IMPIEGO DEL RAPPORTATORE DI DIAGRAMMA Esempi di esercitazione. 1) Determinazione della rotta vera R A e della velocità V A di una unità.
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1 IMPIEGO DEL RAPPORTATORE DI DIAGRAMMA Esempi di esercitazione 1) Determinazione della rotta vera R A e della velocità V A di una unità.
2 1) Determinazione della rotta vera R A e della velocità V A di una unità. La sua risoluzione consente la determinazione del percorso effettivo di una unità in base al tracciamento sul R.D. delle sue successive posizione relative fornite dal RADAR. ESEMPIO: Alle 10 03, mentre la propria nave sta navigando con rotta 010 e velocità di 16 nodi, il radar scopre due bersagli (Target: A e B) Le successive posizioni di tali bersagli sono: NAVE A ,2 mg ,3 mg ,5 mg ,7 mg NAVE B mg ,5mg ,5 17 mg ,5 mg Si desidera conoscere la rotta vera e la velocità dei due bersagli. Le operazioni da compiere per risolvere il problema sono: 1) Tracciare sul R.D. le successive posizioni dei bersagli A e B rispetto alla propria nave; 2) In base al percorso relativo dell unità A e dell unità B e il tempo, ricavare dall abaco del R.D. le velocità relative Vr A e Vr B ; 3) Tracciare dal centro O del R.D. il vettore Vp (vettore proprio, Rotta vera e Velocità propria); 4) Dalla cuspide del vettore Vp, tracciare il vettore Vr (ripetere l operazione con ogni vettore relativo determinato), orientato in senso concorde con quello del percorso relativo; 5) Congiungere il centro O del R.D. con la cuspide del vettore Vr, orientando il vettore V A e R A verso la cuspide vettore Vr, che nel caso dell esempio è orientato per R A = 306 e indica una velocità V A = 21 nodi (per R B = 186,5 e indica una velocità V B = 13,5 nodi).
3 2) Determinazione della manovra evasiva e dell istante di rientro in rotta.
4 2) Determinazione della manovra evasiva e dell istante di rientro in rotta. La sua risoluzione consente la determinazione della Rotta evasiva, necessaria per evitare un eccessivo avvicinamento o un pericolo di collisione, senza variazione della velocità. ESEMPIO: Alle 08 51, mentre la propria nave sta navigando con rotta 300 e velocità di 16 nodi, il radar scopre un bersaglio (Target A) Le successive posizioni di tale bersaglio sono: NAVE A t = ,8 mg t = ,3 mg t manovra 09 06?? Determinare gli elementi del moto del Target A. Alle ha inizio la manovra di disimpegno per passare con un CPA = 2 mg, studiare le possibili manovre. Sul R.D. si assume come scala per le distanze 1:1 e per le velocità 2:1. Dal plotting risulta che il bersaglio è in rotta di collisione con Rr = 165 e Vr = 25 nodi e i suoi elementi del moto sono: R A = 205 e V A = 17,7 nodi. Dalla posizione del bersaglio al t di manovra = 09 06, si traccia l indicatrici del moto, tangente al cerchio 2 mg. e a partire dalla cuspide del vettore nave A si traccia la parallela all indicatrice. È possibile individuare una banda di valori di rotte e/o velocità tra i quali scegliere la manovra. Solo accostata, senza variazione di velocità: Rp = 355 accostata di 55 a dritta,vr = 32,5 nodi, CPA = 2 mgl, TCPA = 09 h 13 m 30 s, Per determinare l istante di rientro in rotta, si riporta la precedente Rr (165 ) tangente al cerchio delle 2 mg e dove incontra la Rr = 191 quello è l istante di rientro in rotta T = 09 h 15 m con il bersaglio ad una distanza d = 2,1 mg. Variazione di velocità mantenendo immutata la Rotta: La velocità da assumere è quella V = 4,6 nodi, determinata dall intersezione dell indicatrice di moto Rr = 191 con la rotta della propria nave. Accostata e variazione di velocità: Tutti i vettori propri, compresi tra V e Vp, rappresentano possibili soluzioni con variazione contemporanea di rotta e velocità. La sola variazione di rotta con accostata a dritta risulta la manovra più efficace, perché ad essa corrisponde la maggior velocità relativa ed in accordo con il regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare.
5 3) Manovra evasiva rispetto a 2 bersagli.
6 3) Manovra evasiva rispetto a 2 bersagli. Nel caso di 2 bersagli, tracciate le indicatrici di moto ed accertata l esistenza del rischio di collisione per entrambi, bisogna determinare la manovra che faccia passare la propria nave di poppa ed a una distanza minima prestabilita da entrambi i bersagli. Alle 20 30, mentre la propria nave sta navigando con rotta 080 e velocità di 14 nodi, il radar scopre due bersagli (Target: A e B) Le successive posizioni di tali bersagli sono: NAVE A NAVE B mg ,3 mg T manovra mg mg mg mg a) Si desidera conoscere la rotta vera e la velocità dei due bersagli; b) La manovra ha inizio alle con CPA = 2 mg per entrambi; Sul R.D. si assume come scala delle distanze 1:1 e per le velocità 2:1. Dal plotting risulta che entrambi i bersagli sono in rotta di collisione con la nostra nave, gli elementi del moto sono:rr A = 240 e Vr A = 27 nodi, Rr B = 305 e Vr B = 20 nodi; R A = 220 e V A = 14,5 nodi, R B = 350 e V B = 14 nodi. Dalle posizioni relative corrispondenti all istante di inizio manovra, si tracciano le nuove indicatrici del moto tangenti al cerchio 2 mg e dagli estremi di V A e V B si riportano le parallele alle nuove indicatrici. Le intersezioni delle due parallele dà la soluzione richiesta con un incremento della propria velocità a V = 15,5 nodi. Difficilmente tale manovra risulta accettabile comportando variazione sia di rotta che di velocità, si preferisce pertanto manovrare rispetto al bersaglio ritenuto più pericoloso, quello per il quale l indicatrice del moto subisce la massima rotazione (massima accostata per la nostra nave). La rotta Rp = 110 indica la rotta da seguire con una Vp costante.
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