Il rilevamento dei depositi quaternari e l attività di omogeneizzazione tra fogli attigui
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- Mario Martina
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1 AOSTA 13 maggio 2014 DALLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA (PROGETTO CARG) IN VALLE D AOSTA ALLE ATTIVITA PER LA REALIZZAZIONE E PUBBLICAZIONE DEL CATASTO DEI DISSESTI. APPLICAZIONI NEGLI STUDI DI PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA Il rilevamento dei depositi quaternari e l attività di omogeneizzazione tra fogli attigui Franco Gianotti Dipartimento di Scienze della Terra Università degli Studi di Torino
2 substrato roccioso copertura quaternaria
3 distinzione dei depositi quaternari per FACIES per unità STRATIGRAFICA tipo di deposito, distinto per genesi (processo e/o ambiente di sedimentazione) suddivisione dei depositi in unità ordinate cronologicamente, eseguita su differente base (lito-, bio-, magneto-stratigrafica, allo-, ecc.)
4 in carta ogni lembo di deposito è delimitato e differenziato in base alla sua: unità stratigrafica rappresentata dal colore di fondo e da una sigla a lettere maiuscole facies rappresentata da un sovrassegno e da una sigla a lettere minuscole
5 FACIES
6 CARG nel Foglio Chatillon: 17 facies distinte
7 Carta Geologica d Italia alla scala 1: / Foglio Monte Rosa / Servizio Geologico d Italia (1910) Questa vecchia carta presenta 5-6 facies di depositi quaternari e 33 litologie del substrato roccioso
8 Carta Geologica della Valle d Aosta alla scala 1: / G. Elter (1987) i depositi quaternari sono distinti solo per facies; non c è alcuna suddivisione stratigrafica (a parte il loro raggruppamento come Quaternario) carta di sintesi che presenta un buon grado di dettaglio nella differenziazione dei depositi gravitativi, ma una scarsa o inesistente differenziazione dei depositi glaciali
9 depositi glacigenici CARG nel Foglio Chatillon: 17 facies distinte (di cui 8 glacigeniche)
10 Till di ablazione = till di colata di margine glaciale + till supraglaciale s.l.
11 morena frontale del Ghiacciaio di Rhemes (alta Val di Rhemes, AO) morena = forma diagnostica di till di ablazione morena affioramento di depositi di margine glaciale e submarginali (per sbancamento stradale che tronca la morena) morena di alta montagna, tardoglaciale (disegna la posizione della fronte glaciale durante uno stadio di stazionamento nel ritiro dell ultima glaciazione, intorno ai 15 ka BP) 11
12 Till di allogamento deposito massivo con tessitura nettamente a supporto di matrice, sovraconsolidato Affioramento da scavo per fondazioni in cantiere edile (loc. Roppoz, Aosta)
13 Till subglaciale espressione morfologica diagnostica di depositi subglaciali: le morene striate (fluted moraines). Sono conservate solo in depositi molto recenti
14 Depositi glaciolacustri bottomset deposits foreset deposits lembi glaciolacustri sospesi di Senin (Saint-Christophe)
15 terrazzi di kame = forme diagnostiche di depositi glaciolacustri s.l. di margine glaciale Alpe Leytanaz Damon, Saint-Nicolas
16 Depositi di contatto glaciale -till di fusione subglaciale e submarginale -depositi di delta-conoide e glaciolacustri (marginali, supraglaciali, subglaciali) deformati per glaciotettonica depositi in genere ben stratificati caratterizzati da subitanee e frequenti variazioni granulometrico-tessiturali, stratificazione spesso inclinata oltre l'angolo di riposo (per collasso da ritiro glaciale o per glaciotettonica strutture da deformazione sin- e post-sedimentaria. 16 till di fusione subglaciale (Mandollaz, Nus)
17 CARG nel Foglio Chatillon: 17 facies distinte depositi lacustri e palustri depositi alluvionali
18 depositi gravitativi CARG nel Foglio Chatillon: 17 facies distinte
19 CARG nel Foglio Chatillon: 17 facies distinte
20 omogeneizzazione dei dati prodotti nelle aree dei differenti rilevatori
21 lavoro di fotointerpretazione geologica (nov agosto 2001) di 3 Fogli geologici (Chatillon, Aosta, Courmayeur), per un totale di circa 1300 km 2. Successivamente: fotointerpretazione Fogli M.Cervino, M. Rosa, Verres, Gran San Bernardo stereoscopio Leica della Regione VdA
22 deposito forma la realizzazione di una cartografia geologica della copertura quaternaria attraverso la fotointerpretazione è possibile in quanto ad ogni tipologia di deposito è associata una forma caratteristica e dunque diagnostica della facies del deposito stesso
23 delimitazione di maggior dettaglio di areali prima cartografati in modo indifferenziato, considerando la finalità di suddivisione stratigrafica, non considerata dai rilevatori di terreno
24 riconoscimento di corpi sedimentari non individuati sul terreno
25 tramite FOTOINTERRPRETAZIONE: individuazione e migliore delimitazione dei settori soggetti a DGPV, distinguibili in settori a differente grado di evoluzione D.G.P.V di Saint-Nicolas
26 ricostruzione stratigrafica della successione glacigenica q till del Sintema di Nissod (IVR 1 : 1 a fase LGM) (Nella valle della Dora, allo sbocco della Valtournenche, i depositi del LGM arrivano a quota m.) q till del Sintema di Colle San Carlo (IVR 2 : 2 a fase LGM) q till del Sintema di Excenex (IVR3: 3a fase LGM) q (fondovalle): till del Sintema di Pileo (IVR4: 4a fase LGM- Tardiglaciale) media Valtournenche: sequenza glaciale dell LGM
27 STRATIGRAFIA
28 curva dei rapporti isotopici dell Ossigeno = curva paleoclimatica (storia del clima terrestre a livello globale) unità stratigrafica isotopica: stadio isotopico marino (MIS) inizio Quaternario: inizio glaciazioni Anfiteatro Morenico di Ivrea MIS 23 MIS 2 intervallo registrato dai depositi dell Anfiteatro Morenico di Ivrea: in geocronologia: anni BP in cronostratigrafia: fine Pleistocene inferiore-fine Pleistocene superiore nella stratigrafia MIS: dallo stadio MIS allo stadio MIS 2 (ultima glaciazione/lgm) bacino montano della Dora Baltea
29 Anfiteatro Morenico di Ivrea MIS 23 MIS 2 bacino montano della Dora Baltea MIS 6 intervallo registrato dai depositi del settore montano del bacino della Dora Baltea: in geocronologia: BP presente MIS 1 in cronostratigrafia: fine Pleistocene medio - Presente nella stratigrafia MIS: dallo stadio MIS 6 (penultima glaciazione) allo stadio MIS 1 (attuale interglaciale) curva dei rapporti isotopici dell Ossigeno = curva paleoclimatica
30 Aosta Valle d Aosta: estensione attuale del reticolato glaciale (fase calda della seconda parte dell OLOCENE / riduzione del 50% rispetto all estensione del XVI-XIX sec. nella cosidetta Piccola Età del Ghiaccio )
31 Valle d Aosta: ipotesi di estensione del reticolato glaciale nel corso delle 41 (?) glaciazioni della prima parte del Quaternario (Pleistocene inferiore: anni BP)
32 Anfiteatro Morenico d Ivrea Ivrea Valle d Aosta: estensione del reticolato glaciale nel corso delle 9 (?) glaciazioni della terza parte del Quaternario (Pleistocene medio superiore; da anni BP) Caluso
33 Carta Geologica d Italia alla scala 1: / Foglio Monte Rosa / Servizio Geologico d Italia (1910) poche differenziazione stratigrafiche: - alluvioni recenti ed alluvioni terrazzate - i depositi glaciali definiti wurmiani e recenti
34 Avanzata di Planplinceux (Porter e Orombelli,1982) Stadio di Coumayeur (Novarese,1915) Fermata di Verrand (Sacco,1927) Stadio di Valnontey (Amstutz,1967) Avanzata di Coumayeur (Porter e Orombelli,1982) Stadio di Aymavilles (Novarese,1915) Fermata di Aymavilles (Sacco,1927) Stadio di Champlong (Amstutz,1967) Stadio di Chambave (Novarese,1915) Fermata di Nus-Fenis (Sacco,1927) Stadio di Gimillian (Amstutz,1967) Correlazioni con la Valle della DORA BALTEA
35 Carta Geologica della Valle di Cogne alla scala 1: (Amstuz, 1962) buona differenziazione delle facies dei depositi quaternari; la distinzione delle facies dei depositi glaciali e di frana resta generica. In questa carta la copertura quaternaria è suddivisa in unità stratigrafiche: sono fasi di ritiro glaciale dell ultima glaciazione (Wurm), correlati agli stadi cataglaciali di Penck e Bruckner (1909). Nella sua monografia sulla geologia della Val di Cogne Amstutz (1962) attribuì per la prima volta un adeguata importanza alla rappresentazione cartografica delle formazioni superficiali. I depositi glaciali della sequenza cataglaciale furono riferiti su base paleoclimatica a fasi distinte (Gimillian, Champlong e Valnontey), correlate con gli stadi Bühl, Gschnitz e Daun di Penck e Brückner (1909).
36
37 da: Forno M.G., Gianotti F., RaccaG. (2010), Il Quaternario 23(1): suddivisione in unità climatomorfostratigrafiche della succesione glacigenica tra Anfiteatro Morenico di Ivrea e bassa Valle della Dora Baltea
38 Impossibile visualizzare l'immagine. CARG nel Foglio Chatillon: 10 unità stratigrafiche la stratigrafia dei depositi quaternari utilizza le unità a limiti inconformi (UBSU), con unità di base il SINTEMA. termini come Riss e Mindel (tipiche unità climato-stratigrafiche) sono stati abbandonati Impossibile visualizzare l'immagine.
39 tempo ALLOSTRATIGRAFIA / STRATIGRAFIA UBSU (unconformity bounded stratigraphic units) unità litostratigrafiche unità UBSU - basata su discontinuità ovvero su superfici di erosione o di non deposizione che rappresentano lunghi intervalli di tempo non testimoniati da depositi FORMAZIONE FORMAZIONE SINTEMA B ad es. depositi della glaciazione B LACUNA DI SEDIMENTAZIONE HIATUS EROSIONALE discontinuità stratigrafica = corrisponde ad un lungo intervallo non registrato dai sedimenti FORMAZIONE FORMAZIONE SINTEMA A ad es. depositi della glaciazione A FORMAZIONE quali sono le superfici di discordanza/discontinuità su cui basare questa stratigrafia?
40 dorsale di Thora (versante sinistro della valle della Dora Baltea) presenza di chiare forme di esarazione sui versanti vallivi: - 1, 2 e 3 sono state modellate contemporaneamente? oppure - sono in rapporto di intersezione?
41 2 modelli (estremi) sulla capacità erosionale di un ghiacciaio nei riguardi del modellamento vallivo.
42 allineamenti di forme di esarazione in roccia sui versanti vallivi media-alta Valle di Saint-Barthelemy
43 MGE2 MGE1 SINTEMA DEL MIAGE Subsintema di Les Iles Subsintema di Chateau Blanc in formazione formata Unità post-glaciale IVR4 SINTEMA DI IVREA Subsintema di Pileo Tardoglaciale IVR3 IVR2 Subsintema di Excenex Subsintema di Colle San Carlo LGM Ultimo episodio glaciale IVR1 Subsintema di Nissod SE SUPERSINTEMA DELLA SERRA D IVREA glaciazioni pre-lgm
44 ALLOSTRATIGRAFIA / STRATIGRAFIA UBSU SVANTAGGI difficoltà nel basare la stratigrafia sulle forme di erosione (= superfici di apporggio dei lembi di depositi) per poi cartografare i depositi (e non le forme di erosione): come correlare forme e depositi?
45 Schema dei rapporti stratigrafici (semplificato)
46 glaciazioni pre-lgm 1a fase LGM 2a fase LGM 3a fase LGM Stratigrafia dei depositi glacigenici del bacino principale
47 1a fase LGM 2a fase LGM 4a fase LGM (ss. Pileo) 3a fase LGM Olocene / PEG (Sintema del Miage) Stratigrafia dei depositi glacigenici dei bacini tributari
48 STRATIGRAFIA UBSU CLIMATO-STRATIGRAFIA GEOCRONOLOGIA CRONOSTRATIGRAFIA DATAZIONI NUMERICHE Schema riassuntivo delle varie STRATIGRAFIE per la copertura quaternaria del Foglio Chatillon
49 Foglio Chatillon: evoluzione del ghiacciaio della Dora a valle di Aosta Ipotesi di evoluzione morfogenetica della media Valle d Aosta durante l ultimo episodio glaciale (lungo una sezione trasversale poco a valle di Aosta). Il ghiacciaio della Dora Baltea si approfondisce nel substrato roccioso, abbandonando i propri depositi sulle superfici precedentemente modellate. I valori di spessore del ghiacciaio sono puramente indicativi, in quanto non si hanno elementi per ricostruire la reale morfologia della parte centrale del fondovalle nel corso del suo modellamento: in ogni fase la superficie basale del ghiacciaio dovette più probabilmente assumere una conformazione intermedia, non meglio precisabile, tra quella rappresentata nel disegno e l'attuale fondovalle in roccia (linea tratteggiata bianca).
50 Foglio Aosta: evoluzione del ghiacciaio del Buthier a monte di Aosta Ipotesi di evoluzione morfogenetica della bassa Valle del T. Buthier nelle fasi finali dell ultimo episodio glaciale (lungo una sezione trasversale). Il ghiacciaio del Buthier si approfondisce nel substrato roccioso, abbandonando i propri depositi sulle superfici precedentemente modellate. Sul basso versante sinistro (a destra) viene edificato il conoide fluvioglaciale di Parleyaz-Papet, in concomitanza con il ritiro del ghiacciaio di Parleyaz e con la diminuzione di volume del ghiacciaio del Buthier. L alto versante destro è interessato dalla DGPV di Punta Chaligne.
51 Foglio Courmayeur Rapporti tra glacialismo della Dora Baltea, del bacino di La Thuile e del vallone di Arpy durante l ultimo episodio glaciale. Le tappe del modellamento del Vallone di Thovex, confluente nella conca di La Thuile, ad opera del ghiacciaio del Rutor. Nella prima fase, durante la quale il ghiacciaio supera la cresta spartiacque con il vallone d Arpy attraverso il Colle San Carlo, viene modellato il tratto superiore del vallone (Petosan). Nella seconda fase, per l approfondimento del reticolato glaciale, il ghiacciaio modella la parte inferiore del vallone (Thovex-Theraz). Durante l ultima fase il ghiacciaio modella la conca di La Thuile e abbandona le morene di Plan d Arly. Il profilo topografico (linee continue o puntinate), condotto lungo la linea spartiacque La Thuile-Mont du Parc-Tête d Arpy-Morgex, è integrato dai profili longitudinali dei fondovalle di Thovex, Pré Saint Didier e Arpy (linee tratteggiate ). Le linee tratteggiate e puntinate bianche mostrano la configurazione virtuale, perchè ancora sepolta, dell attuale profilo. Sono indicati: i ghiacciai della Dora Baltea (DB), del Rutor (RU), del Verney (VE) e d Arpy (AR). I tre schemi a fianco illustrano in pianta l evoluzione del reticolato glaciale nel settore di confluenza tra Valle di La Thuile e valle principale. Sono indicati gli attuali corsi d acqua, le soglie dei valloni tributari, il Colle San Carlo (1), la Tête d Arpy (2), il Mont du Parc (3) e gli abitati di La Thuile (4), Thovex (5), Petosan (6), Balme (7), Pré St Didier (8) e Morgex (9).
52 DALLA CARTOGRAFIA GEOLOGICA (PROGETTO CARG) IN VALLE D AOSTA ALLE ATTIVITA PER LA REALIZZAZIONE E PUBBLICAZIONE DEL CATASTO DEI DISSESTI. APPLICAZIONI NEGLI STUDI DI PERICOLOSITA IDROGEOLOGICA AOSTA 13 maggio 2014 GRAZIE per l attenzione
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