Regolamento per la gestione della CASA DI RIPOSO " VILLA SIRENTE"
|
|
- Dante Cortese
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Regolamento per la gestione della RESIDENZA ALBERGHIERA SOCIALE CASA DI RIPOSO " VILLA SIRENTE" SECINARO(AQ)
2 PREMESSA La Residenza Alberghiera Sociale per anziani sorge ai piedi del Parco Sirente nel Comune di Secinaro circondata dal verde e in un ambiente tranquillo. L immobile si estende su una superficie complessiva di mq 1500 circa ed è circondato da un ampio giardino di un estensione di mq 2000 circa, con un numero massimo di posti letto pari 28. La struttura residenziale alberghiera prevede attività socio sanitarie e al suo interno è presente una palestra, un ambulatorio medico, sala TV e sale ricreative, una cappella e un ampia terrazza panoramica. Si estendono su tre piani con un numero di posti letto pari a 28 unità con camere singole e doppie, tutte dotate di servizi igienici, oltre ai locali di servizio posti ad ogni singolo piano. Il ristorante, realizzato in un ambiente curato e accogliente, contiene 40 posti a sedere. L immobile è dotato di due ascensori e di tutti di tutti i dispositivi di sicurezza.
3 Indice Capo I Ambito di applicazione e Mission Capo II Destinatari e Servizi Erogati Capo III Criteri di Accoglienza Capo IV Rette di Ospitalità Capo V Accoglienza e Inserimento dell'ospite Capo VI Norme di comportamento e di civile convivenza Capo VII Organizzazione generale della struttura Capo VIII Dimissioni Capo IX il Ruolo del Volontariato Capo X Norme transitorie e finali Capo XI Orari delle Visite
4 CAPO I Ambito di applicazione e Mission Art. 1 Ambito di Applicazione Il presente regolamento disciplina le modalità di gestione della Casa di Riposo " Villa Sirente " ubicata nel Comune di Secinaro (AQ) a trecento metri dal centro abitato. Regola in particolare le prestazioni offerte, le modalità di ammissione e dimissione degli ospiti, gli organi rappresentativi e i criteri di partecipazione ai costi del servizio. Art. 2 Finalità La Casa di Riposo si propone di prefigurare a tutte le persone anziane, autosufficienti o parzialmente autosufficienti che, per ragioni diverse, si trovino nella condizione di lasciare la propria famiglia o il proprio domicilio, la possibilità di continuare ad affermare la propria autonomia in un contesto sicuro, a dimensione familiare, con tutti i servizi di una struttura alberghiera e con l'assistenza socio sanitaria di figure professionali qualificate. Art. 3 Prestazioni La Casa di Riposo fornisce assistenza in osservanza del principio di attivazione e stimolazione delle capacità residue dell'ospite. Sono salvaguardate la dignità personale e la libertà di ogni utente. Il personale rispetta le abitudini ed i bisogni personali degli ospiti, promuove l'attivazione, favorisce i contatti e le relazioni con i parenti e con la comunità locale.
5 Tutto il personale svolge le mansioni previste dalle leggi, dai regolamenti e dai vigenti contratti pubblici, assicurando l'attuazione dei principi fondamentali dell'assistenza agli anziani. Adotta in particolare ogni provvedimento idoneo allo stimolo dell'attivazione fisica, psichica e sociale dell'ospite in considerazione delle loro particolari condizioni di salute. La struttura offre anche un servizio diurno per soggetti anziani, i quali, per ragioni diverse, preferiscano trascorrere la giornata all interno della casa albergo, usufruendo dei servizi socio sanitari offerti, senza servirsi dell alloggio notturno. Possono usufruire del servizio residenziale alberghiero occasionale anche soggetti che si trovino in una situazione di svantaggio e disagio sociale, o di bisogno socio economico. Anche la palestra è aperta all esterno, sempre avendo riguardo alla soddisfazione di quelle situazioni di svantaggio e di disagio sociale o di bisogno socio economico. Il costo dei servizi offerti agli ospito occasionali è concordato con la società affidataria della gestione del servizio. CAPO II Destinatari e Servizi Erogati Art. 4 Destinatari La struttura è destinata all'accoglienza di persone autosufficienti o parzialmente autosufficienti in situazioni sociali e familiari di difficoltà per le quali sia stata accertata l'impossibilità di permanere nell'ambito familiare. E' rivolta all'accoglienza di persone anziane ultra sessantacinquenni con possibilità di ricevimento anche di soggetti al di sotto dei 65 anni di età di cui sia stata riconosciuta la necessità di ricovero. Non possono essere accolti soggetti portatori di patologie ritenute non congrue o incompatibili con le finalità socio-assistenziali della struttura, con la tipologia dei servizi offerti, o con la vita di comunità. La capacità recettiva della struttura è di 28 posti letto allocati in stanze doppie e singole con annessi servizi igienici, anche per disabili.
6 Art. 5 Servizi Erogati La Casa di Riposo eroga le seguenti tipologie di servizi di ospitalità e di accoglienza residenziale socio-assistenziale: Servizi alberghieri 1) residenza alberghiera socio sanitaria con alloggio in camera singola ovvero in camera doppia, secondo la disponibilità e le esigenze; 2) uso delle stanze comuni; 3) vitto completo, con possibilità di regimi dietetici personalizzati in base alle diverse esigenze; 4) fornitura biancheria da camera e da bagno; 5) lavaggio e cura della biancheria da camera e da bagno; 6) lavaggio e cura del vestiario personale, il cui costo è a carico dell ospite; 7) servizio di trasporto; 8) servizio di portineria e centralino; 9) pulizia ambienti; Servizi sociali 1) attività aggregative e ricreativo culturali; 2) servizio religioso; 3) sostegno psicologico; Servizi socio assistenziali 1) assistenza alle persone nell igiene e nella cura della persona; 2) assistenza socio - sanitaria diurna e notturna; 3) attività motoria, con programmi di gruppo o individuali; Servizi sanitari 1) assistenza infermieristica; Le spese relative a servizi quali parrucchiera, estetista, podologa e altro, sono a carico dell ospite. Tutti i servizi sono analiticamente descritti nella Carta dei Servizi.
7 Agli ospiti della Casa, viene garantita l'assistenza sanitaria mediante i medici di base di libera scelta dell'assistito e attraverso i servizi ambulatoriali e ospedalieri del territorio di riferimento facenti capo all'asl di L'Aquila. In più nell ambulatorio interno verrà offerta, ogni quindici giorni, l assistenza medica di base a chi ne avrà bisogno o ne sentirà l esigenza. Centro diurno, si intende un ospitalità diurna che permette, a chi la utilizza, di rimanere più a lungo nel proprio domicilio. Il centro diurno è aperto dalle ore 7.30 alle ore 20.30, dal lunedì al venerdì, il sabato dalle ore 7.30 alle ore 14.00, con esclusione nei dei giorni festivi. Gli ospiti del centro diurno usufruiscono dei medesimi servizi offerti agli ospiti residenti, con esclusione dell alloggio notturno. Gli ospiti del centro diurno usufruiscono di tutti gli spazi collettivi comuni, con esclusione dell uso delle camere. CAPO III Criteri di Accoglienza Art. 6 Criteri di Accoglienza Ai fini di accoglienza nella struttura vengono definiti i seguenti criteri generali: Possono essere ospitate nella Casa di Riposo " Villa Sirente ", persone anziane di ambo i sessi, in condizioni di parziale o totale autosufficienza. Si intendono come autosufficienti coloro che sia pure con ausili tecnici abbiano sufficiente autonomia di movimento e si trovino in condizioni psico-fisiche che non richiedano continua assistenza, né continue cure mediche ed infermieristiche, sono privi di turbe psichiche o comportamentali che possano arrecare disturbo alla Comunità. Non incidono sul concetto di autosufficienza, infermità che limitino temporaneamente le condizioni e l'autonomia di cui sopra. Hanno la precedenza in ordine di priorità:
8 I cittadini residenti nel Comune di Secinaro (Aq); I cittadini residenti nel Territorio dell' Comunità Montana Sirentina; Nell'ambito dei citati criteri generali, le priorità di ingresso vengono stabilite a seguito dell'urgenza e della valutazione del bisogno assistenziale della persona, effettuata sulla base dei seguenti elementi: a. Situazione sociale e relazionale: Grado di autonomia-dipendenza della persona nell'assolvimento dei bisogni primari; Rapporti socio-familiari; Situazione abitativa. Le liste di attesa vengono aggiornate periodicamente (con frequenza trimestrale), tenendo conto le nuove domande pervenute e per le domande già inserite in lista di attesa, della eventuale necessità di ulteriori accertamenti o verifiche di aggiornamento della condizione di autosufficienza o della situazione sociale e relazionale della persona. Art. 7 Modalità d'ingresso L'accoglienza nella struttura avviene a seguito di libera scelta della persona o dei suoi familiari o su richiesta dell'assistente Sociale del Comune di residenza nel caso in cui la persona sia priva di familiari di riferimento. L'accoglienza può essere temporanea o definitiva. Per richiedere l'accoglienza nella struttura è necessario presentare apposita domanda alla Cooperativa, corredata dalla documentazione riguardante la situazione personale e familiare, socio-economica e sanitaria della persona. La domanda va redatta utilizzando gli appositi modelli predisposti. La domanda di ammissione prevede l'acquisizione dei seguenti documenti : Stato di famiglia; Certificato medico;
9 Impegnativa di corresponsione della retta da parte del richiedente o della famiglia con autocertificazione o in assenza di familiari, Delibera dell'ente Pubblico (Comune, Asl, Provincia,...) di assunzione dell'onere di ricovero; Copia del tesserino sanitario; Copia del documento di riconoscimento; Copia del codice fiscale. La responsabilità del processo di raccolta, di valutazione delle domande d'ingresso nella Casa di Riposo e di definizione delle liste di attesa, è dell'ente affidatario della gestione della struttura, ovvero il Consorzio CESA (Aq). Tale Ente mediante personale delle cooperative consorziate, cura i rapporti con gli utenti, acquisendo le informazioni e svolgendo gli accertamenti necessari per la valutazione del bisogno assistenziale, quali: Colloqui con l'utente ed i suoi familiari; acquisizione di informazioni presso medici o strutture sociali e sanitarie di riferimento dell'utente; Viste domiciliari; Stesura della relazione sociale sulle condizioni psico-fisiche e relazionali. La gestione amministrativa e contabile del processo di ingresso dell'ospite nella struttura, è curata dal personale del Consorzio CESA(Aq). Art. 8 Accoglimenti Temporanei E' prevista la possibilità di ricoveri temporanei per un massimo di tre mesi continuativi nell'arco di dodici mesi, con il pagamento in anticipo dell'intera retta di ospitalità dovuta per il periodo programmato. Art. 9 Assenze Temporanee e conservazione del posto L'ospite che desideri assentarsi per qualche giorno dalla struttura dovrà darne comunicazione preventiva alla direzione, indicando la durata dell'assenza ed il termine previsto di rientro.
10 Nel caso di ricovero ospedaliero e ogni altra eventuale assenza verrà conservato il diritto al posto letto con obbligo di pagamento della retta di ospitalità nei seguenti termini: dal 1 al 15 giorno di assenza nella misura dell'80%; dal 16 giorno in poi nella misura del 50%. CAPO IV Rette di Ospitalità Art. 10 Tariffario L'ammontare della retta giornaliera e mensile di ospitalità, viene determinata annualmente dal Consorzio CESA (Aq). Il costo della retta è differenziato in funzione della condizione di residenzialità o meno nel Comune di Secinaro e dell eventualità che vi siano particolari esigenze di assistenza. Il pagamento della retta consente di usufruire dei servizi offerti dalla struttura, ad esclusione delle seguenti tipologie di spesa, i cui oneri sono a carico dell'ospite o dei suoi familiari civilmente obbligati: Spese sanitarie per prodotti o prestazioni non a carico del servizio sanitario nazionale o regionale; Spese per trasporti presso ospedali e strutture sanitarie; Spese per prestazioni e servizi aggiuntivi a richiesta dell'ospite. La retta di ospitalità non comprende trattamenti di pedicure, di taglio e messa in piega dei capelli. Le spese per eventuali telefonate in uscita, sono a carico dell'utente e dovranno essere pagate a parte con le modalità e le misure che verranno stabilite. L'ospite o chi per lui, verserà entro i primi dieci giorni del mese in anticipo la rata concordata che potrà essere variata con il costo della vita. Alla corresponsione della retta sono tenuti l'ospite e le persone obbligate al suo
11 mantenimento ( art. 433 del codice civile), o Enti preposti al servizio di assistenza. CAPO V Accoglienza e inserimento dell'ospite Art. 11 Condizioni di soggiorno L'inserimento della persona nella struttura viene seguito dalla direzione, adottando tutte le misure necessarie per la gestione di questa fase che rappresenta un momento di distacco dall'ambiente di vita per l'inserimento in un nuovo contesto relazionale e sociale. Al momento dell'ingresso l'ospite ove possibile deve essere accompagnato da un familiare o da una persona di riferimento alle quali vengono fornite le informazioni necessarie per favorire il mantenimento del contatto con i familiari e il graduale ambientamento della persona. E' previsto un periodo iniziale di "osservazione" per approfondire la conoscenza dell'ospite e dei suoi bisogni socio-assistenziali, durante il quale vengono valutate le prime reazioni ed i comportamenti nel nuovo ambiente di vita e per poter definire gli eventuali interventi di adeguamento dei piani assistenziali individuali. La struttura utilizza strumenti di monitoraggio interno, del comportamento dell'ospite per poter migliorare in modo continuo la qualità dei servizi offerti ed aggiornare nel tempo i piani individuali di assistenza, adeguandoli all'evoluzione della situazione socio-sanitaria della persona. L'ospite è libero di organizzare il proprio tempo libero come ritiene opportuno e può occuparsi in attività ricreative, culturali spontaneamente scelte.
12 La direzione promuove iniziative a carattere ricreativo e culturale avvalendosi di personale ed attrezzature idonei. L'Ente favorisce al massimo i rapporti dell'ospite con l'esterno, aiutandolo a mantenere i contatti con l'ambiente di provenienza e nello stesso tempo ad integrarsi con la nuova realtà. Art. 12 Vestiario e dotazione personale Al momento della comunicazione di disponibilità del posto e di accoglienza nella struttura, viene fornito all'ospite o ai suoi familiari: L'elenco minimo della dotazione di indumenti personali necessari, ai quali dovrà essere applicata a cura dei familiari, l'apposita etichetta di identificazione per evitare il rischio di smarrimento; L'elenco dei documenti personali e sanitari da consegnare. Inoltre viene data la seguente comunicazione: La sostituzione degli indumenti personali deteriorati o non più utilizzabili è a carico dell'ospite e dei suoi familiari. Art. 13 Servizi di ristorazione Il vitto è a carattere familiare e tiene conto delle tabelle dietetiche approvate dalla ASL o di quelle specifiche dell'anziano. I pasti sono serviti di norma nel refettorio. In caso di necessità dettata da indisposizione fisica, potranno essere consumati in camera. CAPO VI Norme di comportamento e di civile convivenza Art. 15 Condizioni di soggiorno
13 Gli ospiti sono pienamente liberi di entrare ed uscire dalla Casa e di ricevere visite ogni giorno. Nelle ore di riposo diurno e notturno, dovrà essere osservato nell'interesse comune, rigoroso silenzio. I locali sono completamente arredati, coloro che volessero portarsi oggetti personali, possono farlo previa autorizzazione della direzione. Nella stanza da letto non potrà essere data ospitalità a persona estranea senza il consenso della direzione. E' fatto divieto stendere alle finestre e sul balcone biancheria, tappeti, o altro. E' vietato portare nelle camere e negli altri locali della struttura oggetti che possano costituire pericolo, ingombro o disturbo e tenere animali di qualsiasi tipo. In particolare è assolutamente proibito usare apparecchi o strumenti per il riscaldamento o per cucinare (fornelli, stufe di qualsiasi genere, ferri da stiro,...) E' vietato agli ospiti e ai loro familiari di portare e consumare all'interno della struttura bevande alcoliche. In ogni locale della Struttura vige il divieto di fumare. Art. 16 Doveri dell'ospite L'ospite che vive presso la Casa di Riposo, si impegna a: Tenere un comportamento corretto, dignitoso verso se stesso e rispettoso verso gli altri, evitando di fare qualsiasi cosa possa screditare la Casa o mettere a disagio le persone che in essa vivono; Osservare le regole d'igiene, curare la pulizia personale e tenere in ordine gli ambienti occupati, vestire decorosamente, comportarsi secondo le norme di convivenza civile; Fare buon uso di tutto ciò che la casa mette a disposizione ed a suo servizio, evitando ogni sperpero e provvedendo d'accordo con la direzione a far riparare o sostituire ciò che venisse danneggiato nella propria stanza;
14 Farsi carico di ogni danno causato quando esso risulta dimostrato da suo fatto e colpa; Non manomettere e non far manomettere da persona estranea gli impianti esistenti nella propria stanza. CAPO VII Organizzazione generale della struttura Art. 17 Organizzazione La struttura funziona in modo permanente nell'arco delle 24 ore, per l'intera settimana e per tutto l'anno. In essa opera personale professionalmente qualificato ed in possesso di idonei requisiti e competenze ( qualifiche professionali, corsi di formazione, esperienze lavorative). La gestione dei servizi è affidata all'esterno, precisamente al Consorzio CESA di L Aquila (Aq) Tel , operante nel settore dei servizi socio-assistenziali per anziani ed inabili. Le funzioni di coordinamento tecnico e di controllo operativo delle attività e dei servizi all'interno della struttura sono svolte dal personale della consorziata che gestisce il servizio. Il Consorzio Cesa non assume responsabilità alcuna per cose o valori conservati nelle stanze degli ospiti. Capo VIII Dimissioni Art. 18 Dimissioni dalla struttura La dimissione può avvenire per:
15 Volontà dell'ospite o dei suoi familiari; Accertamento di patologie ritenute non congrue con l'organizzazione e con la tipologia di servizi offerti dalla struttura; Problematiche comportamentali dell'ospite non compatibili con la normale vita comunitaria all'interno della struttura; Le dimissioni volontarie dell'ospite devono essere precedute da comunicazione scritta dell'ospite o del suo familiare con preavviso di 15 giorni. Nei casi di dimissione non volontaria, questa viene disposta con provvedimento motivato del Responsabile del Servizio, previi opportuni accertamenti e a seguito di consultazione medica. L'avviso del procedimento di dimissione viene comunicato all'ospite o suoi familiari di riferimento per consentirne la partecipazione e il contradditorio con gli stessi. In caso di decesso dell ospite, i parenti dovranno mettere la Residenza nelle condizioni di poter riconsegnare gli effetti personali, e quanto di proprietà del defunto, agli aventi diritto che abbiano presentato tutta la documentazione necessaria alla loro individuazione. Trascorsi sei mesi dal decesso, gli effetti personali del defunto non ritirati (escluse somme di denaro ed oggetti preziosi) saranno distrutti. Le spese del funerale sono a carico degli eredi, o in mancanza a carico del Comune che ha promosso l ammissione. Capo IX Il Ruolo del Volontariato Art. 19 II Volontariato
16 E' favorita la partecipazione di volontari, singoli o associati, alle attività rivolte a stimolare la vita di relazione degli ospiti, il loro rapporto con il mondo esterno e l'animazione del loro tempo libero. L'attività dei volontari all'interno della struttura è programmata e indirizzata dal Responsabile del Servizio. Capo X Norme transitorie e finali Art. 20 Norme finali Il presente regolamento entra in vigore dall'approvazione dello stesso da parte del Consorzio CESA.. Per le materie non contemplate nel presente regolamento si osservano le disposizioni del Consorzio e le leggi vigenti, come pure quelle che in avvenire verranno emanate per il settore assistenza e beneficenza pubblica. Capo XI Orari delle Visite Art.21 Orari Visite La struttura garantisce agli ospiti la massima libertà, compatibilmente allo stato di salute degli stessi. L orario delle visite per l accesso ai piani è consentito dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00. Per evitare disturbo e favorire il riposo degli anziani, va moderato il volume degli apparecchi radio e televisivi nei seguenti orari: dalle ore 14:00 alle ore 15:00 e dalle ore 22:30 alle ore 6:30.
REGOLAMENTO INTERNO DELLA CASA DI RIPOSO "P. MANNI"
REGOLAMENTO INTERNO DELLA CASA DI RIPOSO "P. MANNI" Art. 1 Norme generali di convivenza Ogni ospite é libero di esprimere la propria personalitá e condurre all'interno della Casa di Riposo il tipo di esistenza
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Pro Senectute Via Valdirivo, 11- Trieste. Regolamento della Casa Albergo Enrico Caratti. Art.
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Pro Senectute Via Valdirivo, 11- Trieste Regolamento della Casa Albergo Enrico Caratti Art. 1 Definizione Nel rispetto delle finalità previste dall art. 2 dello
DettagliCOMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA
COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola
DettagliREGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO
REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 443 del 11/12/1989. Art. 1 Oggetto del servizio Il presente Regolamento
DettagliRegolamento Comunale per l accesso in Casa Protetta di Anziani non-autosufficienti
Regolamento Comunale per l accesso in Casa Protetta di Anziani non-autosufficienti UTENZA DELLA CASA PROTETTA Art. 1. Utenti della Casa Protetta del Comune di Rubiera sono gli anziani non autosufficienti
DettagliRegolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.
Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,
DettagliComune di Azzanello Provincia di Cremona
Comune di Azzanello Provincia di Cremona Regolamento del servizio di assistenza domiciliare prestato dal Comune di Azzanello Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 28.10.1996. INDICE
DettagliC e n t r o d i u r n o i n t e g r a t o
C e n t r o d i u r n o i n t e g r a t o c a r t a d e i s e r v i z i centro diurno integrato Il CDI è dedicato a persone anziane con vario grado di non autosufficienza che, pur continuando a vivere
DettagliComune di Monchio delle Corti
Comune di Monchio delle Corti PROVINCIA DI PARMA C.A.P. 43010 Tel. 0521.896521 Fax 0521.896714 Cod. Fisc. e Part. IVA 00341170348 REGOLAMENTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ARTICOLO 1 Il Servizio di Assistenza
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento
DettagliREGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI E DEL SERVIZIO
REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI E DEL SERVIZIO Allegato REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI E DEL SERVIZIO PREMESSA La Residenza Villa Serena si pone l obiettivo di offrire una risposta ai bisogni dell anziano
DettagliCOMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano
COMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano Regolamento per il servizio di assistenza domiciliare Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 83 del 30.09.1997 1/6 SOMMARIO : ARTICOLO 1 - FINALITA DEL
DettagliComune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA
Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N.37 DEL 30/09/2011 ART. 1 - FINALITÀ DEL SERVIZIO Il Comune
DettagliREGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI
REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività
DettagliCOMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio
DettagliCOMUNE DI MORBEGNO REGOLAMENTO INERENTE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) (Provincia di Sondrio)
APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N. DEL 21 )J2O1a REGOLAMENTO INERENTE DOMICILIARE (S.A.D.) IL SERVIZIO DI ASSISTENZA (Provincia di Sondrio) COMUNE DI MORBEGNO Art. 3 Finalità Art, 2
Dettagli) 21 38060 - NOMI (TN)
O P E R A R O M A N I (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ) Via Roma, 21 38060 - NOMI (TN) Costituita ai sensi della L.R. 21 settembre 2005, n.7 REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI Gennaio
DettagliCARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE. Notizie Operative ed Informazioni Pratiche
CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE Notizie Operative ed Informazioni Pratiche 15/04/2014 ESTRATTO notizie operative ed informazioni pratiche numeri utili Relativi al servizio di Assistenza
DettagliPiano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare
Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico
DettagliCasa di accoglienza femminile Sagrini CARTA DEI SERVIZI
Casa di accoglienza femminile Sagrini FINALITA E CARATTERISTICHE DEI SERVIZI: - Garanzia di soluzione anche temporanee a bisogni di alloggio, vitto e tutela; - Contenimento dei tempi di accoglienza. NORME
DettagliLegge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)
Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY
CITTA DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY - Approvato con del. C.C. n. 80-640 del 26.10.1993 (CO.RE.CO. prot. n. 8555 del 15.11.1993)
DettagliDGR. n. 11496 del 17.3.2010
DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER
DettagliCOMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori
COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per
Dettaglidel 6 novembre 2006 DISPOSIZIONI INTESE A DISCIPLINARE LA PRESENZA DEGLI UTENTI ALL'INTERNO DELLA CASA ANZIANI MALCANTONESE CASA ANZIANI MALCANTONESE
CH-6980 Castelrotto Tel.: +41(0)91 611 37 00 Fax: +41(0)91 611 37 01 E-mail: info@oscam.ch Internet: www.oscam.ch CASA ANZIANI MALCANTONESE Fondazione Giovanni e Giuseppina Rossi DISPOSIZIONI INTESE A
DettagliCONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE
CRITERI E MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE DEI VOUCHER A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA' GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (D.G.R. N. 2883 DEL 12.12.2014) 1 Definizione del Voucher Il Voucher a favore
DettagliApprovato con deliberazione del C.d.A. n. 1 del 27.02.07
REGOLAMENTO CONSORTILE PER L INSERIMENTO DI MINORI NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI Approvato con deliberazione del C.d.A. n. 1 del 27.02.07 1 S O M M A R I O ART. 1 - OGGETTO...3 ART. 2 - FINALITÀ...3 ART.
DettagliL. 162/98 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.
L. 162/98 Anno di presentazione Piani presentati Piani finanziati Piani esclusi Costo annuale 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344
DettagliCOMUNE DI PREGNANA MILANESE Provincia di Milano SETTORE EDUCATIVO - CULTURALE
ASSESSORATO ALLO SPORT REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI E DI ALTRE STRUTTURE COMUNALI SOMMARIO 1. Scopo del Regolamento. 2. Impianti, Spazi e Strutture utilizzabili. 3. Soggetti autorizzati
DettagliACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia
ACCOGLIENZA MAMME CON BAMBINI Appartamenti per l autonomia Presso la Cascina Cantalupo sono stati realizzati degli appartamenti per l accoglienza di mamme con bambini in situazione di precarietà abitativa,
DettagliArt.1- Oggetto Il servizio consiste nella consegna giornaliera al domicilio degli utenti di un pasto a pranzo.
REGOLAMENTO PER IIL FUNZIIONAMENTO DEL SERVIIZIIO PASTII A DOMIICIILIIO DELL AMBIITO TERRIITORIIALE DII DALMIINE Approvatto con D..C.. C.. n.. 26 dell 8..09..2014 Art.1- Oggetto Il servizio consiste nella
DettagliREGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI
REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELLA COMUNITA ALLOGGIO PER ANZIANI
COMUNE DI LUNANO (Provincia di Pesaro e Urbino) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELLA COMUNITA ALLOGGIO PER ANZIANI COMUNITA ALLOGGIO PER ANZIANI (L.R. n. 20/2012, art. 3, comma 2, lettera c) Via
DettagliI.S.A. Interventi Socio-Assistenziali Convenzione fra i Comuni di Ghemme, Sizzano, Boca, Maggiora.
REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE IL PRESIDENTE Alfredo CORAZZA IL DIRETTORE Dott. Michele GUGLIOTTA INDICE Art.1 - Premessa Art.2 - Oggetto e finalità Art.3 - Destinatari
DettagliREGOLAMENTO. Per l utilizzo della Casa Provinciale per Ferie mons. L. Faidutti di Bagni di Lusnizza
REGOLAMENTO Per l utilizzo della Casa Provinciale per Ferie mons. L. Faidutti di Bagni di Lusnizza APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 26 DEL 10 LUGLIO 2010 Art. 1 - La Provincia di Gorizia mette
DettagliREGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI.
REGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI. 1. OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina l inserimento di anziani non autosufficienti in strutture protette
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliAL COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO. l sottoscritt nat a il e residente a San Martino Buon Albergo Via Tel CHIEDE
AL COMUNE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO OGGETTO:RICHIESTA DI ASSISTENZA DOMICILIARE. l sottoscritt nat a il e residente a San Martino Buon Albergo Via Tel CHIEDE l'erogazione/la prosecuzione del di assistenza
DettagliREGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME
PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO Psichiatria Area Residenzialità REGOLAMENTO DELLA CRM LE ORME Gentile Signore/a, nel darle il benvenuto nella nostra comunità, desideriamo fornirle alcune informazioni utili
DettagliD.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art.
D.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art. 9, Preambolo IL MINISTRO PER LA SOLIDARIETA' SOCIALE Visto
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Casa Laner
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Casa Laner Folgaria - Provincia Autonoma di Trento - Regolamento del Centro Diurno per Anziani Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 8
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni
DettagliLo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Servizi Domiciliari
Lo sportello Unico Socio Sanitario Integrato Servizi Domiciliari Consorzio Intercomunale per la gestione dei servizi socio-assistenziali dell Ovestticino (Comune di Cameri, Cerano, Galliate, Romentino,
DettagliCLUB HOUSE. REGOLAMENTO (Disposizioni applicative Art. 27 del Regolamento in vigore dall 11 maggio 2015) NORME GENERALI
CLUB HOUSE REGOLAMENTO (Disposizioni applicative Art. 27 del Regolamento in vigore dall 11 maggio 2015) NORME GENERALI E obbligatoria la frequentazione in abiti consoni al decoro dell ambiente. I soci
DettagliREGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE ART.1 FINALITA DEL SERVIZIO Il Comune promuove il benessere dei propri cittadini, in particolare di quelli più svantaggiati, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliPROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:
Comune Capofila Aalatri PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani,Trevi nel Lazio,
DettagliIL MINISTRO PER LA SOLIDARIETÀ SOCIALE
Decreto ministeriale 21 maggio 2001, n. 308 Gazzetta Ufficiale 28 luglio 2001, n. 174 Testo aggiornato al 1 giugno 2004 Regolamento concernente «Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione
DettagliOGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI
OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AD ANZIANI E SOGGETTI SVANTAGGIATI I L C O N S I G L I O C O M U N A L E PREMESSO che l assistenza domiciliare
DettagliIL SERVIZIO DOMICILIARE
CASA ALBERGO PER ANZIANI Sistema qualità certificato COMUNE DI LENDINARA IL SERVIZIO DOMICILIARE Questo opuscolo riporta brevemente le principali informazioni per aiutarvi a capire meglio il servizio domiciliare,
DettagliCOMUNE DI S.AGATA SUL SANTERNO (Provincia di Ravenna)
COMUNE DI S.AGATA SUL SANTERNO (Provincia di Ravenna) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LE MODALITA DI ACCESSO AGLI INTERVENTI DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con delibera di Consiglio
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI
SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla
DettagliComune di Cento REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CENTO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE
Comune di Cento REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CENTO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE ATTIVITA INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO 1 Art. 1 Il Comune di Cento
DettagliREGOLAMENTO SULL ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO. Art. 1 Principi generali
REGOLAMENTO SULL ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO Art. 1 Principi generali Riconoscendo la funzione di utilità sociale del volontariato, il Centro Servizi alla Persona Morelli Bugna, promuove le iniziative proposte
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO Provincia di Reggio Emilia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 10 del 22.03.2006 Pubblicato
DettagliErice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito
DettagliCOMUNE DI BRUSAPORTO Provincia di Bergamo
COMUNE DI BRUSAPORTO Provincia di Bergamo Regolamento Comunale per l accesso al Servizio di Trasporto di cittadini anziani, disabili o in situazioni di particolare disagio o necessità 1 Indice Articolo
DettagliPROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO
DettagliC O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE
C O M U N E D I I T T I R E D D U Provincia di Sassari REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO TRASPORTO STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 15 DEL 10 marzo 2011
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA
COMUNE DI FALCADE (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA (TESTO DEFINITIVO APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 5 DEL 17.02.2005) ART. 1 - FINALITA... 2 ART. 2 -
DettagliPIANO ANZIANI MOLA REGOLAMENTO
PIANO ANZIANI MOLA REGOLAMENTO (Approvato con deliberazione C.C. n.64 del 26.11.1999) Art. 1 Rete integrata di Servizi per Anziani Il presente regolamento disciplina l'organizzazione e l'attività di una
DettagliScheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII.
Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. 1 OBIETTIVI, DESCRIZIONE DEL SERVIZIO E UTENZA POSTI DISPONIBILI UBICAZIONE/LUOGO
DettagliREGOLAMENTO PER L AMMISSIONE AGLI APPARTAMENTI PROTETTI DEL CENTRO SERVIZI SOCIO SANITARI E RESIDENZIALI MALÉ
REGOLAMENTO PER L AMMISSIONE AGLI APPARTAMENTI PROTETTI DEL CENTRO SERVIZI SOCIO SANITARI E RESIDENZIALI MALÉ Il Centro Servizi dispone di una palazzina di quindici appartamenti, autonomi: dodici ad un
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI
SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per
Dettaglidel 26 aprile 1994 ORDINANZA MUNICIPALE
ORDINANZA MUNICIPALE INTESA A DISCIPLINARE LA PRESENZA DEGLI UTENTI ALL'INTERNO DELLA CASA MEDICA- LIZZATA DEL COMUNE DI PARADISO PER LE PERSONE ANZIANE del 26 aprile 1994 versione 14.01.2002 Ordinanza
DettagliComune di Grado Provincia di Gorizia
Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE (TAXI SOCIALE) Adottato con deliberazione consiliare n.17 dd. 30 maggio 2008. 1 Art 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio rientra
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
REGOLAMENTO SERVIZIO PASTI A DOMICILIO Pagina 1 di 7 Indice ART. 1 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO...3 ART. 2 QUANDO VIENE EROGATO IL SERVIZIO PASTI...3 ART. 3 MODALITA DI ACCESSO E AMMISSIONE AL SERVIZIO...3
DettagliCOMUNE DI DOLO Assessorato alle Politiche Sociali REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO
COMUNE DI DOLO Assessorato alle Politiche Sociali REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 64 DEL 29.11.2007 1 INDICE PREMESSA CAPO I PRINCIPI E OBIETTIVI Art.1
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI
ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento
DettagliDOMANDA DI ADESIONE ALLA FEDERAZIONE SARDA DELLE COMUNITA PER MINORI
DOMANDA DI ADEONE ALLA FEDERAZIONE SARDA DELLE COMUNITA PER MIRI Per aderire a Isperantzia Onlus Federazione Sarda Comunità per Minori è necessario seguire le indicazioni di seguito riportate: completare
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliIl documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.
Carta dei Servizi AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI L area comprende i seguenti servizi 1. Servizio di assistenza Domiciliare (SAD) 2. Centro aggregazione anziani 3. Comunità alloggio Il presente documento
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE Premessa L affidamento etero-familiare consiste nell inserire un minore in un nucleo familiare diverso da quello originario per un tempo determinato. È un esperienza di accoglienza
DettagliALLEGATO 1 TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI DIVERSI A DOMANDA INDIVIDUALE IN VIGORE DAL 01/01/2010.
ALLEGATO 1 alla deliberazione di Giunta Comunale n. 184 del 10/12/2009 TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI DIVERSI A DOMANDA INDIVIDUALE IN VIGORE DAL 01/01/2010. CENTRO DIURNO Come stabilito all art. 14 del
Dettagli- anziani o inabili adulti, soli, privi di sostegno familiare adeguato o in stato di abbandono ;
ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE REGOLAMENTO ART. 1 - DEFINIZIONE E FINALITA 1. Il Servizio di Assistenza Domiciliare è un insieme di prestazioni di carattere socio assistenziale
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliRILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI ANNO 2003 GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO
RILEVAZIONE STATISTICA SUI PRESIDI RESIDENZIALI SOCIO-ASSISTENZIALI ANNO 2003 GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO Il questionario deve essere compilato dal responsabile del presidio residenziale,
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 ART. 2 ART. 3
REGOLAMENTO COMUNALE AFFIDAMENTO FAMILIARE DEI MINORI Approvato con Delibera C.C. 43/01 ART. 1 L amministrazione comunale attua l affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI
COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO
DettagliCRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI
CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato
DettagliI SERVIZI STANDARD EROGATI IN TUTTE LE RESIDENZE. Inoltre nelle Residenze per anziani non autosufficienti :
Gli spazi e i servizi standard 18 I SERVIZI STANDARD EROGATI IN TUTTE LE RESIDENZE Assistenza alla sona 24 h su 24 Assistenza medica diurna (secondo necessità) Assistenza infermieristica diurna Assistenza
DettagliCENTRI DIURNI E RESIDENZE
78 CENTRI DIURNI E RESIDENZE Centri diurni per disabili 8 Si tratta di un accoglienza diurna, con adeguata assistenza, per giovani adulti disabili che trascorrono la giornata in struttura, svolgendo attività
DettagliPROVINCIA DI CAGLIARI
PROVINCIA DI CAGLIARI Allegato A REGOLAMENTO RECANTE MODALITA D INSERIMENTO IN STRUTTURA DI ADULTI, ANZIANI E DISABILI INDICE Art. 1 Oggetto Art 2 Destinatari Art. 3 Requisiti Art. 4 Valutazione del bisogno
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliLEGGE REGIONALE N. 20 DEL 06-11-2002 REGIONE MARCHE
LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 06-11-2002 REGIONE MARCHE DISCIPLINA IN MATERIA DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI SOCIALI A CICLO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE Fonte: BOLLETTINO
DettagliMODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA
MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159 Nuove modalità di calcolo dell
DettagliCOMUNE DI CALCI. (Prov. di Pisa) DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12)
COMUNE DI CALCI (Prov. di Pisa) REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALI DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12) Art. 1 - Finalità. L Amministrazione
DettagliRegolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008
ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITA Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008 Art. 1 - Ente Organizzatore Assessorato Regionale
DettagliCOMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI
REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 08/04/2014 Articolo 1 Campo di intervento
DettagliAZIENDA SERVIZI PERSONA E FAMIGLIA AREA INTEGRAZIONE SOCIALE BANDO DI CONCORSO PER POSTI ALLOGGIO IN LOCAZIONE TEMPORANEA
AZIENDA SERVIZI PERSONA E FAMIGLIA AREA INTEGRAZIONE SOCIALE BANDO DI CONCORSO PER POSTI ALLOGGIO IN LOCAZIONE TEMPORANEA Da assegnare a studenti di corsi universitari, stagisti, borsisti, ricercatori,
DettagliUdito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza dell'8 novembre 2001;
Decreto 28 febbraio 2002, n. 70 Servizi di telefonia per anziani Preambolo, Art.1, Art.2, Art.3, Art.4, Art.5, Art.6, Art.7, Art.8, Art.9, Art.10, Art.11, Preambolo IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE
DettagliPROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA
Allegato A PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA AUSER Volontariato Parma, Associazione di volontariato per l autogestione dei servizi e la solidarietà, ha predisposto
DettagliAVVISO PUBBLICO PER INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
AVVISO PUBBLICO PER INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI IL CAPO DELL AREA AMMINISTRATIVA DEL COMUNE DI MUSSOMELI CAPOFILA DEL DISTRETTO SOCIO SANITARIO In attuazione del Piano di Azione e Coesione
DettagliCRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE
42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO
DettagliDECRETO DEL MINISTRO PER LA SOLIDARIETA' SOCIALE
DECRETO DEL MINISTRO PER LA SOLIDARIETA' SOCIALE 21 maggio 2001, n. 308 "Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE Pagina 1 di 7 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità.... pag. 3 Art. 2 Ambito di applicazione...... pag. 3 Art. 3 Requisiti richiesti... pag. 4 Art. 4 Formazione
DettagliPROGETTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
PROGETTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA 2. Nuovo Progetto o Si X 3. Progetto già avviato o Si X 4. Se il Progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l ambito territoriale
Dettagli