IL MELO N 1 del 12 aprile 2016
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- Brigida Carraro
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1 IL MELO N 1 del 12 aprile 2016 Fase fenologica Nella maggior parte dei meleti siamo generalmente tra le fasi di bottoni rosa (fase E 2 secondo Fleckinger) e apertura fiore centrale (fase F secondo Fleckinger), mentre nelle zone più precoci il melo è ormai alla fase di piena fioritura (F 2 di Fleckinger). La Ticchiolatura del melo La ticchiolatura del melo (forma sessuata Venturia inaequalis, forma asessuata Spilocea pomi=fusicladium dendriticum) è la malattia fungina che ogni anno impegna maggiormente nella difesa i melicoltori; nelle stagioni con andamento meteorologico a lei favorevole, come è avvenuto ad esempio nel 2010, nel 2013 e nel 2014, questa malattia può risultare di difficile controllo e causare perdite produttive anche gravi. Il ciclo infettivo inizia in primavera: il melo risulta suscettibile alla malattia fin dalla fase di punte verdi, in presenza di condizioni di temperatura e umidità favorevoli al rilascio nell aria delle ascospore. Il potenziale di inoculo, cioè la quantità di ascospore vitali, dipende dal livello di attacco presente nel frutteto alla fine della stagione precedente e dalle condizioni climatiche che si susseguono fino alla ripresa vegetativa. La pioggia e la luce sono i fattori in grado di influenzare l'emissione delle
2 ascospore, mentre la durata della bagnatura fogliare e valori termici ottimali permettono alle spore di germinare e dare origine alla infezione. La germinazione delle ascospore e, successivamente, dei conidi avviene grazie alla presenza di un velo d'acqua sulla superficie dell'organo vegetale colpito. Difesa La strategia d intervento che offre le maggiori garanzie di successo basa sull utilizzo di prodotti ad azione preventiva, posizionati subito prima di eventuali piogge infettanti, e integrati, in caso di necessità, da trattamenti curativi con prodotti ad azione retroattiva, in grado cioè di bloccare l infezione entro un certo numero di ore dal suo inizio. Più in generale, i tipi di intervento possibili sono tre: Trattamenti preventivi: sono il cardine della strategia di difesa. Devono essere effettuati immediatamente prima di tutte le piogge in assenza di una precedente copertura fitosanitaria, per cui risulta di fondamentale importanza poter disporre di affidabili previsioni meteorologiche. La persistenza di un trattamento fatto con prodotti preventivi dipende dall accrescimento vegetativo e dalla quantità di pioggia caduta dopo il trattamento. Per quanto riguarda lo sviluppo fogliare, solitamente si considera la vegetazione coperta, dal momento del trattamento ed in assenza di piogge, per 4 giorni nelle prime fasi vegetative e fino all approssimarsi della fioritura, per 3 giorni nel periodo di maggior crescita fogliare per tornare nuovamente, avvicinandoci alla fine del periodo delle infezioni primarie, a 4 giorni. Una volta fuori dal periodo delle infezioni primarie, la copertura attribuita ai trattamenti preventivi può variare, in situazioni normali, dalle 2 alle 3 settimane. Forti precipitazioni possono ridurre la persistenza e l efficacia di un trattamento preventivo perché causa del dilavamento parziale o totale dei prodotti mpiegati. Di solito si considera che dopo mm di pioggia (secondo il tipo di prodotto) il trattamento sia stato dilavato. Trattamenti tempestivi: sono degli interventi che vengono fatti nella finestra di germinazione delle ascospore, subito dopo l inizio della pioggia o anche durante la stessa. L obiettivo di è quello di devitalizzare il tubo germinativo prodotto dall ascospora prima che si formi l austorio, cioè l apparato che permette al fungo di penetrare nei tessuti vegetali e iniziare il processo infettivo. La finestra disponibile per effettuare questo tipo
3 di intervento dipende dalle temperature che si registrano dall inizio e durante la pioggia infettante: è calcolata in Gradi- Ora a base 0, dove con tale terminologia si intende la sommatoria delle temperature medie orarie registrate a partire dall inizio della pioggia. Se le temperature medie sono elevate, la finestra sarà più stretta e viceversa: generalmente il trattamento tempestivo è considerato efficace se effettuato entro i 240 GO, con un limite massimo verso i 300 GO. Questo tipo di trattamenti possono rendersi necessari quando non si è potuto intervenire col trattamento preventivo, in condizioni di infezione particolarmente pericolose (legate ad un particolare stadio fenologico, ad un elevato accrescimento vegetativo, ad un notevole volo di ascopore, ecc.) e/o quando i periodi di bagnatura risultano particolarmente e prolungate (oltre ore) e/o in occasione di un forte dilavamento del prodotto preventivo. Trattamenti curativi: si eseguono al termine della pioggia, su piante asciutte o in rapida asciugatura e si rendono necessari qualora non si sia riuscito ad effettuare il trattamento preventivo o tempestivo. Un ulteriore caso in cui questo tipo di trattamenti risulta utile è quando si riscontrano infezioni particolarmente pericolose, valutate come tali secondo quanto indicato dalle classiche tabelle previsionali di Mills o da uno dei sistemi informatizzati di previsione della malattia attualmente disponibili (es. RIM-Pro). I prodotti fitosanitari dotati di azione curativa vanno sempre utilizzati in miscela con un fungicida di contatto, per ridurre i rischi di induzione di fenomeni di resistenza. Prodotti fitosanitari disponibili Di seguito si riportano i principi attivi per la difesa contro la ticchiolatura del melo inseriti nei Disciplinari Regionali di difesa integrata, con alcune indicazioni sulle loro caratteristiche. Viene data anche un indicazione sulla retroattività dei diversi principi attivi, cioè sulla possibilità di effettuare interventi curativi con gli stessi. La retroattività è molto legata alle temperature registrate durante la bagnatura fogliare, che condizionano in modo importante lo sviluppo della
4 malattia; pertanto più che alle ore di retroattività, è meglio anche in questo caso far riferimento ai gradi ora come già precedentemente descritti. Sostanza attiva Gruppo/codice FRAC Caratteristiche del formulato Tipologia di trattamento Retroattività Rischio resistenza Indicazioni FRAC Strategia antiresistenza Prodotti rameici Inorganici / M1 Copertura --- basso Non necessaria Metiram Ditiocarbammati / Propineb M3 Copertura --- basso Non necessaria Fluazinam Dinitroaniline / C5 Copertura Entro 130 ora basso Non necessaria Bicarbonato di potassio Inorganici / NC Copertura --- basso Non necessaria Polisolfuro di calcio Inorganici / M2 Copertura Entro ora basso Non necessaria Ditianon Quinoni / M9 Copertura Entro 240 ora basso Non necessaria Captano Ftalimidi / M4 Copertura --- basso Non necessaria Dodina Guanidine / U12 Citotropico Curativo Entro 200 ora Medio-basso Raccomandata Trifloxystrobin elevato Strobilurine QoI / C3 --- Pyraclostrobyn incrociato Necessaria Boscalid Penthiopyrad SDHI / C2 sistemico --- medio-alto Necessaria Fluopyram sistemico Pyrimethanil Ciprodinil Ciproconazolo Penconazolo Miclobutanil Fenbuconazolo Tetraconazolo Difenoconazolo Anilino-pirimidine / D1 Inibitori della Biosintesi dell Ergosterolo IBE G1 sistemico Curativo Entro 720 ora medio Necessaria Sistemici Curativo Entro 960 ora Medio Necessaria Difesa dalla ticchiolatura del melo in agricoltura biologica Secondo i principi generali dell agricoltura biologica il problema ticchiolatura dovrebbe essere soprattutto affrontato utilizzando le cultivar di melo resistenti a questa malattia, disponibili ormai in buon numero e con caratteristiche agronomiche e qualitative elevate. Qualora ciò non fosse sufficiente, o non fosse attuato, la gamma di principi attivi disponibili per il controllo di questo patogeno è limitata.
5 Come nel caso di altre patologie, di grande importanza risulta l impiego dei sali di rame, usati soprattutto nei trattamenti preventivi a dosaggi variabili tra gli 80 gr/hl di rame metallo dal germogliamento alla fioritura e i gr/hl dopo la stessa e fino alla fine della fase primaria. Nell utilizzare questo elemento, nelle sue diverse formulazioni, bisogna però tenere in debito conto tutte le problematiche a lui correlate: possibile fitotossicità, soprattutto se impiegato su vegetazione bagnata, limitazioni sulle quantità massime di CU metallo/ha, incompatibilità con altri principi attivi, ecc. L altro prodotto disponibile per la difesa contro V. inaequalis in agricoltura biologica è il polisolfuro di calcio, attualmente presente sul mercato con un unico formulato commerciale autorizzato. Questo p.a. può essere impiegato sia negli interventi preventivi ma soprattutto in quelli tempestivi, vista la sua elevata efficacia fino ai limiti più ampi della finestra di germinazione. I dosaggi impiegabili variano dai 2000 gr/hl in pre-fioritura ai 1500 gr/hl dopo la fioritura e fino alla fine delle infezioni primarie; in seguito gli stessi possono essere ridotti ai 1000 gr/hl. Anche per questo prodotto fitosanitario esistono però delle particolari problematiche nell impiego, soprattutto legate alla sua causticità: occorre pertanto prestare particolare attenzione nel suo utilizzo (può risultare fitotossico in presenza di temperature superiori ai 30 C), oltre che lavare bene l attrezzatura dopo l uso, dal momento che tende a rovinare tubi e membrane. Negli ultimi anni sono stati registrati per l impiego su melo contro la ticchiolatura anche alcuni formulati liquidi a base di zolfo adesivato, che in prove effettuate in Trentino hanno mostrato una buona capacità di protezione contro le infezioni primarie di ticchiolatura, soprattutto se impiegati nei trattamenti preventivi. I dosaggi variano tra i ei i ml/hl, in funzione della fase fenologica e della pressione della malattia. Andamento meteorologico Nelle ultime settimane le temperature sono risultate miti, e quindi favorevoli per un regolare risveglio vegetativo delle colture. Localmente è invece risultata carente la risorsa idrica legata alle precipitazioni: dal 15 marzo al 10 aprile solo, ad esempio, 15.6 mm a Caiolo-SO, 15.2 mm a Bergamo, 13.6 mm a Fortunago-PV, 11 mm a Brescia, 5.2 mm a Monzambano-MN. In questo periodo è poi risultato nullo, e lo sarà anche nei prossimi giorni, il rischio di gelate tardive. Per le previsioni meteorologiche più aggiornate fare riferimento al seguente link presente all interno del sito dell ARPA Lombardia: ne/default.aspx A cura del Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con ARPA Lombardia
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