SETTIMANALE DI INFORMAZIONE - DOMENICA 19 FEBBRAIO ANNO N. 6-1,20

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1 SETTIMANALE DI INFORMAZIONE - DOMENICA 19 FEBBRAIO ANNO N. 6-1,20 Sito internet: PDF allʼindirizzo: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nº 46) art. 1, comma 1, MP-NO/AL n. 0556/2011 Importante convegno sabato 11 febbraio alle Nuove Terme Macroaree e tribunali tecnologici alternative alla morte dei minori Nell ex tribunale acquese Una pizzeria e un assicurazione Acqui Terme. Grande successo dellʼincontro svoltosi, sabato 11 febbraio, a partire dalle ore 9 allʼhotel Nuove Terme, impeccabilmente organizzato dal Consiglio dellʼordine degli avvocati di Acqui Terme con il patrocinio dellʼunione Regionale degli Ordini Forensi del Piemonte e Valle dʼaosta, sul tema: Le alternative alla morte dei Tribunali Minori: Macroaree e Tribunali Tecnologici in ambito regionale - come assicurare una Giustizia efficiente, specializzata e veloce, equamente distribuita sul territorio. Nella sala Belle Epoque, gremita in ogni ordine di posti, erano presenti numerosi addetti ai lavori e dipendenti del tribunale e della procura, nonché figure preminenti del mondo giudiziario e politico-istituzionale regionale e locale: il dott. Mario Barbuto, presidente della Corte dʼappello di Torino, il dott. Giovanni Soave, presidente del Tribunale di Acqui Terme. red.acq. continua alla pagina 2 Acqui Terme. Lʼimmobile dellʼex tribunale, ora Condominio Saracco, limitatamente al piano terra, sarebbe destinato a diventare pubblico esercizio nel settore ristorante-pizzeria. Ormai non fa più parte del patrimonio comunale essendo stato acquistato per 760 mila euro dalla società Vecchio Borgo, che già gestisce una struttura della ristorazione in piazza della Bollente. La valutazione inerente il lotto n.1, di circa 500 metri quadrati, deriva da una perizia asseverata dallʼingegner Antonio Oddone. Unʼaltra parte dellʼimmobile, porzione denominata lotto 5, situata al primo piano, con vista in corso Italia, Piazzetta ex Pretura e via alla Bollente, è stata acquistata da Filippo Nobile (Reale Mutua) per 520 mila euro. Più precisamente si tratta della porzione dʼangolo confinante con la scala sulla Piazzetta ex Uffici della Procura prospiciente corso Italia. Per lʼimmobile ex tribunale, con accordi preliminari, sarebbero in fase di avanzata trattativa le vendite di altri due lotti: uno comprendente due vani, avambagno, bagno, tre finestre che si affacciano su via alla Bollente, prezzo di acquisto 130 mila euro ed altri due, sempre in posizione di prestigio. Lʼalienazione dei beni del Comune viene eseguita dallʼavim, una società a responsabilità limitata e capitale interamente pubblico sottoscritto dal Comune, costituita con rogito notarile il 4 dicembre C.R. continua alla pagina 2 Una precisazione Fine della polemica Dietro la scena degli eventi ufficiali Grazie alle richieste acquesi Danilo Rapetti sosterrà Enrico Bertero Gallizzi appoggerà Galeazzo Acqui Doc esiste e Bosio sorprenderà Ripristino corse dell Arfea Acqui Terme. Ci scrive Danilo Rapetti, sindaco di Acqui Terme: «Carissimo Direttore, alcuni acquesi, durante la settimana appena trascorsa, avendo letto la mia intervista sulla situazione politica locale in vista delle prossime elezioni amministrative, mi hanno chiesto se la mia intenzione fosse o no quella di appoggiare lʼattuale vicesindaco. Ritengo opportuno, allora, chiederle poche righe di spazio per meglio precisare che anche se non prenderò parte attiva alla competizione elettorale e non mi candiderò nelle liste come consigliere comunale, considerando chiusa la mia esperienza a Palazzo Levi dopo diciassette anni di servizio come assessore e come sindaco, tuttavia il mio appoggio va allʼamico Enrico Bertero, che sosterrò nella sua corsa elettorale dallʼesterno. Enrico è un mio assessore ed è il mio vice, è naturale che la sua candidatura si collochi in una ottica di continuità rispetto allʼamministrazione che ho lʼonore di guidare: è un uomo leale e disponibile verso tutti i cittadini e saprà conquistare la fiducia degli Acquesi». Acqui Terme. Il commento di Michele Gallizzi sullʼesito delle primarie del centrosinistra: «Ho letto il comunicato del comitato organizzativo e di garanzia con il quale si diffonde lʼesito ufficiale delle elezioni primarie del 29 gennaio. I numeri sono numeri e la matematica non è un opinione: è indubbiamente certezza. La contestazione a caldo fatta dal sottoscritto, con cui si chiedeva lʼannullamento delle primarie (cosa molto evidente che non sarebbero state mai annullate), era legato a fatti realmente accaduti in quella giornata. che tutti hanno avuto modo di vedere, soprattutto il comitato organizzativo e di garanzia (quale?), i cui membri, a turno, hanno visto e osservato, ma, evidentemente, non registrato quello che si verificava sotto gli occhi di tutti. Chi era presente ha visto e non sto a ripetere quello che ho già detto in un mio precedente intervento. Mi sarei aspettato una replica o per lo meno una spiegazione da questo comitato, invece, silenzio assoluto, come se la cosa non lo riguardasse. Prendo atto di questo silenzio, non posso fare altro. Prendo atto, altresì, di quanto ha scritto sulle pagine di questo settimanale Aureliano Galeazzo, il quale, proprio in merito a questo argomento, nel suo comunicato sottolinea le legittime osservazioni del sottoscritto rispetto alle regole delle stesse primarie e suggerisce a chi di dovere, maggiore vigilanza sulle modalità e applicazione delle regole nelle consultazioni future, ma anche definire il voto delle primarie come legittimo voto amministrativo. continua alla pagina 2 Acqui Terme. Nella città termale prosegue la grande sfida elettorale per la conquista di Palazzo Levi. Le armi della disputa, in questo periodo temporale, sono parole, che in molti casi cambiano da un momento allʼaltro. I candidati a sindaco si sforzano di trovare strategie per intercettare i temi più proficui in ottica di voto, di formazione di liste, di schieramenti ancora prima che di programmi. Parlando con i maggiori responsabili dei partiti o delle liste civiche, viene in mente la matrioska, bambola russa che contiene unʼaltra bambola, poi unʼaltra ancora e così via. Tra i discorsi sugli eventuali apparentamenti, da alcune settimane non sono apparse notizie di Acqui Doc. Si tratta di una lista civica che da tempo fa parte dei dibattiti emergenti a livello cittadino. «Acqui Doc esiste, è aperta ed operante, eccetto alcuni casi non ci sono defezioni» affermano Maurizio Gotta e Anna Leprato, portacolori e coordinatori della componente civica che porta il nome della città. Anna Leprato si dichiara invece disgustata da quanto offre il panorama politico acquese, una cosa vergognosa che dimostra come si può distruggere tutto. Mi sono trovata vicino a persone che cambiano giubba come niente fosse, hanno in tasca tessere di partiti e si propongono per la lista civica. Gli acquesi hanno ancora voglia di questo?, sono ancora parole dellʼassessore Leprato. C.R. Bilancio dellʼamministrazione Rapetti tracciato da Ferraris e Borgatta. Pagina 8 Vacchino: elezioni primarie nel segno della discontinuità. Pagina 7 Acqui Terme è : le parole di Galeazzo equilibrate e mediatrici. Pagina 7 Il socio-assistenziale suscita un interessante dibattito. Pagina 9 Lʼesito delle elezioni primarie continua ad essere analizzato. Pagine 7, 9, 11 Acqui Terme. A seguito dellʼintervento dellʼassessore ai trasporti del Comune di Acqui Terme, Anna Leprato, che ha raccolto le numerose lamentele provenienti dagli utenti, e del presidente dellʼassociazione pendolari dellʼacquese, Alfio Zorzan, la Provincia di Alessandria ha deciso di sospendere temporaneamente il piano provinciale di razionalizzazione del trasporto pubblico su gomma che prevedeva il taglio di numerose corse dellʼarfea. Non appena ci sono stati segnalati i tagli delle corse da parte degli utenti - dichiara lʼassessore Leprato - e dopo aver consultato, come mia prassi, il presidente dellʼassociazione pendolari, ho chiesto alla Provincia di ripristinare le corse eliminate e di studiare eventuali soppressioni, che si rendessero necessarie alla luce dei minori finanziamenti pubblici ai trasporti, con i comuni interessati, che maggiormente sono a conoscenza delle esigenze dei viaggiatori. Abbiamo quindi ricevuto la comunicazione ufficiale che tutte le corse sono state ripristinate a partire da lunedì 13 febbraio sino al 4 di marzo, grazie anche alla vertenza sindacale dei lavoratori del settore trasporti. Nel frattempo ho dato la mia disponibilità allʼassessore provinciale per rivedere il piano di razionalizzazione dei trasporti. Lʼassessore Leprato e Alfio Zorzan saranno presenti ad Expoferroviaria 2012, che si terrà a Torino dal 27 al 29 marzo; in proposito Anna Leprato ci informa che nellʼambito dellʼexpo ha chiesto un incontro con i responsabili di Trenitalia. Gli studenti e la Memoria, in biblioteca e a scuola. continua alla pagina 2 Pagina 3 continua alla pagina 2 ALL INTERNO MercatʼAncora pag. 16 Carnevale a: Bistagno, Castelnuovo Bormida, Cortemilia, Pontinvrea. pagg. 18, 19, 22, 27 Convegno a Monastero sul carnevale. pag. 19 Convegno a Bubbio sul nocciolo. pag. 20 Cassine: Gravissimi disagi per anziani in Posta. pag. 21 Cavatore: torre telefonia, arrivano nuovi ripetitori? pag. 26 Orsara: Automobile Dimissioni, non solo per motivi di lavoro. pag. 26 Ovada: sfilata di Carnevale per le vie della città. pag. 35 Valle Stura: scrive un pendolare sulla linea ferroviaria Acqui Genova. pag. 38 Cairo ricorda il grande cuore e le opere di don Bianco. pag. 39 Cairo: il sì al biodigestore indigna gli ambientalisti locali. pag. 39 Canelli: perde a Mezzogiorno in famiglia ma è in finale. pag. 42 Canelli: per i 10 milioni di spettatori su Rai2 il Comune ha speso 3 mila euro. pag. 42 Nizza: dal Comune notizie ai cittadini con messaggi sms. pag. 44 Nizza: carnevale dei bambini con giochi e maschere. pag. 44

2 2 19 FEBBRAIO 2012 ACQUI TERME DALLA PRIMA Macroaree e tribunali tecnologici Inoltre lʼavv. Mario Napoli, Presidente dellʼunione Regionale degli Ordini Forensi, i presidenti ed i delegati dei vari consigli forensi piemontesi, lʼavv. Enrico Merli, Consigliere del Consiglio Nazionale Forense, lʼavv. Domenico Palmas, Tesoriere dellʼorganismo Unitario dellʼavvocatura (OUA), lʼavv. Fabrizio Testa, esemplare protagonista dellʼinformatizzazione del Tribunale di Saluzzo, lʼavv. Davide Richetta, segretario della Camera Penale Vittorio Chiusano di Torino, il Vice Presidente della Regione Piemonte Ugo Cavallera, anche in rappresentanza del Presidente avv. Roberto Cota, il consigliere Marco Botta anche in rappresentanza del Consiglio Regionale, il sindaco di Acqui Terme, dott. Danilo Rapetti, il deputato alessandrino on. Franco Stradella. Erano altresì presenti il presidente della provincia dott. Paolo Filippi, lʼassessore provinciale dott. Comaschi, il procuratore della repubblica di Acqui T. dott. A. Rustico ed i vertici della compagnia dei CC e della Guardia di Finanza. Il dott. Barbuto, magistrato già distintosi per le qualificate capacità dirigenziali ed organizzative alla guida del Tribunale di Torino, ha esposto sinteticamente i dati complessivi relativi ai 17 Tribunali del distretto, evidenziando una situazione in cui, pur in presenza di un rapporto tra magistrati ed abitanti inferiore a quello relativo ad altri distretti, la domanda di giustizia risulta soddisfatta in modo efficiente e maggiormente rapido rispetto ad altre realtà nazionali, di talchè sorge il sospetto che lʼindiscriminata soppressione di alcuni piccoli Tribunali non rappresenti altro che un escamotage per recuperare magistrati e personale da spostare ove la domanda di Giustizia stenta a trovare tempestivi riscontri. Il valente magistrato ha quindi evidenziato come il numero di presidi giudiziari compresi nel distretto non rappresenti affatto unʼanomalia rispetto al panorama giudiziario nazionale, specie se rapportata, non solo ai dati di cui sopra, ma anche alla particolare distribuzione della popolazione sul territorio (che vede il più alto numero a livello nazionale dei comuni con meno di e di abitanti). Il dott. Barbuto ha quindi spiegato le ragioni per cui ritiene applicabile nel distretto subalpino il sistema della co-assegnazione dei magistrati nellʼambito delle macroaree, e cioè di ambiti organizzativi comprendenti i circondari di più Tribunali viciniori, facendo applicazione di una norma vigente nellʼordinamento giudiziario sin dal 1998, che permetterebbe ai giudici, pur mantenendo la loro presenza negli organici dei Tribunali di rispettiva appartenenza, di operare in più uffici giudiziari nellʼambito di alcune materie specialistiche: il tutto senza necessità di sopprimere sedi, di effettuare accorpamenti in uffici provinciali e di affrontare i costi ed i problemi logistici e strutturali relativi alla necessità di adeguare le sedi accorpanti alle nuove esigenze. La proposta, potenzialmente vincente, è stata dai relatori e da tutti gli intervenuti giudicata credibile, poiché, come ricordato, è fondata su una legge del 1998, alla quale non si è mai data attuazione, e sul procedimento già avviato di informatizzazione degli Uffici Giudiziari. Si tratterebbe in buona sostanza di attuare la legge con lʼassegnare i magistrati di un certo ambito territoriale allʼinterno del distretto di Corte dʼappello (la Macroarea) a svolgere le proprie funzioni in più Uffici Giudiziari (coassegnazione) e insieme di realizzare lʼinformatizzazione di tutti gli uffici, anche dei Tribunali Minori nei quali cui è più facile la sperimentazione, e con essa il Processo Telematico, così rendendo disponibile a tutti gli operatori del settore (giudici, avvocati e personale amministrativo) la conoscenza in tempo reale e da ogni luogo di tutti gli affari ai quali sono interessati: un aspetto questʼultimo illustrato in modo magistrale e brillante dagli avvocati Domenico Palmas e Fabrizio Testa, i quali si sono dilungati a relazionare circa i termini del progetto dei cosidetti tribunali ad alta tecnologica, comportante una accelerazione del processo di informatizzazione degli uffici giudiziari, specie di minori dimensioni, con un notevole risparmio dei costi connessi alla formazione ed al deposito dei fascicoli in forma cartacea ed allʼattività di sportello, con conseguente riduzione delle spese del personale, nonché dei tempi di svolgimento del processo. Un sistema che non potrà che interagire in modo positivo con le coassegnazioni ed i cui effetti favorevoli si riverbereranno positivamente a favore di tutti, compresi i magistrati medesimi Ċʼè chi ha pensato trattarsi dellʼuovo di Colombo, e così effettivamente è, poiché la proposta complessiva è veramente alternativa consentendo, addirittura, di migliorare il risultato di economicità ed efficienza previsto quale obiettivo dellʼaccorpamento degli uffici giudiziari. Sotto il profilo dellʼeconomicità, se si portasse a compimento il taglio dei piccoli tribunali, la gestione ordinaria di un ufficio accorpato non sarebbe meno onerosa, ma costerebbe molto di più, se si considera il costo sociale rappresentato dai maggiori oneri che dovrebbero sopportare gli utenti del servizio (parti, testimoni, avvocati, consulenti tecnici, ecc. ecc.), mentre lʼaccorpamento richiederebbe importanti investimenti immobiliari per la realizzazione dellʼufficio accorpante (secondo la legge, quello provinciale), che quasi mai è attualmente in grado di ospitare gli uffici accorpati che, invece, già dispongono di una loro sede. Per il profilo dellʼefficienza, non vi è nessun dubbio che la coassegnazione favorirebbe quella dei tribunali cosiddetti minori ed insieme la specializzazione del magistrato, il cui carico di lavoro potrà così essere tempestivamente programmato secondo speciali necessità in unʼottica strutturalmente diversa dalla supplenza, nel cui contesto normativo era in origine prevista. Il dissenso è venuto dallʼ assenza dei Magistrati, pure invitati nella persona dei Presidenti dei tribunali e dei Procuratori della Repubblica del distretto, ma soprattutto dallʼintervento critico del Presidente del tribunale di Casale M.to, dott. Antonio Marozzo, che, per sua dichiarazione, deve comunque essere annoverato tra i difensori dei tribunali Minori, anche se nella limitata prospettiva della dichiarata inutilità della loro soppressione a risolvere i problemi della Giustizia, atteso che, secondo la sua previsione, pochi sarebbero quelli soppressi in tutta Italia, riguardando il problema quasi esclusivamente il distretto del Piemonte e Valle DʼAosta. Le sue perplessità sarebbero legate alla prospettata impossibilità di funzionamento dellʼistituto della coassegnazione, che scoraggerebbe i Magistrati ad occupare i relativi posti disponibili. Ecco affiorare il vero motivo della mancata applicazione dellʼistituto della coassegnazione: il dissenso della magistratura, decisamente contestato dapprima dal dott. Soave, il quale non senza una punta di amarezza ha precisato di essere lʼunico sostenitore del progetto tra i dirigenti degli uffici del distretto, ribadendo con forza e decisione che il progetto elaborato dal dott. Barbuto rappresenti lʼunica alternativa alle difficoltà di funzionamento dei tribunali minori, che parrebbero altrimenti insuperabili; e dallʼavv. Rodolfo Pace, che ha obiettato che il decreto in discussione riafferma e rende vincolante lʼistituto là ove prevede lʼaccorpamento degli uffici requirenti in un organismo deputato a servire più uffici giudicanti: la Super Procura della Repubblica, composta da magistrati che di fatto sarebbero coassegnati a più Tribunali presso i quali dovrebbero svolgere le proprie funzioni. È certo che il progetto alternativo richiederebbe ai magistrati un maggiore sacrificio personale consistente, non nella maggiore difficoltà di raggiungere il posto di lavoro, che già ora quasi mai corrisponde con il luogo di dimora abituale, o nella difficoltà di tempestivamente conoscere il contenuto degli atti sino ad ora custoditi nei diversi Uffici, problema risolvibile con la informatizzazione, ma nel maggiore impegno loro richiesto dalla necessaria più assidua presenza negli Uffici, che si potrebbe attenuare con piccole riforme dei Codici di rito e della prassi attuale, soprattutto per quanto attiene al processo civile. Dʼaltro canto il tempo che stiamo vivendo richiede maggiori sacrifici a tutti per garantire produttività ed efficienza. La Regione, con il Vice Presidente Cavallera ed il consigliere Marco Botta, nonchè il Comune di Acqui Terme tramite lʼattuale Sindaco, con la presenza dei candidati del prossimo turno elettorale, hanno risposto allʼinvito di partecipare attivamente per garantire una maggiore efficienza del servizio ed una sua equilibrata distribuzione sul territorio anche quale importante fattore economico, preoccupati dal depauperamento costituito dalla soppressione e/o ridimensionamento di altre strutture pubbliche direttamente e indirettamente connesse: un interessamento assicurato anche dallʼon.le Stradella. Si è raggiunto in sostanza lʼobiettivo di verificare la disponibilità di tutti gli invitati a partecipare ad un Congresso da programmare e realizzare a breve sullo stesso tema, con la partecipazione di altri livelli istituzionali e politici, oltre che dei rappresentanti delle categorie professionali dʼarea, degli imprenditori e del mondo del lavoro, allo scopo di veicolare il progetto alternativo al Governo ed al Parlamento ed ottenere, quanto meno, lʼattuazione di una fase sperimentale, anche solo a livello regionale. Visibilmente soddisfatto il moderatore del convegno, avv. Piero Piroddi, appena confermato presidente del locale Ordine Forense per il nono biennio consecutivo, il quale tra un intervento e lʼaltro ha criticato aspramente la manifesta illogicità della legge delega. Gli abbiamo chiesto un breve commento. «Innanzitutto - ha detto lʼavv. Piroddi - devo ringraziare tutti i consiglieri del mio Ordine, che mi hanno aiutato con grande disponibilità - come sempre - nellʼorganizzazione dellʼincontro. Continueremo la nostra battaglia, cercando di sensibilizzare tutte le categorie interessate, coinvolgendo sempre di più gli amministratore locali (giovedì scorso abbiamo incontrato i 5 attuali candidati alla poltrona di sindaco di Acqui Terme). Non appena si saranno completate le elezioni di tutti i consigli dellʼordine del distretto lavoreremo assieme allʼunione Regionale (che oggi, attraverso il suo presidente avv. Mario Napoli, ha chiaramente riaffermato la piena condivisione della nostra battaglia) per un convegno più ampio, che contiamo di estendere anche ad esponenti di altre regioni interessate. Il pessimismo indotto dalle rilevanti criticità della delega legislativa è leggermente velato dal fatto che il ministro Severino ha recentemente dato la propria disponibilità ad aprire un tavolo di trattative anche sulla geografia giudiziaria. Quanto ai risultati, mi auguro vivamente che le promesse dei politici non rimangano lettera morta, così come purtroppo spesso succede». Un auspicio che non si può che condividere. DALLA PRIMA Una pizzeria e un assicurazione La società era stata costituita per la cartolarizzazione, o cessione di beni pubblici, dei proventi derivati dalla dismissione del patrimonio immobiliare del Comune per generare flussi di cassa, esattamente per rimpinguare le casse comunali vuote. Pertanto lʼavim può acquisire beni immobili comunali al fine di valorizzarli, rivenderli nellʼinteresse del medesimo Comune. Per la vendita dellʼintero complesso dellʼex tribunale erano state bandite quattro aste, tutte erano andate deserte. Quindi lʼavim ha iniziato la ricerca per raggiungere la cessione dellʼintero immobile, o per lotti, attraverso il sistema della trattativa privata ed è così iniziata lʼalienazione della prestigiosa struttura edificata verso fine Ottocento dal grande sindaco Giuseppe Saracco, che rimase sede fino al 2007 del Palazzo di giustizia, quando si trasferì in piazza S.Guido. La consistenza dellʼex Palazzo di giustizia, il gioiellino di famiglia della Comunità acquese, lasciato ai posteri da Saracco, è di metri cubi con uno spazio di metri quadrati. Il complesso edilizio venne costruito, dopo la realizzazione, nel 1875, dellʼedicola della Bollente. DALLA PRIMA Acqui Doc esiste Maurizio Gotta e Anna Leprato fanno presente che Acqui Doc lascia aperto ancora per sette/otto giorni lo scenario a livello elettorale, anche perchè siamo alla scadenza del mandato di Danilo Rapetti e con lʼamministrazione di maggioranza abbiamo esercitato unʼattività spesso critica su molte situazioni, su questioni come la Sanità, lʼavim, le deleghe, tanto per citarne alcune. In questi momenti i cittadini meritano chiarezza e non slogan elettorali, sanno scegliere gli atti amministrativi di grande interesse rispetto a quelli puramente di facciata, di inaugurazione e così via. Però, una decisione va presa. Non facciamo discorsi di schieramenti politici, ma di persone, di idee in quanto il cittadino di Acqui Terme si merita di avere un sindaco capace, rappresentativo e conoscitore della città e della macchina amministrativa. Molto interesse anche per la Lista Bosio. Bernardino Bosio ha appeso le scarpe al chiodo, non parteciperà alla corsa per le amministrative con una lista tutta sua, cercando magari di convogliare liste che si riconoscono nei suoi programmi? Risposta secca, attendista ed attenta, non definitiva. Sono settimane che sto impegnandomi sui problemi esposti, è la risposta, come dire che Bosio uscirà con qualcosa di interessante. DALLA PRIMA Gallizzi appoggerà Mi spiego meglio: chi vota alle primarie deve poter votare alle amministrative. A volte lʼonestà intellettuale supera il senso dellʼappartenenza politica e partitica, ne aumenta la stima e rafforza la personalità del futuro candidato a sindaco. Io credo che Galeazzo abbia saputo interpretare il senso della mia contestazione e mi abbia dato una risposta bilanciata, pur sapendo che le mie osservazioni non sono state un fatto strumentale, ma conseguenza intrinseca a un fatto accaduto e moralmente non accettabile. Tuttavia proprio per le caratteristiche del candidato e per il momento politico particolarmente critico che la città sta attraversando, comunico la partecipazione diretta, mia e della lista che rappresento Acqui Terme è, nella coalizione del centro sinistra in appoggio al candidato sindaco Galeazzo. Spero che questa pagina non bella che ha dato adito a polemiche, si chiuda definitivamente e si tracci un percorso motivato nellʼelaborazione del programma, forte nel confronto politico, determinato nel raggiungimento dellʼobiettivo finale». DALLA PRIMA Ripristino corse Incontro voluto per discutere dei problemi e dei disservizi dei collegamenti ferroviari che riguardano Acqui. Il presidente dellʼassociazione pendolari, Alfio Zorzan, ha già formalmente richiesto alla regione Piemonte il rimborso per i disservizi che quotidianamente i viaggiatori si trovano a dover affrontare, rimborso che è stato quantificato in una mensilità di abbonamento, e che la Regione dovrebbe trattenere dai contributi versati a Trenitalia. Voglio ricordare a tutti gli acquesi - conclude lʼassessore Leprato - che io e la dott.ssa Rosangela Novaro dellʼufficio Ecologia del Comune continuiamo ad occuparci di tutte le problematiche del trasporto pubblico, che gli utenti possono rivolgere quesiti e fare segnalazioni oltre che allʼassociazione pendolari su pendolariacqui@libero.it anche allʼindirizzo trasporti@comuneacqui.com, e che da sempre concordo i miei interventi con lʼassociazione pendolari dellʼacquese, in questi anni sempre attiva e che ringrazio per lʼimpegno profuso. Box in via San Sefendente Acqui Terme. La giunta comunale ha autorizzato il rilascio alla ditta Terzo Snc del permesso di costruire quarantacinque box auto sulla porzione di area fabbricabile situata in via San Defendente. WE LOVE THE WORLD ACQUI TERME Corso Viganò, 9 Tel CANELLI Via Contratto, 12 Tel SAVONA Corso Italia, 39R Tel. @ CARNEVALE DI 1 GIORNO 26/02 NIZZA - IL CARNEVALE 04/03 MENTONE - FESTA DEGLI AGRUMI 25/03 SANREMO IN FIORE SPECIALE WEEKEND MARZO MAGGIO PORTOFINO, LA VERSILIA e LUCCA (nel Golfo dei poeti, tra il bianco del marmo di Carrara, nella verde Versilia, immersi nella quiete del Lago di Massaciuccoli, all ombra delle 100 torri di Lucca) PASQUA E PONTI 05-09/04 PASQUA IN BOEMIA 07-09/04 PASQUA A TRIESTE E TELE GIULIANE 07-09/04 PASQUA IN TOSCANA 08-09/04 PASQUA A FIRENZE e CERTOSA DI GALLUZZO 29/04-01/05 PADOVA e BURCHIELLO 29/04-01/05 PROVENZA e CAMARGUE ACCEDI AL NOSTRO NUOVO SITO E CONSULTA TUTTI I DETTAGLI DEI VIAGGI DI GRUPPO E DELLE OFFERTE IN ESCLUSIVA I NOSTRI VIAGGI IN ESCLUSIVA CON ACCOMPAGNATORE LA TERRA PROMESSA ISRAELE prestige 28 FEBBRAIO - 6 MARZO TRA SCILLA e CARIDDI SICILIA E CALABRIA 8-15 APRILE STATI UNITI SUNNY FLORIDA 27 APRILE - 5 MAGGIO IL SOLE DELLʼEST ROMANIA MAGGIO

3 ACQUI TERME 19 FEBBRAIO L incontro in biblioteca lunedì 13 febbraio Un intenso pomeriggio di Memoria oltre quel muro Acqui Terme. Oltre quel muro. Non ci poteva essere miglior titolo per la mostra inaugurata lunedì 13 febbraio nella Biblioteca di via Maggiorino Ferraris. Un muro di Bolzano, ultimo testimone di un campo di transito che, ad ogni modo, esprimeva 2/3 omicidi alla settimana, e il consueto corredo di violenze (a cominciare di quelle della tigre, una giovane donna di 22 anni, che con il nerbo di bue picchiava i deportati dal mattino alla sera). Ma non era lei la sola tra gli aguzzini. E allora varrebbe la pena di riflettere sulla pressione, sullʼaddestramento al riflesso condizionato (roba da bestie) che si lega alla ritualità esasperata, alle cerimonie iper rigorose Oltre il muro, quel muro, a Bolzano, stanno oggi dei palazzi, dei condomini. Ma più di sessantʼanni fa cʼerano le baracche, le torri di guardia che sventagliavano lame di luce notturna; e poi i carnefici e le vittime. Oltre il muro bisogna andare. Ma è anche il muro di una sicurezza (falsa, ingannevole, ipocrita) che potrebbe dare lʼillusioni. Quasi un senso di ubriaca irrealtà. Quel che è accaduto, di per sé, non ritornerà. Sbagliato. È già accaduto. È già tornato. Occorre restare vigili. E allora si capisce il senso dellʼappello di Primarosa Pia, figlia di un prigioniero, responsabile de Deportati mai più. Occorre rimanere vigili. E i primi a restar desti sono i ragazzi che si stanno formando. La propaganda, una retorica come quella del fascismo aveva convinto tutti, o quasi. Oppositori in prigione o al confino. O nei campi, come quello di Dachau, per gli oppositori tedeschi. La storia ha mostrato come quel progetto totalitario sia stato sconfitto. Ha vinto chi, come Pietro Rosso (che da li a poco rende la sua testimonianza), anche lui deportato a Bolzano, ieri subiva appelli e contrappelli, le legnate alla prima disattenzione, e nonostante le vessazioni e la fame, ha trovato la forza per fuggire. Ma il nemico di ieri non è vinto, purtroppo, in modo definitivo. Talora pare che la gente non creda più alla realtà dei campi. Ma ci sono state industrie, colossi della produzione che, durante la guerra, si sono avvalsi della manodopera servile di chi era schiavo nei campi, e poi nel dopoguerra han continuato a imporre sistemi analoghi. (E, sarà un caso, sentendo queste parole, il pensiero va alla sentenza di Casale Mto., e alla inarrestabile catena Due pensieri ad alta voce delle morti per la malapolvere dellʼamianto). Ancor più esplicito è Leonardo Visco Gilardo, tra i più attivi promotori della memoria di Bolzano, che ricorda il recente (solo poche ore son passate) oltraggio di Monza alla memoria del partigiano Enrico Bracesco, e il frequente risorgere dei rigurgiti neofascisti. E subito cita il pericoloso e fanatico agire di Casa Pound (protagonista, in negativo, di tanti recenti fatti di cronaca, ma anche invitata - e dobbiamo ricordarlo - a Palazzo Robellini alcuni mesi fa, nellʼambito della presentazione di un saggio che celebrava la sua storia). Ricco il pomeriggio: per la musica offerta dai ragazzi della Bella (per loro cʼè un articolo a parte), per i diversi contributi, per le immagini, per i racconti di opposizione. Vengono spiegate le ragioni, a metà degli anni Quaranta, dellʼodio sud tirolese verso gli italiani (tante le vessazioni fasciste nella regione tra 1922 e 1939). Illustrati i modi dʼagire di una rete clandestina, di 100 persone circa, che provvedeva a far giungere i pacchi alimentari ai reclusi (confezionati con carta diversa, con modi i più vari, persino corde differenti, per non far sospettare i nazisti di questo apparato). Ma soprattutto vien ribadita la condizione dei prigionieri, ridotti a monadi, ad un vivere, solitario per il timore delle denunce, per paura delle punizioni delle celle speciali. E poi la fame, il freddo, ogni sistema per sottrarre la dignità. Bolzano come anticamera dei campi di sterminio. Ma la storia ha detto che il Male si può vincere. Basta non dimenticare. Continuare ad andare oltre quel muro. La mostra sarà in visione fino al 29 di questo mese in orario di apertura della Biblioteca. Visita guidata per le classi delle scuole su richiesta (con disponibilità del catalogo per le attività didattiche). Prossimi appuntamenti della Memoria Lunedì 20 febbraio (in Biblioteca ore 17) sul tema della deportazione italiana in Germania (con il prof. Brunello Mantelli e altri relatori dellʼuniversità). Domenica 26 febbraio alle 10.30, al Cimitero Ebraico, la visita e la posa della Stella in memoria. Alle ore 12, sotto i Portici Saracco, la preghiera ebraica e cristiana, presenti il vescovi di Acqui e un Rabbino della Comunità di Genova. Seguirà la Commemorazione civile della deportazione. In Biblioteca un appuntamento appositamente pensato per la scuola, crediamo anche per gli insegnanti (con la partecipazione di una formazione musicale della Media Bella ) e, in contemporanea, un impegno di lavoro, programmato in quello stesso pomeriggio, di quel corpo docente, che è impossibilitato a prendere parte allʼiniziativa inserita nel programma della Giornata della Memoria. Ma anche una ulteriore sovrapposizione, lunedì 13 febbraio, si registra con lʼincontro - in contemporanea, stessi orari, stesso tema - allestito a Palazzo Robellini. Unʼunica domanda? Tutto ciò quale giovamento può portare ad una città, che pensiamo voglia ancora crescere nella cultura, nella libertà e nella democrazia? (Red.acq.) Una promettente realtà musicale Il consort Bella suonò per la Shoah Acqui Terme. La memoria. Il campo di Bolzano e i pannelli della mostra. Le parole e le testimonianze di chi lì cʼera stato. Prigioniero. Ma anche la musica. Una citazione particolare, particolarissima (e se la sono davvero meritata) va ai giovanissimi orchestrali della Scuola Media Giuseppe Bella. Non ancora una orchestra, perché il cammino è davvero lungo in questo senso, ma proprio non impossibile. Anzi: la strada può dirsi tracciata. Il consort dei sette violoncelli, diretti dal Mº prof. Silvio Verri, e dalla prof. Rosaria Calandra (con la collaborazione di Tiziana Calì, al flauto, e di Fabio Fabbri, alla tromba), accompagnati dalle tastiere, e poi arricchiti da altri due allievi di tromba e flauto, rappresenta già un bellissimo risultato. Anzi un risultato grandioso. Da sottolineare la scelta del repertorio, non facilissimo, ed in tema - eccola la delicata Berceuse di Schubert a ricordo dei bambini dei lager; e anche un esercizio del Bayer, il metodo più conosciuto per imparare i segreti della complicata e difficile arte pianistica, eseguito a quattro mani, per ricordare chi non ce lʼha fatta tra i maestri; il Souvenir dʼenfance a ricordo dei bambini che non sono diventati adulti, il Gam gam, canto dei bambini che vanno verso i forni. Da sottolineare lʼefficace, davvero splendida presentazione, il professionale (e paziente) supporto di tutti i docenti, la disciplina da professionisti in erba degli allievi (educati con rigore e severità nelle prove, ne siam stati testimoni; ma è solo dallʼapplicazione che possono scaturire certi risultati; e magari anche dallʼascolto di tanta musica - classica, ovviamente -, per cogliere quei particolari, quei tratti, quei dettagli, che rendono speciali certe esecuzioni). Le classi musicali di strumento della Bella costituiscono non solo una ricchezza. Sono un piccolo patrimonio. E questo in considerazione del fatto che la nostra SMS è lʼunica scuola media della provincia ad aver avuto la fortuna, lo scorso anno, e con non poca fatica, di poter implementare il suo organico strumentale. In biblioteca, lunedì 13 febbraio, hanno suonato (nellʼordine che trascriviamo dal programma di sala): Jessica Cherubini (flauto), Akash Frau (tromba), Maria Chellini, Sharon Garbarino, Andrea Protopapa, Lucia Sardi (tastiere), Bianca Arata, Michela Bertero, Emanuele Campora, Nina Cardona, Mattia Forlini, Michele Pronzato, Caterina Randazzo (violoncelli). G.Sa Venerdì 10 febbraio Maratona di lettura dell ass. Campo di carte Acqui Terme. La maratona di lettura, promossa dallʼassociazione Campo di Carte, presso la Libreria Cibrario di Piazza Bollente, venerdì 10 febbraio, ha portato alla ribalta tanti testi, originali, scritti per lʼoccasione, ma anche testimonianze degli anni bui della guerra. Tanti i giovani che hanno voluto offrire i loro contributi; numerosi gli allievi delle superiori (e un piccolo gruppo di filodrammatici si è presentato con vestiti anni Quaranta, e con la stella di Davide puntata sul petto; poi ecco una divisa. Testi da Ho sognato la cioccolata e Il bambino dal pigiama a righe - che poi è diventato anche un film). Impossibile ricordare tutti i partecipanti (molti dei quali hanno badato, significativamente, più al testo che alla loro presentazione come Autori): ma certo non sono passate inosservate le scritture originali di Mirella Levo e di Daniele Pastorini (questʼultimo ad insistere, in una bella prosa, sullʼumanità cannibale, in ossequio allʼ homo homini lupus, e poi sul puzzo dellʼolocausto che tutto ammorba). Davvero è stata una polifonia arricchente, con la ribalta che si è aperta, poco dopo le 18, sulle lettere del soldatino Carlo Visconti, da Spigno, proposte in lettura dal figlio Antonio. Lettere dalla prigionia In poco meno di una decina di minuti ecco che è stato possibile rivedere la catena degli eventi avanti e dopo lʼarmistizio. 13 agosto 1943: il racconto di Torino bombardata in cui il giovane, sotto le armi, è di pattuglia. Ma poi, dopo lʼotto di settembre, ecco il Nostro fatto prigioniero dai tedeschi, trasferito a Verona. Le comunicazioni sono da romanzo. Una lettera viene gettata dal treno diretto in Germania. Virgilio Vicentini la raccoglie e fa in modo che possa giungere alla famiglia. 31 agosto, Berlino. Le condizioni dei militari italiani internati sembrano migliorare. Allʼinizio siam stati trattati da vili e traditori. Ora meglio. Ma piove spesso (son le bombe alleate). 2 novembre. Lʼarrivo di un pacco dallʼitalia. Ma il soldato pesa 49 chili. Gli scambi epistolari continuano. È di conforto sapere che cʼè gente del paese con lui. Così da casa: e da Spigno anche le notizie del treno mitragliato, del Porro capo stazione colpito, di un trauma (quello dellʼincursione) che spinge la madre del Nostro a trovar rifugio ai Colombi. Altre notizie dal fronte russo, un amico tra le sterminate pianure Storie, narrazioni, riflessioni Poi ecco nuove voci: il lager, una morte miracolosamente scampata, i dialoghi dei bambini davanti ai perché. Perché gli Ebrei sono diversi? Perché devono stare dietro al filo spinato? Perché sono il nostro contrario. Ma nella logica elementare di bambini si capisce, e bene, che questo proprio non può bastare. La maratona di lettura è come un caleidoscopio: lo strumento è lo stesso, ma le immagini sono le più diverse: ecco citate La marsigliese e il salmo della vendetta, il 94: le storie di amicizie tradite, di come sia triste vedere come i sentimenti speciali appassiscano, si degradino, vengano banalizzati. Quelle che erano gemme diventan foglie secche. Ma la dotazione della creatività, il coinvolgimento, la cura della/nella scrittura (o nella scelta delle pagine, se tratte da altri testi) è indizio di un coinvolgimento davvero speciale. Contributi da tutti: da chi legge, da chi ascolta, da chi ha portato la sua paginetta, ma allʼultimo decide di non presentarla. Ma poi la affida al decano degli insegnanti presenti, per avere un giudizio così magari la prossima volta. VIAGGI DI UN GIORNO Domenica 19 febbraio Carnevale di VIAREGGIO Domenica 26 febbraio GRASSE fabbrica dei profumi MANDELIEU LA NAPOULE Domenica 4 marzo Festa dei limoni a MENTONE Domenica 4 marzo Cenacolo Vinciano a MILANO + Certosa di PAVIA Domenica 11 marzo GENOVA - NERVI pranzo a base di pesce per festeggiare la festa della donna Domenica 25 marzo Corso fiorito a SANREMO Domenica 22 aprile MILANO: Pinacoteca di Brera e cenacolo Vinciano Domenica 1 aprile Mostra Il Callianetto delle corti Europee a CONEGLIANO VENETO PELLEGRINAGGI Dal 10 all 11 febbraio LOURDES anniversario apparizione Dal 23 al 26 febbraio e dal 24 al 27 maggio MEDJUGORIE per i giorni dell apparizione Dal 23 al 25 marzo I luoghi cari a Padre Pio in bus Dal 18 al 20 giugno LOURDES WEEK END Dal 30 marzo al 1 aprile FIRENZE con Certosa del Galluzzo e visita agli Uffizi Dal 14 al 15 aprile VENEZIA e la navigazione sul Brenta Dal 20 al 22 aprile ROMA: mostra Tintoretto + musei vaticani I VIAGGI DI LAIOLO ACQUI TERME Via Garibaldi 74 Tel iviaggidilaiolo@virgilio.it NIZZA M.TO LA VIA MAESTRA Via Pistone 77 - Tel Consultate tutti i nostri programmi su: APRILE Dal 25 al 29 AMSTERDAM e la fioritura dei tulipani Dal 25 al 1º maggio Tour della SPAGNA DEL NORD con SANTIAGO DE COMPOSTELA in bus Dal 28 aprile al 1º maggio PRAGA Dal 29 al 1º maggio ORVIETO - TODI - ASSISI GUBBIO - URBINO in bus MAGGIO Dal 1º all 8 Soggiorno mare a CIPRO Partenza in bus da Acqui per aeroporto, volo aereo Stress da caro-benzina? Viaggia con noi in bus! PASQUA Dal 5 al 9 aprile Pasqua in ISTRIA: ABBAZIA - PARENZO ISOLA DI VEGLIA - FIUME Dal 6 al 9 aprile VIENNA in bus Dal 7 al 9 aprile RAVENNA - RIMINI - LORETO - RECANATI MACERATA - SAN MARINO in bus Dall 8 al 9 aprile VOLTERRA - SAN GIMINIANO SIENA - AREZZO ANTEPRIMA ESTATE Luglio Tour IL TRIANGOLO DELL EST : NEW YORK - WASHINGTON - PHILADELPHIA CASCATE DEL NIAGARA - TORONTO Dal 23 al 30 agosto SAN PIETROBURGO e MOSCA

4 4 19 FEBBRAIO 2012 ACQUI TERME ANNUNCIO ANNUNCIO TRIGESIMA Unitre acquese Giuseppe VENZANO (Beppe) È mancato allʼaffetto dei suoi cari e con immenso dolore ne danno lʼannuncio: la moglie Piera Accotardi, le amate figlie Stefania, Viviana e Tiziana, i generi, gli adorati nipoti Elisabetta, Samantha, Eleonora, Alberto e Adele. La famiglia desidera ringraziare tutto il personale Medico ed Infermieristico del Reparto Rianimazione dellʼospedale di Acqui Terme, in particolare il dott. Mannoni per la sua grande professionalità ed umanità dimostrata nei confronti del caro congiunto. TRIGESIMA Pina MERLO ved. Robba di anni 84 Ne danno il triste annuncio la figlia Luisella, la nipote Lara e rispettive famiglie, il fratello Cesare, le cognate ed i nipoti. La santa messa di trigesima sarà celebrata domenica 19 febbraio alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Bistagno. Un sentito ringraziamento a quanti vorranno partecipare. ANNIVERSARIO Bruno SCARZO Nel 18º anniversario dalla scomparsa sabato 18 febbraio alle ore 18 in cattedrale verrà celebrata una santa messa in sua memoria. Il cognato Renzo e il nipote Fabrizio con la famiglia ringraziano quanti vorranno partecipare al ricordo ed alle preghiere. TRIGESIMA Natalina MINETTI La famiglia Mazzarelli commossa per la grande dimostrazione di stima e dʼaffetto tributata alla loro cara, ringrazia tutti coloro che le sono stati vicino al momento del grande dolore e ricorda che la s.messa di trigesima verrà celebrata domenica 19 febbraio alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Cristo Redentore in Acqui Terme. Carlo RAPETTI Il 6 febbraio 2012 è mancato a Torino Rapetti Carlo, da anni, affezionato lettore del vostro giornale. ANNIVERSARIO TRIGESIMA La famiglia Angelo BOTTERO 26 gennaio 2012 Ad un mese dalla prematura scomparsa, la famiglia lo ricorda con affetto nella santa messa che sarà celebrata sabato 25 febbraio alle ore 16 nellʼoratorio di Morsasco e ringrazia quanti parteciperanno. Caterina MARTINO Serafino VIOLANTI in Violanti Gli anniversari sono sempre dolorosi, ma ci fanno sentire vicini a voi con le preghiere ed il ricordo del tempo passato insieme. Ringraziamo tutti quelli che vorranno partecipare alla santa messa che sarà celebrata sabato 18 febbraio alle ore 17,30 nella chiesa parrocchiale di San Francesco. I vostri cari Alessandro GHILARDUCCI La famiglia, grata per lʼaffettuosa partecipazione, lo ricorda nella santa messa di trigesima che verrà celebrata domenica 19 febbraio alle ore 11 nel santuario della Madonna Pellegrina. ANNIVERSARIO Maria ALBORGHETTI ved. Moggio Cara sorella è trascorso un anno da quando mi hai lasciata... tu che eri una moglie, una madre e una sorella dolcissima, di poche parole ma sempre buone per tutti. Ti sento sempre al mio fianco. Con amore. Franca ANNIVERSARIO Emilia POGGIO in Brugnone Nel 4º anniversario dalla scomparsa, domenica 19 febbraio alle ore 10, presso la chiesa del Santo Spirito, verrà celebrata una santa messa in sua memoria. Un sentito ringraziamento a quanti vorranno unirsi alla preghiera. I familiari Acqui Terme. Sarà recuperata in data da destinarsi la lezione in programma mercoledì 8 febbraio allʼunitre acquese, rinviata causa freddo. La lezione di lunedì 13 con tema lʼarte contemporanea è stata tenuta dallʼartista e critico dʼarte Piergiorgio Panelli. Un percorso dʼarte come libera espressione è stata la biografia dellʼartista che in giovane età attraverso una pittura molto libera amante dellʼestetica, dellʼemozione e della poesia ha interessato lʼambiente paesaggistico intorno a Casale, sua città natale. Col tempo, dopo gli studi, si applica ad una pittura figurativa impressionista ove lʼartista cercava una nuova scrittura basata su un personale cromatismo. Qui figure femminili si compenetrano con il paesaggio. Nel 1986 la sua pittura subisce una vibrazione, unʼarmonia con soluzioni estetiche diverse e nascono composizioni di nature morte molto astratte. Segue poi un periodo di esplosione di colori al centro dellʼopera come un magma di figure ed oggetti per creare armonia. Rispetto agli stati dʼanimo del pittore nascono opere dedicate al silenzio, allʼisolamento come anche momenti di energia pura. Opere astratte informali dove non cʼè più la forma dellʼoggetto o del soggetto sempre però con colori in armonia, sono le opere successive. È promotore di strutture ed idee di installazione con intervento cromatico personale che coinvolgono lo spazio. Alcune sue opere sono in collezioni pubbliche quali la Biblioteca Civica di Alessandria, lʼuniversità di Casale, il museo dei Lumi Sinagoga di Casale, al comune di Castellanza (Va) ecc. ANNIVERSARIO Don Giuseppe CARRARA Nel 16º anniversario della sua scomparsa, lo ricordano con affetto e rimpianto i nipoti, parenti e parrocchiani tutti, nella santa messa che verrà celebrata domenica 19 febbraio alle ore 9 nella chiesa di SantʼAndrea in Cassine. Piergiorgio Panelli La prossima lezione di lunedì 20 febbraio sarà tenuta dalla dott.ssa Marika DʼAngelo e dallʼing. Fabiano Gioia sul tema Disturbi dellʼudito: presbiacusia e sordità da rumorepatologie, diagnosi e terapie a cura del Lions Club International-Genova. La lezione di mercoledì 22 febbraio sarà tenuta dal prof. Francesco Sommovigo su LʼItalia nel primo dopoguerra e a seguire il dott. Marzio De Lorenzi che illustrerà le Regole di vita per la funzionalità dellʼintestino. Ricordo di Mauro Chiodo Acqui Terme. Pubblichiamo un ricordo di Mauro Chiodo inviatoci dal Presidente e gli Associati della Protezione Civile Carabinieri di Acqui Terme «Caro Mauro, ci troviamo tutti qui riuniti insieme ai tuoi cari ed ai tuoi amici per farti un ultimo saluto in pubblico. Ci siamo conosciuti alcun anni or sono, e la cosa che ha colpito di più tutti noi dellʼassociazione Carabinieri di Acqui è stata la tua pacatezza, la tua grande educazione, la tua disarmante semplicità, il tuo sobrio sorriso, la tua disponibilità. Siamo convinti che anche nel tuo ambiente di lavoro, hai sempre mantenuto un comportamento da vero signore, senza mai alterarsi, rispettando tutti e lavorando con professionalità. Talvolta, il tuo silenzio è stato molto più eloquente di tante parole. I grandi dovrebbero imparare da te per relazionare con il popolo. Senzʼaltro il buon Dio sarà darti il giusto riconoscimento nei cieli. E come noi preghiamo e pregheremo per te, anche tu metti una buona parola per tutti noi, in particolare per i tuoi cari genitori ed i tuoi familiari, affinché abbiano la forza di continuare a vivere nel tuo dolce e caritatevole ricordo. Ciao Mauro, da tutti i soci dellʼassociazione Nazionale Carabinieri di Acqui». Onoranze Funebri MURATORE Iscrizioni Socrem cremazione gratuita Corso Dante, 43 - Acqui Terme - Tel diurno-notturno-festivo / 24 ore su 24

5 ACQUI TERME 19 FEBBRAIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Ricordando don Giovanni Bianco Liliana PESCE in Buffa Dal cielo aiuta e proteggi chi ti porta nel cuore. Nel 17º anniversario dalla scomparsa il marito, unitamente ai familiari tutti, la ricorda nella santa messa che verrà celebrata domenica 19 febbraio alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Moirano. Un sentito ringraziamento a quanti vorranno partecipare al ricordo ed alle preghiere. ANNIVERSARIO Gian Luca BIGGIO Il suo sorriso se nʼè andato da questa terra per restare vivo e presente nel cuore di chi lʼha amato. La mamma, il papà, la sorella ed il fratello lo ricordano con infinito amore nella s.messa che sarà celebrata nel 17º anniversario della sua scomparsa domenica 19 febbraio alle ore 17,30 nella chiesa parrocchiale di S. Francesco e ringraziano quanti vorranno prenderne parte. ANNIVERSARIO Cecilia CARLINI ved. Ivaldi Nel 1º anniversario dalla scomparsa il figlio Lorenzo e i parenti tutti la ricordano con immutato affetto e rimpianto nella santa messa che verrà celebrata domenica 19 febbraio alle ore 17,30 nella chiesa parrocchiale di San Francesco ad Acqui Terme. Si ringraziano quanti vorranno partecipare. ANNIVERSARIO Maria GRILLO ved. Rategni Vivi per sempre nel cuore di chi continua a volerti bene. Nel 6º anniversario dalla scomparsa le figlie con le rispettive famiglie, nipoti e parenti tutti la ricordano nella santa messa che verrà celebrata lunedì 20 febbraio alle ore 18 in cattedrale. Un sentito ringraziamento a quanti vorranno partecipare al ricordo ed alle preghiere. ANNIVERSARIO Acqui Terme. Pubblichiamo alcuni ricordi di don Giovanni Bianco: «Ciao don Bianco, anche tu sei ritornato alla Casa del Padre e te ne sei andato in silenzio, in punta di piedi, senza disturbare nessuno, come era nel tuo stile. Eri buono, umile, gentile, ma un gran signore dal grande cuore e per tutti eri maestro, padre, fratello, amico e, veramente, hai dato la vita per gli amici. Quante volte dicevi: sono stanco, stanco, ma sei rimasto in trincea fino alla fine, per testimoniare la tua fedeltà alla Chiesa, ma soprattutto a Dio. In te cʼera Dio e chi ti avvicinava e parlava con te percepiva questa Presenza che sapevi trasmettere agli altri con le tue parole di fede, di speranza, di carità. Uomo di profonda spiritualità e di preghiera, quando passavo dalla cappella dellʼospedale ti trovavo sempre intento a pregare, a leggere il breviario ma, volentieri, sorridendo, ti fermavi a scambiare cordialmente due parole e, poi, mi spronavi a pregare sempre. Eri sempre disponibile tutti i giorni e tutte le notti dellʼanno, non solo per portare conforto e i S.Sacramenti agli ammalati dellʼospedale, ma anche per tutte le persone che in te cercavano un aiuto, un conforto. Anche a me, in momenti dolorosi della mia vita, hai teso la mano e mi hai trasmesso speranze e fede per cui, con tutta umiltà, ma con tanto affetto ti dico grazie, grazie, grazie... per sempre». Dott.ssa Luisella Bormida «Gli amici che quotidianamente frequentavano la cappella dellʼospedale cittadino, i volontari del Movimento per la Vita Centro Aiuto Vita, i volontari dellʼavulss di Acqui, commossi innalzano un inno di lode a Dio, per aver avuto la grazia di conoscere don Bianco, limpido esempio del buon Pastore, mite ed umile di cuore. Umanamente dobbiamo ammettere che, nonostante da tempo il don ci preparasse con dolcezza a questo suo distacco terreno, ora ci sentiamo tutti un poʼ orfani e spaesati ma chi conosceva bene don Bianco sa quale certa speranza nutrisse verso la Vita senza tramonto e come ogni istante della sua vita e della sua giornata lo vivesse già serenamente proteso verso questʼabbraccio infinito col Padre. Una sera di alcuni anni fa, in occasione della morte del carissimo don Gaino, alcuni di noi si radunarono spontaneamente nella cappella dellʼospedale per pregare lʼufficio dei defunti. Don Bianco ci accolse con la sua particolare affabilità e poi, unendosi a noi nella lettura, sorridendo ci disse: Bravi, fate bene, ma adesso don Gaino è già in Cielo, nella gioia, che se la ride!. Questa fiducia nella Provvidenza, questa fede granitica nella vita, anche oltre la morte, don Bianco, caro e fermo riferimento anche per noi volontari dellʼavulss in questi ultimi anni la comunicava sia a parole, sia silenziosamente, come buon samaritano, magari con un semplice sorriso o una carezza, ad ogni fratello sofferente nel corpo e nello spirito - che incontrava, passando tra i letti dellʼospedale, tra gli anziani ospiti della Casa di Riposo J. Ottolenghi, ascoltando le tante persone che si confessavano o si confidavano con lui, come con uno di famiglia, conosciuto da sempre. Il sostegno che ci offriva come volontari era intessuto di continua preghiera e sapienza. Alcuni di noi, durante lʼadorazione eucaristica settimanale del giovedì e la messa quotidiana, offrivano con lui, sullʼaltare, per i tanti sofferenti, per le mamme in difficoltà per una gravidanza inaspettata, per i bimbi che chiedono di nascere e di crescere sereni, per le anime del purgatorio, per la santità dei sacerdoti, per le famiglie Ricordiamo con gioia particolare il pellegrinaggio dellʼottobre 2006 nel magentino che, come responsabile spirituale del Movimento per la Vita, vivemmo insieme nei luoghi di santa Gianna Beretta Molla e la messa che annualmente, il 28 aprile, celebrava in onore di questa eroica mamma e alla quale univamo con semplicità gli auguri e le preghiere per il suo imminente compleanno. Durante una di queste celebrazioni, nel 2009, ci raggiunse il grande amico ed instancabile araldo nella difesa della vita, prof. Giuseppe Garrone, morto un anno fa, anche lui proprio nei giorni della Giornata per la Vita. Lʼintesa che il don e Garrone stabilirono immediatamente, su questi fondamentali e scottanti temi, la ricordava entusiasta ancora pochi giorni fa, mentre consigliava alcuni di noi e la foto che proponiamo ne è una bella testimonianza. E ora, caro don Bianco, entrando nella cappella dellʼospedale, ci pare di vederti, che ci vieni incontro e sorridendo spalanchi le braccia e ci incoraggi: Dai, dai, non piangete... adesso inizia la vita vera, dai, dai, avanti... quello che fate va sempre bene! e ci precedi per preparare un posto nei pascoli senza fine, per ciascuna delle pecorelle che ti sono state affidate». Gli amici della cappella dellʼospedale, i volontari MpV - CaV e Avulss In memoria di don Bianco sono stati raccolti 230 euro che sono stati devoluti allʼavulss e al Movimento per la vita che sentitamente ringraziano. «Caro don Bianco, adesso che sei diventato un angelo ci permettiamo di darti del Tu. Pensavamo ad una semplice influenza che non Ti avrebbe impedito di tornare presto ad officiare la Santa Messa pomeridiana, dove ci accoglievi tutti con un sorriso e una stretta di mano. Lʼumile sacerdote, il padre buono sempre pronto ad ascoltarci, se nʼè andato e ci ha lasciati orfani. Tu ci eri amico, con Te ci si poteva confidare certi di essere ascoltati e consigliati. Purtroppo il tempo scorre... e ci priva di tante belle figure su cui avevamo imparato a contare e da esse trarre forza e fiducia. Quando ci incontravamo casualmente in ospedale sempre Ti interessavi con estremo garbo sul motivo della nostra presenza, pronto a visitare un nostro parente ammalato. Non è mai successo che Tu non Ti avvicinassi per chiedere come stavamo noi e le nostre famiglie, ma sei partito in tutta fretta e non abbiamo avuto tempo di salutarti. In questa settimana non è trascorso ancora un giorno in cui il pensiero non sia tornato a Te con infinito rimpianto anche se siamo certi che Tu lassù starai benissimo e che Ti godrai la Tua pensione Ċaro don Bianco, adesso che sei un angelo e avrai tanto tempo disponibile, cerca di starci ancora vicino per sostenerci e darci forza nellʼaffrontare la nostra quotidianità. Siamo certi che starai accanto a tutte le persone che Ti hanno voluto bene e che, se le ascolterai quando si rivolgeranno a Te, avrai un mondo di lavoro da sbrigare anche da lassù. Grazie di tutto caro don Bianco e da lassù proteggici». Gli amici della cappella dellʼospedale Bartolomeo TARAMASCO (Melino) Chi vive nel cuore di resta, non muore. Nellʼ8º anniversario dalla scomparsa la moglie, la figlia, il genero, le nipoti e parenti tutti lo ricordano nella s.messa che verrà celebrata giovedì 23 febbraio ore 17 nella chiesa di SantʼAntonio. Si ringraziano quanti vorranno partecipare. Marmi 3 s.n.c. di Ivan Cazzola e Davide Ponzio Lavorazione arte funeraria, monumenti, rivestimenti tombe e scrittura lapidi Strada Alessandria, 90 - Acqui Terme Tel I necrologi si ricevono entro il martedì presso la sede de L ANCORA in piazza Duomo 7, Acqui Terme. 26 iva compresa Caterina GATTI (Rina) ved. Gatti Nel 9º anniversario dalla scomparsa il figlio, la nuora, il nipote ed i parenti tutti la ricordano nella santa messa che sarà celebrata sabato 25 febbraio alle ore 17,30 nella chiesa parrocchiale di San Francesco. Un sentito ringraziamento a quanti vorranno partecipare al ricordo ed alle preghiere. Protezione civile sezione Acqui Emergenza neve alpini a Roma Acqui Terme. Alpini acquesi del Nucleo di Protezione Civile della sezione di Acqui sono intervenuti per lʼemergenza neve nei dintorni di Roma e precisamente a Storta, che si trova nellʼarea nord-ovest di Roma, a ridosso ed esternamente al grande raccordo anulare. Ci hanno inviato una documentazione fotografica Appuntamento per il 25 febbraio EquAzione in cammino verso Genova 2012 Ringraziamento Acqui Terme. EquAzione in cammino verso Genova 2012 : è quello che EquAzione sta preparando, in collaborazione con Libera, per la Giornata della Memoria e dellʼimpegno in ricordo delle Vittime delle mafie. Come ogni anno, questa Giornata ha luogo nel mese di marzo e in una città diversa. Questʼanno - siamo alla XVII edizione - lʼappuntamento è a Genova per il 17 marzo, e proprio in preparazione di questo evento il 25 febbraio la Cooperativa EquAzione, rappresentata ad Acqui nella Bottega del Mondo di via Mazzini, organizza una serata culturale e conviviale presso la Mensa della Fraternità Mons. G. Galliano con inizio alle ore 19,45. Sarà presente Claudio Oliva, che parlerà del progetto di recupero del Sestiere della Maddalena di Genova, e ci sarà la testimonianza di vita di chi lavora nel negozio sorto nei locali di Vico Mele confiscati alla mafia, affidato alla Cooperativa Il Pane e le Rose della Comunità di San Benedetto al Porto, di cui si potranno conoscere le importanti attività che svolge in favore della legalità. Nella serata è compresa una cena, adatta anche per vegetariani, con prodotti di Libera, delle economie carcerarie italiane, del commercio equo e solidale e dellʼagricoltura a km. 0, accompagnata da vini di Libera Centopassi bianco e rosso. Per il menù e ogni altra informazione pratica si rimanda al sito o alla pagina di Facebook di EquAzione Acqui, oppure si può passare direttamente in Bottega. Per la serata è necessario prenotarsi entro il 22 febbraio alla Bottega di EquAzione: tel in orario di apertura negozio. I posti a disposizione sono 60. Si tratta indubbiamente di un incontro interessante sotto tutti i punti vista, per cui ci si pensi e si prenoti in fretta! Acqui Terme. La famiglia Bottero - Pastorino ringrazia vivamente la leva 1949 di Morsasco per lʼofferta di euro 150 e gli amici di Cristiano per lʼofferta di euro 170, in ricordo di Angelo Bottero, entrambe devolute allʼail onlus di Alessandria. Ringraziamento all ospedale Acqui Terme. Pubblichiamo un ringraziamento allʼospedale acquese inviatoci da Tomaso Alemanni di Alice Bel Colle: «Intendo esprimere i miei più sinceri ringraziamenti al personale medico del reparto di chirurgia dellʼospedale di Acqui Terme diretto dal dott. Piero Iacovoni per la professionalità e lʼumanità prestatami. Un particolare ringraziamento alla dottoressa Baldi».

6 6 19 FEBBRAIO 2012 VITA DIOCESANA In occasione dellʼ11 febbraio diverse iniziative hanno coinvolto gli associati OFTAL in diocesi. Nel pomeriggio dellʼ11 a Cassine la comunità locale si è ritrovata con alcuni volontari ed il parroco per un rosario commentato. Ad Ovada invece i volontari hanno partecipato alla S.Messa pomeridiana, che ha avuto i suoi momenti forti nella celebrazione della unzione degli infermi e nella processione au flambeaux finale che si è snodata per le ampie navate della parrocchiale per concludersi dinnanzi allʼaltare dedicato alla Madonna di Lourdes. A Nizza Monferrato infine, cʼè stato un momento di preghiera molto partecipato. Il 12 febbraio lʼassociazione ha partecipato al gran completo alla S.Messa e alla processione diocesana ad Acqui, nella chiesa di S.Francesco. Per evidenti motivi di temperatura, la processione è poi stata sostituita da un momento intenso di adorazione eucaristica. La S.Messa è stata presieduta da S.E. Monsignor Vescovo, e concelebrata dal nostro assistente diocesano e dai parroci cittadini. Molto intense, come sempre, le parole di don Franco, il nostro padrone di casa, che ha fatto pensare e pregare Attività Oftal lʼassemblea con meditazioni sulla malattia e una preghiera dei fedeli particolarmente sentita rivolta a Maria. Il prossimo appuntamento è per il 19 febbraio, per la sfilata di Carnevale ad Ovada. Appuntamento alle 11 per la S.Messa nel santuario di San Paolo in corso Italia, ed a seguire, veloce pranzo e partecipazione alla sfilata dei carri. In caso di maltempo o di freddo intenso, si valuterà se rimanere negli accoglienti locali parrocchiali per un momento di festa. Chi intendesse partecipare è pregato di comunicare al referente Alessandro (328/ ) il numero dei partecipanti, per poter preparare il pranzo senza sprechi. A fine febbraio infine ricordiamo che inizierà la operazione uova ; occorre che tutta lʼassociazione si attivi per contribuire ad una iniziativa di autofinanziamento che ci ha permesso negli ultimi due anni di effettuare sconti extra a famiglie, giovani e pellegrini dʼaccueil (contattare per zona ovadese e valle Stura Federico 339/ e Gianni 347/ , per nicese Franchino 335/ , per acquese Carla 333/ e per val Bormida don Paolo 349/ ). La segreteria Incontro diocesano adulti AC ad Incisa In occasione della Festa della Pace ACR ad Incisa (vedi articolo nelle pagine di Nizza) anche gli adulti si sono incontrati per fare formazione. Al mattino spunti di riflessione nel pomeriggio condivisione delle paure e speranze per poi sintetizzare un pensiero che aiuti ad affrontare il presente. «Crediamo sia importante innanzitutto raccontare la fede ai nostri figli perché a partire dalla compagnia del Cristo risorto si possono fare nuove le cose di questo mondo con la Pace nel cuore, anche quando si attraversa il mare in tempesta. Vogliamo si blocchino le logiche speculative che investono soldi solo laddove cʼè una grande resa, incuranti delle conseguenze. Vogliamo sostenere le idee nuove (energie rinnovabili, comunicazione e conoscenze diffuse, finanza etica), imparando a riconoscere lʼessenziale della vita, ciò che incide sulla realtà. Vogliamo dare valore alla competenza e alla formazione, non pensare che chiunque può fare qualunque cosa anche senza preparazione. Anche la famiglia è luogo di speranza, ma in un paese che si dice cattolico non sono state prese sul serio le politiche di sostegno a famiglia e lavoro finendo con sempre più anziani soli di fronte a un camino spento e giovani che non hanno le forze per progettare. Solo insieme si può guardare al futuro come unʼopportunità che il Signore ci regala e non come una iattura che la storia ci impone!». Queste sono solo alcune idee condivise da una cinquantina di adulti, soci di Ac e non, segno della voglia di fare politica come società civile, dellʼinteresse per ciò che sta intorno, vogliosi di abbandonare il credo degli ultimi decenni: fatti i cavoli tuoi. Solo stando vicini, facendo crescere azioni di gruppo (per i cristiani è lʼanticamera della comunione ) si può guardare il futuro senza sentirsi abbandonati in preda al panico e alle angosce. Alla fine lʼassistente diocesano, don Pavin, ci sussurra allʼorecchio la speranza viva che sento è data dagli umili che non si lasciano smontare dallʼandazzo generale e continuano pazientemente (resistenza più costanza più speranza) a svolgere il loro compito incorreggibilmente legati alla legalità, allʼonestà e alla solidarietà. E sono tanti! Forse la maggioranza. Dal punto di vista evangelico diremmo: sono il Regno che cammina. Un grazie di cuore alla comunità parrocchiale e civile di Incisa, a cominciare da don Claudio e dal sindaco, per lʼaccoglienza e la collaborazione. Per il Settore Adulti di AC Flavio G. Incontri sul Vangelo secondo Giovanni Sono iniziati lunedì 13 febbraio presso la canonica del duomo gli incontri sul Vangelo secondo Giovanni (prima parte) guidati dal prof. Francesco Sommovigo. Il primo incontro ha analizzato Prologo, Giovanni Battista, primi discepoli (Gv. 1,19 39) I prossimi incontri, sempre alle 20,45 secondo il seguente calendario: lunedì 20 febbraio: Nozze di Cana e venditori del tempio (2,1-22); lunedì 27 febbraio: Gesù e Nicodemo ( 2,23 3,21); lunedì 5 marzo: Moltiplicazione dei pani ( 6,1 15, 26-58); lunedì 12 marzo: Il cieco nato (9, 1-41); lunedì 19 marzo: La risurrezione di Lazzaro ( 11,1 44). Seminario a Mornese La relazione educativa nel sistema preventivo A Mornese dal 17 al 19 febbraio si terrà il seminario La Relazione Educativa nel Sistema Preventivo progettato e pianificato dalle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA, suore salesiane di don Bosco) del Piemonte e Valle dʼaosta. Un seminario per formarsi insieme religiose e laici per assumere sempre più consapevolmente e profondamente il Sistema Preventivo come via allʼeducazione. Interessante, coinvolgente per diversi motivi. LʼIstituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice fin dal 2003 ha avviato un cammino a livello nazionale sul sistema educativo, prezioso documento scritto dal Fondatore don Bosco, accolto, vissuto e tradotto al femminile da M. Mazzarello. Nel 2005 un secondo seminario, questa volta a livello piemontese, dal titolo Cʼè un punto accessibile al bene. In un tempo di sfida educativa, nel decennio che la chiesa italiana ha dedicato al tema Educare alla vita buona del vangelo, è parso necessario investire per rivitalizzare il Sistema Preventivo coinvolgendo tutta la comunità educante delle scuole (dallʼinfanzia al liceo), dei centri di formazione professionale, degli oratori centri giovanili, degli ambienti educativi dove le suore salesiane e i numerosissimi docenti, formatori, animatori e collaboratori laici si impegnano quotidianamente per far educare bambini, ragazzi e giovani con una visione di futuro per la società. Da venerdì 17 febbraio Mornese sarà ʻabitataʼ da circa 150 persone tra FMA e laici che alterneranno momenti di ascolto a attività laboratoriali per attingere alle sorgenti di Madre Mazzarello il suo originale spirito. Perché la scelta di Mornese? Perché un paese immerso, in questi giorni, da una coltre bianca per le abbondanti nevicate di questi ultimi giorni? La Casa dei Mazzarelli (Mornese), recentemente ristrutturata, può accogliere un elevato numero di ospiti offrendo la possibilità di scoprire il carisma, i luoghi di fondazione e di origine dellʼistituto. Oltre il Santuario dedicato a Santa Maria Domenica Mazzarello, come già detto Fondatrice con don Bosco della Congregazione, la struttura comprende la sua Casa natale, la Mostra Missionaria e la Casa di accoglienza per i pellegrini. Sono disponibili camere singole e doppie, tutte con servizi interni e collegamento alla rete internet, sale polivalenti, sale convegni, cappella e sale da pranzo Ṗoco lontano, in paese, si trovano la Parrocchia e, nei pressi il Castello Doria, la Casa di Fondazione dellʼistituto denominata Collegio, altro luogo di intensa e profonda spiritualità salesiana e attualmente affiancato dalla Scuola dellʼinfanzia. Informazioni di contatto: Casa di Spiritualità Via S. M. Mazzarello, 44 Mazzarelli Mornese (AL), tel 0143/875334, fax 0143/ Per conoscere ulteriormente nel dettaglio lʼofferta della casa di Spiritualità è possibile collegarsi al sito Nonostante le temperature rigide Celebrata la festa della Madonna di Lourdes Ritiro spirituale annuale Ministri straordinari della Comunione Calendario diocesano Venerdì 17 Mons. Micchiardi è a Roma per due giorni per la cerimonia di creazione di 22 nuovi cardinali, tra cui il vescovo di Alessandria mons. Giuseppe Versaldi, originario di Villarboit nel 1943, del clero di Vercelli, nominato dal Papa presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, e mons.domenico Calcagno, di Parodi Ligure, classe 1943, del clero di Genova, già vescovo di Savona, oggi presidente della Amministrazione del patrimonio della Santa Sede. Domenica 19 Alle ore 9,45 il Vescovo celebra la messa nella parrocchiale di Acquabianca di Urbe. Alle ore 11,15 il Vescovo celebra la messa nella parrocchiale di S.Pietro dʼolba. Lunedì 20 Alle ore 21 assemblea dei laici della zona di Acqui Terme per lʼelezione dei membri zonali per il rinnovo del Consiglio pastorale diocesano. Mercoledì 22 Inizia la Quaresima con la liturgia delle Sacre Ceneri: messa e funzione del Vescovo in Cattedrale alle ore 18. Giovedì 23 Alle ore 21 assemblea dei laici della zona Nizza - Canelli per lʼelezione dei membri zonali per il rinnovo del Consiglio pastorale diocesano. Vangelo della domenica Acqui Terme. Il tempo rigorosamente invernale non ha impedito di svolgere il triduo e la Festa della Madonna di Lourdes nella parrochia di San Francesco. Venerdì 10 è stata fatta la celebrazione comunitaria dellʼunzione degli Infermi a cui hanno partecipato un centinaio di persone che si sono accostate alla suddetta funzione, preceduta dallʼascolto della Parola di Dio e dallʼinvocazione dello Spirito Santo, con viva, sincera e commossa devozione. Tale celebrazione aiuta i fedeli a comprendere che questo Sacramento non è per quelli che sono morti o che non riescono più a comprendere ciò che capita attorno a loro, ma viene amministrato come aiuto alla malattia. I familiari, quindi, quando lo ritengono opportuno, dovrebbero chiamare il parroco per accompagnare e sostenere con la preghiera e il Sacramento lʼammalato e i familiari stessi. Nella giornata della festa, domenica 12, è vero che non siamo riusciti ad effettuare la processione, ma la celebrazione lourdiana svoltasi in chiesa, ha più che mai soddisfatto la maggioranza dei fedeli presenti consentendo una preghiera più raccolta e più serena. Lʼauspicio è che questo si possa eventualmente ripetere negli anni futuri. Un sincero grazie a tutti coloro che si sono adoperati perchè il tutto potesse andare per il meglio. Don Franco Cresto Domenica 12 Febbraio presso lʼistituto Santo Spirito di Acqui Terme si è svolto il ritiro annuale dei Ministri Straordinari della Comunione. Relatore sia al mattino che al pomeriggio S.E. monsignor Pier Giorgio Micchiardi, Vescovo della diocesi di Acqui, che ha trattato temi di approfondimento sulla Parola di Dio, sul Concilio Vaticano II e sullʼimpegno dei laici nella Chiesa di oggi, in particolar modo da parte dei Ministri straordinari della Comunione sempre più chiamati ad un impegno di sussidio cristiano nelle varie forme possibili. La giornata ha avuto inizio con la recita delle lodi, è proseguita con la meditazione del Vescovo, Santa Messa presso la Parrocchia di San Francesco, recita dellʼora nona, meditazione del Vescovo e consegna del Mandato agli oltre 80 partecipanti. I partecipanti ringraziamo S.E. monsignor Vescovo per lʼimpegno e lʼinsegnamento ricevuto, il responsabile diocesano don Mario Bogliolo per lʼorganizzazione dellʼincontro e le Reverende Suore dellʼistituto Santo Spirito per lʼaccoglienza. Nel vangelo di domenica 19 febbraio, liturgia della settima dellʼanno (domenica 26 sarà la prima di quaresima), lʼevangelista Marco conferma il suo metodo di descrizione attenta e meticolosa di ciò che Gesù fa, sul modello del cominciò a fare e ad insegnare. Vista la loro fede Egli annunciava la parola : Gesù vuol far capire che la componente principale ed essenziale in ordine alla conservazione e alla crescita della fede, sia della comunità e sia del singolo fedele, è la parola. A volte la tentazione è di pensare che la vera testimonianza cristiana consista nella carità, tanto è vero che la comunità cattolica è tentata a spendere le sue energie maggiori e migliori per risolvere casi di povertà, indigenza, in Italia e nel mondo, correndo il rischio di trascurare un adeguato e forte annuncio della parola, soprattutto ai giovani, sempre più diffidenti e lontani. Impressiona questo ʻMaestroʼ che in un piccolo cortile di una casa privata, sotto una tettoia coperta di frasche e palme, parla di Dio, del Padre, al punto che, tra gli uditori, i soliti farisei, maldisposti per principio, e incapaci di ascolto, e quindi di conversione, arrivano ad accusarlo di ʻbestemmiaʼ: Perché costui parla così. Anche oggi le parole del prete, del vescovo, del papa si disperdono al vento: opinione pubblica, giornali, tv colgono trame, odi, invidie nel basso e nellʼalto clero ma della parola di Dio non importa a nessuno. Rimettere i peccati Non cʼè tra i sette un sacramento più sghignazzato e disatteso. Un mezzo comodo, allora come oggi, per far finta e illudersi di mettere la propria coscienza a posto: intanto ʻchi lʼha verde o chi lʼha secca, tutti han la loro peccaʼ. Ma Gesù non demorde: Perché sappiate che il Figlio ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino, paralitico, alzati e cammina. Il vero peccato è la superbia di quanti, ieri gli scribi, oggi noi, si nutrono solo di presupponenza soggettiva. Per questo Gesù ci sfida nel fare, a conferma del suo dire. Marco dice che a tal vista tutti lodavano Dio. Tutti? Non certamente gli scribi. La loro incredulità di comodo e di opportunismo non si smuove di fronte a nulla, a nessun miracolo ḋ.g.

7 ACQUI TERME 19 FEBBRAIO Augusto Vacchino e la politica locale Primarie nel segno della discontinuità Ci scrive Mauro Giglio Galeazzo chiarisca i pettegolezzi Per il comitato Acqui Terme è Le parole di Galeazzo equilibrate e mediatrici Acqui Terme. Ci scrive Augusto Vacchino: «Pare che qualcuno non si sia accorto che le primarie del centrosinistra hanno cambiato radicalmente la geografia politica e le prospettive amministrative della città. Più che consultazioni interne ad uno schieramento sono state un plebiscito di una città che dice basta alla ventennale esperienza di malgoverno, agli inciuci, al disprezzo della cosa pubblica degli amministratori e che pare lʼonda lunga dei referendum sullʼacqua, sul nucleare, sui privilegi della casta, della difesa dellʼospedale. Come leggere altrimenti lʼincredibile partecipazione, sotto la neve, che ha sancito lʼindiscutibile vittoria di un candidato che ha calcato la scena sociale cittadina, non quella partitica, in tempi non sospetti? Quale segnale più forte di richiesta di discontinuità di uomini e politiche poteva essere dato? Altrove sono esterrefatti e preoccupati: si aspettavano e tifavano per la vittoria di un uomo di partito, tanto forte nelle tessere quanto debole tra gli elettori e comunque congeniale. Vedremo a maggio, se sono rose fioriranno (lʼultima volta sono stati crisantemi!). Spero, da elettore, che il candidato della città avveduta e progressista non sia ostacolato da bellʼimbusti provinciali dei partiti, che già si sono affacciati sulla scena, e che abortiscano le recentissime prove tecniche di minestrone di screditati personaggi che non si rassegnano volendo riciclarsi sotto mentite spoglie di formazioni politiche inesistenti in città: si lascia lʼassessorato di centrodestra per candidarsi nel centrosinistra (quelli che indovinano vincono Gelati da gustare con morsi Moderati). Ecco, a mio sommesso parere, il candidato Galeazzo dovrebbe volare alto, così evita anche il fuoco amico, e tenere sempre a mente il principio della discontinuità con le amministrazioni del ventennio passato, principio che è scolpito nella carta programmatica che il centrosinistra si è dato (e che il solo Ferraris, tra i 4 concorrenti alle primarie, ha ignorato rivalutando e sponsorizzando persone che neanche il centrodestra vuole più vedere neppure in fotografia). Dovrebbe, sempre a mio avviso, soprassedere a una visione provinciale ed adottare una visione propositiva e coraggiosa, predisponendo un programma sobrio e concreto, per ora solo preannunciato, che segni la differenza dalle Vanna Marchi della politica acquese che promettono di tutto e di più. Diceva J.F.Kennedy: non pensare a cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese. E acquesi volenterosi e di valore ce ne sono eccome. Ci sono concittadini che insegnano, magari economia, in prestigiose università americane, studenti acquesi che hanno vinto concorsi mondiali premiati dalla NASA, laureati acquesi che sono in grado di rendere energeticamente autosufficienti intere comunità, conterranei che hanno sconfitto malattie sulle quali la medicina accademica brancolava nel vuoto, imprenditori e avvocati in grado di mettere allʼangolo multinazionali bancarie per le malefatte, progettisti aeronautici, medici e associazioni di volontariato di indiscutibile valore ed efficienza, attuatori di progetti di sviluppo sostenibile in paesi svantaggiati, campioni nazionali di sport minori, musicisti rinomati e chissà quanto dimentico! Voglio dire che è ora di smetterla di piangersi addosso, si deve guardare avanti, anche perché non abbiamo alternative. Se una città è in grado di esprimere talenti di questo livello è impossibile che prima o poi non si desti da quel torpore provinciale e leghista che troppo a lungo lʼha annichilita, ed è forse venuto il momento. Vogliamo prendere atto delle nostre potenzialità, che abbiamo almeno quattro grandi imprese, grandi per la nostra realtà, che lavorano prevalentemente con lʼestero, nei diversi continenti, e che potrebbero essere coinvolte, nei modi da definire, quali ambasciatori della città e del territorio e invece cosa si fa? Il catering alla sorella del (ex) ministro Tremonti oltretutto a Milano. È mai possibile continuare a subire le miserie politiche di persone da cui nessuno comprerebbe unʼauto usata? Questa è la sfida che deve raccogliere il fronte progressista, il resto è fuffa. I tempi sono grami e il periodo delle vacche grasse è finito da un pezzo, ci resta lʼottimismo della volontà e la sfida di un approccio laico, serio, sobrio, uno spirito nuovo, sorretto da idee non da ideologie, per rimettere in carreggiata la città. Se potrà essere utile metterò a disposizione del candidato sindaco e della città qualche idea concreta su cui ho lavorato (ecomostro dei bagni, finanza locale, scuole, green economy)». Acqui Terme. Ci scrive Mauro Giglio: «ll candidato sindaco per la sinistra alle elezioni amministrative della prossima primavera è Aureliano Galeazzo, attuale sindaco di Alice Bel Colle e presidente della comunità collinare. Ha vinto alle primarie del 29 gennaio proposto da SEL e dalla parte del Pd più radicata nei privilegi (vedi dirigenti locali e ex dirigenti a nomina Regionale della ASL). Fin qui la cronistoria dei fatti che tutti conosciamo. Quello che invece sembra passare del tutto inosservato è lo schiacciamento che il PD, con questa candidatura sta registrando sulla sinistra più estrema a meno che con disinvoltura il candidato Galeazzo (mai visto frequentare il circolo acquese) non cerchi di stringere alleanze con forze più moderate, per dare maggior equilibrio al suo elettorato. Operazione questa,ben nota: tutti insieme per vincere e non per governare, alla governo Prodi di non troppo lontana memoria. Paragone che non pare bene augurante, vista la fine del governo Prodi nel 2008 e soprattutto su cui riflettere tenuto conto che il Pd, da allora, ha ripetutamente affermato il suo ruolo di forza moderata e riformatrice, rifuggendo da ogni tentazione di alleanza con la sinistra estrema. In questi giorni, la sinistra acquese sembra contenta: ha trovato lʼuomo nuovo che può vincere. Ma vincere con chi e per fare cosa? Questa candidatura è semplicemente il risultato di spaccature allʼinterno del PD acquese che vede solo una parte soddisfatta perché pur di contrastare i propri candidati sgraditi e non sapendo chi altri sostenere preferisce avene uno in comproprietà con SEL. Galeazzo saprà ricompattare? Dalle dichiarazioni ufficiali dice che lo vuol fare, a che prezzo e con quali compromessi? Persino il Pd alessandrino è contento: basta leggere le dichiarazioni del suo segretario provinciale. Sembra proprio che Galeazzo gli abbia tolto le classiche castagne dal fuoco: quei litigiosi di Acqui ora devono stare tutti in buon ordine e sostenere lealmente chi le primarie hanno decretato democraticamente come il candidato più votato. E gli elettori, i dimenticati elettori acquesi, che non si intendono di alleanze e meno ancora di manovre politiche come reagiranno? La sensazione è che non tutti siano pronti a fare i bravi soldatini, che non votano alle primarie ma votano per un buon programma, per persone che danno fiducia e sono credibili. Un imprenditore come Aureliano Galeazzo che mobilita gli extracomunitari promettendo la moschea per farsi votare alle primarie, risponde a questi requisiti? Ritengo che il candidato Galeazzo dovrebbe fare chiarezza sui pettegolezzi che si sentono in giro. Galeazzo ha dunque primeggiato nonostante le domande (imbarazzanti) che gli sono state rivolte da alcuni esponenti della sinistra acquese, segno evidente che non hanno scalfito la sua immagine, e che solo lui ha considerato un atto di lesa maestà sentirsi dire che sarebbe meglio chiarire (e sono convinto che lo debba fare oggi più che mai) la sua posizione nei confronti del comune per i lavori che ha eseguito negli anni passati. A questo punto posso immaginare che lʼindignazione lascerà spazio al disgusto dei fan di Galeazzo: ecco si continua ad insinuare, insultando un santʼuomo che ha il solo demerito di essersi messo a disposizione della comunità acquese, con spirito libero da interessi e con la sua esperienza di amministratore pubblico... sindaco di Alice presidente della comunità collinare...ecc...ecc... il nuovo della politica locale. Forse qualche fan di Galeazzo dovrebbe chiedere informazioni sui brillanti risultati ottenuti in queste esperienze Si tranquillizzino i fan di Galeazzo: non insinuo, non insulto e non sono un irriducibile, ma non sono un sordo e un cieco che tace per convenienza o tranquillità propria, chi ci rappresenta infatti alle prossime elezioni amministrative deve saper contrastare con la chiarezza dei fatti le insinuazioni che in caso contrario, rischiano di compromettere tutti, fan compresi». Corpo bandistico Acqui Terme. Sabato 25 febbraio alle ore 21, presso lʼauditorium del Centro Mater Dei in via don Sparpaglione 15 a Tortona, si terrà il Gran Galà del Corpo Bandistico Acquese con i maestri Daniele Pasciuta e Alessandro Pistone, al violino Piermarco Benzi, direttore Roberto Baldo. Alla serata, ad ingresso gratuito, parteciperà il Gruppo storico Chiarine di Asti Rione Tanaro. Acqui Terme. La sezione acquese della Lega Nord interviene sulle primarie del centro sinistra: «In merito alle dichiarazioni, uscite su LʼAncora della scorsa settimana, del Presidente dellʼassociazione Islamico culturale acquese onlus, Mohammed El Hlimi, sulla gestione delle elezioni primarie del centrosinistra, la posizione della Lega Nord acquese non può che essere di disaccordo. Fermo restando che lʼiniziativa riguarda un aspetto di organizzazione precipuo del Centrosinistra, riteniamo opportuno precisare che la partecipazione al voto dei cittadini extracomunitari residenti in città rimane, a nostro avviso, uno strumento politico da escludere. La democrazia è un principio fondamentale della civiltà ma deve essere utilizzata con criterio e raziocinio: in taluni casi lʼeccesso di democrazia può essere deleterio e controproducente. Ribadendo il discorso che Secondo la Lega Nord Acqui Terme. Anche il Comitato promotore Acqui Terme è che appoggiava il candidato sindaco Gallizzi alle elezioni primarie del centro sinistra, prende posizione: «Il movimento politico acquese Acqui Terme è, prende atto dellʼintervento di Aureliano Galeazzo sul numero scorso del settimanale Lʼancora, in cui lo stesso Galeazzo, tra lʼaltro, sostiene che occorre distinguere bene tra quanti hanno attizzato polemiche del tutto strumentali e infondate e quanti hanno segnalato legittime osservazioni tra cui alcune di quelle rilevate dal dott. Gallizzi, circa le regole delle primarie stesse e la loro precisa illustrazione ai cittadini; ciò sollecita i responsabili dei partiti a vigilare sulle modalità e lʼapplicazione delle regole nelle consultazioni future, in particolare in merito alla possibilità di voto alle primarie e alle consultazioni elettorali. Consideriamo la dichiarazione di Galeazzo equilibrata e mediatrice politica di un possibile futuro percorso con Acqui Terme è. Non possiamo dire altrettanto per quanto riguarda il contenuto dellʼarticolo: Per Alternativa Riformista le elezioni sono state regolari apparso a pagina 9 dello stesso numero de LʼAncora. Nessuno ha mai detto che le elezioni si siano svolte in modo irregolare rispetto alla normativa attualmente in vigore, caso mai abbiamo evidenziato aspetti di criticità da discutere e migliorare. Non abbiamo messo in dubbio lʼonestà e la diligenza degli operatori che stavano nei seggi, ma lʼimbarazzante comportamento di chi stava fuori. A prescindere dalle specifiche regole scritte, ci permettiamo di ricordare che esistono comportamenti improntati o meno a regole etiche universalmente riconosciute, che si basano sul rispetto, sul riconoscimento della dignità di ogni persona, sulla partecipazione consapevole che non si esaurisca con la presenza occasionale, ma che sia finalizzata a obiettivi di convivenza civile e di costante, comune crescita. Forse a queste regole, non scritte, non da tutti è stata data testimonianza». Gli extra comunitari non dovevano votare ʻognuno a casa sua può fare quello che vuoleʼ e che quindi il Centrosinistra ha tutto il diritto, se lo ritiene, di estendere nelle proprie elezioni interne il voto agli extracomunitari, lʼorganizzazione delle stesse primarie dovrebbe essere scevra da dubbi ed insinuazioni, peraltro promosse da una parte contro lʼaltra. Siamo certi che, a parti invertite, noi cittadini italiani in terra islamica, non avremmo goduto di tutte queste agevolazioni e di tutti questi privilegi, ed anzi, avremmo incontrato enormi difficoltà anche solo a far sentire la nostra voce. Il vanto del nostro Paese, allʼinterno di un grande sistema ʻglobalizzatoʼ, rischia seriamente di trasformarsi in un clamoroso effetto boomerang se queste situazioni non verranno gestite e controllate con la massima attenzione: una minima mossa sbagliata e rischiamo di finire tutti a vivere come estranei in casa nostra, così lʼeuropa diventerà Eurabia (cit. Oriana Fallaci)».

8 8 19 FEBBRAIO 2012 ACQUI TERME I punti più critici evidenziati da Ferraris e Borgatta Bilancio dell amministrazione Rapetti al termine del mandato elettorale Le risposte del Generale Gelati Molti han votato per compiacimento Acqui Terme. Un bilancio del programma dellʼamministrazione Rapetti, al termine del mandato, viene presentato dai consiglieri comunali di opposizione Ferraris e Borgatta: «Stanno giungendo al termine i cinque anni della seconda Amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Rapetti che si era aperta il 25 giugno 2007 con una conferenza stampa nel corso della quale il sindaco, la giunta e la maggioranza uscita vittoriosa dalle elezioni comunali presentarono alla cittadinanza il loro ambizioso programma di lavoro. Ci sembra opportuno tracciare, ovviamente dal nostro punto di vista, un sintetico bilancio di quel programma articolandolo nello stesso ordine in cui le intenzioni della giunta vennero presentate ai cittadini. Parcheggi, sottopasso Centro congressi In Piazza Maggiorino Ferraris erano previsti cento parcheggi che purtroppo non si sono visti (anzi lʼamministrazione in questa zona ha preferito cedere una via!) e, per quanto riguarda il sottopasso di via Crenna, Rapetti e Bertero hanno preferito incassare la fideiussione di un milione di euro dalla ditta che lo doveva costruire, per tenere in piedi alla meno peggio un sinistrato bilancio comunale. La telenovela del Centro Congressi in Regione Bagni ha tenuto occupata lʼamministrazione ben oltre il 2008 (data in cui se ne prevedeva lʼinaugurazione: avvenuta, dopo infiniti annunci e rinvii, in realtà tre anni dopo, con un aumento dei costi di oltre la metà rispetto alle previsioni: da 4 milioni e mezzo a 10 milioni, sebbene nel centro Congressi ancora oggi manchi lʼarredamento e, fino allo scorso anno, il bilancio abbia dovuto farsi carico di nuove spese per più di 100 mila euro). A questo proposito giova citare testualmente una chicca del programma Rapetti Bertero, comparsa su LʼAncora del 27 giugno 2007: Nel Centro Congressi si prevede -affermano con ineffabile serietà i nostri Amministratori- un even- Vendesi villetta semi-indipendente NEL CENTRO CITTÀ to di rilievo a cadenza mensile Ċome tutti ricordano, invece, lʼunico evento (oramai quasi due anni fa) è avvenuto nel momento della volenterosa inaugurazione del Centro Congressi che ora giace nella sua impareggiabile bruttezza, senza eventi di qualunque genere ma non senza costi di gestione per le finanze comunali. Anche la nostra proposta di passare il centro Congressi alle Terme SpA non venne presa neppure in considerazione dallʼamministrazione Rapetti che, di fronte allʼevidente impossibilità di gestire quellʼimmenso manufatto costato una barca di soldi alle nostre casse, ha preferito lasciare le cose al loro destino con un olimpico disinteresse. Commercio Turismo Agricoltura Ci limitiamo, in questʼambito ad un paio di chicche. La prima riguarda lʼ istituzione del trenino-navetta turistico che ha recentemente (sic!) preso servizio, con corse assidue e continue. Forse questo trenino è emigrato alla trasmissione Chi lʼha visto? : ad Acqui purtroppo nonostante le promesse non si vede più (da anni!), e praticamente da dopo le elezioni comunali del 2007 in cui servì da richiamo e da, neppure nascosta, propaganda elettorale. La seconda chicca è più seria (diremmo tragica purtroppo; e dà un poʼ unʼidea del modo di ridurre la politica a propaganda inaugurato dalla nostra Giunta). Pur conoscendo (meglio di tutti) le difficoltà pesantissime (tanto da non riuscire a sollevarsene più) in cui già allora nel 2007 si dibatteva la cantina sociale Viticoltori dellʼacquese, i nostri Amministratori non rinunciavano a scrivere annunci propagandistici come questo: occorre rendere la Cantina Sociale Viticoltori dellʼacquese, di concerto con i Soci, la Regione, la Provincia, le altre Cantine del territorio, il fulcro (sic!) delle attività di promozione e commercializzazione dei vini prodotti dalla cooperazione sociale nellʼacquese. Che la Cantina Viticoltori dellʼacquese abbia purtroppo avuto il triste esito che tutti conoscono non è certo colpa del Sindaco di Acqui ma allora perché non evitare (almeno) affermazioni di così pessimo gusto (e, un poʼ, porta jella )? Lʼultima chicca si divide in due parti e le trascriviamo senza commento così come si leggono sul programma diffuso allora da Danilo Rapetti e dal vicesindaco Bertero: prima parte: definizione di uno strumento di sostegno alle realtà alberghiere e ricettive private che vorranno adeguare le proprie strutture a principi di bioedilizia, oltre che la realizzazione di un Laboratorio Europeo (sic!) di accreditamento per le stazioni termali, recuperando e valorizzando altresì lʼarea della ex-lavanderia termale ; seconda parte: Definitivo lancio della Carta Acquista ad Acqui. Università Come tutti sanno, spesso, la realtà supera la fantasia. E riguardo allʼuniversità di Acqui possiamo dire che la realtà ha superato la fantasia dei nostri Amministratori. Scrivevano essi infatti a questo proposito nel loro programma 2007: si procederà allo sviluppo e alla razionalizzazione del Polo Universitario Acquese con lʼistituzione di corsi e master di alta specializzazione con particolare riferimento alla vocazione turistica ed alle eccellenze enogastronomiche del territorio. Come tutti sanno, la razionalizzazione dellʼuniversità acquese ci fu. Purtroppo, nei suoi riguardi Rapetti e Bertero furono costretti dai fatti e dalla nostra opposizione a interrompere definitivamente ogni attività dellʼuniversità e a porre la società che la gestiva in liquida Da dove, purtroppo, ogni tanto fa ancora sentire la sua voce, dando qualche colpo sul Bilancio comunale, coi soldi del quale la Giunta ha dovuto un paio di mesi fa ricomprare (per la seconda volta!) la strumentazione informatica dellʼormai ex Università di Acqui, strumentazione ormai diventata obsoleta e che, posta in vendita dai liquidatori, non ha trovato alcun compratore comʼera logico aspettarsi. Dimenticavamo di dire, la giunta ha ricomprato la inutilizzabile strumentazione informatica ad un prezzo appunto di liquidazione: (appena!) poco meno di quaranta mila euro». (Continua) Qual è la situazione finanziaria della scuola alberghiera? Acqui Terme. Una lettera al Sindaco sulla scuola alberghiera è stata inviata da Gian Franco Ferraris e Domenico Borgatta, consiglieri comunali del Partito democratico. Questo il testo: «Signor Sindaco, ci sono giunte notizie, che ci auguriamo infondate, circa la situazione finanziaria della scuola alberghiera, società a partecipazione presso che totale, da parte del Comune di Acqui. In particolare si sarebbe resa necessaria ed urgente una ricapitalizzazione da parte dei soci, nessuno dei quali (né il socio di maggioranza, Comune di Acqui né quelli di minoranza, Comunità montana Suol dʼaleramo e Terme di Acqui S.p.A.) potrebbe o vorrebbe sobbarcarsi lʼonere finanziario necessario. Prima della scadenza del Consiglio comunale, a nostro parere, sarebbe opportuno che il Sindaco fornisse tutte le informazioni (che ci auguriamo tranquillizzanti) ai consiglieri comunali e a tutti i cittadini circa la reale situazione finanziaria di questa Società del nostro Comune, società strategica per il futuro economico e sociale della città e alla vita della quale i cittadini, attraverso il Comune, hanno molto contribuito negli anni passati con il pagamento delle tasse». Acqui Terme. Ci scrive il Generale Romano Gelati: «Egr. direttore, mi consenta di fornire due semplici spiegazioni, sia al dubbio di alternativa riformista, espresse dal firmatario Marco Unia, circa la presenza di un sospetto imam credenziato nel seggio, sia alla domanda di Mauro Garbarino, non ho capito cosa il sottoscritto (Gelati) cʼentrasse con il centro-sinistra?. Al primo, segnalo che ora so che un vero imam non cʼera, ma cʼera, invece, il presidente dellʼassociazione islamico culturale acquese onluss, che è pur sempre il riferimento istituzionale della comunità musulmana nella città di Acqui Terme. È, cioè, lʼuomo guida e coordinatore degli immigrati di fede islamica residenti in città, oltre che imprenditore nel settore edilizio. Lʼimprecisa attribuzione, da me fatta, della sua identità è da attribuirsi al fatto che vestiva i suoi comportamenti di una visibile autorità e preminenza su di loro. Questi, di contro, gli esprimevano una manifesta deferenza ed attenzione. Scambio il mio, pertanto, comprensibile, che non altera la validità del ragionamento. Al secondo, Mauro Garbarino, voglio ricordare la comune militanza negli anni nella Democrazia Cristiana, partito al quale, sollecito la sua memoria, venne in casa mia a chiedere lʼiscrizione, (ottenendola) e la partecipazione alle elezioni amministrative di quellʼanno. Forte di questa comunanza, e certo di nessuna malignità personale, lo invito ad esaminare e rileggere le dichiarazioni nazionali e locali dei vertici del suo partito, il PD, teso a conseguire una coalizione delle forze di sinistra non estremistiche con quelle di centro, non orientate a destra. Questo, in realtà, ad Acqui non sta avvenendo. In sintesi, il segretario nazionale, Pier Luigi Bersani, scommette su un programma progressista, ma non populista ed estremistico, come appare stia succedendo, invece, ad Acqui. Ed è una scelta che porta in un vicolo cieco. A titolo postumo allego, per una completa informazione sulla mia partecipazione alle primarie, copia della lettera inviata ai miei amici, politicamente selezionati, per invitali a partecipare alle primarie. In questa lettera ho ricordato che alle primarie possono partecipare non solo gli iscritti, ma tutti i cittadini residenti e proponevo di votare per Ferraris perché, in modo chiaro, aveva proposto unʼalleanza tra il centro-sinistra e le forze di centro, cui io appartengo. Infine, un ultimo inciso. È vero che le primarie della sinistra con la partecipazione degli extra-comunitari, sono state iniziate da Prodi, Veltroni, etc, ma il rapporto tra italiani e immigrati era molto minore. La cosa che più mi ha colpito in queste primarie in salsa acquese, è stata quella che gran parte dei votanti, italiani o no, non hanno votato per una opzione politica, ma per una forma di compiacimento a chi glielʼaveva chiesto. Questo è stato colto da tutti quelli che hanno partecipato consapevolmente ed è una riflessione che dovrebbe essere comune e serena». Bertero: Trenitalia risarcisca Acqui Terme. Sui disagi sostenuti dagli utenti delle linee ferroviarie interviene il Vice Sindaco di Acqui Terme, Enrico Silvio Bertero: «Come Vice Sindaco della Città di Acqui Terme posso, devo esternare un mio disappunto, un vero e proprio disagio per le lamentele ricevute a riguardo di Trenitalia, con treni soppressi, autobus sostitutivi di cui non si sapeva né se cʼerano, nè dove e, soprattutto, per le informazioni che non si sapeva dove reperire. Un disagio che ho sentito palpabile soprattutto per i tanti pendolari che ogni mattina partono da Acqui per le più disparate direzioni (Genova, Alessandria, Savona, Asti, ecc.). Chiedo, quindi a Trenitalia almeno di risarcire le persone che hanno avuto disagi non indifferenti». RESIDENZA 26 NOVEMBRE Acqui Terme - Ingressi da via Amendola, via Schiappadoglie Composta di grosso soggiorno, cucina abitabile, due camere da letto e due bagni, con 2 box auto e cortile. Dotata di cancello e basculanti automatizzate. 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9 ACQUI TERME 19 FEBBRAIO Dalle liste civiche in appoggio a Roffredo Le nostre proposte per il socio assistenziale Riceviamo e pubblichiamo Ancora a proposito del socio assistenziale Intervengono Ferraris e Borgatta Vicenda Amag l avevamo detto Acqui Terme. Le liste civiche Progetto comune Roffredo Sindaco e Voltiamo pagina Roffredo Sindaco intervengono sul tema della sanità: «Ringraziamo Walter Ottria per aver proposto, sullo scorso numero de LʼAncora, un tema così importante e delicato come quello del socio assistenziale. Non ci poteva essere persona più indicata del Sindaco di Rivalta Bormida, da sempre impegnato con grande dedizione su questo tema, per rilanciare la condivisa preoccupazione su come un servizio pubblico di tale importanza possa risentire drasticamente della congiuntura economica e di un periodo di vacanza della politica acquese. Nellʼarticolo pubblicato la scorsa settimana sono stati nominati i due candidati delle principali coalizioni politiche, certamente interessati al dibattito per il ruolo che rivestono attualmente, vogliamo però sottolineare che molti soggetti delle due liste civiche per Vincenzo Roffredo Sindaco (ex amministratori comunali, medici, insegnanti, sportivi) conoscono in modo approfondito molte problematiche inerenti lʼambito che il servizio socio assistenziale deve affrontare. Le nostre liste non hanno ideologie precostituite e si prefiggono di affrontare e di risolvere i problemi con il buon senso del padre di famiglia. Il nostro programma ha come fondamento la rinascita e lo sviluppo di Acqui e del suo circondario, consapevoli dello sforzo che dovremo fare assieme per il benessere del nostro territorio. I primi atti, in caso di elezione, andranno in questa direzione. Già oggi possiamo assicurare di voler collaborare con chiunque abbia maturato esperienze passate come il sindaco Ottria che si è distinto nellʼaffrontare problematiche in modo serio e con grande competenza, nella convinzione che solo un progetto comune possa rendere meno ardua questa guerra ai disagi sociali sempre più preoccupanti e numerosi. Cogliamo lʼoccasione per illustrare una parte del nostro programma per il governo della città inerente il tema dei servizi alla persona e dellʼ ospedale. Sanità, salute e ospedale La gestione dei servizi sanitari ed assistenziali non è sempre competenza diretta del Comune ma essi costituiscono parte essenziale dei bisogni e delle attese dei cittadini. Siamo convinti che sia necessaria una più attenta partecipazione degli Enti Locali nella programmazione e nel controllo della sanità sul territorio. Una sanità sempre concentrata sui bisogni delle persone che, pur impegnata nella lotta agli sprechi, sia tesa ad offrire servizi sempre migliori e adeguati alle nuove scoperte scientifiche. Il tutto allʼinterno di un quadro di un servizio sanitario che consolidi e rafforzi il suo carattere primario di servizio pubblico. Doveroso sottolineare come nostra principale occupazione sarà il controllo e il monitoraggio costante dellʼospedale di Acqui Terme affinchè non perda quei servizi indispensabili alla popolazione acquese. Crediamo che debbano essere potenziati i servizi domiciliari con particolare attenzione verso gli anziani e ai disabili. Le aree di intervento nel sociale Nel campo dei servizi socio assistenziali, per noi avrà una posizione prioritaria la solidarietà intesa non solo come ricerca di soddisfare il bisogno delle persone in difficoltà attraverso una semplice erogazione di un sussidio, ma soprattutto cercando di liberare la persona dallo stato di bisogno e dalla condizione di indigenza. - Famiglie. È necessario perseguire una politica di sostegno alle famiglie, sostenendo la tutela della maternità, in particolare nei riguardi delle giovani coppie, incentivando ed implementando i servizi per lʼinfanzia ed in particolare lʼasilo nido con rette ed organizzazione più favorevoli alle famiglie. - Anziani. Lʼinnalzamento della vita media fa proporzionalmente aumentare il numero degli anziani soli, con le problematiche legate alla salute, alla condizione economica, alla dipendenza da altri, alle povertà. Occorre però agire da un lato con interventi di prevenzione e presa in carico delle persone non autosufficienti, dallʼaltro offrire opportunità per valorizzare lʼimportante risorsa sociale che gli anziani rappresentano. È necessario poi sostenere la realizzazione di abitazioni adeguate (vedi minialloggi) che favoriscano la vita indipendente dellʼanziano. Negli anni futuri dovrà essere attentamente valutato il rapporto tra i bisogni di assistenza domiciliare, abitazioni per anziani e case di riposo. Di estrema importanza lʼintervento sui Centri Anziani per una riqualificazione progettuale insieme ai loro frequentatori e migliorare le attività ricreative e culturali, in collaborazione con lʼunitrè e altre associazioni cittadine. - Persone diversamente abili. Obiettivo della nostra amministrazione sarà la garanzia del pieno rispetto della dignità umana ed dei diritti allʼautonomia della persona con diversa abilità promuovendo la sua piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nella società. Lʼimpegno sarà quindi rivolto a sostenere le attività delle comunità alloggio, a garantire il trasporto per i disabili inseriti nelle scuole, a favoriinserimento lavorativo degli adulti con disabilità, proseguendo nellʼ azione di abbattimento delle barriere architettoniche esistenti. - Politiche giovanili. Unʼattenzione costante ai problemi dei giovani che si caratterizzerà per un continuo potenziamento del servizio informa giovani; la rifondazione di una consulta giovanile che molti frutti diede nel passato; la promozione di momenti di incontro mettendo a disposizione di giovani spazi e fondi dedicati istituendo una apposita figura allʼinterno dellʼamministrazione comunale che seguirà costantemente le problematiche giovanili con uno specifico assessorato (possibilmente affidato ad un giovane). Alle realtà associative ed ai gruppi di giovani già esistenti vogliamo fornire nuove occasioni di incontro ed aggregazione. Punto imprescindibile della nostra azione amministrativa sarà la creazione di parchi giochi gratuiti per i bambini e le famiglie in diversi punti della città senza mai dimenticare le zone periferiche». Acqui Terme. Riceviamo e pubblichiamo: «Su LʼAncora del 12 febbraio 2012 ho letto con interesse la lettera aperta di Walter Ottria che, preoccupato per il destino del socio-assistenziale, pone ai candidati a sindaco nelle prossime elezioni amministrative di Acqui Terme domande precise affinchè si esprimano in merito alle loro intenzioni in materia. Condividendo appieno i suoi timori, mi auguro che i candidati si esprimano quanto prima in proposito. Ritengo comunque necessario lʼaccorpamento dei due centri di costo per poter proseguire nel processo dʼintegrazione così come sarebbe auspicabile il confronto tra gli amministratori dei comuni dellʼacquese poiché sono convinta dellʼimportanza di tenere unito il nostro territorio. Tutto questo alla luce di scelte future che non riguardano soltanto il socio-assistenziale, ma anche la Comunità Montana (con annesso il destino dei suoi dipendenti) ed il ruolo degli Enti Locali nella programmazione delle politiche sociali. Per questo ringrazio Walter Ottria per aver sollecitato il dibattito illustrando, in modo molto chiaro le problematiche che si dovranno affrontare nei prossimi anni, anche a causa delle confuse proposte legislative sia regionali che nazionali. Sullo stesso numero de LʼAncora appare il comunicato stampa del nuovo assessore alle politiche sociali del Comune di Acqui Terme: Enrico Bertero che, in considerazione del perdurare delle rigide condizioni atmosferiche, dà disposizione alle Assistenti Sociali di verificare la sussistenza di situazioni riconducibili a persone senza tetto. Premetto che, per quel che mi è dato sapere, le Assistenti sociali sono tenute a segnalare situazioni di questo tipo come qualsiasi altra urgente situazione di disagio economico o sociale, senza per questo attendere particolari disposizioni essendo componente intrinseca del loro lavoro. Mi stupisce quindi il comunicato stampa che trovo puramente demagogico tanto più che, segnalazioni di questo tipo sono dovere di tutti, dai semplici cittadini ai dipendenti della sanità, dallʼente Locale, alle FFSS ecc. oltretutto, spesso i senza tetto dormono allʼadiaccio nei pressi della stazione, quindi è più facile che sia qualche altra figura professionale a riscontrare situazioni di questo tipo, non essendo lʼassistente Sociale un operatore di strada deputato al controllo del territorio». Giuliana Pietrovito, o.s.s. Dipendente del Comune di Acqui Terme Acqui Terme. Gian Franco Ferraris e Domenico Borgatta, consiglieri comunali acquesi intervengono sugli ultimi eventi che riguardano la vicenda AMAG: «I giudici del Tribunale di Alessandria, con una nuova ordinanza, depositata qualche giorno fa, hanno imposto allʼamag, (la società a partecipazione pubblica che gestisce lʼacqua potabile e le fognature ad Acqui e nelle nostre zone e di cui anche il nostro Comune è socio) di versare immediatamente la somma di una prima trance di 500 mila Euro ai Comuni della nostra comunità montana, come pagamento di quanto ad essi dovuto per legge e cioè il tre per cento degli incassi delle bollette pagate dai cittadini. Più di quattro mesi fa (allʼinizio dello scorso ottobre) siamo intervenuti pubblicamente, tramite il giornale cittadino LʼAncora, sulla gestione dellʼamag. In quellʼoccasione sottolineammo anche il fatto che da anni lʼamag si dimentica di versare ai Comuni montani della nostra zona il tre per cento degli incassi come stabilito dalla normativa. Su questo punto specifico, ci conforta il fatto che il Tribunale ordinario di Alessandria ha condiviso la nostra opinione, respingendo i ricorsi avanzati in proposito dallʼamag. Agoracqui: politica come servizio Acqui Terme. Agoracqui esprime le proprie osservazioni sugli ultimi avvenimenti di politica locale: «Si avvicinano le elezioni amministrative e pare che il confronto, più che su opzioni di programma, verta da una parte sulle strette di mano, dallʼaltro sulla scelta ideologica, destra o sinistra. Ci si rivolge allʼelettorato, non sulla base di scelte da fare, ma come ad un mercato politico. Al contrario, mi pare che ci sia una grande analogia tra quanto accade nella nostra città e nel Paese Italia. Il governo Monti che è stato vissuto dai partiti come unʼamara medicina per i danni del berlusconismo, inizia a turbare i sonni di chi pensava che, una volta aggiustati i conti e scongiurata lʼinsolvenza dello Stato, tutto sarebbe continuato come prima. Ora, è chiaro che Monti non è una parentesi e che nel 2013, alla fine del mandato, sia che faccia una lista o no, non si potrà tornare al passato. I partiti tradizionali sembrano in difficoltà crescente. Lacerati sul piano interno, con il PDL in stato di dissoluzione e il PD terreno di guerriglia tra opposte fazioni, pronte a scannarsi ad ogni occasione. Questi partiti sono paralizzati in parlamento dallʼincapacità di trovare un accordo sulle riforme, vittime di scorrerie demagogiche di Lega e IDV, imbrigliate in camarille incomprensibili alla gente comune, nessuno sembra poster contrastare la propria crisi. Ad Acqui, la situazione presenta molte analogie. Le casse comunali sono vicine al tracollo, non cʼè la possibilità di fare mutui, neppure per rattoppare i buchi nelle strade, e benché meno nuovi investimenti necessari per il rilancio della città in forte crisi. Eppure i candidati sembrano distanti anni luce dalla realtà. Chissà, forse per riuscire a rinnovarsi bisogna sfiorare il collasso? Noi di Agoracqui speriamo di no. Riteniamo che ci sia un nodo cruciale. Per le forze politiche, il municipio rimane un centro di potere, che nel suo piccolo si pone ancora come autorità tradizionale. Noi, invece, pensiamo che quello che sarebbe necessario ad Acqui, è un municipio aperto a tutti i cittadini che devono poter partecipare alla costruzione del proprio futuro. Il municipio è il livello istituzionale più appropriato per affrontare in modo vigoroso i cambiamenti e i problemi generati dalla crisi economica. In un mondo sempre più globalizzato e assimilabile a un grande network, il municipio può essere uno snodo non artificiale, ma che risponde alle esigenze e alla volontà dei cittadini. Perché questo accada ci vuole, però, una ventata dʼaria fresca, perché un buon amministratore deve sentirsi parte della comunità e non al di sopra, deve attingere dalle idee degli altri e dalle capacità diffuse per realizzare la politica intesa come servizio». Ma, in quellʼoccasione, segnalammo pubblicamente allʼamministrazione comunale di Acqui anche alcuni altri comportamenti, a nostro avviso, anomali dellʼamag, perché ritenevamo che su di essi lʼamministrazione comunale della nostra città aveva il compito (essendo socio di questa società) di vigilare. Ci permettiamo di ribadirli anche oggi. Eccoli: - la spesa sostenuta dallʼamag, nel maggio 2011, di 500 mila euro circa spesi per lʼacquisto di 100 mila rose destinate ad abbellire i giardini pubblici della città di Alessandria (iniziativa a favore di un solo Comune ed evidentemente fuori dai compiti della società AMAG che sono lʼacque potabili e reflue); - in questo modo (affermammo testualmente) sono state distolte risorse finanziarie dallʼamag mentre con il nostro comune lʼamag assume posizioni di notevole rigore: ci raziona i tratti fognari al punto che quello della Brondina è stato realizzato con fondi della Valle Bormida e quello del Piano degli insediamenti produttivi ci pare che debba gravare al meno in parte su risorse finanziarie provenienti dal nostro Comune. Per non parlare della fognatura di Moirano che aspetta da una vita lʼintervento dellʼamag creando così la paradossale situazione di una popolosa frazione cittadina da sempre priva di rete fognaria! Anche alla luce della recentissima decisione del Tribunale alessandrino di cui abbiamo riferito sopra, torniamo a rivolgerci direttamente e pubblicamente allʼamministrazione comunale di Acqui, tramite LʼAncora, ripetendo alla lettera quanto chiesto (senza purtroppo ottenere risposta) più di quattro mesi fa, e cioè di avere, proprio nellʼambito del controllo che essa Amministrazione comunale di Acqui esercita in forza della legge su questa società partecipata, la possibilità di visionare i seguenti documenti dellʼamag: i bilanci di esercizio dellʼultimo triennio (e di documenti allegati), i verbali dei Consigli di amministrazione dellʼultimo triennio ed i verbali del collegio dei revisori dei conti dellʼultimo triennio. Anche perché saremmo curiosi di sapere come si comporta nelle riunioni del consiglio di amministrazione dellʼamag il consigliere nominato dal sindaco di Acqui per difendere i legittimi diritti della nostra città, visto il silenzio (imbarazzato, inerme, indifferente?) del nostro sindaco e della nostra Amministrazione comunale su questi argomenti». Aste: il Comune ribassa Acqui Terme. Lʼamministrazione comunale ci ha ritentato. Parliamo della vendita di alcuni immobili appartenenti al patrimonio comunale che continuano ad essere messi in gara dʼasta per la loro alienazione. Vero è che alle 11 di lunedì 6 febbraio 2012, nessuno acquirente ha richiesto di partecipare al bando, pertanto gli immobili rimangono della disponibilità del Comune, ciò, nonostante il ribasso dʼasta per la loro acquisizione avesse raggiunto limiti senza dubbio trattabili. Il parcheggio di via Malacarne passerà da 260 a 208 mila euro, per lʼex archivio comunale di via Roma da 330 mila a 264 mila euro, Cascina Pezzetta, la base dʼasta passa da a 135,800 euro, alloggio di via Mariscotti, da ,00 a 125 mila euro.

10 10 19 FEBBRAIO 2012 ACQUI TERME Domenica 12 febbraio al Movicentro Pomeriggio di carnevale in musica con le associazioni di volontariato Le attività all istituto Santo Spirito Il carnevale Acqui Terme. Sabato 18 febbraio, presso lʼoratorio Santo Spirito, si festeggia insieme il carnevale con una festa ricca di musica, giochi, magia e tanto divertimento. A partire dalle ore 14 si alterneranno momenti di gioco libero, balli in maschera e giochi a stand, organizzati dagli animatori, che intratterranno i ragazzi coinvolgendoli in una grande sfida che si concluderà con una gustosa merenda per tutti e una fantastica premiazione. Seguirà alle ore 17, per grandi e piccoli, un grande spettacolo dei Maghi con il Club Magico Astigiano. Lunedì 20 febbraio dalle alle 22.30, si svolgerà il Carnival party, festa organizzata presso lʼistituto Santo Spirito per i ragazzi e le ragazze delle scuole medie e superiori. Sarà una serata musicale in maschera che prevede la cena a buffet, balli e giochi in allegria e divertimento assicurato. Corso animatori Carnevale acquese Acqui Terme. Sabato 25 febbraio appuntamento con il Carnevale Acquese - Carvè di sgaièntò, gemellato con il carnevale di Bistagno e di Ponzone. Gli organizzatori tengono a sottolineare che nonostante il Comune di Acqui Terme non abbia elergito alcun contributo, il carnevale, grazie ai volontari, si farà. Questo il programma: ore ritrovo in piazza Dolermo (ex caserma) da dove partirà la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Durante la manifestazione, in piazza Italia: mercatino di carnevale con bancarelle di prodotti tipici, artigianali e dolciumi; distribuzione di farinata cotta nei forni a legna e altre golosità; inoltre parco giochi Gummy Park, esibizione della scuola di ballo Spazio Danza di Tiziana Venzano ed esibizione del Mago Marco. Al termine della sfilata, in piazza Italia, in compagnia di Radio Acqui, si terrà la premiazione dei carri e dei gruppi mascherati; intervento di Uanen Carvè che da Bistagno porterà i suoi famosi stranot. Per informazioni: (in caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a sabato 3 marzo). Acqui Terme. Domenica 12 febbraio al Movicentro di Acqui Terme si è svolta la manifestazione Pomeriggio di carnevale in musica, manifestazione a scopo benefico per far conoscere le associazioni e le loro finalità assistenziali, organizzata da ADIA (Associazione Diabete Informato e Assistito), Cittadinanzattiva e Gruppo Volontariato Assistenza Handicappati GVA, alla quale sono intervenute numerose altre associazioni di volontariato socio-assistenziale. Gryss ha presentato le attività, gli scopi ed il modello organizzativo dellʼassociazione A.D.I.A., ed illustrato le finalità della manifestazione, finalizzata a far conoscere in modo approfondito ed a sostenere le associazioni che da anni offrono gratuitamente sostegno morale ed attivo con impegno ed alta professionalità a tutte le persone e famiglie che si trovano in situazioni di effettiva necessità. Dopo lʼintervento di Giorgio Pizzorni, responsabile di zona di Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del malato, Rosmassari, altra conduttrice della manifestazione, ha iniziato il proprio giro di interviste alle varie associazioni presenti che si è protratto, intervallato dalle esecuzioni musicali, per tutta la durata della manifestazione. Per la parte musicale, oltre allʼesibizione del violinista Mauro Berretta accompagnato al pianoforte da Gianrenzo Mariani, sono intervenuti due gruppi di spicco, i Pentatonici e gli Omhoma che hanno tenuto un lungo concerto molto apprezzato dal pubblico intervenuto numeroso. Durante la manifestazione sia le tre associazioni promotrici che tutte le altre che hanno aderito hanno esposto e distribuito loro materiale illustrativo. Lʼiniziativa infatti intendeva mettere in rete quante più possibili associazioni operanti nel sociale per aumentarne la visibilità e mettere le basi per una futura più organica collaborazione. Gli organizzatori ringraziano i musicisti, gli sponsor (in particolare la Green Watt srl impianti fotovoltaici), il Comune di Acqui Terme, lʼassessorato al Commercio ed il Corpo di Polizia Municipale, tutte le associazioni, tutti i volontari, e tutti coloro che hanno collaborato e partecipato. Lʼoratorio Santo Spirito di Acqui Terme organizza un corso animatori primo livello per ragazzi/e delle superiori che non hanno mai partecipato a corsi per animatori o sono alle prime esperienze di animazione. Il corso animatori vuole proporre agli adolescenti la gioia del servizio educativo per i più piccoli. Nel solco tracciato da Don Bosco, gli educatori dellʼ oratorio Santo Spirito desiderano trasmettere motivazioni, competenze, tesori di educazione che hanno ricevuto. Un cammino di incontri, esperienze, valutazioni per crescere con una marcia in più! Il programma prevede 4 incontri il sabato dalle 17 alle 19 a partire da sabato 3 marzo, con i seguenti contenuti: Animatori non si nasce, si diventa, Lʼidentikit dellʼanimatore, Lʼimportanza del gioco nellʼanimazione dei ragazzi, La relazione educativa, e si concluderà sabato 31 marzo con la Festagiovani diocesana a Monastero Bormida. I relatori sono educatori dellʼoratorio con esperienza pluriennale allʼoratorio e nei centri estivi. Ai partecipanti si chiede: voglia di mettersi in gioco con gli altri; presenza puntuale agli incontri; disponibilità ad alcune esperienze pratiche nellʼanimazione in oratorio Al termine dei corsi verrà rilasciato, su richiesta, un attestato di partecipazione valido come credito formativo. Per informazioni, volantini ed iscrizioni - Tel. 0144/ Lectio divina Acqui Terme. Venerdì 10 febbraio lʼoratorio Santo Spirito di Acqui ha accolto i giovani della diocesi acquese per la celebrazione della Lectio divina con il Vescovo monsignor Pier Giorgio Micchiardi. Nonostante le avverse condizioni del tempo sono stati numerosi i partecipanti a questo prezioso incontro di condivisione e riflessione cristiana; oltre ai giovani acquesi si sono ritrovati i gruppi di Nizza, Monastero Bormida, Ponti e Bistagno. Alle ore 21 con la guida di Don Mirco, hanno avuto inizio i primi canti, che con gioia e passione hanno accompagnato questo percorso di adorazione di Cristo Signore. Il testo evangelico (Gv 2,1-12 ) si è distaccato dal tema conduttore di questʼanno: il Discorso della montagna, per presentare lʼinizio dei miracoli di Gesù, presso Cana di Galilea. Il riferimento a tale testo è dovuto al ricordo delle apparizioni di Maria presso la grotta di Lourdes (11 febbraio), con la convinzione che attraverso la Madre di Cristo è possibile incontrare Gesù, Via, Verità e Vita. Dopo una profonda riflessione del testo evangelico, il Vescovo ha aiutato i giovani nella meditatio, rivolgendo domande e provocazioni per interiorizzare la Parola e invitando alla lettura dei passi relativi al Sacramento della riconciliazione, sul Catechismo dei Giovani Youcat. Il culmine della celebrazione si è raggiunto nellʼadorazione Eucaristica, momento di contemplazione silenziosa davanti a Gesù e di impegno per vivere davvero la Parola meditata. A conclusione della Lectio Divina, come tradizione, è stato offerto un ricco rinfresco, momento di condivisione e dʼincontro per i presenti, e soprattutto per rinnovare lʼinvito alla prossima Lectio Divina, che si terrà venerdì 9 marzo a Nizza Monferrato. PROVINCIA DI ALESSANDRIA ESTRATTO AVVISO D ASTA IMMOBILIARE È indetta asta pubblica (2º incanto) per la vendita del seguente immobile di proprietà della Provincia di Alessandria. Appartamento già sede dell ufficio di reparto stradale di Acqui Terme - Immobile sito al primo piano di via Ghione n. 5 interno 2 in Acqui Terme (AL) - Prezzo base d asta ,00= (centoseimilacinquecentoquaranta/00). L asta è fissata per il giorno 20 marzo 2012 alle ore 9,30 presso la sede della Provincia, piazza della Libertà n Alessandria. La gara avrà luogo con il sistema del massimo rialzo sul prezzo a base di gara, mediante offerte segrete. Il termine perentorio per la presentazione delle offerte è fissato per il giorno 19 marzo ore 12,00. L avviso in versione integrale ed i relativi allegati sono reperibili sul sito Internet (link Appalti ). Alessandria, lì 9 febbraio 2012 IL DIRIGENTE DIREZIONE ACQUISIZIONI F.to (Dott. Andrea CAVALLERO) MESSAGGI POLITICI ED ELETTORALI PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE Il settimanale LʼANCORA, in ottemperanza al regolamento dellʼautorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, informa che intende diffondere messaggi politici ed elettorali a pagamento tramite lʼagenzia pubblicitaria PUBLISPES srl, sulle pagine del settimanale LʼANCORA e sul sito web secondo le seguenti modalità: la pubblicazione degli avvisi è compresa nei 45 giorni prima delle elezioni; tutti gli aventi diritto avranno garantita la parità di accesso agli spazi di propaganda elettorale; è stato predisposto un codice di autoregolamentazione disponibile presso la sede de LʼANCORA, piazza Duomo 7, Acqui Terme, tel o presso la sede della PUBLISPES srl, piazza Duomo 6, Acqui Terme, tel ; sono vietate le inserzioni di meri slogan positivi o negativi, di foto e disegni e/o di inviti al voto non accompagnati da una, sia pur succinta, presentazione politica dei candidati e/o di programmi e/o di linee ovvero di una critica motivata nei confronti dei competitori; tutte le inserzioni devono recare la dicitura messaggio politico elettorale ed indicare il soggetto committente; non sono previsti sconti di quantità né provvigioni di agenzia. Il pagamento dovrà essere effettuato contestualmente allʼaccettazione dellʼordine di pubblicazione; le prenotazioni ed i testi dovranno pervenire entro le ore 18 del lunedì.

11 ACQUI TERME 19 FEBBRAIO Le riflessioni di Piero Marengo del Pd Le elezioni primarie tra vizi e virtù Acqui Terme. Piero Marengo del Pd ci ha inviato queste riflessioni sulle primarie: «Domenica 29 gennaio si sono svolte ad Acqui le primarie di coalizione (IDV esclusa) per designare il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni amministrative del 6 maggio: votanti 1714, voti validi Salta agli occhi il corposo numero di votanti e questo potrebbe rappresentare, tanto più se si considerano le condizioni atmosferiche inclementi, un bel successo, da attribuire in egual misura ai quattro candidati. Si consideri che le primarie di Alessandria hanno visto circa 2800 votanti, in una città che ha il quintuplo di popolazione rispetto ad Acqui. Detto questo, avanzerei alcune altre considerazioni, non tanto sullʼesito delle primarie, ma sullo strumento in sè. In primo luogo, a fronte di un manifesto che indica i requisiti dellʼelettorato delle primarie, cioè persone che si riconoscono in una precisa area politica e ne condividono il progetto, si è registrato il voto di oltre 300 extracomunitari, oltre ad un centinaio di persone notoriamente di appartenenza politica di destra o leghista, alcuni addirittura eletti in Comune, altri presenti nelle varie liste del centrodestra per le prossime comunali. Viene spontaneo chiedersi: ma le primarie non dovevano identificare il candidato del centrosinistra acquese? E questo candidato da chi altri se non dal centrosinistra stesso può essere scelto? Non mi risulta che il centrosinistra metta becco nella scelta dei candidati di destra. Come direbbe Di Pietro E che ci azzeccano certi personaggi, (come Alberto Protopapa, Giulia Gelati, Maurizio Caligaris ecc), che sono venuti a votare, firmando che si riconoscono nellʼarea del centrosinistra? Vorrei ricordare che tutti coloro che hanno votato, hanno accettato e firmato quanto segue: Possono votare le persone che dichiarino di essere elettori di uno dei partiti della coalizione, di riconoscersi nella proposta politico-programmatica dei partiti della coalizione di centrosinistra ed accettino di essere registrati nellʼalbo pubblico delle elettrici e degli elettori del centrosinistra. Con quale credibilità queste stesse persone si propongono allʼelettorato di centrodestra alle prossime elezioni amministrative? E inoltre, posto che può essere un buon principio democratico quello di allargare la partecipazione attiva a coloro che risiedono in Acqui e non hanno ancora il diritto di voto, siamo proprio sicuri che il voto degli extracomunitari fosse consapevole e frutto di riflessione e scelta autonoma? È vero che alcuni extracomunitari conoscevano il meccanismo delle primarie, conoscevano i candidati e mostravano una buona conoscenza della vita politica acquese, ma quanti davano lʼidea di essere totalmente spaesati e ancora sullʼuscio della cabina elettorale ripassavano il facsimile per non sbagliare! Fermo restando che gli extracomunitari avevano diritto di votare perchè così è scritto nel regolamento delle primarie (che fa riferimento allo Statuto del Partito Democratico), accettato e sottoscritto da tutti i candidati, viene comunque in mente lʼesempio seguente: un condominio vuole nominare un amministratore, avendo quattro offerte. I condomini si riuniscono per mettere ai voti i 4 nominativi; ma in quella sede si accorgono che sono presenti e votano alcuni passanti e alcuni inquilini del condominio di fronte. Pensate che vengano fatti votare o che si chieda loro cortesemente di accomodarsi? Tutto questo chiarisce, ove ce ne fosse bisogno, quanto imperfetto e manipolabile sia lo strumento delle primarie, visto il discutibile svolgimento acquese e non solo. Persino Bersani, segretario nazionale del PD, ha dichiarato recentemente che le primarie vanno riformate. Si tratta di uno strumento, che dovrebbe essere di democrazia, trasparenza e partecipazione, che abbiamo importato dalla cultura politica americana, senza pensare che noi non abbiamo la stessa cultura politica, ma siamo diversi, né meglio, né peggio, diversi. Alle primarie negli Stati Uniti non può capitare che un repubblicano vada a votare alle primarie dei democratici, né che un democratico vada a quelle dei repubblicani. Ad Acqui ne abbiamo viste di tutti i colori. Allora il problema è: perchè unʼesponente del centrodestra vota e fa votare alle primarie? Può farlo semplicemente per amicizia verso uno dei candidati, e passi. Si tratta di un fenomeno comprensibile e numericamente non rilevante. Ma se qualche esponente di centrodestra mandasse i suoi in massa sarebbe unʼaltra storia, molto più inquinante ; in questo caso o cʼè un accordo politico tra un candidato alle primarie ed un esponente di destra pronto a fare il cambio di campo o si decide di sostenere quello dei candidati che appare più debole, per poi batterlo più facilmente alle elezioni comunali. Tutto questo non fa onore né alla destra né alla sinistra e non ha nulla a che fare con il genuino spirito delle primarie. Si può ragionevolmente pensare che lʼalto numero di votanti può non essere una vittoria della democrazia: la sproporzione così evidente tra i votanti ad Acqui e i votanti ad Alessandria può essere spiegata dallʼaffluenza di persone spinte da interessi e motivazioni diverse da quelle scritte sul manifesto elettorale delle primarie e quindi di fatto estranee allo spirito delle primarie e della sinistra? A ciascuno darsi una risposta, ma a tutti il diritto del dubbio sulla credibilità politica dellʼaccaduto». Cogenerazione a Mombarone Acqui Terme. Il Comune ha autorizzato la Società Acqui Futura Snac, gestore del Complesso Polisportivo di Mombarone, a realizzare un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica da fonte rinnovabile, secondo un progetto presentato dalla Ditta Degiovanni Mauro di Mombaruzzo. Alla medesima ditta lʼamministrazione comunale ha concesso lʼutilizzo di una porzione dʼarea allʼinterno del complesso polisportivo per la posa dellʼimpianto di cogenerazione in container removibile per la produzione di energia elettrica e termica, dietro il compenso di una somma annua di 10 mila euro per utilizzo del suolo pubblico. Viene inoltre garantito al finanziatore della realizzazione dellʼimpianto un periodo di quindici anni di attività di produzione di energia. Il Comune precisa che subentrerà, alla scadenza dellʼattuale gestione del Complesso Polisportivo di Mombarone, in caso di gestione diretta, nelle condizioni di fornitura stabile dalla Ditta Degiovanni, alla scadenza dei quindici anni previsti per lʼattività di produzione di energia. La proposta di realizzazione di impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica da fonte rinnovabile presso il centro sportivo acquese determinerebbe un risparmio energetico quantificato in 30 mila euro annuali e la società Acqui Futura qualora si realizzasse tale progetto e fosse acclarato il beneficio economico determinato dallʼimpianto, si impegnerà ad investire tale risparmio nelle aree che richiedono interventi urgenti: rifacimento campi in erba sintetica; pavimentazione palatennis; messa a norma caldaia palatennis. Consulta Pari Opportunità Concorso per l immagine più vera della donna Acqui Terme. La Consulta per le Pari Opportunità indice un concorso fotografico aperto a tutti i maggiorenni, con esclusione dei fotografi professionisti con il seguente titolo Lʼimmagine più vera della donna. Lʼobiettivo dellʼiniziativa è quello di comunicare la realtà femminile attraverso sensazioni, azioni e momenti che resteranno per sempre a memoria di quello che le donne sono, di ciò che fanno e di come lo fanno. Il concorso prevede lʼassegnazione di premi alle migliori tre fotografie pervenute. Le fotografie presentate dovranno avere le seguenti caratteristiche: formato bianco nero o colori, sia in jpg orizzontale o verticale con una risoluzione obbligatoria di 300dpi ed una compressione non inferiore a 5, sia in formato stampa 20x15 recanti sul retro nome, cognome e firma quantità: massimo 3 fotografie per partecipante. Le fotografie devono essere inedite e originali e non devono essere stato presentate ad altri concorsi fotografici. ll partecipante è responsabile del contenuto delle fotografie presentate. Tutte le spese relative alla produzione e allʼinvio delie fotografie sono a carico dei partecipanti. Le fotografie dovranno essere inviate obbligatoriamente, secondo le modalità indicate nel bando; entro le ore 12 del giorno 28 febbraio La commissione giudicatrice, composta dallʼassessore per le Pari Opportunità, dai Presidente della Consuita per ie Pari Opportunità e da fotografi professionisti, provvederà ad esaminare le fotografie pervenute stilando una graduatoria di n. 3 fotografie. Agli autori delie prime tre fotografie Attrezzature per area golf Acqui Terme. Il Comune, secondo una decisione del 2 febbraio, provvede allʼacquisto di attrezzature per la manutenzione dellʼarea adibita a golf situata in Parco Nazioni Unite. Si tratta di un tosaerba singolo da green, un tosaerba raggio di sterzata zero, un veicolo completo raccogli palline, un soffiatore spalleggiato e un soffiatore di fogliame, un decespugliatore, una motosega per un costo di ,00 euro. Lʼamministrazione comunale ha rinviato lʼacquisto delle residue attrezzature dopo lʼapprovazione del bilancio comunale del 2012, che sta per essere predisposto con un apposito intervento di ,00 euro İ mezzi per la manutenzione dei campi da golf, verranno assegnati, tramite la predisposizione di apposito verbale alla Società Professional Golf. Lʼarea adibita a golf era stata concessa in uso alla Acqui Sport 2000 Srl, che, per vicissitudini, era tornata nella gestione diretta del Comune. Poiché il Comune non era in grado di gestire direttamente lʼarea con risorse proprie, si era proceduto, mediante procedura concorsuale, ad una nuova concessione alla Società Professional Golf & C Sas. Allʼatto del subentro della nuova società le attrezzature, di proprietà comunale disponibili erano limitate ad un rullo per pulizia green. Pertanto la Professional Golf, alla presa di possesso della struttura sportiva evidenziava la pressoché totale inesistenza dei mezzi operativi e concordava con lʼamministrazione comunale il ripristino del parco attrezzature in dotazione allʼimpianto sportivo come già al momento iniziale della concessione allʼacqui Sport 2000 e come avrebbe dovuto essere al momento del subentro del nuovo concessionario. classificate saranno assegnati i seguenti premi: primo premio 500,00 (cinquecento) euro; - secondo premio 300,00 (trecento) euro; terzo premio 1 giornata per due persone alla SPA Lago delle Sorgenti - Acqui Terme. Le fotografie dovranno essere accompagnate: - dal modulo di partecipazione (scaricabiie dai sito: compilato in tutte le sue parti, contenente la dichiarazione di titolarità dei diritti suile foto presentate, nonche Fautorizzazione alia pubblicazione e alfesposizione, sollevando la Consulta da ogni responsabilità; - daila dichiarazione liberatoria (scaricabiie da sito su citato) nei caso in cui le persone fotografate siano riconoscibili. Le fotografie inviate senza modulo di partecipazione e/o senza dichiarazione liberatoria (nei caso in cui sia necessaria) saranno escluse dal concorso. I vincitori saranno avvisati per posta ordinaria o mail. I risultati e le foto dei concorso verranno pubbiicati sul sito: La premiazione avverrà lʼ8 marzo 2012, nel corso dellʼannuale cerimonia della Festa deila Donna che prevede la premiazione di donne acquesi che si sono contraddistinte per il loro impegno e le loro attività. Le fotografie saranno esposte nella mostra che si inaugurerà lʼ8 marzo e che resterà aperta sino al 18 marzo presso Palazzo Robellini. Le informazioni sul concorso possono essere chieste allʼ Ufficio Organi Collegiaii e Delibere e Ufficio Turismo del Comune di Acqui Terme, tel. 0144/ recapito mail: concorsofotograficoacqui@gmail.com Un nuovo ambulatorio contro il melanoma Acqui Terme. Un ambulatorio per la Prevenzione del melanoma ad Acqui Terme Considerato fino a pochi anni fa una neoplasia rara, il melanoma maligno della cute ha attualmente unʼincidenza in crescita costante e ad un ritmo superiore a qualsiasi altro tipo di tumore. In Italia, negli ultimi 20 anni, lʼincidenza del melanoma è aumentata di oltre il 4% allʼanno in entrambi i sessi con unʼimpennata complessiva di diagnosi pari a + 237%. Con quasi 600 nuovi casi e 125 morti al mese (ovvero decessi e nuove diagnosi lʼanno) il melanoma è il tumore che, quanto a incidenza, è il più cresciuto negli uomini, e al secondo posto nelle donne. Questa realtà epidemiologica e la natura di neoplasia maligna altamente aggressiva, ma che guarisce definitivamente senza conseguenze quando è riconosciuto in una fase iniziale, hanno reso il melanoma cutaneo un importante problema di sanità pubblica e hanno spinto a sviluppare tecniche sempre più sofisticate per la prevenzione e la diagnosi precoce. La strategia per la lotta al melanoma cutaneo si basa sullʼeducazione della popolazione a ridurre unʼeccessiva esposizione solare e a eseguire periodicamente un autocontrollo della cute, con particolare attenzione ai nei (prevenzione primaria) e sul miglioramento della diagnosi precoce (prevenzione secondaria). La Sezione provinciale di Alessandria della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT Al) conduce da molti anni campagne per la sensibilizzazione della popolazione al rispetto delle regole basilari della prevenzione primaria del melanoma, soprattutto nei soggetti giovani ed in particolar modo nei bambini. A questa attività informativa ed educativa LILT Al affianca in Alessandria e a Tortona lʼofferta di visite di prevenzione secondaria con lʼutilizzo della videodermatoscopia digitale computerizzata per la diagnosi precoce del melanoma. Questa metodica è in grado di migliorare la diagnosi delle lesioni cutanee a rischio e dei melanomi con un aumento fino al 50% della precisione rispetto alla diagnostica tradizionale, permette altresì un costante ed accurato follow up delle lesioni sospette, grazie alla loro memorizzazione per una successiva comparazione a distanza di tempo, indispensabile ai fini della valutazione di eventuali cambiamenti, e infine riduce la necessità di biopsie a scopo diagnostico. Oggi anche ad Acqui Terme la prevenzione del melanoma può avvalersi di un videodermatoscopio digitale. Questa opportunità si è concretizzata per il costante e proficuo impegno della locale delegazione LILT, coordinata dalla dott.ssa Silvana Fornataro, e per la generosità della popolazione acquese, che hanno consentito, attraverso una serie di eventi di raccolta fondi, lʼacquisto dello strumento. Il videodermatoscopio sarà collocato in un ambulatorio specialistico per la prevenzione del melanoma di imminente apertura presso il Grand Hotel Nuove Terme ed affidato alla competenza ed allʼesperienza dermatologica del dott. Gianmario Gelati. Lʼattivazione dellʼambulatorio è il primo importante evento nellʼambito del protocollo dʼintesa recentemente siglato da LILT Al con le Terme di Acqui S.p.A., grazie alla disponibilità collaborativa del Presidente dott. Roberto Molina, per la realizzazione di programmi di prevenzione dei tumori, promozione della salute ed educazione sanitaria rivolti alla popolazione acquese.

12 12 19 FEBBRAIO 2012 ACQUI TERME Giovedì 23 febbraio Incontro con l autore La masnà di Romagnolo Presente anche una docente della Bella I giovani e l Europa un convegno a Pontivy Nasce Attivamente a.s.d. Dedicato a sport dieta e psicologia Salvare il decoro pubblico Acqui Terme. Entro marzo 2012 verrà pubblicato il bando della quarantacinquesima edizione del Premio Acqui Storia. Il concorso si apre, come annunciato dallʼassessore alla Cultura Carlo Sburlati e dal sindaco Danilo Rapetti, con il ciclo delle Giornate Culturali dellʼacqui Storia e con uno sguardo sullʼuniverso femminile, cioè con un invito al pubblico ad un momento di riflessione sulla saga familiare di tre donne che delineano un cammino formativo compiuto attraverso le generazioni e un percorso di affrancamento da un destino di rinuncia e sottomissione. Si tratta di un incontro, previsto per le 18 di giovedì 23 febbraio, nella Sala conferenze di Palazzo Robellini, con Raffaella Romagnolo per presentare il suo ultimo libro La masnà, Edizioni Piemme. Introdurrà lʼautrice lʼassessore Carlo Sburlati, e presenterà lʼopera Camilla Salvago Raggi, giurato dellʼacqui Storia. Raffaella Romagnolo è già autrice del volume Lʼamante di città (Frilli, 2007), molto apprezzato dal pubblico e dalla critica. Il volume racconta di Emma, una contadina con la terza elementare e un destino in gran parte già scritto. La strada che le hanno messo davanti sarà anche feroce ma è dritta, senza bivi. Luciana, sua figlia, ha potuto studiare poco più di sua madre, non è una contadina ma unʼoperaia, e questo, insieme al clima emotivo e relazionale in cui si trova immersa alla fine degli anni Sessanta, poco più che ventenne, le apre altri orizzonti. Luciana sente la possibilità di scegliere. Ma scegliere è difficilissimo per chi non è considerato - né si considera - capace di farlo. E il marito, la figlia, la casa prenderanno il sopravvento anche per lei. Anna, invece, la nipote, nasce allʼinizio degli anni Settanta. Anna, invece, la nipote, nasce allʼinizio degli. anni Settanta. Unica donna nella famiglia a poter proseguire gli studi. Per riassumere il senso profondo del suo secondo romazo, Raffaella Romagnolo ha usato queste parole: Se dovessi usare unʼetichetta per La Masnà, lo definirei ʻromanzo di formazioneʼ. Anomalo, certo, perché non cʼè un protagonista che cresce e trova il suo posto nel mondo. Ma nella Masnà è come se la protagonista maturasse per approssimazioni successive Prima Emma, poi Luciana, poi Anna, e anche tutte e tre insieme. Mi piace pensare che il cambiamento, quando vince, vince così: una generazione dopo lʼaltra, e insieme allʼaltra. C.R. Acqui Terme. Riceviamo e pubblichiamo: «Caro Direttore, nel recarmi al lavoro, attraverso anche quattro volte al giorno i giardini del Liceo Classico: non si contano ormai le volte in cui mi è toccato di subire la vista di soggetti maschi, in età adulta ed in apparenza normali, che utilizzano qualsiasi angolo dei suddetti giardini (muro del Liceo, siepi centrali e persino i giochi dei bambini) per espletare i propri bisogni fisiologici. Sarebbe auspicabile che gli amministratori di oggi e di domani, lasciati da parte altri troppo ambiziosi e, soprattutto, onerosi progetti, pensassero a salvaguardare ciò che di bello già abbiamo, e si concentrassero nel garantire le minime condizioni di decoro pubblico in questo e tutti gli altri luoghi della città. Cordiali saluti. Simonetta Cerruti». Acqui Terme. Anche la nostra città, con la Provincia di Alessandria sarà protagonista dal 21 al 25 febbraio a Pontivy (Francia, la località si trova in Bretagna) nellʼambito del seminario La mobilità europea come trampolino di lancio per giovani con scarse opportunità - Azione Programma Gioventù in Azione. La Provincia di Alessandria, infatti, è stata selezionata per partecipare agli incontri che coinvolgeranno alcuni rappresentati di scuole e associazioni giovanili del territorio. La prof.ssa Cinzia Traversa della Scuola Media Statale Giuseppe Bella di Acqui Terme, la dott.ssa Marzia Righetti dellʼassociazione Passi di Vita di Casale Monferrato e il dott. Erich Giordano, esperto in progettazione comunitaria, rappresenteranno il territorio illustrando le loro esperienze professionali. Il seminario ricade nellʼambito del programma europeo Gioventù in Azione, che si occupa di promuovere lʼeducazione non formale, i progetti europei di mobilità giovanile internazionale attraverso gli scambi e le attività di volontariato allʼestero, lʼapprendimento interculturale e le iniziative dei giovani. Ciò che si intende promuovere con tale evento consiste proprio nel favorire possibilità di accesso alle opportunità giovanili che offre lʼunione europea. Durante tali giornate i partecipanti saranno coinvolti in attività di gruppo, visite locali e nozioni sulla progettazione comunitaria giovanile, il fine è quello di costituire una rete europea di operatori specializzati volti a promuovere lo scambio e lʼincontro tra persone di diversi paesi operanti nello stesso settore, cooperare, sostenere azioni comuni ed implementare una piattaforma di discussione permanente e duratura. Il progetto nel 2012 è al suo secondo anno; e se questʼanno la riunione avrà svolgimento oltralpe, è intenzione della Provincia fare in modo che lʼappuntamento 2013 possa essere ospitato sul nostro territorio. LʼAssessore ai Progetti Europei, Gian Franco Comaschi, ha dato pieno appoggio allʼiniziativa ritenendola un valido strumento per promuovere lʼintegrazione e il coinvolgimento dei giovani. G.Sa Venerdì 17 e lunedì 20 febbraio Feste di carnevale al Girotondo Acqui Terme. Mercoledì 22 febbraio alle ore 21 lo staff di Attivamente a.s.d apre le porte a una serata di presentazione delle sue attività presso la sala congressi di Palazzo Robellini. Attivamente è unʼassociazione Sportiva Dilettantistica, nata dalla collaborazione di dietiste e psicologi, che mette a disposizione gli strumenti necessari a sostenere e accompagnare in un percorso di miglioramento dello stile di vita. Le proposte per questo inizio anno sono: Corsi di Cucina Light (inizio dei corsi 28 febbraio). Lo Chef e la Dietista accompagneranno nella realizzazione di piatti leggeri ma con gusto, da poter riproporre nellʼalimentazione quotidiana ma anche in occasioni speciali come ricorrenze, cene con gli amici, ecc, per divertirsi con leggerezza e rispettando la vostra salute. Il corso è stato creato anche con lʼidea di fornire indicazioni per prevenire o normalizzare stati patologici in cui lʼalimentazione gioca un ruolo fondamentale quali diabete, ipertensione, ipercolesterolemie, ecc Per informazioni: dott.ssa Samanta Rondinone tel , d.rondine@virgilio.it Corsi di Fitwalking (inizio previsto per metà marzo). Lʼarte del Fitwalking consiste nella scoperta che non è sufficiente camminare per fare al meglio una passeggiata, ma è necessario muoversi applicando la corretta meccanica del movimento. Questa disciplina è un modo di vivere che permette di trovare il ritmo corretto nella quotidianità restando in equilibrio assoluto tra noi e lʼambiente circostante. Proprio per la semplicità dei movimenti è indirizzata a tutti, a chi già è amante del cammino ma vuole migliorare la tecnica e la resa della sua prestazione fisica, sia per chi è un poʼ fuori allenamento e vuole rimettere in moto muscoli e articolazioni nel modo più corretto e armonico ma, senza il rischio di traumi. Per informazioni: dott.ssa Martina Gabutto Corsi di Formazione su Benessere Psicologico e la Crescita Personale (inizio previsto per ottobre 2012). La costruzione della felicità è un processo in cui tutti hanno una parte attiva importante. Formulando correttamente i propri obiettivi, acquisendo maggiore consapevolezza delle proprie risorse e limiti e alimentando costantemente la motivazione si può raggiungere quel livello di benessere psico-fisico a cui si aspira. Attraverso corsi esperienziali di formazione si può raggiungere una migliore qualità di vita. Per informazioni: dott. Paolo Assandri tel , paolo.assandri@mind-body.it e dott.ssa Cristina Cazzola tel Prossimamente. Rivolto alle neo mamme partirà il corso in movimento con il passeggino per rimanere o ritornare in forma dopo la gravidanza insieme al proprio bimbo; sono in previsione gruppi di psicomotricità per adulti e bambini; partiranno anche corsi per la gestione di alimenti difficili indirizzati a mamme e bambini. I professionisti coinvolti nellʼassociazione sono: le dietiste dott.ssa Elena Seksich, dott.ssa Samanta Rondinone, dott.ssa Martina Gabutto e la dott.ssa Laura Schmutz; gli psicologi: dott.ssa Cristina Cazzola, dott.ssa Daniela Cremasco e il dott. Paolo Assandri Ṡi ringrazia sentitamente per il forte sostegno nella realizzazione di questo grande progetto associativo il Comune di Acqui Terme, lʼassessore Anna Leprato, lʼarchitetto Alberto Sanquilico e, non per ultima, lʼassociazione Alpini Sezione di Acqui Terme. Alienazione Acqui Terme. Secondo il verbale di gara dellʼasta pubblica convocata alle 11 di dicembre del 2011 nella Sala consiliare di Palazzo Levi, la Commissione di gara ha aggiudicato lʼalloggio sito nel Condominio Valle verde di Via Crenna a Severino Lidia Franca, unico offerente, che ha offerto un importo di 10,00 euro sul prezzo a base dʼasta di ,00 euro, così per ,00 euro. La commissione era composta da dirigente del Settore economato e patrimoni, Armando Ivaldi (presidente); Alberto, capo servizio economato e patrimonio (membro) e Giacomo Ivaldi, capo servizio Turismo (membro). Lʼalloggio faceva parte del piano delle alienazioni approvato con deliberazione del Consiglio comunale del 28 marzo Le prime due aste pubbliche erano andate deserte. Nella prima il prezzo era di ,00 euro e la seconda di ,00 euro. Acqui Terme. Classico appuntamento di Carnevale al Girotondo che questʼanno si sdoppia per dare spazio a due differenti feste venerdì 17 febbraio e lunedì 20. Venerdì a partire dalle ore sarà di scena per i più grandicelli, dai 6 anni in su il Carnevale al Girotondo, con giochi, pentolaccia, baby dance e buffet e tanto divertimento, festa che proseguirà fino alle 23 con possibilità per i genitori di estensione dellʼorario. Come di consueto lʼingresso delle feste serali è rigorosamente riservato ai bambini, che potranno trascorre una divertente serata in compagnia degli animatori del Girotondo. Lunedì 20, con orario dalle 15 alle 19, sarà poi la volta del Carnevale dei Piccoli, festa per i più piccini, con giochi, pentolaccia, merenda, e tanto divertimento, ma in tutta tranquillità senza coriandoli e bombolette. Si troveranno gli animatori di Girotondo, che come ogni fine settimana sono impegnati in numerose feste, anche nel Carnevale in maschera del Gianduja di Acqui Terme domenica 19 nel pomeriggio. Per informazioni su tutte le attività contattare Girotondo Piazza Dolermo ad Acqui Terme o telefonare allo , durante gli orari di apertura, da lunedì a venerdì 8-13 e o il sabato e Opere donate al Comune acquese Acqui Terme. Lʼamministrazione comunale ha ricevuto in omaggio opere donate dagli artisti che hanno esposto, nel 2011, in mostre di pittura effettuate nelle Sale dʼarte di Palazzo Chiabrera e Palazzo Robellini. Le opere donate sono dei seguenti artisti: Leonilde Campora; Maria Zimari; Maura Mironi; Beppe Ricci; Giuseppe Carbone; Giorgio Frigo; Sergio Acerbi; Piergiorgio Panelli; Sergio Fava; Patrizia Schiesari; Giuseppe Gaglione. ACQUI TERME vendesi bar-gelateria in zona centrale, con ampio dehors, ben avviato, locale appena rinnovato, canone d affitto vantaggiosissimo. Tel ACQUI TERME zona stadio comunale affittasi capannone mq 270, con area parcheggio privata, uso deposito o attività artigianale Tel Avviata attività commerciale bar centro Acqui - corso Bagni ampia metratura vende Interessante opportunità di guadagno. Ottimo giro d affari. Tel dalle 7,30 alle 13,30 C.M.O. con sede in Acqui Terme CERCA programmatore PLC Inviare curriculum a Publispes - Piazza Duomo 6/ Acqui Terme - Rif.C1

13 ACQUI TERME 19 FEBBRAIO Dall istituto superiore Torre Alunni sulle piste innevate dei Monti della Luna Un sito web e una gara per scuole A La tua idea d impresa partecipa anche il Torre Acqui Terme. Dal 6 allʼ8 febbraio scorso sessanta alunni dellʼistituto Comprensivo di Istruzione Superiore F. Torre di Acqui T., comprendente lʼitis, lʼitt, lʼitc, lʼi.p.s.c.t e lʼipsia, hanno svolto il Progetto Sci nella località di Cesana Torinese. Nonostante le temperature rigide, gli allievi si sono visti protagonisti di entusiasmanti discese sugli sci o snowboard nelle piste del Comprensorio dei Monti della Luna che si estende per 110 chilometri tra le località di Cesana e Claviere İ ragazzi, divisi per gruppi a seconda del livello sciistico, sono stati accompagnati per cinque ore al giorno dai maestri, che hanno permesso loro o di imparare un nuovo ed affascinante sport, o di perfezionarlo o, per i più bravi, di cimentarsi anche in fuori pista o in sentieri su neve fresca tra gli alberi innevati, che offrivano un paesaggio incantevole. Molto interessante la lezione di teoria svoltasi nellʼhotel che li ospitava alla sera del secondo giorno, dove i maestri hanno illustrato il decalogo dello sciatore e le norme di comportamento da tenere sulle piste, lʼevoluzione della didattica e Martedì 14 febbraio delle attrezzature dagli anni 50 ai nostri giorni, proiettato video ed immagini su impegnative e quasi incredibili discese fuori pista dalle cime delle montagne più inviolate caratterizzanti il Free Style. Hanno inoltre illustrato e fatto visionare lʼattrezzatura specifica da utilizzare in caso di valanghe. Al terzo ed ultimo giorno è stato consegnato a ciascun partecipante un tesserino con indicato il livello tecnico conseguito, minuziosamente compilato dai maestri. I ragazzi hanno vissuto con entusiasmo questa esperienza, raggiungendo in pieno gli obiettivi che caratterizzano il Progetto Sci: far conoscere o perfezionare uno sport a contatto con la natura, di cui il rispetto della montagna, lʼautodisciplina, il coraggio commisurato alle proprie capacità ne sono i punti cardine. Lʼultima fase del Progetto, aperta nuovamente a tutti gli alunni dellʼ I.I.S. F. Torre, è prevista a Limone Piemonte il 9 marzo, unitamente ai licei acquesi, per condividere tutti insieme questa bella ed appassionante disciplina sportiva. I bimbi del Moiso in visita al Platano Acqui Terme. Questʼanno, a livello provinciale, con Confindustria Alessandria partecipano alla quarta edizione de La tua idea dʼimpresa. Un sito web e una gara per le scuole otto Istituti superiori, con nove progetti dʼimpresa e oltre cento studenti coinvolti: Istituto Torre di Acqui Terme; Istituto Barletti di Ovada; Istituto Vinci Migliara di Alessandria (con due progetti); Istituto Balbo di Casale Monferrato; Istituto Sobrero di Casale Monferrato; Istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure; Istituto Marconi Carbone di Tortona; Istituto Cellini Noè di Valenza. Gli studenti in gara hanno già completato il business plan del loro progetto e in questi giorni, presso la sede di Confindustria Alessandria, hanno registrato i video che raccontano la loro idea dʼimpresa. I business plan e i video saranno pubblicati online sul sito e saranno votati dagli imprenditori di Confindustria Alessandria. Si formerà così una classifica online, aggiornata in tempo reale, e i progetti parteciperanno alla gara, che si svolgerà in due tempi: a fine maggio i primi tre classificati provinciali saranno premiati da Confindustria Alessandria alla presenza dei partner istituzionali dellʼiniziativa, e il progetto primo classificato di questa fase provinciale entrerà nella rosa dei finalisti nazionali, che saranno votati a giugno dagli imprenditori di tuttʼitalia, che premieranno la migliore idea dʼimpresa nazionale. Confindustria Alessandria è parte attiva del progetto, sia attraverso il web sia con una azione di tutoraggio dedicata alle scuole in gara. Con Alessandria sono quattordici le Associazioni Territoriali di Confindustria che partecipano alla gara dellʼedizione nazionale 2012, a Chieti, Cosenza, Firenze, Genova, La Spezia, Mantova, Monza e Brianza, Parma, Perugia, Reggio Emilia, Varese, Venezia e Verona, per un totale di 8mila studenti e oltre 600 docenti coinvolti. Realizzato con il patrocinio del Ministero dellʼistruzione dellʼuniversità e della Ricerca, e in collaborazione con sponsor nazionali - Mercatone Uno, Noberasco, Umana, Solbat e Istituto Nazionale dei Tributaristi - il progetto latuaideadimpresa utilizza le potenzialità offerte da tutti gli strumenti del web 2.0 e dei principali social network. La piattaforma è un ricco spazio web, aggiornato in tempo reale e continuamente integrato da video, foto, commenti, votazioni, che si presenta come una speciale rete nazionale fra scuola e impresa, caratterizzata da dialogo ed interazione fra studenti, insegnanti ed imprenditori, e forte degli oltre 400mila contatti generati nel C.R. Acqui Terme. Martedì 14 febbraio, i grandi (gruppo Lele), della scuola dellʼinfanzia Moiso, si sono recati presso la struttura Il platano, per allietare gli ospiti presenti con la loro meravigliosa innocenza, esuberanza e vivacità. Coraggiosi, hanno sfidato il freddo e baldanzosi sono giunti a destinazione. Accolti con calore ed affetto dai cari nonnini, si sono esibiti in canti e balli tipici del periodo carnevalesco. I bimbi hanno regalato ad ogni ospite un simpatico Arlecchino, fatto con le loro manine. Il pomeriggio è trascorso via in un soffio e i Lele hanno fatto rientro a scuola, felici di aver offerto allegria e buon umore a tutti gli abitanti del Platano. Per il video inviato in omaggio Il presidente Napolitano ringrazia la scuola primaria Saracco Acqui Terme. Grande soddisfazione della Scuola Primaria G.Saracco di Acqui Terme, per la risposta ricevuta dal Presidente della Repubblica con i suoi apprezzamenti per il video realizzato da Alberto Cavanna in occasione dei 150 anni dellʼunità di Italia, inviato dai docenti della scuola al Capo dello Stato. Questo il testo della lettera di risposta. «Roma, 20 febbraio Gentilissimi Docenti, il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Vostra gradita lettera con il video realizzato in occasione dei 150 anni della scuola acquese nellʼitalia unita e, mio tramite, desidera far pervenire il suo più sincero apprezzamento a Voi tutti e, in particolare, ai tantissimi alunni che hanno partecipato così attivamente alla significativa iniziativa. Nellʼoccasione, sono lieto di trasmettervi i cordiali saluti ed auguri del Presidente Napolitano, ai quali mi unisco con piacere Carlo Guelfi, Consigliere Direttore dellufficio di Segreteria del Presidente della Repubblica»

14 14 19 FEBBRAIO 2012 ACQUI TERME Incontri con gli studenti mercoledì 8 febbraio Shoah e altre violenze: così ti perseguito Un incontro in biblioteca Dalla Benedicta al lager Acqui Terme. Davvero interessanti gli incontri, svoltisi nellʼaula magna dellʼitis Barletti di Corso Carlo Marx, nellʼambito delle iniziative della Giornata della Memoria Le due lezioni a più voci, mercoledì 8 febbraio, con alcune classi (anche di Torre e Vinci : la scelta di coinvolgere, negli approfondimenti, un uditorio selezionato e contenuto nei numeri ha sortito ottimi effetti in termini di attenzione e coinvolgimento), hanno visto in qualità di relatori il prof. Mauro Bonelli (insegnante casalese, che da tempo collabora con lʼisral), e i suoi colleghi acquesi Giorgio Botto, Angelo Arata e Vittorio Rapetti. Ad aprire i due momenti (che, complessivamente, hanno visto la partecipazione di quasi 150 allievi) la lettura - offerta da Emilio Bonelli - di alcuni brani tratti dalle video interviste di Shoah di Claude Lanzmann. Ancora sui nomi Lʼebreo Muller si è riapproppiato del suo cognome solo dopo la liberazione del campo: prima era solo un numero. Lui, uno dei pochi ebrei a salvarsi, era addetto a macinare le ossa, a frantumare lʼultima traccia materiale di chi, dopo la camera a gas, era bruciato nei forni. Così, con un pugno nello stomaco - giusto per sapere di cosa stiamo parlano - è iniziato lʼincontro con gli studenti: e se la prima problematica, da un punto di vista filosofico, ha cercato di approfondire il tema del rapporto tra Dio e lo sterminio, ben presto il discorso è arrivato alla memoria di quegli eventi che si possono oggi nominare come veri e propri mattatoi della storia. Ecco, allora, dati che si configurano come nere, orribili tracce di una narrazione tragica: tra XI e XII secolo la vita sanguinaria di Gengis Khan (capace di fare 45 milioni di vittime), poi lʼecatombe della Seconda Mondiale (65 milioni), ma anche la purghe nella Cina di Mao (40 milioni). Come a dire che la percezione dipende dai concetti di vicinanza/lontananza (nel tempo e nello spazio): 400 bambini uccisi in Siria (notizia di cronaca) fanno impressione, ma ben altro su di noi lʼimpatto se la strage fosse avvenuta a Torino; ecco così le dinamiche che portano ad illuminare certi eventi, e a dimenticarne altri (magari obliando le responsabilità: il discorso va al Ruanda, a quella guerra civile combattuta con il macete, alle 850 mila vittime in 80 giorni, alle responsabilità occidentali, e in particolare francesi). Ma come mai succede che lʼuomo uccida, e in massa? (e la cosa ben potrebbero chiedersela gli italiani che negli ultimi 100 anni, tra Libia, Etiopia e Jugoslavia il loro contributo alla carneficina lʼhan comunque fornito). Lo sterminio avviene - così han risposto i relatori - quando, da un lato, un gruppo si riconosce come umanità positiva; e dallʼaltro non vede altro che gente diversa, sub umana, animalesca. Ecco la malattia dellʼetnocentrismo, che impedisce di riconoscere lʼaltro. Forse perché la diversità - è la chiosa di Angelo Arata - è una parte di noi (e, allora, aggiungiamo sarà in funzione di questo ragionamento che Kubrick, in Orizzonti di gloria, 1957, non ci fa mai vedere il profilo del nemico contro cui i francesi combattono nel corso dellʼattacco impossibile al formicaio tedesco - siamo nel sul fronte occidentale). Ma ecco anche il contributo (negativo) della macchina, di una organizzazione quasi industriale dello sterminio. I lager come laboratori di una umanità (così Hannah Arendt): per lʼorganizzazione, per una sorta di catena di montaggio della morte, ma anche perché tanti diventeranno i responsabili dei milioni di ebrei morti; in ragione di un bene collettivo da raggiungere con la soppressione dellʼaltro. Non cʼè più come capitava allʼinizio un soldato/boia/ giustiziere che materialmente apre il fuoco (e poi si torce la coscienza o lo stomaco; che deve cercare conforto nel vino o nel liquore per dormire, per scacciare gli incubi). La soluzione finale si frammenta coinvolgendo tanti soggetti (chi arresta, chi pigia i passeggeri nei carri bestiame, chi governa il lager, indirizza alle baracche e al lavoro, chi accompagna alle camere a gas, chi getta i cristalli di Zyclon, chi sorveglia apertura e il caricamento dei forni ): tanti colpevoli, nessun colpevole La lezione della rivoluzione industriale viene macabramente applicata; ma le dinamiche sono quelle vecchie. Quelle del capro espiatorio. Trasversali ai secoli, dagli untori alle streghe; si possono citare gli israeliti del ghetto, ma anche tante altre minoranze etniche o religiose. E allora può capitare che le leggende diventino più vere del vero: è la storia dei Protocolli dei Savi di Sion, ma anche del complotto ebraico (e non solo: dei comunisti, dei socialisti ) che ferma, con lʼarmistizio, la prima guerra mondiale della Germania. Che deve arrendersi senza aver mai perso una battaglia in qualche modo decisiva. Come contano, nellʼarea tedesca, certi ebrei, banchieri, professori, gente istruita Quando dopo il 1929 la crisi morde, e il revanscismo si fa più rabbioso, sono loro i responsabili delle vecchie sventure belliche ( ecco chi ha voluto la pace! ) e di quelle attuali. G.Sa Sostegno alle persone col Parkinson Acqui Terme. Il gruppo di sostegno per persone con la malattia di Parkinson, sezione di Alessandria dellʼa.i.p. (Associazione Italiana Parkinson) sta continuando la sua attività. Il prossimo appuntamento sarà venerdì 24 febbraio nella sede di Alessandria, presso lʼhospice il Gelso, via Burgonzio n 2 (lato carcere), dalle ore 9,30 alle 12,30. Sarà unʼoccasione per incontrarsi, discutere dei problemi e cercare ogni possibilità che sia di aiuto e completamento alla terapia coi farmaci. Saranno presenti le infermiere del reparto Neurologia dellʼospedale di Alessandria e, compatibilmente coi suoi impegni ospedalieri anche il dottor Ursino. Si ricorda che continuano ogni martedì alle 9,30 gli incontri al Centro Sastoon di Acqui Terme, via S. Martino n 3. Per saperne di più telefonare al oppure scrivere a antonio_tomasello@alice.it. Acqui Terme. Era inizialmente prevista il 13 febbraio, e avrebbe dovuto tenersi sempre in Biblioteca, la presentazione del saggio I ribelli della Benedicta. Percorsi, profili, biografie dei caduti e dei deportati (Archetipo Libri, 2011) che invece - lunedì 20 febbraio, sempre presso la casa acquese di via Maggiorino Ferraris (ore 17) inaugurerà un ciclo di incontri, ancora in via di definizione, per quanto concerne le date, dedicati al tema dei Fascismi e degli antifascismi, della guerra e del dopoguerra. Promosso dal Circolo Armando Galliano, il programma di incontri alternerà - nei prossimi mesi - in diverse sedi, presentazioni di volumi, conferenze e visioni di pellicole, dibattiti. E se i saggi, oltre al tema della deportazione, verranno dedicati allʼitalia occupante nello scacchiere balcanico (tema affrontato monograficamente dalla rivista Quale Storia ) e a quello della reintegrazione degli Ebrei negli anni, i primissimi, della Repubblica nata dopo il referendum del 2 giugno, tra le opere filmiche segnaliamo sin dʼora La marcia su Roma (1962) di Dino Risi - con Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman - e il celeberrimo Il trionfo della volontà (1934) di Leni Riefenstahl, che descrive lʼavvento al potere del regime nazionalsocialista in Germania. Il primo appuntamento Si comincia il 20 febbraio, come detto, in Biblioteca Civica. Con una iniziativa che vuole continuare ad approfondire la Giornata della Memoria. Parlando sì dei ribelli della Benedicta, ma anche presentando gli esiti del Libro dei deportati, in tre volumi, opera davvero monumentale edita da Mursia tra 2009 e E proprio ai deportati locali si darà particolare rilevanza. I relatori Giovanna DʼAmico, dottore di ricerca, è autrice di studi e ricerche sui temi della storia dei fascismi e del secondo dopoguerra, tra cui le politiche di reintegrazione delle vittime dei regimi totalitari. Con Giovanni Villari e Brunello Mantelli ha collaborato tanto al progetto del Libro dei deportati Mursia, quanto alla redazione del volume sui caduti e deportati della Benedicta. Brunello Mantelli, dottore di ricerca, insegna Storia contemporanea allʼuniversità di Torino, ma è stato visiting professor nelle università di Potsdam, Monaco, Kiel Saarbrücken. Giovanni Villani, dottore di ricerca in Storia del pensiero politico si occupa di storia del fascismo e in particolare dei progetti di espansione fascista nei Balcani. Benedicta e lager: si comincia così A sessantasette anni dagli eventi che ci separano dalla Pasqua di sangue del scrivono i tre Autori - questa è la prima opera, nata su committenza della Associazione ʻMemoria della Benedictaʼ, che tenti di elaborare puntualmente tanto le biografie dei fucilati e dei deportati in KL (Konzentrationslager, campo di concentramento nazista) catturati in quel micidiale aprile di sette decenni addietro, e contemporaneamente, di quantificarli e sistematizzarne i percorsi. In realtà, le prime ricostruzioni fattuali e nominative sorsero precocemente a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta e, come quasi sempre avviene nella narrazione storica, a testimoniare cominciò per prima la memorialistica, tantʼè che lo stesso Roberto Battaglia, nella sua imponente Storia della resistenza italiana, nel riportare elementi di quadro, si richiamava a testi quali il volume collettaneo Più duri del carcere, edito nel 1946, con in calce una testimonianza di Mario Zino sui fatti della Benedicta, oppure anche a Le brigate «Odino») prodotto dal Centro militare per la Liguria del Partito Liberale Italiano Sebbene, parimenti, la quantificazione dei fucilati e dei deportati in KL sia iniziata per lo più parallelamente agli eventi dellʼeccidio, la querelle sui numeri può dirsi ancora aperta, soprattutto relativamente ai primi, per il crescente scollamento che è venuto a verificarsi nel tempo tra quadro generale e singole biografie. Mentre da un lato, cioè, la storiografia ha tentato di restituire statistiche complessive affidandosi a documentazione dʼarchivio (qui il riferimento corre in particolare a Giampaolo Pansa e al suo Guerra partigiana tra Genova e il Po) e quantificando in 147 i fucilati dal 6 alla data dellʼ 11 aprile esclusi quindi i trucidati al Passo del Turchino - quasi contemporaneamente si è affermato il tentativo di stilare elenchi nominativi, le cui biografie superavano per numero í conteggi generali. Il nostro primo obiettivo è stato quello di provare a ricucire questa smagliatura, attraverso un percorso per così dire induttivo: se responsabile dello iato era stato il crescere su se stesse di biografie non sempre certificate attraverso un accurato spoglio documentario, da quelle bisognava ripartire per dare conto dello strappo. A cura di G.Sa 154 fucilati, 187 deportati Quanto siano importanti i nomi, per chi ha vissuto lʼesperienza della deportazione, o di una brutale soppressione (perché considerato diverso, vero danno per lʼumanità, in quanto appartenente ad una presunta altra razza, o essendo divenuto il nemico che rappresenta il Male, ed è - dunque - da schiacciare, senza pietà) è stato più volte ribadito nelle cerimonie della Memoria. Uomini come pidocchi, cimici, scarafaggi.., degradati ad una condizione animalesca (e proprio nellʼambito dellʼincontro in Biblioteca del 13 febbraio è stato ricordato il tremendo gioco, su e giù, del cappello inflitto ai reclusi del campo di Bolzano, come a quelli di tanti altri lager). Uomini trasformati in cose. Oggetti da trasportare come se fossero materiali del tutto inerti. La memoria comincia dai nomi. Essenza dellʼuomo. Da quelli della lapidi in prossimità della sinagoga. Da quelle del cimitero ebraico (domenica 26 febbraio qui i momenti ufficiali, rimandati per neve a fine gennaio, e la preghiera ebraica e cristiana). Dai piccoli marmi che ricordano i partigiani giustiziati nella città, o nei paesi. Ecco le identità ricostruite. Chi salì su quel carro bestiame, in quel determinato convoglio partito da Milano, destinazione Germania. Chi fu costretto ad entrare nel campo di Bolzano. Chi - sei mesi dopo lʼotto settembre - salì dalle belle città, come dice la canzone sullʼarida montagna, cercando libertà tra rupe e rupe. I ribelli della Benedicta 154 fucilati, 187 deportati a Mauthausen, interi paesi drammaticamente colpiti e privati di quasi tutti i giovani: 33 i deportati originari di San Martino Paravanico, 29 di Voltaggio, 12 ciascuno da Masone e Mornese, 8 di Rossiglione, borghi tutti di modeste, in qualche caso minime, dimensioni. Ed ancora: tra i fucilati 14 di Gavi, altrettanti di Serravalle Scrivia, 8 di Bosio, 6 di Parodi Ligure. È questo il bilancio del rastrellamento operato dalla 356º Divisione di fanteria della Wehrmacht tra il 6 e lʼ11 aprile 1944 nella zona attorno al monte Bobbio, e passato alla storia con il nome della cascina Benedetta, Benedicta, in cui un gruppo di partigiani tentò una disperata resistenza. Per la prima volta sono rese disponibili le biografie degli uni e degli altri, frutto di una lunga ed approfondita ricerca, condotta attraverso molteplici archivi, italiani e stranieri, con lʼobiettivo dichiarato di restituire a ciascuno di loro un frammento, il più grande possibile, della propria vicenda umana.

15 ACQUI TERME 19 FEBBRAIO Acqui Terme. Tanti sono i ritratti di Giuseppe Saracco che, prima i contemporanei, e poi gli storici, han via via preparato. Dopo il Centocinquantesimo dellʼunità, la figura dello statista di Bistagno - qui nacque nel 1821, che è poi anche lʼanno dei moti, il 9 di ottobre: come dire 190 anni fa - non può che ritornare alla ribalta. Il convegno acquese dedicato al Saracco e a Maggiorino Ferraris, tra lungo Risorgimento e Stato Unitario, la primavera scorsa (Acqui, Sala Kaimano, 8 aprile, promosso dalla Facoltà di Scienze Politiche dellʼ Avogadro ), è il segno di una attenzione locale, che anche LʼAncora ha alimentato. (Rilanciando, tra lʼaltro, anche il cammeo che Filippo Crispolti - Politici, guerrieri, poeti, Milano, Treves, redige di un Saracco nume tutelare di Acqui e della Valle Bormida, sorta di patriarca che, dai tavolini delle Vecchie Terme, osserva - lui senatore, carico dʼanni e di battaglie - lo svolgersi della prima fase della politica giolittiana di inizio Novecento. Nei cui giochi, certo, con ruolo attivo non può più entrare). Ricca di incarichi, successi e riconoscimenti era stata la carriera dellʼuomo, ed è naturale che sia la maturità (precoce, e lunga, in Saracco) il periodo che, retrospettivamente, le Acqui Terme. Lʼingresso in Consiglio Comunale, ad Acqui, di Giuseppe Saracco avviene nellʼestate del A pochi mesi dalla battaglia di Novara e dallʼultimo viaggio di Carlo Alberto per le nostre contrade (Nizza, Acqui, Spigno) diretto allʼesilio di Oporto. La Costituzione (richiesta da Saracco nel 1847, in occasione della posa della prima pietra del ponte sulla Bormida) è - per fortuna - rimasta col successore Vittorio Emanuele II, ma non sono poche le riforme che attendono di essere concretizzate. E alle quali il giovane Saracco cerca di dare contributo. Il punto di vista Ci pare, però indispensabile, preliminarmente, offrire qualche nota sul narratore. Giacinto Lavezzari è senza dubbio la più capace penna acquese del momento. Giornalista, polemista, nel 1878 ha licenziato la sua agile Storia dʼacqui (con il Libraio Elia Levi); ma ci pare che egli, nella retrospettiva sui tempi suoi, nellʼanalisi di fatti e persone recenti, riesca a dare il meglio di sé. La sorpresa viene dal fatto che il Sunto delle deliberazioni (Scovazzi, 1886) è scritto, in tante pagine, con gran gusto, e che la lettura risulti piacevole, in altrettanti passi, quanto un romanzo. Con schiettezza, senza infingimenti, in più occasioni Lavezzari fa trapelare nei suoi commenti un acceso anticlericalismo, di cui è testimone ancora, nel 1879, la simpatia nei confronti di Don Melchiade Geloso, prete dissidente di Ricaldone (capita negli ultimi numeri della Gazzetta dʼacqui, prima della fusione con la Giovine Acqui ). Ma è fuor di dubbio, anche, che sul Saracco, e sul suo operato di lungo corso, il Lavezzari non abbia proprio nessuna riserva. Ma chi è Giuseppe Saracco? E cosa rappresenta in consiglio? Egli costituisce il nuovo che avanza ; è lʼuomo capace di porsi quale catalizzatore di un rinnovamento che deve fare i conti con una vecchia classe dirigente che, in più occasioni, cercherà di Quando l avvocato di Bistagno era agli esordi Saracco: ritratto di Giacinto Lavezzari analisi e i saggi vadano a compulsare. Succede con il vivo ritratto che Silvio Bertoldi dipinge in tre pagine della monografia dedicata a Vittorio Emanuele III (UTET, 1970). Succede con il più articolato contributo, ad esempio, di Aldo Mola e di tanti altri storici, che qui non staremo, per brevità, a riprendere. E se, grazie agli studi di Luciana Ziruolo, è disponibile del Saracco anche un ritratto familiare (attraverso le lettere alla moglie Virginia), in assenza della documentazione della pubblicistica (dal 1851 è attestata la pubblicazione del primo settimanale acquese, che è La Bollente ; i cui numeri, in serie completa, ci risultano non fruibili negli archivi e nelle biblioteche della città), per il giovane Giuseppe Saracco la fonte prima non possono essere che le delibere consiliari. Riassunte da Giacinto Lavezzari ( ; davvero penna vivace: è lui il fondatore della prima Bollente, che diresse sino al 1856; nel 1879 è ancora ben saldo dietro la scrivania de La Gazzetta dʼacqui ; Maggiorino Ferraris, ventiduenne di belle speranze, che studia a Londra, e che da lì corrisponde, lo chiama - con deferenza - niveo direttore ) riassunte, dicevamo, in un raro volume del 1886, realizzato con i tipi della Litografia Scovazzi. Quando Saracco entrò nel Consiglio resistere a certe prese di posizione innovative. Pur legato allʼopposizione, però, il nome di Saracco, nei primi sei anni (sino al 1855: tra poco diremo perché) di attività consiliare, nel Sunto, ricorre una quarantina di volte. E non di rado le citazioni son legate a chiose dʼautore che sottolineano quelle promesse, quegli anticipi - sempre realizzati - che Saracco sembra prefigurare rispetto ai più alti incarichi della scena politica nazionale. Si vede bene come duplice diventi, sin dal 1851, lʼorizzonte dʼimpegno: da un lato cʼè la Veneranda Madre Italia (citata da Saracco nel programma elettorale del 9 ottobre 1851); dallʼaltro la sua terra e la sua patriottica provincia (di cui fu presidente dal 1874 alla morte). Un giudizio dagli anni Trenta Non è però un Saracco minore quello che vediamo protagonista ad Acqui nei primi anni, che ci separano dal 1855, dal tempo della guerra di Crimea (che Saracco non votò, ma senza asservirsi - dice Ireneo Caligaris, sulla rivista Alexandria nel numero del giugno allʼarditismo dʼopposizione capitanato dal Brofferio, per il quale il trattato del Piemonte con la Francia e collʼinghilterra non era né giusto, né nazionale, né utile, né necessario ). Preliminarmente, per inquadrar lʼuomo, vale riprendere dal Caligaris anche questo parere: Le sue concezioni erano assolutamente autonome, cioè frutto della propria logica e della propria intuizione, non derivazione di teorie o di enunciazioni altrui, ed erano impiantate su un altipiano costruito sapientemente, con materiali presi dalla realtà storica, dalla realtà quotidiana, scorrente davanti agli occhi, e riguardati con senso realistico di un condottiero che opera con materiali concreti, veri, non già immaginari. Con tale configurazione spirituale si spiega come egli non potesse misurare nel giusto valore e comprendere lʼaudace e geniale piano di Cavour. Il sunto delle deliberazioni comunali abbraccia il periodo che va dal 1848 al ( Serbare la ricordanza dei fatti più spiccati, mercè i quali, dal ʼ48 venendo addì nostri, Acqui ha veduto trasformarsi lʼopera edilizia, moltiplicato i suoi mezzi di viabilità coi centri più cospicui del paese, arricchito di molto il suo bilancio, ecco lo scopo di questa raccolta ). E ad esso han largamente attinto, Nadia ed Egidio Colla (Giuseppe Saracco Presidente del Senato , EIG, 1998) per ricostruirne Le origini e lʼavvio della carriera. Di fatto, nella pionieristica opera del e ci riferiamo alla parte compresa tra le pp.13 e 69 risultano, però, trascurati parecchi riscontri aventi Saracco protagonista, che il Lavezzari, nel Sunto, evidenzia. E, oltretutto, la trascrizione di alcune parti in qualche modo saracchiane non si accompagna con quelle osservazioni, di contesto, e anche - ci pare - di giudizio critico, che ci sembrano indispensabili per comprendere il rilievo a tre dimensioni della figura del Nostro. Esposte queste considerazioni di metodo, ci pare forse più semplice rimettere a posto i tasselli degli inizi. Tanto più importanti perché esordio di una avventura politica, per tanti versi, unica. G.Sa Un politico agli esordi ( ) Per il quale torna opportuno ripetere le parole di Domenico Berti: Il Piemonte entrò Piemonte della lega, e non ne uscì Piemonte, ma Italia. Un nuovo censore E forse proprio dal Saracco revisore dei conti, lettore e critico dei Bilanci (il che gli meritò lʼepiteto di Catone; ecco la politica della lesina nei futuri tempi del Governo Di Rudinì; ma anche lʼaneddoto delle noci) conviene partire. Già nellʼanalisi del conto finanziario del 1850 (seduta del 23 maggio, p.39 del Sunto) egli, con una elaborata e diffusa relazione, passa a rassegna le molte pecche occorse in quella gestione, e fa meravigliare il consiglio per la chiarezza della esposizione e la paziente diligenza con cui aveva passato al crogiolo i fatti anco più minuti. Immancabile il commento del Lavezzari, quasi una sorta di opinione dʼautore (alla maniera del Manzoni, non solo quello dei cori delle tragedie, ma anche di tanti passi dei Promessi Sposi, magari a commento del fare di Renzo): Si può dire che in questo documento, il quale si scosta da quanto usavasi fare in siffatte circostanze, già si fiuta il futuro relatore di leggi importantissime alla Camera Alta. La seduta è importante anche perchè il giovane consigliere contesta le spese in favore della Guardia Nazionale, ben superiori alle Deliberazioni. Ma non è questa lʼunica ragione: non solo è mancata lʼautorizzazione, ma anche la procedura dellʼ Incanto (oggi si parla di lavori a base dʼasta); tutta da dimostrare è lʼutilità e la necessità della spesa, e in più non si ha nessun criterio sul risultato dei lavori. Sono critiche articolate, convincenti, tanto che intorno al Saracco si forma, in quellʼoccasione, un nucleo di opposizione (il medico Viotti Domenico Biorci, David Debenedetti, il Chiabrera, il Silventi) che rischia di risultare vittorioso. E, invece perderà. Ma dʼun sol voto. (continua) I Deputati dal 1848 al 1871 Acqui Terme. Collegi e deputati; deputati e collegi: il discorso cominciato in un precedente numero de LʼAncora deve esser sottoposto a necessari sviluppi. Va bene, le legislature, da I (1848) e XI (che si inaugura nellʼanno della presa di Porta Pia, il 1870): 33 anni, quello lo avevamo detto. (Anni che, poi, sono, nel Basso Piemonte, in particolare per Alessandria, il tempo di Urbano Rattazzi). Le legislature, dicevamo. Entrare nello specifico circa la loro scansione cronologica aumenta enormemente la comprensione. Chi votarono gli Acquesi Onore allʼavv. Stefano Braggio, eletto il 27 aprile 1848, nella prima legislatura, allʼindomani della promulgazione dello Statuto di Carlo Alberto (4 marzo). Ma egli rimase in carica neppure un anno. Il 22 gennaio del 1849, una nuova tornata elettorale (in cui emergono il rattazziano Antonio Mantelli e Cesare Cobianchi: la maggioranza sarà favorevole a riprendere la guerra contro lʼaustria); il 15 agosto un nuovo ricorso alle urne (III legislatura) che vede trionfare da noi lʼing. Giuseppe Bella. Rieletto in parlamento anche il 9 dicembre (IV legislatura; elezioni importanti perché successive al Proclama di Moncalieri del 20 novembre, con cui Carlo Alberto auspica la formazione di unʼaula che ratifichi la pace: è la condizione sine qua non per continuare lʼesperimento costituzionale), ma rieletto a Mirandola; mentre in riva alla Bormida, ad Acqui, per la prima volta si alza, luminosissimo, lʼastro di Saracco. (Che, di lì a poco, iniziò a collaborare al primo foglio pubblico acquese, La Bollente fondata e diretta da Giacinto Lavezzari - marzo 1852; ma questo è anche lʼanno del connubio, con Cavour primo ministro dal novembre). Nei tempi della Destra Storica Saracco verrà confermato nelle elezioni dellʼotto dicembre 1853 (che aprono la V legislatura, in tempi di grave carestia, e di contestazioni contro imposte e pena di morte; poi verrà anche il colera; poi si dovrà votare la Crimea), in quelle del 15 novembre 1857 (la VI legislatura: con maggioranza che si assottiglia, indebolita dalle accuse di connivenza del Governo Cavour con Carlo Pisacane, artefice della sfortunata spedizione: sulla graticola proprio Urbano Rattazzi), e poi del 25 marzo 1860 (la VII legislatura, la prima con il Regno allargato: vittoria moderata, cattolici astenuti) e del 27 gennaio 1861 (la VIII legislatura: sempre i moderati sugli scudi). Dopo le elezioni dʼottobre 1865, la IX legislatura (con Acqui che esprime lʼavv. Gianolio) si inaugura a Firenze il 18 novembre (la Destra moderata ha 250 rappresentanti; la Sinistra può contare su 120). Ma già il 10 marzo 1867 di nuovo si svolgono le consultazioni della X legislatura (cui partecipano il 52% - dato nazionale - degli aventi diritto) che portano gli sgaientò a votare Desiderato Chiaves, rieletto anche il 20 novembre 1870 (astensione al 54%, frutto della propaganda del clero, traumatizzato da Porta Pia). Non ci sono, però, solo i freddi elementi statistici a condire questi trentʼanni: la Bibliografia storica del Barone Manno (1887), a proposito delle elezioni 1865 e 1867 segnala due micro pubblicazioni elettorali, tirate dal tipografo Borghi, i cui testi vanno ascritti a Emilio Manara. Ecco il Brindis lett al disnè dait allʼauberge del Moro [via Garibaldi (poi prese il nome di Albergo Vittoria): qui, nel 1859, un famoso pranzo in onore degli ungheresi, Kossuth in testa] al 12 november 1865 al neuv senator, commendator avocat Giusep Sarac, e al neuv deputato Giacomo Gianolio, da una società dʼelettor politich. E poi, il 9 giugno 1867, la Cansòn prʼel disnè offert allʼavv. commendator Desiderato Chiaves, deputato del Collegi dʼ Acqui. Immaginiamo raviole fumanti e barbera, la banda, i brindisi e innumerevoli discorsi al levar delle mense (ma, in merito, già abbiam in serbo una sorpresa per i nostri lettori). Il collegio di Nizza Fin qui, abbiam guardato ad Acqui. Ma, allargando la visuale, emergono personalità non meno importanti. Le prime cinque legislature (allʼincirca dieci anni) sono così contraddistinte da Bartolomeo Bona, classe 1793, (eletto dapprima a Spigno, quindi a Nizza Monferrato), che - in qualità di magistrato prestò servizio a Santo Stefano Belbo ( ), e poi ad Alba ( ) e poi Asti, Alessandria e Casale (e sia arriva al 1833), membro, nel 1838, del Senato di Casale, quindi intendente nel 1844, primo ufficiale per le strade ferrate nel 1847, segretario generale dei lavori pubblici nel 1848, vero e proprio braccio destro di Cavour nelle questioni di sviluppo delle Ferrovie, e poi Ministro quando il veneto Pietro Paleocapa dovette abbandonare il dicastero a causa della cecità. Senatore dal 1854, coordinatore della logistica della II guerra di indipendenza, fu direttore delle ferrovie piemontesi e poi della Nazione, lasciando lʼincarico nel 1865, chiamato dal banchiere Pietro Bastogi ad assumere lʼincarico di direttore generale della Società Strade Ferrate Meridionali, che tenne sino alla morte avvenuta nel Carlo Corsi ( ), quasi coetaneo del precedente, presidente di Corte dʼappello, fu il primo deputato (1848) eletto da Nizza. Che in seguito andò a privilegiare i militari. Ma di Manfredo Fanti e di Alessandro Asinari di San Marzano parleremo in futuro. finestre in PVC portoni garage porte zanzariere persiane grate di sicurezza porte e finestre blindate pratica agevolazioni fiscali gratuita Via Lerma Silvano D Orba (AL) - Tel Fax Esposizione di Castellazzo Bormida (AL) - Via Cavour 2 - Tel informazioni@serramentigollo.com - APERTI ANCHE IL SABATO

16 16 19 FEBBRAIO 2012 ACQUI TERME CERCO OFFRO LAVORO 44 anni, cerco lavoro urgente come baby-sitter, badante, dog-sitter, o come addetta alle pulizie, accetto anche lavoro su turni in fabbrica. Tel enne italiana, con esperienza, automunita, cerca assistenza a persone anziane nei week-end, in Acqui Terme e zone limitrofe, in ospedale per supporto anche pasti, no perditempo. Tel Acquese italiana offresi presso persona bisognosa di assistenza, notturna o di giorno, referenze. Tel Autista italiano, con patente B, automunito, cerca lavoro, esperienza per provincia Asti, Alessandria, anche come manovale in magazzino, operaio generico. Tel Badante cerca lavoro per fare notti in ospedale, come assistenza anziani nei week-end, baby-sitter, referenze, no auto, si patente, massima serietà, disponibilità immediata, con documenti in regola, no perditempo, no anonimi. 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17 ACQUI TERME 19 FEBBRAIO Importante convegno della CIA Progetti di filiera per la nocciola nel territorio alessandrino Acqui Terme. Venerdì 10 febbraio, una folta presenza di pubblico ha decretato il successo del convegno Corilicoltura: un progetto per la filiera agro-alimentare nellʼalessandrino, organizzato presso il Grand Hotel Nuove Terme di Acqui Terme dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori e dal Cipa-At (Centro istruzione professionale agricola - assistenza tecnica) di Alessandria, in collaborazione con la Provincia, lo studio tecnico Agreos e la cooperativa corilicola castelnuovese Agricor, con la volontà di mettere a confronto tutti gli attori che operano nel settore della nocciola, dai produttori ai tecnici, dai rappresentanti della provincia a quelli dellʼindustria dolciaria. Gli Stati Generali dellʼagricoltura avevano, nei mesi scorsi, avviato i tavoli di filiera: tra questi quello della filiera corilicola che riveste particolare interesse non solo perché si tratta di un comparto in crescita ma anche per la presenza sul territorio del polo dolciario di Novi Ligure e di importanti realtà locali ben inserite nellʼambito della filiera, come lʼesperienza della ditta Giuso di Acqui Terme, ora dislocata nel nuovo stabilimento di Bistagno, che prestano particolare attenzione alle produzioni locali. Sicuramente la coltivazione della nocciola in provincia, in Piemonte terza sia per ettari coltivati sia per numero di aziende, ha ancora ampi margini di sviluppo per offrire una maggiore potenzialità al settore. Per garantire questo sviluppo un ruolo importante è quello che può mettere in campo la cooperazione e lʼassociazionismo. Particolare rilievo assume la cooperativa Agricor, con sede a Castelnuovo Bormida, che ha sviluppato un importante lavoro di ricerca, utile per lʼintero settore, e curato dallʼagronomo Adelfio Gandini. Agricor e Corilu, altra cooperativa del settore possono sviluppare concretamente attività rivolte alla formazione di una cultura della coltivazione del nocciolo in provincia. Altresì un ruolo importante possono ricoprirlo le Associazioni dei Produttori, enti deputati allʼorganizzazione e alla commercializzazione del prodotto, affinché sia consentito un equilibrato sviluppo degli interessi economici allʼinterno della filiera. Si evidenzia, infine, il ruolo delle istituzioni, principalmente la Provincia di Alessandria tramite lʼassessorato alle politiche agricole, a cui spetta un ruolo di coordinamento del tavolo di filiera e di CreSO, centro di sperimentazione agricola particolarmente attivo sul territorio che può dare un contributo notevole alla crescita dellʼagricoltura in generale e della corilicoltura in particolare. I lavori del convegno sono stati aperti da Alessandro Bonelli, Presidente della zona di Acqui Terme, e da Carlo Ricagni, Presidente provinciale della Cia. Sono intervenuti, moderati da Daniela Ferrando: Mauro Minetti, della Direzione Politiche Agricole della Provincia di Alessandria, ha relazionato su Uno sguardo sulla Corilicoltura in provincia di Alessandria ; Maria Corte, responsabile della sezione corilicola di CreSO, intervenuta su Le attività di CReSO per la Corilicoltura piemontese ; Adelfio Gandini, dello studio tecnico Agreos, ha presentato Un progetto per la zonazione del nocciolo ; Cristina Baldizzone, consigliera di CreSO, ha portato il suo contributo su Le potenzialità di CReSO nella ricerca e sperimentazione per la provincia di Alessandria ; Pierpaolo Bertone, presidente AscoPiemonte, ha parlato sul ruolo de LʼAssociazione Produttori nel mondo della corilicoltura ; Stefano Grosso, del Servizio approvvigionamenti della Elah Dufour, ha trattato La qualità della nocciola per lʼindustria dolciaria. È intervenuto Giacomo Orecchia, presidente della Cooperativa Agricor. Dopo il dibattito, Lino Rava, Assessore Politiche Agricole della Provincia di Alessandria, ha chiuso i lavori. Appello dell Enpa nazionale Bisogna sospendere abbattimenti selettivi Acqui Terme. «Neve e gelo stanno letteralmente decimando la nostra fauna selvatica. Ritengo irresponsabile continuare ad accanirsi su di essa con inutili piani di abbattimento ʻselettivoʼ, predisposti con lʼobiettivo di contenere il presunto sovrannumero di alcune specie, soprattutto cinghiali. Chiedo a Regioni, Province, Parchi nazionali e agli altri enti interessati, di fermare immediatamente le uccisioni». È lʼappello urgente lanciato dal presidente nazionale dellʼenpa, Carla Rocchi, a tutte le istituzioni che hanno potere decisionale sulla materia. «I piani di abbattimento non sono soltanto eticamente inaccettabili, ma anche inefficaci e dannosi. Tra lʼaltro - prosegue Rocchi - non possono neanche essere giustificati con il pretesto della sovrappopolazione, poiché il rigidissimo inverno che stiamo vivendo in questi giorni ha determinato la selezione naturale di moltissimi esemplari, colpendo in particolare gli animali anziani o malati. Invece di autorizzare inutili uccisioni, le istituzioni dovrebbero monitorare la situazione per prestare il dovuto soccorso agli animali in difficoltà.» Gli abbattimenti selettivi - ricorda lʼenpa - vengono spesso autorizzati sulla base di discutibili censimenti di dubbio valore scientifico con il pretesto dei presunti danni allʼagricoltura o degli incidenti stradali che sarebbero causati dagli animali. La normativa italiana, in realtà, obbliga al ricorso in via prioritaria ai metodi ecologici di contenimento, proposti e valutati dallʼispra. Peccato però che tale previsione venga spesso ignorata con lʼobiettivo di concedere un ʻprolungamentoʼ della stagione venatoria, nonostante la legge italiana escluda proprio i cacciatori da ciò che riguarda la gestione faunistica, abbattimenti selettivi compresi. Ma non è tutto. Infatti, cacciare su terreni coperti di neve, oltre ad essere vietato dalla nostra normativa, è anche estremamente pericoloso poiché mette a repentaglio la sicurezza degli stessi cacciatori. Sospendere gli abbattimenti ʻselettiviʼ significa dunque non solo accantonare uno strumento inutile e inefficace, ma anche tutelare lʼincolumità degli animali come quella degli uomini». Il grazie dell Enpa Acqui Terme. Pubblichiamo un comunicato dellʼenpa agli amici degli animali: «Grazie alle vostre firme ed al vostro appoggio, il Comune di Acqui ha concesso un contributo per la sterilizzazione delle gatte libere: lo stanziamento è modesto, però servirà a bloccare la prolificazione di quelle gatte che, poverine, vivono in luoghi e condizioni troppo disagiate. Ora ci stiamo impegnando per le catture, assai difficoltose, e la consegna allʼambulatorio Veterinario convenzionato con il Comune; dopo una breve convalescenza saranno riammesse nel loro ambiente. Nella foto vi mostriamo una gatta già catturata e sterilizzata, che speriamo di far adottare: è ancora un poʼ diffidente verso gli esseri umani, ma ha tanto bisogno di una famiglia che la accolga con affetto e cura. Continuate a sostenerci, segnalandoci le situazioni più preoccupanti, e venite a trovarci: siamo sempre presenti la domenica mattina nella Sede di Via Trucco, 21, Palazzo della Posta, 1 piano, oppure quando volete, contattandoci al n ». Comodato Acqui Terme. Il Comune, tramite il benestare dei Servizi immobiliari di Torino delle Ferrovie Spa, concede alla Croce Rossa Italiana delegazione di Acqui Terme, la disponibilità di due arcate del sottopasso ferroviario situate in Vicolo del Volontariato per lʼampliamento dellʼautoparco a disposizione in dotazione alla medesima Croce Rossa. Il contratto avrà la durata di cinque anni e la Croce Rossa si impegna, a proprie spese, alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili ceduti in comodato. Incarico Acqui Terme. La Ditta Revilla Network Italia ha ricevuto lʼincarico dal Comune per il servizio di assistenza C.E.D. interventi funzionali presso i singoli uffici dal 1º marzo e per un periodo di sei mesi, per un compenso di 8.000,00 euro. La Ditta Network Italia sopperisce nel periodo indicato allʼassenza del dipendente Luca Vairani, per il quale è stato approvato un comando funzionale presso il Comune di Prato, appunto per sei mesi. La ditta Network è presente in loco in quanto già incaricata della gestione della rete informatica e dei server del Comune di Acqui Terme. Offerta alla San Vincenzo di San Francesco Acqui Terme. In memoria di Alessandro Ghilarducci le amiche di Carla hanno offerto euro 160 alla S. Vincenzo della parrocchia di S. Francesco. Orario biblioteca civica La Biblioteca Civica di Acqui Terme, sede nei locali de La Fabbrica dei libri di via Maggiorino Ferraris 15, tel AL0001@biblioteche.reteunitaria.piemonte.it, catalogo della biblioteca on-line: Fino allʼ8 giugno 2012 osserva il seguente orario: lunedì ; martedì, giovedì e venerdì , ; mercoledì

18 18 19 FEBBRAIO 2012 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Gemellato con Acqui Terme e Ponzone 19 e 21 febbraio 2012 Alla Soms di Bistagno procedono, con la collaborazione di tutti i Bistagnesi, i preparativi per la manifestazione del Carnevalone Bistagnese edizione 2012: sono previste importanti novità domenica 19 febbraio dalle ore 14.30, grande sfilata mascherata, con Uanén Carvè, bambini, adulti e gruppi. Le maschere più significative riceveranno un premio come previsto dal bando di concorso pubblicato in collaborazione con il Comune, le famiglie e le scuole di Bistagno. A questo concorso possono partecipare anche tutti i bambini con i loro genitori, comunque mascherati, dei paesi circostanti, per cui domenica 19 febbraio si attende un pubblico numeroso e mascherato, a tema libero. Durante la festa saranno riservati intrattenimenti a sorpresa, mentre per i più piccini sarà presente il trenino dei sogni di Uanén Carvè. Sulla piazza distribuzione no stop dei famosi friciò di Bistagno preparati con la rinomata farina Cagnolo e ricchi premi al banco di beneficenza. La sfilata sarà accompagnata dalla musica della Banda Musicale Città di Acqui Terme e naturalmente dall ironia pungente di Uanen Carvè, la maschera storica del Carnevale di Bistagno, che parla solo in dialetto bistagnese. Per martedi 21 febbraio, dalle ore 14, attendiamo l arrivo dei tradizionali carri allegorici che con le loro ironiche rappresentazioni rinnovano la grandiosa sfilata storica che da sempre caratterizza il Carnevale di Bistagno, uno dei più antichi e rinomati della Provincia di Alessandria e della Valle Bormida. Tutta la manifestazione è presentata e commentata da Nicoletta Grimaldi di Radio Valle Belbo che, come le precedenti edizioni, effettuerà collegamenti in diretta con la radio direttamente da Bistagno. Per informazioni: Soms Bistagno , , oppure visitare il nostro sito internet: libero.it. Da anni, inoltre, gli organizzatori del Carnevale di Bistagno mantengono rapporti di collaborazione con Acqui Terme e Ponzone al fine di programmare i festeggiamenti di carnevale in modo da non creare concorrenza o rivalità sul territorio. Questo rapporto di buon vicinato si rinnova anche quest anno facendo in modo che il Comune di Acqui Terme ed il Gruppo Amici del Carnevale Acquese partecipino al nostro Carnevale, (si è già iscritto alla nostra sfilata del martedì il gruppo mascherato della Pellegrina), mentre il gruppo di Bistagno, con Uanen Carvè, sarà presente sabato 25 febbraio al Carnevale di Acqui Terme dove a partire dalle ore prenderà il via il Carvé di Sgaientò, con sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati. In piazza Italia mercatino di Carnevale con bancarelle di prodotti tipici, artigianali e dolciumi e distribuzione di farinata cotta nei forni a legna. Per i bambini: parco giochi e Gummy Park, esibizione della scuola di ballo Spazio Danza e del Mago Marco. Il tutto in compagnia di Radio Acqui. Informazioni e prenotazioni carri e bancarelle telefono Domenica 19 febbraio Ore 14 S.M. Uanen Carvè apre la sfilata mascherata con la Banda città di Acqui Terme, il trenino di Uanen accompagnato da gruppi di bambini e adulti mascherati. Giochi, divertimenti e animazioni a sorpresa. Ore 17 S.M. Uanen Carvè saluta gli intervenuti con i suoi famosi stranot. Martedì 21 febbraio Ore 14 Dalla stazione inizia la grandiosa sfilata dei carri allegorici con S.M. Uanen Carvè, la banda città di Acqui Terme, il trenino di Uanen e dal corteo di bambini e adulti mascherati. Giochi e divertimenti. Ore 17 Saluto finale di S.M. Uanen Carvè con i famosi stranot. Ore 17,20 Premiazione carri allegorici.

19 DALL ACQUESE 19 FEBBRAIO Per domenica 19 e martedì 21 febbraio Carnevalone bistagnese norme e divieti Venerdì 17 febbraio, ore 15,30 nel castello A Monastero, convegno Ri-pensare il carnevale La festa raccontata nei Sansôssì Da Monastero alla Langa il carnevale di Augusto Bistagno. Queste le ultime disposizioni adottate dallʼamministrazione comunale per il Carnevalone bistagnese : «Si ricorda che la strada SP 228 Bistagno Cortemilia, allʼinterno del perimetro del centro abitato del Comune di Bistagno, tra le progressive stradali dal Km al Km , sarà chiusa dalle ore 14, alle ore 18, nei giorni 19 febbraio 2012 e 21 febbraio 2012 per consentire lo svolgimento della manifestazione. Sarà segnalato un percorso alternativo (con appositi cartelli gialli) per consentire il transito nei due sensi di marcia dei veicoli correnti lungo la SP. nr. 228 Bistagno Cortemilia che si trovino ad attraversare la manifestazione. Elenchiamo ora le strade in cui vigeranno divieti e limitazioni di parcheggio: dalle ore 8 alle ore 18 del giorno 19 febbraio 2012 è vietata la sosta in piazza della Stazione; - dalle ore 12 alle ore 18 del giorno 19 febbraio 2012 è vietata la sosta dei veicoli nelle seguenti vie e piazze pubbliche: corso Carlo Testa, piazza Monteverde, via Martiri della Libertà, via Nitto de Rossi, via 1 Maggio, via Saracco, piazza Marconi, via Fratelli Panaro, corso Italia, piazza del Pallone, via IV Novembre; - è sospesa la circolazione dei veicoli, nelle vie sopracitate, dalle ore 14 alle ore 18 del giorno 19 febbraio I veicoli che saranno rinvenuti in sosta vietata saranno rimossi col carro attrezzi a norma di legge; 1, Per quanto riguarda lʼordine pubblico, nel periodo del carnevale 2012 è fatto divieto, in ogni luogo pubblico o aperto al pubblico, di usare petardi, cartucce, o altri artifizi che possano comunque arrecare offesa o molestia alle persone ovvero danni a cose (in particolare ai veicoli), o che comunque possano essere di turbativa al regolare svolgimento delle manifestazioni; 2, è fatto, altresì, divieto di gettare in luogo pubblico, o di lanciare contro persone o veicoli, sostanze imbrattanti o che comunque possano arrecare offesa o molestia alle persone o danni a cose, quali, ad esempio, bombolette spray di schiuma, coloranti vari, farine, uova, palloncini od altri contenitori pieni di acqua; 3, è fatto, infine, divieto di gettare in luogo pubblico, ovvero di lanciare contro persone o veicoli, qualsiasi oggetto atto ad arrecare offesa o molestia alle persone o danno a cose, quali, ad esempio, bastoni, catene, corpi contundenti ed oggetti simili in qualunque materiale. 4, nel periodo del carnevale 2012 è fatto inoltre divieto, in ogni luogo pubblico o aperto al pubblico, di vendere bombolette spray di schiuma. I partecipanti alle manifestazioni sono obbligati a togliere la maschera, qualora indossata, ad ogni invito degli ufficiali ed agenti di pubblica sicurezza. Demanda a chiunque spetti di osservare e far osservare il presente provvedimento. I trasgressori ai divieti di cui sopra saranno soggetti alle sanzioni previste dalle vigenti norme di legge. Per le violazioni alla presente ordinanza è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro ai sensi dellʼarticolo 7-bis del D. Lgs. 18 agosto 2000, n Infine chiediamo cortesemente ai responsabili dei carri allegorici, di presentarsi alla sfilata con mezzi regolarmente assicurati e con tutti i documenti di circolazione previsti dal codice della strada. Si rammenda inoltre di allestire i carri in modo sicuro, usando materiali robusti e ben ancorati al carro stesso. Eventuali mezzi palesemente non idonei, come ribaditoci più volte delle forze dellʼordine,non saranno ammessi. Il nucleo di persone addette allʼordine pubblico e sicurezza sarà il seguente: I Carabinieri si occuperanno dellʼordine pubblico. Sindaco, vice sindaco, un assessore, Squadra antincendio A.I.B, Protezione Civile e lʼass. Nazionale Carabinieri si occuperanno della viabilità. È fondamentale la sicurezza per far si che la manifestazione si svolga nel migliore dei modi. Invitiamo tutti i partecipanti a rispettare le ordinanze, collaborando così per una buona riuscita dellʼevento». Melazzo - Acqui senso unico su S.P. 334 Sassello Melazzo. Sulla S.P. 334 del Sassello è stato istituito un senso unico alternato, con divieto di sorpasso e limitazione dei 30 km orari, in seguito ad una frana che ha interessato la corsia stradale di sinistra sulla direzione di marcia da Melazzo ad Acqui Terme. Durante il periodo di lavoro del cantiere è possibile avere informazioni sulla percorribilità della strada, o segnalare eventuali criticità sopraggiunte, contattando il numero telefonico Merana. Sabato 18 febbraio alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di S. Nicolao a Merana, riscaldata, avrà luogo il Concerto con il Coro Acqua ciara monferrina, Coro Sezionale dellʼassociazione Nazionale Alpini - Sezione di Acqui Terme. Composto di una ventina di elementi, il Coro Acqua ciara monferrina è diretto dal maestro Mauro Carini, padre e figlio, e strutturato come il tipico coro alpino, è un gruppo Monastero Bormida. In un periodo di crisi, in cui sembrano crollare i grandi miti del consumismo e della festa, perché non ri-pensare il Carnevale scoprendo le origini, le autentiche radici popolari e spontanee, la vena trasgressiva e anticonformista di questa antichissima usanza che troppo spesso negli ultimi decenni si è purtroppo trasformata in una gara spendacciona di costumi e di carri? È quanto hanno pensato alcuni autorevoli studiosi del folklore e delle tradizioni popolari che si sono dati appuntamento per venerdì 17 febbraio al castello di Monastero Bormida per un convegno che ha appunto come titolo Ri-pensare il Carnevale: riflessioni sui significati e sulle espressioni del carnevale tra cibo, travestimenti, crisi e identità. Un argomento quanto mai interessante e suggestivo vista anche la levatura dei relatori, coordinati dal prof. Piercarlo Grimaldi, rettore dellʼuniversità di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e prestigioso studioso della civiltà contadina. Con lui parleranno Franco Castelli, Donatella Murtas, Luciano Nattino, Davide Porporato, Fulvio Romano, analizzando i vari aspetti meno noti e più suggestivi del Carnevale, le sue radici che si innestano nei primordi della storia, le sue varianti popolari che nellʼapparente diversità delle forme e delle espressioni riconducono tutte al medesimo filo conduttore: la festa spontanea, lʼesorcizzazione delle paure degli elementi naturali, il rituale del cibo propiziatorio, il rapporto uomo-animale nel contesto di una civiltà rurale che è in strettissima dipendenza con lʼambiente circostante. Un carnevale, insomma, che è lʼesatto opposto della festa costruita, proposta, ideata per un pubblico di spettatori. Nel carnevale folklorico tradizionale la festa è partecipata, spontanea, vissuta in prima persona, realizzata con pochi mezzi economici ma ricchissima di significati e di richiami ai simboli della vita. Niente cortei sfarzosi di carri allegorici, ma un carnevale in cui lʼuomo è protagonista e vive, combatte, si trasforma, si traveste, sovverte le regole stabilite e fa rilevare quelle norme arcaiche e senza tempo che regolano la natura. Anche la Valle Bormida e il Monferrato sono terre ricche di esempi di carnevali tradizionali, con presenze e personaggi particolarissimi. Pensiamo allʼorso di piume di Cortemilia e di Monesiglio, raccontati da Augusto Monti ne I Sanssossi e ripresentati da alcuni anni in specifiche manifestazioni. Oppure al corteo nuziale della Lachera di Rocca Grimalda. O ancora ai Polentoni, rituali distribuzioni di cibo che oggi hanno perso gran parte dellʼoriginario significato carnevalesco ma che in origine erano proprio espressioni popolari del calendario festivo pre pasquale. Il convegno analizzerà tutte queste realtà cercando di andare indietro nel tempo fino alla evidenziazione del nucleo originario della festa popolare per scoprirne lʼessenza e per farci capire che anche - forse soprattutto - in tempo di crisi (economica e di valori) è possibile ritornare a una dimensione della festa più spontanea, meno costruita, meno pensata per il pubblico ma più partecipata e più vera. Lʼappuntamento per tutti gli appassionati di questi argomenti è al castello di Monastero Bormida, venerdì 17 febbraio dalle ore 15,30 alle ore 18,30. Seguirà rinfresco di Carnevale a cui saranno abbinate letture sul tema tratte da I Sanssossi di Augusto Monti a cura di Fabrizio Pagella, attore e fondatore della Associazione Masca in Langa. La tavola rotonda ha il patrocinio del Comune di Monastero Bormida, dellʼassociazione Masca in Langa, di Cantiere Punto 8, dellʼassociazione Casa degli Alfieri. Per informazioni: tel , G.S. Monastero Bormida. Si parlerà di Carnevale, nel pomeriggio di venerdì 17 febbraio, a Monastero Bormida (Sala del Consiglio, nel castello, dalle 15.30). Ma anche de I Sansôssì di Augusto Monti, il nostro romanzo, il romanzo della valle, che pagine spettacolari dedica alla tradizionale festa. Certo, lʼopera allʼinizio spaventa. Per la mole. Per la scrittura densa e divagante. Però, poi, se a poco a poco si entra in sintonia con misura e stile, ci si accorge persino che un romanzo, anzi un romanzo-mondo così - davvero - non poteva che essere scritto nella forma fissata dal suo Autore. Il Carnevale, dunque. E non bastan certo due colonne del nostro settimanale per esaurire le citazioni. Comunque, un paio di coordinate occorre fornirle. E, allora, non si può che rinviare al capitolo VII, che ha titolo Non tornate a Monesiglio. Con la cronaca di un veglione, ma ad Alba, nel Civico Teatro, che vede protagonista lʼarte di Giovanni Monti (il fratello molinaro di Papà, di Bartolomeo: ma questa è la professione di famiglia), virtuoso del clarinetto, un Sivori, un Paganini nello strumento (che anche il Nuto di Cesare Pavese coltiverà). Ed ecco, così, che si possono ascoltare nelle pagine, valzer, mazurke e altri ballabili. Ma poche pagine più avanti Augusto Monti ridiventa etnografo. Raccoglitore dei versi delle canzoni popolari. Era già capitato (capitolo quinto) con le arie del 1848 anno dei miracoli - e il primo testo senza dubbio è lʼ Inno nazionale di Carlo Alberto del Bertoldi, Con lʼazzurra coccarda sul petto - con parole e melodie legate alla festa dei coscritti di Cortemilia. Poi la scena diventa Monesiglio. E, rilevata la centralità della festa (ecco un prima Carnevale, e un dopo Carnevale ; lʼattesa e il rimpianto), cominciamo la nostra citazione. Dentro il romanzo Vieni o vieni, o Carnevale / è già un anno che ti aspetto. E il Carnevale veniva: sbucava in forma di quel bambolone levato alto sul parapiglia, benedetto e applaudito: e scendeva in trionfo la borgo: e il suo arrivo colà segnava lo scatenarsi della pazzia generale. Banchetti, balli, canti, tripudi. Mascherate a gruppi. Mascherate solitarie. Il cavadenti, il marchese, il Torototéla. Gli agrimensori, gli agenti del fisco, i récruteurs. Satire, caricature, beffe: gara a chi inventasse le più nuove, gara a chi meglio le traducesse in atto. Imbattuti sempre - si capisce - nella gara, i fratelli Monti, gli polifonico di voci pari maschili con esecuzione a cappella che proporranno due tempi con lʼesecuzione di: La Monferrina, di Coro Monte Cauriol; Sul Cappello, di Pigarelli; Tabachin-a Coro Monte Cauriol; Sul Ponte di Perati, Cavallo; Na Volta ghʼera, Malatesta; Lʼultima notte degli Alpini, De Marzi; La montanara, Ortelli/Pigarelli. E poi dopo un breve intervallo: inesauribili fratelli di Papà. E il moto sulla fine sempre più veloce. Il martedì grasso, dopo mezzodì tutto il paese in succhio a godersi lʼultime ore beate. A mezzanotte le esequie di Carnevale: dondʼera venuto di là se nʼandava il bambolone, disteso sul cataletto, portato in sepoltura fra le litanie maccheroniche: e il prevosto chiuso in canonica nero come un cappello [è già è questo il trionfo di una festa quasi pagana ]. E, allʼave maria poi del mattino, quando le donne si avviavano in chiesa per le Ceneri, da quellʼosteria dove lʼultimo manipolo sʼera barricato, duro a morire, veniva ancora la canzone: la canzone petulante e provocante dei paganessuno: Ora che abbiamo mangià e bevù / cara ostessa grattatevi il c / grattatevi il c con tutte e due le màn/ che passeremo a pagar domàn. Neanche a dirlo il narratore di quelle meraviglie è Papà Bartolomeo. E così, proprio nellʼanno di un Carnevale, pigro e indolente, proprio le parole complimentose del Parroco dal pulpito (la gente del paese finalmente toccata da Dio, che consolazione ) erano state quelle che avevano suscitato, in reazione, le giornate più tempestose, più orgiastiche che mai lʼuomo lassù ricordasse. Fu lʼanno che lo Scarpone, il ciabattino di piazza [e qui davvero sospettiamo che Augusto Monti possa essersi ispirato ad un racconto a suo tempo edito dalla Gazzetta dʼacqui (il numero è quello del 30 ottobre- 1 novembre 1885), da ascrivere alla penna di BiGi - Giovanni Bistolfi - e che giusto aveva come protagonista Marcone Brocchini (nomen omen, come in Augusto), ciabattino della Pisterna, anzi di Vicolo delle Grazie, o più comunemente Via Orefici ; modernamente è stato riedito sul numeo due, agosto 2002, de Corale Città di Acqui Terme ] che lo Scarpone sʼintrise di pece. E, sventrato quel bel piumino grande - la moglie che strilli! -, ci sʼavvoltolò nelle piume e, trasformato in struzzo, corse tre dì per il paese in subbuglio e fu raccattato alla fine fradicio di vino e ormai spennacchiato, che piangeva come un vitello, sconsolato di dover tornare uomo ʻuna così bella vita fare lʼuccello, glo, glo, glo, gloʼ. E fu lʼanno che il sartore, vestito da Torototèla, invece di giga sʼera messo al collo una cassetta, e nella cassetta era un gatto vivo, chiuso dentro e con la coda fuori; egli intonava strambotti e, al ritornello, dava uno strappo alla coda: il gatto miagolava, inferocito: e così cʼera canto e musica dʼaccompagnamento. G.Sa Sabato 18 febbraio, concerto nella parrocchiale di San Nicolao Merana, il coro Acqua Ciara Monferrina Gran Dio del cielo, Pigarelli; La tradotta, Moser; Ave Maria, De Marzi; Il testamento del Capitano, Pigarelli; Signore delle cime, De Marzi; Monte Canino, Pigarelli; Benia calastoria, De Marzi. Una serata di canti che fanno parte della nostra tradizione e della nostra gente che ha regalato la vita di tanti ragazzi alla Patria in guerra. Onore agli Alpini che ne mantengono vivo il ricordo, con spirito di sacrificio e impegno prodigandosi nelle attività di volontariato. Proprio in questi giorni di gelo gli Alpini con la Protezione Civile sono protagonisti nei luoghi dellʼemergenza neve. Il concerto contribuirà alla raccolta fondi per il restauro della chiesa parrocchiale di Merana. Al termine del Concerto buffet con bugie e vin brulè.

20 20 19 FEBBRAIO 2012 DALL ACQUESE Al Castello di Bubbio tecnici e corilicultori Interessante convegno tecnico sul nocciolo Intervento del vice presidente del Consiglio Bubbio, la provincia nel settore corilicolo Sull autobiografia L anobio e la ninfea Poesia e prosa Pierluigi Sommariva Corilicultori e tecnici presenti. Il prof. Alessandro Roversi ed il vivaista Ernesto Roveta Bubbio. La neve ed il freddo pungente hanno fatto da cornice allʼinteressante convegno su vivaismo e aggiornamento tecnico sulla coltivazione del nocciolo, che si è svolto sabato 11 febbraio, presso lʼalbergo ristorante Castello di Bubbio organizzato dal noto vivaista bubbiese Ernesto Roveta che si è avvalso del supporto scientifico dellʼuniversità Cattolica del Sacro Cuore e della Coldiretti alessandrina. Tanti corilicultori del sud Piemonte presenti negli accoglienti saloni del Castello di Bubbio ed autorità, dai vice presidenti del Consiglio Provinciale di Asti, Palmina Penna e della Comunità Montana Langa Astigiana-Val Bormida, Ambrogio Spiota, allʼassessore allʼagricoltura dellʼente montano Gianfranco Torelli. Ad accogliere i presenti ed aprire i lavori il vivaista e corilicoltore Ernesto Roveta ed il sindaco di Bubbio Fabio Mondo. Moderatore del convegno Stefano Zunino. Numerosi gli interventi, prottrattisi sino alla tarda mattinata: Alberto Pansecchi; ha parlato di esperienze di concimazione fogliare del noccioleto nellʼalessandrino; Daniele Di Matteo, si è soffermato sulle malattie che colpiscono la pianta, su tutte lʼeriofide, che va contenuta con trattamenti entro fine inverno; Pietro Querzola di Sipcam - Evolution, ha presentato il nuovo spollonatore per i noccioleti; Paolo Lambertini di Syngenta, ha illustrato i moderni criteri di intervento, grazie alla ricerca, contro la cimice; Fabrizio Bo e Alberto Bortolato di BMS MN, sulla nutrizione fogliare del nocciolo; Luca Rolando di Envira srl, sullʼimportanza dellʼirrigazione e dellʼinerbimento del noccioleto. A catalizzare i presenti lʼintervento del prof. Alessandro Roversi, dellʼuniversità Cattolica di Piacenza, un luminare nel settore, autore di studi e sperimentazioni sulla coltivazione del nocciolo che lo hanno portato a svolgere anche una importante attività divulgativa sullo specifico settore vivaistico in molti paesi. Roversi ha anche rassicurato i corilicultori circa i danni arrecati ai noccioleti dalle abbondanti nevicate di queste settimane sulle colline della Langa ed in valle dove questa coltivazione è molto diffusa, rimarcando come nella maggior parte dei casi i fiori femminili erano già presenti sui rami prima delle nevicate e quindi la neve non incida in modo rilevante sulla successiva fioritura. Infine il dott. Stefano Grosso, responsabile del servizio approvvigionamenti di Elah, Dufour e Novi, ha illustrato il mercato internazionale della nocciola, dando motivi di speranza per il futuro, essendo queste colline particolarmente indicate per produrre nocciole di altissima qualità delle quali lʼindustria dolciaria di trasformazione ha assoluto bisogno per soddisfare le sue esigenze di produzione, in un momento in cui si aprono in tutta lʼeuropa, e in particolare in Francia, nuove possibilità di esportazione. Lʼultimo intervento di Palmina Penna (riportiamo in altro articolo) ha preceduto la chiusura del convegno dellʼorganizzatore Ernesto Roveta che ribadendo il nocciolo: una pianta che ti cambia la vita motto del suo vivaio, ha ribadito come la coltivazione della varietà Tonda e gentile delle Langhe rappresenti un modo nuovo per fare agricoltura e per meglio utilizzare terreni che diversamente verrebbero abbandonati con grave danno per lʼambiente ricavandone un buon reddito. Già in passato Roveta titolare dei Vivai Roveta e dellʼomonima azienda corilicola, che sorgono in regione SantʼAntonio 77 (oltrebormida) a Bubbio (tel , ; ernesto@vivai-roveta.it; aveva organizzato e promosso incontri e convegni tecnico divulgativi. Roveta propone piantine di tonda Gentile delle Langhe di uno, due o tre anni a radice nuda o in fitocelle, secondo le varie esigenze. E sono inoltre disponibili piantine ottenute dalla coltivazione dei meristemi. Tutte le piantine sono fitosanitariamente controllate e garantite, virus esenti e certificate a norma di legge CEE ed infine fornisce assistenza tecnica e consulenza gratuita. La coltivazione del nocciolo, varietà Tonda Gentile delle Langhe, rappresenta un modo nuovo per fare agricoltura, sempre più orientata a colture alternative. La tecnica colturale del nocciolo presenta caratteristiche molto interessanti dovute per lo più alla introduzione di: nuove tecnologie per il recupero gerbidi; basso costo di impianto per ettaro; limitate cure colturali: semplice spollonatura con dissecanti idonei; agevole raccolta meccanizzata con rese di circa 24 quintali/ettaro. G.S. Bubbio. Al convegno sullʼaggiornamento tecnico sul nocciolo al Castello di Bubbio interessante ed esaustivo è stato lʼintervento del vice presidente del Consiglio provinciale di Asti, la bubbiese Palmina Penna, nonché presidente della Commissione Agricoltura, che partendo dal 2000 ad oggi ha ricordato lʼimpegno della Provincia di Asti, per lʼacquisto di macchine per la raccolta e i contributi elargiti per i nuovi impianti di noccioleto. «Il Servizio Agricoltura - ha esordito Palmina Penna - da alcuni anni ha proposto incentivi per rilanciare la corilicoltura astigiana con lʼobiettivo di favorire una migliore utilizzazione dei terreni collinari meno vocati alla viticoltura e per contrastare il crescente fenomeno dellʼabbandono allʼincolto dei terreni marginali ubicati in particolare in alcune zone della provincia. Lʼincremento della superficie destinata alla coltivazione del nocciolo ha pertanto consentito di ridurre lʼestensione dei terreni abbandonati che costituiscono un impoverimento ambientale e sono anche fonte di problematiche di natura fitosanitaria (Flavescenza dorata della vite...). La coltivazione del nocciolo può, infatti, rappresentare per il territorio astigiano, una valida alternativa alla coltivazione del vigneto, in quanto offre buone opportunità di reddito legato ad una produzione che trova un discreto sbocco sul mercato locale. Inoltre per tale coltura sono previsti ulteriori benefici economici connessi ai primi comunitari (PAC e misure agroambientali). La superficie coltivata a nocciolo, in Provincia di Asti, è in continuo aumento. Attualmente risultano impiantati, anche grazie al contributo provinciale, oltre ha di noccioleti con la cultivar Tonda Gentile Trilobata, di cui circa il 30% risulta iscritta nellʼalbo I.G.P. Nocciola del Piemonte. Sotto lʼaspetto economico il riconoscimento dellʼindicazione Geografica Protetta Nocciola Piemonte, ha tutelato le particolari caratteristiche qualitative della varietà Tonda Gentile Trilobata. Questa varietà, che per i suoi parametri qualitativi (forma sferoidale del seme - gusto ed aroma eccellenti dopo la tostatura - elevata pelabilità - buona conservabilità) è apprezzata in tutto il mondo, mostra una spiccata attitudine alla trasformazione industriale in un settore economico, come quello dolciario, che riveste nel nostro Paese unʼindubbia rilevanza sia dal punto di vista della qualità che da quello della tradizione. Palmina Penna La resa produttiva oscilla tra i 15 quintale per ettaro del nord astigiano e i 17 quintali per ettaro della Valle Bormida, zona tradizionalmente più vocata. Il Servizio Agricoltura della Provincia dallʼanno 2005, con appositi bandi, ha proposto il finanziamento di nuovi impianti di noccioleti alle aziende agricole condotte da imprenditori agricoli professionali con un contributo in conto capitale sulla spesa ammessa di 2500 euro per ettaro. Gli interventi realizzati dalla Provincia di Asti sono stati per: Contributi per nuovi impianti noccioleto: a partire dallʼanno 2005, numero beneficiari 59, impianto ettari 56,27, importo di spesa di 140,677 euro, per un contributo di euro. Nel 2007, 69, 71.26, euro, euro. Nel 2008, 56, 52.31, euro, euro; 2010, 19, 19.24, euro, euro. Nel 2011, 65, 68, euro, euro. Per un totale complessivo in questi 5 anni di: beneficiari 268, ettari impiantati , per un importo di spesa di euro e un contributo di euro. Ulteriori agevolazioni al comparto corilicolo sono stati posti in essere negli anni passati (dal 2000 al 2005) con il finanziamento di acquisto di macchine per la raccolta delle nocciole: nellʼanno 2000, numero beneficiari 10, importo di spesa di euro, per un contributo di euro. Nel 2001, 6, ,00, euro. Nel 2002, 14, euro, euro. Nel 2005, 48, euro, euro. Per un totale complessivo in 4 anni di: beneficiari 78, importo di spesa euro e un contributo di euro. Complessivamente in circa 10 anni sono stati investiti nel settore corilicolo euro che hanno permesso di attivare risorse finanziarie per euro, per un totale di 346 beneficiari». L attività dell assessorato regionale all Agricoltura Bubbio. La Regione Piemonte, nello specifico lʼassessorato Regionale allʼagricoltura, nel corso del 2011 ha dato il via a una serie di iniziative volte a tutelare e valorizzare al meglio le potenzialità del comparto corilicolo. In Piemonte la coltura del nocciolo si trova prevalentemente nelle fasce collinari e montane e svolge unʼindispensabile funzione di salvaguardia del territorio. Le principali piantagioni si trovano nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, circa ettari per una produzione totale di quasi 170 mila quintali, valore stimato di 1,6 milioni di euro. La nocciola piemontese è apprezzata per le sue qualità, tuttavia non è in grado di soddisfare quantitativamente le richieste del mercato. Proprio per dar slancio alla produzione locale della nocciola, la Regione Piemonte ha approvato, nel mese di febbraio 2011, il Programma regionale per la filiera corilicola al quale è succeduta la pubblicazione del bando e lo stanziamento di 1 milione di euro. Nei mesi a seguire sono state analizzate le richieste di finanziamento e sono stati concessi contributi a progetti ritenuti validi per un totale di euro. La Regione Piemonte inoltre, a beneficio dei propri produttori, ha visionato e seguito con attenzione le opportunità statali: attraverso il D.M del 4 novembre 2010, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha stanziato un apposito fondo a disposizione delle Regioni Piemonte, Campania, Lazio e Sicilia con il fine di finanziare progetti volti alla realizzazione di sistemi per promuovere la produzione, la commercializzazione e la valorizzazione delle nocciole tramite il legame con il territorio di produzione. Le sole aziende piemontesi, nel corso del 2011, hanno ottenuto quasi un terzo delle risorse ministeriali totali a disposizione delle quattro Regioni: su un totale di euro, i progetti piemontesi presentati hanno ottenuto contributi per euro. La Regione Piemonte infine è stata ulteriormente coinvolta nel corso dellʼanno nellʼambito di progetti sempre di origine ministeriale, attraverso i quali le aziende piemontesi della filiera corilicola, data lʼindiscussa qualità della produzione, hanno ottenuto finanziamenti Melazzo. La sua rivelazione come autore risale a tre anni fa. È stato nel novembre 2009, in una Biblioteca Civica di Acqui in cui contammo più di 130 persone, che lʼarzellese Pierluigi Sommariva presentò i suoi testi originali. Erano poesie. E fu quellʼaccoglienza, e lʼapprezzamento sincero di tanti, ad indurlo alla scrittura di un libro. Che, come ricordavamo nel passato numero del nostro giornale, non ha riguardato i versi, ma la prosa. Quella dellʼautobiografia. E così che è nato Lʼanobio e la ninfea. Come farsi beffe di una vita arcigna, fresco di stampa (per i tipi di Impressioni Grafiche) e ora distribuito nelle librerie cittadine. Ma, a monte di queste pagine di recente scrittura, che ripercorrono più di 40 anni vissuti affrontando le limitazioni della tetraplegia, e i ricordi precedenti allʼincidente nellʼerro, stanno i versi. Ora affidati al nostro idioma materno, ai suoni di legno del dialetto, ora alla lingua. Parole in prosa. Altre in versi. Ricordi vissuti. E altri raccolti dai genitori. Dai nonni. Dalla gente di paese. Alle fonti Forse, ancora una volta, la conferma di quanto diceva Jorge Luis Borges (nei dialoghi con Osvaldo Ferrari di Reencuentro, un bel libro uscito pochi mesi fa in edizione italiana): lo scrittore come amanuense. Amanuense di non si sa chi, di non si sa che cosa. Che raccoglie ciò che gli antichi credevano dettasse la musa. Ma forse (e noi moderni lo capiamo di più e meglio) attinge a quella grande memoria di cui parlava il poeta irlandese William Butler Yates. Che era convinto che ogni scrittore ereditasse la memoria dei padri, ossia del genere umano, visto che abbiamo due genitori, quattro nonni e così via Insomma: gli scrittori, in fondo non possono contare su una grande esperienza personale, ma su un tale vasto passato sì Ma torniamo alla propensione lirica di Pierluigi Sommariva Ṗer scoprire quanto questa esperienza sia fondante non cʼè davvero di meglio che leggere le prime righe che inaugurano il recentissimo libro. In prosa, sì, ma speciale. La vita - scrive Pierluigi - è una banda musicale che non sempre si esibisce in concerti sfarzosi e dove ciascuno è tenuto a suonare il suo strumento nel migliore dei modi, anche quando lo strumento è vecchio e scordato. Per essere felici basta un violino o unʼarpa, o anche soltanto un tamburo di latta. Lʼimportante è che ci siano delle note, anche se rarefatte o strimpellate. Perché dove cʼè una nota, cʼè già uno spettacolo. Inutile, forse, persino sottolinearlo: la poesia può esserci anche quando il testo non ha le caratteristiche formali (rime, metro, quella caratteristica sistemazione che fa somigliare le righe delle strofe ai denti rotti di un pettine ). Basta parlare al cuore. O con il cuore. E davvero sembra che questo sia lo stile che Pierluigi Sommariva preferisce. E, allora, in attesa del libro che verrà, ecco per i lettori de LʼAncora un paio di anteprime. Tra albe e tramonti Cominciamo da Imbrunire, un testo che sappiamo essere stato scritto trentʼanni fa. Mai finirà dʼincantarmi / lʼora intensa e breve / in cui lo stanco meriggio / in tacita sera/ trapassa lieve. Aria prodiga e densa/ dʼaffioranti nostalgie/ dʼantichi affetti. / Furtive paure, remote malie./ Come il volo dʼuna strega / mi sorprende la brezza / portando fra i rami / richiami di focolari,/ sussurri di tenerezza. E nellʼattimo fatato / mi sfiora la presenza / di colei chʼempie / da lungi la mia vita /dʼuna grande assenza. In fondo - ed è il miracolo della poesia - il senso del libro de Lʼanobio e la ninfea, quello dellʼautobiografia, già si coglie nei versi sopra citati. E in questi altri, in dialetto, che - per singolare coincidenza - sempre nel 1982 son nati. Tʻei dventò ʻna bisca ʻd poia/ sbattìa ant la bufera,/ ʻna canetta angiacoia / sutt a lʼonda del birjòn./ Tʻei sul, stanc e biùt/ ant la to disperasiòn:/ et piansé, et soffre/ cmé ʻn fanciutèin/ chʻlʼà bsògn ʻd titt, ticc...e nèin!/ Ma quande la finis la necc/ e uʻss assrèina u ssé,/ eʻt andrisse da-u-to lecc / an silènsio, bele-piàn/ cmé ʻn fil dʼerba, in ste ʻd gràn;/ et vughe ʻn gir tancc surris/ di toi cor, ʻd la gent, ʻd i-amìs;/ da la fnèsstra et uorde u ssé,/ el piante, u ssu radiùs/ e si-lé ʻt preghe sutt vùs:/ O Signur che cuntentessa! / U varìva prope la peina.../ Issta vita lʼè ancuʼ ʻna blessa! / E u-jè ando ʻna malatìa/ per fèm turna annamurè/ del mond, ʻd la gent, ʻd la mé famìa. A cura di G.Sa. Regione per la crescita della filiera corilicola finalizzati alla valorizzazione del prodotto. Infine lʼassessore regionale allʼagricoltura Claudio Sacchetto precisa: «La qualità della nocciola piemontese non è in discussione, il riconoscimento dellʼigp nel 1993 ne è una conferma, piuttosto è necessario lavorare per sostenere i nostri produttori, i quali hanno dimostrato di saper lavorare egregiamente, ma che necessitano di aiuto per poter incrementare la produzione e poter dare risposte ad una domanda di mercato consistente. La Regione ha voluto subito dare un segno importante attraverso il Programma regionale per la filiera corilicola, ma allo stesso tempo lʼassessorato ha voluto rendersi attivo per non perdere occasioni di finanziamento importanti provenienti dal Ministero. La qualità della filiera piemontese la conosciamo approfonditamente, sarebbe un peccato non sfruttare opportunità di rilievo».

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Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

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