ING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III 31/12/2013

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1 ING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III

2 INTRODUZIONE La disciplina di Basilea II è una iniziativa internazionale in base alla quale gli istituti finanziari dei Paesi aderenti vengono indirizzati a sviluppare, al proprio interno, strutture più sensibili ai rischi nonché alla loro valutazione ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza e del requisito minimo patrimoniale che gli stessi Istituti devono detenere. Tale disciplina si articola sui così detti tre pilastri : Primo Pilastro (Pillar I): definisce la metodologia di calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi tipici della attività bancaria; Secondo Pilastro (Pillar II): richiede che le banche si dotino di strategie e processi di controllo volti ad assicurare la propria adeguatezza patrimoniale, attuale, prospettica ed in condizioni di stress ; Terzo Pilastro (Pillar III): introduce obblighi informativi nei confronti del Pubblico. Tale disciplina è recepita per le Banche nella circolare n. 263/06 e per gli Intermediari Finanziari Ex. Art 107 nella circolare n. 216/96 7 aggiornamento 2007.i Inoltre la Circolare n. 216/96, al fine di rafforzare la disciplina di mercato, regolamenta gli obblighi di pubblicazione periodica delle informazioni inerenti l adeguatezza patrimoniale, l esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti alla identificazione, alla misurazione ed alla gestione di tali rischi (Pillar III). ING Lease (Italia) S.p.A. in qualità di Società, controllata da soggetto comunitario sottoposto ai medesimi obblighi di informativa al pubblico (paragrafo 2, Sezione XII), è tenuta a pubblicare le informazioni concernenti la propria adeguatezza patrimoniale (Tavola 1). ING Lease (Italia) S.p.A. è responsabile per la correttezza e veridicità delle informazioni di seguito pubblicate ed è sua responsabilità porre in atto presidi organizzativi idonei a garantire l affidabilità dei processi di produzione, elaborazione e diffusione delle informazioni al fine di rispettare i requisiti di trasparenza informativa richiesti. ING Lease (Italia) S.p.A. pubblica l informativa al Pubblico sul proprio sito Internet, Pagina 2 di 8

3 TAVOLA 1 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE INFORMATIVA QUALITATIVA a) Sintetica descrizione del metodo adottato dall Intermediario nella valutazione dell adeguatezza del proprio capitale interno per il sostegno delle attività correnti e prospettiche. ING Lease (Italia) S.p.A. ha provveduto a calcolare il proprio capitale interno consuntivo per i rischi di primo Pilastro e per i rischi quantificabili del secondo Pilastro, in conformità alle metodologie di determinazione del capitale interno indicate da Banca d Italia; laddove l applicazione delle stesse non è stata possibile, ha fatto riferimento a modelli sviluppati internamente. Il modello di calcolo prospettico del capitale interno è stato guidato, invece, da ipotesi semplificate basate sulle seguenti assunzioni: il recepimento dal processo di Budget delle informazioni e delle grandezze necessarie al modello di calcolo prospettico; l individuazione in seguito alla rappresentazione del calcolo consuntivo per ogni singolo rischio: o delle dimensioni di analisi significative ai fini del calcolo prospettico; o delle ipotesi sottostanti alla realizzazione della strategia di budget; o degli obiettivi di budget sintetici. la determinazione della situazione prospettica e del capitale interno a partire dal calcolo consuntivo di ogni singolo rischio; l aggregazione del capitale interno prospettico a livello di singolo rischio. ING Lease (Italia) S.p.A. ha provveduto a calcolare il proprio capitale interno consuntivo e prospettico anche ipotizzando scenari di stress. La metodologia seguita per effettuare gli stress test prevede degli shock, plausibili e coerenti fra loro, sulle variabili che afferiscono alle varie tipologie di rischio. Qualora i fattori che vengono sottoposti a degli shock fossero comuni a più rischi bisogna verificare che questi shock siano i medesimi per ciascun rischio e che siano coerenti con gli shock ipotizzati per eventuali altri fattori. Pagina 3 di 8

4 Nella seguente tabella sono descritte le tipologie di rischio e le metodologie applicate che ING Lease (Italia) S.p.A. ha adottato al fine della valutazione dell adeguatezza del proprio capitale interno per il sostegno delle attività correnti e prospettiche. Primo Pilastro Misurabile Tipo di Rischio Modalità di misurazione ai Strategie di fini ICAAP mitigazione Credito Metodo Standardizzato Capitale Operativo Metodo Base Capitale Liquidità Maturity ladder Liquidity gap Presidi Organizzativi Tasso Approccio Regolamentare Presidi Organizzativi Concentrazione single-name Approccio Regolamentare Capitale Misurabile Adozione metodologia definita nell ambito delle attività Secondo Concentrazione geo-settoriale interbancarie del Laboratorio per il Rischio di concentrazione Geo-Settoriale, coordinato dal Capitale Pilastro Settore Analisi e Gestione dei Rischi dell ABI Reputazione Modelli qualitativi Presidi Organizzativi Strategico Modelli qualitativi Presidi Organizzativi Valutabile Compliance Modelli qualitativi Presidi Organizzativi Valore residuo Modelli qualitativi Presidi Organizzativi Real Estate Modelli qualitativi Presidi Organizzativi Residuo Modelli qualitativi Presidi Organizzativi Outsourcing Modelli qualitativi Presidi Organizzativi Pagina 4 di 8

5 INFORMATIVA QUANTITATIVA b) Requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito. Il requisito patrimoniale di ING Lease (Italia) S.p.A. a fronte del rischio di credito al si attesta a RISCHIO DI CREDITO - CAPITALE INTERNO CONSUNTIVO ( ) Segmento Regolamentare EQUIVALENTE PONDERATO CAPITAL RATIO LEASING SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI IMPRESE ED ALTRI SOGGETTI ESPOSIZIONI AL DETTAGLIO ESPOSIZIONI SCADUTE INTERMEDIARI VIGILATI ENTI TERRITORIALI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO ALTRE ESPOSIZIONI AMMINISTRAZIONI CENTRALI E BANCHE CENTRALI LEASING SU IMMOBILI RESIDENZIALI ENTI SENZA SCOPO DI LUCRO Totale complessivo RISCHIO DI CREDITO - CAPITALE INTERNO CONSUNTIVO ( ) Forma Tecnica EQUIVALENTE PONDERATO CAPITAL RATIO LEASING IMMOBILIARE LEASING STRUMENTALE LEASING TARGATO LEASING PUBBLICA AMM DEBITORI- IMPOSTE ANTICIPATE ALTRI FINANZIAMENTI CON PIANO DI AMMORTAMENTO DEBITORI - PARTITE SOSPESE DEBITORI - CREDITO D'IMPOSTA ALTRI FINANZIAMENTI SENZA PIANO CONTO CORRENTE CON BANCHE ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ALTRI CREDITI FIDEJUSSIONE CASSA - BIGLIETTI E MONETE MOBILI, ARREDI E MACCHINE DEBITORI - NS DEPOSITO CAUZIONALE Totale complessivo Pagina 5 di 8

6 c) Requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. Il requisito patrimoniale di ING Lease (Italia) S.p.A. a fronte dei rischi operativi (con l applicazione del metodo Base al risulta pari ad RISCHIO OPERATIVO - CAPITALE INTERNO CONSUNTIVO ( ) Periodo Parametri Valore 31/12/2011 Margine Intermediazione /12/2012 Margine Intermediazione Margine Intermediazione Media % regolamentare 15% Requisito patrimoniale d) Requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato separatamente per le attività ricomprese nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza e le altre attività. ING Lease (Italia) S.p.A. non risulta esposta al rischio di mercato non essendo presenti posizioni rilevanti nel trading book. Pagina 6 di 8

7 e) Ammontare del patrimonio di vigilanza suddiviso in Patrimonio di base, Patrimonio supplementare e Patrimonio di vigilanza complessivo. Categorie/Valori ( ) Totale A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) C. Patrimonio di base al lordo degli elementti da dedurre (A+B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base E. Totale del patrimonio di base (TIER 1) (C-D) F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali - G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) - H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare - L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare - N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) Pagina 7 di 8

8 f) Coefficienti patrimoniali totale di base (Tier-1 ratio). Categorie/Valori ( ) Importi non ponderati Importi ponderati Requisiti regolamentari A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte Metodologia standardizzata Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 Rischio operativo Metodo base Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requisiti prudenziali B.5 Altri elementi del calcolo B.6 Totale requisiti prudenziali C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Patrimonio di base/attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 4,60% C.3 Patrimonio di vigilanza/attività di rischio ponderate (Totale capital ratio) 5,86% g) Ammontare del patrimonio di vigilanza 3 livello. Nel Patrimonio di Vigilanza di ING Lease (Italia) S.p.A. non sussistono elementi patrimoniali rientranti nel patrimonio di terzo livello. Pagina 8 di 8

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