La teoria del carico cognitivo. Ipotesi di lavoro per migliorare la didattica

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1 La teoria del carico cognitivo. Ipotesi di lavoro per migliorare la didattica Dott. Giovanni Bonaiuti Università di Firenze

2 Obiettivi i della Cognitive Load Theory La teoria del carico cognitivo, nella sua concezione più recente (primi i anni 1980), è attribuibile ai lavori condotti da John Sweller all Università del New South Wales in Australia. A questo approccio hanno in seguito contribuito diversi autori (Jeroen van Merrienboer e Fred Paas alla Open University of the Netherlands) L obiettivo di questa prospettiva è quello di evidenziare caratteristiche e limiti del funzionamento della memoria umana al fine di consentire uno sviluppo più attento delle lezioni e/o dei materiali didattici (tradizionali o multimediali) li) Ogni insegnamento efficace, infatti, può svilupparsi solo nel rispetto delle caratteristiche cognitive del discente e, in particolare, nel ruolo e nelle limitazioni della sua memoria di lavoro.

3 Il modello sottostante t te Memoria elaboratore Nuova informazione Memoria umana

4 Il modello sottostante t te Memorie sensoriali vista udito tatto gusto Attenzione selettiva Memoria di Lavoro Memorizzazione Recupero Memoria a Lungo Termine olfatto Oblio Fallimento Oblio

5 I limiti iti del sistema Le informazioni i i possono essere conservare solo nella memoria a lungo termine. Ma prima di essere registrata (o recuperata) da questa memoria è necessario che queste vengano processate dalla memoria di lavoro. La memoria di lavoro, però, è estremamente limitata sia nella capacità (quantità di informazioni elaborabili nell unità di tempo) che nella durata di conservazione delle stesse. Queste limitazioni possono, sotto alcune condizioni, impedire l apprendimento.

6 Caratteristiche ti del limite ite Memorizzazione Recupero 7± 2 elementi per la memorizzazione i temporanea 2 4 elementi per l elaborazione

7 Il supporto degli schemi Schemi mentali Complessità Automaticità

8 Novizi i ed esperti e

9 Un esempio? e Individua id quale, tra queste due affermazioni, i è corretta: 1. Il nonno del fratello di mio padre è il figlio del fratello di mio nonno 2. Il nonno del fratello di mio padre è il padre del fratello del mio nonno

10 Soluzione dell esempio e 1. Il nonno del fratello di mio padre è il figlio del fratello di mio nonno [sbagliata] 2. Il nonno del fratello di mio padre è il padre del fratello del mio nonno [esatta] Il nonno del fratello di mio padre è la stessa persona del padre del fratello del mio nonno (il mio bisnonno) mio nonno il fratello di mio nonno mio padre io il fratello di mio padre Nota: conviene iniziare da qui il figlio del fratello di mio nonno

11 Elementi e in gioco o La teoria del carico cognitivo ipotizza l esistenza di tre elementi in gioco: Expertise dello studente Complessità del contenuto Carico cognitivo Metodi didattici Il carico cognitivo dipende dall interazione tra l expertise dello studente, la complessità del contenuto, e i metodi didattici usati nell ambiente di apprendimento.

12 Sono individuati tre diversi tipi di carico cognitivo Carico cognitivo rilevante È associato a processi che sono direttamente rilevanti per l apprendimento (inteso come costruzione di schemi mentali e acquisizione di maggiore automazione) Carico cognitivo intrinseco È determinato dall interazione fra la natura dei materiali da apprendere e il livello di expertise dello studente Carico cognitivo estraneo È associato a processi che non sono direttamente necessari per l apprendimento e che possono essere modificati dall intervento didattico

13 I tre tipi i di carico cognitivo sono additivi i Le risorse mentali disponibili sono limitate. È quindi necessario scegliere come distribuire il carico tra le tre componenti: carico cognitivo intrinseco Capacità cognitiva totale carico cognitivo estraneo carico cognitivo rilevante Capacità cognitiva totale carico cognitivo carico cognitivo carico cognitivo intrinseco estraneo rilevante

14 Bilanciare i gli elementi e in gioco o

15 Ridurre il carico cognitivo intrinseco i Carico cognitivo intrinseco Chunking Sequencing Pacing Diminuire

16 Ridurre il carico cognitivo estraneo Carico cognitivo estraneo Evitare esempi poco pertinenti od occasioni di perdita del focus Evitare il sovraccarico della componente visiva o di quella uditiva della memoria di lavoro Diminuire Facilitare la ricerca delle informazioni necessarie per completare un compito

17 Aumentare il carico cognitivo rilevante Carico cognitivo rilevante Incoraggiare la costruzione di schemi predisponendo situazioni idonee a questo fine Aumentare la variabilità dei problemi da risolvere Offrire occasioni per rivedere i concetti attraverso l applicazione Aumentare

18 Attenzione e all effetto inverso! Per quello che abbiamo detto all inizio, i i circa le differenze tra esperti e novizi, è allora chiaro che non potranno essere utilizzate le stesse strategie per chi possiede (e gestisce già) schemi mentali adeguati rispetto, invece, a chi non ha questo tipo di capacità Si tratta dell effetto inverso dell expertise (Expertise Reversal Effect): i metodi didattici che aiutano l apprendimento dei novizi possono avere un effetto negativo sull apprendimento degli esperti Che noia! Sono cose che so.

19 L esigenza e di identificare e il target La teoria del carico cognitivo formalizza e verifica sperimentalmente t quello che ogni insegnante di buon senso conosce dall esperienza. Ovvero l importanza di adeguare l insegnamento alle caratteristiche dello studente. La teoria fornisce, ovviamente, anche alcune strategie t di intervento t specifiche come, ad esempio il backward fading. Non ci capisco niente!!!

20 Conclusioni i

21 Ringraziamenti: Antonio Calvani (Università di Firenze) Franco Landriscina (Lloyd Adriatico)

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