GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO. Docente: Alessandra Ghisalberti
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1 GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO Docente: Alessandra Ghisalberti
2 AREA GIURIDICO SOCIALE II semestre 4 sottoperiodo Diritto degli scambi interculturali II semestre 3 sottoperiodo Geografia dello sviluppo
3 TESTI DI RIFERIMENTO: FREQUENTANTI: Glyn Williams, Paula Meth, Katie Willis, Geographies of Developing Areas The Global South in a changing world, Routledge, 2009, cap. 1-5, pp. 145 E. Bignante, F. Celata, A. Vanolo (a cura), Geografie dello sviluppo. Una prospettiva critica globale, UTET Università, Torino, 2014 appunti NON FREQUENTANTI: Glyn Williams, Paula Meth, Katie Willis, Geographies of Developing Areas The Global South in a changing world, Routledge, 2009, cap. 1-5, pp. 145 E. Bignante, F. Celata, A. Vanolo (a cura), Geografie dello sviluppo. Una prospettiva critica globale, UTET Università, Torino, 2014 S. Grandi, Sviluppo, geografia e cooperazione internazionale. Teorie, politiche e mappamondi, La Mandragora, Imola, 2013
4 Docente: Alessandra Ghisalberti Orario delle lezioni MARTEDI ore , Salvecchio GIOVEDI ore , Salvecchio Contatto mail:
5 Indicazioni generali A) Svolgimento dell esame: - orale - conoscenza della materia - proprietà espressiva - capacità critica B) Preparazione all esame: - lavoro nel corso - bibliografia di base - bibliografia integrativa
6 Articolazione del corso 1. Geografia e sviluppo 2. Il concetto di sostenibilità 3. Geografia dello sviluppo e Africa Subsahariana
7 TERRITORIO locale dall approccio areale all approccio RETICOLARE luoghi di partenza luoghi di transizione luoghi di approdo percorsi RETE Segni materiali e immateriali della CULTURA
8 mondializzazione merci ha intensificato scambi/flussi MOVIMENTO informazioni persone MIGRAZIONI, TURISMO, PENDOLARISMO, determinano mutazioni nei sistemi socio-territoriali
9 Mondializzazione e migrazioni: un fenomeno complesso Da relazioni binarie paese di partenza/paese di approdo A relazioni multilaterali in prospettiva sistemica Da spazi migratori con funzioni uniche A spazi migratori con funzioni multiple: aree di partenza/transizione/approdo Da percorsi migratori unici A percorsi migratori multipli: transahariani, transamericani, di accesso a UE
10 1.Geografia e sviluppo
11 Geografia dello Sviluppo Relazione Uomo/Natura Conoscenza /Rappresentazione del Mondo Crescita sviluppo Sostenibilità Partecipazione SVILUPPO SOSTENIBILE
12 Spazio SOCIETA Territorio Processo di territorializzazione E costitutivo di una società E riflesso dell azione sociale E condizione dell azione sociale
13 Strutture Pratiche Simboli STRUTTURAZIONE REIFICAZIONE DENOMINAZIONE T E R R I T O R I O Contesti operativi Materialità Designatori SPAZIO Spazio e territorio: gli atti territorializzanti
14 Processo di territorializzazione Autocentrato Eterocentrato Fa riferimento ad una comunità insediata che definisce attraverso esso la propria qualità sociale e garantisce il proprio funzionamento e la propria riproduzione Sfugge al controllo della comunità locale. Diventa il prodotto di un altro corpo sociale e una delle condizioni per la sua esistenza
15 Geografia Esito dell azione sociale sullo spazio naturale SPAZIO SOCIETA TERRITORIO SPAZIO risorse naturali SOCIETA dotata di logiche trasformative TERRITORIO esito e condizione dell agire sociale
16 SINTESI - Problema del sovrappopolamento - Problema della gestione, accessibilità e uso delle risorse naturali, economiche, culturali, ecc. - Problema dell identificazione degli attori sociali e della loro partecipazione ai processi decisionali CONCETTO DI SVILUPPO CONCETTO DI SOSTENIBILITA
17 Il paradigma dello sviluppo 1) Non esclusività dei processi economici 2) Andamento costante e non temporaneo 3) Allargamento ad un ampio numero di individui Riduzione del divario tra regioni meno sviluppate e più sviluppate Bassi redditi Forti disuguaglianze Salute carente Istruzione insufficiente Bassa produttività Alta crescita demografica Elevata disoccupazione Economia prevalentemente agricola Dipendenza nei rapporti internazionali
18 Indicatori di sviluppo 1. Secondo la BANCA MONDIALE (WORLD BANK) IL REDDITO PRO CAPITE (PIL) 2. Secondo le NAZIONI UNITE (ONU) L INDICE DI SVILUPPO UMANO (ISU) Basato su: - longevità - alfabetizzazione - potere d acquisto Inaffidabilità del dato statistico Rilevanza del concetto di povertà relativa
19 2. Il concetto di SOSTENIBILITA
20 Sviluppo sostenibile Anni 1960/1970 Rischi globali del pianeta Crescita demografica Perdita della biodiversità Esaurimento delle risorse rinnovabili e non Effetto serra Buco dell ozono Responsabilità verso le generazioni future
21 1972 Organizzazioni internazionali (normativa nella teoria dello sviluppo) 1983 Ambiente scientifico Scienze della complessità 1972 Conferenza sull ambiente 1980 Rapporto Brandt 1983 Rapporto Brundtland 1987 Rapporto della commissione mondiale per l ambiente e lo sviluppo 1989 Primo Summit Ecologico 1992 Summit di Rio 2002 Summit Johannesburg 1992 Industria mondiale (capitali ed investimenti) Sviluppo Sostenibile Enti operatori (nuove pratiche/soggetti sociali)
22 Teoria ecologica Teoria politica Paradigma dello Sviluppo Sostenibile Teoria economica Teoria etica
23 Lo Sviluppo sostenibile nell era della Mondializzazione UNA NUOVA CONFIGURAZIONE DEL MONDO 1. MONDO GLOBALIZZATO sistema di luoghi, stabiliti da SCAMBI di merci, informazioni e persone organizzato da DIVERSI ATTORI 2. SOCIETA è costituita da individui MOBILI, provenienti da aree geografiche diverse 3. RETI connessioni tra LUOGHI, meticciato e incontro tra culture facilitato dai sistemi di comunicazione in continua evoluzione Considerare i diversi attori territoriali SOSTENIBILITA? Comprendere le dinamiche e le connessioni tra i luoghi
24 Governance = strumento o meccanismo legale che deve avere le caratteristiche di trasparenza e democraticità DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA rappresentanze Modalità informale Accordo sottoscritto DINAMICHE COOPERATIVE WIN-WIN Proposte di soluzioni NEGOZIAZIONE
25 DAL GOVERNO ALLA GOVERNANCE GOVERNANCE Rispetto: 1. della diversità territoriale 2. dei diversi attori sociali 3 dimensioni del processo decisionale: 1. temporale 2. territoriale 3. sistemica Mediante: negoziazione, concertazione SOSTENIBILITA
26 Storia di Agenda a Rio de Janeiro, Summit delle Nazioni Unite sull'ambiente e Sviluppo Agenda 21 uno dei presupposti per una gestione sostenibile delle risorse è quello di garantire una politica di partecipazione democratica il ruolo rilevante delle autorità locali, vale a dire del livello di governance più vicino alle popolazioni locali, nel creare dei contesti decisionali democratici Il capitolo 28 di Agenda 21, dedicato alle autorità locali, richiama la responsabilità delle Amministrazioni locali, in quanto livelli di governo più vicini al popolo, "a costruire, operare e conservare le infrastrutture locali dell'economia, della società e dell'ambiente, a coordinare processi di pianificazione, a intraprenderee politiche sociali e leggi in favore dell'ambiente e a contribuire alle politiche stesse a livello regionale e sub-regionale". Il capitolo 28 invita, quindi, le comunità locali a intraprendere un percorso verso lo sviluppo sostenibile: 1. definendo un'agenda 21 locale che contenga gli impegni dell'ente locale in campo ambientale, economico e sociale; 2. riconoscendo che il successo dipende in modo cruciale dalla partecipazione del maggior numero di attori al processo.
27 IL PRINCIPIO DI PARTECIPAZIONE NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
28 Dopo Rio de Janeiro 1992 SVILUPPO SOSTENIBILE Cooperazione decentrata Salvaguardia a lungo termine delle risorse per le generazioni future PRINCIPIO DI PARTECIPAZIONE Organizzazioni internazionali Attori coinvolti Stato Popolazioni locali
29 2. Che cosa è la cooperazione decentrata? Si articola in due momenti: 1. A monte : Grande molteplicità di soggetti coinvolti (ONG, Amministrazioni locali, Università, Istituzioni sanitarie, piccole e medie imprese) 2. A valle : Nuovo interlocutore. Non si fa più riferimento allo Stato ma ci si riferisce alle comunità locali Ottica Partecipativa
30 Cooperazione decentrata Si rivolge alle comunità locali e conferisce loro autonomia Quali sono le comunità locali? Soddisfa i bisogni del territorio Quale territorio?
31 3. Geografia dello sviluppo e Africa Subsahariana
32 Africa subsahariana Tropicalità Livello climatico Livello idrografico Livello pedologico
33 Africa Subsahariana Paesaggi Foresta Savana Deserto Caccia e raccolta Agricoltura itinerante Attività di tipo speculativo Scarso allevamento Scarsa mobilità Tradizione pastorale nomadica (seminomadismo e transumanza) Allevamento e agricoltura Attività cinegetica Attività alieutica Mobilità e contatti accentuati Chiusura dal punto di vista dei valori (conservazione) Apertura dal punto di vista economico-commerciale Nomadismo e allevamento Ricerca di punti d acqua
34 Strutture Pratiche Simboli STRUTTURAZIONE REIFICAZIONE DENOMINAZIONE T E R R I T O R I O Contesti operativi Materialità Designatori SPAZIO Spazio e territorio: gli atti territorializzanti
35 Geografia dell Africa = Intreccio di modellamenti territoriali Territorializzazione autocentrata Territorializzazioni eterocentrate Popolazioni basiche africane Islam Mercantilismo Colonialismo
36 Territorializzazione in Africa BASICA le popolazioni indigene dall età del popolamento ISLAMICA le popolazioni arabe che commerciavano e si stabilivano nel territorio VIII XV sec. MERCANTILE i mercanti europei che intrattenevano scambi commerciali XV XIX sec. COLONIALE gli europei che instaurano con l Africa rapporti imperialistici XIX - XX sec. NEO BASICA le popolazioni indigene dopo l indipendenza
37 TERRITORIALIZZAZIONE BASICA
38 Spazio Società Africana Territorio Processo di territorializzazione basico Tecniche di simbolizzazione Livello della significazione e della rappresentazione Spiritualità Modellamento intellettuale della natura
39 Società basica Centralità del luogo Due caratteristiche E la terra donata da Dio E la terra dove la collettività sociale deve agire sulla natura secondo il volere divino
40 LA DENOMINAZIONE BASICA
41 DESIGNATORI REFERENZIALI PERFORMATIVI Creano il primo ordine SIMBOLICI Attingono all esperienza Attingono ai valori sociali
42 Designatori referenziali Creano un riferimento Mokollé ho costruito la mia casa r. abitativa Mo = io ko = ho costruito llé = la casa
43 Designatori simbolici Trasferiscono al suolo credenze mitiche e morali itché baobab vegetazione Designatore referenziale Luogo della fondazione del villaggio Designatore simbolico
44 Designatori performativi Veicolano una conoscenza ottenuta per via sperimentale IDROLOGIA gorou Corso d acqua temporaneo di origine pluviale bangou Corso d acqua temporaneo di origine fluviale Complessità originaria idrologia
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