Città a misura di bici

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1 marzo 2009 Opportunità anticrisi per aziende e famiglie Il grande evento del centenario di Romagna Est La Rubiconia Accademia dei Filopatridi Città a misura di bici

2 Sommario EDITORIALI Cinque Bcc davanti alle sfide del presente 3 Un centenario lungo sei anni, fra passato e futuro 3 COPERTINA Una rete di facilitazioni al credito 4 INTERVISTA Quilici, l Indiana Jones delle civiltà 6 INTERVISTA Sulle orme di don Oreste 7 ATTUALITà La nuova frontiera delle città? Amiche della bicicletta 8 CULTURA La Rubiconia Accademia dei Filopatridi 10 PRIMO PIANO La crisi economica, opportunità di sviluppo 11 CENTENARIO L ultimo convegno del centenario apre al futuro 12 CENTENARIO La Banca differente ha una storia multimediale 13 BANCA E IMPRESA Agevolazioni alle imprese artigiane che innovano 14 BANCA E TERRITORIO Primo Trofeo Romagna Est Social Volley 15 Asp del Rubicone spegne una candelina 16 COOPERAZIONE La casa non è un sogno se i costi sono calmierati 17 EVENTI Tutti in strada, passa la Mille Miglia 18 NEWS Parcheggio via Pisani, Nuova BCC Cash, Carnevale di Venezia 19 ROMAGNA EST BREVI Vivere per gli altri, Festa in Romagna, Medaglie d oro ai Soci 20 IL BUONPAESE Si chiama Trattoria dell autista, si mangia da re 22 AGENDA Eventi e non solo 23 La finestra Informazioni della Banca di Credito Cooperativo Romagna Est Sede legale: Corso Perticari 25/27, Savignano sul Rubicone (FC) Sede amministrativa: P.zza Matteotti 8/9, Bellaria Igea Marina (RN) Registrazione Tribunale di Rimini n 12/2006 Numero 14: marzo 2009 Elaborazione: Kaleidon Direttore Responsabile Roberto Zalambani Direzione e redazione P.zza Matteotti 8/ Bellaria Igea Marina (RN) Coordinamento redazionale Angela Tassinari Stampa CISCRA Villanova del Ghebbo (RO) Progetto e impaginazione Kaleidon Rimini Stampato su carta Cyclus riciclata al 100%. Questo prodotto viene fabbricato secondo le più rigide normative di rispetto dell ambiente

3 EDITORIALI Cinque Bcc davanti alle sfide del presente Il convegno che il 31 gennaio all Hotel Le Meridien di Rimini (l articolo è a pag. 11) ha visto Romagna Est quale protagonista insieme ad altre quattro Bcc, Confcooperative di Rimini e la Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II presieduta da mons. Negri, ha un carattere di novità per il nostro territorio, sicuramente eccezionale. Le cinque Bcc (Ente Cassa di Faetano, Banca Malatestiana, Banca di Rimini, Romagna Est, Bcc Valmarecchia) hanno intrapreso in maniera convinta questo percorso, per la consapevolezza della situazione eccezionale che stiamo vivendo. Ad una situazione di questo genere occorre rispondere generando nuove abitudini e costumi, compresa la capacità di mettere insieme energie, risorse, idee. La situazione che stiamo vivendo, infatti, obbliga tutti a riflettere sulle fondamenta del processo economico, come si è inteso fare appunto al convegno. Ma c è di più. L esperienza del Credito cooperativo ha, per sua natura stessa, conservato quel rapporto tra finanza e lavoro, che invece altrove si è spezzato. Il Credito cooperativo oggi è guardato come un esempio davvero differente di fare banca. Ecco allora il senso del convegno. Che le cinque Bcc si siano ritrovate in un lavoro comune, attorno ad un vescovo e dentro l alveo della Cooperazione di ispirazione cristiana, esprime la consapevolezza della necessità di capire meglio questo essere differente, certi che in questo si nasconda una ricchezza inestimabile, quanto mai necessaria oggi per tutti. Corrado Monti Presidente di Romagna Est Un centenario lungo sei anni, fra passato e futuro Non possiamo pensare alla celebrazione di quest anno del centenario di Romagna Est, l ultima e conclusiva, senza far riferimento alla grave crisi che riguarda l economia internazionale. Se operiamo questo confronto, troviamo grossi elementi di insegnamento e di conforto nello sforzo che abbiamo profuso in questi sei anni, scanditi dalla storia delle nostre banche. Il lavoro di ricerca messo in atto da Romagna Est sulle proprie radici ha chiarito in maniera nitida il punto di forza del Credito cooperativo e, all interno di questo, delle banche di Savignano e Bellaria-Bordonchio, oggi unite in Romagna Est. È nella coesione con il proprio territorio, intriso di valori e di speranze, che una banca può svolgere un ruolo di sviluppo rilevante. Così i cd e le videocassette prodotti saranno raccolti in un unico dvd, comprensivo anche dei convegni del centenario, allo scopo di dotare ogni socio di uno strumento prezioso per apprezzare l identità differente della sua banca. Allo stesso tempo, essere radicati nella propria storia, permette di guardare al futuro. E questo è quanto faremo nell ultimo convegno, l 8 marzo di quest anno, titolato per l appunto Il Futuro. Segnare i passi dell immediato futuro diventa oggi fondamentale, proprio per l eccezionalità dei tempi che stiamo vivendo. Lo faremo forti del nostro passato ed aiutati come sempre da ospiti assai autorevoli. Una nuova occasione per approfondire la propria consapevolezza e per rilanciarsi, con rinnovata speranza, nelle nuove sfide che il domani ci porge. Pierino Buda Vice Presidente di Romagna Est Platea attenta al convegno del Centenario

4 COPERTINA Le misure anticrisi di Romagna Est illustrate dal direttore Paolo Garattoni. Una rete di facilitazioni al credito Paolo Garattoni, direttore di Romagna Est. Lo abbiamo sentito a più riprese. La crisi attuale è strutturale e non solo congiunturale e per essere superata necessita la messa in moto di nuovi dinamismi. E, cioè, una sfida in cui la responsabilità di ognuno è chiamata a determinarsi fin da subito. Diventa allora interessante interrogarsi su quanto sta accadendo sul nostro territorio. Qualcosa si sta muovendo o siamo fermi? La risposta è in questo caso incoraggiante, giacché possiamo constatare che vi sono alcune iniziative decisamente interessanti. Romagna Est è coprotagonista di queste iniziative, come ci spiega il direttore Paolo Garattoni. Qualcosa si muove? Di fronte ad una crisi di questa entità l unico vero errore è lasciarsi intimidire e stare fermi, in posizione di difesa. Per questo occorre individuare, al contrario, tutte le forme possibili per potersi attrezzare ad affrontare una crisi che, per quanto grave, è destinata a passare, come ci hanno autorevolmente indicato sia il prof. Zamagni che il prof. Campiglio al convegno organizzato sabato 31 gennaio dalla nostra banca insieme ad altre quattro Bcc del territorio, alla Fondazione Giovanni Paolo II e a Confcooperative. Romagna Est ritiene che in questo momento occorre fare sistema ed unire le forze In questo senso già qualcosa si muove. Romagna Est ritiene che in questo momento occorre fare sistema ed unire le forze ed a tal proposito ha aderito alle interessanti iniziative della Regione e della provincia di Forlì-Cesena, già tradotte in proposte e bandi. Di che si tratta? Sono interventi in più settori. Alcuni vedono come soggetto la Regione e si rivolgono in particolare ad artigiani ed imprese. Altre riguardano la Provincia di Forlì-Cesena e si allargano anche alle famiglie, altre invece i singoli territori e riguardano le sole famiglie. Proviamo a descrivere queste opportunità. Da quale partiamo? Possiamo partire dall accordo intercorso tra la Regione Emilia Romagna, Unioncamere Emilia Romagna, i consorzi fidi di livello regionale Fidindustria Emilia Romagna, Coop.ER Fidi Emilia Romagna, Unifidi Emilia Romagna e le banche operanti nella regione, tra cui Romagna Est. Le banche che aderiscono metteranno a disposizione un plafond che sarà utilizzato per soddisfare esigenze di liquidità straordinaria delle aziende, per favorire lo smobilizzo del capitale circolante delle imprese, in particolare dei crediti, per anticipare il pagamento della cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria. I finanziamenti avranno una durata massima di 12 mesi ed i Confidi garantiranno il finanziamento con una fidejussione non inferiore al 30% della quota finanziata. I finanziamenti avranno una durata massima di 12 mesi con una fidejussione non inferiore al 30% della quota finanziata. La scadenza dell accordo è attualmente fissata al 31 dicembre 2009; le imprese, per usufruire delle opportunità, potranno rivolgersi a Coop.ER Fidi o Unifidi o Fidindustria. Inoltre la Regione ha aperto un bando, valido dal 2 gennaio al 30 giugno - che si ripeterà ogni anno nello stesso periodo -, per sostenere quegli artigiani che abbiano in progetto investimenti innovativi destinati all acquisto, ampliamento o ristrutturazione di immobili, oppure destinati all acquisto di macchinari o autovetture nuove di fabbrica, acquisizione di commesse o appalti comunitari o nazionali, o, infine, la costruzione o acquisizione di stampi. In questo caso gli investimenti dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla data di presentazione della domanda e dovranno avere un valore minimo di 20 mila euro e massimo di un milione. Per quest anno è prevista una retroattività di due mesi. Le condizioni economiche dei finanziamenti su cui la Regione concede un contributo in conto interessi, sono decisamente interessanti e il modello di domanda può essere scaricato dal sito Internet della Regione Emilia Romagna, mentre Romagna Est offre consulenza e assistenza nella presentazione delle domande. Oltre alla regione altre realtà si sono mosse? Sì. La Provincia di Forlì-Cesena ha messo in campo un patto contro la 4

5 copertina crisi che prevede interventi a sostegno di famiglie e imprese. Ce ne parli... Si tratta di un accordo, valido fino alla fine dell anno, tra alcune banche, tra cui Romagna Est, e i principali attori del territorio, quali Confidi, istituzioni ed organizzazioni imprenditoriali e sindacali. L accordo anche in questo caso ha più ambiti di azione. Qual è l impegno assunto dalle banche? Le banche si impegneranno a rendere disponibili, a favore dei lavoratori collocati in cassa integrazione, forme di anticipazione delle somme dovute a titolo di integrazione guadagni ed anche a concedere dilazioni nei piani di rimborso dei mutui accesi per l acquisto della prima casa per le famiglie in difficoltà determinate da riduzioni nell orario di lavoro, da cassa integrazione guadagni, da mobilità e altro. Le banche si impegneranno a rendere disponibili, a favore dei lavoratori in cassa integrazione, forme di anticipazione delle somme dovute Mentre a favore delle imprese si impegnano a mettere a disposizione risorse aggiuntive per soddisfare esigenze di liquidità a medio e lungo termine, necessità legate alla gestione del capitale circolante, a garantire liquidità aziendale, sia ordinaria che straordinaria, ed a sostenere investimenti legati allo sviluppo. Vengono anche concesse dilazioni nei piani di rimborso dei mutui accesi per l acquisto della prima casa. E gli altri protagonisti? I Confidi provinciali si impegneranno a fornire garanzie fidejussorie pari ad un importo minimo del 30% dei finanziamenti, mentre gli Enti locali e le Pubbliche Amministrazioni a destinare risorse per il sostegno alle famiglie attraverso la costituzione di un apposito fondo, nonché a velocizzare e semplificare gli adempimenti relativi alla concessione di autorizzazione in genere, con particolare attenzione delle materie urbanistiche ed edilizie. Come fare dunque per usufruire di queste iniziative e saperne di più? I nostri sportelli possono fornire la consulenza necessaria e poi valutare le soluzioni migliori. Ma vorrei sottolineare una di queste particolarmente interessante. Ci dica... E un accordo tra la nostra Federazione di Bologna e i sindacati regionali di Cgil, Cisl e Uil. Si tratta della possibilità di vedersi anticipata la Cassa integrazione guadagni straordinaria, senza il pagamento di interessi. Infatti l Inps per erogare questi fondi generalmente impiega tre o quattro mesi, durante i quali il lavoratore si troverebbe senza alcun introito. Il nostro finanziamento va a sanare questa situazione fornendo al lavoratore un finanziamento di 700 euro al mese per cinque mesi a tasso zero e senza spese. Alla fine dei cinque mesi il lavoratore, avendo a questo punto ricevuto la somma totale dovuta dall Inps, rifonderà la banca dei euro totali che ha ricevuto in finanziamento. E un iniziativa che può tamponare situazioni imbarazzanti tali da mettere in gravi difficoltà i lavoratori. In sostanza dunque qual è la valutazione di queste iniziative? E un inizio promettente. In questo modo abbiamo attuato una concreta facilitazione al credito che potrà dare risultati importanti all interno del tessuto produttivo locale e sarà elemento di supporto alle famiglie per i loro bisogni essenziali. 5

6 intervista Il famoso documentarista ci spiega cosa lo spinge a raccontare la vita del nostro pianeta Quilici, l Indiana Jones delle civiltà Il nome di Folco Quilici è indissolubilmente legato, nella mente di ognuno di noi, ad affascinanti immagini, paesaggi da sogno, culture e civiltà lontane. Nel settembre 2008 a Folco Quilici è stato consegnato dal ministro della cultura Sandro Bondi il premio La navicella d Oro. Sarà tra i protagonisti del convegno di marzo di Romagna Est. Lo abbiamo raggiunto anticipatamente, così da entrare un poco più a fondo nella sua personalità e nella sua produzione culturale. Folco Quilici, il suo ultimo libro Libeccio. Che cosa lo ha spinto a viaggiare e a filmare, fotografare e scrivere di una così ampia parte del nostro pianeta? È il piacere di raccontare l avventura umana. Il desiderio è quello di poter soddisfare questo piacere in tutti. Ricordo da piccolo, nella mia infanzia a Ferrara, quando per un anemia ero divenuto debolissimo e non riuscivo neppure a leggere. Così occorreva che i libri mi fossero letti da altri. Sentire quei racconti era per me un piacere immenso. Lei è entrato in contatto con culture anche assai differenti dalla nostra. Che insegnamento ne ha ricavato? Credo che l umanità presenti una varietà di culture inestimabile, varietà che peraltro oggi è seriamente in pericolo. Di queste varietà ho potuto vedere numerosi esempi, purtroppo nella loro fase finale. Penso alla Polinesia che sta scomparendo. Occorre però fare attenzione a non cadere in giudizi generici. L unificazione culturale a cui stiamo assistendo è un impoverimento, ma ciò non significa che il mutamento sia solo negativo. Le culture arcaiche sono sicuramente la testimonianza di una semplicità e armonia nel rapporto tra uomini e natura, affascinanti. Ma sono anche connotate da sofferenze, dolori e medie di vita basse. Pertanto occorre non cadere in discorsi generici e fuorvianti. Alcune di esse erano terribilmente violente. Le civiltà del Sud America, per fare un esempio, che gli Spagnoli hanno distrutto, con arroganza e violenza, a loro volta erano colpevoli di violenze inenarrabili. Quindi che giudizio darne? Non esistono civiltà prive di contraddizioni e bene abbiamo fatto noi a tentare di migliorare la nostra. Credo proprio che in Europa si siano fatti passi in avanti importanti e oggi, tutto sommato, viviamo meglio di un secolo fa. Ciò non toglie che si possano cercare in altre civiltà elementi di eccezionale interesse e bellezza. Lei ha visitato anche ambienti naturali di notevole fascino. Che ne pensa dell attuale sensibilità ambientalista? È vero che stiamo deturpando l ambiente e che l amore per la natura ci impone di reagire. Tuttavia certe opinioni che sento, diffuse come fossero certezze scientifiche, non corrispondono al vero. La verità è che l uomo non è arbitro di tanti fenomeni, come invece si vuol far credere. Ad esempio i mutamenti climatici sono sempre esistiti e dipendono dal sole. Si dimentica oggi che la Groenlandia era una terra di prati, da cui il nome (Greenland), mentre oggi è coperta di ghiacci, e che il Sahara non sempre è stato un deserto. Mi pare che certi catastrofismi siano alla stregua di mode passeggere. Io amo la natura più che i naturalisti. Se vogliamo capire qualcosa di più della natura, dobbiamo interrogare i paleontologi e gli storici, che sanno darci prospettive più ampie e fondate. Lei ama raccontare l avventura umana. Un avventura umana di grande intensità è quanto raccolto nel suo ultimo libro, Libeccio. È una storia di libertà. Tre ragazzi lasciano le imposizioni delle proprie famiglie e della società di fine Ottocento, partendo per l America alla ricerca di una nuova vita. I ragazzi, come simbolo di un cambiamento radicale di vita, mutano i loro nomi, chiamandosi come il vento: Libeccio, Grecale e Maestrale. Le vicende e le avventure che si susseguono sono la trascrizione di questa ansia di felicità, che li porta alle soglie di un mistero profondo. Il romanzo è ispirato ad una storia vera, accaduta nella mia famiglia. Un ragazzo di metà Ottocento che partì per l America e di cui non si seppe più nulla finché non ritornò inaspettatamente. Anche Libeccio nel libro torna, ma porta con sè il suo mistero, un mistero avvincente che si snoda durante l intero testo. E si svela clamorosamente nel finale. 6

7 intervista Poco più di un anno senza il fondatore della Papa Giovanni XXIII. Il racconto di chi ne ha ereditato la guida, Giovanni Paolo Ramonda. Sulle orme di don Oreste Don Oreste Benzi è scomparso poco più di un anno fa. Era il 2 di novembre del 2007 quando si spegneva il sacerdote che con la sua testimonianza e il suo zelo ha costruito una realtà dai numeri impressionanti, ma che ancor più impressionante è per la bellezza delle forme di accoglienza che ha saputo mettere in atto nei confronti degli ultimi. Abbiamo interpellato Giovanni Paolo Ramonda, l uomo che è stato incaricato di portare sulle spalle l eredità di don Oreste, guidando la Comunità Papa Giovanni XXIII, quale presidente, in questa nuova fase della sua vita. Ramonda, come è la vita della Comunità senza la presenza di don Oreste? Cosa è cambiato? Don Oreste continua ad essere presente. È presente nella fede, ma è anche presente nella comunità e nelle infinite forme di vita che ha generato. Ora si va avanti con ancora più impegno e responsabilità, certi che lui ci accompagna sempre. Come ha incontrato don Oreste e cosa lo ha colpito? Era il 1980 e venni a Rimini per fare il servizio civile presso la sua comunità. Di don Oreste mi colpirono la trasparenza e l accoglienza. Era una persona vera. Don Oreste non proponeva una teoria ma il mettere in gioco completamente la propria vita. Una proposta così mi ha affascinato. La sua proposta, poi, era la condivisione di tutta la propria vita con i poveri. Non proponeva una teoria, ma il mettere in gioco completamente la propria vita. Una proposta così mi ha affascinato. Per me don Oreste è stato un fatto educativo, un evento capace di muovere la storia delle persone. Quali sono le nuove sfide per la Papa Giovanni XIII, oggi? Sicuramente la prima grande sfida è continuare l opera di don Oreste nel medesimo modo con cui lui lo faceva. Si tratta di fare bene il bene. In concreto oggi significa seguire le oltre cinquecento realtà di accoglienza che abbiamo in essere, realtà che ospitano circa 30mila persone. In secondo luogo vi sono moltissime chiamate per aprire nuove realtà. Oltre cinquecento le realtà di accoglienza che abbiamo in essere, realtà che ospitano circa 30mila persone. Sono parrocchie, vescovi, ma anche comuni. Anche all estero siamo conosciuti. Siamo presenti in Argentina, Stati Uniti, Congo, Ciad e poi a Fatima e a Lourdes. Questa richiesta continua implica una responsabilità e un attenzione particolare. Infine occorre non smettere di testimoniare l amore per la vita e denunciare i tentativi di non riconoscerla. La vita è dotata di valore pieno dal concepimento allo stadio terminale. Nelle nostre realtà molte situazioni terminali difficili sono seguite con amore e si fa di tutto per accogliere madri in difficoltà. È questo un aspetto decisivo per noi, perché fa parte in maniera assai rilevante della condivisione. A proposito della difesa della vita viene in mente la triste vicenda di Eluana Englaro. Senza dubbio. Sulla vicenda Welby, per certi aspetti analoga, don Oreste è intervenuto con chiarezza. Il caso di Eluana è stato ancora più terribile. Noi non possiamo che testimoniare che la vita ha un valore che supera il potere dell uomo. Si avverte un clima di grande cordialità e accoglienza da parte del nuovo vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, nei vostri confronti. La nostra comunità mantiene rapporti cordiali con l intera comunità ecclesiale, nell ascolto del magistero del vescovo ovunque noi siamo. Tanto più a Rimini, dove siamo nati e dove c è il cuore della nostra comunità. Siamo grati al vescovo Francesco per l incoraggiamento così esplicito e così caldo. Qual è il messaggio che lancia la comunità Papa Giovanni all uomo di oggi? È il messaggio di una fede viva, che cresce nella condivisione della vita con chi ha bisogno. In tal senso invitiamo soprattutto i giovani a fare esperienza nella nostra comunità, per vedere di che si tratta. È possibile anche attraverso il servizio civile in Italia oppure all estero. Abbiamo accordi con il ministero degli Interni che permettono esperienze assai interessanti in paesi esteri dove noi siamo presenti. Ogni altra forma di contributo è ben accolta, perché continui lo slancio di don Oreste verso chi ha bisogno, per vedere come lui, negli ultimi, il volto di Cristo. Giovanni Paolo ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII. 7

8 attualità Pedalare fa bene e rende migliori i centri urbani. Ma ci sono precise regole da seguire. La nuova frontiera delle città? Amiche della bicicletta Gran parte delle piste ciclabili realizzate nel nostro Paese sono al di fuori delle norme, sia perchè costruite prima del decreto ministeriale (n 557 del 99) che indica le misure e le caratteristiche che devono avere, sia perchè realizzate in deroga. Chi parla è Michele Mutterle della Fiab, l attivissima Federazione italiana amici della bicicletta. Strano ma vero. I percorsi dedicati a chi sceglie le due ruote per spostarsi sono pochi e quelli che ci sono risultano spesso inadeguati. In Italia non mancano le città modello amiche della bicicletta : da Ferrara a Bolzano, a Lodi (che è diventata una delle città più ciclabili), solo per citarne alcune, ed esperienze significative sono state fatte a Padova e Reggio Emilia. Stiamo raccogliendo i dati che, fra non molto, ci permetteranno di tracciare una classifica dei capoluoghi di provincia più rispondenti ai criteri di una fruibilità cittadina attraverso la bicicletta, spiega Mutterle. Ma i casi più significativi sono nati, e con largo anticipo, all estero: il comune di Sandnes, in Norvegia, ha previsto un premio in busta paga per invogliare all uso della bicicletta: 0,40 euro al chilometro, e un dipendente ciclista che abita a 3 chilometri dal posto di lavoro a fine mese si ritrova 50 euro in più in busta paga. I Paesi stranieri che registrano le maggiori quote di spostamenti su bicicletta sono l Olanda, la Danimarca e la Germania. Il motivo è semplice: Oltre ad esserci una cultura più radicata, sono quelli che hanno la maggiore rete che favorisce gli spostamenti in bicicletta con i più elevati livelli di sicurezza, spiegano alla Fiab. Sì, perché la pista ciclabile, per invogliare ed essere funzionale, deve permettere al ciclista di raggiungere la destinazione desiderata si legge nelle linee guida approvate dal consiglio nazionale della Federazione nel 2006 mentre si rivela inadeguata se conduce ad una destinazione non voluta, magari pensata per il tempo libero ma non idonea ad un diverso utilizzo della bicicletta. Ancora: la pista deve essere continua, perché se s interrompe frequentemente (ad esempio per attraversamenti carrai) o se addirittura sparisce, abbandonando il ciclista in un incrocio trafficato, è più pericolosa della sua totale assenza, perché crea una falsa sensazione di sicurezza. La pista deve essere continua, perché se s interrompe frequentemente o se addirittura sparisce, diventa pericolosa. Dove poi la manutenzione della pista ciclabile non sia buona, o segnalata in modo inadeguato, si ha un ulteriore peggioramento della situazione. E pensare che gli spostamenti in bicicletta farebbero migliorare la salute dei cittadini e la qualità della vita delle nostre città. Il comandamento numero uno che Fiab non si stanca di ripetere, è che i ciclisti non sono degli utenti qualsiasi del territorio e la loro assenza o presenza è un vero e proprio indicatore dello stato di salute dell intero sistema viario e della società in generale. Sono una spia che s accende, un indicatore di qualità ambientale e sociale. E anche per questo non vanno ghettizzati. La bicicletta non deve essere pensata solo per il tempo libero ma come mezzo di trasporto per raggiungere l ufficio, il supermercato, la scuola. C è una filosofia da mettere in pratica per cambiare registro nelle politiche della mobilità: la bicicletta non deve essere pensata solo per il tempo libero ma come mezzo di trasporto per raggiungere l ufficio, il supermercato, la scuola. E per individuare una città ben organizzata il criterio potrebbe essere questo: È quella città in cui sia possibile scegliere di volta in volta se muoversi a piedi, in bicicletta, in autobus o in auto a seconda degli spostamenti che si devono fare. Poter scegliere significa che tutte queste modalità devono essere sufficientemente confortevoli, sicure e convenienti, privilegiando quelle più appropriate dal punto di vista della sostenibilità. La bicicletta 8

9 attualità è un mezzo di trasporto agile, che non ingombra, non inquina, non fa rumore, non produce emissioni e quindi è compatibile con l ambiente. Anche particolarmente economico sia in termini di risparmio che di efficienza energetica. Sulle brevi e medie distanze, cioè fino ai 6-7 chilometri, che sono la maggioranza di quelle relative agli spostamenti quotidiani individuali, la bicicletta è competitiva rispetto ai mezzi motorizzati, assicurano gli esperti Fiab. E un altro elemento fondamentale è che risulta facilmente integrabile con i mezzi di trasporto pubblici e privati. Non solo. L uso quotidiano della bicicletta migliora significativamente la salute di chi la utilizza, in particolare riduce il rischio di malattie cardiache. Ci fa respirare meno inquinanti e migliora anche il livello generale della sicurezza stradale riducendo i costi sociali della incidentalità (sulle strade italiane muoiono ogni anno 1200 motociclisti e 4700 fra automobilisti e camionisti, ma i feriti salgono rispettivamente a 70 mila e 200 mila). Eppure, nonostante su questi principi generali siano ormai tutti d accordo, compreso il fatto che le città sono malate di traffico, l uso della bicicletta continua a non essere incentivato se non addirittura ostacolato, sostiene la Fiab. Mediamente l Italia dedica al miglioramento della sicurezza stradale circa 5 euro pro-capite, contro i investiti in Francia, Regno Unito, Svezia, Finlandia. Secondo le ricerche fatte, il timore di essere derubati, insieme a quello di finire investiti da un automobile, sono le principali ragioni che dissuadono i cittadini ad utilizzare la bicicletta per gli spostamenti quotidiani. Ecco perché servirebbero misure adeguate: adottare rastrelliere compatibili con le esigenze dei ciclisti di legare il telaio della bici, mettere a disposizione parcheggi adeguati e custoditi, segnalare sul sito del Comune le biciclette ritrovate e tanti altri piccoli e grandi accorgimenti. Così come vanno applicate le normative esistenti. Ad esempio, una legge dello Stato che risale al 1998, obbliga gli enti proprietari delle strade a realizzare piste ciclabili e percorsi adiacenti sia a strade di nuova costruzione e sia a quelle interessate da progetti di manutenzione ordinaria. Ma siccome la legge precisa, salvo comprovati problemi di sicurezza, in molti casi questo rappresenta un appiglio per i furbetti a non fare nulla. Così come i Comuni hanno l obbligo di costituire un fondo annuale con una dotazione non inferiore al 10% delle contravvenzioni al Codice della strada, da utilizzare a favore dell utenza debole, quindi anche piste ciclabili. Che però rimane quasi totalmente inapplicato. Bimbimbici 2008, organizzato da Romagna Est. Quest anno il cicloraduno Fiab fa tappa a Rimini Il cicloraduno annuale della Fiab quest anno si svolge a Rimini dal 18 al 21 giugno (e a breve sarà attivo il sito con tutte le informazioni all indirizzo www. cicloraduno.it). Ormai è tradizione che una volta l anno le associazioni della Federazione si ritrovino per pedalare tutte insieme e con la collaborazione di un associazione locale, organizzano il Raduno Nazionale Cicloescursionisti, che normalmente dura quattro giorni, dal giovedì alla domenica, e si svolge su strade poco trafficate. È un occasione per ammirare e conoscere meglio l Italia, in bici, in un clima conviviale e con guide locali. Tra una pedalata e l altra si discute delle battaglie ciclo-ecologiste della Fiab e delle associazioni aderenti. Le ultime edizioni si sono svolte a Massa Carrara e La Spezia, Verona e Varese. Romagna Est organizza insieme alla Fiab un evento che ha già riscosso notevole successo. Si tratta di Bimbimbici, patrocinato dai Comuni di Bellaria Igea Marina, Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli, e che si è svolto l 11 maggio 2008 ed è stato inserito nel progetto Passi Avanti - la tua Banca per l Ambiente. Una pedalata all aria aperta riservata ai bambini fino agli 11 anni di età all insegna dello slogan Pedaliamo insieme per una città più sicura e vivibile. 9

10 cultura Una istituzione che ha tre secoli e mezzo di storia, conserva libri unici al mondo e vanta un presidente perpetuo che risponde al nome di Giosue Carducci. La Rubiconia Accademia dei Filopatridi Grazie al gioiello di sapienza e cultura che Savignano custodisce molto gelosamente, la città sul Rubicone si gloria del titolo di Atene di Romagna che gli è stato regalato nientemeno che da George Gordon Byron, poeta e politico inglese. La storia inizia da lontano, nel XVII secolo. Un documento del 1651 riferisce che nella Sala del Palazzo del Comune in quell anno si è tenuta un adunanza accademica sul tema de la falsa amicizia. All origine di tutto c è l Accademia degli Incolti (erano coltissimi di fatto ma non se ne facevano vanto). In seguito viene istituita anche una Biblioteca pubblica alla quale i nobili del luogo lasciano alla loro morte volumi e documenti di inestimabile valore che oggi costituiscono la ricchezza di questo luogo. Agli inizi del XIX secolo (siamo nel 1801), tre illustri cittadini savignanesi, i nobili Giulio Perticari, Bartolomeo Borghesi e Girolamo Amati, danno inizio a una nuova stagione dell Accademia che viene ribattezza Rubiconia Simpemenia dei Filopatridi. Nome omen, dicevano i latini. Nel nome c è un po di destino. L impronta è quella arcadica, del resto in linea con la cultura del tempo. I pastori (Simpemenia significa insieme di pastori) della Rubiconia si attribuiscono il nome della regione o campagna di residenza: Bartolomeo Borghesi si ribattezzò Paleotimo Steleo, il conte Giulio Perticari Alceo Compitano (da Compito, oggi S. Giovanni in Compito, l antica Pieve al confine tra la diocesi di Rimini e quella di Cesena) e così via. Redigono le leges accademiche in latino arcaico epigrafico seguendo lo stile del senatus consultum romano e si sentono investiti della missione di difensori della loro Patria (Filopatridi) e dell identità territoriale: Rubiconia sta per fiume Rubicone, raffigurato anche nello stemma accademico sul quale campeggia la saggezza antica: In Lucem Proferet Aetas Et Ingenium (il tempo e l ingegno porteranno alla gloria), tre lettere greche ΣΨΣ che sintetizzano il motto Sapientia Animi Salus, (sapienza medicina dell anima). Nel XIX secolo la Rubiconia raccoglie un crogiolo di personalità che fanno sentire la loro influenza in Italia e in mezza Europa. Nel XIX secolo la Rubiconia Simpemenia dei Filopatridi raccoglie un crogiolo di personalità che fanno sentire la loro influenza in Italia e in mezza Europa. Genera anche filiali (Catecie) di grande prestigio, come l accademia Tiberina di Roma, ma deve fare i conti con lo Stato Pontificio e con Napoleone Bonaparte che vedono nella Rubiconia un centro di pensiero talmente insidioso da mettere in pericolo il potere costituito. Nel 1869 un altra rivoluzione: Giosue Carducci (che diventerà presidente perpetuo ad honorem ) viene incaricato di riformare gli statuti dell Accademia e finiscono così in soffitta il calendario greco e i vecchi nomi classici della Rubiconia, che nel 1876 muta ancora denominazione diventando la Rubiconia Accademia dei Filopatridi e un anno dopo Vittorio Emanuele II la trasforma in ente morale. Vengono i brividi quando si varca la porta di questa istituzione alla quale si accede dalla piazza Borghesi, di fianco al Comune. Qui la Storia si respira e si tocca, si guarda ammirando incantati i libri antichissimi, incunaboli, codici miniati, fino all esemplare originale della bolla di Papa Alessandro VIII a protezione dell Accademia. Ci sono i carteggi e i manoscritti del gesuita Emanuele De Lubelza (suoi i due magnifici mappamondi in mostra nella Sala A ), il fondo librario che ha dato vita a un centro studi rinomatissimo di Giovanni Cristofano Amaduzzi (nativo di Fiumicino) che fu il braccio destro di Papa Clemente XIV (il card. Ganganelli da Santarcangelo) e soprintendente della tipografia di Propaganda Fide. Volumi che sono consultati dagli studiosi di tutto il mondo, alcuni in copia unica perché non hanno avuto l imprimatur e quindi non sono mai stati pubblicati. Fra i membri dell Accademia, Gioacchino Rossini, Massimo d Azeglio, Giuseppe Garibaldi, Francesco De Sanctis, Gino Vendemini, Giovanni Pascoli, Alfredo Panzini, Aldo Spallicci e tanti altri. Dal 1960 l Accademia, oggi presieduta da Lorenzo Cappelli, pubblica i Quaderni che raccolgono il frutto di conferenze e lezioni di raro valore, sorreggendosi con gli aiuti di Fondazioni e istituti bancari e con la passione di numerosi volontari. Particolare della biblioteca amaduzziana. 10

11 PRIMO PIANO Il convegno promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II, Confcooperative e da cinque Bcc La crisi economica, opportunità di sviluppo Stefano Zamagni, docente di Economia Università di Bologna; e Marco Ferrini, (a destra) direttore Fondazione Giovanni Paolo II. Che l attuale crisi economica sia grave e capillare, oltre che lunga e incerta, lo sentiamo dire ovunque. Che però una strada per uscirne ci sia e quali implicazioni, compresi i sacrifici correlati, implichi, è raro sentirlo affermare. Al convegno del 31 gennaio, tenutosi presso la sala congressi dell Hotel Le Meridien di Rimini, invece, è stata tracciata proprio questa linea di riflessione, magistralmente esplicata da relatori di eccezione. Da una parte il prof. Luigi Campiglio, Pro-Rettore dell Università Cattolica di Milano e docente di Politica Economica. Dall altra il prof. Stefano Zamagni, docente di Economia all Università di Bologna, riminese doc, ben noto per le sue attente analisi anche della realtà locale. Il titolo del convegno ha valore programmatico: Crisi economica, crisi antropologica. L uomo al centro del lavoro e dell impresa: come il credito può favorire lo sviluppo. Oltre alla qualità dei relatori, un altro elemento va sottolineato come punto di novità e di assoluta rilevanza. Il convegno è stato organizzato da più soggetti. L iniziativa è stata presa dalla Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero Sociale della Chiesa, presieduta da mons. Luigi Negri, vescovo di San Marino e Montefeltro, e da Confcooperative di Rimini. Coinvolte fin da subito, come co-protagoniste, cinque banche di credito cooperativo del nostro territorio: Ente Cassa di Faetano, Banca Malatestiana, Banca di Rimini, Romagna Est, Bcc Valmarecchia. Che cinque Bcc si stringano assieme per un iniziativa di alto livello culturale come questa, è un dato da guardare con molta attenzione. Non è, infatti, certo una consuetudine e attesta la consapevolezza dell eccezionalità della situazione che stiamo vivendo. Ma passiamo a delineare qualche tratto delle ricche e approfondite relazioni, che ovviamente è impossibile sintetizzare. Il prof. Campiglio ha chiarito come occorra fin d ora pensare al dopo crisi, giacché sviluppi che segnano la fine delle attuali difficoltà sono già in corso. Un uscita dalla crisi che però necessariamente ci dovrà trovare migliori di prima, avendo acquisito atteggiamenti nuovi. Il professore auspica in particolare la fine della finanza creativa a favore della riscoperta della responsabilità e del senso del lavoro. Questo salto antropologico, ancor prima che economico, sarà la vera molla della ripresa, a cui Campiglio guarda fiducioso. Il prof. Zamagni ha sottolineato la necessità di riscoprire l idea di bene comune, che va distinto dal bene collettivo e dal bene totale, concetti sostenuti rispettivamente dal collettivismo e dall individualismo. Il bene comune, proprio della dottrina sociale della Chiesa, si distingue perché è espressione totale dell uomo, in tutte le sue dimensioni: materiale, relazionale, spirituale. Di qui la necessità di ricostituire un tessuto sociale in cui la fiducia e la responsabilità siano un dato acquisito. A questo punto arriva però una sferzata al mondo cattolico, che ad un certo punto, sottolinea Zamagni, ha smesso di fare cultura, accontentandosi di un pensiero calcolante e rinunciando al pensiero pensante. Il fare non basta, occorre produrre idee. Occorre quello che Rosmini chiamava la carità intellettuale, la cui carenza veniva indicata come la seconda piaga della Chiesa. Quel Rosmini che recentemente Benedetto XVI ha beatificato. Di qui il grande segnale di speranza che Zamagni ha individuato proprio nel richiamo continuo di papa Ratzinger affinché la fede possa fortificare la ragione. Questa crisi, dunque, è vista come un opportunità di grande portata, che potrà permettere di tornare ad una visione antropologica più corretta e centrata. Mons. Negri, quale presidente della Fondazione, non ha mancato nel saluto finale di sottolineare questo ultimo aspetto, accanto al compiacimento per l ampio materiale di lavoro profuso su cui meditare attentamente e che sicuramente implicherà presto nuove iniziative. Alessandro Azzi, presidente di Federcasse, ha inviato un messaggio scritto: Si può fare finanza per la finanza, oppure si può fare finanza per lo sviluppo. Questa seconda la nostra scelta, operata 125 anni fa, quando sono sorte - spesso opera di sacerdoti - le prime Casse Rurali, antesignane delle odierne Banche di Credito Cooperativo. 11

12 centenario Fra gli ospiti dell 8 marzo, mons. Francesco Lambiasi, Donatella Bianchi, Mario Giordano, Gloria Manzelli, Stefano Zamagni, Folco Quilici, Andrea Minguzzi e Martina Colombari L ultimo convegno del centenario apre al futuro Volge al termine il lungo cammino che Romagna Est ha dedicato ai festeggiamenti ed alle celebrazioni del suo duplice centenario. Come ogni anno, il momento topico anche per il 2009 sarà il Convegno, che si terrà il prossimo 8 marzo a Bellaria presso il Centro Congressi Europeo alle ore Le celebrazioni, infatti, in questi sei anni, non hanno mai presentato un carattere formale. Al contrario sono state occasioni preziose per riflettere a fondo sul ruolo e sulla funzione che la nostra banca ha avuto nell arco degli spicchi di tempo scanditi e analizzati durante i sei anni che separano la ricorrenza del centenario della Cassa Rurale delle Parrocchie di Santa Lucia di Castelvecchio di Savignano di Romagna e della Cassa Rurale di Prestiti e Risparmi di Bellaria e Bordonchio ( ). Con questo ultimo Convegno si cercherà di comprendere Il Futuro. Non deve sorprendere questa scelta. In fin dei conti si studia la storia proprio per capire bene il presente e capire bene il presente significa individuarne le linee più vive, ovvero quelle che procederanno e si manterranno valide nel domani. Ecco allora che la conclusione dei sei convegni non poteva che esser questa. Dopo aver analizzato l età delle origini ( ), il tempo del fascismo ( ), la ricostruzione ( ), gli anni dello sviluppo (anni 60) e quelli delle trasformazioni (anni 80) ora dobbiamo capire dove stiamo andando. Un convegno che cade in un momento in cui, a causa dell attuale crisi, la domanda sul futuro peraltro è assai acuta ed è avvertita da tutti. Quindi una bella opportunità per indagare le linee maestre per una ripresa di un cammino che, proprio in quanto centenario, non teme le difficoltà per quanto complesse. Questo sguardo sull immediato futuro sarà facilitato dall ottimo lavoro sviluppato nel passato. I convegni ci hanno portato nomi di assoluta eccellenza, sia locali che nazionali. Una semplice carrellata può aiutarci a percepire quanto abbiamo appena affermato. Ai Convegni hanno partecipato l ex-sindaco di Savignano Sergio Gridelli, il professor Pietro Cafaro, il cardinal Achille Silvestrini, il presidente di Federcasse Alessandro Azzi, il professor Carboni, il direttore de Il Resto del Carlino Giancarlo Mazzuca, il giornalista e scrittore Arrigo Petacco, la professoressa Vera Zamagni, mons. Francesco Rosso, il presidente di Confcooperative Luigi Marino, il presidente della Lega Cooperative Giuliano Poletti, il presidente di Iccrea Holding Giulio Magagni, il giornalista Aldo Cazzullo, il professor Paolo Preti, l olimpionica Sara Simeoni, l attore Franco Nero, gli imprenditori Sergio Rossi, Vincenzo Bellavista e Ermanno Morri, il cantante Andrea Mingardi, i giornalisti Italo Cucci, Enrico Franceschini e Gian Antonio Stella, il direttore generale della Università Luiss Pier Luigi Celli, il musicista Raoul Casadei, il regista Pupi Avati, il calciatore Antonio Cabrini, il portavoce del Papa Giovanni Paolo II Joaquín Navarro-Valls, il professor Gianfranco Piantoni, non ultimo il moderatore dei colloqui, il nostro magistrale amico Sergio Gatti, vice direttore generale di Federcasse. Un elenco assolutamente impressionante. E quest anno, quali saranno i protagonisti? Dopo l introduzione di Corrado Monti, presidente di Romagna Est, si succederanno: il prof. Stefano Zamagni, docente di economia all Università di Bologna e assai noto per le sue profonde e mai scontate analisi sull economia locale, nazionale ed internazionale. Due giornalisti, acuti osservatori della realtà italiana ed internazionale quali Donatella Bianchi (nota per essere la conduttrice del programma televisivo Linea Blu ) e Mario Giordano, direttore de Il Giornale. Sarà sicuramente interessante ascoltare il punto di vista di Gloria Manzelli, direttrice del carcere di San Vittore di Milano, perché un analisi sul futuro che parte da una situazione così difficile come quella dei carcerati è una risorsa sicuramente fondamentale. Vanno menzionati poi i testimoni della cultura e dello sport. Avremo il noto scrittore e poliedrico cultore di tante iniziative editoriali, sia televisive che cinematografiche, Folco Quilici, Martina Colombari e la medaglia d oro di lotta greco-romana Andrea Minguzzi. Ma particolarmente significativa sarà la presenza di Mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, il quale accompagna da un anno e mezzo la chiesa riminese con rinnovata autorevolezza e amorevole presenza in ogni situazione. Il suo apporto offrirà sicuramente una nota in più nel delicato intento di ritrovare una concreta speranza per il futuro. I relatori al Convegno del Centenario dello scorso anno. 12

13 centenario Il percorso delle Casse Rurali di Bellaria e Savignano. Intervista a Fabio Vasini La Banca differente ha una storia multimediale Il Centenario di Romagna Est, o meglio il centenario della Cassa Rurale delle Parrocchie di Santa Lucia di Castelvecchio di Savignano di Romagna e della Cassa Rurale di Prestiti e Risparmi di Bellaria e Bordonchio, è una ricorrenza che segna un avventura straordinaria. Per questo è stato colto come occasione, pressoché unica per il nostro territorio, per dare corpo ad una serie di strumenti. Siamo giunti al passo finale, essendo prossima l uscita dell ultimo capitolo dell opera. Per una presentazione e un giudizio finale, ne parliamo con Fabio Vasini, coordinatore del lavoro. Sono stati scelti strumenti innovativi. Quale ragione vi ha spinto in tale direzione? La scelta ha consentito di costruire in maniera multimediale e composita questa enorme ricerca, che non riguarda solo la storia di due banche oggi divenute una, bensì ha dato la possibilità di ricostruire in maniera puntuale la vita economica, sociale, imprenditoriale e religiosa del nostro territorio. Si ha anche l agio di poter spaziare con lo sguardo alla storia nazionale ed internazionale, per inquadrare i grandi avvenimenti, ciò che ha segnato il cammino della civiltà occidentale, e, nel contempo, poter dare uno sguardo alla storia del movimento del Credito Cooperativo che da 125 anni è vicino alle famiglie ed alle piccole e medie imprese, contribuendo, con il proprio modo specifico e differente di fare credito, allo sviluppo del nostro Paese. Ma forse un libro era più popolare... Un libro da sfogliare forse sarebbe stato più immediato ma, in un certo senso, scontato. La nostra Banca nei suoi cent anni ha saputo essere sempre nuova ed ha voluto scegliere linguaggi nuovi, capaci di raggiungere chiunque e ovunque, sol che lo si voglia. Due le strade percorse. La nostra Banca nei suoi cent anni ha saputo essere sempre nuova ed ha voluto scegliere linguaggi nuovi. Il video, che con il mutare della tecnologia è passato dalle videocassette vhs al dvd. Per i materiali di studio più estesi, più ricchi e approfonditi, abbiamo un duplice strumento: i cd per il computer e il sito in modo che dalle scuole, dai dipartimenti di ricerca o anche solo dal pc di casa, vi si possa agevolmente accedere. Ulteriori sviluppi? L obiettivo finale è quello di riunire, entro pochi mesi, tutti i filmati delle videocassette in un unico dvd, insieme alle migliaia di pagine contenute nei vari cd distribuiti in questi anni, al fine di avere un opera completa che rende omaggio a questa fantastica storia. Tale omaggio alla storia delle due rurali è stato realizzato anche mediante convegni di spessore... Anche i memorabili Convegni del Centenario, che si concluderanno nel marzo prossimo, entrano a far parte dei nostri documenti, nelle interviste filmate, nella trascrizione fedele degli interventi, che diventano parte integrante dei documenti scritti, conferendo un valore aggiunto al lavoro. Se riflettiamo sul valore dei nomi che hanno discusso sulla nostra banca, vengono i brividi. Di che cosa è segno questa vitalità? Tutto questo nostro lavoro ci ricorda che Romagna Est, pur non essendo più la banca di una volta, di quella banca, con strumenti diversi ed attuali, ha saputo mantenere spirito, idealità ed obiettivi, calandoli nella realtà che ci circonda, capace di mantenere la relazione con la famiglia e le imprese, essere nuova, sapendo che i cent anni trascorsi non sono un retaggio storico, ma radici profonde da cui trarre nutrimento. Qual è il desiderio di lei come degli altri attori che hanno realizzato quest opera? Vorrei che ogni socio, ogni cliente, ogni studente ed ogni cittadino del nostro territorio ponesse uno sguardo sull insieme di questi lavori, perché al suo interno vi troverà di sicuro un po di sé stesso, della sua storia e quella della sua famiglia, sicuramente vi troverà la traccia di una grande intrapresa cooperativa di credito e vorrei che si soffermasse a pensare come sarebbe il nostro territorio se questa banca non ci fosse mai stata; io ritengo che la storia delle nostre città sarebbe stata diversa, certamente più povera, non solo economicamente. Fabio Vasini. 13

14 banca e impresa Si è aperto il nuovo bando che abbatte di tre punti il tasso di interesse su mutui e leasing. Agevolazioni alle imprese artigiane che innovano Sono pronte le agevolazioni sul finanziamento a disposizione delle imprese artigiane. Il nuovo bando per l anno 2009 si è aperto a gennaio e si chiuderà il 30 giugno. Diciamo subito che l opportunità che si presenta è interessante perché è previsto un abbattimento del tasso di interesse su mutui e leasing pari a circa 3 punti. Le spese ammissibili a contributo riguardano l acquisto, la costruzione, l ampliamento, l ammodernamento e la ristrutturazione di immobili che sono al servizio dell attività dell impresa, ed anche l acquisto di macchinari, attrezzature e veicoli nuovi di fabbrica. Una bella gamma di possibilità, insomma. Vediamo qual è l importo finanziabile. Si va da un minimo di 20 mila euro e si arriva ad un massimo di 1 milione di euro. L importo finanziabile va da un minimo di 20 mila euro ad un massimo di 1 milione di euro. Occorre però affrettarsi perché la Regione concede il contributo (in base alla legge regionale 3/99) fino ad esaurimento del fondo stanziato e quindi è necessario presentare il prima possibile le domande di finanziamento. Per farlo bisogna contattare l Ufficio Credito Non Ordinario (tel ) della Banca di Credito Cooperativo Romagna Est. La prima cosa da valutare è se si rientra nelle maglie della normativa in quanto gli investimenti devono essere stati effettuati dal mese di novembre 2008 in avanti. È infatti questa una delle novità del bando, che ha previsto una retroattività di due mesi rispetto alla data di apertura del bando, per l ammissibilità delle spese. Come si diceva, l obiettivo di queste agevolazioni è quello di sostenere gli investimenti innovativi delle imprese artigiane dell Emilia Romagna per valorizzare la produzione di beni e servizi e promuoverne la crescita e lo sviluppo competitivo. È un tema che gli esperti sottolineano con particolare insistenza in questo momento di difficoltà economica che attraversa il Paese e anche il territorio in cui opera Romagna Est: la crisi può essere un eccellente medicina. Sembra paradossale ma non lo è, in quanto è dimostrato che esiste un rapporto diretto tra instabilità e tendenza all innovazione. Più la situazione è incerta, maggiore è la propensione a rischiare e a cercare scenari nuovi. Nel dettaglio le spese ammissibili a contributo sono le seguenti: l acquisto, anche tramite locazione finanziaria, la costruzione, l ampliamento, l ammodernamento e la ristrutturazione di immobili posti al servizio dell attività artigiana dell impresa, esclusi terreni ed aree esterne agli immobili (l ammodernamento del laboratorio artigianale è agevolabile a condizione che l impresa ne abbia la proprietà o un diritto di godimento di durata non inferiore a quella dell agevolazione); l acquisto, anche tramite locazione finanziaria, di macchinari, attrezzature e veicoli nuovi di fabbrica (gli ammessi sono quelli commerciali, autocarri con non più di tre posti anteriori e con più di tre posti più cassone, e tutti gli automezzi impiegati nei cantieri edili per trasporto di merci e operai, esclusi i veicoli adibiti al trasporto merci su strada per conto terzi); l acquisizione di commesse e/o appalti comunitari e nazionali; la costruzione e/o acquisizione di stampi. Il termine per la realizzazione degli investimenti, per tutti i tipi di intervento, è di 24 mesi decorrenti dalla data di presentazione della domanda, ed entro tale termine le spese devono essere sostenute e debitamente quietanzate. 14

15 banca e territorio Sport, solidarietà e valori del volontariato nell evento promosso dal Cral Primo Trofeo Romagna Est Social Volley Erano in molti domenica 11 gennaio al Palasport di Bellaria Igea Marina. L occasione era da non perdere: si disputava il Primo Trofeo Romagna Est Social Volley promosso dal Cral di Romagna Est in collaborazione con l A.S.D. Dinamo Pallavolo Bellaria. Protagoniste, otto squadre di pallavolo femminile under 14 ed altrettante associazioni no profit attive sul territorio, insieme per un evento che ha visto esplodere sul campo tutta la grinta delle giovani sportive e tutto l entusiasmo del volontariato locale. Un incontro partito dalla sfida sportiva e approdato all unione di una nuova amicizia. Ma andiamo con ordine. Il torneo ha visto scendere in campo il Bellaria-Igea Marina, la Polisportiva Stella Rimini, UISP Santarcangelo, il Viserba Volley Rimini, il Volley Club Cesena, il Cesenatico, il Longiano, il San Mauro Pascoli. A ciascuna squadra è stato abbinato, mediante sorteggio, un ente no profit. Hanno partecipato all evento e tifato a bordo campo Croce Blu Bellaria, Pubblica Assistenza Comprensorio del Rubicone, Unitalsi di Savignano e di Bellaria, Associazione Papa Giovanni XXIII, Caritas Interparrocchiale Bellaria, Caritas Interparrocchiale Savignano e Associazione per l Aiuto alla Vita. Il podio è andato al Viserba Volley Rimini che ha superato al terzo e decisivo set il Volley Club Cesena aggiudicandosi il trofeo. Al terzo posto Uisp Santarcangelo, quindi Longiano Volley, San Mauro Pascoli, Polisportiva Stella Rimini, Bellaria Igea Marina e Pallavolo Cesenatico. Anche Romagna Est Bcc ha giocato la propria partita, assegnando a ciascuna delle associazioni no profit, per mano del presidente Corrado Monti, un contributo in base al piazzamento finale della squadra associata. Un modo per sostenere concretamente il loro operato e conoscerlo meglio. A conclusione della giornata le premiazioni a cura dei ragazzi del Cral. Oltre ai trofei, Romagna Est ha assegnato un simpatico premio di partecipazione a tutti i partecipanti al torneo. Grazie a questa iniziativa spiegano i membri del Cral in rappresentanza di tutti i collaboratori della Banca - si vuole diffondere e avvicinare anche i più giovani a realtà sociali legate al mondo del volontariato vicine a tutti noi, conoscere più a fondo quello che fanno ed anche sostenerle in modo concreto. Abbiamo avuto la prova che quando giovani sportivi incontrano giovani volontari, vince il bene comune. Foto di gruppo per le squadre del Social Volley. 15

16 banca e territorio È giovanissima ma ha già numeri e risultati importanti: 188 ospiti e oltre 5 milioni di euro di volume d affari Asp del Rubicone spegne una candelina Oltre 5 milioni di euro di volume di affari, 21 milioni di proprietà immobiliari, 22 unità in organico e circa altre 170 unità di personale fra infermieri, assistenti, addetti alla cucina e alla pulizia, che attraverso cooperative sociali - prestano servizio nelle varie strutture dell azienda. Sono i numeri dell Asp del Rubicone che in aprile compie il suo primo anno di vita e ad oggi è l unica ASP (Azienda pubblica di servizi alla persona) costituita nella Provincia di Forlì-Cesena. L Asp del Rubicone nasce - in attuazione dei dettami della legge regionale 2/ dalla fusione delle 5 IPAB (istituti pubblici di assistenza e beneficenza) precedentemente attive nei Comuni di San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone, Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, comuni che hanno conferito capitali e servizi (all Azienda partecipano come soci anche gli altri comuni del Distretto Rubicone: Cesenatico, Gambettola, Longiano, Borghi e Gatteo). Al momento le varie strutture ospitano 188 persone. In carico, una molteplicità di servizi che vanno dalla Casa Protetta (24 ospiti a Sogliano, altrettanti a Roncofreddo, 59 a San Mauro Pascoli e 36 a Savignano), al Centro diurno (15 assistiti nel centro di Savignano), alla Residenza Sanitaria Assistita (24 persone nella struttura sammaurese). Sul versante infanzia, sono attivi una Scuola dell Infanzia a San Mauro Pascoli con 80 bambini e una Comunità per minori (ex Istituto Merlara) gestita dalle Maestre Pie. Ai vertici dell Asp, Enzo Baldazzi, Sindaco di Sogliano al Rubicone e Presidente dell Assemblea dei Soci, Ettore Stacchini, Presidente, e Gino Vernocchi Direttore Generale. A bilancio in questi primi mesi di attività l avvio del restauro conservativo del fabbricato di Piazza Allende a Ron- cofreddo e i lavori di adeguamento della struttura di Savignano sul Rubicone. Allo studio anche il recupero dell edificio ex Ricovero Vecchi ed abitazione delle Suore, facente parte del Compendio Domus Pascoli di San Mauro Pascoli e la realizzazione di appartamenti destinati a madri sole con figli a valenza distrettuale nel comune di Sogliano al Rubicone. Di recente inaugurazione, sul versante della non autosufficienza, gli Alloggi con Servizi che da qualche mese ospitano 6 persone parzialmente autosufficienti presso la struttura di San Mauro Pascoli. Si tratta di quattro alloggi destinati a persone con più di 65 anni, con l intento di farle vivere in una abitazione autonoma e in un contesto che risponda ai loro bisogni di sicurezza e di socializzazione. Qualche novità anche sui servizi: sono in arrivo programmi di pet therapy e, solo per gli anziani, di riflessologia plantare messi in campo grazie ad un finanziamento regionale di 100mila euro per la promozione del benessere delle persone. In programma per il 2009 la fornitura di pasti a domicilio con cibi preparati dalle cucine di Savignano Sul Rubicone e Roncofreddo, con l obiettivo di favorire la permanenza degli anziani presso il proprio domicilio. Dal 1 gennaio 2009 è in vigore una convenzione per la gestione del Servizio di Tesoreria fra Asp del Rubicone e Romagna Est Bcc, un ulteriore segno del rapporto che lega la banca al suo territorio. Il servizio, che consiste nel pagamento delle rette per le case di riposo degli anziani di San Mauro, Sogliano, Roncofreddo e Savignano oltre alle rette di frequenza all asilo di San Mauro Pascoli, verrà gestito tramite la filiale di via Tosi a San Mauro Pascoli, da poco inaugurata. Alcuni ospiti dell Asp del Rubicone. 16

17 cooperazione L esperienza della cooperativa La Rocca guidata da Giuseppe Resta La casa non è un sogno se i costi sono calmierati Da noi si iscrivono quelli che vogliono realizzare il loro sogno, ossia la casa. I manuali universitari definiscono probabilmente con altre parole la mission di una cooperativa edificatrice. Alla domanda di cosa vi occupate?, è questa la risposta del presidente della cooperativa La Rocca di Rimini presieduta da Giuseppe Resta. La cooperativa sorta per iniziativa di 9 soci fondatori è attiva da oltre dieci anni nell ambito dell edilizia convenzionata. Ovvero costruisce alloggi che poi vengono venduti a costi calmierati, un obiettivo che affonda le radici nel sociale. Alle origini la cooperativa nasceva per venire incontro alle esigenze del personale delle forze armate e dell ordine, con il nome di Cooperativa Edilizia Civitalia. Poi il volume d affari cresce e nasce anche la cooperativa La Rocca. Questi i numeri ad oggi in termini di costruzioni realizzate: 30 appartamenti a Gambettola, 29 a Cesena, 6 a Coriano, 12 a Corpolò, 28 a Viserba. Le imprese che operano nell ambito dell edilizia convenzionata acquisiscono dagli enti pubblici i terreni destinati dai prg a comparti Peep o comunque all edilizia convenzionata in genere e pertanto a condizioni favorevoli rispetto a quelle del mercato e si addossano così il peso economico che maggiormente incide sul costo di una casa. Quindi entra in campo il cliente. Che nel caso di una coop diventa socio, con facoltà di intervenire anche nelle scelte inserendo modifiche personalizzate e altro. Gli interlocutori privilegiati di chi costruisce in regime convenzionato sono coloro che alle condizioni di mercato non riuscirebbero a comprar casa, in prima linea le famiglie monoreddito con figli. Risultato, continua il presidente Resta, le famiglie riescono a portarsi a casa un alloggio più o meno su misura con prezzi abbordabili. Che significa, al di sotto dei 2 mila euro al metro quadro (per esempio in zona Gaiofana, dove è imminente l inizio lavori di tre palazzine per un totale di 45 alloggi, la fascia dei prezzi va dai 1550 fino ai 1750 euro). Succede poi che, una volta trovato l acquisto adatto, si resta soci della cooperativa fino all atto del rogito, dopodiché l obiettivo sociale è stato raggiunto e si lascia il posto ai successivi iscritti alla lista d attesa virtuale. Non esistono graduatorie per accedere ai vari programmi edificatori. Non siamo in presenza di realizzazioni fatte con finanziamenti pubblici. La cooperativa lavora con forme di finanziamento ordinario (ovvero tramite banche) con l apporto successivo dei soci che accettano il programma. Chi è interessato si iscrive a liste non vincolanti né impegnative. Siamo noi a contattare gli iscritti quando abbiamo un intervento edificatorio che può interessare. La tipologia di appartamento che va per la maggiore? Dal bilocale all appartamento per 4/5 persone. Si sta manifestando una tendenza curiosa. Chi arriva da noi dopo aver scandagliato il mercato è già rassegnato a piccoli alloggi. Poi scopre che l edilizia convenzionata consente qualche passo in più. Oggi non sempre si ha coscienza degli spazi vitali necessari. Stiamo tornando alla famiglia allargata, al patriarcato, le famiglie si scompongono, qualche volta i figli sposati rientrano nel nucleo di origine, con il risultato che aumenta il bisogno di spazio. Neppure il mercato ha ancora preso coscienza di questa inversione in atto. Da noi chi arriva chiedendo un bilocale si accorge che, allo stesso prezzo, può avere una camera in più, compreso il garage. E naturalmente, tranne pochi, la scelta cambia. La crisi non vi colpisce? Noi stiamo lavorando di più. Chi prima poteva acquistare a 3 mila, euro al metro, oggi ha compresso verso il basso la propria capacità di acquisto e si rivolge all edilizia convenzionata. Con il risultato che fino a qualche mese fa le nostre richieste erano aumentate. Ma la stagnazione dei mercati non risparmia nessuno e anche alla Rocca stanno arrivando i primi segnali di rallentamento. Tuttavia, qualche possibilità c è anche per coloro che non hanno accesso al credito, ovvero non possono accendere un mutuo. Con la vendita differita, conclude il presidente, il socio ha la possibilità di entrare nell alloggio in regime di locazione per un periodo di 11 anni, decorso il quale si procede all acquisto vero e proprio. L edilizia convenzionata va incontro alle famiglie. 17

18 EVENTI Fra il 13 e il 17 maggio la storica corsa attraversa Rimini, Gambettola, Gatteo e Savignano Tutti in strada, passa la Mille Miglia La Mille Miglia Città di Gambettola. Forse oggi una Mille Miglia nuova di zecca darebbe una bella mano alla crisi dell auto. Come si impara dai materiali d archivio dell organizzazione, quando fu inventata nel anno di nascita della grande corsa automobilistica lunga appunto mille miglia non mancava tra le intenzioni dei suoi ideatori quella di tirare una volata alla comunicazione commerciale: portare le vetture in giro sulle strade di mezza Italia, fin sulla porta di casa dei possibili acquirenti. Le case automobilistiche, si legge nella storia ufficiale della corsa, erano afflitte da modeste vendite in Italia. Una gara di quel genere avrebbe aumentato il numero di vetture circolanti e quindi i proventi delle tasse di circolazione, sui carburanti e sui lubrificanti. Oltre che contribuire al miglioramento della obsoleta rete stradale. Ovviamente non furono, queste, le uniche ragioni che portarono alla nascita della Mille Miglia, una corsa di lunga distanza, effettuata su strade aperte al traffico che si disputò in Italia dal 1927 al Le sue origini sono da collegare a quelle dell Automobile Club di Brescia la cui tradizione di passione per il motorismo sportivo risale al 1899 con la Brescia- Cremona-Mantova-Verona-Brescia, poi proseguita con qualche interruzione negli anni a seguire sul circuito di Montichiari nonché con le gare motonautiche sul Garda e il Circuito aereo di Brescia nel 1909, la prima gara tra aeroplani nel nostro paese. Allora, tra i membri del neonato consiglio dell Automobile Club di Brescia formato da personalità varie ed esponenti politici, c erano anche giovani piloti automobilistici. Furono Franco Mazzotti Biancinelli, il conte Aymo Maggi di Gratella, il motociclista Renzo Castagneto e Giovanni Canestrini della Gazzetta dello Sport a partorire l idea di una corsa di velocità su lunga distanza riservata alle autovetture di serie e non legata ad un circuito. Un evento che restituisse a Brescia il suo ruolo nella tradizione dell automobilismo sportivo, il cui percorso Brescia-Roma e ritorno era lungo 1600 chilometri. L idea funzionò. Il successo della Mille Miglia uscì subito dagli ambiti riservati agli addetti ai lavori per accedere al cuore della gente che, affascinata dalla bellezza e dalla curiosità per quei gioielli meccanici riservati a pochi, si faceva trovare sul ciglio delle strade comprese nel tragitto per assistere di persona al mitico passaggio delle auto e dei campioni che le conducevano. Una una passione che resero famosi in tutto il mondo marchi come la Alfa Romeo, la Lancia e la Ferrari. Il mito si protrasse nel suo splendore per 24 edizione nell arco di trent anni. Poi il tragico epilogo nel 1957 quando un incidente avvenuto in provincia di Mantova, causato dallo scoppio di uno pneumatico, costò la vita al pilota, al navigatore e ad undici spettatori (fra cui cinque bambini). La corsa venne definitivamente sospesa. Oggi la Mille Miglia, che eredita il suo nome dalla Mille Miglia storica, è una parata e gara di regolarità di auto d epoca. Un articolato regolamento ne definisce il funzionamento e individua come candidabili a partecipare alla prossima edizione tutte le vetture i cui autotelai hanno partecipato alla Mille Miglia storica - corsa dal 1927 al nonché gli esemplari di quegli stessi modelli che hanno corso alla Mille Miglia di velocità. La gara si svolge su un percorso Brescia - Roma e ritorno simile a quello originario. Come noto, a bordo degli illustri automezzi, viaggiano i volti del jet set. L edizione 2008 ha visto sfilare Kaspar Capparoni e Gabriella Pession, le Iene Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, Massimo Giletti e Gianfranco Vissani, per citarne solo alcuni. La prossima edizione si svolgerà dal 13 al 17 maggio La seconda tappa Ferrara-Roma è programmata per venerdì 15 maggio. Al momento in cui si scrive, i passaggi della corsa nel tratto tra Cesena e Rimini non sono ancora ben definiti. Quasi sicuramente saranno attraversate Rimini, come da tradizione Gambettola e la novità del proseguimento in direzione di Gatteo dove le auto percorreranno la circonvallazione fino ad arrivare alla nuova rotonda sulla via Emilia a Savignano sul Rubicone. Qui la sfilata attraverserà il centro storico. 18

19 news AL CARNEVALE DI VENEZIA Il treno a vapore, il percorso a piedi lungo le calle, le maschere e i costumi da sogno, il viaggio con il vaporetto. Per i bambini e le famiglie clienti di Romagna Est è stato un carnevale indimenticabile. Domenica 15 febbraio un gruppo di 400 tra piccoli Soci di Estroclub e loro famigliari, hanno aderito alla proposta di Romagna Est: passare una giornata al Carnevale di Venezia, con viaggio di andata e ritorno sul treno a vapore, e sosta negli angoli e nelle piazze più tipiche della meravigliosa città sull acqua. Il gruppo ha riempito ben 5 vagoni dello storico treno condotto da una locomotiva a vapore del 1940 che ha raggiunto Venezia raccogliendo di buon mattino i partecipanti alla stazione di Bellaria e approdando alla Stazione Santa Lucia. Di qui una passeggiata a piedi fino a Piazza San Marco. Sulla via del ritorno, il viaggio in vaporetto e, dopo un dolce spuntino offerto da Romagna Est, il ritorno a casa. RADDOPPIA IL PARCHEGGIO DI VIA PISANI Anche Romagna Est contribuisce alla realizzazione del secondo stralcio del parcheggio di via Pisani a Igea Marina. Insieme ad Ascom Fidi, la Banca mette a disposizione per la costruzione dell opera un finanziamento agevolato con contributo da realizzarsi attraverso abbattimento del tasso di interesse. L inizio dei lavori in via Vittor Pisani è imminente e metterà a disposizione della cittadina altri 287 posti auto, di cui 10 per pullman. L intervento viene realizzato dal Consorzio Parking, partecipata dalla Associazione Albergatori, al termine porterà l imponente parcheggio ad un totale di 717 posti auto. L opera sarà completata con piantumazioni con nuove essenze, la realizzazione di un cancello dedicato per l ingresso dei pullman, il potenziamento di un sistema di video sorveglianza con 40 telecamere e la possibilità per ogni struttura consorziata di collegarsi al sito dedicato e vedere in tempo reale tutta l area del parcheggio. L accesso per le auto sarà automatizzato tramite scheda magnetica. I lavori dovrebbero essere conclusi entro il mese di maggio. nuova BCC Cash e nuova Carta di Credito Cooperativo Sempre più sicure ed efficienti le nuove Carte BCC. Entro il 2010 tutti i clienti di Romagna Est entreranno in possesso delle nuove Carte BCC. Le ultime nate, la Carta Pagobancomat BCC Cash e la Carta BCC Classic, sono ancora più sicure e meglio utilizzabili. La nuova carta di debito BCC Cash è spendibile anche all estero sulle apparecchiature che espongono il marchio internazionale Maestro. La carta è frutto del Progetto Sepa (Single European Payments Area) che mira alla creazione di un unica area di pagamento europea all interno della quale tutti i pagamenti vengono effettuati con condizioni di base, diritti e obblighi uniformi. Nell ambito della realizzazione del progetto, tutti i cittadini europei devono essere dotati di carte utilizzabili anche in Europa sul circuito internazionale Maestro che va ad aggiungersi ai due circuiti nazionali (bancomat e pagobancomat). Con l arrivo delle nuove modalità, le vecchie carte bancomat e pagobancomat saranno sostituite dalle nuove carte entro il 31 dicembre Insieme alla Carta BCC Cash anche la Carta di Credito Cooperativo cambia veste, e sopratutto si conforma ai requisiti di sicurezza richiesti dalla Comunità Europea. Due le novità, oltre alla nuova veste grafica: il marchio Ottomila e il microchip. Il marchio Ottomila identifica il nuovo circuito delle Banche di Credito Cooperativo. Il microchip rende le carte più sicure da tentativi di contraffazione o duplicazione. Le nuove Carte BCC sono dotate di servizio sms di notifica che, al seguito di ogni utilizzo della carta, consente di ricevere un messaggio sms sul proprio telefonino con i dati riepilogativi dell operazione effettuata. 19

20 ROMAGNA EST BREVI DANIELA PLACUZZI, UNA VITA PER GLI ALTRI Per la sua coraggiosa e incessante opera di aiuto e assistenza alle persone in stato di bisogno, senza distinzioni di età, sesso, colore, fede, latitudine. Con questa motivazione Romagna Est Bcc ha conferito il premio Vivere per gli altri 2008 alla savignanese Daniela Placuzzi nel corso dell incontro con i soci svoltosi lo scorso 30 novembre al Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone. Fornaia da ragazza, poi giovane moglie e infermiera presso la Domus Pascoli di San Mauro Pascoli, Daniela Placuzzi riesce pagine azzurre a trasformare il dolore della perdita del marito, in spinta verso gli altri. Volontaria dell Associazione U.I.L.D.M. contro la sclerosi multipla, e della Pubblica Assistenza del Rubicone, offre amicizia, sostegno e assistenza alle persone sole o disabili fino a quando l incontro con Don Oreste Benzi le apre l orizzonte dell esperienza missionaria in Africa. Collabora con il reparto maternità dell Ospedale di Alua, in Mozambico, dove necessitano fondi per realizzare un pozzo e pannelli fotovoltaici per fornire energia elettrica. Oggi, ad ogni suo rientro in Italia, Daniela organizza incontri e cene per finanziare il progetto. Da Romagna Est Bcc tutto il sostegno possibile ad una donna coraggiosa e di grande forza, che ha la capacità di non sprecare tempo e di dedicare ogni minuto libero della sua giornata al servizio gratuito ed amorevole, capace di incarnare la frase evangelica sono stato ammalato, povero, abbandonato e tu mi hai visitato e consolato. È in arrivo il nuovo fascicolo delle Pagine Azzurre. Come ogni anno in primavera i soci di Romagna Est riceveranno il fascicolo aggiornato pronto per essere inserito nel raccoglitore della Carta del socio. Aggiornamento indispensabile per poter cogliere le opportunità offerte dal servizio messo a disposizione da Romagna Est attraverso il quale i soci offrono, e a loro volta possono fruire di sconti e agevolazioni di vario genere. L invito è quello di consultare subito le Pagine Azzurre che contengono informazioni sulle attività, gli interessi, i vantaggi e le opportunità che ogni socio mette a disposizione di tutti gli altri affinché la reciproca conoscenza favorisca il contatto tra persone che ogni giorno lavorano per obiettivi comuni di crescita economica, sociale e morale. La Briscola di Sant Antonio Roberto Campana e Luca Rinaldi hanno vinto la Briscola di Sant Antonio edizione La maratona dedicata alla briscola si è svolta il 14 e il 15 gennaio nella suggestiva cornice di Villa Torlonia. Oltre 200 giocatori si sono affrontati a suon di carichi per portare a casa l ambita Caveja messa in palio da Romagna Est. Oltre al trofeo, una mezzena di maiale è andata in premio a ciascun componente della coppia vincitrice che si è battuta all ultima giocata fin dopo la mezzanotte contro gli avversari Giulio Berardi - Renzo Renzi. Al torneo principale si affiancava il torneo di consolazione. Sul podio per quest ultimo il duo Emilio Cenni e Urbano Capriotti. Oltre quaranta i premi distribuiti ai giocatori. Alla gara di briscola, che ha riunito come da tradizione, le famiglie dei soci e dei dipendenti per una serata di divertimento con degustazione di squisitezze tipiche come vin brulè, ciccioli, ciambella e altro ancora, si affiancava la tombola di beneficenza. Nel corso delle due serate si sono svolte sei tombole che hanno permesso di realizzare un incasso di euro. La somma verrà devoluta in favore dei progetti sociali e assistenziali curati da Daniela Placuzzi volontaria in Mozambico, presso l Ospedale di Alua. 20