REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI I L D I R I G E N T E

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1 REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI Proposta nr. 237 del 18/11/ Determinazione nr del 18/11/2014 OGGETTO: DPR n. 59/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Impresa: POSOCCO ANGELO Sede impianto: Via Pordenone, 44 Aviano (PN) Codice pratica: PSCNGL48T18B598C PREMESSA I L D I R I G E N T E 1. Fatto L impresa POSOCCO ANGELO, con sede legale ed operativa in Via Pordenone, 44 in comune di Aviano (PN), nella persona del Gestore pro tempore dell impianto, ha presentato domanda di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) corredata dalla documentazione tecnica. L istanza comprende i seguenti titoli abilitativi: o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di acque industriali e/o meteoriche che dilavano inquinanti, anche commiste a reflui assimilati ai domestici, di competenza provinciale; o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue assimilate alle domestiche, di competenza comunale. In merito si precisa che: - l istanza è pervenuta allo Sportello del comune di Aviano in data 06/08/2014 ed acquisita al protocollo provinciale n 2014/56082 del 07/08/2014 ; - tutta la documentazione relativa alla pratica è presente nel fascicolo informatico 2014/9.2/113; - sono stati assolti i diritti di bollo; - è stata verificata la correttezza formale ai sensi dell art. 4, comma 1 del D.P.R. 59/2013. Il Settore Ecologia quale Autorità competente ha: - comunicato, con nota prot n.2014/56832, l avvio del procedimento; - indetto e convocato la Conferenza di Servizi (CS) invitando gli Enti tenuti ad esprimersi, come soggetti competenti in materia ambientale definiti dal DPR 59/2013, per i titoli abilitativi richiamati e indicati all'art. 3 del DPR 59/2013. La Conferenza di Servizi, come da verbali depositati agli atti: - ha richiesto integrazioni documentali, inoltrate dallo SUAP il 10/10/2014 e

2 registrate al prot. n 2014/68337 e 2014/68344; - riavviato il procedimento, ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. 241/1990, a far data dal 08/10/2014, in seguito al completamento dell istanza per l inserimento della comunicazione sul rumore; - si è conclusa con parere favorevole in data 30/10/ Enti coinvolti Ai fini del rilascio dell'aua, tutta la documentazione prodotta dall impresa e trasmessa dallo SUAP è stata esaminata, come previsto dall art. 3 del DPR 59/2013, da: - Provincia di PN (autorità competente); - ARPA FVG Dipartimento Provinciale di Pordenone; - Comune di Aviano Ufficio Ambiente. La documentazione presentata e le integrazioni/precisazioni trasmesse successivamente sono state ritenute adeguate per l espressione del parere. 3. Istruttoria DESCRIZIONE ATTIVITA L impresa POSOCCO ANGELO con sede in Comune di Aviano in via Pordenone, 44 gestisce un impianto di autolavaggio coperto (tunnel) con annesso un servizio igienico ed un impianto di erogazione carburante con annesso un servizio igienico. La ditta aveva presentato due istanze separate, rispettivamente per l impianto di distribuzione carburanti e per l impianto di autolavaggio. Con le integrazioni del 10/10/2014 acquisite al prot. prov. 2014/68337 la ditta chiedeva la riunificazione delle due pratiche, la sostituzione della documentazione tecnica e l inserimento della comunicazione di cui all articolo 8, comma 4 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 di rispetto de i limiti sul rumore. Allo stato attuale la domanda di AUA ricomprende: il rinnovo: o dell autorizzazione allo scarico su suolo di reflui di tipo industriale prodotti dall autolavaggio (scarico 4), rilasciata dalla provincia di Pordenone con Det.Dir. n. 525 del 04/03/2011; o dell autorizzazione allo scarico su suolo di acque meteoriche di dilavamento derivanti dall impianto di distribuzione carburanti (scarico 2), rilasciata dalla provincia di Pordenone con Det.Dir. n. 526 del 04/03/2011; l inserimento dell autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche non in fognatura provenienti dai servizi igienici annessi all autolavaggio (scarico 4) e dei servizi igienici annessi al distributore carburante (scarico 1); la comunicazione di cui all articolo 8, comma 4 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 di rispetto dei limiti sul rumore. 4. Normativa - D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 ; - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale"; - Legge 7 agosto 1990, n. 241 "Nuove norme sul procedimento amministrativo"; - Legge Regionale 20 marzo 2000, n. 7 e s.m.i. Testo unico delle norme in

3 materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ; - L.R. n. 2/2000, L.R. 7/2001, L.R. 13/2002, L.R. 16/2002 e L.R. 16/2008; - La Delibera del Comitato Interministeriale del ; - Legge 26 ottobre 1995, n. 447; Legge Regionale 18 giugno 2007, n. 16; D.G.R. 17 dicembre 2009; D.P.R. 227/2011; - Art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 5. Motivazione La decisione al rilascio dell AUA si fonda sul parere favorevole espresso dalla Conferenza di Servizi che si basa sul: - parere favorevole con prescrizioni del Servizio tutela e uso risorse idriche integrate della Provincia di Pordenone al rinnovo dell'autorizzazione agli scarichi su suolo di acque reflue industriali e di acque reflue meteoriche di dilavamento (scarichi S2 e S4 ) con prescrizioni; - parere favorevole del Comune di Aviano al rinnovo dell autorizzazione agli scarichi su suolo di acque reflue assimilate alle domestiche (scarico S4 e S1) previo sistema di depurazione; - sulla presa d atto rilasciata dal Comune di Aviano in sede di CS autorizzativa relativamente alla comunicazione e contestuale dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà nella quale la Ditta dichiara che presso il proprio sito il rumore prodotto dall attività rientra nei limiti fissati dal Piano Comunale di classificazione acustica approvato con Delibera CC n 63/ Responsabilità procedimentale Si richiama l art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale relativa al conferimento degli incarichi Dirigenziali, che attribuisce al Dott. Sergio Cristante la Dirigenza del Settore Ecologia. Responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) di Aviano Dott. Sandro Macor. Tutto ciò premesso DETERMINA 1. Decisione Di adottare l'autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi del D.P.R.59/2013 a favore dell impresa POSOCCO ANGELO, con sede legale ed operativa in Via Pordenone, 44 in comune di Aviano (PN) che sostituisce i seguenti titoli abilitativi: o autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali e di acque reflue meteoriche di dilavamento non recapitanti in pubblica fognatura, di competenza provinciale, I limiti e le prescrizioni sono riportati nell Allegato A, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; o autorizzazione agli scarichi non in fognatura di sole acque reflue assimilate alle domestiche, di competenza comunale. I limiti e le prescrizioni sono riportati nell Allegato B, che fa parte integrante e sostanziale della presente determinazione; o presa d atto della comunicazione e dichiarazione sostitutiva di atto di

4 notorietà ai sensi dell articolo 8, comma 4, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 rispetto dei limiti di emissione rumore - di competenza comunale. L AUA sostituisce le autorizzazioni di cui ai titoli sopra richiamati eventualmente possedute dall impresa. 2. Durata La validità della presente Autorizzazione Unica Ambientale, ai sensi dell'art. 3, comma 6, del D.P.R. 59/2013 è pari ad anni quindic i (15) a partire dalla data di rilascio del provvedimento da parte del SUAP competente. Sei mesi prima della scadenza dovrà essere richiesto, tramite il SUAP competente, il rinnovo del presente provvedimento, secondo quanto previsto dall'art. 5, comma 1, del D.P.R. 59/ Avvertenze 1. Sono fatte salve, ferme restando al riguardo le responsabilità dell impresa come sopra autorizzata le autorizzazioni e prescrizioni di competenza di altri enti e/o organismi, nonché le altre disposizioni legislative e regolamentari comunque applicabili in riferimento all attività dell impianto, con particolare riferimento alle competenze comunali in materia di lavorazioni insalubri, alla disciplina della sicurezza sui luoghi di lavoro, alle disposizioni in materia edilizio-urbanistica e di prevenzione incendi ed infortuni. 2. L'autorità competente potrà procedere all'aggiornamento delle condizioni autorizzative qualora emerga che l'inquinamento provocato dall'attività dell'impianto è tale da renderlo necessario. Tale eventuale aggiornamento non modificherà la durata dell'autorizzazione. 3. L Autorità competente si riserva di rinnovare o rivedere le prescrizioni contenute nell autorizzazione, prima della sua naturale scadenza quando: o le prescrizioni stabilite nella stessa impediscano o pregiudichino il conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale stabiliti dagli strumenti di pianificazione e programmazione di settore; o nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali lo esigono; o vengano riscontrate situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente; o ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed amministrative, o altre verifiche. 4. In caso di modifica dell attività o dell impianto, si applicano le disposizioni di cui all art. 6 del D.P.R. 59/ Qualora intervengano variazioni relative alla denominazione dell impresa o modifiche dell assetto societario, esse dovranno essere comunicate, sempre tramite lo SUAP, alla Provincia-Autorità competente. L eventuale subentro nella gestione dell impianto da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzato. 6. La cessazione dell attività deve essere tempestivamente comunicata all Autorità competente. 7. L Autorità competente è autorizzata ad effettuare tutti i controlli che ritenga necessari per accertare il rispetto delle eventuali prescrizioni autorizzative. 8. La mancata osservanza delle prescrizioni può determinare la diffida, sospensione o revoca in relazione a ciascun titolo abilitativi sostituito, ed in relazione alla specifica normativa di settore, oltre all applicazione di eventuali sanzioni previste dalla normativa vigente. 9. Per quanto non espressamente previsto o prescritto nel presente provvedimento si richiamano le disposizioni normative vigenti in materia. 10. Il presente provvedimento viene trasmesso allo Sportello Unico competente ai

5 sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 59/13. Il presente provvedimento è assunto nel rispetto dell art. 147-bis del TUEL 267/2000 come modificato con D.L. 174 del , convertito in Legge n. 213/2012, in ordine alla regolarità tecnica. 4. A chi ricorre re Ai sensi dell art. 3 della Legge 241/90, il soggetto destinatario del provvedimento può presentare ricorso nei modi di legge alternativamente al T.A.R. o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 ed entro 120 giorni dalla trasmissione della presente autorizzazione.

6 ALLEGATO A Autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali e di acque reflue meteoriche non recapitanti in pubblica fognatura Soggetto competente: Servizio tutela e uso risorse idriche integrate della Provincia di Pordenone Documentazione istruita - Allegato 1.pdf.p7m - Estratto CTR 1:5.000 (con indicazione distanza fognatura e Roggia Riduan); - Allegati 2 e 3.pdf.p7m - Estratto di mappa 1:2.000 e Estratto relazione geologica; - Relaz Distributore.pdf.p7m; - Relaz Lavaggio.pdf.p7m; - scheda industr distrib.pdf.p7m; - scheda industr lavaggio.pdf,p7m; - ALLEGATO 8.pdf.p7m Schemi fitodepurazione parte A; - ALLEGATO 9.pdf.p7m Schemi fitodepurazione parte B; ALLEGATI 10, 11, 14.pdf.p7m - caratteristiche filtri autolavaggio FMI, caratteristiche filtri autolavaggio FMA e schede sicurezza prodotti; - Tav A 1-PDF.pdf.p7m - planimetria generale scarichi distributore e autolavaggio; - TAV. A.2 : planimetria e sezioni scarichi autolavaggio Pervenuta con integrazioni del Relaz Distributore.pdf.p7m; Descrizione scarichi Le acque che generano lo scarico, indicato con 2 in Tavola A1 datata agosto 2014, derivano dal dilavamento meteorico delle aree in cui avvengono le operazioni di carico dei serbatoi interrati, delle aree di erogazione carburante poste sotto pensilina e della parte di piazzale ad esse adiacente; il pozzetto di prelievo campioni dello scarico 2 è individuato in tavola Tavola A1 con la dicitura pozzetto campioni posto immediatamente a valle del sistema di trattamento; il suddetto scarico 2 avviene su suolo mediante pozzo perdente; le acque che generano lo scarico su suolo, indicato con 4 in Tavola A1 datata agosto 2014, provengono dal troppo pieno dell impianto di trattamento a servizio dell attività di autolavaggio; lo scarico delle acque reflue industriali sopra descritte è campionabile nel pozzetto indicato con la dicitura controllo U.S.L. riportato in Tavola A.2, posto subito a monte dell immissione nel pozzo perdente; vi sono sbocchi su suolo di acque meteoriche dilavanti altre aree e scarichi di acque reflue assimilate alle domestiche non oggetto del presente parere. Prescrizioni: a) deve essere rispettata: - per lo scarico 2 la disciplina attualmente vigente per lo scarico su suolo in base al D.Lgs. 152/06 art. 101, in particolare la tabella 4 dell'allegato 5 per il parametro solventi organici aromatici totali e quanto previsto dall art. 103 c. 3 per le sostanze di cui al punto 2.1 dell allegato 5 alla Parte Terza; - per lo scarico 4 la disciplina attualmente vigente per lo scarico su suolo in base al D. Lgs. 152/06 art. 101, in particolare la tabella 4 dell'allegato 5 e quanto previsto dall art. 103 c. 3 per le sostanze di cui al punto 2.1 dell allegato 5 alla Parte Terza; b) gli scarichi devono essere resi accessibili per il campionamento da parte dell autorità competente per il controllo, con le modalità attualmente previste dal D.Lgs. 152/06 (paragrafo 1.2 dell allegato 5 alla Parte Terza); c) vengano effettuati i seguenti autocontrolli, sui reflui prelevati nei rispettivi pozzetti di campionamento, con frequenza almeno annuale: - allo scarico 2 almeno su: idrocarburi totali e solventi organici aromatici totali;

7 - allo scarico 4 almeno su: idrocarburi totali, COD, tensioattivi totali, solidi sospesi totali, ferro, rame, zinco e fosforo totale (espresso come P); d) i rapporti di prova di cui sopra devono essere sottoscritti da professionista abilitato e messi a disposizione dell Autorità di controllo presso la Ditta; e) per lo scarico 4 il rispetto dei valori limite di emissione non può essere conseguito mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo; f) le apparecchiature ed i dispositivi per il trattamento delle acque reflue industriali e meteoriche di dilavamento devono essere mantenuti in buono stato di efficienza e manutenzione, garantendo fra l altro la periodica asportazione dei fanghi ed oli che devono essere gestiti nel rispetto della normativa in materia; g) le acque meteoriche di dilavamento delle aree scoperte aziendali, confluenti in sbocchi non oggetto della presente autorizzazione, non devono immettere nell ambiente materiali grossolani ed inquinanti derivanti da lavorazioni e/o stoccaggi di materiali; h) è fatto obbligo di allacciarsi alla rete fognaria comunale, nel rispetto del Regolamento di fognatura, non appena sarà realizzato siffatto servizio pubblico. Osservazioni/suggerimenti a) annotare in apposito quaderno, o con altra modalità, tutte le operazioni di manutenzione, di verifica e di controllo effettuate da personale interno ed esterno all azienda sui dispositivi per la depurazione delle acque; la documentazione attestante interventi di assistenza tecnica da parte di ditte esterne potrà essere tenuta a disposizione dell autorità di controllo presso l azienda; b) predisporre, per il personale addetto all impianto di depurazione, specifiche liste di controllo periodico delle apparecchiature e dei parametri di funzionamento; c) prendere, anche mediante informazione e formazione al personale dipendente, misure operative per la protezione e prevenzione dei rischi inerenti sversamenti accidentali di sostanze inquinanti o situazioni di emergenza dovute ad eventi eccezionali o altre immissioni di reflui diversi da quelli per i quali l autorizzazione è stata rilasciata e dotarsi del materiale a tal fine necessario (polveri e materiali oleo-assorbenti, ); d) dotare il sistema di collettamento e depurazione di dispositivi idonei all intercettamento, prima dello scarico, del flusso inquinante di cui al precedente punto.

8 ALLEGATO B Autorizzazione allo scarico su suolo di acque reflue domestiche Soggetto competente: Comune di Aviano Servizio Ambiente e territorio Documentazione istruita - Relazione tecnica per rilascio nuova A.U.A. distributore - Relazione tecnica per rilascio nuova A.U.A. autolavaggio - Scheda di rilevamento di scarico di acque reflue industriali - Scheda di rilevamento di scarico di acque reflue industriali autolavaggio - Allegato n.1; - Allegati n.2 e n.3; - Allegato n.8; - Allegato n.9; - Allegati n.10, n.11, n.12; - Tavola A1 fognature - Tavola A.2 sistema di depurazione e riciclo acque di lavaggio Autorizzazioni allo scarico su suolo di competenza comunale Agli atti del Comune risultano due distinte realizzazioni: l autolavaggio e il distributore carburanti. La realizzazione dell autolavaggio completo di servizio igienico e di relativo sistema di trattamento acque reflue e scarico su suolo è stato autorizzato, previa acquisizione del parere favorevole dell azienda per i servizi sanitari locale, con concessione edilizia n. 151/97. Come è stato evidenziato anche nella relazione allegata alla richiesta (pag. 2) l intero sistema degli scarichi dell autolavaggio (compresi gli scarichi assimilati ai domestici) sono stati autorizzati dal Comune di Aviano nel I servizi igienici dell attività che consistono in un lavandino ed un wc scaricano, rispettivamente, in una vasca condensa grassi ed in una vasca imhoff, il sistema di scarico non è mai stato modificato. La realizzazione del distributore carburanti completo di servizi igienici e di relativo sistema di trattamento acque reflue e scarico su suolo è stato autorizzato, previa acquisizione del parere favorevole dell azienda per i servizi sanitari locale, con concessione edilizia n. 030/2003 che ricomprende lo scarico civile del fabbricato. I servizi igienici dell attività che consistono negli scarichi dei lavandini, dei servizi igienici e della cucina vengono convogliati prima in una vasca condensa grassi e successivamente, unitamente ai reflui dei wc, in una vasca imhoff per poi andare ad un pozzo perdente. Il sistema di scarico non è mai stato modificato. Fino all entrata in vigore del D.Lgs. 152/1999 gli scarichi che recapitavano su suolo dei piccoli insediamenti civili (inferiori a 5'000 mc) risultavano normati dal combinato disposto dell art. 14 c. 3 della L. 319/1976 e s.m.i. e del punto del Piano regionale di risanamento delle acque DPG 0384/Pres del 23/08/1982. Tale normativa prevedeva che gli scarichi su suolo di insediamenti civili fossero di volta in volta autorizzati dalle amministrazioni comunali competenti per territorio (vedere autorizzazione prot e del 28/12/2001). Con l entrata in vigore del D.Lgs. 152/1999 all art. 45 c.4 si prevede che l autorizzazione allo scarico di acque assimilate alle domestiche sia ricompresa nella concessione edilizia, disposizione reiterata dalla L.R. 7/2001, che con l art. 22 ha previsto che nella concessione edilizia l autorizzazione allo scarico venga espressamente indicata (vedere concessione edilizia n. 030/2003 del 10/03/2003). La stessa norma prevede che l autorizzazione abbia una durata di quattro anni e che (comma 2) si intenda tacitamente rinnovata qualora non siano intervenute modifiche. Parere istruttorio conclusivo Alla luce di quanto sopra esposto, nulla osta per quanto di competenza del Comune di Aviano al rilascio dell AUA richiesta.

9 Prescrizioni nessuna Pordenone, lì 18/11/2014 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni

10 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: SERGIO CRISTANTE CODICE FISCALE: CRSSRG54L21B940M DATA FIRMA: 18/11/ :39:37 IMPRONTA: 5CB9B5A40D5655DB3DF1D3E0BB886A89A7313A50FF BF A7313A50FF BF AF5DCE2F44D7529EDED AF5DCE2F44D7529EDED D34C8F56828FAF1FD398B8BF8C49302A D34C8F56828FAF1FD398B8BF8C49302A179E A84FE1CB473CF07E85A80 Atto n del 18/11/2014