(approvato con deliberazione n. 49 del 7 dicembre 2010)

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1 Sede legale e amministrativa ex Convento delle Benedettine Via A. Manzoni n Marsico Nuovo (PZ) Tel. 0975/ Fax. 0975/ info@parcoappenninolucano.it C.F P.IVA n C.F P.IVA n PROCEDURE PROVVISORIE PER INDENNIZZO DEI DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRO-FORESTALI ED AL PATRIMONIO ZOOTECNICO (approvato con deliberazione n. 49 del 7 dicembre 2010) 1

2 Art. 1 FINALITA E AMBITO DI APPLICAZIONE 1. Il presente regolamento viene adottato in esecuzione dell art commi 3 e 4 della legge 6 dicembre 1991, n.394, e disciplina le modalità per l accertamento, la valutazione e la liquidazione dell indennizzo dei danni provocati alle colture agricole e forestali ed al bestiame dalla fauna selvatica all interno del territorio del Parco, così come delimitato dal D.P.R. 8 dicembre 2007 e ss. mm. ii.. 2. Alle spese relative all indennizzo dei danni si fa fronte con apposito capitolo del bilancio, la cui dotazione, adeguata al prevedibile fabbisogno, è annualmente determinata dal Consiglio Direttivo. 3. Non sono indennizzabili, oltre a quelle previste, altre tipologie di danni causate dalla fauna selvatica all interno del territorio del Parco. 4. Il presente Regolamento viene adottato in via provvisoria nelle more dell emanazione ed approvazione del Regolamento del Parco, quale strumento di gestione ed organizzazione dell Ente. Art. 2 DANNI AMMESSI AD INDENNIZZO 1. L Ente Parco provvede ad indennizzare le seguenti tipologie di danni provocati dalla fauna selvatica: a) danni alla colture agricole e forestali; b) danni ai rimboschimenti fino a 3 anni dall impianto, che comportino la necessità di sostituzione della piantumazione danneggiata, ed alla rinnovazione naturale e/o artificiale post intervento selvicolturale, che impediscono la ricostituzione boschiva 1 (l ammontare del danno è commisurata al costo della messa a dimora delle sostituzioni e comunque l Ente potrà proporre al danneggiato la fornitura delle piantine); c) danni a castagneti da frutto; e) danni al bestiame consistenti nell uccisione o nel ferimento di capi causati da animali predatori Ai fini del presente Regolamento vengono considerati animali predatori i canidi, ad esclusione dei cani randagi e dei cani inselvatichiti, e le volpi, che siano espressamente indicati nel verbale di accertamento del danno. (1) parole aggiunte con deliberazione commissariale n. 04 del 31 gennaio (2) lettera corretta con deliberazione commissariale n. 04 del 31 gennaio (3) comma aggiunto con deliberazione commissariale n. 04 del 31 gennaio Art. 3 DANNI NON AMMESSI AD INDENNIZZO 1. L indennizzo non è corrisposto nelle ipotesi e per le tipologie di danno di seguito indicate: a) quando a seguito del sopralluogo venga accertata la mancata esecuzione delle ordinarie pratiche di coltivazione e di allevamento ovvero riscontrata la presenza di sostanze tossiche o nocive, non compatibili con l area protetta ai sensi dell art. 12, comma 2, della legge 394/91; b) quando in sede di sopralluogo venga accertato che le colture oggetto del danno denunziato siano state raccolte o manomesse, dopo l evento dannoso 4 ; 2

3 c) danni ad 5 impianti di essenze arboree, a frutteti e a colture agrarie attuati con contributi pubblici, ove non siano state previste in progetto adeguate opere di protezione e prevenzione dei danni, ovvero quando le stesse sono state previste in progetto ma non risultino successivamente adottate; d) danni alle produzioni di particolare pregio o a carattere intensivo (frutteti con più di 100 piante, coltivazioni ad ortaggi o legumi superiori ad un estensione di Ha ) per la quali non siano state adottate idonee misure di protezione, anche preventivamente concordate con l Ente Parco; e) danni alle tartufaie per le quali non siano state adottate idonee misure di protezione, anche preventivamente concordate con l Ente Parco; f) danni ai boschi o ai rimboschimenti oltre tre anni dall impianto; g) danni ai boschi cedui ed ai suoi prodotti; h) danni a carico dei prodotti delle querce (ghiande) presenti naturalmente; i) danni, pur oggettivamente quantificabili, causati da specie (corvidi, colombidi e roditori) largamente diffuse in tutto il territorio regionale ed italiano, la cui presenza nel territorio del Parco non sia pertanto ascrivibile al particolare regime di tutela vigente; j) danni alla circolazione di veicoli, a persone e/o a cose; k) danni relativi a terreni in evidente stato di abbandono risultante dal verbale di sopralluogo, ovvero danni relativi a terreni abbandonati in quanto non adibiti a coltura da almeno un anno; l) danni a colture denunciati al di fuori del loro normale ciclo di produzione; m) danni a carico di prati naturali (pascoli); n) quando in sede di sopralluogo venga accertata l assenza della carcassa dell animale morto per il quale viene richiesti l indennizzo; o) quando in sede di sopralluogo venga accertata presenza di resti insufficienti dell animale per poter procedere alla redazione del verbale di accertamento danni; p) quando il danno riguarda animali da cortile; q) danni al bestiame domestico risalenti ad oltre 24 ore, a meno che di tali esemplari non ne fosse stata denunciata la scomparsa entro il termine ordinario di cui al successivo articolo 6; r) nell ipotesi di pascolo sul terreni di proprietà pubblica temporaneamente concessi e/o affidati a privati a qualsiasi titolo: l indennizzo non compete quando il bestiame al momento dell aggressione venga a trovarsi al di fuori dalle aree o dai periodi autorizzati secondo quanto previsto dalla normativa o dagli atti di affidamento; s) quando il bestiame al momento dell aggressione si trovi in condizioni di pascolo brado, salvo i casi in cui tale condizione sia accertata come eccezionale e dovuta a fattori indipendenti (ambientali, meteorologici ecc.) dalla volontà dell allevatore; t) quando il bestiame non risulti in regola al momento dell evento dannoso con la normativa sanitaria vigente e tale condizione risulti dal verbale di accertamento; u) danni la cui stima accertata sia inferiore ai 50,00 euro. (4) parole aggiunte con deliberazione commissariale n. 04 del 31 gennaio (5) parole corretta con deliberazione commissariale n. 04 del 31 gennaio Art. 4 MISURA DELL INDENNIZZO 1. L indennizzo dei danni è limitato ad un contributo percentuale sulla mancata produzione lorda vendibile dell annata o sul valore dei capi di bestiame uccisi, per come previsto dalla tabella di seguito riportata. 3

4 Danno accertato e valutato Percentuale di indennizzo fino a 250, da 251,00 a 1.500,00 70 da 1.501,00 a 2.500,00 60 da 2.501,00 a 3.500,00 50 da 3.501,00 a 5.000,00 40 Oltre 5.001, In ogni caso l indennizzo relativo ad una singola ditta non potrà superare l importo di ,00 per i danni al patrimonio agro-forestale e zootecnico per anno. 3. E fatto obbligo, comunque, ai danneggiati di approntare tutte le misure di protezione legalmente possibili ed eventualmente prescritte dall Ente Parco, atte a proteggere le colture e/o il bestiame domestico. 4. La misura dell'indennizzo è soggetta a riduzione del 25% del valore dei danni nel caso di mancata adozione di sistemi di difesa che fossero stati prescritti dall Ente Parco. Nell eventualità di un ulteriore caso di danno senza che siano stati adottati gli eventuali sistemi di difesa prescritti dal Parco la percentuale di indennizzo sarà pari al 30% del danno accertato. 5. Sono elusi dall indennizzo i soggetti richiedenti che, relativamente alle attività produttive oggetto del presente Regolamento, negli ultimi 12 mesi abbiano riportato condanne penali, relative alle attività produttive oggetto del presente Regolamento, passate in giudicato. 6. Nel caso in cui il richiedente nello stesso periodo risulti interessato da procedimenti penali in corso, sempre relativamente ai reati di cui al comma precedente, l indennizzo verrà sospeso in attesa della sentenza definitiva. Art. 5 DANNI ALLE COLTURE AGROFORESTALI 1. Le domande di indennizzo per i danni alle colture agro-forestali vanno presentate dal possessore, proprietario, enfiteuta, affittuario del fondo all Ente Parco Nazionale dell Appennino Lucano Val d Agri -Lagonegrese in tempo utile per l accertamento del danno e comunque prima della raccolta anche parziale del prodotto. 2. La domanda dovrà essere presentata in carta libera, su apposito modulo (Allegato 1) disponibile oltre che presso gli Uffici dell Ente Parco anche presso i Comandi Stazione del C.T.A. C.F.S., e comunque scaricabile dal sito ufficiale dell Ente Parco 3. Nella domanda il richiedente dovrà indicare: a) le proprie generalità; b) l ubicazione del fondo e la sua superficie complessiva; c) gli estremi catastali (Comune, foglio, particella) del terreno ove si è verificato il danno; d) il titolo di possesso delle particelle interessate dal danno; e) dichiarazione che non abbia avanzato analoga richiesta di indennizzo ad altro Ente; f) dichiarazione espressa della presa d atto del D.Lgs. 196/03 Codice in materia di protezione dati personali ; g) notizie sulla coltura danneggiata: specie, varietà,, stadio fenologico, sistema colturale, numero delle piante colpite, superficie danneggiata, descrizione del danno, causa del danno, e quantificazione presunta, con riferimento all art. 7; h) le forme di protezione e/o prevenzioni già adottate; i) le particelle catastali interessate totalmente o parzialmente. 4

5 Il modulo dovrà essere sottoscritto dal danneggiato con firma resa ai sensi del D.P.R. 445/ Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione: - Obbligatoria a) titolo di proprietà o di possesso o fascicolo aziendale o relativa autocertificazione idonea a dimostrare la legittimazione; a) planimetria catastale delle particelle danneggiate in scala non inferiore a 1:2.000 o 1:4.000; b) Visura catastale ed estratto di mappa aggiornati e comunque rilasciati in data non anteriore a sei mesi dalla presentazione della domanda; c) copia fotostatica di un documento di identità del richiedente in corso di validità; d) per i vigneti di estensione superiore a 1.000,00 mq. l istanza dovrà essere corredata da copia della dichiarazione delle superfici vitate o da autocertificazione attestante che il richiedente ha rispettato la normativa vigente in materia di impianto dei vigneti; - Facoltativa a) corografia in scala 1:25.000, con ubicazione dell area interessata; b) servizio fotografico; c) altre indicazioni utili all accertamento del danno. 5. L Ente Parco provvede, al momento della denuncia, sulla base della domanda presentata, ad aprire una nuova pratica su data base informatico. 6. La mancata produzione dei dati e dei documenti previsti, nonché la presentazione della domanda in tempi che non consentono la valutazione del danno prima che avvenga il raccolto del prodotto, implicano la decadenza al diritto al contributo per il risarcimento del danno. 7. L accertamento sarà effettuato nel minor tempo possibile dalla denuncia e comunque entro un lasso di tempo sufficiente a poter accertare la causa del danno. 8. Il proprietario/conduttore del fondo che inoltra la richiesta di indennizzo deve rendersi reperibile e facilitare le operazioni di sopralluogo e di perizia, specie per ciò che riguarda la rapidità ed esatta individuazione del terreno su cui è ubicata la coltura danneggiata. 9. L accertamento del danno deve avvenire in contraddittorio con il richiedente; eventuali rilievi o eccezioni devono essere riportati nel verbale di accertamento danni. 10. Il danno viene accertato e valutato da un tecnico qualificato, in possesso di titolo di studio idoneo, ovvero di Laurea in Scienze Agrarie o Forestali, di Perito Agrario o di Agrotecnico, di Veterinario, o titoli equipollenti, dipendente o incaricato dall Ente Parco, oppure dipendente dello Stato, della Regione, della Provincia o delle Comunità Montane, il cui territorio sia compreso amministrativamente nel perimetro del Parco Nazionale dell Appennino Lucano - Val d Agri Lagonegrese, coadiuvato, nell esercizio di detta attività, da uno o più Agenti del C.T.A. C.F.S.. Gli incaricati liberi professionisti, oltre ai requisiti di cui sopra, debbono essere iscritti al rispettivo albo professionale e con essi verrà sottoscritto allo scopo, specifico contratto o convenzione d incarico. Il tecnico incaricato comunicherà al richiedente ed al C.T.A. C.F.S. la data stabilita per l accertamento dei danni dichiarati. La comunicazione al C.T.A. - C.F.S. è da intendersi come invito a coadiuvare con uno o più Agenti i tecnici incaricati durante il sopralluogo. La mancata presenza degli Agenti non costituirà motivo di impedimento ad effettuare gli accertamenti richiesti. Il tecnico incaricato redige, anche utilizzando il data base informatizzato, un verbale (Allegato 3). 11. Il verbale, sottoscritto dal tecnico incaricato e dal rappresentante del C.T.A. C.F.S. che ha partecipato all accertamento del danno, deve indicare: a) i dati della richiesta; b) le generalità dei rilevatori (tecnico incaricato dall Ente Parco e Agenti del C.T.A. C.F.S.); 5

6 c) le generalità del proprietario, possessore, enfiteuta o affittuario del fondo; d) Il titolo di possesso e l ubicazione catastale delle particelle interessate; e) la descrizione dello stato colturale generale (tipo di coltura, fase vegetativa, cure colturali, eventuali altri danni subiti per cause diverse da quelle faunistiche, ecc.); f) la descrizione del danno (cause, tipo di danno, possibilità di recupero spontaneo della coltura, possibilità di ripristino della coltura, ecc.); g) idonea documentazione fotografica; h) le eventuali misure di prevenzione adottate o non adottate se concordate in occasione di precedenti accertamenti di danni o se prescritte dall Amministrazione; i) il conteggio analitico e la quantificazione del danno desunta a seguito di uno o più sopralluoghi; l) eventuali altri elementi utili per il procedimento estimativo; m) l individuazione di eventuali interventi ritenuti utili per prevenire la ripetizione del danno o ridurre la vulnerabilità dell attività danneggiata. 12. Il verbale viene altresì sottoscritto dal richiedente e consegnato in copia allo stesso costituisce accettazione formale dell indennizzo determinato nello stesso. 13. Qualora il danneggiato non sottoscriva per accettazione il verbale può presentare una perizia di parte estimativa del danno, redatta da un professionista abilitato, entro 10 giorni dall esecuzione del sopralluogo. L Ente Parco procederà, comunque, alla valutazione del danno tenendo conto delle risultanze della perizia estimativa di parte. 14. Nel caso di mancata presentazione della perizia estimativa di parte nel termine di cui al comma precedente, il danno sarà liquidato nella misura risultante dal verbale di sopralluogo redatto dal tecnico incaricato. 15. Il tecnico incaricato dal Parco può acquisire notizie e documentazione in ordine ai dati esposti nella domanda chiedendoli con qualsiasi mezzo, anche telefonico, al richiedente. Questi deve ottemperare entro 10 giorni dalla richiesta. In caso di inottemperanza la domanda è respinta. Quanto sopra vale anche per le domande sottoscritte dal danneggiato in occasione del sopralluogo, e il verbale stilato in tale sede, avrà efficacia trascorsi giorni venti senza che il tecnico incaricato del Parco abbia richiesto ulteriori notizie. Art. 6 DANNI AL PATRIMONIO ZOOTECNICO 1. La denuncia del danno deve essere effettuata dal titolare o conduttore dell allevamento, entro 24 ore dal verificarsi dell evento dannoso, ovvero dalla scoperta degli effetti dello stesso, ovvero dalla scomparsa di capi allevati. Il danneggiato deve chiedere il sopralluogo di un veterinario al Servizio dell Azienda Sanitaria Locale competente per territorio e/o del veterinario del Parco e/o del C.T.A.-C.F.S. di competenza in cui è avvenuto il fatto e, al contempo, comunicare in ogni caso all Ente Parco l accaduto nocumento. 2. Le domande di indennizzo per i danni al patrimonio zootecnico vanno presentate dal soggetto danneggiato all Ente Parco Nazionale dell Appennino Lucano Val d Agri Lagonegrese nel tempo massimo di giorni 20 dall evento dannoso ovvero dalla scoperta degli effetti dello stesso, prorogati di ulteriori 15 nel caso il veterinario abbia dovuto compiere altri sopralluoghi per accertare eventuali danni indotti. 3. La domanda dovrà essere presentata in carta libera, su apposito modulo (Allegato 2) disponibile oltre che presso gli Uffici dell Ente Parco anche presso i Comandi Stazione del C.T.A. C.F.S., e comunque scaricabile dal sito ufficiale dell Ente Parco 6

7 Nella domanda il richiedente dovrà indicare: a) le proprie generalità; b) l ubicazione dell allevamento ed i relativi dati catastali; c) la forma di possesso dei capi allevati attestata mediante copia del registro di stalla aggiornato alla data di presentazione della domanda; d) eventuale documentazione attestante la regolare autorizzazione al pascolo in terreni demaniali siti all interno dei confini del Parco; e) i sistemi di difesa adottati per la prevenzione o limitazione del danno; f) dichiarazione che il richiedente non abbia avanzato analoga richiesta di indennizzo ad altro Ente; g) dichiarazione espressa della presa d atto del D.Lgs. 196/03 Codice in materia di protezione dati personali. Il modulo dovrà essere sottoscritto dal danneggiato con firma resa ai sensi del D.P.R. 445/ Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione: - Obbligatoria a) planimetria catastale delle particelle ove è ubicato l allevamento in scala non inferiore a 1:2.000 o 1:4.000; b) visura catastale ed estratto di mappa delle particelle ove è ubicato l allevamento aggiornati e comunque rilasciati in data non anteriore a sei mesi dalla presentazione della domanda; c) certificazione del veterinario relativa all accertamento avvenuto in uno o più sopralluoghi, attestante il momento e il luogo ove il danno è avvenuto, il numero dei capi uccisi o feriti distinti per specie, razze, età e sesso e che l evento dannoso sia riconducibile ad animale predatore per come individuato dall art. 2 comma d) del presente regolamento; d) eventuale copia dei certificati di iscrizioni al libro genealogico dei capi danneggiati; e) copia del Registro di Stalla vidimato dall ASL competente; f) titolo di possesso/conduzione dei terreni sui quali si è verificato il danno; h) fida pascolo ove il danno si sia verificato su terreni demaniali; i) copia fotostatica di un documento di identità del richiedente in corso di validità; - Facoltativa a) corografia in scala 1:25.000, con ubicazione dell area interessata; b) servizio fotografico); c) altre indicazioni utili all accertamento del danno. 5. L Ente Parco provvede, al momento della denuncia, sulla base della domanda presentata, ad aprire una nuova pratica su data base informatico. 6. L allevatore è tenuto al regolare controllo dei capi al pascolo, tale da permettere tempestivamente il rilevamento dell avvenuta aggressione; deve inoltre garantire, fermo restando le vigenti procedure di smaltimento, lo stato di conservazione della carcassa rinvenuta, fino all arrivo degli accertatori, evitando che i resti vengano consumati da cani o da animali necrofagi. 7. L accertamento sarà effettuato nel minor tempo possibile dalla denuncia e comunque entro un lasso di tempo sufficiente a poter accertare la causa del danno. 8. Il veterinario o il personale del C.T.A.-C.F.S. che procede all accertamento dei danni diretti o indotti anche con più sopralluoghi dovrà redigere un verbale (Allegato 4) contenente: a) i dati della richiesta; b) le generalità dei rilevatori; c) le generalità del titolare o conduttore dell'allevamento; 7

8 d) località e data dell'evento; e) che il danno è conseguenza dell'attacco di animali predatori; f) specie di predatore, quando le condizioni ne consentono il riconoscimento; g) numero degli animali uccisi o feriti distinti per specie, razze, età, peso vivo e funzione; h) numero dei contrassegni sanitari e delle marche auricolari laddove previste per legge; i) eventuale iscrizione al libro genealogico risultante da marca auricolare; l) eventuale idonea documentazione fotografica; m) descrizione dei danni indotti e relativa quantificazione; n) eventuali altri elementi utili per il procedimento estimativo; o) eventuali misure di prevenzione adottate; p) eventuali interventi ritenuti utili al controllo e/o alla limitazione di ulteriori danni futuri. 9. I danni indotti possono essere certificati anche successivamente e, comunque, non oltre 30 giorni dal primo sopralluogo del veterinario o il personale del C.T.A.-C.F.S Il titolare o conduttore dell allevamento è tenuto a mettere a disposizione del Parco la carcassa di animali uccisi da predatori, al fine della eventuale realizzazione di carnai. Art. 7 VALUTAZIONE E DETERMINAZIONE DELL INDENNIZZO 1. I danni al patrimonio agro-forestale ed al patrimonio zootecnico sono valutati dall Ente Parco sulla base di indagini di mercato comparative e/o sulla base di valori fissati da mercuriali delle Camere di Commercio territorialmente competenti. 2. Sulla base delle predette informazioni, l ufficio competente dell Ente Parco redige il prezzario delle colture e del bestiame, soggetto almeno con cadenza annuale a revisione ed approvazione da parte degli organi competenti. Il prezzario sarà pubblicato all Albo e sul sito Ufficiale dell Ente Parco e diverrà esecutivo decorsi 10 giorni dalla data di pubblicazione senza che i soggetti interessati abbiano presentato formali rilievi sui prezzi praticati. 3. L indennizzo è determinato assumendo come valore di riferimento l entità del danno accertato per come definito dal presente Regolamento. Art. 8 LIQUIDAZIONE 1. La liquidazione dell indennizzo all avente diritto deve avvenire entro novanta giorni dall accertamento dell evento dannoso, comunque entro sessanta giorni dal ricevimento della documentazione attestante la proposta formale motivata di indennizzo da parte dei tecnici incaricati dell istruttoria. 2. Alla liquidazione dell indennizzo provvederà il Direttore dell Ente con proprio provvedimento, sulla base dell attività istruttoria condotta dal competente Ufficio. 3. In caso di carenza di fondi nell esercizio in corso, gli indennizzi sono liquidati entro il primo semestre dell esercizio successivo. 4. Trascorsi novanta giorni dall accertamento dell evento dannoso, in assenza dell atto di liquidazione dell indennizzo il danneggiato può fare richiesta, in carta libera, per il riconoscimento degli interessi legali. 8

9 Art. 9 COMPITI DEL COORDINAMENTO TERRITORIALE PER L AMBIENTE 1. Al C.T.A. del Corpo Forestale dello Stato, che opererà avvalendosi dei Comandi Stazione dipendenti, sarà affidato il compito di: a) partecipare alle operazioni di accertamento del danno alle colture agroforestali, insieme ad un tecnico qualificato dipendente od incaricato dall Ente Parco, nei termini fissati dal precedente art. 5; b) raccogliere le denunce di danno al patrimonio zootecnico, inviarle entro 24 ore dalla ricezione all Ente Parco e procedere alle operazioni di accertamento dell'evento dannoso nei termini fissati dal precedente art. 6. Art. 10 MISURE DI PREVENZIONE 1. L'Ente Parco può finanziare, fino al 100%, con specifici contributi ai sensi dell art. 15, comma 7 della Legge n 394/91, le spese per la realizzazione di azioni utili al controllo e/o alla limitazione di ulteriori danni futuri, secondo le indicazioni desunte in sede di istruttoria, al fine di eliminare o ridurre lo stato di rischio di danno al patrimonio zootecnico causato dalla fauna selvatica. 2. L Ente Parco può affidare in uso gratuito ai titolari e/o conduttori per legittimo titolo degli allevamenti interessati dal danno, adeguati sistemi di recinzioni elettrificate, che gli affidatari si impegneranno a manutenere correttamente, secondo le direttive impartite dai tecnici dell Ente in fase di installazione. 3. Nessun risarcimento spetta a coloro che, pur avendo inoltrato richiesta di risarcimento nei modi e nei tempi prescritti, non avranno provveduto in toto a mantenere funzionanti ed efficienti le recinzioni elettrificate affidate loro in uso dall Ente Parco. Art. 11 NORME TRANSITORIE E FINALI 1. Nelle more dell entrata a regime del presente Regolamento, le istruttorie già eseguite dall Ambito Territoriale di Caccia territorialmente competente verranno prese in considerazione parametrando gli indennizzi a quanto previsto dal presente Regolamento. 2. Le richieste di indennizzo trasmesse dall ATC territorialmente competente o fatte pervenire direttamente dall interessato all Ente Parco, per le quali non vi è stata verifica ed accertamento del danno o per le quali non è più possibile effettuare accertamenti, saranno oggetto di apposito provvedimento che dovrà tener conto, in via esemplificativa e non esaustiva, dei seguenti elementi: a. Eventuali precedenti indennizzi che hanno interessato le stesse superfici; b. Eventuali danni verificatisi in terreni adiacenti, che sono stati già accertati e valutati; c. Entità degli indennizzi richiesti. In ogni caso, fatte le dovute valutazioni, si provvederà alla definizione delle pratiche in via transattiva, e comunque nei limiti massimi previsti dal presente regolamento. 3. In via eccezionale, al fine di valutare i casi di dubbia applicazione del presente Regolamento, l istruttoria relativa alla richiesta di indennizzo può essere sottoposta all esame di una Commissione composta dal Direttore del Parco (o suo delegato), dal Coordinatore del C.T.A. del Corpo Forestale dello Stato (o da un suo delegato) e dal Responsabile del Servizio incaricato dell attuazione del presente Regolamento dell Ente Parco (o da un suo delegato). Art. 12 9

10 ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente Regolamento entra in vigore ad avvenuta approvazione da parte del Ministero dell Ambiente e successivamente alla pubblicazione per 15 (quindici) giorni all Albo Pretorio e sul sito ufficiale dell Ente Parco 10

11 GENERALITA DEL RICHIEDENTE ALLEGATO 1 ISTANZA DI INDENNIZZO DANNI ALLE COLTURE FORESTALI E ALLE PRODUZIONI AGRICOLE CAUSATI DA FAUNA SELVATICA NEL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO LUCANO VAL D AGRI LAGONEGRESE ( PROCEDURE PROVVISORIE - Art. 9 Richiesta di indennizzo) ALL ENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO LUCANO Ex convento delle Benedettine Via A. Manzoni, n MARSICO NUOVO (PZ) ; Il sottoscritto.... nato il... a Prov.... Residente a..... (CAP.....) Via n... Tel Cell C.F. P. IVA Agricola Codice C.U.A.A.:... In qualità di: Proprietario Enfiteuta Affittuario Altro:. Referente in caso di assenza: Cognome Nome Tel CHIEDE ai sensi dell art. 9 delle Procedure provvisorie per indennizzo dei danni da fauna selvatica alle colture agro-forestali ed al patrimonio zootecnico approvate con deliberazione del Commissario Straordinario n. del l indennizzo dei danni subiti dalla propria azienda alle colture forestali produzioni agricole 11

12 CAUSA E TIPOLOGIA DEL DANNO LUOGO DEL DANNO COMUNE LOCALITA FOGLIO PART. SUPERFICIE HA TOTALE DANNEGGIATA Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere e falsità negli atti, richiamate dall art. 76 del D.P.R. 445 del 28/12/2000, dichiara quanto segue: Data in cui si è verificato il danno. Specie causa del danno. Eventuali altre specie responsabili del danno. Tipologia/e colturale/i danneggiata/e (Specie - Varietà).... Sistema colturale. Superficie danneggiata in Ha. Numero delle piante colpite.. Stadio vegetativo della coltura al momento dell evento. Eventuale presenza di misure di difesa e prevenzione verso le specie causa del danno. Importo presunto del danno in Euro.. 12

13 MODALITA DI PAGAMENTO ALLEGATI Obbligatori - Planimetria catastale delle particelle danneggiate in scala 1:2.000 o 1: Visura catastale delle particelle interessate - Titolo di possesso/conduzione - Copia fotostatica di un documento di identità del richiedente in corso di validità - Dichiarazione delle superfici vitate o da autocertificazione Facoltativi Corografia in scala 1:25.000, con ubicazione dell area interessata Documentazione fotografica Altre indicazioni utili all accertamento del danno Accredito su: C/C bancario N ABI... CAB. c/o (banca) IBAN..... C/C postale N ABI.. CAB.... IBAN..... ovvero: Quietanza diretta presso la Tesoreria dell Ente Parco 13

14 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (art. 47 D.P.R. 28 Dicembre 2000, n. 445) Il sottoscritto.... nato il... a... Prov..... Residente a..... (CAP....) Via n... a conoscenza di quanto previsto dall art. 76 dl D.P.R , n. 445, sulla responsabilità penale prevista per chi rende false dichiarazioni, e dell art. 75,dello stesso D.P.R., sulla decadenza dei benefici eventualmente conseguiti al provvedimento emanato sulla base i dichiarazioni non veritiere, ai sensi e per gli effetti dell art.47 del citato D.P.R., DICHIARA - di essere: Proprietario Enfiteuta Affittuario Altro:. dei terreni interessati da danni da fauna, distinti in catasto come segue: COMUNE FOGLIO PARTICELLA SUPERFICIE HA - di non aver avanzato analoga richiesta di indennizzo ad altro Ente -di essere informato, ai sensi dell art. 13, comma 1, del D.Lgs , n. 196, che il conferimento dei predetti dati ha carattere di obbligatorietà in quanto previsto dalla legge e che il mancato conferimento comporta il rigetto dell istanza ed inoltre che il trattamento dei dati è finalizzato all adempimento della presente istanza e sarà effettuato in modo manuale ed informatizzato e gli stessi saranno comunicati e diffusi solo ai soggetti ai quali devono essere trasmessi per obbligo di legge o regolamento e perché necessario per lo svolgimento di funzioni istituzionali... lì Firma N.B. Da compilare in stampatello e in modo leggibile (Firma leggibile e per esteso) 14

15 DATI DELL AZIENDA ZOOTECNICA GENERALITA DEL RICHIEDENTE ALLEGATO 2 ISTANZA DI INDENNIZZO DANNI DA FAUNA SELVATICA AL PATRIMONIO ZOOTECNICO NEL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO LUCANO ( PROCEDURE PROVVISORIE - Art. 18 Richiesta di indennizzo ) ALL ENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO LUCANO Ex convento delle Benedettine Via A. Manzoni, n MARSICO NUOVO (PZ) Il sottoscritto.... nato il... a Prov.... Residente a..... (CAP.....) Via n... Tel Cell C.F. P. IVA Agricola Codice C.U.A.A.:... In qualità di: Proprietario Enfiteuta Affittuario Altro:. Referente in caso di assenza: Cognome Nome Tel DENOMINAZIONE. UBICAZIONE : COMUNE. LOCALITA FOGLIO... PARTICELLE SUPERFICIE TOTALE HA TITOLO DI POSSESSO DEI CAPI ALLEVATI: Proprietario Enfiteuta Affittuario Altro:. CHIEDE ai sensi dell art. 18 delle Procedure provvisorie per indennizzo dei danni da fauna selvatica alle colture agro-forestali ed al patrimonio zootecnico approvate con deliberazione del Commissario 15

16 Straordinario n. 49 del 7 dicembre 2010 l indennizzo dei danni subiti al patrimonio zootecnico della propria azienda da fauna selvatica. CAUSA E TIPOLOGIA DEL DANNO Consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere e falsità negli atti, richiamate dall art. 76 del D.P.R. 445 del 28/12/2000, dichiara quanto segue: Data in cui si è verificato il danno.. Località in cui si è verificato il danno: Comune. Località. Foglio.. Partt. Specie di predatore causa del danno Eventuali altre specie responsabili del danno SPECIE RAZZA ETA PESO VIVO Kg NUMERO TOTALE CAPI FERITI FUNZIONE N. IDENTIFICATIVO (Marca auricolare) N. ISCRIZIONE LIBRO GENEALOGICO N. ISCRIZIONE REGISTRO STALLA SPECIE RAZZA ETA PESO VIVO Kg NUMERO TOTALE CAPI UCCISI FUNZIONE N. IDENTIFICATIVO (Marca auricolare) N. ISCRIZIONE LIBRO GENEALOGICO N. ISCRIZIONE REGISTRO STALLA Eventuale presenza di misure di difesa e prevenzione adottate. Eventuali misure di prevenzione concordate o prescritte dall'ente Parco Importo presunto del danno in Euro... Eventuali altri elementi utili per il procedimento estimativo... 16

17 MODALITA DI PAGAMENTO ALLEGATI Obbligatori - Planimetria catastale delle particelle interessate in scala 1:2.000 o 1: Visura catastale delle particelle interessate - Estratto di mappa delle particelle interessate - Certificazione del veterinario relativa all accertamento del danno - Copia dei certificati di iscrizione al libro genealogico dei capi feriti o uccisi - Copia del Registro di Stalla vidimato dall ASL competente - Titolo di possesso/conduzione dei terreni sui quali si è verificato il danno - Fida pascolo ove il danno si sia verificato su terreni demaniali - Copia fotostatica di un documento di identità del richiedente in corso di validità Facoltativi Corografia in scala 1:25.000, con ubicazione dell area interessata Documentazione fotografica Altre indicazioni utili all accertamento del danno Accredito su: C/C bancario N ABI... CAB. c/o (banca) IBAN..... C/C postale N ABI.. CAB.... IBAN..... ovvero: Quietanza diretta presso la Tesoreria dell Ente Parco DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (art. 47 D.P.R. 28 Dicembre 2000, n. 445) 17

18 Il sottoscritto.... nato il... a... Prov..... Residente a..... (CAP....) Via n... a conoscenza di quanto previsto dall art. 76 dl D.P.R , n 445, sulla responsabilità penale prevista per chi rende false dichiarazioni, e dell art. 75,dello stesso D.P.R., sulla decadenza dei benefici eventualmente conseguiti al provvedimento emanato sulla base i dichiarazioni non veritiere, ai sensi e per gli effetti dell art.47 del citato D.P.R., DICHIARA - di essere: Proprietario Altro (Specificare) : dei sottoelencati capi di bestiame, feriti o uccisi da fauna selvatica: SPECIE RAZZA ETA PESO VIVO Kg NUMERO TOTALE CAPI FERITI FUNZIONE N. IDENTIFICATIVO (Marca auricolare) N. ISCRIZIONE LIBRO GENEALOGICO N. ISCRIZIONE REGISTRO STALLA - di non aver avanzato analoga richiesta di indennizzo ad altro Ente -di essere informato, ai sensi dell art. 13, comma 1, del D.Lgs , n. 196, che il conferimento dei predetti dati ha carattere di obbligatorietà in quanto previsto dalla legge e che il mancato conferimento comporta il rigetto dell istanza ed inoltre che il trattamento dei dati è finalizzato all adempimento della presente istanza e sarà effettuato in modo manuale ed informatizzato e gli stessi saranno comunicati e diffusi solo ai soggetti ai quali devono essere trasmessi per obbligo di legge o regolamento e perché necessario per lo svolgimento di funzioni istituzionali... lì Firma N.B. Da compilare in stampatello e in modo leggibile (Firma leggibile e per esteso) 18

19 DATI RELATIVI AI RILEVATORI ALLEGATO 3 PROCEDURE PROVVISORIE PER INDENNIZZO DEI DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRO-FORESTALI, AL PATRIMONIO ZOOTECNICO ED ALLA CIRCOLAZIONE DI VEICOLI E/O PERSONE APPROVATE CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 49 DEL VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DEI DANNI ALLE COLTURE FORESTALI ED ALLE PRODUZIONI AGRICOLE CAUSATI DA FAUNA SELVATICA NEL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO LUCANO VAL D AGRI-LAGONEGRESE. DATA RICEZIONE DOMANDA PROT. N. PRATICA N. DATA COMUNICAZIONE SOPRALLUOGO PROT. N. DATA SOPRALLUOGO DATA II SOPRALLUOGO TECNICO INCARICATO DALL ENTE PARCO Cognome... Nome..... Qualifica. AGENTI DEL COORDINAMENTO TERRITORIALE PER L AMBIENTE Cognome... Nome..... Qualifica. Cognome... Nome..... Qualifica. Coordinamento Territoriale per l Ambiente di 19

20 DATI RELATIVI ALLE SPECIE CHE HANNO PROVOCATO IL DANNO DATI DELL AZIENDA AGRICOLA GENERALITA DEL RICHIEDENTE COGNOME E NOME.... NATO IL... A PROV.... RESIDENTE A..... CAP.....) VIA N... TEL CELL C.F. P. IVA Agricola Codice C.U.A.A.:... NOME.... LOCALITA. COMUNE.. TEL/FAX SUPERFICIE TOTALE HA.. Titolo di possesso: Proprietario Enfiteuta Affittuario Altro (specificare).. DANNI SUBITI A COLTURE FORESTALI PRODUZIONI AGRICOLE CINGHIALE LEPRE CERVO - CAPRIOLO STORNO - PASSERO - COLOMBACCIO - CORVIDI ALTRE SPECIE (DA INDICARE) DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA DAL RICHIEDENTE IN SEDE DI SOPRALLUOGO: Piano colturale (Impianti di arboricoltura da legno) Altro (Documentazione richiesta non allegata alla domanda): ESIGENZE DI RINVIO DEL SOPRALLUOGO NO SI MOTIVAZIONE 20

21 DESCRIZIONE DELLO STATO COLTURALE DATI RELATIVI ALLE COLTURE DANNEGGIATE DATA CONCORDATA COMUNE F. PART. SUP. Ha COLTURA DANNEGGIATA % DANNO PRODOTTO DANNEGGIATO Unità misura Quantità STIMA DANNO Valore Valore unitario totale COLTURA STADIO FENOLOGICO STATO DI COLTIVAZIONE (Cure colturali) TIPO DI DANNO DANNI SUBITI PER ALTRE CAUSE POSSIBILITA DI RECUPERO E/O RIPRISTINO PRESENZA MISURE DI PREVENZIONE (SI/NO) 21

22 ALTRE NOTIZIE PRESENZA DI OPERE DI PREVENZIONE DEL DANNO Se presenti specificare: Tipologia Stato.. Causa del mancato funzionamento.. PROCEDIMENTO ESTIMATIVO MISURE DI PREVENZIONE CONCORDATE IN PRECEDENTI ACCERTAMENTI DANNI O PRESCRITTE DALL ENTE MISURE DI PREVENZIONE CONCORDATE IN SEDE DI SOPRALLUOGO PER PREVENIRE LA RIPETIZIONE DEL DANNO EVENTUALI OSSERVAZIONI Il Tecnico incaricato Gli Agenti del C.T.A. o del C.F.S

23 EVENTUALI DICHIARAZIONI DEL RICHIEDENTE IL RICHIEDENTE Per Accettazione IL RICHIEDENTE 23

24 ALLEGATO 4 PROCEDURE PROVVISORIE PER INDENNIZZO DEI DANNI DA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRO-FORESTALI, AL PATRIMONIO ZOOTECNICO APPROVATE CON DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 49 DEL VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DEI DANNI AL PATRIMONIO ZOOTECNICO CAUSATI DA FAUNA SELVATICA NEL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO LUCANO VAL D AGRI-LAGONEGRESE. DATA COMUNICAZIONE DANNO PROT. N. DATA COMUNICAZIONE SOPRALLUOGO PROT. N. DATA SOPRALLUOGO DATA II SOPRALLUOGO 24

25 DATI DELL AZIENDA ZOOTECNICA GENERALITA DEL RICHIEDENTE DATI RELATIVI AI RILEVATORI TECNICO INCARICATO DALL ENTE PARCO Cognome... Nome..... Qualifica. AGENTI DEL COORDINAMENTO TERRITORIALE PER L AMBIENTE Cognome... Nome..... Qualifica. Cognome... Nome..... Qualifica. Coordinamento Territoriale per l Ambiente di VETERINARIO DELL'AZIENDA SANITARIA LOCALE Cognome... Nome..... Azienda Sanitaria Locale n. di COGNOME E NOME.... NATO IL... A PROV.... RESIDENTE A..... CAP.....) VIA N... TEL CELL C.F. P. IVA Agricola Codice C.U.A.A.:... DENOMINAZIONE. UBICAZIONE : COMUNE. LOCALITA FOGLIO... PARTICELLE SUPERFICIE TOTALE HA TITOLO DI POSSESSO DEI CAPI ALLEVATI: Proprietario Enfiteuta Affittuario Altro:. 25

26 CERTIFICAZIONE DEL DANNO Data in cui si è verificato il danno.. Località in cui si è verificato il danno: Comune. Località. Foglio.. Partt. Specie di predatore causa del danno Elementi di riconoscimento del predatore. Eventuali altre specie responsabili del danno Dai rilievi effettuati si attesta che il danno è conseguenza dell'attacco degli animali predatori selvatici individuati ed è quantificabile come segue: SPECIE RAZZA ETA PESO VIVO Kg NUMERO TOTALE CAPI FERITI FUNZIONE N. IDENTIFICATIVO (Marca auricolare) N. ISCRIZIONE LIBRO GENEALOGICO N. ISCRIZIONE REGISTRO STALLA SPECIE RAZZA ETA PESO VIVO Kg NUMERO TOTALE CAPI UCCISI FUNZIONE N. IDENTIFICATIVO (Marca auricolare) N. ISCRIZIONE LIBRO GENEALOGICO N. ISCRIZIONE REGISTRO STALLA SPECIE RAZZA N. IDENTIFICATIVO (Marca auricolare) STATO SANITARIO ANIMALI FERITI E STIMA DANNO N. ISCRIZIONE LIBRO GENEALOGICO N. ISCRIZIONE REGISTRO STALLA STATO SANITARIO STIMA DANNO 26

27 PRESENZA DI OPERE DI PREVENZIONE DEL DANNO SPECIE RAZZA N. IDENTIFICATIVO (Marca auricolare) CARCASSE CAPI UCCISI RILEVATE E STIMA DANNO N. ISCRIZIONE LIBRO GENEALOGICO N. ISCRIZIONE REGISTRO STALLA STATO CARCASSA STIMA DANNO Se presenti specificare: Tipologia Stato.. Causa del mancato funzionamento.. DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA DAL RICHIEDENTE IN SEDE DI SOPRALLUOGO: DOCUMENTAZIONE RICHIESTA AL RICHIEDENTE IN SEDE DI SOPRALLUOGO: ESIGENZE DI RINVIO DEL SOPRALLUOGO NO SI MOTIVAZIONE 27

28 ALTRE NOTIZIE DATA CONCORDATA PROCEDIMENTO ESTIMATIVO EVENTUALI EVENTI DANNOSI SEGNALATI NELLA MEDESIMA LOCALITÀ ED A CARICO DEL MEDESIMO ALLEVAMENTO MANCATA ADOZIONE DI ADEGUATI SISTEMI DI DIFESA DEI CAPI MANCATA CUSTODIA DEI CAPI (Pascolo brado) CAPI OVINI O CAPRINI SCOMPARSI MISURE DI PREVENZIONE CONCORDATE IN PRECEDENTI ACCERTAMENTI DANNI O PRESCRITTE DALL ENTE MISURE DI PREVENZIONE CONCORDATE IN SEDE DI SOPRALLUOGO PER PREVENIRE LA RIPETIZIONE DEL DANNO EVENTUALI OSSERVAZIONI CALCOLO DELL INDENNIZZO DANNO STIMATO INDENNIZZO EVENTUALI RIDUZIONI (80 % di 1) CAPI FERITI CAPI UCCISI (25 % di 2) (50 % di 2) INDENNIZZO SPETTANTE (2 3 4) TOTALE INDENNIZZO Il Tecnico incaricato. Gli Agenti del C.T.A. o del C.F.S... 28

29 EVENTUALI DICHIARAZIONI DEL RICHIEDENTE Il Veterinario dell ASL.. IL RICHIEDENTE Per Accettazione IL RICHIEDENTE 29

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