Réponse de. Cristina Masini
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- Severina Benedetti
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1 Réponse de Cristina Masini Confartigianato Imprese Via di San Giovanni in Laterano, Roma EC register for interest representatives ID number: Confartigianato Imprese Direzione Relazioni Istituzionali Settore Europa Sede Italia: via di San Giovanni in Laterano, Roma Sede Bruxelles: 36-38, Rue Joseph II - B-1000 Brussels Tel. IT /454 - Tel. BE EC register for interest representatives ID number:
2 Confartiaianato Imprese Via di San Giovanni in Laterano, Roma EC register for interest representatives ID number: Consultazione UE - Libro verde riguardante una possibile estensione della protezione delle indicazioni geografiche ai prodotti non agricoli 1. Secondo Lei i diversi livelli e strumenti di protezione delle IG per i prodotti non agricoli attualmente esistenti nei vari Stati membri dell'unione comportano vantaggi o svantaggi? Motivare la risposta. Confartigianato Imprese è estremamente favorevole all'estensione della protezione delle indicazioni geografiche ai prodotti non agricoli perché questa misura andrebbe a colmare una carenza che penalizza i prodotti italiani rispetto a quelli di altri Paesi. Tra questi Paesi vi è per esempio la Francia che ha introdotto con la "Loi Consommation" n. 344 del 17 Marzo 2014 un sistema nazionale di indicazioni geografiche protette specifico per l'artigianato, dando alle sue imprese un maggior vantaggio competitivo rispetto alle altre imprese che come quelle italiane non possono avvalersene. 2. Ritiene che una protezione rafforzata e armonizzata delle IG per i prodotti non agricoli a livello dell'ue possa avere nel mercato interno gli effetti economici positivi indicati sopra? Confartigianato Imprese ritiene che una protezione rafforzata e armonizzata delle IG per i prodotti non agricoli a livello dell'ue possa avere nel mercato interno effetti economici positivi quali la garanzia di qualità ed origine e una tutela più efficace contro la contraffazione e le imitazioni. Le IG, in special modo per il mercato italiano, possono essere di valorizzazione delle produzioni a cui i mercati universalmente riconoscono un maggior valore legato alla qualità produttiva e innovativa, ancorché unita alla tradizione e alla cultura. È importante sottolineare che a differenza della normativa "Made in" la quale si limita ad indicare l'origine del prodotto, l'indicazione Geografica protetta non indica solo una provenienza ma il particolare legale che quel prodotto ha con il territorio dove viene creato, e valorizza quindi, le lavorazioni tipiche. Le produzioni artigianali pertanto, con l'istituzione delle IG avrebbero un immediato elemento competitivo dato dalla riconoscibilità del luogo di produzione del prodotto per il consumatore straniero. 3. A Suo avviso, questo tipo di protezione potrebbe avere ripercussioni negative sull'economia dell'unione? No, perché è un elemento di ulteriore valorizzazione delle produzioni tipiche delle varie regioni europee. 4. Ritiene che i consumatori possano trarre vantaggio dalla protezione armonizzata, a livello dell'ue, delle IG per i prodotti non agricoli? Confartigianato Imprese ritiene che una protezione armonizzata delle IG per i prodotti non agricoli sia a vantaggio dei consumatori i quali avranno la possibilità di avere un grado maggiore di informazioni sul prodotto che intendono acquistare ed in particolare relativamente all'origine delle produzioni immesse sul mercato UE e delle loro materie prime. Pertanto sostiene le politiche volte ad aumentare il livello di informazione sull'origine delle 2
3 merci e di consapevolezza del consumatore domestico ed internazionale su ciò che intende acquistare. 5. A Suo parere, vi potrebbero essere conseguenze negative per i consumatori? Confartigianato Imprese sostiene che non vi potrebbero essere conseguenze negative per i consumatori. Questo perché molto spesso merci provenienti da Paesi diversi da quelli dell'unione Europea si sono dimostrate dannose per la salute e pericolose per l'incolumità del fruitore, perciò si può tranquillamente affermare che l'indicazione Geografica, ancor più dell'indicazione di origine è un elemento valutativo anche della qualità e della sicurezza dei prodotti che dovrebbe essere messe a disposizione dell'acquirente. 6. Un sistema armonizzato di protezione delle IG dell'ue per i prodotti non agricoli comporta vantaggi o svantaggi per le relazioni commerciali tra l'unione e i paesi terzi? In caso di risposta affermativa, specificarli. Confartigianato Imprese afferma che un sistema armonizzato di protezione delle IG dell'ue per i prodotti non agricoli comporterebbe vantaggi per l'unione nelle relazioni con i paesi terzi. Si avrebbe maggiore capacità di negoziare sulla questione sul piano bilaterale e di ottenere da Paesi terzi una migliore protezione delle IG dell'ue per i prodotti non agricoli. 7. Ritiene che la protezione armonizzata delle IG per prodotti non agricoli a livello dell'ue possa contribuire a preservare il patrimonio culturale e artistico tradizionale che si riflette nei prodotti ammissibili all'indicazione geografica? Motivare la risposta. Confartigianato Imprese sostiene fortemente che un'armonizzata protezione delle IG per prodotti agricoli a livello dell'ue contribuirebbe a preservare il patrimonio culturale ed artistico tradizionale che si riflette nei prodotti ammissibili all'indicazione geografica. Questo perché l'artigianato e la piccola media impresa costituiscono un enorme patrimonio non solo economico ma anche culturale per l'italia così come per l'unione Europea. Le produzioni che incarnano maggiormente le tradizionali produzioni artigianali, più di ogni altra cosa sono frutto di saperi e della storia indissolubilmente legati ai territori di produzione e le loro caratteristiche produttive ed estetiche risentono fortemente delle peculiarità di quei territori. L'immediata identificazione di un prodotto con un territorio andrà inoltre ad incrementare anche il turismo. Confartigianato Imprese infatti sostiene da anni che proprio l'artigianato, con le sue radici, è in grado di essere la chiave di accesso per raccontare non solo la storia di un luogo ma anche la sua "anima", divenendo lo "spunto narrativo" attraverso il quale il turista penetra nella creatività di un territorio. E' importante perciò l'esistenza di una protezione armonizzata delle IG al fine di preservare il patrimonio storico, culturale e sociale dell'europa. 8. Questo tipo di protezione contribuirebbe a costruire il capitale sociale nelle zone di produzione? Si perché perpetuerebbe quelle che sono le lavorazioni tipiche e contribuirebbe a valorizzare la cultura e la storia di quel luogo e a mantenere e a creare posti di lavoro. 3
4 9. Ritiene che una protezione armonizzata delle IG per i prodotti non agricoli a livello dell'ue possa aiutare i produttori a difendersi dalle imitazioni e dagli abusi? Motivare la risposta. Confartigianato Imprese ritiene che una protezione armonizzata delle IG per i prodotti non agricoli a livello dell'ue possa proteggere i prodotti tipici dalla contraffazione e dalla concorrenza sleale garantendone la tracciabilità, la qualità, la sicurezza, e le caratteristiche di produzioni protette da IG, in quanto i disciplinari prevedono regole molto ferree e un elencazione delle imprese che vi aderiscono. 10. In che modo produttori concorrenti potrebbero proteggersi da un'estensione eccessiva delle IG? Le IG sono volontarie e perciò chiunque può aderirvi (avendone i requisiti), quindi il numero delle IG è limitato, in quanto per loro definizione, basato su lavorazioni storiche. Inoltre le IG sono garanzie di produzioni tipiche e quindi in alcun modo sono strumenti di concorrenza sleale. 11. Che cosa pensa delle attuali alternative alla protezione armonizzata delle IG per prodotti non agricoli? Le procedure per la tutela di eventuali marchi legati alle produzioni tipiche del territorio non è garanzia per i produttori e né per consumatori, in quanto non esaltano la tradizione di quei territori (caratteristica tipica delle IG) 12. Un nuovo sistema introdotto a livello dell'ue dovrebbe proteggere le indicazioni geografiche contenenti denominazioni non geografiche associate in maniera inequivocabile a una precisa località? Confartigianato Imprese sostiene che per quanto concerne le denominazioni da usare per il prodotto, è favorevole sia all'uso di una denominazione geografica che al solo nome del prodotto, qualora questo sia inequivocabilmente associato al luogo di origine, come già avviene per i prodotti agricoli. 13. In tal caso, in che modo tale sistema potrebbe garantire che una siffatta protezione non comprometta i diritti di altri produttori? Le IG legate ad un territorio, anche assumendone il nome, non impedisce ad altri di dire che le proprie produzioni avvengano nel medesimo territorio. 14. Una tutela di questo tipo dovrebbe essere estesa a simboli quali i contorni di una zona geografica? Se sì, a quali condizioni? 15. Ritiene necessario aggiungere ulteriori deroghe alla protezione delle IG oltre a quelle già previste nell'accordo TRIPS? Motivare la risposta. 16. Ritiene necessario differenziare i vari regimi di tutela in base alle categorie di prodotti non agricoli interessati (approccio settoriale)? Se sì, per quali motivi? Confartigianato Imprese ritiene che l'ambito di applicazione della protezione delle IG non agricole dovrebbe, a nostro parere, seguire un approccio settoriale, che fissi regole specifiche per le diverse categorie di prodotti. Perché ciascuna produzione ha le sue tipicità che devono essere indicate e salvaguardate. 17. Ritiene che alcuni prodotti debbano essere esclusi dalla protezione delle IG a livello dell'ue? Se sì, specificare. No 4
5 18. Quanto dovrebbe essere forte il legame tra i prodotti non agricoli e il loro luogo di origine, affinché tali prodotti possano beneficiare della protezione di un'indicazione geografica nell'ambito di un nuovo sistema? Come è noto, per quanto riguarda i prodotti agricoli e alimentari, il legame tra i prodotti e il loro luogo di origine, affinché tali prodotti possano beneficiare della protezione di un'indicazione geografica, può essere più o meno forte e si concretizza attraverso due tipi di IG: le "indicazioni geografiche protette" (IGP) e le "denominazioni di origine protette" (DOP). Per le IGP, solo una delle fasi di produzione, trasformazione o elaborazione deve essere effettuata nella regione indicata, mentre le materie prime possono provenire da un'altra zona. Invece, per la DOP, l'intero processo di produzione deve svolgersi nella zona geografica indicata e anche tutte le materie prime devono provenire dalla stessa zona. È evidente che nel caso dei prodotti non agricoli avremo delle fattispecie simili alla DOP solo per prodotti realizzati esclusivamente con le materie prime originarie di certi determinati territori ( ad esempio il marmo di Carrara o l'alabastro di Volterra), mentre per la gran parte delle produzioni, e le lavorazioni che danno origine al prodotto siano tipiche quando non uniche di un preciso territorio, le materie prime utilizzate potrebbero in toto o in parte non provenire dal medesimo territorio ( ad esempio i cammei di Torre del Greco o la carta lavorata a mano di Amalfi) 19. Un nuovo sistema dovrebbe contemplare due tipi di legame (uno dei quali più forte) tra i prodotti non agricoli e la loro zona di origine? Come espresso nella risposta alla domanda n. 18, per alcune produzioni è necessario che il legame sia forte, mentre per altre non occorre che tutte le fasi di lavorazione avvengano su quel territorio. 20. Dovrebbero esservi differenze in funzione dei diversi tipi di prodotti? Motivare la risposta. 21. Avrebbe senso introdurre un parametro qualitativo per i prodotti non agricoli? 22. Come potrebbe essere definito un parametro di questo tipo? 23. Conviene sulla necessità di verificare che le caratteristiche specifiche, la qualità e l'origine di una IG siano mantenute per tutta la durata della protezione? Motivare la risposta. Si, altrimenti non avrebbe senso l'ig stessa. 24. A Suo parere, come dovrebbero essere definite le caratteristiche specifiche del prodotto al fine di garantire che la qualità e l'origine geografica siano conformi agli standard richiesti senza per questo limitare l'innovazione? Confartigianato Imprese ritiene che, salva restando la garanzia della qualità del prodotto, vi debbano restare dei margini per garantire nell'innovazione, un ulteriore miglioramento sia del processo produttivo, sia del prodotto. Il disciplinare dovrà consentire quindi possibili modifiche migliorative della produzione. 25. La qualità, la reputazione e altre caratteristiche dovrebbero essere requisiti obbligatori per ottenere la protezione di una IG per un prodotto non agricolo? Se non tutti questi elementi sono necessari, quali, a Suo parere, dovrebbero essere obbligatori? Motivare la risposta. Tipicità della lavorazione, materie prime. 26. Che cosa dovrebbe comprendere il disciplinare di produzione? Dovrebbero essere fissati requisiti minimi (ad esempio per quanto riguarda la frequenza, il metodo di selezione dei prodotti 5
6 e i soggetti coinvolti nelle diverse fasi di produzione e distribuzione)? Per quanto concerne il disciplinare di produzione volto a descrivere le specifiche caratteristiche essenziali del prodotto e il suo processo produttivo, ai fini dell'ottenimento della IG, Confartigianato Imprese ritiene che, salva restando la garanzia della qualità del prodotto, vi debbano restare dei margini per garantire nell'innovazione, un ulteriore miglioramento sia del processo produttivo, sia del prodotto. Il disciplinare dovrà consentire quindi possibili modifiche migliorative della produzione. 27. Armonizzare le legislazioni nazionali sarebbe sufficiente a tutelare in maniera efficace le IG per i prodotti non agricoli in tutto il mercato interno oppure ritiene necessario un unico sistema di tutela a livello dell'ue? Confartigianato Imprese ritiene necessaria l'istituzione di un sistema unico a livello europeo per evitare l'eccessivo allungamento dei tempi richiesto dall'armonizzazione delle legislazioni nazionali. Considerato che l'adozione di IG è comunque su base volontaria, è da ritenersi utile per le imprese l'immediata introduzione delle IG. Ciò non penalizzerebbe quelle imprese che ancora non sono pronte o che non intendono valorizzare le proprie produzioni attraverso le IG ma darebbero l'immediata possibilità di ricorrere a questo importantissimo strumento alle imprese che potrebbero avvalersene da subito. In base a queste considerazioni Confartigianato Imprese auspica l'istituzione di un sistema unico a livello europeo, per evitare l'eccessivo allungamento dei tempi richiesti dall'armonizzazione. 28. Se è favorevole a un sistema europeo unico, i sistemi di tutela nazionali (ad esempio le leggi nazionali sui generis attualmente vigenti) dovrebbero continuare a coesistere? Motivare la risposta. Se non sono in contrasto con le IG si, perché sono di regola anche per quanti non aderiscono alle IG stesse. 29. Se fosse messo a punto un nuovo sistema, secondo Lei dovrebbe essere introdotta una procedura di registrazione per tutelare le IG di prodotti non agricoli? Ovviamente tutto ciò che non prevede registrazioni non ha costi, ma essendo le IG volontarie, è un costo che l'azienda assume solo se lo vuole. 30. Ritiene che i potenziali costi di un sistema di registrazione delle IG superino i costi di un sistema privo di registrazione? 31. A Suo parere la procedura di registrazione dovrebbe comprendere un elemento nazionale, ad esempio per quanto riguarda la verifica del rispetto del disciplinare, della zona geografica indicata, della qualità, della reputazione ecc.? 32. Se fosse creato un nuovo sistema, i produttori e le loro associazioni dovrebbero essere gli unici soggetti autorizzati a presentare domanda di registrazione delle IG per prodotti non agricoli oppure dovrebbero essere autorizzati anche altri soggetti? Se sì, quali? Si, Consorzi 33. I singoli produttori dovrebbero essere autorizzati a chiedere la registrazione? 34. Se dovesse essere creato un nuovo sistema, riterrebbe necessario includere una procedura di opposizione che sia aperta allo stesso tipo di soggetti interessati contemplato dalla normativa riguardante le IG per i prodotti agricoli? Si 6
7 35. La protezione delle IG per prodotti non agricoli a livello dell'ue mediante registrazione dovrebbe esigere il versamento di una tassa? Si 36. A quanto dovrebbe ammontare la tassa di registrazione per poter essere considerata equa? 37. Quale portata dovrebbe avere la protezione delle IG per prodotti non agricoli nell'ue? Alto 38. La protezione delle IG per i prodotti non agricoli dovrebbe corrispondere alle garanzie di cui già beneficiano le IG di prodotti agricoli a livello dell'ue? Se sì, in che misura? 39. Per controllare e fare rispettare i diritti relativi alle IG di prodotti non agricoli preferirebbe un sistema esclusivamente privato, pubblico o di tipo misto pubblico- privato? Motivare la risposta, tenendo conto, ove possibile, dell'efficacia e dei costi di un'azione volta a far valere tali diritti Secondo Lei la protezione delle IG per i prodotti non agricoli dovrebbe avere durata illimitata oppure durata limitata con possibilità di rinnovo? Se è a favore di una protezione limitata nel tempo, che durata dovrebbe avere? Durata illimitata 41. Conviene che dovrebbe essere possibile cancellare una IG dopo la registrazione? Si 42. Chi dovrebbe essere autorizzato a chiedere la cancellazione dell'ig? Chi ne ha chiesto la registrazione. 43. Se dovesse essere istituito un nuovo sistema, riterrebbe necessario introdurre una procedura di cancellazione, con le medesime condizioni previste per le IG dei prodotti agricoli? Si 44. Ritiene che le IG e i marchi debbano essere assoggettati squisitamente al principio del "primo nel tempo, primo in diritto" (che sancisce la prevalenza del titolo anteriore)? Si 45. In determinate circostanze le IG dovrebbero prevalere sui marchi? Motivare la risposta. No, perché prevale il principio "primo nel tempo, primo in diritto" 7
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