isteria sollevata dopo l'abbattimento del Boeing malese. Allora senza alcun processo ed indagine, senza alcun esame, la responsabilità è stata attribuita ai miliziani, sebbene questi ultimi abbiano consegnato senza obiezioni agli esperti olandesi, in forma assolutamente intatta, le scatole nere che hanno trovato. Naturalmente, è stata accusata la Russia. Adesso la tragedia del Boeing malese viene da tutti taciuta e noi, in sostanza, siamo soli a richiamare l'attenzione sul fatto che l'indagine viene procrastinata in modo assolutamente ingiustificabile. I nostri partner occidentali serbano silenzio o, nella migliore delle ipotesi, dicono che ci vuole ancora circa un anno. È disonesto e indecoroso usare la tragedia per il conseguimento del proprio obiettivo geostrategico". Serghej Lavrov si è pronunciato anche in merito alle sanzioni per il prossimo anno: "Non facciamo previsioni. È un loro problema. Noi ci occupiamo della nostra economia. Ci adoperiamo fermamente affinché i nostri partner non violino i propri obblighi internazionali, ma li stanno già violando. Quando sarà necessario, intraprenderemo le relative azioni giuridiche". Il ministro degli Esteri del Cremlino si è anche addentrato sulla questione ucraina, affermando che i politici di Kiev sono divisi in "partito della pace" e "partito della guerra" e ha avuto parole buone per il presidente ucraino: "Sentiamo la dedizione di Poroshenko per gli accordi di Minsk e il suo desiderio di garantire la loro realizzazione, il che è stato confermato il 22 dicembre durante la conferenza telefonica con la partecipazione dei presidenti della Russia, dell'ucraina e della Francia e della cancelliera della Germania. Certo il processo è complesso, ma spero che sia vicino alla conclusione. È già iniziato il ritiro degli armamenti pesanti, militari ucraini e rappresentanti delle milizie lavorano già sul posto con l'assistenza di ufficiali russi inviativi su invito personale del presidente ucraino. Spero che già nei prossimi giorni ciò aiuterà ad andare avanti più velocemente di quanto sia stato fino ad adesso. Perlomeno tutti registrano una drastica riduzione del numero di incidenti, non muore più la gente. Ci sono singole vittime, ma la situazione è imparagonabile a quello che c era prima". In merito alle regione di Donetsk e di Lugansk il ministro ha detto: "Coloro che sono adesso al potere in Ucraina devono accordarsi su come saranno regolate le questioni della lingua, della cultura, della storia, su come saranno distribuite le tasse ed eletti i dirigenti delle regioni, sul carattere dei rapporti delle regioni con il centro e persino sulle feste da celebrare. Comprendiamo che nell'ovest dell'ucraina la festa del 9 maggio è vista in modo assolutamente diverso rispetto a come è vista in Russia e dalla stragrande maggioranza degli abitanti del sud-est dell'ucraina. È una struttura molto complessa. È necessaria una riforma costituzionale aperta, inclusiva, con la partecipazione di tutte le regioni e le forze politiche". Dopo mesi di battaglie, guerra e massacri, finalmente la parola sembra essere passata alla diplomazia e soprattutto sembra esserci un confronto tra le parti in causa e un riconoscimento delle regioni ribelli. Tutto questo, se liberato dalle pressioni di Usa e Troika, potrebbe riavvicinare Mosca e Kiev e la Russia all'europa, mettendo la parola fine a questa scellerata "nuova guerra fredda", che sta facendo solo vittime, senza vincitori. G. Cas.

7 7 STATI UNITI: L AGENZIA PER LA SICUREZZA NAZIONALE E LE SUE INTERCETTAZIONI ABUSIVE Esteri Spia e lasciati spiare: terroristi? No, comuni cittadini Il New York Daily News pubblica documenti che confermano l uso personale della tecnologia della Nsa di Cristina Di Giorgi Intercettazioni e spionaggio: questi i principali compiti e ambiti di attività della National Security Agency, l ente che negli Stati Uniti si occupa di tenere sotto controllo le comunicazioni digitali a livello mondiale, con particolare attenzione a sospetti terroristi e personaggi politici internazionali di rilievo per quanto riguarda possibili minacce alla sicurezza nazionale. Peccato che, secondo quanto recentemente rivelato al New York Daily News, gli analisti abbiano utilizzato gli strumenti e le professionalità dei loro uffici per spiare anche coniugi, amanti e altri soggetti che non rientravano in nessuna delle categorie di persone legate alla loro attività istituzionale. La rivelazione, basata tra l altro su documenti diffusi proprio dalla Nsa e destinati alla Commissione presidenziale di supervisione dell intelligence, è di quelle destinate a fare discutere, e neanche poco. Nonostante i vari omissis, dalle trascrizioni emerge infatti in parecchi casi l uso personale delle risorse dell Agenzia. Interesse privato in atto pubblico insomma. E che la Nsa stessa abbia scelto la notte di Natale per diffondere la notizia, onde minimizzarne l impatto mediatico, la dice lunga sulla consistenza delle rivelazioni e sull imbarazzo che ne è derivato. Una situazione che alcuni hanno giustamente definito come onda lunga dell effetto Snowden, l ex analista che ha reso note numerose informazioni sui sistemi massivi di sorveglianza da arte dell Nsa, che secondo quanto si è appreso ha raccolto e analizzato un numero impressionante di dati personali scrive Alessandro Bordini su Qn News) senza concentrarsi su bersagli a rischio, ma attingendo più dati possibili anche da cittadini comuni, ambasciatori, primi ministri di altre nazioni e via dicendo, causando non poco imbarazzo all'nsa e all'amministrazione USA in genere. Ed è proprio in risposta alle sempre più pressanti richieste ufficiali di spiegazioni e chiarimenti di persone e associazioni di tutela dei diritti civili che sono venute fuori le recenti ammissioni sull uso improprio degli strumenti di intercettazione e spionaggio. Risposte che la Nsa era legalmente obbligata a fornire, ma che come si è visto ha cercato il più possibile di minimizzare. Vero è che dai documenti pubblicati emerge quello che un po tutti già sospettavano, cioè che i potenti mezzi tecnologici a disposizione degli analisti non sono stati utilizzati solo per la lotta al terrorismo, ma anche per questioni personali. A poco sembra dunque essere valso il tanto sbandierato sistema di controllo e sicurezza interno che la Nsa sostiene di mettere in pratica su informazioni e uso degli strumenti dell agenzia. Casi isolati? Forse, ma il fatto che al fenomeno conclude Bordini - fra le mura della NSA, fosse dato il nomignolo di "loveint" (intelligence amorosa) la dice lunga sulla potenziale diffusione del fenomeno.

8 8 Da Roma e dal Lazio I TITOLARI DELL INDAGINE SULLA SCOMPARSA DELLA CITTADINA VATICANA HANNO DECISO DI NON SENTIRE L EX LUPO GRIGIO Delitto Orlandi: Agca spedito ad Instabul Perplesso Pietro, fratello di Emanuela: Perché non ascoltarlo? Alì Agca, autore dell attentato a Giovanni Paolo II, che nei giorni scorsi è entrato clandestinamente in Italia dove ha visitato la tomba di Wojtyla, è stato espulso dalla Penisola. Detenuto nel centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, Agca è decollato ieri sul volo di linea Az702 alle 21 e 40 dall aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino e diretto ad Instabul. Dalle verifiche era infatti emerso che l ex terrorista non aveva alcun visto di ingresso in Italia sul passaporto, cosa invece prevista negli accordi con la Turchia. Niente da fare per i familiari di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana, che sparì in circostanze misteriose il 22 giugno 1983 all età di 15 anni. Ieri infatti i legali di famiglia, gli avvocati Massimo Krogh e Nicoletta Piergentili, avevano depositato presso la Procura di Roma un istanza con la quale chiedevano che l ex lupo grigio non fosse espulso, ma fosse trattenuto in Italia per essere ascoltato sulla scomparsa di Emanuela, visto che Agca ha sempre sostenuto di sapere dove si trova la cittadina vaticana. La Procura di Roma, però, ha ritenuto di non sentire Agca perché i magistrati sostengono che non esista alcun bisogno di ascoltarlo nuovamente in quanto negli anni ha fornito decine di testimonianze al riguardo in pubblico e nel corso di processi e non è considerato attendibile. Questa fretta nel volerlo espellere è allucinante, non la comprendo. Tanto più che c è un inchiesta aperta con un indagato. E lo sfogo di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, Affaritaliani.it. Ora c è qui l elemento chiave di tutta la storia e lo si espelle in fretta e furia?, ha fatto notare Orlandi, che poi si è chiesto: Hanno ascoltato tante altre persone, perché non ascoltare Ali Agca che con la scomparsa di Emanuela è legato sin dall inizio?. Meravigliato, Orlandi ha ricordato che Agca è in qualche modo collegato alla scomparsa di mia sorella, mi sembra evidente. Ci sono dichiarazioni ben precise su questo punto, anche da parte dell indagato Marco Fassoni Accetti, che ha più volte tirato in ballo direttamente Agca dicendo che mia sorella fu sequestrata per indurre lo stesso Agca a ritrattare le accuse ai bulgari come mandanti. Intanto proseguono le indagini per verificare come l ex lupo grigio sia entrato nel nostro Paese. Agca sarebbe entrato insieme ad altre persone, delle quali non si conoscerebbe l identità, partendo dalla Turchia, attraversando la Serbia e passando dal confine con l Austria in macchina. Sono in corso accertamenti per stabilire come sia riuscito ad aggirare i controlli e se sia stato aiutato da qualcuno. G.S. CASALOTTI Le feste di Natale? Con i rifiuti in casa Un disservizio dietro l altro. A pochi giorni dall avvio della raccolta differenziata porta a porta, proseguono le lamentale dei residenti della zona di Casalotti, a Roma. Un disagio che ha raggiunto il culmine negli ultimi cinque giorni. Abbiamo passato le feste con i rifiuti in casa e sotto i condomini, denuncia un residente di via Casalotto Nuovo a Roma Today, che poi rivela: I cassonetti non vengono svuotati regolarmente in base al calendario che ci è stato consegnato. Si riempiono subito e il risultato è sempre lo stesso: rifiuti ammassati per le strade, attorno ai contenitori proprio sotto le nostre finestre. Quando salta la raccolta della carta - fa notare - possiamo anche aspettare dal momento che non puzza e che possiamo conservarla in casa. Ma quando a saltare il giro è l umido o l indifferenziato diventa un problema. I residenti sono costretti a fermare i camion di Ama, pur di fare ritirare i rifiuti. Ma quando l immondizia si è accumulata da qualche giorno, i cittadini prendono la macchina e si recano a buttarla negli altri quartieri, dove la raccolta differenziata non è ancora stata avviata. L organico l altro giorno - racconta il cittadino che vive in via Casalotto Nuovo - è stato ritirato perché in due persone nella mia via si sono messi a fermare il camion. E così ho dovuto fare io per la plastica. Eppure qualche giorno fa l assessore comunale all Ambiente, Estella Marino, aveva assicurato che la situazione era sotto controllo. Il piano che Ama ha predisposto su richiesta di Roma Capitale si sta dimostrando efficace - aveva detto ma non sono la prima a non abbassare la guardia. Non permetteremo che situazioni come quella del passato si ripetano più. Resterà agli arresti domiciliari Marco Di Muro, il barista di Formello accusato dalla procura di Civitavecchia di omicidio volontario in relazione alla morte della fidanzata sedicenne Federica Mangiapelo. Lo ha deciso il tribunale del Riesame respingendo il ricorso presentato dai legali del ragazzo, gli avvocati Cesare Gai e Massimo Sciortino. I difensori decideranno ora, appena saranno depositate le motivazioni, se presentare ricorso in Cassazione. Confermato così il provvedimento restrittivo emesso dal gip di Civitavecchia ed eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia presso la caserma dei carabinieri della compagnia LA RAGAZZA DEL LAGO Caso Mangiapelo, Di Muro resta ai domiciliari Roma Cassia. La ragazza, originaria di Alatri (Fr), fu trovata priva di vita sulla sponda del lago di Bracciano la notte di Halloween, tra il 31 ottobre e il primo novembre Federica, quella sera era uscita con il suo fidanzato e non aveva fatto più ritorno a casa. Dopo una serie di perizie disposte dalla procura di Civitavecchia in sede di incidente probatorio, è emerso che la ragazzina sarebbe stata annegata nelle acque del lago. A prova di questa tesi ci sarebbe il ritrovamento di tracce di alghe nel sangue di Federica. Di Muro disse di averla vista l ultima volta alle tre di notte, dopo una lite. Nel corpo della ragazza non era stata trovata traccia di abuso d alcool. CAPODANNO Un sequestro da botto Blitz dei carabinieri a Roma. Oltre 900 kg di botti illegali tra fuochi, petardi e fontane varie, che sarebbero finiti sul mercato in vista dell ultimo dell anno, sono stati sequestrati perché detenuti abusivamente e in locali non idonei al loro stoccaggio. La prima persona a finire nei guai è stato un 72enne, titolare di un negozio di giocattoli di via Portuense, al cui interno i militari della stazione Roma Porta Portese e del nucleo operativo della compagnia Roma Trastevere hanno scoperto 700 Kg di artifici pirici di IV e V categoria che deteneva senza alcuna autorizzazione, mettendo a serio rischio la sua incolumità e quella degli avventori del negozio. L'uomo è stato così denunciato con l'accusa di detenzione e vendita abusiva di materiale pirico. Gli stessi militari, sempre nel pomeriggio di domenica, hanno sequestrato altri 200 kg di botti di IV e V categoria stoccati abusivamente in un altro negozio di giocattoli in via Enrico Fermi. Anche in questo caso è stato denunciato il titolare dell'attività, un romano di 50 anni, già in precedenza denunciato per lo stesso motivo. I carabinieri della Compagnia Roma Trastevere hanno inoltre denunciato una cinese di 29 anni, commessa in un negozio di casalinghi di via della Pisana, dopo essere stata sorpresa a vendere a un ragazzino di età inferiore ai 14 anni un botto rientrante nella II categoria contenente polvere pirica per complessivi 37 grammi.

9 9 Dall Italia MILANO MARTINA LEVATO A MAGGIO ERA STATA DENUNCIATA PER AVER TENTATO DI EVIRARE UN ALTRO UOMO Prima la trappola, poi l aggressione con l acido La vittima, un 22enne aveva un appuntamento con i due aggressori, che gli hanno gettato addosso la sostanza corrosiva procurandogli diverse ustioni. Ad agire una sua ex e il nuovo compagno Una ritorsione nei confronti dell'ex fidanzato del liceo, colpevole di averla infastidita su Facebook. Sarebbe questo il movente che ha spinto Martina Levato, 23enne studentessa alla Bocconi, ad aggredire il 22enne Pietro Barbini, lanciandogli addosso dell'acido. La giovane ha agito insieme al suo nuovo compagno, Alexander Boettcher di 30 anni, il quale lavora in Borsa per una società immobiliare. L aggressione è avvenuta domenica, intorno alle in via Giulio Carcano a Milano, nella zona sud est della città. Al ragazzo era stata tesa una trappola, con la scusa della consegna di un pacco. Il 22enne si è presentato all'appuntamento con il padre, ma ha trovato la 23enne che lo ha aggredito con un secchio contenente liquido acido e l uomo che ha cercato di colpirlo con un martello. Provvidenziale è stato l'intervento del padre della vittima, che è riuscito a bloccare il 30enne mentre la giovane si dava alla fuga. Il ragazzo è stato colpito dall'acido al viso, all'addome e agli arti inferiori, riportando ustioni che non sarebbero gravi. I soccorritori del 118 lo hanno subito trasferito all'ospedale Niguarda in codice giallo, dove è stato è stato ricoverato con un prognosi di 60 giorni per ustioni di terzo grado in particolare al volto e stamani sarà operato ad un occhio, ma non è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato, che dapprima hanno arrestato Alexander Boettcher e successivamente anche la donna. La Levato è stata fatti riconosciuta dal padre di Barbini mentre si aggirava per i corridoi della Questura in seguito all'arresto di Boettcher, e ulteriori riscontri sono arrivati dal racconto della vittima e dall'analisi degli sms memorizzati nel suo telefono cellulare. Per entrambi il giudice ha convalidato l'arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere. Secondo quanto emerso il movente dell'aggressione sarebbe una ritorsione di Martina Levato nei confronti dell'ex fidanzato ai tempi del liceo, colpevole di averla infastidita con sms e messaggi su Facebook. Durante l'udienza di convalida dell'arresto la Levato ha ammesso di aver gettato l'acido addosso a Barbini cercando però di scagionare l'attuale fidanzato che, secondo la sua versione, non era consapevole delle sue intenzioni. Non avrebbe fornito invece spiegazioni sulle telefonate al giovane, che vive a Boston, tornato a Milano nei giorni scorsi per trascorrere le vacanze di Natale insieme alla famiglia. Boettcher, arrestato dalla polizia subito dopo l'aggressione, si è invece avvalso della facoltà di non rispondere. È proprio nella casa presa in affitto dall uomo, nato in Germania ma residente da anni a Milano, però che è stato invece trovato l acido. Rinvenuti inoltre nell abitazione di Boettcher che è sposato con un'altra donna, ma ha una relazione con la Levato (e a quanto pare anche con altre ragazze), un bisturi e cloroformio. Agli investigatori che gli hanno chiesto a che cosa gli servisse, Boettcher avrebbe risposto che utilizzava il bisturi per incidere il suo nome sul corpo delle ragazze che lo desideravano. Tanto che la Levato ha sul viso una piccola cicatrice a forma di A, che si è lasciata incidere come gesto di eterna dedizione nei confronti dell'uomo. Ma non è finita: secondo quanto emerso la Levato era già stata denunciata a maggio da un altro uomo, che aveva avuto con lei una relazione al termine della quale la giovane aveva tentato di evirarlo. Chantal Capasso VIOLENZE IN FAMIGLIA, TRE EPISODI A CERIGNOLA Tenta di abusare di una donna: arrestato Il rumeno ha cercato di approfittare della moglie di un coinquilino. Sempre per maltrattamenti in famiglia sono finiti in manette due giovani del comune foggiano: pretendevano soldi dai genitori Teneva chiusa in casa, sotto la minaccia di un coltello, la compagna e la figlia del suo coinquilino di appena quattro anni. È accaduto l altra notte a Cerignola (Foggia), dove i carabinieri, hanno arrestato Bogdan Mitica Salgu, un cittadino rumeno di 37 anni con l'accusa di violenza sessuale. Al 112 è giunta una richiesta da parte di un cittadino rumeno che chiedeva aiuto presso il proprio domicilio, dove un suo connazionale teneva sotto staggio la sua compagna e la bambina. I militari sono intervenuti e hanno sorpreso l'uomo che, armato di un grosso coltello, minacciava una donna con una bambina tra le braccia, e sono riusciti a disarmarlo e immobilizzandolo. Secondo le indagini, Salgu dopo avere offerto ospitalità ai due suoi connazionali, approfittando dell'assenza del marito, aveva preteso dalla donna dei rapporti sessuali. L'uomo, già nei giorni addietro, in preda ai fumi dell'alcol, aveva minacciato la vittima, tentando di abusare di lei. Il rumeno finito in manette, di fatto domiciliato a Cerignola, già noto alle forze di Polizia per tentata violenza sessuale, è stato trasferito alla casa circondariale di Foggia. Ma non è l unico caso di violenza in famiglia accaduto a Cerignola nel fine settimana, dove in manette sono finiti anche un 22enne un 28enne del posto: entrambi sono stati trasferiti in carcere. Nel primo caso il giovane, Antonio Casale, già noto alle forze di polizia, per i reati di tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia, ha minacciato e percosso la madre perché gli consegnasse dei soldi. I carabinieri sono intervenuto dopo l allarme della donna. Il 22enne in preda all ira aveva già distrutto suppellettili e danneggiato diversi mobili in casa, arrivando addirittura a spaccare una bottiglia di vetro sul corpo della madre, che però fortunatamente non ha riportato ferite gravi. Secondo quanto raccontato dai militari anche in passato la vittima era stata costretta a ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso. Da quanto trapelato il giovane, abitualmente dedito al consumo di bevande alcoliche, negli ultimi mesi aveva più volte minacciato e picchiato la madre e la sorella, costringendole a richiedere l intervento delle forze dell ordine. Sono state le violenze e i continui maltrattamenti sui genitori a portare all arresto anche del 28enne Vincenzo Totaro, pregiudicato del posto. Anche in questo caso il figlio pretendeva dalla madre 100 euro per l acquisto di sostanze stupefacenti. Nonostante l intervento del padre in difesa della moglie, il 28enne aveva continuato a picchiarla, cercando addirittura di strangolarla. Totaro, a causa del suo continuo bisogno di droga, più volte si era scagliato con violenza contro i genitori: alcuni giorni fa in preda a un raptus aveva distrutto e lanciato dal balcone degli elettrodomestici. La mamma, a causa delle violenze del 28enne, è stata anche costretta a rivolgersi al pronto soccorso dell ospedale di Cerignola, mentendo per non compromettere la situazione del figlio. Barbara Fruch FIRENZE Costringe la sorella a elemosinare: in manette Approfittava della cinquantenne con problemi psichici, facendola medicare e estorcendole denaro Avrebbe gettato sua sorella par strada: costringendola la sorella e estorcendole poi il denaro delle elemosine. Non solo: l avrebbe anche perseguitata arrivando a portarle via la spesa appena fatta e i mobili di casa. È con l accusa di stalking ed estorsione continuata e aggravata che è finita in manette una donna di 64 anni, originaria di Grosseto ma residente a Firenze, in esecuzione di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Anna Liguori. La donna che in passato era stata amministratore di sostegno della sorella cinquantenne affetta da problemi psichici, era stata privata dell incarico da alcuni anni, dopo aver subito una condanna per sfruttamento nei suoi confronti. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, coordinate dal pm Eligio Paolini, la costringeva ogni giorno a chiedere l elemosina sui bus. Tesi confermata anche da molti passeggeri degli autobus fiorentini, sentiti dagli investigatori, che hanno dichiarato di aver incontrato la cinquantenne mentre chiedeva denaro a bordo dei mezzi, e di aver pensato che si trattasse di una clochard. In realtà era solamente una vittima dei maltrattamenti della sorella, che in alcuni casi sarebbe arrivata a picchiarla, privandola di tutto e costringendola a vivere in precarie condizioni igienico sanitarie. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si presentava a casa sua e le portava via anche la spesa appena fatta al supermercato, i mobili e perfino i suoi abiti.

10 10 MACERATA LA FEMMINA ERA STATA LIBERATA DA UN GRUPPO DI ATTIVISTI Dall Italia Blitz animalista: ippopotamo muore contro un auto L'esemplare di otto anni, impaurito, è scappato in strada ed è stato investito Nello schianto due ragazzi sono rimasti lievemente feriti, ora indaga la polstrada Un giovane è stato ferito durante un incidente con la sua auto e un ippopotamo, che a sua volta è morto subito dopo l impatto. E' successo ieri sera alle 22,30 a Macerata Il giovane è originario di Montecassino, ha 25 anni e il tragico incidente è avvenuto a Villa Potenza di Macerata, dove si trovava accampato il circo Orfei. L ippopotamo fuggito dal circo era una femmina di 8 anni, Aisha, e pesava 15 quintali: l animale a quanto pare era stato liberato assieme ad altri animali mentre nel circo era in corso un blitz animalista. Dalle dichiarazioni dei responsabile del circo, Daviso Montemagno è emerso che al centro fiere di Villa Potenza, alla periferia di Macerata, nelle Marche, ha fatto irruzione un gruppo di animalisti che avrebbe aperto le gabbie di diversi animali, convinti che non debbano essere rinchiusi e soffrire dietro le sbarre o utilizzati negli spettacoli. «Le recinzioni sono state divelte e sono scappati cavalli, zebre, struzzi e l'ippopotamo Aisha» dice Montemagno che ha presentato denuncia in questura. «Sono anni che viviamo nel terrore - aggiunge - non è la prima volta che succede, un episodio analogo è accaduto a Cesena, mentre a Nuoro ci sono addirittura saltati addosso un gruppo di ragazzi con il chiaro intento di picchiarci. A Macerata non erano mai successe cose del genere». Ieri sera l'ippopotamo, a gran velocità, è corso verso la strada principale e ha superato la prima arteria, poi si è diretto verso la strada per Montecassiano, qui è stato travolto da un'auto in transito, una Polo, che all improvviso se l'è trovato di fronte. Impossibile evitarlo, lo schianto è stato violentissimo. Uno spavento terribile per i passeggeri - due amici di 25 anni - catapultati improvvisamente fuori dalla vettura. L'animale, Aisha, una femmina di 8 anni, peso 15 quintali, nell impatto è stato colpito alla testa morendo sul colpo. Il conducente e il passeggero dell'auto sono rimasti feriti, in maniera non grave. L'aut, invece, è distrutta. Una squadra dei vigili del fuoco di Macerata che passava sul posto per dirigersi verso un altro intervento, si è immediatamente fermata e si è trovata di fronte alla scena dell'incidente con diverse persone del circo che correvano dietro agli animali liberati nel tentativo di ricondurli nelle gabbie. Sul posto i sanitari del 118, i carabinieri, la polizia stradale di Porto Recanati, che ha rilevato l'incidente, e i vigili del fuoco di Macerata. Le indagini sull'attacco animalista sono state affidate alla Polizia della Questura di Macerata. Gli altri animali liberati sono stati tutti recuperati. Sui camion del circo sono comparse le scritte «Animali liberi» e «Aguzzini». Il fatto è accaduto mentre era in corso lo spettacolo con le tigri, che è stato fermato. Il personale del circo è corso fuori nel tentativo di ricondurre nelle gabbie gli animali liberati. Sono stati tutti localizzati tranne l'ippopotamo che, spaventato, è corso verso la morte. La Forestale, sul posto, ha riferito che il circo ha i documenti in regola per tenere e utilizzare gli animali negli spettacoli. Chantal Capasso Contro i nomadi, new jersey cemento. È la decisione presa dall amministrazione comunale di Mirano per combattere il problema del continui vivai di caravan che stanziavano allo stadio della città di 27mila anime in provincia di Venezia. La disposizione è arrivata in seguito alle numerose proteste dei residenti e di chi frequentava la zona, stanchi della sporcizia che i nomadi lasciavano nel parcheggio. Come riporta il sito La Nuova Venezia nei giorni prima di Natale è stata messa una fila di barriere, 200 metri lineari dei cosiddetti new jersey, solitamente utilizzati per i cantieri stradali e chiudere così il parcheggio. Non si possono spostare come le transenne, sostituiscono gli archi metallici divelti in precedenza, e impediscono ai mezzi con sagoma superiore a quella di un auto di parcheggiare davanti allo stadio. Le vetture, invece, potranno continuare a farlo: entrando attraverso i due portali in ferro. Il tutto ovviamente è costato all amministrazione (o meglio agli italiani) ottomila euro. Soldi pubblici spesi per arginare in problema divenuto ormai insostenibile. Nonostante un ordinanza che da anni vieta lo stazionamento su tutto il territorio comunale, l area, destinata a manifestazioni e sagre durante la stagione estiva, diventava infatti nei mesi invernali un vero e proprio campo nomadi improvvisato, con una carovana di camper. Una situazione che aveva provocato forti MIRANO IL CAMPO ABUSIVO Stadio recintato con new jersey per allontanate i nomadi Dopo le numerose proteste dei cittadini, stanchi del degrado della zona, l amministrazione, spendendo 8mila euro, ha delimitato il parcheggio con i blocchi utilizzati per i cantieri stradali polemiche con cittadini che erano arrivati a denunciare (e fotografare) sporcizia, aiuole utilizzate come gabinetti, e carenza di igiene in tutto il quartiere, tra l altro continuamente frequentata da giovani per la presenza delle scuole e degli impianti sportivi. Il comune aveva provato in ogni modo ad allontanare i non voluti ospiti che però, furbescamente, non stanziavano continuativamente nel parcheggio. Ora la soluzione che, comunque, non è definitiva: ogni qual volta si terranno grandi manifestazioni, infatti, i blocchi potranno essere rimossi per consentire così la giusta organizzazione e la partecipazione all evento. Miriana Markovic GIALLO A GENOVA Bambino in coma: mistero sulle cause Secondo i genitori sarebbe caduto dal divano, ma c è l ombra dei maltrattamenti in famiglia Giallo a Genova, dove un bambino di due mesi è stato trasportato d urgenza all ospedale Gaslini in condizioni gravissime. Il neonato, rianimato sul posto dai medici del 118, aveva problemi respiratori, segni di numerose ecchimosi sul volto e di un brutto colpo rimediato alla testa. A lanciare l allarme, sabato notte, sono stati i genitori del piccolo, papà 20enne e mamma 18enne, residenti a Pegli, in via Rizzo. I due sono stati a lungo sentita dai militari come persone informate sui fatti e hanno ribadito che il loro bambino è caduto dal divano. Inoltre avrebbero detto agli inquirenti di aver somministrato al piccolo un antipiretico. Il sospetto però è quello di maltrattamenti in famiglia. Sull accaduto i carabinieri hanno aperto un indagine. I genitori del piccolo non risultano comunque indagati. Il bambino al quale i sanitari del 118 hanno salvato la vita, è ora ricoverato nel reparto di rianimazione in prognosi riservata. Nelle prossime ore il pubblico ministero, Marcello Maresca, deciderà se far effettuare una visita medico-legale. C.B. Possibile svolta nelle indagini sull'uccisione di Gaia Molinari, la 29enne piacentina trovata morta il giorno di Natale a Jericoacoara, paradiso balneare nel nord-est del Brasile. La polizia ha infatti arrestato Miriam Franca, l'amica di Rio de Janeiro conosciuta da Gaia in un ostello di Fortaleza e con cui aveva viaggiato sino a Jericoacoara. A riferirlo il quotidiano Diario do Nordeste, citando la polizia dello Stato di Ceara, dove è stato ritrovato il cadavere. La giovane brasiliana, si spiega, è stata fermata dopo essersi contraddetta nel corso degli interrogatori. Le autorità, IL DELITTO IN SPIAGGIA Omicidio di Gaia Molinari, arrestata l amica brasiliana Miriam Franca, conosciuta in un ostello di Fortaleza, è considerata sospetta : la sua versione presenta contraddizioni precisano le fonti, intendono compiere delle verifiche, vogliono vedere più chiaro quanto da lei riferito. La França è ritenuta dunque dagli inquirenti o direttamente responsabile dell omicidio oppure coinvolta in modo sostanziale. In attesa di ulteriori riscontri, comprese le analisi del dna, l arresto potrà essere prorogato sino ad un massimo di un mese. Inizialmente per l'omicidio erano stati fermati due brasiliani, rilasciati poco dopo. Intanto per quanto riguarda il rientro della salma è stato precisato che il corpo di Gaia sarà cremato nella città brasiliana di Fortaleza e, successivamente, spedito in Italia, non appena rilasciato dalle autorità del Paese sudamericano. Gaia era stata trovata morta con addosso il bikini e uno zaino con una copia del passaporto e gomme da masticare. Aveva il volto tumefatto, probabilmente colpito con una pietra, e lividi su viso, collo e gambe. L'autopsia ha indicato la causa del decesso in asfissia da strangolamento, ma la giovane aveva anche segni di corda sulle mani e probabilmente è stata legata.

11 11 Società CONCERTI IN TUTTE LE PIAZZE ITALIANE PER LA NOTTE DI SAN SILVESTRO, DAL NORD AL SUD IL DIVERTIMENTO È ASSICURATO Salutare l anno vecchio a suon di musica A Roma i Subsonica, Renzo Arbore e non solo, Firenze ospita Mario Biondi, Elio e le storie tese a Milano e Simone Cristicchi a Catania di Chantal Capasso Come da tradizione le piazze delle città italiane a fine anno ospitano cantanti e soubrette per saluatre l anno vecchio ed inaugurare quello nuovo. Ed ecco che i big della musica italiana nella notte di San Silvestro accompagneranno i loro fan verso il Da nord a sud, queste tutte le proposte più allettanti per trascorrere insieme la magica notte di Capodanno, nonostante le previsioni meteo mettano tutti in allerta, visto l ondata di gelo in arrivo. Basterà un cappellino sciarpa e tanto entusiasmo per riscaldare l atmosfera. A Roma sono diverse le piazze che offriranno lo spettacolo di fine anno, i Fori Imperiali, Piazza del Popolo, Piazza del Quirinale, Piazza di Spagna, Piazza Navona e Piazza Venezia. Al Circo Massimo si esibiranno dalle 21,30 in poi, il cantautore Alessandro Mannarino e seguirà un live dei Subsonica. Un evento che si concluderà con il dj set di Daddy G, meglio noto come Grantley Grant Marshall dei Massive Attack. Nella capitale Renzo Arbore festeggerà con un evento live all Auditorium Parco della Musica: Più che un concerto sarà una grande festa ha spiegato l ultimo giorno del 2014, ma soprattutto l inizio del 2015, vuole essere anche un mio omaggio a Roma e ai romani, persone che apprezzano il mio modo di essere. Sempre a Roma, il Pala Eventi in Viale Tor di Quinto offre un Capodanno più movimentato con Emis Killa: Vi aspetto per festeggiare insieme il capodanno a Roma con l ultimo live dell anno. Impossibile mancare, questo l invito lanciato dal rapper sulla sua pagina Facebook. Elio e Le Storie Tese sarà a Milano in Piazza Duomo, per un concerto organizzato dal Comune. A Torino Piazza San Carlo ospiterà un concerto dedicato alla musica dance degli ultimi 85 anni. A Bologna sul balcone del Palazzo D'Accursio si esibiranno gli M+Aun giovane gruppo italiano che fa musica elettronica e poi alla fine il tradizionale rogo del Vecchione. Infine a Cagliari c'è l'imbarazzo della scelta tra le varie piazze del centro storico e poi al Castello uno straordinario spettacolo da non perdere con musica e gioco di luci. Poi c è Rimini, con il suo Capodanno più lungo del mondo : 150 eventi sparsi tra la spiaggia e il lungo mare, fino ad arrivare al Centro Storico. Ma il cuore pulsante della festa saranno loro: Fabi, Gazzè e Silvestri, che brinderanno insieme ai loro fan sul palco di piazzale Fellini In attesa del suo Vivavoce Tour Francesco De Gregori sarà il protagonista del Capodanno di Cosenza (in piazza Dei Bruzi), per un concerto gratuito seguito dal dj set di Mike Joyce, mentre a Catania (in piazza Duomo) Antonella Ruggiero, Paola Turci, Simone Cristicchi e Ivan Cattaneo dalle 23 in poi renderanno omaggio al grande Lucio Dalla con il concerto Caro amico ti scrivo. Mentre Enrico Ruggeri sarà la star dell evento Baci e abbracci a mezzanotte, dalle a Modena (piazza Grande). Il concertone di Firenze, si svolgerà alle Cascine con Mario Biondi e a Venezia presso il Teatro La Fenice, sarà di scena il Concerto di Capodanno diretto dal maestro Daniel Harding e Piazza San Marco sarà lo scenario di uno splendido spettacolo pirotecnico. A Genova ci saranno diverse piazze ad allietare l'arrivo del nuovo anno, in Piazza Ferrari ci sarà quello principale, poi la discoteca all'aperto organizzata nel Porto Antico e poi il tradizionale concerto al Teatro Carlo Felice. Spostandoci più a sud, in Piazza del Plebiscito a Napoli, appuntamento con il Gigi D Alessio and friends, evento che andrà in onda su Canale 5 e che vedrà la partecipazione di tanti ospiti come Anna Tatangelo, i Dear Jack, Enzo Avitabile, Francesco Renga, Fedez, Valerio Scanu, Biagio Izzo e tanti altri. Ma in programma c è anche qualche sorpresa da parte di altri big. Gli amanti di Vinicio Capossela, invece, potranno incontrarlo a Bari, in Piazza Prefettura (ma il suo pubblico nordico potrà festeggiare anticipatamente con lui a Cesena, il 29 dicembre, con un concerto al Fuori Orario). A Salerno si festeggia in compagnia di altri due artisti amati dal pubblico: Emma Marrone e Rocco Huntanime faranno la serata con la loro voce in piazza Amendola, mentre per gli abitanti di Castelsardo (Sassari), il Capodanno è rock con i Litfiba. A Palermo lo spettacolo si svolgerà in Piazza Politeama e sul palco saliranno Antonella Lo Coco direttamente da X Factor e Daria Biancardi, a condurre la serata ci sarà la simpaticissima Teresa Mannino. UNA RICERCA AMERICANA HA SVELATO CHE IL RESVERATROLO, MOLECOLA CONTENUTA NELLA BEVANDA, DONA BENEFICI Un bicchiere di vino rosso manda via lo stress Prodotta dall uva, questa sostanza sarebbe in grado di allungare la vita e calmare il nostro sistema nervoso Già nel 500 a.c. circa Pindaro diceva che Il vino eleva l anima e i pensieri, e le inquietudini si allontanano dal cuore dell uomo. E, a quanto pare non si sbagliava. Ma sicuramente Pindaro non poteva sapere che il vino rosso contiene il resveratrolo, una molecola che ha la capacità di proteggere dallo stress, ma aveva comunque intuito che calma le inquietudini. Il resveratrolo è prodotto da uva, semi di cacao e altre piante in risposta allo stress, come infezioni, siccità e radiazioni ultraviolette ed è ormai di grande interesse della comunità scientifica perché, potenzialmente, sarebbe capace di allungare la vita e proteggere dal diabete i topi obesi. I meccanismi di lunga vita delle molecole di resveratrolo sono stati svelati da un gruppo di ricercatori coordinati da Mathew Sajish dello Scripp Institute, in uno studio pubblicato sulla rivista Nature. Questo composto induce infatti una potente risposta contro lo stress nelle cellule umane, che ha radici molto antiche dal punto di vista dell'evoluzione. In passato ha attirato l'interesse della scienza e del grande pubblico perchè potenzialmente sarebbe in grado di allungare la vita, prevenire il diabete nei topi obesi e aumentare la resistenza. Recentemente i ricercatori ne hanno contestato i benefici per la salute, dato che negli esperimenti si usavano dosi troppo alte. Ma in un recente studio si è visto che il TyrRs o enzima trna sintetasi (un'antica famiglia di enzimi la cui funzione primaria è aiutare a tradurre il materiale genetico in 'edifici' di amminoacidi per costruire le proteine) può muoversi all'interno del nucleo della cellula in condizioni di stress, svolgendo un ruolo protettivo. I ricercatori dello Scripp Institute hanno visto che il resveratrolo sembra avere un'azione molto simile. Così in questo nuovo studio hanno messo TyrRS e resveratrolo insieme, dimostrando che il resveratrolo imita questo enzima e attiva la proteina Parp-1, la maggiore risposta allo stress nonchè fattore di riparazione del dna. ''Sulla base di questi risultati - conclude Sajish - si può pensare che un moderato consumo di un paio di bicchieri di vino rosso dia la quantità di resveratrolo sufficiente per indurre i suoi effetti protettivi''. Elvira Mami I GESTI D AFFETTO ALLONTANEREBBERO IL VIRUS DEL RAFFREDDORE, UNA SCOPERTA DI SHELDON COHEN Abbracciarsi fa bene alla salute Lo studio ha evidenziato che alla percezione di un maggior supporto sociale corrisponde un minor rischio di ammalarsi Gli abbracci fanno bene alla salute, anzi cura il raffreddore. Anche se sembra bizzaro ma Questo è quanto rivelato da uno studio pubblicato su Psychological Science. Gli studiosi, guidati da Sheldon Cohen della Carnagie Mellon University (Pittsburgh, Usa), hanno infatti scoperto che ricevere abbracci riduce il rischio di prendere il raffreddore. Ha spiegato Cohen: Sappiamo che le persone che vivono in contrasto con altre persone sono meno in grado di sconfiggere i virus dell'influenza. Sappiamo anche che le persone che dicono di avere un supporto sociale sono in parte protette dagli effetti dello stress sui problemi psicologici, ad esempio depressione e ansia. 404 adulti sono stati coinvolti nello studio ai quali è stato chiesto loro di compilare un questionario specifico. Il supporto percepito e gli abbracci ricevuti sono invece stati monitorati attraverso interviste telefoniche condotte per 14 pomeriggi consecutivi. In seguito i partecipanti sono stati esposti a un comune virus del raffreddore. E' stato così scoperto che alla percezione di un maggior supporto sociale corrispondeva un minor rischio di prendersi il raffreddore; l'effetto protettivo era associato per un terzo agli abbracci. Nel caso di chi si ammalava, invece, più abbracci e un maggior supporto sociale erano associati a una riduzione dei sintomi del raffreddore. Ciò sottolinea Cohen suggerisce che essere abbracciati da una persona fidata può agire come strumento efficace per trasmettere supporto e che aumentare la frequenza degli abbracci potrebbe essere un modo efficace per ridurre gli effetti dannosi dello stress. Secondo il ricercatore ad entrare in gioco potrebbe essere il contatto fisico in quanto tale o il fatto che l'abbraccio è un gesto che trasmette supporto e intimità. Ch.C.

12 12 Sport ROSSONERI E NERAZZURRI SCATENATI. GALLIANI DOPO CERCI PUNTA OKAKA, THOHIR PRENDE PODOLSKI E CI PROVA PER LAVEZZI Calciomercato, i primi botti sono delle milanesi Il Pocho in rotta con Psg il regalo per Mancini Lazio e Roma a rilento, le mani della Juve su Sneijder di Federico Colosimo Torna il calciomercato tra regali di Natale e botti di fine anno. Il Milan sta per abbracciare Cerci (il suo arrivo è slittato, arriverà in Italia solo il 1 gennaio) mentre l Inter si appresta a dare il benvenuto a Podolski. Sarà l attaccante dell Arsenal il primo rinforzo di gennaio per Mancini. Tutto fatto con gli inglesi, il viaggio del direttore sportivo Ausilio a Londra è andato a buon fine e il tedesco lascerà l Emirates per fare tappa fissa a San Siro. La formula sembra essere quella del prestito fino a giugno. Sei mesi, tanto per iniziare, senza obbligo di riscatto a 7 milioni come voleva invece Wenger. Difficilmente il campione del mondo sarà a disposizione per la sfida del 6 gennaio contro la Juventus, ma potrebbe essere già in tribuna per l occasione. Il tecnico di Jesi è stato accontentato. Aveva chiesto a gran voce un esterno mancino (Cerci) per poter dar finalmente vita al suo Podolski sembra perfetto per giocare a sinistra in questo tipo di modulo, ruolo che ha già ricoperto con i Gunners e la Germania. Ma questi sembrano essere solo i primi colpi grossi delle 2 compagini. Il Milan infatti vuole cedere Pazzini al Parma (dove ritroverebbe Cassano) e puntare dritto su Okaka della Samp. Operazione difficile, ma non impossibile. In alternativa Galliani virerà su Destro. Ma la notizia più suggestiva riguarda ancora i nerazzurri. Il regalo di Thohir per il Mancio ha un cognome preciso: Lavezzi. E il Pocho il vero sogno dell ex manager del Galatasaray. Che ha rotto con il Psg ed è pronto a dire adieu a Parigi. Le trattative di un già difficilissimo rinnovo sono definitivamente saltate e il fuoriclasse ieri non s è presentato all allenamento. Adesso o mai più. L occasione è unica, il momento propizio. Il prezzo del cartellino dell argentino è in picchiata: oggi il calciatore costerebbe non più di 10 milioni di euro. Tanti soldi comunque per le casse del club nerazzurro, che però paradossalmente li investirebbe più adesso che in estate con l incubo delle sanzioni Uefa. L Inter pensa ad un prestito, anche con obbligo di riscatto, che dovrebbe però prevedere cessioni in vista, almeno due a gennaio, e il raggiungimento dei preliminari Podolski di Champions. Il magnate indonesiano non è nuovo a questi colpi: l anno scorso, infatti, di questi tempi, si presentò con Hernanes. Strappato alla Lazio al fotofinish. Milanesi in prima fila dunque, ma in chiave terzo posto anche il Napoli non resta a guardare. Con il presidente De Laurentiis che da tempo ha messo le mani su Gabbiadini ed è pronto a sferrare l attacco decisivo. Mai come quest anno la corsa alla qualificazione per l Europa che più conta è apertissima: e in tanti hanno intenzione di provarci, rinforzando la squadra. La Lazio prima di comprare è costretta a cedere. Con Novaretti vicino al Colo-Colo, Tare continua a seguire Hoedt, giovane difensore dell Az che a giugno si svincolerà a parametro zero. Un occasione low cost, da non farsi sfuggire per il patron Lotito. Un acquisto in prospettiva a basso costo, pieno di ostacoli. Il tecnico della squadra olandese non vuole privarsi del centrale mancino, entusiasta del progetto a tinte bianco e celesti. La Roma vuole cedere Destro, con Sabatini pronto a tuffarsi su Jackson Martinez. Una negoziazione complicata, destinata ad arenarsi. Il Porto chiede 30 milioni di euro per il colombiano. Troppi. E intanto dalla Svezia la clamorosa voce: Ibrahimovic alla Roma da giugno. Ipotesi suggestive ma al momento si tratta di fantamercato. I vertici della Juventus sono a Londra. Casualmente in vacanza, garantiscono. Tant è, hanno approfittato per andare a vedere l incontro di Premier League tra Tottenham e Manchester United (0-0). Lamela da una parte e Mata dall altra sembrano al momento solo sogni. Il profilo migliore è quello di Sneijder, che resta in cima alla lista dei trequartisti, nonostante l olandese non possa essere utilizzato in Champions. Occhio però al gioiello del Palermo, Vazquez. Pandev è conteso tra Toro e Genoa, mentre l Udinese per il momento ha bloccato il trasferimento di Muriel alla Samp perché Ilicic ha declinato l offerta del club friulano. Mercato ancorato per la Fiorentina, che cerca il sostituto ideale di Giuseppe Rossi ancora fermo ai box. Ultima chiamata per i nostri club che sognano in grande ma sono chiamati a fare i conti con le casse vuote del calcio italiano.