Project Risk Management e Audit di Progetto: approccio e strumenti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Project Risk Management e Audit di Progetto: approccio e strumenti"

Transcript

1 Project Risk Management e Audit di Progetto: approccio e strumenti Renato Alessandroni, CISA, PMP, CISM, CGEIT Francesco Pagliuca, CISA, PMP, CCSA AIEA Sessione di Studio ROMA, 13 aprile 2011 Questo materiale non può essere considerato esaustivo senza i commenti che lo hanno accompagnato

2 Agenda Ä (La scorsa puntata) Perché parlare di Project Management Gli standard di Project Management Le certificazioni I casi (Monitoraggio e controllo di un Programma complesso; L attività di Project Office) Ä Project Risk Management Ä La Certificazione PMI-RMP (PMI Risk Management Professional) Ä Audit di Progetto 2

3 Perché parlare di Project Management 3

4 Il Project Management e i gruppi di processi Strategia Aziendale Definizione -- Implementazione Portfolio Implementazione Gruppi di processi di Project Management - PMBOK 4 th ed. Attivazione Programmi Attivazione Progetti Initiating (Avvio) Planning (Pianificazione) Closing (Chiusura) Executing (Esecuzione) Fonte: PMBOK 4 th ed. 4

5 Il Project Management: Guida al PMBOK La guida al PMBOK quarta edizione, struttura la tematica del project management in: Ä 5 gruppi di processi Ä 9 aree di conoscenza Ä 42 processi I processi di ciascuna area di conoscenza interagiscono tra loro e con i processi di altre aree di conoscenza Ciascun processo può comportare l impegno di un gruppo o di una sola persona, sulla base delle esigenze del progetto Sebbene i processi siano presentati nella guida al PMBOK come componenti distinti con interfacce ben definite, in pratica si sovrappongono e interagiscono tra loro 5 Fonte: PMBOK 4 th ed.

6 Il Project Risk Management Aree di conoscenza Gruppi di processi di project management Gruppo di processi di Gruppo di processi di Gruppi di processi Gruppo di processi di Gruppo di di Gruppo di processi processi project di management esecuzione avvio pianificazione monitoraggio e controllo di chiusura Aree di conoscenza Gruppo di processi di Gruppo di processi di Gruppo di processi di Gruppo di processi Gruppo di processi di esecuzione avvio pianificazione monitoraggio Å Monitorare e controllo e controllare di chiusura il Gestione dell integrazione Å Sviluppare il Project Å Sviluppare il piano di Project Å Dirigere e gestire l'esecuzione del lavoro del progetto Å Chiudere il progetto di progetto Charter Management progetto Å Monitorare Å Eseguire e controllare il controllo il o una fase Gestione dell integrazione Å Sviluppare il Project Å Sviluppare il piano di Project Å Dirigere e gestire l'esecuzione del lavoro integrato del progetto delle modifiche Å Chiudere il progetto di progetto Charter Management progetto Å Eseguire il controllo o una fase Å Raccogliere i requisiti integrato delle modifiche Gestione dell ambito del Å Verificare l ambito Å Definire l ambito progetto Å Raccogliere i requisiti Gestione dell ambito del Å Controllare l ambito Å Creare la WBS Å Verificare l ambito Å Definire l ambito progetto Å Creare la WBS Å Controllare l ambito Å Definire le attività Å Sequenzializzare Å Definire le attività le Gruppi attività di processi di project management Gestione dei tempi di Å Controllare la Å Stimare Å Sequenzializzare le risorse per le le attività progetto Gestione dei tempi di Å Controllare schedulazione Å Stimare le risorse per le attività Aree di conoscenza progetto Å Stimare le durate delle attività Gruppo schedulazione di processi Gruppo Å Stimare di processi le durate delle di attività Å Sviluppare Å Sviluppare la schedulazione la schedulazione di monitoraggio e Gestione dei Gestione costi di dei costi di progetto progetto Gestione della qualità di Gestione della progetto qualità di progetto Gestione dei rischi di progetto Gestione delle risorse Gestione delle umane risorse di progetto umane di progetto Gestione delle comunicazioni di progetto Gestione delle comunicazioni di progetto Gestione dei rischi di progetto Gestione dei rischi di progetto Gestione dell approvvigionamento Gruppo di processi di avvio Å Identificare gli stakeholder Å Identificare gli stakeholder pianificazione Å Stimare Å Stimare i costi i costi Å Å Determinare il budget il budget Å Pianificare la gestione dei rischi Å ÅIdentificare Å Pianificare Pianificare la i la qualità qualità rischi Å Eseguire l analisi qualitativa dei rischi Å Eseguire l analisi quantitativa dei rischi Å Pianificare le comunicazioni Å Pianificare le risposte ai rischi Å Sviluppare il piano delle risorse Å Sviluppare umaneil piano delle risorse umane Å Pianificare le comunicazioni Å Pianificare la gestione dei rischi Å Identificare i rischi Å Pianificare Å Eseguire la gestione l analisi qualitativa dei rischi dei Å Identificare rischi i rischi Å Eseguire Å Eseguire l analisi l analisi qualitativa quantitativa dei dei rischi rischi Å Pianificare le risposte ai rischi Å Eseguire l analisi quantitativa dei rischi Å Pianificare Å Pianificare le risposte gli approvvigionamenti ai rischi Gruppo di processi di esecuzione Å Eseguire l assicurazione qualità Å Eseguire l assicurazione qualità Å Costituire il gruppo di progetto Å ÅCostituire Sviluppare il il gruppo di progetto Å ÅSviluppare Gestire gruppo il gruppo di progetto di progetto Å ÅGestire Distribuire il gruppo le informazioni di progetto Å Gestire le aspettative degli Å Distribuire le informazioni stakeholder Å Gestire le aspettative degli stakeholder Å Definire gli approvvigionamenti controllo Å Controllare Å i costii costi Å Eseguire il controllo di qualità Å Eseguire il controllo di qualità Å Monitorare e controllare i rischi Å Produrre report sulle prestazioni Å Produrre report sulle prestazioni Å Monitorare e controllare i rischi Å Monitorare e controllare i rischi Å Amministrare gli approvvigionamenti Gruppo di processi di chiusura Å Chiudere gli approvvigionamenti Gestione dell approvvigionamento Å Pianificare gli approvvigionamenti Å Definire gli approvvigionamenti Å Amministrare gli approvvigionamenti Å Chiudere gli approvvigionamenti 6

7 Il Project Risk Management: definizione Ä Ä Project Risk: Evento o condizione incerta che, se si dovesse verificare, avrebbe un effetto positivo o negativo sugli obiettivi di progetto (PMI Project Management Institute, da PMBOK 4 th ed., 2008) Project Risk Management: La gestione dei rischi di progetto include i processi relativi alla pianificazione dei rischi, alla loro identificazione, analisi, definizione delle risposte, monitoraggio e controllo all interno di un progetto. Gli obiettivi della gestione dei rischi di progetto sono quelli di aumentare la probabilità e l impatto di eventi positivi e ridurre la probabilità e l impatto di eventi negativi nel progetto. (PMI Project Management Institute, da PMBOK 4 th ed., 2008) GESTIONE DEI RISCHI DI PROGETTO Pianificare Pianificare la la gestione gestione dei dei rischi rischi Identificare Identificare i i rischi rischi Effettuare Effettuare l analisi l analisi qualitativa qualitativa dei dei rischi rischi Effettuare Effettuare l analisi l analisi quantitativa quantitativa dei dei rischi rischi Pianificare Pianificare le le risposte risposte ai ai rischi rischi Monitorare Monitorare e e controllare controllare i i rischi rischi PIANIFICAZIONE CONTROLLO 7 Fonte: PMBOK 4 th ed.

8 Il Project Risk Management: processi PIANIFICARE LA GESTIONE DEI RISCHI Processo di definizione delle modalità di esecuzione delle attività di gestione dei rischi di un progetto Il processo Pianificare la gestione dei rischi deve iniziare quando si concepisce un progetto e deve essere completato nelle fasi iniziali della pianificazione del progetto Principale item del processo: Ä Piano di gestione dei rischi: output del processo, è un componente del Piano di Project Management che descrive il modo in cui si strutturerà e si eseguirà la gestione dei rischi del progetto. Comprende almeno: metodologia ruoli e responsabilità categorie di rischio formati di reporting 8 Fonte: PMBOK 4 th ed.

9 Il Project Risk Management: processi IDENTIFICARE I RISCHI Processo che consente di determinare quali rischi possono influenzare il progetto e di documentarne le caratteristiche Il processo Identificare i rischi è di natura iterativa: nuovi rischi possono evolvere o emergere man mano che il progetto avanza Tutti i partecipanti al progetto dovrebbero essere incoraggiati ad identificare i rischi di progetto Principale item del processo: Ä Registro dei rischi: output del processo, è un documento che comprende almeno: elenco dei rischi identificati elenco delle potenziali risposte cause principali di rischio categorie di rischio aggiornate 9 Fonte: PMBOK 4 th ed.

10 Il Project Risk Management: processi EFFETTUARE L ANALISI QUALITATIVA DEI RISCHI Processo di assegnazione delle priorità ai rischi per ulteriori analisi o azioni tramite la valutazione e la combinazione della probabilità di accadimento e del relativo impatto Il processo Eseguire l analisi qualitativa dei rischi è solitamente un mezzo rapido ed economicamente vantaggioso per stabilire delle priorità per pianificare le risposte ai rischi e getta le basi per eseguire l analisi quantitativa dei rischi EFFETTUARE L ANALISI QUANTITATIVA DEI RISCHI Processo di analisi numerica dell effetto dei rischi identificati sugli obiettivi generali del progetto Può essere utilizzato per assegnare una classificazione numerica individuale ai rischi o per valutare l effetto aggregato di tutti i rischi che interessano il progetto Tale analisi presenta anche un approccio quantitativo per prendere decisioni in presenza di incertezza 10 Fonte: PMBOK 4 th ed.

11 Il Project Risk Management: processi PIANIFICARE LE RISPOSTE AI RISCHI Processo di sviluppo delle opzioni e delle azioni per potenziare le opportunità e ridurre le minacce agli obiettivi del progetto Il processo si occupa dei rischi in base alla loro priorità, inserendo risorse e attività nel budget, nella schedulazione e nel piano di Project Management, in base alle specifiche necessità Le risposte pianificate ai rischi devono essere appropriate all importanza del rischio, realistiche e sotto la responsabilità di una specifica persona Principale item del processo: Ä Responsabile della risposta ai rischi: persona che si dovrà assumere la responsabilità della risposta al rischio concordata. 11 Fonte: PMBOK 4 th ed.

12 Il Project Risk Management: processi MONITORARE E CONTROLLARE I RISCHI Processo di valutazione dell efficacia della gestione dei rischi durante l intero progetto, di monitoraggio dei rischi residui e di identificazione di nuovi rischi Può implicare la scelta di strategie alternative, l esecuzione di un piano di contingency o di riserva, l attuazione di azioni correttive e la modifica del piano di Project Management Il responsabile della risposta ai rischi riporta periodicamente al Project Manager sull efficacia del piano, sugli effetti inattesi e su eventuali correzioni necessarie per gestire in modo appropriato il rischio 12 Fonte: PMBOK 4 th ed.

13 Il Project Risk Management in sintesi 13

14 Il Project Risk Management: le 10 regole d oro Ä Rule 1: Make Risk Management Part of Your Project Ä Rule 2: Identify Risks Early in Your Project Ä Rule 3: Communicate About Risks Ä Rule 4: Consider Both Threats and Opportunities Ä Rule 5: Clarify Ownership Issues Ä Rule 6: Prioritise Risks Ä Rule 7: Analyse Risks Ä Rule 8: Plan and Implement Risk Responses Ä Rule 9: Register Project Risks Ä Rule 10: Track Risks and Associated Tasks 14

15 Certificazione PMI-RMP 15

16 Il Project Risk Management: PMI e certificazioni La certificazione PMI-RMP (PMI Risk Management Professional) è stata recentemente istituita dal PMI con l obiettivo di attestare le specifiche competenze di gestione dei rischi progettuali Per ottenere la certificazione PMI-RMP, il candidato deve: Ä Soddisfare tutti i requisiti di formazione e di esperienza stabiliti dal PMI Ä Superare l esame di certificazione Può certificarsi chiunque, appartenente o meno ad associazioni o organizzazioni 16

17 Il Project Risk Management: PMI e certificazioni PMI Risk Management Professional Laurea universitaria o titolo equivalente più 30 ore di formazione (Contact Hours) sul project risk management Un minimo di ore di esperienza nel Project Risk Management, maturate in un periodo di almeno 60 mesi (non sovrapposti) Diploma di scuola secondaria o equivalente più 40 ore di formazione (Contact Hours) sul project risk management Un minimo di ore di esperienza non sovrapposte, nel Project Risk Management, maturate in un periodo di almeno 60 mesi (non sovrapposti) 17

18 Il Project Risk Management: PMI e certificazioni Esame Ä Ä Dura 3,5 ore e consiste in 170 domande a risposta multipla (4 risposte per domanda, una sola risposta esatta; la risposta errata o non data vale 0). Tali domande sono suddivise fra: 20 domande dette di pre-test, che non vengono utilizzate per il conteggio dello score in quanto si tratta di domande immesse più di recente e per le quali è previsto un periodo di validazione sul campo della loro efficacia e non ambiguità. 150 domande rispetto alle quali viene calcolato lo score di superamento dell esame Vuole verificare la conoscenza, l esperienza, l applicazione e le capacità d analisi in ambito Project Risk Management. Le domande riguardano i quattro gruppi di processi del project risk managment (Risk Communication: 27% - Risk Analysis: 30% - Risk Response Planning: 26% Risk Governance: 17%) 18

19 Il Project Risk Management: PMI e certificazioni Ri-Esame Nel caso in cui l'esame non avesse esito positivo, è possibile rifarlo entro un anno dalla data indicata nell elegibility letter, fino ad un massimo di tre tentativi complessivi Dopo la certificazione Per mantenere la certificazione occorre acquisire almeno 30 PDU (Professional Development Units) ogni 3 anni Tutte le informazioni relative alla certificazione PMI-RMP sono incluse nel The PMI- RMP Credential Handbook disponibile sul sito del PMI ( 19

20 PMI e certificazioni in Italia e nel mondo MONDO ITALIA POSIZIONE ITALIA N. Associati PMP CAPM PgMP PMI-SP PMI-RMP Fonte PMI Dati aggiornati a gennaio 2011

21 Audit di Progetto 21

22 Punti Ä Audit di Progetto Obiettivi / finalità Il ciclo di vita dell Audit di Progetto Gli strumenti 22

23 Obiettivo / finalità Ä L esecuzione dell attività di audit di Progetto permette di: comprendere e documentare il Progetto scope fasi / attività deliverable strutture coinvolte tempistiche costi comprendere e documentare gli strumenti, le tecnologie, etc. a supporto del Progetto identificare i rischi inerenti (potenziali) identificare i controlli 23

24 Obiettivo / finalità (segue) Ä L esecuzione dell attività di audit di Progetto permette di (segue): selezionare i controlli, sulla base della loro importanza per la mitigazione del rischio, ai fini della loro documentazione e verifica (test); i test potranno essere svolti mediante: osservazione diretta verifica documentale riesecuzione delle attività e verifica/riscontro dei risultati test diretto sui dati / informazioni originate e/o trattate nel Progetto formulare un giudizio sull efficacia ed efficienza del singolo controllo verificato e quindi sul rischio residuo e sul complessivo sistema di controllo predisposto con riferimento al Progetto 24

25 Macro fasi Le attività di Audit di Progetto sono strutturabili nei seguenti passi: Pianificazione Esecuzione Emissione giudizio 25

26 Pianificazione Il manager responsabile: Ä dovrà verificare che al team siano assegnate risorse con adeguate competenze conoscenze ed esperienze di metodologie di project management sia in termini di competenze sulla specifica area su cui insiste il progetto (es: progetto di rinnovo di una specifica tecnologia IT; progetto di sviluppo di un nuovo servizio/prodotto in Area Finanza; etc.) sarà preferenziale, inoltre, includere nel team una risorsa avente una certificazione professionale in ambito project management (es: PMP, CAPM, Prince2, ) 26

27 Pianificazione (segue) La pianificazione delle attività sarà supportata da una fase preliminare di comprensione de: Ä il processo di project management definito in azienda (vedi nel seguito CK01 - Checklist Processo di Project Management ). Tale attività sarà svolta ex-novo nel caso del primo audit di progetto; gli esiti saranno oggetto di aggiornamento nel caso di successivi interventi. L attività potrà essere rieseguita, in toto o in parte, nel caso di significative modifiche del processo di project management 27

28 Pianificazione (segue) La pianificazione delle attività sarà supportata da una fase preliminare di comprensione de (segue): Ä il progetto nelle sue componenti principali, in termini di: obiettivo; struttura organizzativa; attività; tempi; costi; deliverable Ä il profilo di rischio associabile al progetto (vedi nel seguito CK02 Checklist Profilo di rischio del progetto ) 28

29 Pianificazione (segue) Lo scope dell intervento potrà essere definito in modo analogo a quanto di seguito riportato: L obiettivo dell intervento di audit è quello di verificare che: Ä il progetto è supportato da una chiara definizione degli obiettivi e delle responsabilità Ä i costi e i benefici sono chiaramente definiti e correttamente monitorati Ä il progetto - o alcune sue fasi, in funzione dell avanzamento del piano di lavoro - è stato completato con successo ovvero in linea con quanto definito nel piano di progetto approvato, in termini di deliverable, tempi e costi 29

30 Esecuzione Le attività di audit si sostanziano in: Ä comprensione del progetto (attività eventualmente già svolta in fase di pianificazione dell audit; vedi sopra) Ä control risk assessment (vedi nel seguito CK03 Checklist Sistema di controllo associato al progetto ) Ä test dei controlli rilevanti Ä valutazione dei rischi residui 30

31 Emissione giudizio Ä Di seguito vengono presentate alcune linee guida per l espressione del giudizio complessivo riferito al sistema di controllo associato al progetto auditato Ä Il giudizio complessivo sul sistema di controllo è presentato con riferimento a una scala di 5 valori: insoddisfacente parzialmente insoddisfacente parzialmente soddisfacente soddisfacente pienamente soddisfacente 31

32 Emissione giudizio (segue) Ä Sistema di controllo insoddisfacente: non esistono (non sono definiti né sono riconoscibili) processi relativi alla pianificazione, organizzazione, monitoraggio e controllo del progetto. Lo scope del progetto non collima perfettamente con l obiettivo del progetto. Vi è una significativa carenza nell organizzazione del processo, significativi ritardi nei tempi previsti e livelli di spesa significativamente superiori al budget originario. Le competenze del team di progetto non sono in linea con quelle richieste dal tipo di progetto. Il progetto non raggiunge gli obiettivi per i quali è stato avviato 32

33 Emissione giudizio (segue) Ä Sistema di controllo parzialmente insoddisfacente: esistono processi di project management ma non sono completamente e correttamente applicati. Lo scope del progetto non è perfettamente in linea con l obiettivo del progetto. Vi è un'organizzazione di progetto minimale, ritardi nelle tempistiche di progetto e revisioni delle stime di costo a causa della debolezza del sistema di controllo. Il team di progetto non possiede tutti gli skill necessari per condurre efficacemente il progetto. Il progetto con raggiunge completamente gli obiettivi per i quali è stato avviato 33

34 Emissione giudizio (segue) Ä Sistema di controllo parzialmente soddisfacente: esistono e sono implementati processi di project management non sofisticati, adeguati comunque per assicurare che gli obiettivi di progetto siano raggiunti. L ambiente di controllo è sufficiente per assicurare che vi sia capacità di rispettare i vincoli di tempo e di costi cui deve conformarsi il progetto. Gli skill del team di progetto soddisfano quelli richiesti dal progetto. I risultati del progetto sono generalmente in linea con gli obiettivi Ä Sistema di controllo soddisfacente: esistono, implementati ad un buon livello, processi di project management. Lo scope di progetto è in linea con gli obiettivi del progetto. Il progetto risponde ai vincoli di tempo, costi, qualità e scope. Gli skill del team di progetto soddisfano tutte le esigenze presenti nel progetto. Il progetto raggiunge gli obiettivi 34

35 Emissione giudizio (segue) Ä Sistema di controllo pienamente soddisfacente: i processi di project management sono chiaramente definiti, assicurando che il progetto sia pianificato, organizzato, monitorato e controllato al fine di raggiungere gli obiettivi per i quali è stato avviato. Il progetto presenta capacità di essere flessibile ed adattivo nel raggiungere e migliorare le tempistiche e le stime di costo allo stesso associate. Il progetto ha completamente raggiunto gli obiettivi definiti. Nel corso del progetto sono state elaborate e/o identificate good practice, utilizzate al fine di far evolvere i processi di project management definiti (continous improvement) 35

36 Gli Strumenti 36

37 Gli strumenti - Pianificazione CK01 - Checklist Processo di Project Management Ä La checklist ha l obiettivo di supportare la rilevazione delle principali caratteristiche del processo di Project Management in azienda, in quanto le stesse sono in grado di influenzare il livello di gestione e controllo dello specifico progetto auditato Ä Nelle comuni prassi osservate, il processo è generalmente documentato per mezzo di un diagramma di flusso, corredato da un testo descrittivo e dal rimando a politiche, norme di processo, procedure operative. Quando questo avviene in maniera appropriata: si è ragionevolmente di fronte ad un Project Management integrato le azioni di miglioramento vengono pianificare e implementare con un buon livello di efficacia 37

38 Gli strumenti Pianificazione (segue) CK01 - Checklist Processo di Project Management N Controllo Livello di soddisfazione del controllo note 1 Il processo di project management descrive come i portafogli di progetti sono correlati alle strategie dell azienda 2 Il processo di project management identifica e definisce la specie, o le categorie di progetti, considerando tanto i progetti in corso, quanto quelli ancora in fase di pianificazione 3 E definito il ciclo di vita del progetto e lo specifico e dettagliato processo di project management per le principali categorie di progetto 4 Sono definiti, per ciascuna principale categoria di progetto le linee guida aziendali in materia di rischio, pianificazione e controllo, con gli opportuni adattamenti per le situazioni particolari ed eccezioni Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto 38

39 Gli strumenti Pianificazione (segue) CK01 - Checklist Processo di Project Management (segue) N Controllo Livello di soddisfazione del controllo note 5 Sono identificati e documentati i poteri di approvazione in merito all avvio ed all autorizzazione dei nuovi progetti, o per i cambiamenti di rilievo a progetti già autorizzati 6 Sono identificati i ruoli determinanti e definite le responsabilità ed i poteri in materia di conduzione strategica dell azienda e di project management 7 Sono identificati e descritti i metodi, le procedure e gli strumenti (incluso eventuale software di project management) da utilizzare per ciascuna principale categoria di progetto 8 Sono specificate le procedure per il rimando al livello gerarchico appropriato dei conflitti (es: per l impiego di risorse scarse; per le precedenze fra i progetti; etc.) e delle questioni non risolte ai livelli inferiori, in modo da pervenire ad una risoluzione sollecita Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto 39

40 Gli strumenti - Pianificazione CK02 Checklist Profilo di rischio del progetto Ä La checklist ha l obiettivo di supportare la rilevazione delle principali caratteristiche di rischio del progetto auditato Ä Sulla base delle rilevazioni effettuate con l ausilio della checklist può essere svolta una (preliminare) valutazione di rischio associabile al progetto 40

41 Gli strumenti Pianificazione (segue) CK02 Checklist Profilo di rischio del progetto N Fattore di rischio descrizione 1 Grado di novità, per l azienda, della categoria di progetto 2 Entità del progetto, valutata in termini di: risorse finanziarie o altre risorse (es: personale; etc.); ambito; diffusione geografica 3 Durata del progetto ed urgenza del suo completamento; il rischio maggiore riguarda i progetti di breve durata con scadenza fissa, oppure quelli di lunga durata quando soggetti a mutamenti imprevedibili 4 Complessità del progetto, valutata in termini di; varietà degli obiettivi; ambito; numero di unità organizzative interne ed esterne che vi partecipano; numero di competenze specialistiche; numero di fonti finanziarie 5 Contenuto tecnologico, soprattutto per quanto riguarda il grado di innovazione 41

42 Gli strumenti Pianificazione (segue) CK02 Checklist Profilo di rischio del progetto (segue) N Fattore di rischio descrizione 6 Tipo di contratto che regola il progetto; la presenza di un cliente esterno (progetto su contratto formale) o di un cliente interno e la loro importanza per l azienda 7 Termini e condizioni contrattuali: penalità; garanzie; rischio di cambio; etc. 8 Requisiti di supervisione ed approvazione da parte di organismi di regolamentazione 9 Grado di partecipazione del cliente al progetto 10 Disponibilità di risorse (es: personale; etc.) 42

43 Gli strumenti Pianificazione (segue) CK02 Checklist Profilo di rischio del progetto (segue) N Valutazione del profilo di rischio Valutazione del Profilo di Rischio Razionale della valutazione 1 A - Alto Il progetto presenta, per numerosi fattori di rischio, caratteristiche di significatività e/o novità. Ovvero presenta caratteristiche di progetto analoghe a quelle di progetti già chiusi senza significativo successo. Vi è il rischio che l azienda e l organizzazione di progetto predisposta possano non individuare tutte le situazioni di rischio e, quindi, il sistema di controllo attivato, risultare non efficace o parzialmente efficace 2 M Medio Il progetto presenta, per alcuni fattori di rischio, caratteristiche di significatività e/o novità. Ovvero presenta alcune caratteristiche di progetto analoghe a quelle di progetti già chiusi senza significativo successo. Vi è conoscenza che l organizzazione ha introdotto modifiche al processo di project management proprio per meglio gestire le caratteristiche di cui sopra 3 B Basso Il progetto non presenta significative di novità. Ovvero presenta caratteristiche di progetto analoghe a quelle di progetti già chiusi con buon successo. Vi è conoscenza che l organizzazione ha comunque introdotto modifiche al processo di project management per gestire sempre meglio i progetti avviati 43

44 Gli strumenti - Esecuzione CK03 Checklist Sistema di controllo associato al progetto Ä La checklist ha l obiettivo di supportare la rilevazione delle principali caratteristiche del sistema di controllo associato al progetto auditato Ä I singoli controlli, nella checklist, sono raggruppati in base all area di conoscenza, cui è aggiunta l area del continous improvement 44

45 Gli strumenti - Esecuzione CK03 Checklist Sistema di controllo associato al progetto (segue) Aree di conoscenza Ä Integration management Ä Scope management Ä Time management Ä Cost management Ä Quality management Ä Human Resource management Ä Communication management Ä Risk management Ä Procurement management Ä Continous improvement 45

46 Gli strumenti - Esecuzione CK03 Checklist Sistema di controllo associato al progetto (segue): Quality Management 05 Project Quality Management Controllo Il piano di progetto include in piano di gestione della qualità (il piano di gestione della qualità descrive le modalità di attuazione delle politiche della qualità dell azienda; include il controllo qualità; l assicurazione qualità e l approccio di miglioramento continuo ai processi di progetto) Il piano della qualità è rivisto ad intervelli regolari (risulta opportuno che venga rivisto soprattutto nelle prime fasi del progetto per assicurare che le decisioni si basino su informazioni accurate) Livello del controllo Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Sono utilizzate metriche per la misurazione della qualità (le metriche sono definibili come misurazioni operative che descrivono gli attributi di un progetto o di un prodotto ed il modo in cui verranno misurati dal controllo qualità) Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto 46

47 Gli strumenti - Esecuzione CK03 Checklist Sistema di controllo associato al progetto (segue): Quality Management 05 Project Quality Management Controllo Sono utilizzate liste di controllo per verificare che i passi necessari siano stati eseguiti nello sviluppo di un componente Livello del controllo Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Sono definite ed applicate le modalità di svolgimento dell assicurazione qualità (l assicurazione qualità è intesa come processo di revisione dei requisiti di qualità per garantire l utilizzo di adeguati standard di qualità e delle definizioni operative) Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Sono definite ed applicate le modalità di monitoraggio ed archiviazione dei risultati dell esecuzione delle attività legate alla qualità, al fine di valutare le prestazioni e raccomandare le modifiche necessarie Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto 47

48 Gli strumenti - Esecuzione CK03 Checklist Sistema di controllo associato al progetto (segue): Risk Management 08 Project Risk Management Generale I rischi di progetto sono periodicamente identificati nel corso del ciclo di vita del progetto Sono definite le modalità da seguire ai fini della gestione dei rischi di progetto Risk Assessment Tutti i rischi di progetto sono stati rilevati; in particolare, i rischi che possono impattare sulla tempistica o sul budget del progetto sono identificati E definito in azienda l approccio da seguire per la prioritizzazione dei rischi di progetto, per la gestione e la registrazione dei rischi identificati, nonché delle modalità di trattamento degli stessi Per ogni rischio identificato è stata rilevata la probabilità di verificarsi e la significatività dell impatto. Ai fini della valutazione dei rischi si sono impiegati esperti nella tipologia del progetto o altre tecniche 48 Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto Ä pienamente soddisfatto Ä parzialmente soddisfatto: dettagliare Ä non soddisfatto

49 Bibliografia 49

50 Il Project Management: bibliografia e riferimenti Bibliografia: Ä Project management. La gestione di progetti e programmi complessi Russel D. Archibald (Franco Angeli - 10 ed. 2008) Ä Pianificazione, scheduling e controllo dei progetti - Harold Kerzner (Hoepli ) Ä PMBOK Guide 4 th edition: Guida al Project Management Body of Knowledge (PMI ) Ä Practice Standard for Project Risk Management (PMI 2009) Ä The Standard for Program Management - 2nd Edition (PMI 2008) Ä The Standard for Portfolio Management - 2nd Edition (PMI 2008) Ä Project risk management Analisi e gestione dei rischi di progetto Alberto Nepi (Franco Angeli ) Ä ITGI, COBIT 4.1, PO10 Manage Projects Riferimenti: Ä 50

51 Grazie per l attenzione. Renato Alessandroni renato.alessandroni@agrileasing.it Francesco Pagliuca fpagliuca@iccreah.bcc.it 51

CATALOGO DI HEVA MANAGEMENT ACCREDITATO DA FONDAZIONE IDI

CATALOGO DI HEVA MANAGEMENT ACCREDITATO DA FONDAZIONE IDI CATALOGO DI HEVA MANAGEMENT ACCREDITATO DA FONDAZIONE IDI INDICE DEI MODULI FORMATIVI: 1- Project Management Basic. 2- Gestione dei tempi di progetto. 3- Budgeting di progetto. 4- Gestione della comunicazione

Dettagli

ITIL e PMBOK Service management and project management a confronto

ITIL e PMBOK Service management and project management a confronto ITIL e PMBOK Service management and project management a confronto PMBOK IV e ITIL v.3 Project and Service Management : progettare e gestire la qualità Giampaolo Rizzi COGITEK Socio Fondatore itsmf Italia

Dettagli

Project Management Newsletter

Project Management Newsletter PM NEWS Project Management Newsletter # #MAGGIO 2013 Bimestrale di informazione sul Project Management In questa release: Note PMBok - Lo standard per il project management di un progetto,project Web App:

Dettagli

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3. Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma

Dettagli

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti

Dettagli

EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus 1.5

EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus 1.5 EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq Fundamentals Syllabus 1.5 Scopo Questo documento presenta il syllabus di epmq Modulo 1 Fundamentals. Il syllabus descrive, attraverso i risultati del processo

Dettagli

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP

Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Metodologia di lavoro: PCM & GOPP Obiettivo del Laboratorio Approfondire le metodologie e le tecniche di progettazione nell ambito dei programmi a gestione diretta del ciclo 2014-2020 attraverso l identificazione

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE DESCRIZIONE SINTETICA GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE Il gestore del è in grado di sviluppare ed implementare un funzionale all attuazione degli obiettivi strategici

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013 LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013 Università degli Studi di Bari Facoltà di Economia Esame di Revisione Aziendale CPA Anno Accademico 2013-2014 La Pianificazione del Lavoro di

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

In altri termini cos è

In altri termini cos è Qualità Qualità?... Treviso, 20 ottobre 2012 Scuola di formazione delle AVIS del Triveneto Slide n. 2 Qualità è.. In altri termini cos è L insieme delle caratteristiche di un prodotto / servizio che lo

Dettagli

4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI

4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI Unione Industriale 55 di 94 4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI 4.10.1 Generalità Il fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per le attività di prova, controllo e collaudo allo

Dettagli

Corso di «Ingegneria Economica» Sessione #8.2 «Ciclo di Vita e Aree di Gestione di un Progetto»

Corso di «Ingegneria Economica» Sessione #8.2 «Ciclo di Vita e Aree di Gestione di un Progetto» Università del SALENTO - Facoltà di INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2016/2017 Corso di «Ingegneria Economica» Sessione #8.2 «Ciclo di Vita e Aree di Gestione di un Progetto» Dott.

Dettagli

Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni

Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni La norma UNI CEI ISO 27001 (Sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni Requisiti), recentemente pubblicata in nuova

Dettagli

Progetto sito web Gigli Elisa

Progetto sito web Gigli Elisa Progetto sito web Gigli Elisa 1 Progetto sito web Indice Introduzione Progetto e Project Management PMBOK o PROJECT CHARTER WBS o o PDM Lista delle attività Matrice delle responsabilità Diagramma di Gantt

Dettagli

Il BIM per la gestione della commessa. Ing. Antonio Ianniello

Il BIM per la gestione della commessa. Ing. Antonio Ianniello Argomenti Il Building Information Modeling (BIM) e il Project Management Integrazione tra modello BIM e cronoprogramma lavori Controllo di quantità e costi nella gestione di fasi di cantiere e varianti

Dettagli

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Per una migliore qualità della vita I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO 50001 in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014 Alessandro Ficarazzo Certiquality 12 febbraio 2015 QUALITY ENVIRONMENT

Dettagli

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE

PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE Pagina 1 di 8 REGIONE TOSCANA PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE DISTRIBUZIONE CONTROLLATA NON CONTROLLATA COPIA N DESTINATARIO 00 15-12-2014 Prima emissione Rev. Data Descrizione

Dettagli

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA 1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso

Dettagli

LA NORMA INTERNAZIONALE SPECIFICA I REQUISITI DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ PER UN'ORGANIZZAZIONE CHE:

LA NORMA INTERNAZIONALE SPECIFICA I REQUISITI DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ PER UN'ORGANIZZAZIONE CHE: LA NORMA ISO 9001 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE GENERALITÀ LA NORMA INTERNAZIONALE SPECIFICA I REQUISITI DI UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ PER UN'ORGANIZZAZIONE CHE: A) HA L'ESIGENZA DI DIMOSTRARE

Dettagli

Nota informativa ISO/IEC 20000-1 Il processo di valutazione

Nota informativa ISO/IEC 20000-1 Il processo di valutazione Nota informativa ISO/IEC 20000-1 Il processo di valutazione Generalità Queste Note Informative per il Cliente hanno lo scopo di introdurre le fasi principali del processo di valutazione LRQA riferito alla

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna

Dettagli

MANUALE SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO QUALITA E AMBIENTE

MANUALE SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO QUALITA E AMBIENTE Rev. N Pag. 1 a 25 MANUALE SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO QUALITA E AMBIENTE STATO APPROVAZIONE Rev. N Pag. 2 a 25 Realizzato da: Riesaminato da: Approvato da: Nome e cognome Firma Ruolo REVISIONI N pagine

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

Il ruolo del PMO nella gestione delle risorse e della comunicazione

Il ruolo del PMO nella gestione delle risorse e della comunicazione Il ruolo del PMO nella gestione delle risorse e della comunicazione Dice il saggio: se non sanno niente di quello che stanno facendo sospettano che non stanno facendo niente R. J. Graham 1 Tratteremo di

Dettagli

ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona

ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona ACCREDITAMENTO LABORATORI DI ANALISI UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Dr.ssa Eletta Cavedoni Cosmolab srl Tortona UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 Titolo: Requisiti generali per la competenza dei laboratori

Dettagli

Stay on top of things

Stay on top of things Stay on top of things Gestire un progetto 2 Tutti i progetti, ma anche qualsiasi task aziendale coinvolge molte risorse, siano esse persone, siano esse processi: avere sotto controllo ogni cosa diviene

Dettagli

PROGETTARE PROGETTARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione

PROGETTARE PROGETTARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione PROGETTARE Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione 00 xx/xx/xxxx Prima emissione INDICE SCOPO DELLA PROCEDURA RESPONSABILITÀ CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO E MISURAZIONE

Dettagli

Principi di revisione nazionali SA 250B e SA 720B

Principi di revisione nazionali SA 250B e SA 720B Roma, 4 marzo 2015 L adozione dei principi professionali in materia di revisione ISA Italia: quale ruolo nella regolamentazione del mercato dei servizi di revisione? Prof. Raffaele D Alessio (Presidente

Dettagli

PRINCE2 e altri modelli di Project Management L approccio della Ragioneria Generale dello Stato

PRINCE2 e altri modelli di Project Management L approccio della Ragioneria Generale dello Stato PRINCE2 e altri modelli di Project Management L approccio della Ragioneria Generale dello Stato Pietro Paolo Trimarchi Ministero dell Economia e delle Finanze Ragioneria Generale dello Stato IS Manager

Dettagli

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA 2007-2013 - ASSE E Progetto Performance PA Ambito B - Linea 2 Modelli e strumenti per il miglioramento dei processi di gestione del personale Seminario Il sistema di

Dettagli

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui

Dettagli

Approccio alla gestione del rischio

Approccio alla gestione del rischio Patrocinio Il futuro dei sistemi di gestione, la nuova ISO 9001 per una qualità sostenibile Approccio pratico alla gestione del rischio Castel San Pietro Terme, 20 ottobre 2016 1 Agenda 1 ISO 9001:2015

Dettagli

Contenuti informativi e processo produttivo

Contenuti informativi e processo produttivo Verso il censimento continuo delle Istituzioni pubbliche Contenuti informativi e processo produttivo Manlio Calzaroni Istat - Direzione Centrale delle rilevazioni censuarie e dei registri statistici Roma,

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA SECONDO LA NORMA ISO 9001:2000

IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA SECONDO LA NORMA ISO 9001:2000 IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA SECONDO LA NORMA ISO 900:2000 Dott. Milko Zanini Ufficio Qualità corso qualità avanzato interno re. 0 del 09- -2005 Qualità: Insieme delle proprietà e delle caratteristiche

Dettagli

I passi per la certificazione del Sistema di Gestione dell Energia in conformità alla norma ISO Giovanni Gastaldo Milano, 4 ottobre 2011

I passi per la certificazione del Sistema di Gestione dell Energia in conformità alla norma ISO Giovanni Gastaldo Milano, 4 ottobre 2011 del Sistema di Gestione dell Energia in conformità alla norma ISO 50001 Giovanni Gastaldo Milano, 4 ottobre 2011 Un SISTEMA PER LA GESTIONE DELL ENERGIA CERTIFICATO è utile alle Organizzazioni che intendono:

Dettagli

[RAGIONE SOCIALE AZIENDA] [Manuale Qualità]

[RAGIONE SOCIALE AZIENDA] [Manuale Qualità] [RAGIONE SOCIALE AZIENDA] [Manuale Qualità] Revisione [N ] - [Data di pubblicazione] Conforme alla ISO 9001:2015 (c) Tutti i diritti riservati. Questo documento può contenere informazioni riservate e può

Dettagli

SERVIZI SPECIALISTICI LEGALI E TECNICO- SISTEMISTICI PER ADEGUAMENTO ATTIVITÀ AL CODICE DELLA PRIVACY.

SERVIZI SPECIALISTICI LEGALI E TECNICO- SISTEMISTICI PER ADEGUAMENTO ATTIVITÀ AL CODICE DELLA PRIVACY. SERVIZI SPECIALISTICI LEGALI E TECNICO- SISTEMISTICI PER ADEGUAMENTO ATTIVITÀ AL CODICE DELLA PRIVACY. Il presente documento ha lo scopo di illustrare in dettaglio i servizi legali ed informatici specialistici

Dettagli

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA DA: (Responsabile Piani di Audit) (Responsabile del Gruppo Qualità) (Dirigente Scolastico) Doc.:.PQ03 Rev.: 4

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ISMS (Information Security Management Systems) AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ISMS (Information Security Management Systems) AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.eu Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ISMS (Information Security

Dettagli

Project manager advanced

Project manager advanced Industrial Management School advanced - Approfondire le competenze di Project risk, gestire i conti economici di un progetto e saper negoziare con gli stakeholder - La metodologia Agile per la gestione

Dettagli

Materiale didattico. Sommario

Materiale didattico. Sommario Diploma Universitario in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software Docente: ing. Anna Rita Fasolino Dipartimento di Informatica e Sistemistica Università degli Studi di Napoli Federico II

Dettagli

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni

Dettagli

La Formazione Aziendale per il Governo Cinico

La Formazione Aziendale per il Governo Cinico Il Governo Clinico nelle Aziende Sanitarie. Quale Formazione? Bologna, 14 novembre 2008 La Formazione Aziendale per il Governo Cinico GIMBE - Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze Clinical

Dettagli

Daniele Di Lorenzo. Deputy Director Branch Emilia Romagna e Marche. Bologna, 7 Maggio 2011. PMI -NIC All rights reserved

Daniele Di Lorenzo. Deputy Director Branch Emilia Romagna e Marche. Bologna, 7 Maggio 2011. PMI -NIC All rights reserved Daniele Di Lorenzo Deputy Director Branch Emilia Romagna e Marche Bologna, 7 Maggio 2011 Contenuti Realtà Internazionale Il PMI è una associazione di professionisti nata nel 1969, con sede centrale in

Dettagli

Le competenze del PROJECT MANAGER e la relativa certificazione, secondo le norme UNI di riferimento.

Le competenze del PROJECT MANAGER e la relativa certificazione, secondo le norme UNI di riferimento. Le competenze del PROJECT MANAGER e la relativa certificazione, secondo le norme UNI di riferimento. Torino, 16 Giugno 2016 c/o Enviroment Park - Via Livorno, 60 AICQ Nazionale Via Cornalia, 19 20124 Milano

Dettagli

Casi pratici di determinazione della significatività. Documenti di pianificazione del lavoro

Casi pratici di determinazione della significatività. Documenti di pianificazione del lavoro COLLEGIO SINDACALE CON REVISIONE LEGALE NELLE PMI Casi pratici di determinazione della significatività. Documenti di pianificazione del lavoro 29 settembre 2014 Dott.ssa Laura Restelli Dottore commercialista

Dettagli

Pro/INTRALINK Guida al curriculum

Pro/INTRALINK Guida al curriculum Pro/INTRALINK 11.0 Guida al curriculum Guida al curriculum Corsi in aula tradizionale Amministrazione aziendale di PTC Windchill 11.0 Amministrazione aziendale di PTC Windchill 11.0 Panoramica Codice del

Dettagli

GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI

GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI Pagina 1 di 6 INDICE: 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITÁ 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÁ 4.1 Pianificazione degli Audit 4.2 Preparazione degli Audit 4.3 Esecuzione degli Audit 4.4 Documentazione

Dettagli

Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI

Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative

Dettagli

Descrizione processo

Descrizione processo ALLEGATO B Standard Parte 3 Descrizione processo Ver. Pagina 1 di 16 SOMMARIO 1. INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 1.2 RIFERIMENTI... 3 1.3 GLOSSARIO ED ACRONIMI... 3 1.3.1

Dettagli

Profilo Professionale

Profilo Professionale Profilo Professionale Addetto al Controllo del Sistema Qualità Roma 02 Marzo 2016 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità Certificata ISO 9001:2008 Certificata OHSAS 18001:2007 Finalità L addetto

Dettagli

La governancedi SolvencyII: Risk Management e Funzione Attuariale

La governancedi SolvencyII: Risk Management e Funzione Attuariale La governancedi SolvencyII: Risk Management e Funzione Attuariale AGENDA Compiti della Funzione Attuariale e del Risk Management Ambiti di interazione Possibili strutture organizzative 2 AGENDA Compiti

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 8 SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO PER LA QUALITÀ E L AMBIENTE INDICE 1. Requisiti generali... 2 2. Requisiti relativi alla documentazione... 3 2.1... 3 2.2 Procedure... 3 2.3 Istruzioni Operative...

Dettagli

Assolombarda Servizi propone nuovi corsi di Formazione sui principali temi d innovazione, Controllo della Qualità e Sistemi di Gestione.

Assolombarda Servizi propone nuovi corsi di Formazione sui principali temi d innovazione, Controllo della Qualità e Sistemi di Gestione. CATALOGO CORSI Assolombarda Servizi opera nel settore della formazione manageriale da oltre 25 anni e propone, accanto alla formazione a catalogo coaching, formazione personalizzata su misura e interventi

Dettagli

LA STRUTTURA DELL ISO 9001:2015

LA STRUTTURA DELL ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELL ISO 9001:2015 Include 2 appendici informative: Appendice A Chiarimenti su nuova struttura, terminologia e concetti Appendice B altre norme internazionali riguardanti la gestione per la

Dettagli

QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO

QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO QUESTIONARIO 2: PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO Step 7 Elaborare un piano di miglioramento, basato sull autovalutazione report Attività 1 2 3 4 5 7.1. Raccogliere tutte le proposte relative alle azioni

Dettagli

Il D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo. Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013

Il D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo. Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013 Il D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013 1 L approccio di Confindustria Confindustria ha avuto modo di fornire in diverse

Dettagli

Dall informatica dell Inail all Inail digitale Sintesi di un percorso di valorizzazione delle persone e di ripensamento dell organizzazione.

Dall informatica dell Inail all Inail digitale Sintesi di un percorso di valorizzazione delle persone e di ripensamento dell organizzazione. Forum PA Convegno Inail Roma, 25 Maggio 2016 Dall informatica dell Inail all Inail digitale Sintesi di un percorso di valorizzazione delle persone e di ripensamento dell organizzazione. Dott. Stefano Tomasini

Dettagli

PG08 GESTIONE RECLAMI/SEGNALAZIONI

PG08 GESTIONE RECLAMI/SEGNALAZIONI GESTIONE RECLAMI/ Stato Revisioni Rev Data Oggetto modifica Emissione Approvazione 0 10/01/2014 I emissione RGQ AU 1 20/09/2016 Adeguamento alla UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1:2015 RGQ AU 1 20/09/2016 RGQ

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Servizio di collaudo

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Servizio di collaudo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Servizio di collaudo Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO COLLAUDO...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI

LA PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI CLAUDIO NIDASIO LA PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI Parte 1: Il contesto organizzativo di progetto Parte 2: La pianificazione strutturale del progetto ESERCITAZIONE Obiettivi dell esercitazione Obiettivo dell'esercitazione

Dettagli

I nuovi standard PMI Milano, 25 gennaio 2013 PMI Project Management Standard, PMBOK Fifth Edition 2012

I nuovi standard PMI Milano, 25 gennaio 2013 PMI Project Management Standard, PMBOK Fifth Edition 2012 I nuovi standard PMI Milano, 25 gennaio 2013 PMI Project Management Standard, PMBOK Fifth Edition 2012 Andrea Caccamese, PMP Prince2 Practitioner, ITIL V3 Foundation Indice PMI -A Guide to the Project

Dettagli

Le verifiche sulla regolare tenuta della contabilità. Il principio SA Italia n. 250/b

Le verifiche sulla regolare tenuta della contabilità. Il principio SA Italia n. 250/b S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO INSIEME A MEZZOGIORNO Le verifiche sulla regolare tenuta della contabilità. Il principio SA Italia n. 250/b Daniele Bernardi, Antonella Bisestile Commissione

Dettagli

Le Verifiche Ispettive

Le Verifiche Ispettive Le Verifiche Ispettive QUALITA? Romano MARMIGI ENEA - Roma VERIFICHE ISPETTIVE DEFINIZIONE (ISO 9004.1 5.4 e 9001 4.17) Esame sistematico ed indipendente per verificare: se le attività svolte ed i risultati

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

L orientamento della cultura aziendale verso gli obiettivi di compliance.

L orientamento della cultura aziendale verso gli obiettivi di compliance. L orientamento della cultura aziendale verso gli obiettivi di compliance. La leva della formazione per promuovere una cultura improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle norme Carlo

Dettagli

ENERGY MANAGEMENT La nostra proposta per un percorso di: efficientamento energetico partecipato

ENERGY MANAGEMENT La nostra proposta per un percorso di: efficientamento energetico partecipato ENERGY MANAGEMENT La nostra proposta per un percorso di: efficientamento energetico partecipato Ecco come affrontiamo la proposta di gestione dell energia L attività di consulenza proposta prevede un percorso

Dettagli

CTPM - Corso e Training in Project Management propedeutico alla Certificazione PMP - Project Management Professional.

CTPM - Corso e Training in Project Management propedeutico alla Certificazione PMP - Project Management Professional. CTPM - Corso e Training in Project Management propedeutico alla Certificazione PMP - Project Management Professional. Percorso di formazione in Project Management che integra sia le nozioni necessarie

Dettagli

MONITORAGGIO COOPERATIVE, SUBAPPALTATORI E FORNITORI

MONITORAGGIO COOPERATIVE, SUBAPPALTATORI E FORNITORI Soc. Coop MONITORAGGIO COOPERATIVE, SUBAPPALTATORI E FORNITORI Procedura per la gestione delle cooperative, dei subappaltatori e dei fornitori in relazione alla responsabilità sociale secondo lo standard

Dettagli

Allegato 5. Profilo professionale richiesto per i componenti del Gruppo di lavoro

Allegato 5. Profilo professionale richiesto per i componenti del Gruppo di lavoro GARA A PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI MONITORAGGIO, VERIFICA E SUPPORTO TECNICO AI PROGETTI REALIZZATI DALLE SCUOLE AMMESSE AL FINANZIAMENTO NELL AMBITO DELL INIZIATIVA E-INCLUSION.

Dettagli

Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale

Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale In vigore dal 20/02/2016 GLOBE S.R.L. Via Governolo 34 10128 TORINO Tel 011/59/5863 Fax 011/ 5681344 www.byglobe.it email:

Dettagli

PROCEDURA AUDIT INTERNI

PROCEDURA AUDIT INTERNI DiMEG PROCEDURA AUDIT INTERNI Redatto Ing. G. Orrico Verificato Prof. G. Mirabelli (Responsabile Qualità) 28/03/2013 Approvato Prof. L. Filice (Coordinatore Corso di Studi) 28/03/2013 Lista di distribuzione

Dettagli

Le competenze richieste dal mercato per la conduzione dei progetti ICT

Le competenze richieste dal mercato per la conduzione dei progetti ICT GRUPPO TELECOM ITALIA Ministero dello Sviluppo Economico Scuola Superiore di Specializzazione in Telecomunicazioni Roma, 26 gennaio 2016 Le competenze richieste dal mercato per la conduzione dei progetti

Dettagli

La certificazione di 3^ parte dei Sistemi di Gestione Stefano PROCOPIO

La certificazione di 3^ parte dei Sistemi di Gestione Stefano PROCOPIO La certificazione di 3^ parte dei Sistemi di Gestione Stefano PROCOPIO - ABCP: Associate Business Continuity Professional (DRI International). - CISA: Certified Information Systems Auditor (ISACA). - ITIL

Dettagli

La sicurezza nel cantiere edile alla luce del D. Lgs 106/09 di modifica al T.U.

La sicurezza nel cantiere edile alla luce del D. Lgs 106/09 di modifica al T.U. La sicurezza nel cantiere edile alla luce del D. Lgs 106/09 di modifica al T.U. La valutazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro Valerio Galasso Taranto, 12 marzo 2010

Dettagli

Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura

Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale dei Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Macrostruttura : Unità operativa complessa : Periodo

Dettagli

ALLEGATO N. 16 ESEMPIO DI PROCEDURA DI MONITORAGGIO DEI PROCESSI E PRODOTTI MEDIANTE INDICATORI DI PERFORMANCE

ALLEGATO N. 16 ESEMPIO DI PROCEDURA DI MONITORAGGIO DEI PROCESSI E PRODOTTI MEDIANTE INDICATORI DI PERFORMANCE ALLEGATO N. 16 ESEMPIO DI PROCEDURA DI MONITORAGGIO DEI PROCESSI E PRODOTTI MEDIANTE INDICATORI DI PERFORMANCE PROCEDURA DI MONITORAGGIO DEI PROCESSI E PRODOTTI MEDIANTE INDICATORI DI PERFORMANCE Indice

Dettagli

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Monitoraggio dei processi e di salute e sicurezza sul lavoro

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Monitoraggio dei processi e di salute e sicurezza sul lavoro 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO La presente procedura definisce i criteri e le attività necessarie per il monitoraggio della soddisfazione dei Clienti (Utenti,

Dettagli

Corso di Revisione Aziendale

Corso di Revisione Aziendale Facoltà di Economia Università del Salento Corso di Revisione Aziendale Prof. Carmine VIOLA Anno Accademico 2014/2015 Introduzione alla revisione aziendale 1 Oggetto e finalità della revisione Il concetto

Dettagli

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE CAPITOLO 1 _ FINALITÀ E DEFINIZIONI 1) Finalità La performance è misurata e valutata con riferimento all Azienda nel suo complesso,

Dettagli

RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CURE INTERMEDIE

RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CURE INTERMEDIE PROTOCOLLO: Sistema per la valutazione degli obiettivi, delle attività e dei risultati del programma annuale 1. Elenco emissioni/approvazioni/revisioni Data prima emissione Elaborata da Approvata dai Coordinatori

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E RISCHI BREMBO

LINEE GUIDA PER IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E RISCHI BREMBO LINEE GUIDA PER IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E RISCHI BREMBO Elaborato dal Comitato di Controllo Interno e Rischi G. Cavallini Presidente Comitato Controllo e Rischi Firma: Approvato dal Consiglio di

Dettagli

I processi di innovazione

I processi di innovazione I processi di innovazione CeTIF International Forum Federico Rajola 13 ottobre 2005, Università Cattolica, Milano www.cetif.it Struttura dell intervento Cos è l innovazione Quali i principali tipi di innovazione

Dettagli

PROCEDURA VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE

PROCEDURA VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE Pag. 1/7 PROCEDURA VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE LISTA DELLE REVISIONI REV/ED DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0/0 16.02.04 1/0 31.05.04 VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE Pag. 2/7

Dettagli

Il sistema qualità la qualità in un azienda di servizi riflessioni sulla qualità nell attivit attività del Medico Competente

Il sistema qualità la qualità in un azienda di servizi riflessioni sulla qualità nell attivit attività del Medico Competente Qualità nella prevenzione Applicazione del Sistema Qualità (ISO 9002) in una società di servizi per la prevenzione e sicurezza del lavoro Il sistema qualità la qualità in un azienda di servizi riflessioni

Dettagli

Il Project Management, competenza trasversale per gestire l'innovazione e innovare la gestione nelle PMI. Enrico Masciadra, PMP

Il Project Management, competenza trasversale per gestire l'innovazione e innovare la gestione nelle PMI. Enrico Masciadra, PMP Il Project Management, competenza trasversale per gestire l'innovazione e innovare la gestione nelle PMI Enrico Masciadra, PMP Il contesto Gli ostacoli all innovazione Le strategie delle imprese Fonte:

Dettagli

Procedura per la progettazione di interventi formativi

Procedura per la progettazione di interventi formativi di interventi formativi Livello di revisione: 7 N. pagina: 1/6 Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Servizio Dipartimentale per gli Affari Generali, il Personale e la qualità

Dettagli

C.so Garibaldi, n Roma (RM) Tel Fax Procedure del sistema di gestione qualità

C.so Garibaldi, n Roma (RM) Tel Fax Procedure del sistema di gestione qualità Organizzazione AZIENDA s.p.a. C.so Garibaldi, n. 56-00195 Roma (RM) Tel. 0612345678 - Fax. 0612345678 Web : www.nomeazienda.it E-Mail : info@nomeazienda.it Qualità UNI EN ISO 9001:2015 del sistema di gestione

Dettagli

Gestione dei problemi e procedura di escalation Guida di riferimento

Gestione dei problemi e procedura di escalation Guida di riferimento SUPPORTO TECNICO ENTERPRISE Gestione dei problemi e procedura di escalation Guida di riferimento L'impegno di Symantec verso i propri clienti Symantec è determinata a fornire prodotti di alta qualità e

Dettagli

Istituto Tecnico Aeronautico di Stato. Francesco De Pinedo 1. Roma - Via F. Morandini, 30 - Tel PG01 Audit Interni

Istituto Tecnico Aeronautico di Stato. Francesco De Pinedo 1. Roma - Via F. Morandini, 30 - Tel PG01 Audit Interni PG01 Audit Interni Redazione Verifica Approvazione RSQ Firma Data DSGA Firma Data DIRS Firma Data Stato delle Revisioni Num. Data Descrizione 00 24/03/2005 Emissione 01 06/03/2006 Inserito modulo Lista

Dettagli

PMI-NIC - Tutti i diritti riservati

PMI-NIC - Tutti i diritti riservati La storia Il Project Management, nella sua forma moderna cominciò a prendere forma solamente alcuni decenni fa. Cominciando nei primi anni sessanta, le società e le altre organizzazioni cominciarono a

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 9

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 9 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 9 INDICE REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Pianificazione della realizzazione del prodotto Determinazione dei requisiti relativi al prodotto Riesame dei requisiti relativi al prodotto

Dettagli

Procedure di Adeguamento SGA ISO 14001:2015 Indicazioni Operative. N. Anzalone - Milano

Procedure di Adeguamento SGA ISO 14001:2015 Indicazioni Operative. N. Anzalone - Milano Procedure di Adeguamento SGA ISO 14001:2015 Indicazioni Operative N. Anzalone 05 aprile 2016 Art. 25 undecies D.lgs 231/01 e s.m.i. SGA ISO 14001:2015 Prevenzione Reati Implicazioni legate alla applicazione

Dettagli

Revisione delle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

Revisione delle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e di Management (SQS) Supporto a clienti SQS Revisione delle norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Regole per il periodo di transizione dalla data di revisione

Dettagli

MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA Copia N 00 Assegnata a: Indice del manuale DESCRIZIONE DELL'AZIENDA... 3 MISSION (politica per la qualità)... 3 ORGANIGRAMMA... 4 PROCESSI AZIENDALI E LORO INTERAZIONE... 5 Procedure e correlazione con

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna

Dettagli

Sistema di controllo interno

Sistema di controllo interno Sistema di controllo interno Corso di revisione aziendale anno accademico 2012-2013 Università degli Studi di Bergamo Prof.ssa Stefania Servalli Sistema di controllo interno INSIEME delle PROCEDURE e delle

Dettagli