Scuola comunale dell infanzia TEMPO MAGICO via Vasari, 23 Trieste

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1 Comune di Trieste area educazione, università, ricerca, cultura e sport servizi educativi integrati e politiche giovanili Scuola comunale dell infanzia TEMPO MAGICO via Vasari, 23 Trieste Predisposto dal Collegio degli Educatori in data 08/10/14 Adottato dal Consiglio di Scuola in data 27/10/14

2 Sommario Introduzione comune pag. 3 La nostra scuola pag. 15 L'intercultura pag. 22 I progetti di intersezione pag. 24 L identità del Tempo Magico pag. 26 I Progetti di sezione pag. 28 La sezione rosa pag. 29 La sezione arancio pag. 32 La sezione gialla pag. 36 La sezione rossa pag. 40 La sezione azzurra pag. 46 La sezione verde pag. 52 Il sabato pag. 56 Educazione alla religione cattolica pag. 59

3 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera. Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996 Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) è la carta d identità delle scuole che illustra le modalità organizzative e la progettazione degli itinerari di apprendimento finalizzati allo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino*, facendo riferimento ai campi di esperienza cioè ai diversi ambiti del fare e dell'agire: Il sé e l altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multimedialità I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura cara La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura così come definiti nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione (M.I.U.R, Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, settembre 2012). Le scuole elaborano annualmente il P.O.F. che viene pubblicato on-line all'indirizzo:

4 Riferimenti normativi Oltre alle Indicazioni Nazionali ed al Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste, le scuole adottano come riferimento costante dell'azione educativa le linee normative e pedagogiche de: la "Convenzione ONU sui diritti dell infanzia e dell adolescenza", approvata dall Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia; la Legge 62/2000, Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione ; le Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri (M.I.U.R., febbraio 2014); Legge 104/1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate e le Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (M.I.U.R., agosto 2009); la Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (M.I.U.R., ottobre 2010). gli Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica (M.I.U.R., dicembre 2012). Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono paritarie, ossia scuole gestite dal Comune e che rispondono ai criteri standard definiti dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca. Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico improntato ai principi costituzionali e sono quindi aperte a tutti.

5 Il coordinamento pedagogico Il coordinamento pedagogico è una struttura di tipo tecnico composta dai Funzionari direttivi Coordinatori pedagogici con competenze organizzative e psico-pedagogiche. Sul territorio i Coordinatori pedagogici coordinano trasversalmente i vari servizi educativi gestiti dal Comune, attraverso forme aggregate ed integrate di strutture (Nidi d 'infanzia, Scuole dell'infanzia, Ricreatori, Servizi Integrativi Scolastici). Il coordinamento pedagogico sostiene la qualità delle proposte educative nei servizi; ha un ruolo di promozione, sostegno, gestione, monitoraggio, verifica e valutazione del progetto educativo dei servizi comunali, secondo principi di coerenza e continuità al fine della realizzazione del "sistema territoriale integrato", come previsto nelle linee e gli indirizzi generali esplicitati nel programma del Comune di Trieste, ente gestore dei servizi educativi. Il Coordinamento pedagogico favorisce lo scambio ed il confronto all'interno della rete dei servizi coordinati e promuove le relazioni ed il clima interno dei gruppi di lavoro. Cura l'analisi dei bisogni formativi e progetta percorsi formativi e sperimentazioni didattiche e lo scambio di esperienze tra il personale. Coordina, monitora l'azione educativa di tutto il personale assegnato attraverso la verifica dei progetti trasversali con i servizi educativi, socio-sanitari, scolastici e culturali del territorio e le convenzioni attivate nel territorio. La struttura del coordinamento pedagogico e la figura del coordinatore sono elementi essenziali per la costruzione di un sistema integrato dei servizi per l infanzia che, rispondendo ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie, contribuisce al processo di crescita degli stessi servizi. Coordinamento territoriale Recentemente nell'ottica di valorizzare e sperimentare nuove forme di accoglienza, sostegno e responsabilità nell'esperienza di crescita dei bambini e delle loro famiglie,

6 insieme a tutti i soggetti che condividono questo percorso in un determinato territorio della città, si programma l'attività di coordinamento pedagogico in Coordinamenti territoriali, rappresentati dai coordinatori pedagogici delle strutture educative appartenenti ai singoli territori della città. Il progetto pedagogico Le attività delle scuole si fondano su un progetto pedagogico elaborato avendo come riferimento le Indicazioni nazionali e le linee del programma pedagogico dei servizi educativi del Comune di Trieste. Già da alcuni anni è in corso una sperimentazione di progettualità territoriale intraservizi comunali (asilo nido,scuole dell'infanzia, ricreatori, poli di aggregazione giovanile, Servizio Integrativo Scolastico S.I.S) al fine di promuovere e armonizzare al meglio le offerte educative e formative in un'ottica di continuità. Finalità della scuola dell'infanzia La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della Costituzione). Il bambino è sempre al centro dell'azione educativa e, compito della scuola dell infanzia, è promuovere il suo sviluppo armonico e globale attraverso una metodologia basata sul gioco ed adeguata al livello di maturazione cognitiva, espressiva, affettiva e sociale: creando uno spazio privilegiato per consolidare la propria personalità (maturazione dell identità); stimolando ad apprendere condotte che progressivamente lo conducano all indipendenza (conquista dell autonomia);

7 proponendo svariate esperienze: sensoriali, percettive, motorie e intellettive (acquisizione delle competenze); organizzando un luogo di vita, di relazioni e di apprendimenti, in un ambiente accogliente e motivante in cui si iniziano a conoscere le prime regole di convivenza collettiva (senso della cittadinanza). La scuola come percorso di accoglienza Le scuole assicurano un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi, attraverso contesti e risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante. Particolare attenzione viene data ai bambini in situazione di disabilità, di disagio e di svantaggio sia con la costruzione di un percorso adeguato alle singole esigenze del bambino sia attraverso il lavoro di rete con i diversi servizi territoriali (Azienda per i Servizi Sanitari, Unità Operative Territoriali...). Le scuole dell infanzia comunali di Trieste, città multiculturale e sensibile da sempre ai temi della convivenza tra persone di diverse culture, prevedono forme di accoglienza volte a favorire l inclusione dei bambini con cittadinanza non italiana, nella ferma convinzione che accogliere significa valorizzare l'identità culturale di ciascuno ed è dunque sinonimo di calore, professionalità e accuratezza. Nelle scuole si attuano altresì percorsi strutturati di prevenzione dei disturbi di apprendimento (D.S.A.) in riferimento alla Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento (ottobre 2010). Infine, uno dei principi che assicurano la coerenza tra le diverse esperienze di vita dei bambini è quello della continuità educativa tra i vari cicli scolastici (nido d'infanzia,

8 scuola dell'infanzia, scuola primaria e Servizi Integrativi Scolastici) tenendo sempre in primo piano la necessità di non frammentare i percorsi formativi. Relazioni con le famiglie Sempre più centrale all interno dei servizi per l infanzia e nei diversi contesti educativi appare la relazione con le famiglie, in un'ottica di condivisione di responsabilità della crescita e dell'educazione di tutti i bambini. Le scuole individuano gli obiettivi e le strategie relative alla partecipazione e alle modalità di rapporto con le famiglie, valorizzando la promozione, il sostegno e affiancamento della genitorialità. In particolare, definiscono le modalità di comunicazione, di informazione e di confronto attraverso: le riunioni di classe, in cui il personale educativo informa i genitori sulle attività dei bambini, illustra il progetto educativo e le iniziative collaterali (uscite didattiche, progetti specifici ); i colloqui individuali; l'assemblea dei genitori; il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d appoggio. Concessione in uso dei locali delle scuole dell infanzia Le famiglie dei bambini frequentanti possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali delle scuole dell infanzia, se si costituiscono in Comitato o in Associazione, per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambini, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie.

9 Ampliamento dell'offerta formativa Nell'ambito dell'autonomia delle singole scuole che annualmente curano il progetto educativo e didattico, il coordinamento pedagogico ha ritenuto di ampliare l'offerta formativa sostenendo il concetto di trasversalità attraverso la scelta di aderire ai bandi della Regione Friuli-Venezia Giulia: Bando per il finanziamento degli interventi previsti nel Piano dell Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche nel Friuli Venezia Giulia) Bando per il finanziamento di interventi relativi all Integrazione scolastica degli allievi stranieri (laboratori a tema e presenza di mediatori culturali) Bando per il finanziamento delle attività didattiche relative all insegnamento delle Lingue e Culture delle Minoranze Linguistiche Storiche valorizzare l identità plurilinguistica e pluriculturale della comunità presente nel territorio del Friuli Venezia Giulia come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto l'arco della vita, come indicato dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (dicembre 2006). Inoltre, per l'anno scolastico in corso le scuole aderiranno ad altri progetti in collaborazione a soggetti esterni come: inglese e tedesco (Unicum Centro Studi e Goethe Zentrum) musica (Conservatorio di musica G. Tartini) educazione alla mobilità (Corpo Polizia Municipale) piscina (Triestina Nuoto) progetto aiuola della pace (Commissione Pari Opportunità)

10 Nati per leggere Interventi di promozione alla salute (Azienda per i Servizi Sanitari) Orto in condotta Gruppo Violenza Minori e Gruppo Caronte Modalità di organizzazione del contesto educativo Il personale Nel servizio opera (tratto dal Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste): il coordinatore pedagogico il personale educativo il personale d appoggio Il coordinatore pedagogico svolge compiti di elaborazione, attuazione e verifica del progetto educativo/organizzativo e gestionale della scuola. Coordina l attività di tutto il personale assegnato ed è responsabile del buon funzionamento della scuola stessa, promuove una metodologia di lavoro che privilegia il lavoro di gruppo e la collegialità, in modo da valorizzare l apporto professionale di ciascun operatore. Il personale educativo ha competenze pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali. Partecipa alla gestione sociale della scuola, cura rapporti stabili con le famiglie e con il territorio; collabora alla stesura del Piano dell Offerta Formativa. Ad ogni sezione (gruppo-sezione o classe ) sono assegnati due insegnanti la cui turnazione deve assicurare nell arco della giornata il massimo della compresenza anche finalizzata alla realizzazione di specifici progetti didattici; attua una turnazione giornalie-

11 ra secondo il principio della pari responsabilità educativa. È previsto l insegnante di religione cattolica per i bambini che si avvalgono di tale insegnamento. Il personale d appoggio contribuisce assieme al personale educativo alla costruzione di un corretto clima educativo all interno della scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini; è figura di riferimento nei vari momenti delle routines quotidiane (entrata e uscita, alimentazione, igiene personale), e stimola i bambini alla conquista dell autonomia. Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza; provvede alla somministrazione dei pasti; è di sostegno alle attività ed ai bisogni dei bambini. Le classi Gruppo sezione (la tradizionale classe ) rappresenta un modello organizzativo che favorisce il raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso il riconoscimento di punti di riferimento significativi come gli angoli strutturati e i laboratori. Le sezioni si rapportano tra loro in modo aperto e flessibile, per consentire attività didattiche di intersezione per piccoli e grandi gruppi di bambini provenienti dalle diverse sezioni. La sezione è costituita da 25 bambini, ridotto a 20 in caso di presenza di bambini disabili con l'affiancamento di un insegnante di sostegno e la predisposizione di interventi individualizzati al fine di favorirne in modo adeguato ed efficace la frequenza. Spazi e tempi Anche l organizzazione degli spazi e dei tempi necessita di un pensiero pedagogico condiviso dall intera equipe scolastica. In particolare: lo spazio deve risultare accogliente, stimolante e funzionale

12 il tempo viene organizzato in routine quotidiane (l accoglienza, la merenda, l igiene personale, il gioco libero, il gioco strutturato ), rispettose dei ritmi del bambino che gli consentano di riconoscere i diversi momenti della giornata scolastica attraverso una distribuzione ordinata delle attività educative, valorizzando inoltre contesti flessibili e creativi Mangiare a scuola In tutte le scuole viene fornito il servizio di mensa scolastica che comprende una merenda di metà mattina, il pranzo ed uno spuntino al pomeriggio. Il menù, con caratteristiche stagionali, è stato elaborato dalla dietista dott.ssa Paola Fabbro e visionato dall'azienda per i Servizi Sanitari. L'articolo 7 del Capitolato speciale d'appalto per il servizio di fornitura pasti prevede l'utilizzo di Prodotti alimentari, biologici, tipici, tradizionali, da commercio equo e solidale, prodotti agricoli regionali. È possibile richiedere un menù diversificato (diete speciali) per le principali forme di intolleranze alimentari. Inoltre si può richiedere la sostituzione di alcuni cibi per motivi etici-religiosi-culturali e, per la gioia dei bambini, si possono festeggiare i compleanni a scuola, purché vengano consumati determinati alimenti autorizzati. Come previsto dall'art.15 del Capitolato, è possibile istituire delle Commissioni mensa composte dai rappresentanti dei genitori quali organismi di controllo dei centri di produzione pasti. Orari Le scuole sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore L accoglimento dei bambini avviene, di norma, dalle ore 8.00 alle ore 9.00, con la possibilità, per le famiglie che ne ravvisino la necessità, di un pre-accoglimento a partire dalle ore 7.30.

13 L uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore e alle ore 16.00, per rispondere alle esigenze delle/dei bambine/i e delle loro famiglie. Il prolungamento dell orario fino alle ore viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, garantendo la presenza di educatori in numero proporzionale a quello dei bambini presenti. Il servizio di scuola dell infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'infanzia Il Tempo Magico con orario antimeridiano senza erogazione del servizio di mensa. Calendario scolastico Inizio anno scolastico per tutto il lunedì 01 settembre 2014 personale Apertura all utenza lunedì 15 settembre 2014 Sospensione per festa del Santo lunedì 03 novembre 2014 Patrono Sospensione per vacanze natalizie dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 Sospensione per carnevale e mercoledì delle Ceneri compreso dal 16 febbraio 2015 al 18 febbraio 2015 compreso ( Del. Regionale n.787 dd. 24 aprile 2014 ) Sospensione per vacanze pasquali dal 2 aprile 2015 al 7 aprile 2015 compreso Sospensione per ponte 1 maggio sabato 02 maggio 2015 Sospensione per ponte 2 giugno lunedì 1 giugno 2015 Ultimo giorno di apertura all utenza sabato 27 giugno 2015 È prevista un'ulteriore sospensione il giorno 8 dicembre 2014 (festa dell'immacolata Concezione), in quanto festività nazionale. a cura del Coordinamento Pedagogico

14 * Nel testo si trovano termini bambino, bambini si sollecita il lettore a considerare tale scelta semplicemente una semplificazione di scrittura, mentre nell'azione educativa bisognerà considerare la persona nella sua peculiarità e specificità anche di genere.

15 Ed ecco la nostra scuola IL TEMPO MAGICO

16 Per conoscerci meglio. Ci sembra importantissimo spiegarvi come lavoreremo con i vostri bambini, farvi capire che le scelte educative, di materiali, di tempi non sono casuali ma conseguenti ad un pensiero pedagogico che viene da riflessione e pratica. Ecco allora i principali pilastri che reggono l impianto di questo Piano dell offerta formativa: il bambino è il reale protagonista della scuola, la quale deve presentare caratteristiche di flessibilità in modo che l organizzazione sia al servizio della pedagogia e non viceversa i tempi del bambino vanno rispettati per quanto concerne l orario scolastico, l organizzazione della giornata, i ritmi fisiologici, il primo inserimento e l ambientamento quotidiano gli spazi della scuola vanno costruiti in modo da favorire un alternanza di attività guidate e gioco libero, stimolato dalle proposte presenti nell ambiente i rapporti con la famiglia sono fondamentali per fondare un reale patto educativo in cui scuola e famiglia lavorano il più possibile in modo coerente e comunque guidati da fiducia reciproca gli apprendimenti devono essere guidati dall interesse del bambino e calibrati sul suo livello maturazionale l insegnante costruisce un rapporto con ogni singolo bambino sulla base di un analisi individualizzata delle caratteristiche cognitive e di personalità, della storia personale, delle competenze, dei tempi di sviluppo il lavoro per intersezione e nei laboratori affianca il lavoro in sezione va favorita la continuità verticale (con l asilo nido e la scuola primaria) ed orizzontale (rapporti con la famiglia e con altri operatori del territorio che si occupino dei bambini)

17 i bambini diversamente abili vanno inseriti nella scuola dell infanzia in modo da favorire al massimo lo sviluppo delle loro potenzialità e la socializzazione per i bambini provenienti da famiglie immigrate da altri Paesi l accoglienza va pensata in modo da offrire le medesime opportunità dei bambini italiani, con particolare attenzione al vissuto familiare il lavoro collegiale, la progettazione, la verifica e la valutazione sono momenti di riflessione sul proprio operare necessari ad assicurare un servizio di qualità. QUEST ANNO COSA SI FA??? continuiamo la nostra programmazione triennale sul tema DELL EDUCAZIONE AMBIENTALE che esamina in particolare gli elementi naturali acqua, terra, aria. Abbiamo già trattato negli anni scorsi l'acqua e la terra, ora tocca all'aria. Buona lettura e buon anno scolastico al Tempo Magico

18 I nostri spazi La nostra scuola dell infanzia occupa tre piani dell ala sinistra di un edificio che ospita anche la primaria Anita Pittoni e dispone dei seguenti spazi: Nel seminterrato: due refettori e la cucina, oltre ad alcuni locali di servizio Al piano terra: tre sezioni - gialla, arancione e rosa- un laboratorio per le attività motorie, la direzione ed un corridoio molto spazioso che funge anche da salone ed ospita gli armadietti dei bambini Al primo piano: tre sezioni rossa, azzurra e verde- un laboratorio per attività varie, uno spogliatoio ed un corridoio molto spazioso che funge anche da salone ed ospita gli armadietti dei bambini Oltre che di questi spazi, i bambini usufruiscono della palestra a turno con la scuola primaria, e di un giardino attrezzato con giochi, tavoli e panchine

19 Il territorio, l utenza, i servizi Il rione di Barriera Vecchia è estremamente popoloso ed ha un numero elevato di bambini, infatti a pochi metri di distanza ci sono due scuole materne molto grandi e sempre al completo, nonché un asilo nido. Sono presenti le scuole primarie Anita Pittoni, Gaspardis e la secondaria di primo grado Fonda Savio, il ricreatorio Giglio Padovan ed alcuni oratori parrocchiali. L offerta formativa è poi completata da alcune società sportive. Gli spazi verdi sono molto limitati, in particolare è utilizzato dai nostri bambini il giardino di Villa Engelmann. Per quanto riguarda i servizi cui si appoggia la popolazione del nostro rione, in via Pascoli esiste l ufficio del Servizio Sociale mentre il Distretto Sanitario cui appartiene territorialmente la gran parte delle nostra famiglie è il quarto, che ha sede nel comprensorio di San Giovanni (ex OPP). I bambini iscritti alla nostra scuola provengono nella quasi totalità dalla zona limitrofa, il che favorisce le relazioni anche extra-scolastiche e spiega l elevato numero di famiglie non italiane, da cui infatti il quartiere è popolato in misura elevata. Anche quest anno il polo del sabato rimane presso la nostra scuola, visto anche il buon esito del primo anno in cui genitori e bambini si sono dichiarati molto soddisfatti. Al momento la maggioranza degli iscritti è naturalmente proveniente dal TEMPO MAGICO, ma non mancano tanti bambini di altre scuole comunali. Tra i progetti di sezione troverete anche il progetto del sabato.

20 Le risorse umane Coordinatore pedagogico: Isabella Herlinger Insegnanti sezione rosa sezione arancione sezione gialla sezione rossa sezione azzurra sezione verde sabato maestre Adriana e Gioeli - Ketty sostegno maestre Linda e Noretta maestre Alessandra e Sabina maestre Simona e Federica maestro Lucio e maestra Lucia maestre Carla e Rossella Adriano sostegno maestre Ketty e Luisa religione cattolica maestra Patrizia personale d appoggio: Flora, Antonella, Susanna e Cristina (coadiuvano il personale educativo soprattutto per l igiene personale dei bambini). In cucina: Etta, Magda, Matti,Davide, Ivonne Alle pulizie: Ilaria e Bojana

21 L inserimento Il primo inserimento nella scuola dell'infanzia è un momento molto importante per evitare che il bambino lo viva come una forzatura e quindi vi si opponga. Alle volte capita che un bambino venga a scuola volentieri nelle prime settimane e poi cominci a rifiutarla, altre volte succede che rifiuti il cibo per lungo tempo o un insegnante diversa da quella cui si è legato Per aiutare il bambino in questa fase così delicata ed importante la scuola dell infanzia attua queste strategie: 1. inserimento graduale (non da subito presenza a scuola per l intera mattinata) 2. compresenza delle due insegnanti di sezione per la prima settimana 3. colloqui informativi e di conoscenza con le famiglie 4. assoluto rispetto, compatibilmente alle esigenze familiari, dei tempi del bambino 5. scelta degli spazi per i giorni dell inserimento (preferibilmente la propria sezione)

22 Al Tempo Magico tutto fa intercultura Proprio così nella nostra scuola l educazione interculturale non è una materia o un attività didattica specifica, ma attraversa ogni momento della vita dei bambini e degli operatori. L interculturalità penetra tutta la nostra quotidianità: lo si vede nelle relazioni tra bambini che legano spontaneamente senza sapere se l altro è italiano o no; lo si capisce dai comportamenti degli operatori scolastici, ormai abituati a spiegarsi con un linguaggio gestuale e a dare molte informazioni che esulano dalla vita della scuola dell infanzia ma risultano utilissime per l inserimento sociale delle famiglie immigrate. Si nota nella presenza di numerosi mediatori spontanei, siano essi bambini che parlano due lingue, mamme che si aiutano fra loro, o fratelli maggiori che vengono a fare da mediatori alle proprie mamme. Un effetto di questo naturalmente si produce anche nelle attività didattiche, in quanto le maestre nei primi mesi di scuola utilizzano una metodologia che privilegia codici affettivi, corporei, espressivi piuttosto che verbali in senso stretto. Siamo certi di poter affermare che il bambino italiano che frequenta la nostra scuola non perde nulla in termini di apprendimenti, che sono ugualmente curati, ma acquisisce un bagaglio di competenze relazionali, una sensibilità verso l altro, un educazione alla convivenza che lo accompagneranno sempre. Ciò che in altre scuole è scontato al Tempo Magico non lo è, e così ci troviamo a spiegare cos è una risma di carta, o a dover compilare i moduli al posto dei genitori: certamente questo è un onere aggiuntivo al nostro lavoro ma la soddisfazione che deriva dalla sensazione di essere realmente importanti per queste persone è impagabile e regge la carica motivazionale che ci accompagna negli anni.

23 Le buone pratiche che adottiamo Presenza dei mediatori culturali all inizio dell anno per sostenere l inserimento del bambino e della sua famiglia Presenza dei mediatori culturali agli incontri con le famiglie Presenza dei mediatori culturali per coadiuvare il bambino straniero nelle attività didattiche Traduzioni di alcuni materiali informativi Attività educative interculturali di sezione: l oggetto di..la favola o la canzoncina il racconto delle proprie vacanze dai nonni.la Pasqua ortodossa Feste a tema Laboratori di italiano come lingua seconda

24 ATTIVITA DI INTERSEZIONE LA BORA TORIO Sarà nostro intento, nei mesi di febbraio e marzo, proporre alcune attività didattiche legate al tema dell aria attraverso laboratori di Intersezione organizzati per fasce d età. I nostri bambini verranno coinvolti una volta alla settimana (per un totale di sei incontri) con esperienze di gioco motorio, pittura, sperimentazioni, canto, manipolazione, ecc., sempre riferite al vento e all aria. OBIETTIVI Rinforzare gli apprendimenti raggiunti in Sezione Acquisire ulteriori competenze rispetto l attività di Sezione Saper collaborare e interagire nel grande gruppo Saper apprendere nel grande gruppo, rapportandosi con insegnanti e compagni anche di altre Sezioni ORGANIZZAZIONE I bambini saranno suddivisi per fasce d età e per piano (sez.ni Rossa-Verde-Azzurra e sez.nigialla-rosa-arancione). Due insegnanti, non necessariamente della stessa classe, organizzeranno le attività al mattino (dalle 11 alle 11.45) nella giornata che verrà decisa nei prossimi mesi e comunicata tempestivamente ai genitori. Tutti le proposte si svolgeranno negli spazi della scuola conosciuti dai bambini (aule, palestra, salone, giardino, stanza morbida, ecc. ).

25 VERIFICA E DOCUMENTAZIONE Le verifiche saranno di competenza degli insegnanti che troveranno dei momenti di confronto sulle attività svolte anche in sede di incontri di Intersezione. Si cercherà, compatibilmente con le risorse a disposizione, di documentare le esperienze didattiche attraverso una documentazione grafico-pittorica e fotografica. Altri progetti di intersezione Nella modalità intersezione vengono proposti la religione cattolica (per chi se ne avvale), i canti, la preparazione e l attuazione delle feste. Ai bambini grandi verrà proposta, se ci verrà offerta la possibilità dal corpo della Polizia municipale, l'educazione stradale. Ai bambini medi sarà proposto quest'anno un laboratorio musicale in collaborazione con il conservatorio di musica TARTINI, che vedrà anche una formazione in tale campo di alcune insegnanti. Inoltre sono finanziati con risorse dedicate l'insegnamento della lingua inglese a cura di una scuola esterna e un laboratorio teatrale. Ci riserviamo di decidere dopo un'accurata valutazione dei gruppi-sezione, a quali fasce d'età rivolgere tali proposte. Uscite didattiche Sono già programmate le visite all'immaginario scientifico nei mesi di novembre e dicembre legate al tema dell'aria, anche se al momento dell'approvazione del POF non ancora confermate dall'area Educazione. Inoltre le uscite per sezione che troverete elencate nei singoli progetti, ed altre in corso d anno secondo le disponibilità dei trasporti.

26 L identità del Tempo Magico Da qualche anno il Tempo Magico ha scelto queste linee come fondanti la propria identità Contemporaneamente esse rappresentano l obiettivo da raggiungere ogni anno. Ecco gli elementi che sono condivisi da tutto il team come importanti: la relazione fra colleghi e con le famiglie: vengono ritenuti elementi fondamentali la disponibilità e la collaborazione. In particolare con le famiglie è importante poter dedicare tempo all ascolto, avere e dare fiducia e costruire un rapporto continuativo nel tempo. L adeguatezza del progetto educativo tarato sul bambino reale e l adesione ad esso nel corso dell a.s. La costruzione del gruppo classe e di un rapporto con i bambini fondato sulla sincerità e sulla fiducia L importanza data anche alle regole di comportamento dei bambini condivise con le famiglie La documentazione fotografica per insegnanti e genitori Le uscite didattiche legate alla programmazione L accettazione sincera e priva di pregiudizi delle culture altre, la loro accoglienza con il lavoro di mediazione e di spiegazione che ne deriva. La continua autovalutazione e riflessione sul proprio agire, con un attenzione particolare per quella parte maggiormente legata alla ripetitività La presenza di certezze organizzative

27 e non dimentichiamo che siamo una scuola...!...come tutte le scuole paritarie del Comune di Trieste, abbiamo il dovere di seguire le Indicazioni Nazionali per la scuola dell'infanzia emanate dal MIUR nel Siamo cioè inseriti nel circuito nazionale delle scuole dell'infanzia, che costruiscono il proprio curricolo basandosi su questo testo-guida che prevede per il primo segmento di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Non ci sono discipline come nella scuola dell'obbligo, ma campi di esperienza, ovvero settori privilegiati nei quali promuovere gli apprendimenti. Essi sono: 1. Il sé e l'altro 2. Il corpo e il movimento 3. Immagini, suoni, colori 4. I discorsi e le parole 5. La conoscenza del mondo Per ognuno di questi campi di esperienza il testo fornisce delle indicazioni di metodo e di contenuto per l'insegnante, che rimane tuttavia libero di contestualizzarle all'interno della propria comunità professionale con scelte autonome. Al termine di ogni campo sono elencati i traguardi per lo sviluppo delle competenze che dovrebbero essere raggiunti al termine della scuola dell'infanzia e rappresentano per l'educatore un criterio di valutazione delle competenze attese, oltre che del proprio agire pedagogico.

28 I progetti di sezione

29 SEZIONE ROSA L'ARIA Quest anno concludiamo il ciclo triennale sugli elementi fondamentali esistenti in natura con l aria. L aria è elemento indispensabile alla vita, forza motrice, veicolo di suoni ed odori, risorsa energetica, spazio condiviso in cui muoversi ed è preziosa per il nostro benessere e quindi da salvaguardare. Inizieremo il percorso didattico invitando i bambini a fare delle considerazioni sul tema e in compagnia di Xilon l extraterrestre, per la parte sperimentale, e dello gnomo Mirtillo per l'ambito sensoriale ed emozionale, scopriremo: L aria come elemento di vita: a chi e a cosa serve, dove si trova, chi la produce, quando è buona e quando è cattiva. Il nostro corpo e l aria che respiriamo, e in cui mi ci muoviamo Il vento: cos è e come si forma, quando è utile, quando è pericoloso, cosa ci racconta Che nell aria volano ( animali, mezzi di trasporto, odori, suoni, semi, etc.) L' inquinamento dell aria e il comportamento ecologico La musica nell'aria che respiriamo e sentiamo

30 Obiettivi formativi stimolare lo sviluppo integrale della personalità del bambino tenendo presente la variabilità individuale nei processi di crescita acquisire le semplici regole di comportamento, condivisione e rispetto all'interno della comunità scolastica comprendere l'importanza del confronto con realtà sconosciute per ottenere informazioni e appagare la curiosità esprimere emozioni sperimentando il controllo e il rilassamento del corpo con l'ausilio di rumori, suoni e melodie esercitare il ragionamento logico attraverso la sperimentazione e l'invito alla verbalizzazione dell'esperienza stimolare le competenze verbali e l'ampliamento del vocabolario rafforzando l'uso corretto della lingua italiana incentivare processi di concettualizzazione stimolare la capacità di ricostruire eventi complessi per prendere coscienza della realtà acquisire e consolidare la padronanza nell'utilizzo di materiali e attrezzi scolastici educare ad un adeguato comportamento ecologico

31 Attività: Conversazioni giochi sensoriali (es. giochi con cannucce e bicchieri d acqua, palloncini da gonfiare e sgonfiare, bolle di sapone, farfalle di carta velina da far volare, aerei di carta, giochi col paracadute, riconoscimento di strumenti musicali e suoni di varia natura, odori particolari ecc.) attività grafico pittoriche e di manipolazione creazione di poster collettivi ed elaborati individuali esperimenti (es: la candela accesa nel vaso di vetro, il missile palloncino ecc.) Laboratori Costruzione di Xilon l extraterrestre che ci accompagnerà nel nostro viaggio esplorativo. Costruzione di aquiloni, girandole, ventagli e cerbottane in collaborazione con i genitori. Boratori : laboratorio di intersezione con le sezioni gialla e arancione per fasce d età, che si svolgerà nei mesi di febbraio e marzo in collaborazione con il gruppo teatrale Oltre quella sedia. Materiali Phon, ventilatore, palline, palloncini, cannucce, piume, tubi di cartone, strumenti musicali, carta velina, colla, colori acrilici, tempere, forbici, cartoncini, materiale di recupero, ecc.) Uscite didattiche Oltre a brevi escursioni nel rione, e stante la fornitura di scuolabus, abbiamo ipotizzato le seguenti destinazioni: Faro della Vittoria, società nautica (da individuare) gita a Barcola e ai laghetti delle Noghere e/o alla Napoleonica eventuale visita all Immaginario scientifico spettacoli teatrali

32 SEZIONE ARANCIONE La programmazione seguirà due periodi: da settembre a dicembre e da gennaio a giugno. Il primo periodo è dedicato in modo specifico all'accoglienza dei bambini nuovi e delle loro famiglie, visto il numero (11) di nuovi inseriti e la necessità di un loro ambientamento il più possibile sereno. Puntiamo alla conoscenza reciproca degli spazi, delle regole e delle attività scolastiche, creando un ambiente stimolante, accogliente, vivace e organizzato. Saranno realizzate attività di routine giornaliere e plurisettimanali assieme ai bambini della sezione, giocando con spazi, materiali e tempi a disposizione come: Osservare i cambiamenti stagionali e le caratteristiche specifiche (colori, feste, ricorrenze). Vivere nell'ambiente scuola i compleanni, creando un contenitore che trasmetta allegria e voglia di fare e stare tutti insieme. Far conoscere i SEGNI e i SIMBOLI delle varie tradizioni, realizzando e decorando elaborati ed oggetti attinenti l'argomento o il momento della festa usando vari materiali anche di recupero. Il progetto COLORE, quello sulle STAGIONI, quello su QUANTE FESTE IN UN ANNO e quello della BIBLIOTECA (visto l'importanza e il successo riscosso negli ultimi anni) continueranno sino a giugno integrando il progetto ARIA, terzo argomento della programmazione triennale della scuola, dopo ACQUA e TERRA. L'acqua e l'aria sono due elementi naturali che per le loro caratteristiche affascinano ed interessano i bambini; la scienza è intorno a loro, è fuori dalla scuola, è in casa, è anche a scuola. Ed è a scuola, che i bambini possono trovare materiali utili per giocare, sperimentare, porsi domande, trovare risposte e riformularne altre.

33 Al ritorno a scuola i bambini riprendono i contatti con gli amici, si riappropriano dello spazio e raccontano. Dalle narrazioni e dalle rievocazioni delle esperienze vissute, possiamo progettare insieme un interessante percorso di tipo scientifico. Nei loro racconti spesso l'acqua e l'aria sono state involontariamente compagne di giochi: al mare, al lago, in piscina,, in montagna; ma se chiediamo lorose hanno giocato anche con l'aria, suscitiamo stupore ma anche perplessità, come si fa a giocare con l'aria se non la vediamo? Cerchiamo insieme materiali semplici e strumenti per giocare con l'elemento aria. L'osservazione diretta dell'ambiente, in un momento caratterizzato da una giornata particolarmente ventosa, solleciterà una conversazione sull'aria. In questa occasione sarà possibile sondare il grado di percezione e conoscenza da parte dei bambini. L'aria viene spesso associata al vento,alle nuvole,al temporale ma difficilmente i bambini parlano di aria in quanto tale. Tutto ciò è comprensibile perchè è difficile parlare e giocare con ciò che non si vede, non si tocca. Attività Le attività verranno svolte sia all'interno della scuola che al di fuori della scuola attraverso una spiegazione ed esperimenti pratici. I bambini saranno stimolati nella realizzazione di giochi particolari da fare con l'aria. Con i bambini costruiremo semplici oggetti come: La girandola; L'aeroplano di carta; Il paracadute. L'intero percorso formativo coinvolgerà tutti i bambini e verrà graficamente realizzato da un libretto individuale, che documenterà le esperienze realizzate.

34 Procediamo il nostro percorso con l'aria, usando il metodo degli scienziati: osserviamo altri fenomeni, ponendoci domande e cercando insieme le risposte, sfruttando le conoscenze già note, ma anche attraverso altre prove ed esperimenti fatti da noi accompagniamo i bambini nella formulazione e verifica delle ipotesi, riascoltiamo i suoni registrati paragonandoli ad altri sfruttando l'aria che fa vibrare le cose e dà voce agli strumenti musicali ascolteremo la magia dei suoni e ne inventeremo di nuovi. costruiremo ancora giocattoli per misurare e sfruttare la forza dell'aria. I bambini saranno stimolati nella realizzazione del progetto attraverso : racconti, ricerche, osservazioni, esperimenti, giochi, cartelloni,schede, musiche. L'elemento aria può diventare un piacevole pretesto per sperimentare, socializzare,crescere,conoscere... divertendosi. Saranno inseriti nel progetto delle uscite didattiche all'immaginario scientifico, museo della bora, e nei dintorni della scuola.

35 Progetto CON LA TESTA PER ARIA Campi di esperienza coinvolti: il corpo e il movimento immagini, suoni, colori i discorsi e le parole la conoscenza del mondo Soggetti: tutti i bambini della sezione. Motivazioni: avvicinare fin da piccoli i bambini alla natura, ai suoi ritmi, ai suoi tempi, alle sue manifestazioni. Obiettivi formativi: Stimolare la curiosità e lo spirito di ricerca. Consentire ai bambini di osservare fenomeni ed eventi. Promuovere la formulazione di ipotesi, di soluzioni, di previsioni e la loro verifica. Far riflettere i bambini sulla propria azione per poterla trasferire in un sistema di simboli. Favorire il passaggio dall'esplorazione senso-percettiva alla rappresentazione grafica dei fatti e delle situazioni.

36 SEZIONE GIALLA Progetto: non ti vedo ma ti sento eccoci arrivati ad esplorare magicamente il terzo elemento...l'aria! Conosceremo l aria che ci circonda sperimentando e giocando in molti modi. L aria è dappertutto e rappresenta l elemento nel quale ci muoviamo, che abbiamo dentro e che ci permette di vivere attraverso il respiro. Quindi è importante che i bimbi la conoscano e prendano coscienza dell importanza della qualità dell aria (abbasso l inquinamento!). Riflettiamo ancora: l aria non si vede e non si può afferrare, eppure esiste, e possiamo sentire la sua forza quando per esempio ci muoviamo controvento.con l aria si possono svolgere moltissime attività di tipo scientifico-sperimentale. Ad un primo livello si possono condurre delle esperienze per percepire l esistenza dell aria: si possono utilizzare i ventagli, gli asciugacapelli, i ventilatori, ecc. Ad un secondo livello si possono compiere delle esperienze più accurate, quali ad esempio, tutto quello che concerne la respirazione. Respirare è un movimento naturale per ogni individuo, ma è importante imparare a gestire bene il ritmo della respirazione per poter parlare in modo corretto, oltre che imparare tutta una serie di competenze che vengono consolidate proprio a quest età, vedi il soffiare sulle candeline, il soffiarsi il naso da soli, soffiare un palloncino, e così via. L aria è indispensabile anche per sentire gli odori e per ascoltare i suoni. Attraverso l aria ci possiamo spostare con aerei, mongolfiere, elicotteri e i nostri amici animali sono fortunelli perché hanno le ali per volare dove più gli piace!!!

37 alcuni obiettivi: percepire e imparare a gestire la propria respirazione; compiere semplici esercizi ludici di respirazione; sperimentare la presenza e le caratteristiche dell aria; saper distinguere quando l aria ci è amica: quando serve per respirare,diffondere i suoni, volare, quando ci trasporta e produce energia/ci è nemica quando: è inquinata, scarseggia, forma temporali caricandosi di elettricità e ci scarica lampi e tuoni. e ora giochiamo con l aria con alcuni percorsi formativi: il palloncino razzo la pioggia colorata il gioco del vento facciamo le bolle soffio sonoro imitando la bora colore e soffio percorso a soffio palla a soffio; costruiamo una girandola Costruiamo le maracas canzoni e filastrocche

38 tante, tante storie a tema, più un sacco di sorprese che vi stupiranno durante tutto l anno!!! Sono già in programma alcune uscite didattiche a cominciare da: il laboratorio di bolle all immaginario scientifico, la fattoria didattica con le nostre amiche api, laboratorio artistico al museo Rivoltella, visita al museo di storia naturale, ecc. Per organizzare questa parte del progetto, abbiamo bisogno del supporto di mezzi di trasporto quali lo scuolabus. Se così non fosse possibile a causa delle ridotte risorse economiche, queste uscite didattiche non potranno essere effettuate. Anche quest anno affiancheremo al progetto i percorsi didattici dei quaderni operativi Elecurioso, che seguono la stagionalità per i bambini medi e grandi e che sviluppano le loro competenze con le indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia, con in più attività di prescrittura, prelettura e precalcolo per i bambini grandi

39 W i genitori a scuola!!! Visto il successo, riproponiamo il laboratorio del fare con mamma e papà. Per Carnevale il laboratorio trucco e parrucco con la collaborazione e la già nota creatività delle mamme. Quest anno la sezione dei gialli si trasformerà magicamente per 6 volte in un boratorio di intersezione solo per i bambini grandi. Il divertimento è assicurato perché: coloreremo soffiando nelle cannucce; coloreremo con le bolle; -troveremo la formula magica per fare le bolle di sapone; faremo un percorso-gara soffiando sulle piume; alleneremo i polmoni per fare goal; inventeremo il gioco-esperimento schizza la pallina ; ed infine costruiremo la girandola da portare a casa.

40 SEZIONE ROSSA Tutto d un soffio! COMPOSIZIONE DELLA SEZIONE La sezione rossa è composta da 25 bambini di età diverse: 8 Piccoli, 6 Medi, 11 Grandi. I bambini nuovi in totale sono 10. INSERIMENTO DEI BAMBINI NUOVI Benvenuti al Tempo Magico! I primi giorni di scuola, tutti partecipano attivamente per garantire una buona accoglienza ai nuovi arrivati. Proporremo percorsi che conducono a un inserimento graduale nella realtà scolastica, attraverso attività di rafforzamento del senso di appartenenza, di conoscenza degli spazi e dei modi per stare bene a scuola con se stessi e con gli altri. Ogni bambino ha la propria personalità e il carattere ben definiti, e una propria modalità di avvicinarsi e di comunicare. Tenendo conto delle specificità, ci prenderemo tutto il tempo necessario per ascoltare, per parlare di noi, per conoscerci. Sarà più facile così imparare anche le regoline per stare bene assieme e favorire un buon ambientamento.

41 INTRODUZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE Il Progetto Tutto d un soffio rappresenta la parte conclusiva di un Triennio dedicato alla conoscenza degli elementi della natura. Per quest anno scolastico, il filo conduttore di tutte le attività principali sarà l ARIA. Attraverso drammatizzazioni, giochi psicomotori, piccole esperienze scientifiche, canzoni,... scopriremo in quali modi anche l aria è strettamente collegata a tutti gli altri elementi, e quanto essi siano importanti per noi e per tutti gli esseri viventi! Richiamando quotidianamente l attenzione dei bambini su questo tema, si stimolerà la loro naturale curiosità, motivando ancor di più all analisi e alla ricerca. Incoraggiandoli anche a contribuire raccontando eventuali esperienze personali, il percorso diventerà davvero interattivo. E così che, anno dopo anno, la Scuola resta sempre uno spazio privilegiato, capace di rendere straordinarie anche le piccole cose di ogni giorno. Per sensibilizzare all ecologia, aiuteremo i bambini a comprendere l importanza di amare e rispettare la natura, evitando ogni forma di inquinamento, e a riflettere sui metodi relativi alla salvaguardia dell ambiente. Le attività proposte e gli itinerari si intrecceranno reciprocamente in tutti i 5 Campi di Esperienza, e in particolare, nei seguenti: -Il corpo e il movimento -Immagini, suoni, colori -La conoscenza del mondo secondo le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell Infanzia.

42 LA GIORNATA SCOLASTICA Le attività inerenti al Progetto si svolgeranno perlopiù al mattino. Durante la giornata utilizzeremo anche la palestra o il giardino, secondo turnazioni prestabilite con le altre sezioni. Ci saranno degli spazi dedicati al gioco libero in sezione e al rilassamento dei bambini. Momenti dedicati ad attività che richiedono più concentrazione, ad esempio taglio/incollo per i più grandi o... imparare a ritagliare con la maestra per i più piccoli. Il tutto scandito dalle routines quotidiane che rassicurano i bambini, ripetendosi sempre nella stessa sequenza: colazione, igiene personale, l appello, la conversazione in cerchio Ecco a voi il nostro Progetto: TUTTO D UN SOFFIO! Siamo talmente abituati ad avere l aria intorno a noi che spesso ci dimentichiamo della sua esistenza. Se ci mettiamo a correre, però, sentiamo l aria che si muove sul nostro viso e che scorre sul nostro corpo! L aria ci circonda e occupa ogni spazio libero, anche piccolissimo. C è aria nell acqua, negli oggetti e nelle piante, c è aria nel corpo dell uomo e degli animali. E leggera e invisibile, eppure si può trovare il modo di pesarla e vederla. Consente a noi e agli animali di respirare e permette la propagazione dei suoni e degli odori. Per approfondire questi argomenti interessanti, partiremo prima dalla rilevazione delle conoscenze dei bambini e delle loro ipotesi, per poi via via proporre le attività programmate. Vogliamo scoprire questi ed altri segreti riguardanti l elemento aria!

43 Il Progetto, strutturato per tappe, ci consentirà di imparare tutte le caratteristiche e le trasformazioni di questo importante elemento, e di capire perchè Non c è vita senza aria!! OBIETTIVI Come si evince dalle Indicazioni Nazionali, la Scuola dell infanzia si pone 4 importanti finalità: -Consolidare l identità -Sviluppare l autonomia -Acquisire le competenze -Vivere le prime esperienze di cittadinanza. Gli obiettivi che ci poniamo di raggiungere con il nostro Progetto educativo-didattico sono: Conoscere l elemento aria e descriverlo nei suoi cambiamenti, osservando anche la nostra realtà locale (per es. la bora) Comprendere l importanza dell aria anche in relazione agli altri elementi della natura Riconoscere differenze, operare confronti e comparazioni Fare riflessioni, ipotesi e deduzioni Esplorare l ambiente usando diversi canali sensoriali Osservare costruzioni e riproduzioni di fenomeni Discutere e confrontare punti di vista Scoprire e percepire il proprio respiro Curare il controllo della respirazione anche in funzione del canto Sapersi rilassare e concentrare Apprendere atteggiamenti e comportamenti importanti per la salute

44 Conoscere e assumere comportamenti rispettosi nei confronti dell ambiente. STRUMENTI E METODI Per poter conoscere un elemento invisibile e impalpabile come l aria, approfitteremo di tutte le occasioni per sentirne gli effetti su di noi e sull ambiente che ci circonda. Utilizzeremo: -Libri specifici ( i 4 elementi Aria, Acqua, Terra, Fuoco) -Strumenti musicali -Canzoncine a tema -Filastrocche E lavoreremo su: -Piccoli esperimenti -Creazione di attrezzi per catturare l aria o per verificarne gli effetti. Se sarà possibile nel corso dell anno scolastico, effettueremo delle uscite didattiche. Inoltre, se saranno inerenti alla nostra Programmazione, ci avvarremo di progetti e laboratori proposti da agenzie esterne. DOCUMENTAZIONE E VERIFICA Le attività saranno documentate attraverso foto, disegni e cartelloni. Valuteremo i modi in cui i bambini risponderanno alle nostre proposte e, sistematicamente- seguendo le tappe del percorso didattico- proporremo semplici schede o interviste mirate, per verificare il livello di apprendimento. In itinere, osserveremo anche: -La capacità di raccontare un esperienza, anche lontano dalla situazione concreta; -La capacità di formulare anticipazioni in base alle esperienze pregresse. Sono previsti incontri con le famiglie e colloqui individuali.

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